Composizione del volume d affari (in migliaia di Euro)

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1 Relazioni e Bilanci al 31 Dicembre 2001

2 Composizione del volume d affari (in migliaia di Euro) Variazione lavori in corso Contributi da CCSE Altri proventi Servizi Allacciamenti Vettoriamento calore Calore Energia elettrica Struttura delle fonti (in migliaia di Euro) Passività correnti Passività consolidate Patrimonio netto

3 Investimenti e cash flow (in migliaia di Euro) Investimenti Cash flow Posizione finanziaria netta * * Dati senza rete ENEL Margine operativo lordo e fatturato (in migliaia di Euro) % % % % Margine operativo lordo Fatturato Mol/fatturato ,40% ,38% ,53% 0%

4 Utile d Esercizio (in migliaia di Euro) Utile lordo di Gruppo Utile netto di Gruppo Principali dati economici e finanziari - Gruppo AEM Torino 2001** 2000** Var. % Dati economici Volume d affari ,5 Valore aggiunto ,5 Costi per il personale (52.632) (50.736) 3,7 Margine operativo lordo ,5 Ammortamenti e accantonamenti (39.896) (32.555) 22,5 Margine operativo netto ,8 Risultato della gestione ordinaria ,3 Risultato prima delle imposte ,8 Imposte dell esercizio (12.146) (7.769) 56,3 Utile netto di Gruppo e di Terzi ,5 Utile netto di Gruppo Dati patrimoniali Capitale investito netto ,3 Patrimonio netto del Gruppo ,5 Patrimonio netto di Terzi * Posizione finanziaria netta ( ) (74.492) * Dati finanziari Cash flow operativo (1) ,5 Investimenti tecnici ,2 Dati statistici ed indici Produzione di energia elettrica (GWh) 1.924, ,6 7,1 Produzione di calore (GWh) 1.259, ,0 10,3 Indebitamento finanziario netto/mezzi propri 0,8 0,2 Azioni ordinarie di AEM Torino S.p.A * Superiore al 100% ** Dati consolidati di gruppo AEM Torino (1) Utile, ammortamenti e accantonamenti

5 Avviso di convocazione di Assemblea Ordinaria II Signori azionisti sono convocati in Assemblea Ordinaria presso la sede legale in Torino, via Bertola n. 48, per il giorno 29 aprile 2002 alle ore 11.00, in prima convocazione e, per il giorno 30 aprile 2002, alla stessa ora e nello stesso luogo, in seconda convocazione, per discutere e deliberare sul seguente: ORDINE DEL GIORNO 1. Bilancio di esercizio al 31 dicembre 2001, relazione degli Amministratori sulla gestione e relazione del Collegio Sindacale: deliberazioni relative. 2. Determinazione del numero dei membri del Consiglio di Amministrazione, loro nomina e determinazione dei compensi. 3. Nomina dei membri effettivi e supplenti del Collegio Sindacale e determinazione dei compensi, stante la previsione delle dimissioni in assemblea dei Sindaci supplenti. Con riferimento ai punti 2 e 3 dell ordine del giorno si rammenta che la nomina dei componenti del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale avviene col sistema del voto di lista, così come prevista e regolata dagli articoli 13 e 21 dello statuto sociale e qui di seguito sintetizzato in forma non esaustiva. Le liste, che devono prevedere candidati pari ai posti massimi da coprire (9 persone) possono essere presentate da azionisti che rappresentino individualmente o congiuntamente almeno l uno per cento delle azioni aventi diritto di voto nell assemblea ordinaria. Le liste saranno rese pubbliche almeno dieci giorni prima di quello fissato per l assemblea in prima convocazione mediante deposito presso la sede sociale unitamente all elenco degli azionisti che hanno concorso a presentarle, nonché mediante annuncio su tre quotidiani a diffusione nazionale di cui uno economico ed uno che riporti la cronaca cittadina di Torino. Al fine di comprovare la titolarità del numero di azioni richiesto, gli azionisti interessati dovranno presentare presso la sede della società, con almeno cinque giorni di anticipo rispetto a quello fissato per l assemblea in prima convocazione, la certificazione rilasciata ai sensi dell art. 85 del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58 e dell art. 34 della delibera CONSOB n del 23 dicembre Hanno diritto di intervenire all'assemblea gli Azionisti in possesso di certificazione rilasciata ai sensi dell'art. 85 del D. Lgs. n. 58/98 e dell'art. 34 della delibera CONSOB n del 23/12/1998, emessa da intermediario aderente al sistema di gestione accentrata Monte Titoli S.p.A. Copia della documentazione prevista dalla normativa vigente sarà messa a disposizione degli Azionisti e del pubblico, entro i termini di legge, presso la sede sociale, la Borsa Italiana S.p.A. e sarà anche disponibile sul sito Internet Il Presidente del Consiglio di Amministrazione Prof. Franco Reviglio

6 Sommario STRUTTURA DEL GRUPPO AEM TORINO MISSIONE CARICHE SOCIALI LETTERA AGLI AZIONISTI NOTIZIE RELATIVE AL TITOLO RELAZIONE SULLA GESTIONE AL 31 DICEMBRE Quadro generale di riferimento 17 Settori di attività 35 Andamento economico e finanziario di AEM Torino S.p.A. 38 Andamento economico e finanziario del Gruppo AEM Torino 44 Separazione contabile 46 Investimenti 50 Rapporti con parti correlate 52 Attività di ricerca e sviluppo 55 Sicurezza e Ambiente 57 Sistema Integrato AEM Torino 58 Sistemi informativi 2 60 Risorse umane e Formazione 63 Altre informazioni 65 Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell esercizio ed evoluzione prevedibile della gestione 68 Allegato 1 alla Relazione sulla Gestione - Deliberazione n 61/99: separazione contabile 80 Proposte del Consiglio di Amministrazione all Assemblea degli Azionisti BILANCIO D ESERCIZIO AL 31 DICEMBRE Stato Patrimoniale 86 Conto Economico 88 Nota Integrativa 119 Allegati di Bilancio 126 Relazione del Collegio Sindacale sul Bilancio d esercizio 132 Relazione di certificazione sul Bilancio d esercizio BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE Stato Patrimoniale 138 Conto Economico 140 Nota Integrativa 171 Allegati di Bilancio 178 Relazione del Collegio Sindacale sul Bilancio consolidato 179 Relazione di certificazione sul Bilancio consolidato 180 Sintesi delle deliberazioni dell Assemblea Ordinaria del 30 aprile 2002

