Comunità Pastorale San Pietro da Verona. Parrocchia San Carlo Altopiano di Seveso

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1 Comunità Pastorale San Pietro da Verona Parrocchia San Carlo Altopiano di Seveso 1

2 Perché questa edizione speciale Questo numero speciale di Qui Altopiano vuole essere una prima edizione di un vademecum che presenti orari, servizi, gruppi, attività che la Parrocchia San Carlo vive quotidianamente per annunciare il Vangelo. In questo numero vengono presentate alcune novità introdotte nella Parrocchia San Carlo dell Altopiano di Seveso dalla prima domenica di Luglio 2015: i nuovi orari delle Celebrazioni Eucaristiche la celebrazione Eucaristica settimanale plurintenzionata gli orari della segreteria. Ci auguriamo che il cammino cristiano di questa comunità possa trovare sempre più uomini e donne disponibili a mettersi a servizio dei fratelli. Comunità Pastorale San Pietro da Verona Sito internet: 2 (è possibile seguire le Celebrazioni dalla chiesa Prepositurale in video-streaming) Pagina facebook: Parrocchie Seveso (Ogni mattina il commento al Vangelo del giorno e notizie sugli avvenimenti parrocchiali) Applicazione: Installabile su smartphone e tablet per ricevere gli aggiornamenti e guardare le Celebrazioni dalla chiesa Prepositurale Piazza Sant Ambrogio Altopiano di Seveso Il parroco don Carlo Pirotta tel vicario parrocchiale don Donato Vicini tel Segreteria Oratorio tel

3 Nuovi orari delle Celebrazioni Eucaristiche in vigore da domenica 5 luglio 2015 Domenica e giorni di festa 2 Celebrazioni Eucaristiche: ore 9:00 ore 11:00 Lunedì ore 20:45 il primo Lunedì del mese sarà per i deceduti del mese precedente; mentre gli altri Lunedì sarà plurintenzionata da Martedì a Venerdì ore 8:30 Sabato e vigilie di festa ore 18:30 Liturgia vigiliare vespertina Invitiamo coloro che abbiano segnato l intenzione per una S. Messa che nel nuovo orario è stata soppressa o spostata a contattare quanto prima la segreteria. Qualora la Parrocchia abbia bisogno di aggiungere nuove Celebrazioni Eucaristiche per l elevato numero di presenze queste verranno subito istituite 3

4 Celebrazione Eucaristica plurintenzionale È consuetudine costante nella Chiesa - come scrive Paolo VI nel M.P. Firma in traditione - che i fedeli, spinti dal loro senso religioso ed ecclesiale vogliano unire, per una più a t t i v a partecipazione alla C e l e b r a z i o n e Eucaristica, un loro personale c o n c o r s o, contribuendo così alle necessità della C h i e s a e particolarmente al sostentamento dei suoi ministri (AAS. VoI. 66 [1974], p. 308). Anticamente questo concorso consisteva prevalentemente in doni in natura; ai nostri tempi è diventato quasi esclusivamente pecuniario. Ma le motivazioni e le finalità dell offerta dei fedeli sono rimaste uguali e sono state sancite anche nel nuovo Codice di diritto canonico (cfr. cann. 945, 1, 946). Poiché la materia tocca direttamente l a u g u s t o Sacramento, ogni anche minima parvenza di lucro o di simonia causerebbe scandalo. Perciò la Santa Sede ha sempre È consuetudine costante nella Chiesa che i fedeli, spinti dal loro senso religioso ed ecclesiale vogliano unire, per una più attiva partecipazione alla Celebrazione Eucaristica, un loro personale concorso Poiché la materia tocca direttamente l augusto Sacramento, ogni anche minima parvenza di lucro causerebbe scandalo seguito con attenzione l evolversi di questa pia tradizione, intervenendo opportunamente per curarne gli adattamenti alle mutate situazioni sociali e culturali, al fine di prevenire o di correggere, ove o c c o r r e s s e, eventuali abusi connessi a tal adattamenti (cfr. cann. 947 e 1385). Ora in questi ultimi t e m p i, m o l t i Vescovi si sono rivolti alla Santa Sede per avere chiarimenti in me rito a l l e C e le b razioni Eucaristiche per intenzioni chiamate collettive, secondo una prassi abbastanza recente. È vero che da sempre i fedeli, s p e c i a l m e n t e i n r e g i o n i economicamente depresse, sogliono portare al sacerdote offerte modeste, senza c h i e d e r e espressamente che per ciascuna di q u e s t e v e n g a celebrata una s i n g o l a s a n t a Messa secondo una particolare intenzione. In tali casi è lecito unire le diverse 4

