COMUNI DI CIVITELLA IN VAL DI CHIANA, MONTE SAN SAVINO, MARCIANO DELLA CHIANA, FOIANO DELLA CHIANA E LUCIGNANO PROG. N. 17/14

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1 COMUNI DI CIVITELLA IN VAL DI CHIANA, MONTE SAN SAVINO, MARCIANO DELLA CHIANA, FOIANO DELLA CHIANA E LUCIGNANO PROG. N. 17/14 INTERVENTI MANUTENZIONE DI TORRENTE LEPRONE, RIO LE CAPANNACCE,FOSSO BUIONE, FOSSO GHISI, RIO DI ALBERORO, RIO LA FOSSETTA, FOSSO RIOLA, RIO FOSSATONE, RIO DEL CANTERINO, FOSSO RIGHINO, RIO DI PRATO, RIO PESCAIA, RIO DI FOLLONICA, RIO DEL GORGO, FOSSO RIPAIOLA, RIO DI SANTO SMERALDO, NEI COMUNI DI CIVITELLA IN VAL DI CHIANA, MONTE SAN SAVINO, MARCIANO DELLA CHIANA, FOIANO DELLA CHIANA E LUCIGNANO A) Lavori PROGETTO ESECUTIVO Elaborato 4 SCHEMA DI CONTRATTO E CAPITOLATO SPECIALE D APPALTO articolo 53 del Codice dei contratti articolo 43 del d.p.r. 05 ottobre 2010, n. 207 a1) Importo lavori soggetti a ribasso d'asta ,29 a2) Spese relative al costo del personale, al netto delle spese generali (15%) ed utili dell'appaltatore (10%) ,44 a3) Oneri per la sicurezza 3.476,70 Importo lavori al lordo degli oneri per la sicurezza e costo della manod'opera ,43 B) Somme a disposizione dell'amministrazione b1) I.V.A. al 22% ,89 b2) Spese tecniche (8%) 9.095,23 b3) Imprevisti ed arrotondamenti 4.202,44 Totale somme a disposizione dell'amministrazione ,57 TOTALE GENERALE PROGETTO (A+B) ,00 Febbraio 2015 PROGETTISTI Dott. Ing. Serena Ciofini Dott. Ing. Lorella Marzilli RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO Dott. Francesco Lisi COLLABORATORE Trovato Francesco

2 Sommario CAPO I... 3 OGGETTO E PREZZO DELL APPALTO DESCRIZIONE DELLE OPERE DA ESEGUIRE... 3 ART OPERE E FORNITURE OGGETTO DELL APPALTO... 3 ART AMMONTARE DELL APPALTO... 3 ART DESIGNAZIONE DELLE OPERE COMPRESE NELL'APPALTO... 3 ART FORMA E PRINCIPALI DIMENSIONI DELLE OPERE... Errore. Il segnalibro non è definito. ART VARIAZIONI ALLE OPERE PROGETTATE... Errore. Il segnalibro non è definito. ART ECCEZIONI DELL'APPALTATORE... Errore. Il segnalibro non è definito. CAPO II... ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO. NORME E PRESCRIZIONI RELATIVE ALLE CARATTERISTICHE E PROVENIENZA DEI MATERIALI, MODO DI ESECUZIONE DELLE PRINCIPALI CATEGORIE DI LAVORO, ORDINE DA TENERSI NELL ANDAMENTO DEI LAVORI... ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO. ART SOPRALLUOGHI E ACCERTAMENTI PRELIMINARI... Errore. Il segnalibro non è definito. ART TRACCIAMENTI E RILEVAMENTI TOPOGRAFICI... Errore. Il segnalibro non è definito. ART QUALITA E PROVENIENZA DEI MATERIALI... Errore. Il segnalibro non è definito. ART MODO DI ESECUZIONE DELLE PRINCIPALI CATEGORIE DI LAVORO A MISURA... Errore. Il segnalibro non è definito. ART LAVORI EVENTUALI NON PREVISTI... Errore. Il segnalibro non è definito. ART PROVE E CONTROLLI DI ACCETTAZIONE DEI MATERIALI... Errore. Il segnalibro non è definito. CAPO III SCHEMA DI CONTRATTO ART NORME REGOLATRICI DELL APPALTO ART DOCUMENTI CHE FANNO PARTE DEL CONTRATTO ART ORDINE DI PREVALENZA DELLE NORME CONTRATTUALI ART CATEGORIE DEI LAVORI ART LAVORI DA CONTABILIZZARE A MISURA ART CAUZIONE PROVVISORIA E DEFINITIVA RITENUTE DI GARANZIA OBBLIGHI ASSICURATIVI ART MODALITA DI ESECUZIONE RESPONSABILITA DELL APPALTATORE ART PIANI DI SICUREZZA ART DISCIPLINA DEL SUBAPPALTO ART CONSEGNA DEI LAVORI SOSPENSIONE E PROROGA DEI LAVORI ART PROGRAMMA DI ESECUZIONE DEI LAVORI ART INSTALLAZIONE E GESTIONE DEL CANTIERE OBBLIGHI E ONERI A CARICO DELL APPALTATORE ART CONFERME ART CONTABILIZZAZIONE E LIQUIDAZIONE DEI LAVORI ART PREZZO CHIUSO ART NORME RELATIVE AI TERMINI PER L ESECUZIONE DEI LAVORI PENALI IN CASO DI RITARDO ART ULTIMAZIONE DEI LAVORI CERTIFICATO DI REGOLARE ESECUZIONE COLLAUDO 38 ART DANNI DI FORZA MAGGIORE... Errore. Il segnalibro non è definito. ART OSSERVANZA DEI CONTRATTI COLLETTIVI... Errore. Il segnalibro non è definito. ART RISOLUZIONE DEL CONTRATTO ESECUZIONE D UFFICIO DEI LAVORI... Errore. Il segnalibro non è definito. 1/42

3 ART DEFINIZIONE DEL CONTENZIOSO... Errore. Il segnalibro non è definito. ART SPESE CONTRATTUALI ONERI FISCALI... Errore. Il segnalibro non è definito. ART PREZZI UNITARI LORO INVARIABILITÀ... Errore. Il segnalibro non è definito.

4 Capo I Oggetto e prezzo dell appalto descrizione delle opere da eseguire ART OPERE E FORNITURE OGGETTO DELL APPALTO Costituisce oggetto del presente appalto l esecuzione di tutti i lavori, le prestazioni, le forniture e le provviste necessarie Manutenzione di Torrente Leprone, Rio le Capannacce,Fosso Buione, Fosso Ghisi, Rio di Alberoro, Rio la Fossetta, Fosso Riola, Rio Fossatone, Rio del Canterino, Fosso Righino, Rio Pescaia, Rio di Follonica, Rio del Gorgo, Fosso Ripaiola Rio di Santo Smeraldo, Rio di Prato, nei comuni di Civitella in Val di Chiana, Monte San Savino, Marciano della Chiana, Foiano della Chiana e Lucignano in Comune di Civitella in Val di Chiana, Monte San Savino, Marciano della Chiana, Foiano della Chiana e Lucignano, secondo quanto specificato negli elaborati del progetto esecutivo redatto dall Ing. Serena Ciofini e Lorella Marzilli e dai Capi I e II del presente Capitolato Speciale d Appalto, nel rispetto delle disposizioni procedurali di cui al Capo III con il corrispettivo di cui al successivo art. 1.2, da liquidare secondo quanto disposto al successivo art e da ultimare nel termine di cui al successivo art L appaltatore dichiara di aver preso completa ed esatta conoscenza delle caratteristiche tecniche, qualitative e quantitative previste dal progetto stesso completo dei relativi allegati, posto a base di gara. L esecuzione dei lavori è sempre e comunque effettuata secondo le regole dell arte e l Appaltatore deve conformarsi alla massima diligenza nell adempimento dei propri obblighi. Trova sempre applicazione l articolo 1374 del codice civile. ART AMMONTARE DELL APPALTO L importo complessivo dei lavori e delle forniture posto a base d asta, da valutarsi a misura, secondo quanto specificato al successivo art. 1.3 ammonta a ,43 (diconsi centotredicimilaseicentonovanta/43), di cui ,29 per lavori, ,44 per le spese relative al costo del personale non soggette a ribasso e 3.476,70 quali oneri della sicurezza non soggetti a ribasso come risulta dal seguente prospetto: 1. Lavori soggetti a ribasso d asta ,29 2. Oneri per la sicurezza non soggetti a ribasso d asta 3.476,70 3. Spese relative al costo del personale al netto delle spese generali (15%) ed utili dell appaltatore (10% sul totale) non soggette a ribasso d asta ,44 Totale affidamento ( ) ,43 ART DESIGNAZIONE DELLE OPERE COMPRESE NELL'APPALTO Le opere comprese nel presente appalto, risultanti o desumibili dalle descrizioni, norme e disegni di progetto allegati al contratto, si possono in sintesi riassumere come segue: A) Opere a misura 1) Taglio della vegetazione infestante erbacea e arbustiva cresciuta sul fondo alveo e sulle arginature dei corsi d acqua, taglio raso delle alberature radicate nell alveo e taglio selettivo delle alberature radicate sulle sponde e/o sulle arginature compresi i paramenti esterni eseguito a mano e/o con mezzi meccanici e distruzione del materiale di risulta; così come descritto nella corrispondente voce di elenco prezzi; 2) Lavori diversi e lavori in economia. Sono quei lavori che non sono previsti esplicitamente dai disegni di progetto, ma che saranno ritenuti necessari dal Responsabile per la progettazione e l esecuzione dei lavori, Consorzio di Bonifica n.2- Alto Valdarno 3/42