7 Struttura del Gruppo AEM Torino AEM TORINO S.p.A. Energia Elettrica Teleriscaldamento e gas Servizi Telecomunicazioni AEM TE srl 99,85% AES Torino SpA 51% AEM Torino Service Srl 100% AEM2NET SpA 70% SIET SpA 99% 5T Scrl 23,9% NOICOM SpA 49% CELPI Scrl 97,77% GAS ENERGIA PLURISERVIZI SpA 20% 3 ELECTRONE SpA 25% ENVIRONMENT PARK SpA 11,33% CONSORZIO ITALPOWER in liquidazione 25% CODIF Scrl 3% STEL SpA 25% TECNOCONS Scrl 1% CEB in liquidazione 33,33% CESI SpA 0,5% CONSORZIO PROMETEO 15% AAM TORINO SpA 0,003% ITALPOWER SpA in liquidazione 10% Controllate Collegate Altre Partecipate Situazione al 31 dicembre 2001

8 Missione Il Gruppo AEM Torino opera in campo energetico offrendo servizi integrati, a prezzi competitivi, nel rispetto di elevati livelli di qualità e di un adeguata redditività d impresa. Il Gruppo è orientato ad intensificare la propria presenza nel territorio in cui è leader attraverso la diversificazione dell offerta dei servizi e a sviluppare la propria attività sia nel core business, sia in nuovi mercati quali quelli del gas, delle telecomunicazioni, dei servizi idrici e della gestione integrata dei patrimoni immobiliari. 4 L obiettivo del Gruppo AEM Torino è creare valore in ogni settore di attività, anche attraverso la realizzazione di alleanze industriali di eccellenza, così da risultare attrattiva per il capitale privato, offrire un servizio di qualità ai propri clienti, contribuire allo sviluppo economico e sociale dell ambito territoriale in cui detiene una posizione di leadership. Nella realizzazione di questi obiettivi il Gruppo AEM Torino si basa sulle competenze manageriali e tecniche in possesso del proprio personale e sulla sua continua valorizzazione.

9 Cariche sociali CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE Presidente e Amministratore Delegato Prof. Franco Reviglio Vice Presidente Prof. Giovanni Del Tin Amministratore Avv. Nicola Durazzo Amministratore Prof. Angelo Tartaglia Amministratore Rag. Anna Ferrero Amministratore Prof. Umberto Bocchino (in carica dal 19/01/2001) Amministratore Ing. Giuliano Mari (in carica dal 19/01/2001) COLLEGIO SINDACALE Presidente Prof. Carlo Pasteris Sindaco effettivo Dott. Massimiliano Fischer Sindaco effettivo Dott.ssa Lucia Starola 5 Sindaco supplente Dott. Giovanni Covati (in carica dal 19/01/2001) Sindaco supplente (in carica dal 19/01/2001) Dott.ssa Silvia Rinaldi DIRETTORE GENERALE Ing. Roberto Garbati SOCIETÀ DI REVISIONE KPMG S.p.A.

10 Lettera agli azionisti Signori Azionisti, il bilancio dell esercizio 2001, che Vi sottoponiamo per l approvazione, è il secondo dopo la quotazione in Borsa della Vostra Società, avvenuta il 1 dicembre I ricavi netti consolidati del Gruppo AEM Torino superano i 356 milioni di euro, registrando un incremento del 35% rispetto al 2000 e quadruplicando i tassi di crescita registrati negli anni antecedenti la quotazione in Borsa. Tutti i margini economici presentano un significativo miglioramento, nonostante le riduzioni tariffarie imposte dall Autorità. Tale risultato è stato raggiunto in uno scenario favorevole per quanto concerne il prezzo del petrolio, ma penalizzante per quanto concerne il quadro tariffario. Infatti nel 2001 i tagli tariffari hanno pesato per oltre 7 milioni di euro e l onere relativo alla cosiddetta penale sulla produzione idroelettrica ha inciso negativamente per circa 26 milioni di euro. La maggior parte dei ricavi del Gruppo AEM Torino deriva dalla vendita di energia elettrica (circa il 54% del volume d affari complessivo) pari a milioni di kwh per un importo di 193 milioni di euro. Il consistente incremento dei ricavi rispetto al 2000 (+67%) è attribuibile oltre che all aumento del volume di vendita di energia elettrica (pari al +5%) all inserimento nella tariffa elettrica per il mercato vincolato di una posta a compensazione dei maggiori oneri di combustibile. 6 La seconda componente dei ricavi di vendita è rappresentata dalla vendita di calore (circa il 19% del volume d affari). I ricavi hanno raggiunto i 68 milioni di euro (+15% rispetto al 2000) attribuibili all incremento delle tariffe e alla crescita dei volumi. La terza componente dei ricavi del Gruppo AEM Torino è rappresentata dalla vendita di prestazioni di servizi (20% circa del volume d affari). I ricavi ammontano a 72 milioni di euro con un aumento del 24% rispetto al La parte restante dei ricavi del Gruppo, 23 milioni di euro, pari al 7% del totale, è conseguenza del consolidamento dei ricavi di AES Torino (9 milioni di euro), cui a partire dal 26 settembre 2001 è stata affidata la gestione della rete di teleriscaldamento, a contributi in conto esercizio da Cassa Conguaglio Settore Elettrico relativi al contributo per la produzione in cogenerazione della Centrale di Moncalieri (GT2 e turbogas) (3 milioni di euro) e ai ricavi derivanti dalla delibera n. 205/99 dell Autorità (2 milioni di euro). La crescita dei ricavi ha consentito al margine operativo lordo di superare gli 87 milioni di euro (+21%) e al margine operativo netto di raggiungere i 48 milioni di euro (+19%). Occorre precisare che in un ottica di ottimizzazione fiscale sono state utilizzate le agevolazioni previste dalla legge Visco (legge 13 maggio 1999 n. 133), dall agevolazione DIT, prevista dal DLgs.18 dicembre 1997 n. 466 e dall agevolazione Tremonti-bis per spese di formazione. Tali agevolazioni hanno comportato un risparmio di imposte pari a circa 8 milioni di euro. Il risultato netto consolidato dell esercizio è pari a 23 milioni di euro (+14%). La crescita registrata nel 2001 costituisce un primo passo verso l espansione del Gruppo AEM Torino, che sarà realizzata, sia per linee interne, sia per linee esterne, coerentemente con quanto previsto dai piani approvati dal Consiglio di Amministrazione. Nell ambito della distribuzione di energia elettrica, dal 31 dicembre 2001 il Gruppo AEM Torino ha acquisito la rete ENEL di distribuzione dell energia elettrica in Torino; tramite tale acquisizione la popolazione servita è salita a oltre abitanti.

