Il Piano Nazionale AIDS
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- Sebastiano Ernesto Novelli
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1 Il Piano Nazionale AIDS Anna Caraglia Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria
2 Politiche internazionali
3 Politiche e azioni nazionali Piano Nazionale di Prevenzione Nuovi Livelli Essenziali di Assistenza Linee d indirizzo nazionali per l educazione all affettività, sessualità e salute riproduttiva nelle scuole (Comitato Paritetico MIUR-SALUTE) PNAIDS: Piano Nazionale di Interventi contro HIV e AIDS
4 La strategia italiana per la prevenzione Piano sanitario nazionale Patto per la salute Piano nazionale della prevenzione Piani specifici (diabete, tumori, vaccini, fertilità, PNAIDS )
5 Il Piano Nazionale AIDS L impegno del nella lotta all HIV, sin dalla comparsa dell infezione da HIV/AIDS, nei primi anni 80, è stato quello di promuovere iniziative per la prevenzione, la diagnosi, il trattamento e la comunicazione connesse a tale patologia.
6 Il Piano Nazionale AIDS Proposte per il Piano Nazionale di Prevenzione e Lotta contro l AIDS ɣ L EGGE 5 GIUGNO 1990 N.135 PROGRAMMA DI INTERVENTI URGENTI PER LA PREVENZIONE E LA LOTTA CONTRO L'AIDS
7 Il Piano Nazionale AIDS ɣ Nei primi anni 90 sono state attuate politiche specifiche di prevenzione e di intervento in popolazioni colpite, quali le politiche di riduzione del danno per i tossicodipendenti per via iniettiva. ɣ Nel 1991 costituzione della Consulta delle Associazioni per la lotta contro l AIDS (CAA) D.M. 28 Novembre 1991: costituzione della Consulta per i problemi dell AIDS.
8 Piani organici di intervento
9 Piani organici di intervento
10 Piani organici di intervento Azione programmata n. 6 Lotta contro l AIDS, a stralcio del Piano sanitario nazionale con apposite risoluzioni parlamentari
11 Piani organici di intervento ɣ Progetto Obiettivo AIDS
12 Piani organici di intervento ɣ Progetto Obiettivo AIDS 1998/2000
13 ɣ L HIV continua a rappresentare un grave problema di sanità pubblica a livello globale
14 Il Piano, previsto dalla Legge 135/90, prevede l attuazione di interventi di carattere pluriennale riguardanti: ɣ prevenzione ɣ informazione ɣ ricerca ɣ sorveglianza epidemiologica ɣ sostegno dell'attività del volontariato È stato approvato il 18 novembre 2016 dalle due sezioni del CTS 7 dicembre 2016 dal CSS
15 Il 6 ottobre 2017 è stato discusso ai tavoli tecnici della Conferenza Stato-Regioni e il 26 ottobre 2017 è stata sancita l Intesa
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17 Obiettivi prioritari degli interventi previsti nel Piano Nazionale AIDS sono: ɣ Delineare e realizzare progetti finalizzati alla definizione di modelli di intervento per ridurre il numero delle nuove infezioni ɣ Facilitare l accesso al test e l emersione del sommerso ɣ Garantire a tutti l accesso alle cure ɣ Favorire il mantenimento in cura dei pazienti diagnosticati e in trattamento ɣ Migliorare lo stato di salute e di benessere delle persone che vivono con HIV e AIDS (PLWHA) ɣ Coordinare i piani di intervento sul territorio nazionale ɣ Tutelare i diritti sociali e lavorativi delle persone PLWHA ɣ Promuovere la lotta allo stigma ɣ Promuovere l Empowerment e il coinvolgimento attivo delle popolazione chiave (MSM, detenuti, migranti, persone che utilizzano sostanze, sex workers, persone Transgender)
18 Il PNAIDS si propone di delineare il miglior percorso possibile per conseguire gli obiettivi indicati come prioritari dalle agenzie internazionali (ECDC, UNAIDS, OMS), allineandosi alle strategie indicate nell Action plan for the health sector response to HIV in the WHO European Region (Regione Europea dell OMS, Copenhagen Settembre 2016)
19 In particolare, il Piano si propone di conseguire: ɣ L incremento della percentuale dei casi diagnosticati e mantenuti in cura fino al raggiungimento del 90% delle persone PLWHA che si stimano viventi in Italia ɣ L attivazione di un percorso diagnostico terapeutico definito in almeno l 80% dei Centri clinici deputati all assistenza delle persone PLWHA ɣ Il mantenimento di livelli di viremia <50 copie/ml in più del 90% dei pazienti trattati (<5% di fallimenti virologici/anno) ɣ La riduzione a meno del 5% all anno della perdita di contatto da parte dei Centri clinici con i pazienti seguiti dai centri ɣ La riduzione del 50% dei casi di diagnosi tardiva di infezione (AIDS presenter, conte di CD4 200/µL) ɣ La riduzione del 25% dei casi che si presentano con CD4 > 200 <350/µL ɣ L allineamento con Action Plan dell OMS/EU
20 Documenti per l implementazione del PNAIDS ɣ Modifiche Legge 135/90 ɣ Aggiornamento del Documento di consenso sulle politiche di offerta e le modalità di esecuzione del test per HIV in Italia, Intesa Stato/Regioni del 27 luglio 2011 (Rep. n. 134/CSR) - G.U. Serie Generale, n. 191 del 18 agosto 2011 ɣ Aggiornamento del documento Assistenza carceraria alle persone Hiv+ Intesa Stato/Regioni del 15 marzo 2012 ɣ Documento profilassi Pre-Esposizione (PrEP): come implementarla, a chi offrirla, come raggiungere il target, dove erogarla e come stimolarne la richiesta e favorire l aderenza al trattamento ɣ Documento Formazione operatori, formazione permanente delle figure deputate a gestire gli interventi previsti per la lotta all HIV/AIDS ɣ Documento Formazione giovani, formazione agli studenti della scuola di ogni ordine e grado sulle tematiche HIV/AIDS e IST in un programma complessivo di prevenzione ed educazione alla salute da integrare nel curriculum scolastico
21 Documenti e azioni per l implementazione del PNAIDS ɣ Documento per gli interventi di prevenzione e formazione sulla popolazione giovanile, con particolare riferimento alla popolazione scolastica (in collaborazione con il MIUR) ɣ Campagna di comunicazione istituzionale rivolta ai giovani ɣ Lotta allo stigma, alla discriminazione su lavoro, in ambito scolastico, in ogni attività pubblica ɣ Progetti di ricerca ɣ Sostegno dell'attività del volontariato ɣ Trapianti in persone PLWHA
22 Grazie per l attenzione! a.caraglia@sanita.it
La RDD nel Piano nazionale AIDS
Anna Caraglia Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria 1987 Istituzione Commissione Nazionale per la lotta contro l AIDS (CNA) 1990 L EGGE 5 GIUGNO 1990 N.135 PROGRAMMA DI INTERVENTI URGENTI PER
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