SISTEMI DI TERMOREGOLAZIONE DIGITALI TIPO 354 CON COMANDO REMOTO TIPO 364

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1 SISTEMI DI TERMOREGOLAZIONE DIGITALI TIPO 354 CON COMANDO REMOTO TIPO 364 DESCRIZIONE Questi sistemi elettronici sono idonei per il controllo della temperatura in caldaie murali con bruciatori atmosferici di gas, a camera stagna o aperta. CARATTERISTICHE GENERALI I sistemi di termoregolazione sono di norma personalizzati in relazione al tipo di caldaia, ai componenti usati e alle specifiche di funzionamento. In generale, questi sistemi hanno le seguenti caratteristiche: sistema di accensione e controllo fiamma a ionizzazione, monoelettrodo o bielettrodo, con accenditore remoto; controllo dei componenti della caldaia (pompa, ventilatore, valvola deviatrice, flussostato, pressostato aria, termostati, ecc.); comandi, regolazioni e segnalazioni su scheda comandi remota connessa alla scheda madre tramite cavo a due poli ( fino a 20 m ); impiego di sonde a contatto o a immersione per il rilevamento della temperatura, che sfruttano la caratteristica resistiva dei componenti NTC; controllo delle funzioni di termoregolazione tramite microcontrollore; isolamento di tipo SELV (Safety Extra Low Voltage) di 4kV e 8mm sulla superficie del circuito stampato fra componenti allacciati alla rete elettrica e comandi in bassa tensione; modulazione della fiamma con sistema elettronico proporzionale, integrale e derivativo (PID); impostazione differenziata della temperatura ottimale dell acqua per le modalità di funzionamento di riscaldamento e sanitario; impostazione regolabile della potenza massima erogata dalla caldaia in modalità di riscaldamento; precedenza della funzionalità in modo sanitario, realizzata con l impiego di valvola a tre vie (idraulica o motorizzata) o flussimetro; funzioni di postcircolazione e antiblocco della pompa, e antiblocco della valvola deviatrice; funzione antigelo; annullamento della richiesta in caso di interruzione del segnale proveniente dalle sonde di rilevazione della temperatura; limite fisso di sicurezza della temperatura del circuito idraulico primario della caldaia; collegamento con termostato limite di sicurezza; impostazione per l utilizzo in impianti di riscaldamento a pavimento; impostazione per l impiego di GPL o metano; funzioni diagnostiche : segnalazione di richiesta, blocco della caldaia, interruzione delle sonde, mancanza acqua nell impianto, mancanza aspirazione camino; il sistema è EMC compatibile. 4086_r01 1/6

2 DATI TECNICI Alimentazione: 230V-50/60Hz Temperatura di esercizio: -20 C +60 C Umidità: 95% massimo a 40 C Grado di protezione: IP 00 Dimensioni: 140x100x44mm Evitare l'esposizione del sistema alla caduta di gocce d'acqua. L apparecchio in cui viene installato il sistema di termoregolazione deve fornire un adeguata protezione contro i rischi di scossa elettrica (almeno IP20). Evitare di posare i cavi dei segnali di controllo assieme a cavi di potenza. COSTRUZIONE Il sistema si compone di tre unità (schede elettroniche) : a) Scheda Madre (SM), sulla quale ha sede il controllo della caldaia ed i collegamenti con gli altri componenti; b) Modulo di Accensione e Controllo (ACF), questa scheda, che realizza le funzioni di sicurezza relative al bruciatore, può gestire un sistema monoelettrodo o bielettrodo e viene montata direttamente sulla scheda madre tramite saldatura, riducendo così il numero di fili che compongono il quadro elettrico; questa scheda è trattata superficialmente con resina epossidica per essere protetta da eventuali danni derivanti da cattiva manipolazione, oppure dai normali agenti ambientali, quali polveri e umidità; c) Scheda Comandi (SC), sulla quale sono montati i comandi di regolazione (realizzati con pulsanti) e le segnalazioni diagnostiche (tramite display); A queste unità è abbinato l Accenditore Remoto (AR), comandato da ACF, che consente una riduzione dei disturbi elettromagnetici, tale da garantire la perfetta compatibilità elettromagnetica, senza