11 Nella generazione di energia elettrica è proseguito il completamento dell impianto idroelettrico Pont Ventoux-Susa e i lavori hanno raggiunto circa l 80% della realizzazione totale. A questo impianto, è stata riconosciuta l esistenza dei presupposti per l incentivazione tariffaria CIP 6, che si valuta in oltre 25 milioni di Euro l anno, sino al Nel mese di dicembre 2001, nell ambito del piano di sviluppo della capacità cogenerativa di AEM Torino, è stato affidato l incarico di realizzare un nuovo impianto di cogenerazione a ciclo combinato nella centrale di Moncalieri. L impianto avrà una potenza elettrica pari a circa 390 MW e un rendimento del 57% in assetto elettrico per un investimento di circa 190 milioni di euro. L iter autorizzativo necessario al potenziamento del sito fino a 800 MW è in fase molto avanzata e i lavori saranno avviati nel corso dell autunno Si è conclusa con successo la gara per l acquisizione da ENEL di Eurogen attraverso il consorzio Edipower, cui AEM Torino partecipa con il 13,3%. Grazie a questa acquisizione, che comporta per AEM Torino un investimento dell ordine di 120 milioni di euro, la società disporrà di una capacità aggiuntiva di circa MW. Nell arco di cinque anni con la realizzazione delle centrali di Pont Ventoux e di Moncalieri la capacità di generazione di AEM Torino salirà a circa MW, quintuplicando l attuale capacità produttiva. Le attività di trading e di vendita dell energia elettrica e del gas dovranno essere rafforzate, con un impatto significativo sui tassi di crescita del Gruppo AEM Torino. Nel teleriscaldamento, terminato il progetto Torino Sud, che costituisce una delle principali opere del settore in Europa e la più rilevante in Italia, è prevista un ulteriore espansione della quota di mercato, dall attuale 25% al 42%. 7 Tale espansione sarà resa possibile dagli investimenti nel campo della produzione di calore a Moncalieri, nonché dalla costruzione della rete di teleriscaldamento ad opera della società AES Torino, controllata al 51%. L'indebitamento finanziario netto del Gruppo AEM Torino, escludendo l acquisizione della rete ENEL, sale a fine esercizio a 167 milioni di euro, contro 74 milioni di euro al 31/12/2000. L incremento è ascrivibile soprattutto al consolidamento pro quota dell indebitamento della controllata AES Torino per 34 milioni di euro e alla realizzazione del programma di investimenti non coperto dall autofinanziamento. Con l acquisizione della rete ENEL, avvenuta l ultimo giorno del 2001, la posizione finanziaria netta al 31/12/2001 sale a 425 milioni di euro e il rapporto tra debiti finanziari e patrimonio netto (debt/equity) a 0,8. A fine 2000 tale rapporto era pari a 0,2. Peraltro gli effetti economici di tale acquisizione si manifesteranno solo a partire dall esercizio in corso. per il Consiglio di Amministrazione il Presidente Prof. Franco Reviglio

12 Notizie relative al titolo 8 Dalla quotazione, avvenuta a 2,70 euro, il titolo AEM Torino nel periodo compreso tra il 1 dicembre 2000, giorno di prima negoziazione sul Mercato Telematico Azionario, e il 15 marzo 2002 ha fatto registrare una performance positiva rispetto all andamento dell indice Mibtel. Infatti mentre quest ultimo ha registrato una perdita pari al 26,1%, nel periodo in osservazione, il titolo AEM Torino ha segnato una flessione del 21,5% rispetto al prezzo di collocamento, attestandosi a 2,12 Euro per azione con una capitalizzazione di Borsa pari a 734 milioni di Euro. Tale andamento è legato al trend ribassista dei mercati azionari mondiali, particolarmente accentuato negli ultimi mesi del 2001 dagli eventi internazionali dell 11 settembre, che hanno contribuito alla discesa del titolo sotto quota 2 Euro. Analizzando i primi mesi del 2001 la quotazione del titolo si è mantenuta regolarmente al di sopra del prezzo di collocamento. A partire dal mese di marzo 2001 il titolo ha iniziato a subire l influenza negativa del diffuso ridimensionamento che ha contraddistinto i mercati finanziari per tutto il 2001, segnando una progressiva flessione, comunque attenuata dai giudizi positivi degli investitori, sia in termini di apprezzamento del titolo che di volumi scambiati, evidenziate in occasione dei principali eventi societari. Il drastico e generalizzato trend ribassista che ha caratterizzato i mercati azionari nell autunno 2001 ha, infine, causato una sensibile riduzione del prezzo del titolo verso fine anno, quando si è raggiunto il prezzo minimo pari a 1,72 Euro per azione. Nonostante il suddetto contesto sfavorevole, nel corso del 2001 l attenzione del mercato finanziario nei confronti del titolo AEM Torino è cresciuta sensibilmente: lo testimoniano le oltre 30 ricerche sulla società pubblicate dai maggiori brokers nazionali ed internazionali. Dai giudizi di questi ultimi emerge, infatti, una valutazione molto positiva sulla società, evidenziata da raccomandazioni di acquistare per l 80%, di incrementare per il 20% e da nessuna raccomandazione di vendere o mantenere. Dal 1 dicembre 2000 al 15 marzo 2002 sono stati scambiati sul mercato telematico circa 143 milioni di azioni di AEM Torino, con un sensibile incremento delle transazioni soprattutto a partire dal mese di ottobre 2001 oltre che in occasione dei principali eventi societari. Nel corso del 2001 sono stati distribuiti dividendi, relativi all esercizio 2000, pari a circa 0,03 euro per azione. Il Comune di Torino è l azionista di maggioranza con una partecipazione in AEM Torino pari al 69,19% del capitale sociale. Inoltre in base alle comunicazioni finora pervenute, l unico azionista che detiene una partecipazione rilevante, superiore al 2%, è Motor Columbus AG (tramite AAR e Ticino SA di elettricità, ATEL). Andamento del titolo AEM Torino e del Mibtel dal collocamento al 15 marzo 2002 AEM Torino Mibtel Bilancio 2000 Acquisizione Rete Enel Torri Gemelle Nuovo Piano strategico 01/12/00 22/01/01 15/03/01 06/05/01 27/06/01 18/08/01 09/10/01 30/11/01 21/01/02 14/03/02 40% 30% 20% 10% 0% -10% -20% -30% -40% -50%

13 Relazione sulla gestione al 31 dicembre 2001 AZIENDA ENERGETICA METROPOLITANA TORINO S.p.A. Via Bertola, Torino Capitale sociale interamente versato Euro Registro Imprese di Torino n Codice Fiscale e partita IVA n