5 dalla Direzione dei Lavori e dal Responsabile del Procedimento, per il corretto completamento e buon esito della funzionalità delle opere in appalto. Sono da considerare facenti parte di essi le prestazioni di mano d opera o di mezzi meccanici per la realizzazione di lavori non deducibili con metodi geometrici, nonché ogni altra opera non preventivamente identificabile ma necessaria allo scopo di troncare o prevenire contenziosi con Amministrazioni locli o privati cittadini interessati dall opera in appalto. L elencazione di cui sopra è a carattere esemplificativo e non esclude altre categorie di opere e di lavori non elencati ma contenuti nei disegni e negli elaborati di progetto, oppure non contenuti affatto ma giudicati indispensabili come sopra detto; 3) Opere relative alla sicurezza non soggette a ribasso d asta. Sono tutte quelle opere necessarie per garantire la sicurezza delle varie fasi di lavoro necessarie alla realizzazione del progetto sopra descritto. ART FORMA E PRINCIPALI DIMENSIONI DELLE OPERE La forma e le dimensioni delle opere, che formano oggetto dell'appalto, risultano dagli elaborati allegati al contratto e dalle indicazioni del presente Capitolato, salvo le prescrizioni che all atto esecutivo saranno impartite dalla Direzione dei Lavori (in seguito indicata come D.L.). Gli allegati grafici dovranno essere redatti in conformità alle norme UNI vigenti in materia. Inoltre per tutte le indicazioni di grandezza presenti sugli elaborati di progetto ci si dovrà attenere alle norme CNR UNI e UNI CEI ISO 31/5 nonché alla norma UNI ART VARIAZIONI ALLE OPERE PROGETTATE La Stazione Appaltante si riserva l insindacabile facoltà di introdurre nelle opere, all'atto esecutivo, quelle varianti che riterrà opportune, nell'interesse della buona riuscita e dell'economia dei lavori, senza che l'appaltatore possa trarne motivi per avanzare pretese di compensi ed indennizzi, di qualsiasi natura e specie, non stabiliti nel vigente Capitolato Generale (D.P.R 207/2010 e D.M. 145/2000) previsto dall art. 5 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163 e successive modifiche ed integrazioni e nel presente Capitolato Speciale. Dovranno essere comunque rispettate le disposizioni di cui al D.Lgs. 13 aprile 2006, n Non sono considerati varianti e modificazioni gli interventi disposti dal Direttore dei Lavori per risolvere aspetti di dettaglio e che siano contenuti entro un importo non superiore al 10% per i lavori di recupero, ristrutturazione, manutenzione e restauro e al 5% per tutti gli altri lavori delle categorie dell'appalto, sempre che non comportino un aumento dell'importo del contratto stipulato per la realizzazione dell'opera. Le varianti derivanti da errori od omissioni in sede di progettazione sono quelle di cui all'art.132, comma 6, del D.Lgs. 13 aprile 2006, n Sono considerate varianti, e come tali ammesse, quelle in aumento o in diminuzione finalizzate al miglioramento dell'opera e alla sua funzionalità, che non comportino modifiche sostanziali e siano motivate da obbiettive esigenze derivanti da circostanze sopravvenute ed imprevedibili al momento della stipula del contratto. L'importo in aumento relativo a tali varianti non può superare il 5 per cento dell'importo originario del contratto e deve trovare copertura nella somma stanziata per l'esecuzione dell'opera. Se le varianti derivano da errori od omissioni del progetto esecutivo ed eccedono il quinto dell'importo originario del contratto, si dovrà andare alla risoluzione del contratto ed alla indizione di una nuova gara, alla quale dovrà essere invitato a partecipare l'aggiudicatario iniziale. La risoluzione darà luogo al pagamento dei lavori eseguiti, dei materiali utili e del 10% dei lavori non eseguiti calcolato fino all'ammontare dei 4/5 dell'importo del contratto. La variante deve comprendere, ove ritenuto necessario dal Direttore dei Lavori o dal R.U.P., l adeguamento dell eventuale piano sostitutivo di sicurezza o del piano di sicurezza e coordinamento, oppure la redazione del piano di sicurezza e coordinamento di cui all articolo 131, comma 2, lettera a), del D.Lgs. n.163/2006, all articolo 100 del Decreto n. 81 del 2008 e al punto 2 dell allegato XV allo stesso decreto, qualora ricorrano le condizioni di cui all articolo 90, comma 5, del citato Decreto n. 81 del Consorzio di Bonifica n.2- Alto Valdarno 4/42

6 ART ECCEZIONI DELL'APPALTATORE Nel caso che l'appaltatore ritenga che le disposizioni impartite dalla D.L. siano difformi dai patti contrattuali, o che le modalità esecutive e gli oneri connessi alla esecuzione dei lavori siano più gravosi di quelli previsti nel presente Capitolato, da richiedere la formazione di un nuovo prezzo o la corresponsione di un particolare compenso egli dovrà rappresentare le proprie eccezioni prima di realizzare tali lavori. Poiché tale norma ha lo scopo di non esporre la Stazione Appaltante a spese impreviste, resta contrattualmente stabilito che non saranno accolte richieste postume e che le eventuali riserve si intenderanno prive di qualsiasi efficacia. CAPO II Norme e prescrizioni relative alle caratteristiche e provenienza dei materiali, modo di esecuzione delle principali categorie di lavoro, ordine da tenersi nell andamento dei lavori Nell esecuzione di tutte le opere e forniture oggetto dell appalto devono essere rispettate tutte le prescrizioni di legge in materia di qualità, provenienza ed accettazione dei materiali e componenti, ed in particolare l articolo n. 167 del D.P.R. n.207/2010 e gli articoli n.16, 17, 18 e 19 del Capitolato Generale, nonché, per quanto concerne descrizione, requisiti di prestazione e modalità di esecuzione di ogni categoria di lavoro, tutte le indicazioni contenute o richiamate contrattualmente nei Capi I e II del presente Capitolato Speciale d Appalto, negli elaborati grafici, negli elaborati del piano di sicurezza e di coordinamento, elaborati tutti allegati al contratto o da questo richiamati, nel rispetto dell ordine di prevalenza di cui al successivo articolo 3.3, da tenere presente nel caso di eventuale discordanza tra i vari elaborati. ART SOPRALLUOGHI E ACCERTAMENTI PRELIMINARI Prima di presentare l'offerta per l'esecuzione dei lavori oggetto del presente Capitolato, l'impresa dovrà ispezionare i luoghi per prendere visione delle condizioni di lavoro e dovrà assumere tutte le informazioni necessarie in merito alle opere da realizzare. Di questi accertamenti e ricognizioni l'impresa è tenuta a dare, in sede di offerta, esplicita dichiarazione scritta: non saranno pertanto presi in alcuna considerazione reclami per eventuali equivoci sia sulla natura del lavoro da eseguire sia sul tipo di materiali da fornire. La presentazione dell'offerta implica l'accettazione da parte dell'impresa di ogni condizione riportata nel presente Capitolato e relative specifiche o risultante dagli elaborati di progetto (piante, sezioni, dettagli tecnici, ecc.) allegati al contratto, parte integrante del presente Capitolato. ART TRACCIAMENTI E RILEVAMENTI TOPOGRAFICI L Appaltatore preliminarmente alla esecuzione delle opere, dovrà eseguire a proprie spese le necessarie verifiche topografiche e le operazioni di tracciamento delle opere, sotto il controllo e secondo le indicazioni che gli saranno fornite dalla D.L. e/o dall organo di collaudo, dall inizio delle consegne fino al collaudo compiuto. Eventuali discordanze nei rilievi topografici dovranno essere tempestivamente segnalate dall Appaltatore. Per quanto i tracciamenti siano verificati dalla D.L. l'appaltatore resterà unico responsabile della loro esattezza. Sarà perciò obbligato, a proprie spese, a rifare tutte le opere, che non fossero in conformità dei disegni e delle prescrizioni della D.L., di qualunque estensione esse siano compreso anche la totale demolizione e la ricostruzione delle stesse. ART QUALITA E PROVENIENZA DEI MATERIALI Consorzio di Bonifica n.2- Alto Valdarno 5/42

7 I materiali da impiegare per i lavori compresi nell appalto dovranno corrispondere, come caratteristiche, a quanto stabilito nelle leggi e regolamenti ufficiali vigenti in materia, in mancanza di particolari prescrizioni dovranno essere delle migliori qualità esistenti in commercio in rapporto alla funzione a cui sono destinati. Per la provvista dei materiali in genere, si richiamano espressamente le prescrizioni dell art. 16 del DM 145/00. In ogni caso i materiali, prima della posa in opera, dovranno essere riconosciuti idonei ed accettati dal Direttore dei Lavori secondo quanto prescrive l art. 167 comma 2 del D.P.R. 5 ottobre 2010 n 207. Malgrado l accettazione dei materiali da parte della D.L., l impresa resta totalmente responsabile della riuscita delle opere anche per quanto può dipendere dai materiali stessi. I materiali occorrenti per la costruzione delle opere d'arte proverranno da quelle località che l'appaltatore riterrà di sua convenienza, purché ad insindacabile giudizio del Direttore dei Lavori siano riconosciuti della migliore qualità della specie e rispondano ai requisiti appresso indicati. Quando il Direttore dei Lavori avrà rifiutato qualche provvista perché ritenuta a suo giudizio insindacabile non idonea ai lavori, l'appaltatore dovrà sostituirla con altra che risponda ai requisiti voluti ed i materiali rifiutati dovranno essere immediatamente allontanati dalla sede del lavoro o dai cantieri a cura e spese dell'appaltatore. a) Acqua. - L'acqua per l'impasto con leganti idraulici dovrà essere limpida, priva di sostanze organiche o grassi e priva di sali (particolarmente solfati e cloruri) in percentuali dannose e non essere aggressiva per il conglomerato risultante. Avrà un ph compreso fra 6 ed 8. b) Calci aeree e leganti idraulici - Essi dovranno rispondere ai requisiti di accettazione di cui alle norme vigenti. La calce grassa in zolle dovrà provenire da calcari puri, essere di recente e perfetta cottura, di colore uniforme, non bruciata, né vitrea, né pigra ad idratarsi ed infine di qualità tale che, mescolata con la sola quantità d'acqua dolce necessaria all'estinzione, si trasformi completamente in una pasta soda a grassetto tenuissimo, senza lasciare residui maggiori del 5% dovuti a parti non bene decarburate, siliciose od altrimenti inerti. La calce viva, al momento dell'estinzione, dovrà essere perfettamente anidra; sarà rifiutata quella ridotta in polvere o sfiorita, e perciò si dovrà provvedere la calce viva a misura del bisogno e conservarla comunque in luoghi asciutti e ben riparati dall'umidità. L'estinzione della calce viva dovrà farsi con i migliori sistemi conosciuti ed, a seconda delle prescrizioni della D. L., in apposite vasche impermeabili rivestite di tavole o di muratura. La calce grassa destinata agli intonaci dovrà essere spenta almeno sei mesi prima dell'impiego. La fornitura dei leganti idraulici dovrà avvenire in sacchi sigillati, ovvero in imballaggi speciali a chiusura automatica a valvola od ancora alla rinfusa. Dovranno comunque essere chiaramente indicati, a mezzo stampa nei primi due casi e con documenti di accompagnamento nell'ultimo, il peso e la qualità del legante, lo stabilimento produttore, la quantità di acqua per malta normale e le resistenze minime a trazione e compressione dopo 28 gg. di stagionatura dei provini. La conservazione dovrà avvenire in locali asciutti. I cementi pozzolanici dovranno prevalentemente essere impiegati per opere destinate a venire in contatto con terreni gessosi, acque di mare o solfatate in genere. I cementi d'alto forno dovranno essere impiegati nelle pavimentazioni stradali, nelle strutture a contatto con terreni gessosi ed in genere nelle opere in cui è richiesto un basso ritiro; non dovranno invece essere impiegati per conglomerati destinati a strutture a vista. I cementi alluminosi saranno impiegati per getti a bassa temperatura, per getti subacquei, per lavori urgenti ed in genere per opere a contatto con terreni od acque fisicamente o chimicamente aggressivi. c) Ghiaia, pietrisco e sabbia. - Le ghiaie, i pietrischi e le sabbie da impiegare nella formazione dei calcestruzzi dovranno corrispondere alle condizioni di accettazione considerate nelle norme di esecuzione delle opere in conglomerato semplice od armato di cui alle norme vigenti. Le ghiaie ed i pietrischi dovranno essere costituiti da elementi omogenei derivati da rocce resistenti, il più possibile omogenee e non gelive; tra le ghiaie si escluderanno quelle contenenti elementi di scarsa resistenza meccanica, facilmente sfaldabili o rivestite da incrostazioni o gelive. La sabbia da impiegarsi nelle murature o nei calcestruzzi dovrà essere assolutamente scevra di materie terrose ed organiche e ben lavata. Dovrà essere preferibilmente di qualità silicea proveniente da rocce aventi alta resistenza alla compressione. Dovrà avere forma angolosa ed avere elementi di grossezza variabile da 1 a 5 mm. La granulometria degli aggregati litici per i conglomerati sarà prescritta dalla D. L. in base alla destinazione, al dosaggio ed alle condizioni della messa in opera dei calcestruzzi. L'Appaltatore dovrà garantire la costanza delle caratteristiche della granulometria per ogni lavoro. Per i lavori di notevole importanza I'Appaltatore dovrà disporre della serie dei vagli normali atti a consentire alla D. L. i normali controlli. Consorzio di Bonifica n.2- Alto Valdarno 6/42