l impiego di filtri soppressori. (per le caratteristiche tecniche vedasi la nota tecnica TRASFORMATORI D ACCENSIONE REMOTI TR2 ). L uso di connettori non reversibili con diverso numero di poli rende il collegamento semplice ed affidabile. Un varistore protegge i componenti dai transitori di tensione che si possono generare nella rete elettrica. Un fusibile incorporato protegge i relè interni in caso di cortocircuito sulle uscite di comando. ACCESSORI Il sistema può essere fornito di: connettori e terminali per cablaggio (vedi Fig.1); sonde di temperatura a contatto (tipo ST03, ST04 e ST07); sonde di temperatura ad immersione (tipo ST06 e ST09). Per le caratteristiche tecniche delle sonde vedasi documentazione tecnica relativa. Per i connettori prestare attenzione a non accoppiare terminali e connettori femmina di marche diverse. SISTEMA INTEGRATO DI TERMOREGOLAZIONE I sistemi integrati di termoregolazione, in genere, sono personalizzati per quel che riguarda il funzionamento e il controllo dei componenti della caldaia. Per approfondire la loro descrizione, in seguito si fa riferimento ad un modello particolare, che è illustrato nei suoi elementi principali nella Fig.2. Il sistema integrato di termoregolazione considerato è caratterizzato dai seguenti elementi: Modulo di Accensione e Controllo ( ACF ) Tempi: - tempo di attesa o preventilazione (TW): 1,5 40 s - tempo di sicurezza (TS): 3 60 s - tempo di intervento in caso di spegnimento: < 1 s I tempi riportati corrispondono ai valori garantiti. I valori effettivi possono discostarsi da quelli dichiarati, nel senso che il tempo di attesa o di preventilazione può risultare più lungo e quello di sicurezza più corto. - Potenza assorbita all'avviamento: - camera aperta 18VA - camera stagna 20VA - Potenza assorbita in funzionamento: - camera aperta 15VA - camera stagna 17VA - Portata massima dei contatti: (montati su SM) - VG1: 0.5A cos ϕ Ventilatore: 1A cos ϕ Lunghezza massima dei cavi dei componenti esterni: - Lunghezza massima del cavo collegamento tra scheda comandi e scheda madre : 1 m 20 m - Fusibile interno: 3.15 A rapido CONNETTORI FEMMINA TERMINALI STOCKO: MKF 2800 STOCKO: RFB 7851 STELVIO:BS95/... STELVIO: CT84 Fig.1 INDICAZIONI PER L INSTALLAZIONE Rispettare le normative nazionali ed europee applicabili (es.en /pren50165) relative alla sicurezza elettrica. Rispettare fase e neutro; il mancato rispetto della polarità può causare condizioni di pericolo. Prima della messa in funzione controllare bene i cavi; cablaggi errati possono danneggiare i dispositivi e compromettere la sicurezza dell'impianto. Inserire e disinserire il sistema di controllo solo in assenza di tensione. Il sistema può essere montato in tutte le posizioni. Controllo fiamma: Il dispositivo di rivelazione della fiamma utilizza la proprietà raddrizzante della stessa; tale dispositivo non è fornito di impedenze di protezione, per cui l elettrodo di rivelazione non è sicuro contro la scossa elettrica. - Corrente ionizzazione minima: 0.5µA - Corrente ionizzazione raccomandata: 3 5 volte la minima - Massima lunghezza del cavo: 1 m - Resistenza d'isolamento minima dell'elettrodo e del cavo di rivelazione verso terra: 50 MΩ - Max capacità parassita elettrodo: 1 nf - Max corrente di cortocircuito: < 200µA AC 2/6 4086_r01

3 SCHEDA MADRE (SM) - Sonde di rilevazione della temperatura Il sistema lavora con una o due sonde di rilevazione della temperatura a seconda del tipo di caldaia. Per il solo riscaldamento è utilizzata solo la sonda di riscaldamento (SR) usualmente posta sulla tubazione di uscita dello scambiatore di caldaia. Per caldaie con sanitario è utilizzata anche la sonda sanitario (SS) posta di solito sulla tubazione di uscita del circuito sanitario. Qualora una delle sonde si interrompa o vada in cortocircuito, a seconda della tipologia di caldaia il sistema di termoregolazione può lavorare con l altra sonda, segnalando comunque un anomalia, oppure annulla ogni richiesta impedendo il funzionamento della