14 Relazione sulla gestione al 31 dicembre 2001 Quadro generale di riferimento SETTORE ELETTRICO fotovoltaici ha coperto l'1,6% della produzione totale italiana. Quadro generale di riferimento 10 Disponibilità ed erogazione di energia elettrica in Italia Nell anno 2001 la produzione di energia elettrica in Italia è stata di milioni di kwh. Questo dato, confrontato con i milioni di kwh riscontrati nel 2000, evidenzia un aumento dell 1,1% e conferma peraltro la tendenza alla crescita degli anni precedenti. Il saldo degli scambi con l'estero, che è stato di milioni di kwh, ha avuto un aumento del 9,1% rispetto ai milioni di kwh del Nella tabella seguente sono riassunti i principali dati relativi all erogazione di energia elettrica in Italia. Ancora una volta sono stati gli impianti termoelettrici ad avere un ruolo di primo piano nel mix produttivo delle varie tipologie di produzione coprendone il 66,8%; gli impianti idroelettrici hanno fornito il 16,8% della produzione nazionale, mentre l'energia prodotta dagli impianti geotermoelettrici, eolici e Conseguentemente all'aumento sia della produzione interna sia degli scambi con l'estero, il totale dell'energia disponibile sulla rete italiana ha anch'essa avuto un aumento (+2,2%); si è infatti passati da milioni di kwh del 2000 a milioni di kwh del Risulta quindi che l'85,2 % dell'energia disponibile è stata prodotta all'interno del Paese e per il 14,8% si è dovuto ricorrere agli scambi con l'estero. Assetto del mercato elettrico Il decreto Bersani, che ha profondamente modificato l assetto del mercato elettrico, stabilisce che "le attività di produzione, importazione, esportazione, acquisto e vendita di energia elettrica sono libere" nel rispetto delle regole prescritte dal decreto stesso. Viceversa le attività di trasmissione, dispacciamento e distribuzione sono attribuite in concessione. Il nuovo assetto del mercato elettrico prevede tre Erogazione di energia elettrica in Italia (*) Variazione milioni di milioni di milioni di kwh % kwh % kwh % % Energia idroelettrica , , ,8 8,2 Energia termoelettrica , , ,8 (0,6) Energia geotermoelettrica, solare ed eolica , , ,6 1,2 Totale prodotta , , ,2 1,1 Saldo scambi con l'estero , , ,8 9,1 Totale disponibile , , ,0 2,2 Pompaggio e servizi ausiliari ,4 Totale richiesta sulla rete ,3 (*) Dati provvisori a febbraio 2002.

15 soggetti giuridici e precisamente: acquisto e vendita dell energia elettrica e della il Gestore della rete di trasmissione nazionale cui potenza e per la determinazione dei prezzi. La sono attribuite in concessione le attività di tra- disciplina prevede l organizzazione di un mercato smissione e dispacciamento. Tale soggetto, con- dell energia articolato in: mercato del giorno prima trollato dal Ministero del Tesoro, ha assunto a dell energia, mercato di aggiustamento, mercato partire dal 1 aprile 2000 la titolarità e le funzioni inerenti la sua attività. Il Gestore della rete, in una configurazione di gruppo, ha costituito il Gestore del Mercato Elettrico e l Acquirente Unico, società per azioni delle quali è l unico azionista; l'acquirente Unico ha il compito di assicurare ai clienti vincolati, sostanzialmente famiglie e piccole imprese, la fornitura di energia elettrica a per la risoluzione delle congestioni, mercato della riserva, mercato di bilanciamento. Nel gennaio 2002 il Gestore del Mercato Elettrico ha trasmesso al Ministro per le attività produttive per la necessaria approvazione, sentita l Autorità per l energia elettrica e il gas, il testo delle Istruzioni alla Disciplina del mercato elettrico. Separazione societaria Quadro generale di riferimento 11 parità di trattamento, anche tariffario, su tutto il In forza del decreto Bersani, il Ministero territorio nazionale; dell'industria del Commercio e dell'artigianato con il Gestore del Mercato Elettrico è la società nata decreto 25 giugno 1999 ha determinato l'ambito per realizzare la borsa dell energia al fine di della rete nazionale di trasmissione dell'energia promuovere la concorrenza tra produttori. Il elettrica, includendo le reti di tensione uguale o Gestore ha già predisposto la disciplina del mer- superiore a 220 kv e delle reti o parti di rete aven- cato, che è stata approvata con Decreto del ti una tensione compresa tra 120 kv e 220 kv che Ministro dell Industria, e le istruzioni attuative. risultano funzionali alla rete elettrica di trasmissione nazionale in quanto rispondenti a criteri specificati Evoluzione del quadro normativo Nel corso del 2001 l Autorità per l Energia Elettrica ed il Gas ha emesso alcuni importanti provvedimenti che hanno contribuito in modo significativo alla realizzazione della riforma del mercato energetico in Italia. Con decreto 9 maggio 2001 il Ministero dell Industria ha approvato il Regolamento del mercato elettrico proposto dal Gestore del Mercato che stabilisce le regole per la gestione delle offerte di nel decreto stesso. Come previsto dall'articolo 3 comma 7 del medesimo decreto i beni ed i rapporti, le attività e le passività afferenti tali reti sono state conferite ad una società di capitali, AEM TE, controllata da AEM Torino, realizzando per questo settore l'unbundling societario. Sul versante della distribuzione di energia elettrica il decreto Bersani prevede che, per motivi di razionalizzazione, nei comuni ove sono operanti più distributori, questi ultimi si adoperino per adottare le