5 offerte per celebrare tante sante Messe, quante corrispondono alla tassa diocesana. I fedeli poi sono sempre liberi di unire le loro intenzioni e offerte per la celebrazione d i u n a s o l a C e l e b r a z i o n e Eucaristica per tali intenzioni. Ben diverso è il caso di quei sacerdoti i quali, r a c c o g l i e n d o indistintamente le offerte dei fedeli d e s t i n a t e a l l a celebrazione di sante Messe secondo intenzioni particolari, le cumulano in un unica offerta e vi soddisfano con un unica Celebrazione Eucaristica, celebrata secondo un intenzione detta appunto collettiva. Gli argomenti a favore di questa nuova prassi sono speciosi e pretestuosi, quando non riflettano anche un errata ecclesiologia. In ogni modo questo uso può comportare il rischio grave di non soddisfare un obbligo di giustizia nei confronti dei donatori delle offerte, ed estendendosi, di estenuare progressivamente e di estinguere del tutto nel popolo cristiano la sensibilità e la coscienza per la motivazione e le finalità dell offerta per la celebrazione del santo Sacrificio secondo intenzioni particolari, La Santa Sede ha sempre seguito con attenzione l evolversi di questa pia tradizione, intervenendo opportunamente per curarne gli adattamenti alle mutate situazioni sociali e culturali privando peraltro i sacri ministri che vivono ancora di queste offerte, di un mezzo necessario di sostentamento e sottraendo a m o l t e C h i e s e particolari le risorse per la loro attività apostolica. P e r t a n t o i n ese cuzione del mandato ricevuto d a l S o m m o P o n t e f i c e, l a Congregazione per il Clero, nelle cui competenze rientra la disciplina di questa delicata materia, ha svolto un ampia consultazione, sentendo anche il p a r e r e d e l l e C o n f e re n z e Episcopali. Dopo attento esame delle risposte e dei vari aspetti del c o m p l e s s o p r o b l e m a, i n collaborazione con gli altri D i c a s t e ri i n t e ressati, l a medesima Congregazione ha stabilito quanto segue. 5

6 Decreto della Congregazione del Clero 6 Art A norma del can. 948 devono essere applicate Messe distinte secondo le intenzioni di coloro per i quali singolarmente l offerta data, anche se esigua, è stata accettata. Perciò il sacerdote che accetta l offerta per la celebrazione di una santa Messa per una intenzione particolare è tenuto ex iustitia a soddisfare personalmente l obbligo assunto (cfr. can. 949), oppure a commetterne l adempimento ad altro sacerdote, alle condizioni stabilite dal diritto (cfr. cann ). 2. Contravvengono pertanto a questa norma e si assumono la relativa responsabilità morale i sacerdoti che raccolgono indistintamente offerte per la celebrazione di Messe secondo particolari intenzioni e, cumulandole in un unica offerta all insaputa degli offerenti, vi soddisfano con un unica santa Messa celebrata secondo un intenzione detta collettiva. Art Nel caso in cui gli offerenti, previamente ed esplicitamente avvertiti consentano liberamente che le loro offerte siano cumulate con altre in un unica offerta, si può soddisfarvi con una sola Celebrazione Eucaristica, celebrata secondo un unica intenzione collettiva. Art In questo caso è necessario che sia pubblicamente indicato il giorno, il luogo e l orario in cui tale santa Messa sarà celebrata, non più di due volte per settimana. 3. I pastori nelle cui diocesi si verificano questi casi, si rendano conto che questo uso, che costituisce un eccezione alla vigente legge canonica, qualora si allargasse eccessivamente - anche in base a idee errate sul significato delle offerte per le sante Messe - deve essere ritenuto un abuso e potrebbe ingenerare progressivamente nei fedeli la desuetudine di offrire l obolo per la celebrazione di sante Messe secondo intenzioni singole, estinguendo una antichissima consuetudine salutare per le singole anime e per tutta la Chiesa. 1. Nel caso di cui all art al celebrante è lecito trattenere la sola elemosina stabilita nella diocesi (cfr. can. 952). 2. La somma residua eccedente tale offerta sarà