8 In linea di massima, per quanto riguarda la dimensione degli elementi dei pietrischi e delle ghiaie questi dovranno essere da 40 a 71 mm (trattenuti dal crivello 40 U.N.I. e passanti da quello 71 U.N.1. n. 2334) per lavori correnti di fondazioni, elevazione, muri di sostegno da 40 a 60 mm (trattenuti dal crivello 40 U.N.I. e passanti da quello 60 U.N.I. n. 2334) se si tratta di volti o getti di un certo spessore da 25 a 40 mm (trattenuti dal crivello 25 U.N.I. e passanti da quello 40 U.N.I. n. 2334) se si tratta di volti o getti di limitato spessore. Le ghiaie da impiegarsi per formazione di massicciate stradali dovranno essere costituite da elementi omogenei derivati da rocce durissime di tipo costante e di natura consimile fra loro, escludendosi quelle contenenti elementi di scarsa resistenza meccanica o sfaldabili facilmente o gelive o rivestite di incrostazioni. Il pietrisco, il pietrischetto e la graniglia, secondo il tipo di massicciata da eseguire, dovranno provenire dalla spezzatura di rocce durissime, preferibilmente silicee, a struttura microcristallina, o calcari puri durissimi e di alta resistenza alla compressione, all'urto, all'abrasione, al gelo ed avranno spigolo vivo, e dovranno essere scevri di materie terrose, sabbia o comunque materie eterogenee. Qualora la roccia provenga da cave nuove o non accreditate da esperienze specifiche di enti pubblici e che per natura e formazione non diano affidamento sulle sue caratteristiche, è necessario effettuare su campioni prelevati in cava, che siano significativi ai fini della coltivazione della cava, prove di compressione e di gelività. Quando non sia possibile ottenere il pietrisco da cave di roccia, potrà essere consentita per la formazione di esso l'utilizzazione di massi sparsi in campagna o ricavabili da scavi, nonché di ciottoloni o massi ricavabili da fiumi o torrenti sempreché siano provenienti da rocce di qualità idonea. I materiali suindicati, le sabbie e gli additivi dovranno corrispondere alle norme di accettazione del fascicolo n. 4 ultima edizione, del Consiglio Nazionale delle Ricerche. Rispetto ai crivelli U.N , i pietrischi saranno quelli passanti dal crivello 71 U.N.I. e trattenuti dal crivello 25 U.N.I.; i pietrischetti quelli passanti dal crivello 25 U.N.I. e trattenuti dal crivello 10 U.N.I.; le graniglie quelle passanti dal crivello 10 U.N.I. e trattenute dallo staccio 2 U.N.I. n Di norma si useranno le seguenti pezzature: 1) pietrisco da 40 a 71 mm ovvero da 40 a 60 mm, se ordinato, per la costruzione di massicciate all'acqua cilindrate; 2) pietrisco da 25 a 40 mm (eccezionalmente da 15 a 30 mm granulometria non unificata) per l'esecuzione di ricarichi di massicciate e per materiali di costipamento di massicciate (mezzanello); 3) pietrischetto da 15 a 25 mm per l'esecuzione di ricarichi di massicciate per conglomerati bituminosi e per trattamenti con bitumi fluidi; 4) pietrischetto da 10 a 15 mm per trattamenti superficiali, penetrazioni, semipenetrazioni e pietrischetti bitumati; 5) graniglia normale da 5 a 20 mm per trattamenti superficiali, tappeti bitumati, strato superiore di conglomerati bituminosi; 6) graniglia minuta da 2 a 5 mm di impiego eccezionale e previo specifico consenso della D. L. per trattamenti superficiali; tale pezzatura di graniglia, ove richiesta, sarà invece usata per conglomerati bituminosi. Nella fornitura di aggregato grosso per ogni pezzatura sarà ammessa una percentuale in peso non superiore al 5% di elementi aventi dimensioni maggiori o minori di quelle corrispondenti ai limiti di prescelta pezzatura, purché, per altro, le dimensioni di tali elementi non superino il limite massimo o non siano oltre il 10% inferiori al limite minimo della pezzatura fissata. Gli aggregati grossi non dovranno essere di forma allungata o appiattita (lamellare). d) Terreni per soprastrutture in materiali stabilizzati.- Essi debbono identificarsi mediante la loro granulometria e i limiti di Atterberg, che determinano la percentuale di acqua in corrispondenza della quale il comportamento della frazione fine del terreno (passante al setaccio 0,42 mm n. 40 A.S.T.M.) passa da una fase solida ad una plastica (limite di plasticità L.P.) e da una fase plastica ad una fase liquida (limite di fluidità L.L.) nonché dall'indice di plasticità (differenze fra il limite di fluidità L.L. e il limite di plasticità L.P.). Tale indice, da stabilirsi in genere per raffronto con casi similari di strade già costruite con analoghi terreni, ha notevole importanza. Salvo più specifiche prescrizioni della D. L. si potrà fare riferimento alle seguenti caratteristiche (Highway Research Board): 1) strati inferiori (fondazione): tipo miscela sabbia-argilla: dovrà interamente passare al setaccio 25 mm ed essere almeno passante per il 65% al setaccio n. 10 A.S.T.M.; il detto passante al n. 10, dovrà essere passante dal 55 al 90% al n. 20 A.S.T.M., dal 35 al 70% passante al n. 40 A.S.T.M. e dal 10 al 25% passante al n. 200 A.S.T.M.; 2) strati inferiori (fondazione): tipo di miscela ghiaia o pietrisco, sabbia ed argilla: dovrà essere interamente passante al setaccio da 71 mm ed essere almeno passante per il 50 % al setaccio da 10 mm, dal 25 al 50% al setaccio n. 4, dal 20 al 40% al setaccio n. 10, dal 10 al 25% al setaccio n. 40 e dal 3 al 10% al setaccio n Consorzio di Bonifica n.2- Alto Valdarno 7/42

9 3) negli strati di fondazione, di cui ai precedenti paragrafi 1) e 2), l'indice di plasticità non deve essere superiore a 6, il limite di fluidità non deve superare 25 e la frazione passante al setaccio n. 200 A.S.T.M. deve essere preferibilmente la metà di quella passante al setaccio n. 40 e in ogni caso non deve superare i due terzi di essa. 4) strato superiore della sovrastruttura: tipo miscela sabbia-argilla: valgono le stesse condizioni granulometriche di cui al paragrafo 1); 5) strato superiore della sovrastruttura: tipo della miscela ghiaia o pietrisco, sabbia ed argilla: deve essere interamente passante dal setaccio da 25 mm ed almeno il 65% al setaccio da 10 mm, dal 55 all'85% al setaccio n. 4, dal 40 al 70% al setaccio n. 10, dal 25 al 45% al setaccio n. 40 e dal 10 al 25% al setaccio n. 200; 6) negli strati superiori 4) e 5) l'indice di plasticità non deve essere superiore a 9 né inferiore a 4; il limite di fluidità non deve superare 35; la frazione di passante al setaccio n. 200 deve essere inferiore ai due terzi della frazione passante al n. 40. Inoltre è opportuno controllare le caratteristiche meccaniche delle miscele con la prova C.B.R. (Californian bearing ratio) che esprime la portanza della miscela sotto un pistone cilindrico di due pollici di diametro, con approfondimento di 2,5 ovvero 5 mm in rapporto alla corrispondente portanza di una miscela tipo. In linea di massima il C.B.R. del materiale, costipato alla densità massima e saturato con acqua dopo 4 giorni di immersione e sottoposto ad un sovraccarico di 9 kg, dovrà risultare per gli strati inferiori non inferiore a 30 e per i materiali degli strati superiori non inferiore a 70. Durante l'immersione in acqua non si dovranno avere rigonfiamenti superiori allo 0,5%. e) Detrito di cava o tout venant di cava o di frantoio. - Quando per gli strati di fondazione della sovrastruttura stradale sia disposto l'impiego di detriti di cava, il materiale deve essere in ogni caso non suscettibile all'azione dell'acqua (non solubile, non plasticizzabile) ed avere un potere portante C.B.R. (rapporto portante californiano) di almeno 40 allo stato saturo. Dal punto di vista granulometrico non sono necessarie prescrizioni specifiche per i materiali tenei (tufi, arenarie) in quanto la loro granulometria si modifica e si adegua durante la cilindratura; per materiali duri la granulometria dovrà essere assortita in modo da realizzare una minima percentuale dei vuoti: di norma la dimensione massima degli aggregati non deve superare i 10 cm. Per gli strati superiori si farà uso di materiali lapidei più duri tali da assicurare un C.B.R. saturo di almeno 80; la granulometria dovrà essere tale da dare la minima percentuale di vuoti; il potere legante del materiale non dovrà essere inferiore a 30; la dimensione massima degli aggregati non dovrà superare i 6 cm. f) Pietrame. - Le pietre naturali da impiegarsi nella muratura e per qualsiasi altro lavoro dovranno corrispondere ai requisiti richiesti dalle norme in vigore e dovranno essere a grana compatta ed ognuna monda da cappellaccio, esenti da piani di sfaldamento, senza screpolature, peli, venature, interclusioni di sostanze estranee; dovranno avere dimensioni adatte al particolare loro impiego ed offrire una resistenza proporzionata all'entità della sollecitazione cui devono essere assoggettate. Saranno escluse le pietre alterabili all'azione degli agenti atmosferici e dell'acqua corrente. Le pietre da taglio, oltre a possedere gli accennati requisiti e caratteri generali, dovranno essere sonore alla percussione, immuni da fenditure e litoclasi e di perfetta lavorabilità. Il profilo dovrà presentare una resistenza alla compressione non inferiore a 1600 kg/cm² ed una resistenza all'attrito radente (Dorry) non inferiore a quella del granito di S. Fedelino, preso come termine di paragone. Gli elementi lapidei da impiegare nelle scogliere, nei rivestimenti spondali e d alveo,, dovranno essere costituiti da roccia silicea o calcarea compatta ed uniforme, non geliva, fortemente resistente all abrasione ed avente buona resistenza alla compressione. I singoli elementi dovranno essere sani, privi di fratture e di parti alterate e dovranno inoltre avere dimensioni e pesi conformi a quanto previsto in relazione al loro impiego nei disegni di progetto e nelle apposite voci dell Elenco Prezzi Unitari. g) Geotessili. - Il geocomposito tessile dovrà essere costituito da due geotessili non tessuti a filo continuo, 100% polipropilene, coesionati mediante agugliatura meccanica con esclusione di colle o altri componenti chimici dello spessore di 5 mm. h) Materiali ferrosi. - I materiali ferrosi da impiegare nei lavori dovranno essere esenti da scorie, soffiature, brecciature, paglie o da qualsiasi altro difetto apparente o latente di fusione, laminazione, trafilatura, fucinatura e simili. Essi dovranno rispondere a tutte le condizioni previste dalle vigenti disposizioni legislative, dal D.M. 09 gennaio 1996, nonché dalle norme U.N.I. vigenti e presentare inoltre, a seconda della loro qualità, i seguenti requisiti: 1 Ferro. - Il ferro comune dovrà essere di prima qualità, eminentemente duttile e tenace e di marcatissima struttura fibrosa. Esso dovrà essere malleabile, liscio alla superficie esterna, privo di screpolature, senza saldature aperte e senza altre soluzioni di continuità. Consorzio di Bonifica n.2- Alto Valdarno 8/42