16 Relazione sulla gestione al 31 dicembre 2001 Quadro generale di riferimento 12 opportune iniziative di aggregazione, ottemperando così a quanto previsto dal decreto medesimo che ha indicato che la concessione in ogni comune deve essere unica. Nel corso del 2001 AEM Torino e ENEL hanno avviato e concluso la procedura di arbitraggio, prevista dal decreto Bersani, per la cessione della rete urbana di distribuzione dell energia elettrica dell ENEL ad AEM Torino. La proprietà del ramo di azienda di ENEL Distribuzione è stata trasferita ad AEM Torino a far data dal 31 dicembre 2001, a fronte del pagamento del corrispettivo, stabilito dal Collegio degli Arbitratori, in circa 248 milioni di Euro. L'acquisizione della rete urbana di ENEL Distribuzione da parte di AEM Torino consentirà di ottenere una progressiva integrazione e razionalizzazione delle due reti di distribuzione, oggi separate, permettendo in tal modo di attuare sinergie operative. Giunge così a compimento l'iter per l'attuazione sul territorio torinese di quanto consentito dall'art. 9 del Decreto Legislativo n 79 del 16 marzo 1999 (Decreto "Bersani"), che ha riordinato il mercato elettrico nazionale. Il decreto Bersani prevede che i soggetti proprietari degli impianti di distribuzione che alimentino più di clienti finali costituiscano una o più società per azioni alle quali devono essere trasferiti esclusivamente i beni e i rapporti, le attività e le passività, relativi alla distribuzione di energia elettrica e alla vendita ai clienti vincolati. Tale società è in corso di costituzione. Separazione amministrativa e contabile Con la delibera n. 310/01 l Autorità ha semplificato ed armonizzato la precedente delibera 11 maggio 1999 n. 61 "Direttiva per la separazione contabile e amministrativa per i soggetti giuridici che operano nel settore dell'energia elettrica e relativi obblighi di pubblicazione e comunicazione", che stabiliva, per i soggetti giuridici che operano in più attività del settore dell'energia elettrica, o in questo e in altri settori, la creazione di distinte strutture amministrative. La separazione contabile ha l'obiettivo di rendere trasparenti le disaggregazioni delle componenti patrimoniali ed economiche per funzione e per la determinazione degli oneri afferenti il servizio universale. Gli obblighi contabili previsti dalla direttiva dispongono la redazione di rendiconti analitici ad uso esclusivo dell'autorità e di rendiconti sintetici disaggregati per singole attività da rendere pubblici. I bilanci separati contabilmente dovranno essere sottoposti a revisione e dovranno essere certificati. Ciascuna attività dovrà essere gestita in modo autonomo, come se la stessa fosse un'impresa separata, e i sistemi di controllo dovranno consentire la rilevazione delle variazioni nello stato patrimoniale e nel conto economico pertinenti a ciascuna attività. La realizzazione della separazione delle attività aziendali (produzione, distribuzione e vendita di energia elettrica, produzione, distribuzione e vendita di calore, prestazione di servizi e attività di corporate) richiede l adozione di un nuovo modello organizzativo/contabile assai complesso, supportato da un sistema informativo opportunamente adeguato.

17 AEM Torino ha ottenuto dall Autorità per l Energia Elettrica e il Gas l autorizzazione al differimento del termine di applicazione delle norme contenute nella deliberazione 11 maggio 1999 n. 61/99 a partire dalla redazione del bilancio relativo al primo esercizio successivo al 31 dicembre Conformemente a quanto previsto dalla Direttiva per le separazioni contabile e amministrativa per i soggetti giuridici che operano nel settore dell energia elettrica e relativi obblighi di pubblicazione e comunicazione (deliberazione n. 61/99 art. 8 c.2), si riportano, in allegato alla presente relazione sulla gestione, lo stato patrimoniale e il conto economico ripartiti per attività e servizi comuni (Allegato 1 deliberazione 61/99). Sistema tariffario La deliberazione 204/99 e successive modificazioni dell Autorità per l energia elettrica e il gas Regolazione della tariffa di base, dei parametri e degli altri elementi di riferimento per la determinazione delle tariffe dei servizi di distribuzione e di vendita dell energia elettrica ai clienti del mercato vincolato ai sensi dell articolo 2, comma 12, lettera e), della legge 14 novembre 1995, n. 481 ha dato avvio al processo di riforma del sistema tariffario in Italia. Il processo di riforma è lungo e complesso perché comporta sostanziali differenze rispetto al passato. Infatti, la deliberazione 204/99 ha modificato in maniera sostanziale il precedente sistema tariffario, in vigore fino al 31/12/99, che prevedeva tariffe all'utenza finale fissate in via amministrativa. Tali tariffe non rispecchiavano, in generale, i costi di fornitura del servizio elettrico. La deliberazione 205/99 ha disciplinato il prezzo unico di cessione dell energia elettrica all ingrosso per la fornitura del mercato vincolato e, con delibera 238/00, l Autorità ha ridotto, a partire dal 2001, la componente della tariffa a copertura dei costi fissi mediamente del 20%. Infine con la delibera 318/01 l Autorità ha rideterminato per l anno 2002 i prezzi dell energia elettrica all ingrosso destinata ai clienti del mercato vincolato, mantenendoli sostanzialmente in linea con quelli in vigore per l anno Il nuovo sistema di regolamentazione tariffaria risponde, da un lato, ad una maggiore aderenza delle tariffe ai costi del servizio in modo che ciascun utente sostenga un onere economico commisurato ai costi per il sistema elettrico di cui è responsabile e, dall'altro, ad una maggiore flessibilità nell'offerta del servizio elettrico da parte delle imprese fornitrici, mantenendo comunque un elevato grado di tutela degli utenti. Tipologie di clientela ed opzioni tariffarie L Autorità ha definito, ai fini della nuova regolamentazione, un numero limitato, pari a 9 classi di fornitura, denominate tipologia di utenza. Tale suddivisione dei consumatori è basata su due criteri: a) sul livello di tensione cui avviene la fornitura e b) sul tipo di uso, limitatamente alla distinzione tra usi domestici, usi di illuminazione pubblica e altri usi. Il nuovo meccanismo dei vincoli, articolato per tipologia di utenza, si applica a tutte le tipologie, ad eccezione delle utenze domestiche alimentate in bassa tensione per le quali le tariffe continuano ad essere definite dall'autorità. Quadro generale di riferimento 13