7 Art. 4 Art.5 Art. 6 Art. 7 consegnata all Ordinario di cui al can , che la destinerà ai fini stabiliti dal diritto (cfr. can. 946). Specialmente nei santuari e nei luoghi di pellegrinaggio, dove abitualmente affluiscono numerose offerte per la celebrazione di Messe, i Rettori, onerata coscientia, devono attentamente vigilare che vengano accuratamente applicate le norme della legge universale in materia (cfr. principalmente cann ) e quelle del presente Decreto. 1. I sacerdoti che ricevono offerte per intenzioni particolari di sante Messe in grande numero, per esempio in occasione della Commemorazione dei Fedeli defunti, o di altra particolare ricorrenza, non potendoci soddisfare personalmente entro un anno (cfr. can. 953), invece di respingerle, frustando la pia volontà degli offerenti e distogliendoli dal buon proposito, devono trasmetterle ad altri sacerdoti (cfr. 955) oppure al proprio Ordinario (cfr. can. 956). 2. Se in tali o simili circostanze si configura quanto è descritto nell art. 2 1 di questo Decreto, i sacerdoti devono attenersi alle disposizioni dell art. 3. Ai Vescovi diocesani particolarmente incombe il dovere di far conoscere con prontezza e con chiarezza queste norme, valide sia per il clero secolare che religioso, e curarne l osservanza. Occorre però che anche i fedeli siano istruiti in questa materia, mediante una catechesi specifica, i cui cardini sono: l alto significato teologico dell offerta data al sacerdote per la celebrazione del Sacrificio eucaristico, al fine soprattutto di prevenire il pericolo di scandalo per la parvenza di un commercio con il sacro; l importanza ascetica dell elemosina nella vita cristiana, insegnata da Gesù stesso, di cui l offerta per la celebrazione di sante Messe è una forma eccellente; la condivisione dei beni, per cui mediante l offerta di intenzioni di Messe i fedeli concorrono al sostentamento dei ministri sacri e alla realizzazione di attività apostoliche della Chiesa. Il Sommo Pontefice, in data 22 Gennaio 1991 ha approvato in forma specifica le norme del presente Decreto e ne ha ordinato la promulgazione e l entrata in vigore. Dato in Vaticano il 22 Febbraio