10 2 Acciaio dolce laminato. - L'acciaio extradolce laminato (comunemente chiamato ferro omogeneo) dovrà essere eminentemente dolce e malleabile, perfettamente lavorabile a freddo ed a caldo, senza presentare screpolature od altera zioni; dovrà essere saldabile e non suscettibile di prendere la tempra. Alla rottura dovrà presentare struttura finemente granulare ed aspetto sericeo. 3 Acciaio fuso in getti. - L'acciaio in getti per cuscinetti, cerniere, rulli di ponti e per qualsiasi altro lavoro, dovrà essere di prima qualità, esente da soffiature e da qualsiasi altro difetto. 4 L'acciaio sagomato ad alta resistenza dovrà soddisfare alle seguenti condizioni: il carico di sicurezza non deve superare il 35% del carico di rottura; non deve inoltre superare il 40% del carico di snervamento quando il limite elastico sia stato elevato artificialmente con trattamento a freddo (torsione, trafila), il 50% negli altri casi. Il carico di sicurezza non deve comunque superare il limite massimo di 2400 kg/cm². Detti acciai debbono essere impiegati con conglomerati cementizi di qualità aventi resistenza cubica a 28 giorni di stagionatura non inferiore a Kg/cm² 250; questa resistenza è riducibile a Kg/cm² 200 quando la tensione nell'acciaio sia limitata a kg/cm² Le caratteristiche e le modalità degli acciai ad aderenza migliorata saranno di quelle indicate nel D.M. 1 aprile Ghisa. - La ghisa dovrà essere di prima qualità e di seconda fusione, dolce, tenace, leggermente malleabile, facilmente lavorabile con la lima e con lo scalpello; di frattura grigia, finemente granosa e perfettamente omogenea, esente da screpolature, vene, bolle, sbavature, asperità ed altri difetti capaci di menomarne la resistenza. Dovrà essere inoltre perfettamente modellata. E' assolutamente escluso l'impiego di ghise fosforose. i) Legname. - I legnami, da impiegare in opere stabili o provvisorie, di qualunque essenza essi siano, saranno provveduti tra le più scelte qualità della categoria prescritta e non presenteranno difetti incompatibili con l'uso a cui sono destinati. I requisiti e le prove dei legnami saranno quelli contenuti nelle vigenti norme U.N.I. Il tavolame dovrà essere ricavato dalle travi più dritte, affinché le fibre non riescano mozze dalla sega e si ritirino nelle connessure. I legnami rotondi o pali dovranno provenire dal vero tronco dell'albero e non dai rami, dovranno essere sufficientemente dritti, in modo che la congiungente i centri delle due basi non debba uscire in alcun punto del palo; dovranno essere scortecciati per tutta la loro lunghezza e conguagliati alla superficie; la differenza fra i diametri medi delle estremità non dovrà oltrepassare i 15 millesimi della lunghezza, né il quarto del maggiore dei due diametri. Nei legnami grossolanamente squadrati ed a spigolo smussato, tutte le facce dovranno essere spianate e senza scarniture, tollerandosene l'alburno o lo smusso in misura non maggiore di un sesto del lato della sezione trasversale. I legnami a spigolo vivo dovranno essere lavorati e squadrati a sega con le diverse facce esattamente spianate, senza rientranze o risalti, e con gli spigoli tirati a filo vivo, senza alburno né smusso di sorta. l) Terreno vegetale. - Il terreno vegetale dovrà provenire da scotico di aree a destinazione agraria e dovrà essere prelevato a profondità non superiore a 50 cm rispetto al piano di campagna. Dovrà essere di medio impasto, a reazione neutra, sufficientemente dotato di sostanza organica e di elementi nutritivi e comunque adatto a ricevere una coltura erbacea o arbustiva permanente. Dovrà inoltre essere privo di ciottoli, detriti, radici ed erbe infestanti. ART MODO DI ESECUZIONE DELLE PRINCIPALI CATEGORIE DI LAVORO A MISURA Norme generali: Tutte le opere dovranno essere eseguite a regola d'arte con magisteri e materiali appropriati e saranno uniformate alle indicazioni che, per ciascuna categoria, stabiliscono le norme vigenti, salvo quelle maggiori istruzioni che saranno fornite dalla D. L. in corso di esecuzione. L'Appaltatore condurrà i lavori secondo l'ordine dettato dalle buone norme e nel modo che meglio crederà ma con razionale sviluppo per darli compiuti nel termine utile. La D. L. si riserva la facoltà di: 1. ordinare l esecuzione di alcune lavorazioni e sospenderne altre anche iniziate, quando ciò fosse richiesto da particolari circostanze di luogo e di fatto, senza che per questo l'appaltatore possa prendere compensi o prezzi diversi da quelli contrattuali; 2. prescrivere all'atto pratico le modalità in genere da osservare nell esecuzione dei lavori, nella scelta e nella messa in opera di ogni materiale per la loro formazione fissando, se lo creda, modalità e criteri per la costruzione di tutte le opere formanti oggetto dell'appalto e di stabilire l'ordine di esecuzione delle opere stesse; Consorzio di Bonifica n.2- Alto Valdarno 9/42

11 3. modificare le disposizioni già date con nuove disposizioni quando le ravvisi più confacenti alle condizioni di lavoro; in questo caso l'appaltatore é obbligato ad uniformarsi agli ordini che al riguardo gli siano impartiti senza pretendere indennizzi o compensi speciali oltre al pagamento dei diversi lavori in base ai prezzi contrattuali. I materiali da impiegare debbono essere delle migliori qualità delle rispettive specie ed essere accettati in precedenza, con giudizio insindacabile della D. L. La posa in opera di qualsiasi materiale o manufatto consisterà nel suo prelevamento dal luogo di deposito, nel suo trasporto in sito (intendendo sia il trasporto in piano o in pendenza, che il sollevamento in alto o la discesa in basso, il tutto eseguito con qualsiasi sussidio, mezzo meccanico, opera provvisionale, ecc.), nonché nel collocamento nel luogo di destinazione, a qualunque altezza, profondità o in qualsiasi posizione ed in tutte le opere conseguenti. L'Appaltatore ha l obbligo di eseguire il collocamento di qualsiasi opera od apparecchio che le venga ordinato dalla D.L., anche se forniti da altre ditte. Il collocamento in opera dovrà eseguirsi con tutte le cure e cautele del caso; il materiale o manufatto dovrà essere convenientemente protetto, se necessario, anche dopo collocato, essendo l Appaltatore unico responsabile dei danni di qualsiasi genere che potessero essere arrecati alle cose poste in opera, anche dal traffico degli operai durante e dopo l esecuzione dei lavori, sino al loro termine e consegna, anche se il particolare collocamento in opera si svolge sotto la sorveglianza o assistenza del personale di altre ditte, fornitrici del materiale o del manufatto. Qualora, nel corso di una lavorazione, vengano rinvenuti rifiuti di qualsiasi natura e tipo situati nelle sponde, negli argini ed alvei dei torrenti e corsi d acqua oggetto d intervento, che ai sensi dell art. 184, comma 2, lettera d del D.lgs 152/2006, sono classificati come urbani, l Appaltatore dovrà tempestivamente interrompere la lavorazione e informare del ritrovamento la D. L.. Qualsiasi danno derivante dalla non immediata interruzione della lavorazione sarà a totale carico dell Appaltatore. Le modalità di svolgimento delle operazioni di raccolta, cernita, carico, trasporto, scarico e conferimento in discarica autorizzata dei suddetti rifiuti dovranno essere preventivamente concordate con la D. L. e l Appaltatore avrà cura di assicurare, nello svolgimento di tali attività, un coordinamento con l Amministrazione Comunale e con il Gestore del sistema di raccolta e smaltimento dei rifiuti competente per territorio. Le operazioni sopra elencate che, eventualmente, nel rispetto delle norme vigenti, potranno essere svolte direttamente dall Appaltatore, verranno compensate in economia. Eventuali danni al terreno causati dall esecuzione dei lavori, nonché dal transito dei mezzi, andranno ripristinati riportando la situazione allo stato precedente l intervento con idonee opere volte ad eliminare ristagni d acqua o pericoli d erosione. Eventuali piste che si dovessero realizzare per facilitare le operazioni di accesso al corso d acqua per l esecuzione dell intervento, andranno sistemate prima del termine dei lavori in modo da evitare il pericolo di erosione del terreno; in particolare andranno realizzate canalette di scolo in modo da indirizzare l acqua piovana in eccesso verso i corsi d acqua interessati. Durante l esecuzione dei lavori dovranno essere adottati tutti gli accorgimenti necessari al fine di evitare intorbidimenti che possano arrecare danno alla fauna ittica. Tutti gli oggetti di pregio intrinseco, archeologico o storico che dovessero essere rinvenuti nel corso delle demolizioni, degli scavi e comunque nella zona dei lavori, spettano di pieno diritto alla Stazione Appaltante, salvo quanto su di essi possa competere allo Stato. L Appaltatore dovrà dare immediato avviso del loro rinvenimento, quindi depositarli negli uffici della D.L., la quale redigerà regolare verbale in proposito da trasmettere alle competenti autorità. Per quanto detto, però, non saranno pregiudicati i diritti spettanti per legge agli autori della scoperta. Durante le lavorazioni e sino all emissione del C.R.E. l Appaltatore, qualora sorgano problemi idraulici, causati dalle lavorazioni affidate, nei corsi d acqua oggetto del presente capitolato, e nel reticolo ad essi connesso, come ad esempio la formazione di vidumate costituite da residui dei tagli non adeguatamente rimossi dalle pertinenze idrauliche, dovrà rendersi immediatamente disponibile ad intervenire, a semplice richiesta da parte della Stazione Appaltante, per ripristinare il regolare deflusso delle acque, senza che gli interventi in questione comportino spese aggiuntive. Inoltre, l Appaltatore, qualora riscontri direttamente o venga comunque a conoscenza di problemi idraulici analoghi a quelli sopra descritti, dovrà darne tempestivo avviso alla Stazione Appaltante e rendersi disponibile al fine di ristabilire il regolare deflusso delle acque. Consorzio di Bonifica n.2- Alto Valdarno 10/42