18 Relazione sulla gestione al 31 dicembre 2001 L'Autorità ha ritenuto opportuno che tali variazioni avvengano con gradualità. Le imprese esercenti devono presentare preventivamente all Autorità le opzioni che intendono proporre alla propria utenza l anno successivo. Le opzioni si suddividono in: Clienti Idonei opzioni base che sono le opzioni che ogni eser- In attesa del completamento della riforma continua, Quadro generale di riferimento 14 cente è obbligato ad offrire in maniera non discriminatoria a tutti gli utenti appartenenti alla stessa tipologia; opzioni speciali che possono essere proposte dall impresa esercente e scelte dall utente non domestico che le preferisce rispetto alle opzioni base; opzioni ulteriori che sono sempre opzioni speciali che però possono essere offerte all utenza come previsto, la riduzione dei consumi per i requisiti alla qualifica di cliente idoneo. A decorrere dal 1 gennaio 2002 hanno diritto alla qualifica di Cliente Idoneo i soggetti aventi consumi non inferiori a 9 GWh, inclusi i consorzi di imprese, ed ogni cliente finale il cui consumo sia risultato, nell'anno precedente, superiore ad 1 GWh per punto di misura e superiore a 40 GWh come somma dei punti di misura. Si ricorda peraltro che già dal 1 gennaio 2000 sono domestica in alternativa alla tariffa stabilita Clienti Idonei i soggetti aventi consumi non inferiori ai dall Autorità. 20 GWh, compresi i consorzi di imprese con doman- Inoltre l Autorità ha previsto l obbligo alle imprese esercenti di rendere pubbliche le opzioni tariffarie e questo oltre a rappresentare un ovvio dovere di informazione, rappresenta anche un opportunità per avviare un diverso rapporto tra impresa monopolista, che sarà progressivamente sottoposta a concorrenza, e gli utenti, che via via assumeranno la veste di clienti in grado di scegliere, con la progressiva apertura del mercato elettrico. Nelle sue proposte l'autorità ha confermato la sostituzione dell'attuale sistema di fascia sociale, basata sui livelli di consumo, con un sistema tariffario basato sul reddito dell'utente, in modo da favorire e tutelare esclusivamente chi si trova in stato di disagio. L'allineamento alle nuove tariffe comporterà variazioni anche sensibili in diminuzione o in aumento rispetto a quanto pagato fino ad oggi dagli utenti. da annua maggiore di 1 GWh. Nel corso del 2001 l Autorità al fine di consentire lo sviluppo del mercato libero dell energia elettrica ha deliberato la semplificazione delle procedure per l acquisizione dell idoneità all acquisto nel mercato libero. Nell autunno 2001 l Autorità ha infine deliberato la riforma della tariffa di trasporto dell elettricità per i clienti del mercato libero, raggruppando in un unico testo tutta la normativa che disciplina le condizioni economico tecniche dei servizi di trasporto, misura e vendita sia per il mercato libero che per il mercato vincolato, iniziando così un processo di razionalizzazione e semplificazione della normativa. Nel disporre la nuova tariffa di trasporto, l Autorità ha anche confermato i meccanismi già introdotti di definizione autonoma delle opzioni tariffarie all utenza da parte degli esercenti.

19 Oneri di sistema La riforma tariffaria dell'autorità vuole rendere trasparenti gli oneri generali del servizio elettrico, che nel passato erano inclusi nelle tariffe e che nel nuovo ordinamento vengono resi espliciti e coerenti con la prospettiva di liberalizzazione del mercato elettrico. Per ciascuno di questi oneri l'autorità propone un apposita componente tariffaria finanziata con maggiorazioni sul costo del trasporto dell'energia elettrica, se la sua copertura è a carico di tutti gli utenti o con maggiorazioni a carico delle singole tipologie di utenza. E' il caso degli utenti domestici disagiati la cui tariffa agevolata sarà compensata all'interno della sola utenza domestica. Tutela ambientale e cogenerazione La riforma tariffaria produce, inoltre, effetti positivi per la tutela dell'ambiente. Essi derivano non solo dalla generale incentivazione dell'efficienza e della riduzione degli sprechi, ma anche dalla previsione di specifici programmi di gestione della domanda di energia e di nuove "tariffe verdi" finalizzate alla promozione delle fonti rinnovabili, che verranno definite con successivi provvedimenti. L'Autorità per l'energia elettrica e il gas, con delibera 42/02, ha stabilito i criteri di ammissione degli impianti di cogenerazione ai benefici previsti dai decreti di liberalizzazione dell'energia elettrica e del gas. Gli impianti di cogenerazione consentono risparmi energetici e un più ridotto impatto ambientale rispetto alle produzioni separate delle stesse quantità di energia elettrica e calore. Per tali motivi la produzione degli impianti di cogenerazione gode della priorità di dispacciamento nelle reti, indipendentemente dal merito economico, come previsto per le produzioni di energia da fonti rinnovabili. Inoltre le imprese che importano o producono più di 100 milioni di kwh all'anno da fonti non rinnovabili (come AEM TORINO) sono esentate, per la quota di energia prodotta con impianti di cogenerazione, dall'obbligo di immettere nel sistema elettrico nazionale il 2% di nuova energia elettrica prodotta con fonti rinnovabili. Rendita di posizione Con decreto del Ministero dell industria del commercio e dell artigianato 26 gennaio 2000 è stata definita come onere generale afferente al sistema elettrico la compensazione della maggiore valorizzazione dell energia elettrica prodotta da impianti idroelettrici e geotermoelettrici che, alla data del 19 febbraio 1997, erano di proprietà o nella disponibilità delle imprese produttrici - distributrici. Tale onere per il 2001 è previsto nella misura del 75% della maggiore valorizzazione di cui sopra. Perequazione territoriale L Autorità per l energia elettrica e il gas ha diffuso le proprie proposte sui criteri che intende seguire nel definire i sistemi di perequazione tra le aziende distributrici di energia elettrica. La delibera che disciplina la perequazione territoriale non è ancora stata emanata dall Autorità e ad oggi si dispone solamente del documento di consultazione. Quadro generale di riferimento 15

20 Relazione sulla gestione al 31 dicembre 2001 Quadro generale di riferimento 16 SETTORE COGENERAZIONE E TELERISCALDAMENTO Disponibilità ed erogazione di teleriscaldamento in Italia Dal rapporto annuale dell AIRU, Associazione Italiana Riscaldamento Urbano, sullo stato del teleriscaldamento in Italia a fine 2000 emerge che la volumetria servita è passata dai 109 milioni di metri cubi del 1999 ai 117 milioni del 2000 (+7,3%) erogati a circa un milione di abitanti. Il teleriscaldamento è un sistema di riscaldamento urbano particolarmente efficiente dal punto di vista dell impatto ambientale, in quanto consente ai cittadini di ottenere acqua calda direttamente da un unica centrale di produzione del calore con notevoli vantaggi derivanti dall eliminazione delle emissioni di numerose caldaie. In particolare, secondo l AIRU, il teleriscaldamento ha consentito nell anno 2000 di evitare 853 mila tonnellate di anidride carbonica, di biossidi di zolfo e di ossidi di azoto. Le tre reti di maggiore dimensione sono quelle di Brescia, Torino e Verona. Al 31 dicembre 2000 risultano installati complessivamente 730 MWe in cogenerazione e MWt (di cui MWt in cogenerazione). Il parco centrali, composto da 27 impianti e da 53 reti di teleriscaldamento, ha consentito una produzione di energia utile rispettivamente di GWhe e di GWht. L energia termica prodotta in cogenerazione costituisce il 66% dell energia totale immessa in rete, percentuale quest ultima molto più elevata rispetto alla media degli impianti europei. La maggior parte degli impianti in cogenerazione è alimentata da combustibili fossili e da caldaie di integrazione e riserva di tipo convenzionale, tuttavia risulta non più trascurabile la presenza di impianti di incenerimento di rifiuti solidi urbani. Notevoli vantaggi sono registrati anche a livello di risparmio energetico, infatti si calcola che gli impianti di teleriscaldamento hanno consentito nel 2000 un risparmio di circa 277 mila tep (tonnellate equivalenti di petrolio), pari a circa il 27% dell energia consumata dai sistemi convenzionali sostituiti: in particolare, rispetto al 1999, il teleriscaldamento ha registrato un maggior risparmio di tep, grazie soprattutto all estensione della rete di Torino Sud, appartenente a AEM Torino, e alla maggiore produzione elettrica complessiva.