8 La celebrazione Eucaristica in suffragio dei defunti E per i vivi? 8 Nei secoli passati è invalso l uso di celebrare l Eucaristia a suffragio dei defunti e rarissimamente si faceva celebrare l Eucaristia per i vivi. Purtroppo oggi non si usa più nemmeno offrire la Celebrazione Eucaristica per i defunti. Questo perché i nostri cari anziani lasciano questo mondo e molti adulti non hanno accolto il dono più prezioso che hanno lasciato: la loro fede in Gesù Cristo, Signore Risorto e purtroppo non seguono nemmeno il loro esempio di fede. La santa Madre Chiesa ha sempre favorito la preghiera per i defunti, docile all insegnamento della Parola di Dio. Infatti la sacra Scrittura ci dice che Giuda, l eroe che coordinava la difesa degli Ebrei contro i nemici pagani che occupavano la loro terra, avendo scoperto che i soldati caduti in battaglia il giorno prima avevano peccato di idolatria, fatta una colletta, per circa duemila dracme d argento, le inviò a Gerusalemme perché fosse offerto un sacrificio espiatorio, compiendo così un azione molto nobile e buona, suggerita dal pensiero della risurrezione... la sua considerazione era santa e devota. Perciò egli fece offrire il sacrificio espiatorio per i morti perché fossero assolti dal peccato (2Mac 12,43-45). E prima dei sacrificio ricorsero alla preghiera, supplicando che il peccato commesso fosse pienamente perdonato (2Mac 12,42). È quindi importante che i cristiani riscoprano l importanza di far celebrare l Eucaristia a suffragio dei defunti, soprattutto quelli che, sulla Terra, non hanno più nessuno che li ricordi con legami di affetto e vincoli d amore. Quando chiudiamo gli occhi a questo mondo e li apriremo alla luce di Dio, nella Vita Eterna per entrare nella luce e nella pace di Dio, ogni uomo ha bisogno di una purificazione al fine di togliere dal proprio intimo tutto ciò che la fragilità umana vi ha innescato di peccaminoso e di meno buono. In questo contesto di purificazione la Chiesa invita ad offrire suffragi per i propri defunti: elemosine, opere di penitenza, gesti di carità, ma soprattutto la Celebrazione Eucaristica nella quale Gesù stesso fa sue le nostre preghiere in suffragio dei nostri cari e le presenta a Dio Padre. A tale riguardo sant Agostino riferisce che la sua santa mamma

9 Monica, prima di morire, gli aveva raccomandato: «Seppellite pure questo mio corpo dove volete, senza darvi pena. Di una sola cosa vi prego: ricordatevi di me, dovunque siate, dinanzi all Altare del Signore» (Confessioni 9,11,27). E san Cirillo di Gerusalemme scrive: «Presentando a Dio Padre (nella Celebrazione Eucaristica) le preghiere per i defunti presentiamo a Lui il Cristo immolato per i nostri peccati cercando di rendere clemente per loro e per noi Dio Padre, Amico degli uomini» (catechesi Mistagogiche 5,10). Far celebrare l Eucaristia a suffragio dei nostri defunti, oltre che espressione di sincera gratitudine verso i propri cari, rappresenta per loro un grande vantaggio perché sicuramente li aiuta nella loro purificazione per poter entrare quanto prima e pienamente nella luce e nella pace di Dio. È infatti possibile comunicare con i defunti. Essi ci conoscono e, pur essendo ora in Cielo presso Dio, conoscono il mondo che hanno lasciato, conoscono le nostre cose, i nostri problemi e ne parlano fra loro e con Dio. Essi non soltanto ci conoscono ma ci sono vicini: intervengono ancora nel mondo e vi sono presenti con la loro preghiera, con la forza del loro amore, con le ispirazioni che ci offrono, con gli esempi che ci ricordano, con gli effetti della loro intercessione. Questa è la verità cattolica della Comunione dei Santi che professiamo nel Credo Apostolico. L amore che i nostri defunti hanno nutrito per le persone care non l hanno perduto. Lo conservano in Cielo, trasfigurato, e non abolito, dalla gloria. Genitori, parenti, amici parlano a Dio di noi e gli presentano le nostre intenzioni e le nostre difficoltà: pregano per noi. C è un modo di presenza dei nostri defunti che va sempre sottolineato. Essi sono presenti presso ogni Tabernacolo e presso ogni Altare su cui si celebra l Eucaristia. Sono presenti con la loro adorazione e con il loro amore per Gesù e anche con il loro amore per noi che celebriamo l Eucaristia. È vero che c è e rimane un velo tra il mondo visibile e quello invisibile. Tuttavia è altrettanto vero che l amore è più forte della morte e l amore di Cristo Risorto riempie il cuore e la vita dei nostri cari defunti. Lo stesso amore di carità che è in noi è in loro, anche se in loro è in pienezza; e, proprio a partire da questa pienezza, essi ci raggiungono e noi pure ci congiungiamo con loro, con il nostro amore e con la nostra preghiera. È quindi cosa buona giusta, nostro dovere e fonte di salvezza far 9