12 Al termine dei lavori dovrà essere ripristinato lo stato dei luoghi interessato dal cantiere e da occupazioni temporanee, che sono stati modificati in seguito al passaggio dei mezzi meccanici, sia lungo le rive degli alvei che sulla viabilità di accesso all area di intervento. Tagli di vegetazione ed alberature: Il taglio della vegetazione dovrà essere effettuato nel rispetto degli atti di indirizzo e coordinamento alle regioni, stabiliti dal D.P.R. 14 aprile 1993 (paragrafo Tipologie di intervento, punto 1, lettera a e punto 2, lettera b ) e della Deliberazione n.155/97 (Titolo 4.1, comma 3, 4), con cui la Regione Toscana ne ha recepito i contenuti, e in adempimento a quanto indicato nell art. 5 comma 1 della L.R. n.56/2000. Salvo diversa indicazione della D.L. andrà rimossa dalla sponda tutta la vegetazione raggiunta dalle acque ordinarie. Il taglio della vegetazione al di sopra delle acque ordinarie dovrà essere eseguito selettivamente, con diradamenti mirati, al fine di mantenere le associazioni vegetali in condizioni giovanili e non pericolose dal punto di vista della sicurezza idraulica e mantenendo quella alberatura che verrà preventivamente individuata dalla D.L. In zone di particolare pregio e ove in presenza di vincolo paesaggistico di cui alla Legge 431/85 l Impresa è tenuta a prendere contatti continui con il C.F.S. durante tutta la durata dei lavori, seguendo le indicazioni da essa impartiti. Tutta la vegetazione esistente indicata dalla D.L. e non suscettibile di taglio selettivo, in corso d'opera dovrà essere protetta adeguatamente da ogni danneggiamento. Pertanto l'appaltatore dovrà usare la massima cautela nell'eseguire le prescrizioni della D.L. ogni volta che si troverà a operare nei pressi delle piante esistenti. Tutte le piante, anche se con portamento arbustivo, andranno recise il più possibile rasenti al terreno senza rimozione e danneggiamento dell apparato radicale. Le alberature selezionate per lo sterzo dovranno essere ripulite e potate dalla bassa ramaglia con l utilizzo esclusivo di motoseghe a mano. In ogni caso dovrà essere evitato che durante il taglio della vegetazione all interno dell alveo di magra, essa possa essere trascinata a valle dalla corrente. Tutte le piante secche, pericolanti o debolmente radicate dovranno essere tagliate, salvo quelle espressamente escluse dal taglio dalla D.L. per motivi di carattere ambientale, paesaggistico o altro. Le piante di specie sporadiche e/o utili dal punto di vista alimentare per la fauna selvatica (sambuchi, sorbi, noci, ciliegi, ecc.) dovranno essere rilasciati salvo i casi in cui le stesse non rappresentino una criticità per la buona regimazione idraulica. Il taglio di vegetazione con mezzo meccanico dovrà essere eseguito per quanto è possibile, dal ciglio di sponda e, solo dove l operazione risulta impossibile per profondità delle scarpe o per assenza della continuità della fascia di rispetto prevista dal R.D. 523/1904 e dal R.D. 368/1904, entrando con il mezzo in alveo. Ove, dopo il passaggio del mezzo meccanico, le piante risultassero non perfettamente recise rasenti al suolo l Appaltatore è tenuto a rimodellare la ceppaia con motoseghe a mano al fine di non pregiudicare la capacità vegetativa e pollonifera della pianta. Il perfezionamento manuale del taglio eseguito precedentemente in maniera meccanica, dovrà garantire il mantenimento dell officiosità idraulica dei corsi d acqua. Nel corso delle operazioni di decespugliamento suddette si procederà, dove necessario, alla potature dei rami sporgenti che possono, con la loro presenza, interferire con il regolare deflusso delle acque o che possano diventare una minaccia per la pubblica incolumità. Tutti i residui dei tagli dovranno essere tempestivamente allontanati dalla zona allagabile e comunque tutta l area soggetta al taglio dovrà essere ripulita da tutti i residui del taglio stesso. Il taglio e la rimozione dei residui dovranno avvenire con le stesse modalità e limitazioni sopra descritte per la lavorazione di taglio vegetazione. In generale il materiale vegetale di risulta dovrà essere cippato o trinciato con mezzi meccanici al di fuori dell alveo, i materiali di risulta che eventualmente venissero allontanati dal cantiere dovranno essere smaltiti in accordo con la normativa vigente a cura e spese dell Appaltatore. Sulle isole detritiche e sul fondo alveo in genere, salvo diversa indicazione della D.L., si dovrà comunque procedere al taglio con asportazione dell apparato radicale per tutte quelle essenze di diametro maggiore di 5 cm. ed altezze maggiori di mt. 2,00. I tagli e la rimozione dei residui dovranno avvenire con le stesse modalità e limitazioni sopra descritte. Lo smacchio del legname prodotto dovrà avvenire avendo cura di evitare danni sia al torrente sia alle piante destinate a rimanere. Tutto il legname recuperato dal taglio ricadente in area demaniale, compreso quello avente valore commerciale, rimarrà di proprietà dell Appaltatore, avendo tenuto conto nella formulazione del prezzo dei relativi vantaggi economici. L Appaltatore è tenuto a prendere contatti con i proprietari frontisti al fine di definire le pertinenze demaniali di concerto con la D.L., rimanendo unico responsabile per il taglio di piante fuori dal limite demaniale. Consorzio di Bonifica n.2- Alto Valdarno 11/42

13 Si precisa che il limite demaniale, ove non catastalmente rilevabile, coincide con la linea raggiunta dalle acque di piena ordinaria. Qualora si tratti di un corso d acqua che catastalmente non presenta sedime demaniale, o comunque qualora il progetto o le indicazioni della D. L. prevedano il taglio al di fuori dell eventuale limite demaniale, l Appaltatore è tenuto a prendere specifici contatti con i proprietari frontisti per definire di volta in volta la proprietà del legname recuperato dal taglio. Il taglio delle piante dovrà seguire le regole della buona selvicoltura: dovrà essere tenuta in notevole considerazione la scelta della direzione di abbattimento delle singole piante, onde cercare di evitare, o quanto meno ridurre, i danni alle sponde ed alle eventuali opere di bonifica presenti. I lavori di abbattimento delle piante devono essere condotti in modo da evitare ogni danno agli elementi da conservare, e ogni inversione o miscuglio dei differenti strati di terreno. Se necessario, gli strati devono essere ripristinati nel loro ordine naturale. Mano a mano che procedono i lavori di taglio, in ogni tratto fluviale oggetto di intervento, dovranno essere completate tutte le operazioni previste, quali decespugliamento, taglio di essenze arboree, rifinitura dei tagli, rimozione del materiale di risulta e degli utensili inutilizzati in particolar modo dalle pertinenze idrauliche, in modo da mantenere il luogo più in ordine possibile ed evitare incendi e qualsiasi danno a cose o persone che, per un improvviso abbandono delle materie tagliate e trasportate dalla piena e qualsiasi altro evento naturale, dovesse derivare alla committenza o a terzi per tutta l'asta del corso d acqua fino al mare. Durante i lavori di taglio dovranno essere adottate tutte le precauzioni tecniche ed organizzative per non danneggiare muri, edifici ed altri manufatti, restando a carico della ditta cottimista ogni relativa responsabilità. Alla fine dei lavori, tutte le aree pavimentate e gli altri manufatti che siano imbrattati di terra o altro dovranno essere accuratamente puliti. La vegetazione tagliata dovrà essere subito rimossa. L Appaltatore provvederà alla sistemazione della viabilità pubblica, privata o di cantiere, utilizzata, limitatamente ai danni e all'usura imputabili alla ditta stessa. Movimenti di materie in generale e scavi: Gli scavi in genere per qualsiasi lavoro, a mano o con mezzi meccanici, dovranno essere eseguiti secondo i disegni di progetto e le particolari prescrizioni che saranno impartite all atto esecutivo dalla D.L. Salvo le diverse prescrizioni specifiche riportate negli articoli che seguono e nelle relative voci di elenco prezzi, gli scavi dovranno essere eseguiti anche in presenza di acqua, su terreni di qualsiasi natura e consistenza, anche in presenza di trovanti rocciosi di qualunque natura e dimensione, di relitti di muratura o di conglomerato cementizio di qualunque dimensione, di ceppaie e di quanto altro possa trovarsi incorporato nel terreno. Quando i materiali risultanti dagli scavi e disponibili per la formazione dei rilevati non fossero sufficienti o, a giudizio della D.L. ritenuti non idonei, si ricorrerà ad altri materiali provenienti da cave di prestito, secondo le indicazioni progettuali o previo specifico ordine scritto della stessa D.L. Dette cave, potranno essere aperte dovunque l Appaltatore riterrà di sua convenienza, a totale cura e spese di essa, subordinatamente all idoneità dei materiali, al rispetto delle vigenti disposizioni di legge in materia, restando l Appaltatore unico responsabile di qualunque danno o contenzioso nei confronti di terzi. Ove occorra, gli scavi saranno preceduti dall abbattimento e sgombero di alberi, dall estirpazione di radici e ceppaie, operazioni da estendere su tutta l area oggetto dello scavo. Per gli scavi in prossimità di canalizzazioni, sottoservizi ed impianti a rete di ogni genere, interrati o aerei, dovranno inoltre essere osservate tutte le cautele necessarie per evitarne l interruzione o il danneggiamento. Nell'esecuzione degli scavi in genere l'appaltatore dovrà procedere in maniera tale da non arrecare alcun pregiudizio all integrità ed alla stabilità delle costruzioni e delle infrastrutture e servizi esistenti e da impedire scoscendimenti e franamenti, restando esso, oltreché totalmente responsabile di eventuali danni alle persone ed alle opere, altresì obbligato a provvedere a suo carico e spese alla rimozione delle materie franate. Qualora per la natura del terreno, per il genere di lavoro, o per qualsiasi altro motivo si rendesse necessario puntellare, sbadacchiare ed armare le pareti degli scavi, l Appaltatore vi dovrà provvedere adottando tutte le precauzioni necessarie per impedire smottamenti e frane, seguendo alla lettera le disposizioni impartite dal coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione, se nominato, o comunque contenute nei piani di sicurezza. L'Appaltatore dovrà, inoltre, provvedere a sue spese affinché le acque scorrenti alla superficie del terreno siano deviate in modo che non abbiano a riversarsi nei cavi. L'Appaltatore dovrà sviluppare i movimenti di materie con adeguati mezzi e con sufficiente mano d'opera in modo da dare gli scavi, possibilmente, completi a piena sezione in ciascun tratto iniziato. Inoltre, dovrà aprire senza indugio i fossi e le cunette occorrenti e, comunque, mantenere efficienti, a sua cura e spese, il deflusso delle acque anche, se occorra, con canali fugatori. Consorzio di Bonifica n.2- Alto Valdarno 12/42