21 Settori di attività AEM2NET S.p.A., controllata al 70% da AEM Torino, che opera nel campo delle telecomunicazioni attraverso la costruzione e la gestione di reti per la trasmissione di dati, fonia, video sia via cavo che etere e di infrastrutture di reti metropolitane per la prestazione e la fornitura di servizi di telecomunicazioni; AEM Torino Service S.r.l., controllata al 100% da Il Gruppo AEM Torino opera nei settori della produzione, distribuzione e vendita di energia elettrica; della produzione, distribuzione e vendita di calore; della gestione degli impianti di illuminazione pubblica e semaforici e degli impianti termici ed elettrici prevalentemente negli edifici di Torino e nel settore delle telecomunicazioni. Il Gruppo esercita, inoltre, attività accessorie e complementari al core business, costituite principalmente da servizi di ingegneria e progettazione, servizi di consulenza e studi di affidabilità. La Capogruppo AEM Torino S.p.A. svolge direttamente le attività di produzione, distribuzione e vendita di energia elettrica, produzione di calore, gestione di impianti di illuminazione pubblica e semaforica ed altre attività complementari. Le società facenti parte del Gruppo sono: AEM Torino, che opera nel campo dei servizi. Nel 2001 il Gruppo AEM Torino ha concretizzato le premesse necessarie alla realizzazione dell importante piano di crescita annunciato in occasione della quotazione di Borsa del dicembre Nell ambito della generazione è in corso di avanzata realizzazione l impianto idroelettrico Pont Ventoux-Susa che ha raggiunto circa l 80% della realizzazione totale. Nel mese di dicembre 2001, Settori di Attività 17 AEM Trasporto Energia S.r.l. (AEM TE), controllata per il 99,85% dalla Capogruppo, che opera nel campo della trasmissione dell energia elettrica; Società di Intermediazione Energia Torino S.p.A. (SIET), partecipata al 99% da AEM Torino S.p.A., che opera nel campo dell intermediazione dell energia elettrica; Consorzio Elettrico Piemontese S.c.r.l. (C.EL.PI), controllata con il 97,77% da AEM Torino, che opera nel campo dell approvvigionamento dell energia elettrica; Azienda Energia e Servizi Torino S.p.A. (AES Torino), controllata al 51% da AEM Torino, che opera nel campo della distribuzione del gas e del calore da teleriscaldamento; nell ambito del piano di sviluppo della capacità cogenerativa di AEM Torino, è stato affidato a Siemens/Fiat Engineering l incarico di realizzare un nuovo impianto di cogenerazione a ciclo combinato nella propria centrale di Moncalieri. L impianto avrà una potenza elettrica pari a circa 390 MW e un rendimento del 57% in assetto elettrico per un investimento di circa 190 milioni di euro. L iter autorizzativo necessario al potenziamento del sito fino a 800 MW è in fase molto avanzata. Con l aggiudicazione di Eurogen da parte di Edipower le attività di trading e di vendita dell energia elettrica e del gas potranno essere rafforzate, anticipando così significativamente i tassi di crescita del Gruppo AEM Torino. Dal 31 dicembre 2001 il Gruppo AEM Torino ha

22 Relazione sulla gestione al 31 dicembre 2001 Settori di Attività 18 acquisito la rete ENEL di distribuzione dell energia elettrica in Torino: tramite tale acquisizione la popolazione servita sale ad oltre cittadini. L operazione è stata finanziata da Banca OPI attraverso un mutuo quindicennale (con tasso fisso del 4,86%) per un importo di 260 milioni. Le condizioni competitive del finanziamento confermano l elevato merito creditizio di cui gode AEM Torino nei confronti del sistema bancario. Nel settore del gas, è già operativa AES Torino S.p.A., joint venture con Italgas costituita, in un ottica sinergica, per la distribuzione di gas e teleriscaldamento. Tramite questa società, sono previsti investimenti nel teleriscaldamento in Torino tali da consentire di espandere la quota di mercato, dall attuale 25% al 42%, raggiungendo così la leadership a livello nazionale. ENERGIA ELETTRICA Costituisce il nucleo storico delle attività aziendali. Da essa attualmente deriva il 54% circa dei ricavi aziendali. Produzione ed approvvigionamento di energia elettrica AEM Torino S.p.A. dispone di 15 impianti di produzione di energia elettrica, 11 idroelettrici, 3 termoelettrici ed 1 fotovoltaico, per una potenza complessiva di circa 500 MW ed una capacità produttiva che, in condizioni normali ed in assenza di limitazioni alla collocazione dell'energia producibile, è dell'ordine dei 2000 GWh/anno. Le fonti di energia primaria utilizzate sono totalmente rinnovabili (idroelettrico, fotovoltaico) o assimilate alle rinnovabili ai sensi della legislazione vigente (cogenerazione). In particolare, il sistema idroelettrico di produzione svolge un ruolo importante in tema di salvaguardia ambientale, in quanto utilizza una risorsa rinnovabile e pulita, senza emissioni di sostanze inquinanti; l energia idroelettrica consente di ridurre il ricorso ad altre forme di produzione a più elevato impatto ambientale. Impianti di produzione AEM Torino considera il rispetto dell ambiente un valore aziendale e da sempre ritiene che lo sviluppo del sistema di produzione idroelettrico, in cui investe annualmente notevoli risorse, sia uno degli strumenti principali per la salvaguardia del territorio. Gli impianti idroelettrici dell Azienda sono situati in Valle Orco, Valle Susa e Torino. Il sistema idroelettrico della Valle Orco, realizzato tra il 1930 ed il 1970, consta di sette impianti (Agnel-Serrù-Villa, Ceresole-Rosone, Valsoera- Telessio, Telessio-Eugio-Rosone, Rosone-Bardonetto, Bardonetto-Pont, San Lorenzo-Rosone) e contribuisce per il 45% al fabbisogno di energia elettrica di AEM Torino, fornendo circa 700 milioni di kwh annui con una potenza installata di 270 MW. Gli impianti, situati nell area del Gran Paradiso, sono stati realizzati in accordo con l Ente Parco Nazionale del Gran Paradiso. L impianto idroelettrico di San Lorenzo Rosone, ad acqua fluente, il cui progetto ha goduto del sostegno finanziario della Commissione Europea