10 10 celebrare l Eucaristia per i defunti: i propri, certo, ma soprattutto per quelli che soffrono per la loro purificazione. Infatti Gesù ha detto: «Se amate quelli che vi amano, quale ricompensa ne avete? Non fanno così anche i pubblicani?». Queste Parole del Signore non valgono solo per i vivi, ma anche per i defunti. Se preghiamo solo per i nostri cari defunti che merito ne abbiamo? Apriamo il cuore per elevare preghiere ed offrire suffragi per tutti i defunti, di tutti i tempi, di tutta la Terra. Ma, come dicevamo all inizio di questo articolo, occorre sapere che è sempre possibile far celebrare l Eucaristia per i vivi! Pensiamo all infinito valore della Celebrazione Eucaristica: quale regalo migliore può fare un cristiano ad un suo fratello che affidarlo alla santissima Trinità nell Eucaristia? Nel giorno del Battesimo, del Compleanno, dell anniversario di Matrimonio, di Ordinazione sacra, di Professione Religiosa, per una Laurea, per un intervento chirurgico, ecc., come sarebbe bello se i cristiani facessero dono di una Celebrazione Eucaristica per chi vive occasioni di gioia, di dolore, di trepidazione. Concludo questo articolo nella speranza che i cristiani comprendano sempre più l immenso valore della Celebrazione Eucaristica e lì portino tutti i loro cari, vivi e defunti. E per quanti dormono il sonno della tomba eleviamo con fiducia la nostra preghiera: «Signore Gesù, che hai vinto la morte, fa che sentiamo vicini i nostri defunti poiché intervengono ancora nel mondo e vi sono presenti con la loro preghiera, con la forza del loro amore, con gli effetti delle loro intercessioni. Sono presenti tutti coloro che sono morti in Te, o Signore. Essi sono con noi, ci raggiungono: noi pure vogliamo congiungerci con loro, per mezzo del nostro amore e della nostra preghiera. Signore, io non credo che la vita scompaia o diminuisca: essa crescerà sempre fino a entrare nel Cielo nuovo e nella nuova Terra che hai promesso e che attende l umanità. Io mi abbandono alla tua promessa: credo nel Paradiso dove un giorno ci ritroveremo a cantare insieme il tuo amore e la tua gloria con la beata Vergine Maria, gli Angeli, i Santi e i nostri fratelli che sono già approdati al Porto beato del Cielo dove Tu, con il Padre e lo Spirito Santo, vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen». Vicini don Donato

11 La segreteria In segreteria ci si rivolge per chiedere informazioni sulla vita della Parrocchia e della Comunità Pastorale San Pietro da Verona, delle attività sportive del Palasport Altopiani, iscriversi alle iniziative, gite, cammini di catechismo, oratorio estivo. Gli orari di apertura della segreteria sono i seguenti: Lunedì, Martedì, Giovedì e Venerdì al mattino dalle ore 9:30 alle ore 11:00 al pomeriggio dalle ore 15:30 alle ore 17:30 Mercoledì Al pomeriggio dalle ore 15:30 alle ore 17:30. L archivio In archivio ci si rivolge per informazioni sull amministrazione dei Sacramenti, certificati ecclesiastici (Battesimo, Cresima, Matrimonio), per iscriversi ai percorsi battesimali e di preparazione al Sacramento Nuziale e per lasciare le intenzioni per le Celebrazioni Eucaristiche. Gli orari dell archivio verranno comunicati a Settembre Dalla domenica 26 luglio alla domenica 30 agosto la segreteria e l archivio sono chiusi. Per informazioni, documenti e certificati rivolgersi in segreteria della Parrocchia Prepositurale dei ss. Gervasio e Protasio in Seveso. 11

12 Altopiano di Seveso Cappellina Madonna del bosco via Sprelunga Chiesa Parrocchiale San Carlo piazza S. Ambrogio Cappellina Madonna Regina della Pace via Cacciatori delle Alpi Stampato in proprio presso la casa parrocchiale di Seveso il 20 Giugno

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