caldaia. La sonda applicata al circuito di riscaldamento (SR) funziona anche da termostato limite, per cui consente l inibizione di ogni richiesta se la temperatura dell acqua supera il valore di temperatura limite che è stato prefissato. - Termostato di sicurezza La caldaia di norma è dotata di sicurezza totale contro eventuali sovratemperature nel circuito primario: a tal proposito viene utilizzato un termostato di sicurezza collegato alla scheda madre (SM) in serie alla valvola a gas. L intervento del termostato interrompe il flusso di gas con conseguente spegnimento della fiamma; l apparecchiatura esegue allora un tentativo di avviamento che si concluderà con un blocco non volatile. Prima di tentare un nuovo ciclo di avviamento, è necessario riarmare manualmente. - Pressostato aria (solo caldaia a camera stagna) Verifica la corretta circolazione dei fumi nella camera di combustione, permettendo l accensione della caldaia solo se il ventilatore è funzionante ed il tiraggio è regolare; garantisce inoltre l arresto di sicurezza della caldaia se una di queste condizioni viene meno durante il funzionamento. A richiesta, per le caldaie a camera aperta, al pressostato può essere sostituito, utilizzando lo stesso connettore, un termostato fumi. - Pressostato acqua / Trasduttore di pressione Verifica che la pressione del circuito primario sia nel campo di funzionamento richiesto. Nel caso la pressione sia troppo bassa, il sistema di termoregolazione inibisce ogni richiesta e segnala il tipo di guasto sul pannello comandi. Nel caso di trasduttore di pressione il livello della pressione può essere visualizzato sul pannello comandi tramite 5 leds. - Termostato ambiente Il termostato ambiente è collegato sulla scheda comandi,(sc) remota, tramite due fili; è previsto che funzioni con un contatto isolato dalla rete. - Sonda esterna La scheda comandi (SC) è predisposta per essere collegata con un sensore NTC (analogo a quello impiegato nelle sonde di temperatura), che rileva la temperatura esterna dell edificio nel quale è situato l impianto. Le regolazioni che l utente ha a disposizione, in funzione riscaldamento, sono la temperatura ambiente desiderata e il coefficiente di dispersione delle pareti del locale. La temperatura visualizzata sul display è quella della sonda del primario ed a regime avrà lo stesso valore del setpoint calcolato tramite l elaborazione dei due parametri impostati e della temperatura esterna. Al variare di quest ultima, il set-point del primario si modifica automaticamente per raggiungere la temperatura ambiente impostata. Funzioni scheda madre - Funzioni di taratura in fase di installazione In fase di installazione della caldaia è consuetudine procedere alla taratura di alcune funzioni del sistema (come riportato in seguito), legate principalmente alle caratteristiche dell impianto. E importante sottolineare che tali operazioni richiedono l accesso ai jumper J16-J19, e quindi non possono essere effettuate dall utente una volta chiusa la caldaia. - Funzione dei ponticelli (fig. 2) Sulla scheda madre sono previsti una serie di ponticelli per poter adattare il sistema all impianto finale: J7 deve essere inserito per impianti a GPL ; J16 nella posizione 0: da scheda comandi (SC) si hanno a disposizione le normali impostazioni utente (sanitario, riscaldamento, E/I); mentre nella posizione 1 si ha la possibilità di impostare quei parametri utili in fase di taratura; J17 nella posizione 0: richiede che tra uno spegnimento e una riaccensione in riscaldamento siano passati almeno 2,5 min, nella posizione 1 la riaccensione avviene quando la temperatura è scesa sotto di 5 C rispetto al valore impostato; J18 nella posizione 0: regola il riscaldamento per impianti tradizionali (variabili da 30 a 80 gradi); nella posizione 1 per impianti a pavimento (variabili da 15 a 40 gradi) ; J19 nella posizione 0: regola il sanitario da 30 a 60 C, mentre nella posizione 1 seleziona le caldaie a bollitore o le caldaie adibite al solo riscaldamento. - Flussostato acqua / Flussimetro Sulla SM è presente un ingresso, cui va collegato o un flussostato acqua o un flussimetro, per segnalare eventuali prelievi di acqua sanitario. La relativa valvola deviatrice a 3 vie, se presente, potrà essere automatica (idraulica) o comandata elettricamente dal sistema. 4086_r01 3/6