23 (Progetto Thermie) che ha riconosciuto la validità degli accorgimenti costruttivi finalizzati a mitigare l impatto ambientale, è entrato in funzione alla fine del 1999 con una potenza di 4,3 MW ed è interamente telecontrollato dalla centrale di Rosone. Dalla stazione di Rosone la produzione può essere immessa sulla linea a 130 kv Rosone Torino Sud Ovest, oppure sulla linea a 130 kv Rosone Bardonetto oppure sulla linea ENEL a 220 kv che giunge alla stazione ENEL di Sangone a Torino. Le concessioni di questi impianti, precedentemente unificate al 2005, sono state prorogate dal decreto del 19 febbraio 1999 fino al 31/12/2010; questo fatto, insieme al ruolo privilegiato che svolgeranno le energie rinnovabili all interno del nuovo mercato dell energia, è motivo di nuovi progetti di investimento. La Società ha commissionato a tal fine specifici studi che consentano di valutare l opportunità di procedere ad adeguamenti o modifiche degli impianti esistenti, anche in relazione alla possibilità di un migliore sfruttamento dei medesimi. In Valle Susa sono collocati due impianti ad acqua fluente che sfruttano le acque della Dora Riparia e fanno capo alle centrali di Chiomonte e di Susa, in funzione rispettivamente dal 1910 e dal Questi impianti, che hanno una producibilità di quasi 200 milioni di kwh annui con una potenza installata di circa 29,5 MW, saranno sostituiti dall impianto idroelettrico Pont Ventoux-Susa in fase di costruzione. Settori di Attività 19 Energia elettrica prodotta Variazione milioni di milioni di milioni di kwh kwh kwh % Energia elettrica prodotta dall AEM a) Idrica Centrale di Chiomonte 117,6 120,5 108,8 (9,7) Centrale di Susa 64,00 69,8 70,1 0,4 Centrale di Telessio 54,0 32,4 37,4 15,4 Centrale di Villa 89,7 82,6 90,3 9,3 Centrale di Rosone 463,2 475,2 468,2 (1,5) Centrale di S. Lorenzo 3,9 5,4 38,5 Centrale di Bardonetto 70,6 59,4 59,8 0,7 Centrale di Pont Canavese 40,5 42,8 19,3 (54,9) Centrale di San Mauro 35,1 26,1 26,9 3,1 Centrale di Moncalieri 5,5 6,8 11,3 66,2 Totale produzione idrica 940,2 919,5 897,5 (2,4) b) Termica Centrale di Moncalieri 2 gruppo 309,8 600,2 782,9 30,4 Centrale di Moncalieri Turbogas 171,0 108,7 102,3 (5,9) Centrale Mirafiori Nord 80,3 83,0 65,4 (21,2) Centrale Le Vallette 63,4 60,6 54,4 (10,2) Centrale Le Vallette postcombustione 23,9 24,5 21,9 (10,6) Gruppo elettrogeno mobile 0,1 0,1 0,1 0,0 Totale produzione termica 648,5 877, ,0 17,1 Totale energia elettrica prodotta 1.588, , ,5 7,1

24 Relazione sulla gestione al 31 dicembre 2001 Settori di Attività 20 Attualmente la relativa produzione, dalla sottostazione AEM di Susa, viene immessa nella rete ENEL a 130 kv. Il sistema ad acqua fluente sul fiume Po, nel tratto che interessa l abitato della città di Torino, comprende due impianti idroelettrici, entrati in esercizio nel 1955: l impianto Po Stura San Mauro, che fornisce circa 41 milioni di kwh annui, per una potenza installata di 7,5 MW ed è completamente automatizzato e telecomandato dal Centro del Martinetto, e l impianto La Loggia-Moncalieri, che fornisce circa 17 milioni di kwh per una potenza di 4,5 MW. La produzione è immessa sulla rete urbana di trasporto a media tensione a 27 kv. La realizzazione dell impianto fotovoltaico di Telessio, in servizio dal settembre 1996, è ancora una volta simbolo della sensibilità ambientale dell Azienda. Questo progetto, che ha beneficiato del supporto finanziario della Commissione Europea nell ambito del programma Thermie, ha consentito ad AEM Torino di acquisire esperienze nel campo fotovoltaico e di avviare la risistemazione ambientale dell area circostante alla diga di Telessio. L impianto è costituito da moduli in silicio amorfo multigiunzione ed ha una potenza elettrica di 12 kw. Per quanto riguarda gli impianti termoelettrici, si rinvia alla parte relativa alla cogenerazione ed al teleriscaldamento. Acquisto di energia elettrica da terzi AEM Torino, nel triennio precedente, ha acquistato da ENEL energia elettrica per sopperire al deficit produttivo della centrale di cogenerazione di Moncalieri, verificatosi nel periodo durante il quale venivano completati i lavori di manutenzione e modifica dell'impianto. Attualmente, grazie ai recenti ripotenziamenti compiuti sull'impianto di Moncalieri, AEM Torino acquista solo occasionalmente partite di energia elettrica da ENEL per soddisfare le esigenze del mercato dei Clienti Vincolati. Gli acquisti sono regolati dalle condizioni e dalle tariffe stabilite con delibera dell'autorità (delibera 205/99). Precedentemente all'emanazione del Decreto Bersani, AEM Torino non poteva stipulare contratti di acquisto di energia elettrica se non con ENEL. Nel corso del 2001 la controllata SIET ha acquistato energia elettrica da grossisti e dalla Capogruppo. Trasmissione di energia elettrica Al fine di ottemperare a quanto stabilito dal Decreto Bersani in tema di trasmissione dell'energia elettrica, AEM Torino ha costituito ad agosto 1999 la società AEM TE. Nel dicembre 1999 è avvenuto il conferimento dei beni, costituiti dagli elettrodotti, prima di proprietà AEM Torino, inseriti dal decreto ministeriale 25 giugno 1999 nell'elenco degli impianti costituenti la Rete di Trasmissione Nazionale. Si tratta di un complesso di linee a 220 kv e 132 kv, parte aeree, parte in cavo, per una lunghezza complessiva di poco inferiore a 200 km di terne. Esse collegano le centrali idroelettriche di Valle Orco e le centrali di cogenerazione di Moncalieri e Le Vallette alle stazioni di trasformazione presenti nell'area metropolitana. AEM TE è preposta all esercizio, manutenzione e sviluppo di tali linee. Tali attività, svolte per

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