14 L'Appaltatore dovrà inoltre provvedere, a sua cura e spese, all allontanamento delle acque sotterranee di qualsiasi natura ed entità, con i mezzi più adeguati in modo da garantire, tra l altro, la stabilità dei fronti di scavo e dei manufatti ed il normale proseguimento dei lavori. Nel caso di sorgive o infiltrazioni entro i cavi, relativamente alle quali l'appaltatore non fosse in grado di far defluire l acqua naturalmente, così come nel caso di scavi da eseguire al di sotto del livello del corso d acqua, è in facoltà della D.L. di ordinare, quando lo riterrà opportuno, l esecuzione degli scavi subacquei oppure il prosciugamento, anche mediante deviazione provvisoria o abbassamento del livello del corso d acqua, senza che questo possa far vantare all Appaltatore ulteriori compensi oltre a quelli previsti nelle voci relative agli scavi. Gli scavi e tutti i lavori tali da recare temporaneo pregiudizio alla sicurezza idraulica delle aree circostanti, dovranno essere realizzati in modo tale che, in ogni fase dei lavori, sia garantito il normale deflusso delle acque. In ogni caso al termine di ciascuna giornata lavorativa dovranno essere ripristinati, secondo quanto previsto dagli elaborati di progetto, gli argini sbancati o le difese spondali demolite anche solo parzialmente durante la giornata. Le materie provenienti dagli scavi, ove non siano utilizzabili o non adatte per rinterri e rilevati o ad altro impiego nei lavori, dovranno essere allontanate dal cantiere a cura e spese dell Appaltatore, secondo le norme tecniche, ecologiche, ambientali e fiscali vigenti. Le materie provenienti dagli scavi dovranno essere trattate nel rispetto delle disposizioni contenute nel D.lgs 3 aprile 2006 n. 152 e s.m.i. e, se rientranti nella definizione di terre e rocce da scavo, della relativa specifica normativa. Nelle operazioni di scavo per il tombamento e la chiusura delle tane di animali, l Appaltatore dovrà assicurare il completo raggiungimento delle gallerie formate, avendo cura di predisporre un adeguato piano di imposta per la ricostruzione del rilevato arginale con movimento di terra anche al di fuori delle zone di presenza delle gallerie degli animali. Sarà cura della D.L. e del personale addetto all assistenza lavori impartire le opportune indicazioni sull entità dello scavo. Prima di procedere alla chiusura di tane scavate sugli argini e sulle sponde dalla fauna selvatica, concordando con la D.L. preventivamente informata, dovranno essere presi accordi con l Ufficio Caccia e Pesca della Provincia di Arezzo, per stabilire tempi e modalità e affinché si possa procedere all eventuale prelievo degli animali presenti. Per l'esecuzione dei movimenti di materie e dei relativi trasporti di materiale l Appaltatore sarà libero di adottare tutti quei sistemi, materiali, mezzi d'opera ed impianti che riterrà di sua convenienza, purché dalla D.L. siano riconosciuti rispondenti allo scopo e non pregiudizievoli per la buona riuscita ed il regolare andamento dei lavori. Allorché, in corso di lavoro, impianti di cantiere risultassero praticamente deficienti e comunque non rispondessero alle esigenze del lavori, l'assuntore é tenuto ad ampliarli, a modificarli e, se necessario, a cambiarli totalmente e ciò a tutte sue spese senza che egli possa invocare a scarico di responsabilità, l'approvazione data e le eventuali modifiche suggerite dalla D.L., né pretendere compensi od indennità di sorta oltre i prezzi di contratto. La profondità degli scavi riportata dai disegni di progetto ha valore puramente indicativo in quanto gli scavi stessi devono essere spinti alla profondità che la D.L. indicherà volta per volta, o anche in momenti successivi, in relazione alle caratteristiche del terreno Scavi di sbancamento, di riprofilatura e di ricavatura: Per scavi di sbancamento o sterri andanti s'intendono quelli occorrenti per lo spianamento o sistemazione del terreno su cui dovranno sorgere le costruzioni, per tagli di terrapieni, per la formazione di cortili, giardini, scantinati, piani di appoggio per platee di fondazione, vespai, rampe incassate o trincee stradali, ecc., e in generale tutti quelli eseguiti a sezione aperta su vasta superficie ove sia possibile l'allontanamento delle materie di scavo evitandone il sollevamento, sia pure con la formazione di rampe provvisorie ecc. Saranno pertanto considerati scavi di sbancamento anche quelli che si trovano al di sotto del piano di campagna o del piano stradale di progetto (se inferiore al primo), quando gli scavi rivestano i caratteri sopra accennati. Nell ambito degli scavi di sbancamento l Appaltatore dovrà provvedere allo spianamento ed alla configurazione del fondo ed alla profilatura delle pareti e delle scarpate. Per scavi di riprofilatura si intendono quelli occorrenti per la riprofilatura e per la regolarizzazione dell alveo secondo le prescrizioni riportate nei disegni di progetto o impartite all atto esecutivo dalla D.L., essendo compresi lo scarico dei ciglioni golenali pericolanti o aventi scarpate eccessivamente scoscese ed irregolari, lo spargimento a campagna del materiale di risulta, o il suo eventuale trasporto a tamponamento di franamenti e Consorzio di Bonifica n.2- Alto Valdarno 13/42

15 corrosioni di sponda o per la ricostruzione di scarpate erose, la spianatura del fondo e profilatura di pareti e scarpate. Per scavi di ricavatura o espurgo si intende la rimozione andante di materie di qualsiasi natura e consistenza depositate in alveo, eseguito con mezzi meccanici ed ausilio di mano d opera, da eseguire sul fondo alveo per riportarne la pendenza a quella di progetto, o comunque a quella che sarà indicata dalla D.L. L andamento altimetrico del fondo alveo di progetto sarà da ottenere mediante indicazione delle profondità di scavo da realizzare in corrispondenza di punti fissi, come le opere idrauliche esistenti (attraversamenti, soglie di ponti, quota alla confluenza) o picchetti. L intervento dovrà essere eseguito da valle verso monte, facendo attenzione a garantire una livelletta del fondo regolare, evitando accumuli e buche e la rimozione del materiale in eccesso dovrà essere eseguita realizzando una canaletta centrale sul fondo alveo regolare. Nel rimuovere il terreno dovrà essere posta attenzione a non destabilizzare le sponde. Si intendono sempre compresi nella lavorazione: il taglio di eventuale vegetazione cresciuta sul fondo alveo, la successiva riprofilatura delle scarpate con contestuale risagomatura di tutta la parte inferiore dell alveo e la sistemazione del materiale di risulta sulla sponda esterna del corso d acqua, in rilevato, in banchina o a tergo di manufatti, o sulle sommità arginali in corrispondenza di eventuali avvallamenti dopo aver rimosso lo strato vegetale, o il suo reimpiego, qualora ritenuto idoneo, nell'ambito del cantiere, sempre nell ambito del corso d acqua. In ogni caso le materie provenienti dagli scavi dovranno essere trattate nel rispetto delle disposizioni contenute nel D.lgs 3 aprile 2006 n. 152 e s.m.i. e, se rientranti nella definizione di terre e rocce da scavo, della relativa specifica normativa. Scavi a sezione obbligata: Per tali scavi si intendono quelli incassati ed a sezione obbligata necessari per realizzare fondazioni o per consentire l impianto di manufatti e opere d arte quando la quota di scavo risulti inferiore a quella dei piani di sbancamento, così come sono stati definiti in precedenza. Gli scavi dovranno essere eseguiti, a mano o mediante l uso di idonei mezzi meccanici, su terreni di qualsiasi natura e consistenza e dovranno essere spinti fino alle profondità risultanti dai disegni di progetto ovvero ordinate dalla D.L. all atto della loro esecuzione. È vietato all Appaltatore, sotto pena di demolire il già fatto, di porre mano alle strutture in elevazione prima che la D.L. abbia verificato ed accettato i relativi piani di fondazione. In genere e salvo particolari situazioni legate alla natura dei terreni ed alla profondità degli scavi, ovvero salvo diverse prescrizioni impartite all atto esecutivo dalla D.L., gli scavi a sezione obbligata dovranno essere realizzati a pareti verticali ed i relativi volumi verranno computati in base alle larghezze dei manufatti da costruire o da porre in opera. Nelle situazioni in cui la natura dei terreni lo richieda e le quote dello scavo rispetto al piano di campagna nonché l assenza di infrastrutture superficiali interessate dagli scavi lo consentano, la D.L. potrà autorizzare o prescrivere scavi a pareti inclinate. In tali casi nulla in più sarà comunque dovuto all Appaltatore per la maggiore quantità di materiale scavato. La verticalità dei tagli e la stabilità delle pareti dovrà essere garantita mediante idonee e robuste sbadacchiature i cui oneri sono compresi nel prezzo dello scavo. Le armature degli scavi, di qualunque tipo esse siano, dovranno impedire ogni smottamento di materia durante l esecuzione degli scavi e delle opere e dovranno garantire la sicurezza degli operai addetti ai lavori e la pubblica e privata incolumità, nonché l integrità e la stabilità delle eventuali costruzioni e infrastrutture presenti in superficie. L Appaltatore è responsabile dei danni ai lavori, alle persone, alle proprietà pubbliche e private derivanti dalla mancanza o insufficienza di tali armature, alle quali essa dovrà provvedere di propria iniziativa, adottando tutte le altre precauzioni riconosciute necessarie, senza rifiutarsi per nessun pretesto di ottemperare alle ulteriori prescrizioni al riguardo impartitele dalla D.L. Col procedere delle murature l Appaltatore potrà recuperare i materiali costituenti le armature degli scavi, purché le medesime non costituiscano parte integrante dell opera, da restare in posto in proprietà dell Amministrazione. I materiali che a giudizio insindacabile della D.L. non potessero essere tolti senza pericolo o danno ai lavori, dovranno essere abbandonati negli scavi. Qualora il Direttore dei Lavori dovesse ordinare il mantenimento degli scavi in asciutto sia durante l escavazione, sia durante l esecuzione delle opere di fondazione l Appaltatore avrà l obbligo di fornire le macchine e gli operai necessari. Per i prosciugamenti praticati durante l esecuzione delle opere, l Appaltatore dovrà adottare tutti quegli accorgimenti atti ad evitare il dilavamento dei conglomerati cementizi. Consorzio di Bonifica n.2- Alto Valdarno 14/42

16 I piani di fondazione dei manufatti dovranno essere di norma orizzontali, ma per le opere ricadenti sopra falde inclinate o aventi platea di fondazione inclinata, la D.L. potrà prescrivere piani di fondazione inclinati o disposti a gradoni, anche con adeguate contropendenze. Compiute le opere di fondazione, lo scavo che si fosse dovuto fare in più all ingiro delle medesime dovrà essere diligentemente riempito e costipato sino al piano del terreno naturale primitivo, a cura e spese dell Appaltatore, con le materie scavate o con qualsiasi altro materiale ritenuto idoneo dalla D.L., ferma restando l osservanza delle prescrizioni di progetto. Tra gli oneri a carico dell Appaltatore sono compresi quelli per lo spianamento e la configurazione del fondo e quelli per la profilatura di pareti, scarpate o simili. Per gli scavi su sedi stradali o comunque in presenza o vicinanza di condotte, canalizzazioni, sottoservizi ed impianti a rete di qualunque genere, interrati o aerei, dovranno essere osservate tutte le cautele necessarie per evitarne l interruzione o il danneggiamento. Rilevati arginali e rinterri: Per la formazione dei rilevati e dei riporti di terreno per il rialzamento provvisorio o permanente del piano di campagna o per qualunque opera di rinterro, ovvero per riempire i vuoti tra le pareti degli scavi e le murature, o da addossare alle murature o alle scogliere, e fino alle quote prescritte dalla D.L., si impiegheranno in generale e, salvo quanto segue, fino al loro totale esaurimento, tutte le materie provenienti dagli scavi di qualsiasi genere eseguiti per quel cantiere, in quanto disponibili ed adatte per la formazione dei rilevati, dopo provveduto alla cernita e separato accatastamento dei materiali che si ritenessero idonei per la formazione di ossature, inghiaiamenti, costruzioni murarie, ecc., i quali restano di proprietà della Stazione Appaltante come per legge. In ogni caso le materie provenienti dagli scavi dovranno essere trattate nel rispetto delle disposizioni contenute nel D.lgs 3 aprile 2006 n. 152 e s.m.i. e, se rientranti nella definizione di terre e rocce da scavo, della relativa specifica normativa. Quando venissero a mancare in tutto o in parte i materiali di cui sopra, ed infine per le nuove arginature e le strade da eseguire totalmente in rilevato, si provvederanno le materie occorrenti scavandole, o come si suol dire prelevandole, da cave di prestito che forniscano materiali riconosciuti pure idonei dalla D.L.; le quali cave potranno essere aperte dovunque l'appaltatore riterrà di sua convenienza, subordinatamente soltanto alla accennata idoneità delle materie da portare in rilevato ed al rispetto delle vigenti disposizioni di legge in materia di polizia mineraria e forestale, nonché stradale, nei riguardi delle eventuali distanze di escavazione dalla costruenda opera. Le dette cave di prestito da aprire a totale cura e spese dell'appaltatore al quale sarà corrisposto il solo prezzo unitario di elenco per le materie scavate di tale provenienza, debbono essere coltivate in modo che, tanto durante l'esecuzione degli scavi quanto a scavo ultimato, sia provveduto al loro regolare e completo scolo e restino impediti ristagni di acqua ed impaludamenti. A tale scopo l'appaltatore, quando occorra, dovrà aprire, sempre a sua cura e spese, opportuni fossi di scolo con sufficiente pendenza. Le cave di prestito che siano scavate nelle vicinanze del rilevato da realizzare dovranno avere una profondità tale da non pregiudicare la stabilità di alcuna parte dell'opera appaltata, né comunque danneggiare opere pubbliche o private. Per la formazione dei rilevati arginali si avrà massima cura nella scelta dei materiali idonei, escludendo soprattutto terreni contenenti radici, ceppaie, erbe, altre materie organiche, neve, ghiaccio, e materie estranee in genere. Si procederà, quindi, alla preparazione del piano di posa procedendo all asportazione, sull intera area di appoggio, dello strato superficiale di terreno di spessore variabile, secondo le indicazioni progettuali e quelle impartite dalla D.L., sotto il piano di campagna. Il suolo costituente la base sulla quale si dovranno impiantare i rilevati dovrà essere accuratamente preparato, espurgandolo da piante, cespugli, erbe, canne, radici e da qualsiasi altra materia eterogenea, e trasportando fuori della sede del lavoro le materie di rifiuto. La base dei rilevati, se ricadente su terreno pianeggiante, dovrà essere inoltre arata, e se cadente sulla scarpata di altro rilevato esistente o su terreno a declivio trasversale superiore al quindici per cento, dovrà essere preparata a gradini alti circa 30 cm, con inclinazione inversa a quella del rilevato esistente o del terreno. Prima della realizzazione dei rilevati, i relativi piani di posa dovranno risultare perfettamente ripuliti degli eventuali materiali estranei ivi presenti. L'Appaltatore deve attuare i provvedimenti necessari per garantire l'immediato smaltimento delle acque dai piani di appoggio e predisporre apertura di fossi di guardia a monte dei riporti sia nella fase di costruzione che a riporto compiuto. Nella successiva costruzione dei rilevati, l Appaltatore dovrà garantire l immediato e continuo smaltimento delle acque sia piovane che d infiltrazione aprendo a tale scopo e a sue spese appositi fossi di guardia scolanti. Consorzio di Bonifica n.2- Alto Valdarno 15/42