4 SCHEDA COMANDI (SC) REMOTA ( tipo 364 ) L E P D R S E S F S A I S O C N I E A SIGN 0V TA SE Led fiamma SW3 SW4 SW1 SW2 SW5 La scheda monta: n 8 pulsanti (con i quali si possono fare tutte le regolazioni di utenza e le tarature in fase di installazione), due display (per la visualizzazione della temperatura, impostazioni e messaggi di anomalia), un led che indica presenza fiamma e cinque leds che indicano la pressione dell impianto (se presente un trasduttore di pressione); le fasce di pressione sono personalizzabili da software. - Display Il display a due digit indica generalmente la temperatura corrente dell acqua in funzione riscaldamento o sanitario, ma premendo uno dei pulsanti per la regolazione della temperatura dell acqua, passa ad indicare l ultimo valore impostato di quest ultima e, successivamente, l impostazione corrente. Se si richiamano le funzioni di regolazione necessarie in fase di installazione, il display fornisce un valore percentuale indicativo del livello di regolazione (0-99%) - Funzioni tasti scheda comandi remota La funzione standard dei tasti con J16 in posizione 0 è la seguente: SW3 : decr. Setpoint riscaldamento SW4 : incr. Setpoint riscaldamento SW1 : decr. Setpoint sanitario SW2 : incr. Setpoint sanitario SW5 : selezione Estate / Inverno SW6 : disponibile per funzioni particolari SW7 : sblocco caldaia SW8 : ON/OFF caldaia Se J16 è in posizione 1 (per installatore) la funzione dei tasti è la seguente: SW3 : decr. potenza riscaldamento SW4 : incr. potenza riscaldamento SW1 : decr. SoftStart SW2 : incr. SoftStart SW5,SW6,SW7: inibiti SW8: ON/OFF caldaia SW8 SW7 SW6 PROGRAMMA DI FUNZIONAMENTO Il funzionamento descritto di seguito si riferisce al tipo di sistema di termoregolazione precedentemente illustrato. Ciclo di avviamento Il ciclo di avviamento inizia con una richiesta da parte del termostato ambiente (modalità riscaldamento) o del flussostato acqua / flussimetro (modalità sanitario). Viene alimentata la pompa dell acqua e, se la temperatura dell acqua è inferiore a quella impostata, viene effettuata una richiesta di accensione del bruciatore. Nel caso di caldaia a camera stagna, il dispositivo di controllo mette in funzione il ventilatore se e solo se il pressostato aria è nella condizione di non circolazione aria ; quando il pressostato commuta nella posizione di circolazione aria, inizia il tempo di preventilazione TW, al termine del quale, con l alimentazione della valvola del gas e l attivazione del dispositivo di accensione, inizia il tempo di sicurezza TS. La potenza del bruciatore,in questa fase, è mantenuta ad un valore ridotto (lenta accensione). Se, al termine del TS, viene rivelata la presenza di fiamma, inizia il processo di termoregolazione, con modulazione della fiamma del bruciatore al fine di ottenere una temperatura dell acqua pari a quella impostata; qualora la presenza di fiamma non venga rivelata entro TS, allo scadere dello stesso viene chiusa la valvola gas e si verifica un arresto di blocco. Il blocco della caldaia è segnalato sul pannello di comando; per ripristinare il sistema bisogna premere l apposito pulsante; se permane la richiesta di acqua calda, la caldaia inizierà un nuovo ciclo di accensione: qualora le condizioni che hanno determinato il blocco siano ancora presenti, la caldaia si riporterà in tale stato. La condizione di regime permane finché cessa la richiesta, o interviene uno dei dispositivi di sicurezza, oppure si spegne la fiamma. Modalità sanitario La richiesta di accensione in modalità sanitario ha la precedenza sulla modalità riscaldamento. L accensione del bruciatore della caldaia avviene quando si effettua un prelievo di acqua calda; la caldaia