17 In caso di appoggio di nuovi a vecchi rilevati per l ampliamento degli stessi, verranno realizzate adeguate ammorsature e la preparazione del piano di posa in corrispondenza delle scarpate esistenti sarà fatta procedendo alla gradonatura di esse mediante la formazione di gradoni di altezza non inferiore a centimetri 50, previa rimozione della cotica erbosa. Lo stendimento del materiale per la formazione del rilevato verrà eseguito in strati di spessore proporzionale alla natura del materiale stesso ed alla potenza, tipo e peso dei mezzi di costipazione impiegati, ma in ogni caso non superiore a 30 cm. Il costipamento avverrà con il numero di passaggi necessari per assicurare che la superficie di appoggio del rilevati sia compattata fino a raggiungere il 95% del peso di volume secco massimo. Il contenuto di acqua del materiale impiegato per ogni strato deve essere mantenuto nei limiti ammessi dalla D.L. (di norma 2% del valore corrispondente all'ottimo con le prove AASHO), sia mediante inumidimento, sia mediante l'essiccamento all'aria con rimescolamento dello strato stesso. Il costipamento deve avvenire con mezzi meccanici del tipo più adatto alle caratteristiche del terreno, anche mediante l'impiego successivo di mezzi diversi per ogni strato, e a mano dove necessario, fino al raggiungimento della compattezza prescritta. L'impiego di mezzi costipanti deve conferire ai singoli strati di terra un valore del peso di volume secco superiore in ogni punto al 90% di quello corrispondente alla prova di costipamento AASHO modificata. Ogni strato deve avere i requisiti di costipamento richiesti prima di procedere alla messa in opera dello strato successivo e devono essere presi gli opportuni accorgimenti per una buona aderenza fra i successivi o strati. Comunque, dovrà farsi in modo che durante la costruzione si conservi un tenore di acqua conveniente, evitando di formare rilevati con terreni la cui densità ottima sia troppo rapidamente variabile col tenore in acqua, e si eseguiranno i lavori, per quanto possibile, in stagione non piovosa, avendo cura, comunque, di assicurare lo scolo delle acque superficiali e profonde durante la costruzione. Per il rivestimento delle scarpate, del paramento esterno degli argini e tutte le altre zone dove il progetto lo preveda o la D.L. lo richieda si dovranno eventualmente impiegare terre vegetali per gli spessori previsti in progetto od ordinati dalla D.L. Sarà impiegato terreno agrario setacciato, atto a consentire l'attecchimento e la successiva normale vegetazione di un prato polifita. La terra dovrà venire convenientemente battuta, e gli eventuali scoscendimenti e insellamenti che si dovessero manifestare a causa degli eventi meteorologici, dovranno venire riparati e risarciti immediatamente. L Appaltatore dovrà in questo caso avere l avvertenza di riservare le eventuali terre vegetali disponibili per lo strato superficiale del rilevato, allo scopo di assicurare lo sviluppo della vegetazione. Per rilevati e rinterri da addossarsi alle murature, si dovranno sempre impiegare materie sciolte, silicee o ghiaiose, restando vietato in modo assoluto l'impiego di quelle argillose e, in generale, di tutte quelle che con l'assorbimento di acqua si rammolliscono e si gonfiano generando spinte. Nella formazione dei suddetti rilevati, rinterri e riempimenti dovrà essere usata ogni diligenza perché la loro esecuzione proceda per strati orizzontali di eguale altezza, disponendo contemporaneamente le materie bene sminuzzate con la maggiore regolarità e precauzione, in modo da caricare uniformemente le murature su tutti i lati e da evitare le sfiancature che potrebbero derivare da un carico male distribuito. Le materie trasportate in rilevato o rinterro con vagoni, automezzi o carretti non potranno essere scaricate direttamente contro le murature, ma dovranno depositarsi in vicinanza dell'opera per essere riprese poi al momento della formazione dei suddetti rinterri. Per tali movimenti di materie dovrà sempre provvedersi alla pilonatura delle materie stesse, da farsi secondo le prescrizioni che verranno indicate dalla D. L. E' vietato addossare terrapieni a murature di fresca costruzione. Tutte le riparazioni o ricostruzioni che si rendessero necessarie per la mancata od imperfetta osservanza delle prescrizioni del presente articolo, saranno a completo carico dell'appaltatore. L Appaltatore dovrà consegnare i rilevati con la sagoma e le livellette conformi ai disegni ed alle quote di progetto o prescritte all atto esecutivo dalla D.L, con scarpate regolari e spianate, con i cigli bene allineati e profilati e compiendo a sue spese, durante l'esecuzione dei lavori e fino al collaudo, gli occorrenti ricarichi o tagli, la ripresa e la sistemazione delle scarpate e l'espurgo dei fossi. Sarà peraltro obbligo dell Appaltatore, escluso qualsiasi compenso, di assegnare ai rilevati, durante la loro costruzione, quelle maggiori dimensioni richieste dal costipamento ed assestamento delle terre affinché all atto di collaudo, i rilevati eseguiti non abbiano dimensioni inferiori a quelle prescritte. Non si potrà sospendere la costruzione di un rilevato, qualunque sia la causa, senza che ad esso sia stata data una configurazione tale da assicurare lo scolo delle acque piovane. Nella ripresa del lavoro, il rilevato già eseguito dovrà essere espurgato dalle erbe e cespugli che vi fossero nati, nonché configurato a gradoni, praticandovi inoltre dei solchi per il collegamento delle nuove materie con quelle prima impiegate. Deviazioni temporanee delle acque: Consorzio di Bonifica n.2- Alto Valdarno 16/42

18 Ove necessario, si dovrà provvedere ad impedire l'ingresso delle acque di canali, fossi etc, nella zona interessata dai lavori mediante la costruzione di opere provvisionali temporanee atte a contenere la spinta di tali acque e/o a deviare la corrente stessa. In base al tipo di lavoro ed alle caratteristiche del corso d'acqua in cui si deve operare, si potranno realizzare ture, fossi di deviazione, intubamenti temporanei della corrente. Modalità di esecuzione delle ture. Le ture provvisorie, in funzione dell altezza dell acqua da contenere, potranno essere dei tipi seguenti: 1. Per altezze d acqua fino a 2,00 m semplice arginature in terra argillosa impermeabile o singola fila di pali di legno infissi nel corso d'acqua e tavoloni orizzontali di contenimento con addossata internamente una banca di terra di convenienti dimensioni. 2. Per altezze d'acqua fino a 3,00 m doppia fila di recinti di tavoloni orizzontali e di pali in legno infissi, collegati in testa da catene, posti a conveniente distanza una dall'altra riempita di terra argillosa ben costipata. In pratica le ture dovranno avere una larghezza uguale all'altezza dell'acqua che ad esse si appoggia, fino che questa non raggiunga l'altezza di 3,00 m. 3. Oltre a tale livello, le ture dovranno essere aumentate di 30 cm. per ogni metro di altezza in più. Per altezze d'acqua superiori a 3,00 m., od in presenza di terreni fortemente permeabili, oppure in particolari condizioni ristrette di spazio, le ture potranno essere costituite da una fila di palancolate metalliche tipo Larssen, infisse in profondità nel terreno immaschiate una con l'altra, dotate di eventuale puntellatura o doppia fila di palancole metalliche tipo Larssen, infisse in profondità nel terreno a conveniente distanza una dall'altra e riempita di terra limosa argillosa ben costipata. Le ture eseguite semplicemente in terra e soggette alla corrente del corso d'acqua, dovranno essere protette contro l'erosione mediante teli in plastica montati con le sovrapposizioni nel senso della corrente ed opportunamente fissati al terreno. Inoltre, per tutto il tempo necessario al mantenimento delle ture in terra, l'appaltatore dovrà tenere costantemente presente sul cantiere, a disposizione della Stazione Appaltante, almeno un escavatore in perfetta efficienza e garantire la reperibilità di un conduttore e di un operaio, per poter intervenire immediatamente ed in ogni momento (sia di notte che in giorni festivi) sulle ture stesse in caso di piena imprevista. Ogni onere e spesa necessaria per l'escavatore, la reperibilità del personale e l'intervento sulle ture sarà a totale carico dell'appaltatore. Modalità di esecuzione dei fossi temporanei. Per l'esecuzione di fossi temporanei, necessari per la deviazione di un tratto di corso d'acqua, si seguiranno le normali prescrizioni relative agli scavi a sezione obbligata e quelle contenute nella descrizione del relativo prezzo contrattuale. Il materiale estratto per la formazione del fosso, potrà essere temporaneamente riutilizzato per la formazione di altre opere provvisionale, oppure verrà accumulato in aree di deposito. In ogni caso, tale materiale sarà riutilizzato per il successivo rinterro del fosso. Modalità di esecuzione degli intubamenti della corrente. Quando si dovranno eseguire all'asciutto lavori che interesseranno tutta la larghezza del corso d'acqua, si potrà convogliare la corrente in alveo dentro una condotta chiusa a perfetta tenuta idraulica mediante formazione preliminare di due ture di sbarramento poste all'inizio ed alla fine del tratto da intubare. Le ture avranno una altezza tale da permettere, con un franco di sicurezza adeguato, il convogliamento della corrente dentro la condotta che potrà essere spostata da una sponda all'altra durante i lavori a seconda delle necessità. Qualunque sistema venga adottato per la deviazione dell'acqua del canale, l'appaltatore a fine lavori dovrà rimuovere ogni genere di materiale impiegato e restituire il corso d'acqua con il fondo e le sponde riprofilate a regola d'arte. Demolizioni e rimozioni: Le demolizioni di murature, calcestruzzi, bitume, opere in legname quali palizzate o staccionate, gabbionate e strutture di qualunque altro genere (metalliche, in legno, in materiale plastico, ecc.) sia parziali che complete, devono essere eseguite con ordine e con le necessarie precauzioni, soprattutto in prossimità di canalizzazioni, sottoservizi ed altri impianti a rete, in maniera tale da evitare l interruzione o il danneggiamento degli impianti stessi, il danneggiamento delle strutture residue, nonché da prevenire qualsiasi infortunio agli addetti al lavoro e da evitare incomodi o disturbo a terzi. Rimane pertanto vietato di gettare dall'alto i materiali in genere, che invece devono essere trasportati o guidati in basso, e di sollevare polvere, per cui tanto le murature quanto i materiali di risulta dovranno essere opportunamente bagnati. Consorzio di Bonifica n.2- Alto Valdarno 17/42

19 Per lo smontaggio, il taglio, la movimentazione e l accatastamento delle parti di struttura demolite, dovranno essere impiegati idonei utensili ed idonee opere provvisionali quali ponteggi, puntelli, sostegni e quanto altro necessario per garantire la sicurezza degli operai addetti ai lavori, l integrità e la stabilità delle eventuali infrastrutture da non demolire e l esecuzione dei lavori a perfetta regola d arte. Nelle demolizioni e rimozioni l'appaltatore deve inoltre provvedere alle eventuali necessarie puntellature per sostenere le parti che devono restare e disporre in modo da non deteriorare i materiali risultanti, i quali devono ancora potersi impiegare nei limiti concordati con la D.L., sotto pena di rivalsa di danni a favore della Stazione Appaltante, alla quale spetta ai sensi dell'art. 36 del Capitolato Generale la proprietà di tali materiali, e l'appaltatore dovrà provvedere per la loro cernita, trasporto in deposito, ecc., in conformità e con tutti gli oneri previsti nel citato art. 36. La D.L. si riserva di disporre con sua facoltà insindacabile l'impiego dei suddetti materiali utili per l'esecuzione dei lavori appaltati, da valutarsi con i prezzi ad essi attribuiti in elenco, ai sensi del citato art. 36 del Capitolato Generale. Le demolizioni dovranno limitarsi alle parti ed alle dimensioni prescritte. Quando, anche per mancanza di puntellamenti o di altre precauzioni, venissero demolite altre parti od oltrepassati i limiti fissati, saranno pure a cura e spese dell'appaltatore, senza alcun compenso, ricostruite e rimesse in ripristino le parti indebitamente demolite. Tutti i materiali riutilizzabili, a giudizio insindacabile della D.L., devono essere opportunamente puliti, custoditi, trasportati ed ordinati nei luoghi di deposito che verranno indicati dalla direzione stessa, usando cautele per non danneggiarli sia nella pulizia, sia nel trasporto, sia nei loro assestamenti e per evitarne la dispersione. Detti materiali restano tutti di proprietà della Stazione Appaltante, la quale potrà ordinare all'appaltatore di impiegarli in tutto od in parte nei lavori appaltati, ai sensi del vigente Capitolato Generale, con i prezzi indicati nell'elenco dei prezzi progettuale. I materiali non utilizzati provenienti dalle demolizioni dovranno sempre, e al più presto, venire trasportati, a cura e spese dell'appaltatore, a rifiuto presso le discariche autorizzate, nel rispetto delle disposizioni normative in materia. Scarifica di porzioni superficiali ammalorate di strutture esistenti: La scarifica delle porzioni superficiali ammalorate di strutture esistenti, costituite da murature di pietrame, calcestruzzo o c.a., quando prevista, dovrà essere eseguita in conformità alle prescrizioni in tal senso contenute negli appositi elaborati di progetto, ovvero a quelle che verranno impartite all atto esecutivo dalla D.L. Il recupero corticale dovrà essere effettuato impiegando martello demolitore o altri idonei utensili ed i lavori di finitura dovranno essere effettuati manualmente, fino al raggiungimento della superficie sana e compatta del manufatto. Le scarifica dovrà limitarsi alle parti di opera ed alle dimensioni prescritte e dovrà essere effettuata in maniera tale da preservare l integrità delle parti sane e da garantire l esecuzione dei lavori a perfetta regola d arte. Quando venissero oltrepassati i limiti fissati, saranno a cura e spese dell Appaltatore, senza alcun compenso, ricostruite e rimesse in pristino le parti indebitamente demolite. I materiali di risulta dovranno sempre, e al più presto, venire trasportati, a cura e spese dell'appaltatore, a rifiuto presso le discariche autorizzate, nel rispetto delle disposizioni normative in materia. Scogliere: Le scogliere di difesa spondale e d alveo dovranno essere realizzate mediante massi ciclopici non gelivi, compatti e fortemente resistenti all abrasione, i quali dovranno possedere tutti i necessari requisiti previsti nell apposito articolo del presente Capitolato Speciale e dovranno essere reperiti, a cura e spese dell Appaltatore, presso idonee cave di prestito preventivamente approvate dalla D.L., site a qualsiasi distanza rispetto al luogo i cui debbono eseguirsi i lavori. I massi per la formazione delle scogliere non dovranno avere dimensioni inferiori a quelle indicate nella corrispondente voce dell Elenco Prezzi Unitari, e il pietrame usato per l intasamento potrà essere di peso inferiore, ma comunque non inferiore ai 5 Kg. Resta l onere dell Appaltatore nel prelievo di massi di pezzatura idonea, così come riportato al periodo precedente, qualora tali materiali vengano forniti dalla Stazione Appaltante. L Appaltatore deve impiegare per il sollevamento, trasporto e collocamento in opera dei massi, attrezzi, meccanismi, e mezzi d opera che saranno riconosciuti più adatti per la buona esecuzione del lavoro e per evitare che i massi subiscano danni. I massi dovranno essere posti in opera in modo ordinato e profilato sulla sagoma esterna, al di sotto o superiormente rispetto al pelo dell acqua, sulle sponde del corso d acqua, a ridosso di manufatti da consolidare o a Consorzio di Bonifica n.2- Alto Valdarno 18/42

20 rivestimento dell alveo, secondo le prescrizioni, gli allineamenti e le livellette di progetto, ovvero secondo le prescrizioni che verranno appositamente impartite all atto esecutivo dalla D.L. Le scogliere devono essere formate incastrando i massi gli uni contro gli altri, in modo da costruire un tutto compatto e regolare, di quelle forme e dimensioni stabilite dal progetto. Per ciascuna scogliera la D.L. fissa il volume minimo dei massi e le proporzioni dei massi di volume differente. I massi di volume inferiore ad un decimo di metro cubo, che la D.L. ritenesse di accettare per riempire gli interstizi delle scogliere o per formare un nucleo interno, sono valutati all eventuale prezzo del pietrame di riempimento. Qualora venga ordinato di costruire la scogliera con massi artificiali, questi debbono essere formati sul posto d'impiego ogni qualvolta ciò sia possibile, ed in caso diverso in vicinanza del lavoro. I massi artificiali debbono essere in calcestruzzo, formato con materiali e nelle proporzioni indicate nell'elenco dei prezzi. Nella formazione dei massi si potrà ammettere, in proporzione non maggiore di un quinto del loro volume, che al calcestruzzo sia aggiunto del pietrame o dei ciottoli di dimensione maggiore spaccati, purché i singoli pezzi risultino ben distribuiti nella massa del calcestruzzo, non si trovino mai a contatto fra di loro e siano addentrati nella superficie della massa di almeno 10 cm. I ciottoli di dimensioni inferiori ed il pietrame debbono essere ben puliti dalle sostanze terrose ed eterogenee che eventualmente li coprissero ed, ove occorra, lavati con acqua. Quelli non suscettibili di pulitura perfetta sono rifiutati. La confezione dei massi deve essere fatta secondo le norme generali per le opere in calcestruzzo, ed i massi confezionati fuori opera non debbono essere portati al posto di impiego se non dopo che siano bene stagionati ed abbiano acquistato il grado di resistenza necessario per non subire danneggiamenti durante le operazioni di carico, scarico e collocamento in opera. Qualora previsto nella corrispondente voce dell Elenco Prezzi Unitari, gli interstizi tra i massi dovranno essere riempiti utilizzando conglomerato cementizio di classe Rck 250 fino a completo intasamento dei vuoti, fermo restando che ad opera compiuta la superficie del getto non dovrà essere visibile in corrispondenza del paramento esterno in vista, il quale dovrà presentare l aspetto di un muro a secco. Tra gli oneri a carico dell Appaltatore sono compresi e compensati la fornitura e la posa in opera dei materiali lapidei, dell eventuale conglomerato cementizio Rck 250 per gli intasamenti, gli oneri per le eventuali necessarie opere provvisionali di qualunque genere, quelli per la deviazione o l abbassamento temporaneo del livello dell acqua, nel caso di scogliere da eseguire al di sotto dello stesso, quelli per la realizzazione di rampe e piste di accesso ed ogni altro onere e magistero necessari per dare le opere compiute a perfetta regola d arte. Restano esclusi i soli oneri per gli scavi, per la preparazione dei piani di posa e per gli eventuali rinterri a tergo dei manufatti, i quali oneri saranno compensati a parte. Gabbioni metallici: I gabbioni, i materassi metallici a tasche (interasse 1,00 m), di altezza 0,50-1,00 m a seconda di quanto previsto dal progetto, dovranno essere fabbricati con rete metallica a doppia torsione con maglia esagonale tipo 8x10, in accordo con le norme UNI 8018/79, tessuta con trafilato di ferro (conforme alle UNI 3598), avente diametro 3 mm, a forte zincatura conforme a quanto previsto dalla circolare 27 agosto 1962, n del Servizio Tecnico Centrale dei Lavori Pubblici. La rete dovrà avere maglie uniformi e perimetro rinforzato con filo di diametro 3 mm. Il filo da impiegarsi per le cuciture e per la realizzazione dei tiranti dovrà possedere le stesse caratteristiche di quello usato per la fabbricazione della rete e dovrà avere un diametro di 3 mm. Nel caso di utilizzo di punti metallici meccanizzati per le operazioni di legatura, questi saranno costituiti da filo a forte zincatura con diametro 3 mm e saranno distribuiti nella misura di almeno 18 a mq. Prima della messa in opera dei gabbioni e per ogni partita ricevuta in cantiere, l Appaltatore dovrà consegnare alla D.L. il relativo certificato di collaudo e garanzia rilasciato dalla Ditta che ha fabbricato i manufatti metallici, redatto a norma della circolare 27 agosto 1962, n del Servizio Tecnico Centrale dei Lavori Pubblici. Il materiale di riempimento di gabbioni o materassi metallici dovrà essere costituito da pietrame di composizione compatta, di elevato peso specifico, non friabile né gelivo, di dimensioni tali da non fuoriuscire della rete. Dovrà essere escluso pietrame alterabile sotto 1'azione degli agenti atmosferici e dell'acqua. Nella costruzione di gabbionate e rivestimenti con materassi metallici dovrà provvedersi, prima del riempimento, alla formazione dei singoli elementi e infine all'unione di più elementi con 1'apposito filo di cucitura, in modo da ottenere la sagoma dell'opera come da progetto. Le cuciture dovranno essere tali da creare un struttura monolitica e assicurare la massima resistenza in funzione delle caratteristiche delle singole opere. Le cuciture Consorzio di Bonifica n.2- Alto Valdarno 19/42

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