cercherà di fornire all utente l acqua sanitaria alla temperatura impostata (variabile da 30 a 60 gradi). Se la potenza richiesta è inferiore alla potenza minima di modulazione, la caldaia eseguirà brevi cicli di accensione e spegnimento. Se la potenza richiesta é superiore a quella massima della caldaia, la temperatura dell acqua sarà proporzionale al prelievo effettuato, ma inferiore a quella impostata. Modalità riscaldamento Se la caldaia si trova in inverno, e alla chiusura del termostato ambiente la temperatura di mandata è inferiore a quella impostata, la caldaia esegue un accensione e quindi inizia la modulazione della fiamma fino a portarsi alla condizione di regime. Se la temperatura di mandata supera di 5 C il valore impostato dall utente (variabile da 30 a 80 gradi), la caldaia si spegne; la riaccensione avviene quando la temperatura dell acqua scende di 5 C al di sotto del valore impostato, purché siano trascorsi circa 150 sec dallo spegnimento. La potenza max della caldaia in modalità riscaldamento viene tarata, in fase di installazione, agendo sui tasti del pannello comandi. La funzione spazzacamino è attivabile tramite la pressione di due tasti contemporaneamente SW8+SW5. Si disattiva tramite la pressione del tasto SW3. NOTA: le funzionalità dei tasti sono personalizzabili dal cliente. 4/6 4086_r01

5 FUNZIONI DI AUTOCONTROLLO E SALVAGUARDIA DELL IMPIANTO Il sistema è dotato di alcune funzioni diagnostiche di segnalazione dello stato di funzionamento della caldaia e della tipologia di eventuali anomalie. Le eventuali anomalie vengono segnalate sul pannello comandi remoto secondo la seguente legenda: Display Descrizione E 0 0 Errore interno del sistema (EEPROM) E 0 1 Pressione impianto < 0.5 bar E 0 2 Blocco per mancata accensione E 0 3 Sonda mandata SM guasta E 0 4 Sonda sanitario SS guasta E 0 6 Mancanza aria o problema scarico fumi Altre funzioni sono invece rivolte alla salvaguardia dell impianto : - Postcircolazione del circolatore ad ogni spegnimento della caldaia (in modalità riscaldamento) il circolatore viene mantenuto in funzione per un breve periodo (5 secondi), in modo da impedire il surriscaldamento dell acqua nello scambiatore primario. - Antibloccaggio circolatore : se la caldaia non ha eseguito alcun ciclo di accensione in un periodo di tempo fissato (in genere 24 ore), viene attivato il circolatore per alcuni secondi, onde evitare che esso possa bloccarsi per lunga inattività. - Funzione antigelo: quando la sonda impianto rileva una temperatura inferiore ai 6 C si accende il bruciatore, alla minima potenza, e la pompa. Tale situazione permane fino a quando la sonda di mandata rileva 20 C. - Funzione spazzacamino : tale funzione ha lo scopo di inibire il normale controllo di regolazione della caldaia, la quale, invece, viene fatta funzionare alla max potenza disponibile. Tale funzione è utile in fase di installazione ed ogni volta si vogliano eseguire delle misure di rendimento e di qualità dei fumi, come richiesto dalle normative vigenti. La sua disabilitazione può avvenire manualmente o ad ogni richiesta del sanitario. SCHEDA 354 DIMENSIONI 3,4 mm 134 mm 140 mm 3 mm 3 mm 94 mm 100 mm 39 mm 40 mm 26.5 mm 16 mm SCATOLA PER SCHEDA COMANDO mm 36.2 mm 70 mm 4086_r01 5/6

6 DIAGRAMMA DI CONNESSIONE SR PH20 5V IN 0V 7 0V SIGN ACF MB AUX Fig. 2 LEGENDA SCHEDA: L linea alimentazione SR sonda riscaldamento TR trasformatore acc. N neutro SS sonda sanitario AUX uscita ausiliaria P pompa VG valvola gas ACF modulo di sicurezza I ionizzazione TS term. di sicurezza TL termostato limite MB ventilatore MOD modulatore (24 V) PR pressostato aria PH2O pressostato acqua ( trasduttore ) 0 - SIGN segnali da collegare alla scheda comandi remota (SC) FUNZIONE DEI JUMPER J7 metano / GPL J16 impostazione installatore J17 intervallo riaccensione J18 impianto pavimento J19 range sanitario / bollitore BRAHMA S.p.A. Via del Pontiere, Legnago (VR) Tel Telefax brahma@brahma.it 12/12/03 Soggetto a modifiche senza preavviso 6/6 4086_r01