LA BUSINESS INTELLIGENCE DEI FABBISOGNI STANDARD VADEMECUM BUSINESS INTELLIGENCE OPENCIVITAS
|
|
- Gianluigi Ranieri
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 LA BUSINESS INTELLIGENCE DEI FABBISOGNI STANDARD VADEMECUM BUSINESS INTELLIGENCE OPENCIVITAS 28 OTTOBRE 2014
2 INDICE L OBIETTIVO DELLA BUSINESS INTELLIGENCE OPENCIVITAS... 3 IL QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO... 3 COSA SONO I FABBISOGNI STANDARD... 4 LE FUNZIONI FONDAMENTALI DEI COMUNI... 4 LE FUNZIONI FONDAMENTALI DELLE PROVINCE... 6 I MODELLI ORGANIZZATIVI DEI COMUNI... 7 IL CALCOLO DELLA SPESA STORICA 2010 DEI COMUNI... 7 IL CALCOLO DELLA SPESA STORICA 2010 DELLE PROVINCE... 9 I FABBISOGNI STANDARD DEI COMUNI ESPRESSI IN EURO I FABBISOGNI STANDARD DELLE PROVINCE ESPRESSI IN EURO
3 L OBIETTIVO DELLA BUSINESS INTELLIGENCE OPENCIVITAS La Business Intelligence Opencivitas è uno strumento online di esplorazione, benchmarking e simulazione dei dati dei Comuni, delle Unioni di Comuni e delle Province, raccolti ed elaborati per la determinazione dei fabbisogni standard. Attraverso questo strumento i cittadini e gli amministratori locali possono monitorare il fabbisogno finanziario e la performance di tutti gli enti locali italiani delle regioni a statuto ordinario, confrontando il posizionamento del proprio ente rispetto agli altri, in modo da rendere più facile il controllo dei cittadini e supportare gli amministratori locali nell individuazione delle strategie di gestione per l erogazione più efficiente dei servizi. In questa prima versione di Opencivitas la spesa storica del 2010 (per il calcolo della spesa storica si consulti le sezioni Il calcolo della spesa storica 2010 dei comuni e Il calcolo della spesa storica 2010 delle province) viene confrontata con i fabbisogni standard tramutati in euro con riferimento al 2010 (si veda al riguardo le sezioni Fabbisogni standard dei comuni espressi in euro 2010 e Fabbisogni standard delle province espressi in euro 2010), fornendo per ogni comune e ogni funzione fondamentale un differenziale di spesa positivo quando il fabbisogno è più alto della spesa storica, negativo quando il fabbisogno è più basso della spesa storica. È importante precisare che il differenziale tra spesa storica e fabbisogno è riconducibile sia all efficienza con cui i servizi locali vengono forniti, sia ai livelli quantitativi delle prestazioni. L individuazione di queste due componenti è in corso di definizione e sarà inserita nelle future evoluzioni di Opencivitas. La scelta del 2010 quale anno di riferimento nasce dalla necessità di utilizzare, in questa prima versione di Opencivitas, i dati certificati dell ultimo anno disponibile all inizio delle elaborazioni. L'aggiornamento al 2013 verrà realizzato appena saranno utilizzabili le relative informazioni. IL QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO La fonte normativa di riferimento dei fabbisogni standard è la Legge 5 maggio 2009 n. 42 di delega in materia di federalismo fiscale e le relative disposizioni attuative, emanate con il Decreto legislativo 26 novembre 2010 n Questo complesso di norme segna il punto di partenza di un importante processo di riforma che ha l obiettivo di erogare i trasferimenti perequativi agli enti locali in base ai fabbisogni standard, abbandonando il criterio della spesa storica, ritenuto causa di inefficienze nella distribuzione dei trasferimenti governativi e di cattiva gestione della spesa da parte dei governi locali. Nel mese di dicembre del 2013, dopo tre anni di intenso lavoro, la SOSE Soluzioni per il Sistema Economico S.p.A., in collaborazione con l Istituto per la Finanza e l Economia Locale (IFEL Fondazione ANCI), l Unione delle Province Italiane (UPI), sotto la supervisione delle Commissione tecnica paritetica per l attuazione del federalismo fiscale (COPAFF), ha completato, nei tempi prestabiliti, la determinazione dei fabbisogni standard delle funzioni fondamentali dei Comuni e delle Province delle regioni a statuto ordinario. 3
4 COSA SONO I FABBISOGNI STANDARD I fabbisogni standard esprimono il peso specifico di ogni ente locale in termini di fabbisogno finanziario, sintetizzando in un coefficiente di riparto i fattori di domanda e offerta, estranei alle scelte discrezionali degli amministratori locali, che meglio spiegano i differenziali di costo e di bisogno lungo il territorio. Il calcolo dei fabbisogni standard poggia, quindi, sull idea che le necessità finanziarie di un ente locale sono espressione dei servizi offerti, delle caratteristiche territoriali e degli aspetti sociali, economici e demografici della popolazione residente. Mantenendo fermo questo principio, la SOSE ha elaborato una procedura di calcolo specifica per il sistema italiano, riconducibile nell alveo della metodologia RCA (Regression Cost Base Approach) che è considerata la più avanzata dalla comunità scientifica internazionale. Questa metodologia prevede la determinazione dei fabbisogni standard attraverso la stima di una funzione di costo (RCA puro) e/o di una funzione di spesa (RCA funzione di spesa), utilizzando la tecnica della regressione multipla lineare. A partire dal 2015 i fabbisogni standard, insieme alla stima della capacità fiscale, saranno funzionali al riparto delle risorse destinate alla perequazione fiscale consentendo il graduale superamento del criterio della spesa storica ritenuto una delle principali cause di inefficienza nella gestione della spesa da parte dei governi locali. È opportuno evidenziare, inoltre, che il processo di determinazione dei fabbisogni standard ha prodotto un notevole ampliamento del patrimonio informativo di supporto al decisore politico, sia per l individuazione dei processi di gestione dei servizi pubblici locali più efficienti, sia per la definizione dei livelli essenziali delle prestazioni delle funzioni fondamentali, di cui all'articolo 117, secondo comma, lettere m) e p), della Costituzione. LE FUNZIONI FONDAMENTALI DEI COMUNI Le funzioni fondamentali dei Comuni oggetto di standardizzazione del fabbisogno, indicate nell articolo 3 del D.lgs. 216/10, sono elencate di seguito nella tabella 1 con l indicazione dell ammontare della spesa storica corrispondente a ciascuna funzione, secondo quanto registrato nel Certificato di Conto Consuntivo da ogni ente per l anno Tabella 1 - Distribuzione delle spese correnti impegnate per le sei funzioni fondamentali, Certificati di Conto Consuntivo (CCC) 2010, Comuni appartenenti alle Regioni a statuto ordinario Spese correnti impegnate da CCC Funzioni fondamentali (Interventi 1, 2, 3, 4, 5 e 7) Ammontare (Euro) Percentuale Funzioni generali di amministrazione, di gestione e di controllo (solo 70%) ,8% Funzioni di polizia locale ,8% Funzioni di istruzione pubblica ,8% Funzioni nel campo della viabilità e dei trasporti ,6% Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell ambiente ,2% Funzioni del settore sociale ,9% Totale funzioni fondamentali ,00% 4
5 Per quanto riguarda i comuni, è importante sottolineare che il calcolo dei fabbisogni standard è stato condotto segmentando quattro, delle sei funzioni fondamentali, in dieci sotto-funzioni o servizi, in modo da poter adattare la metodologia generale alle specificità dei servizi offerti, raggiungendo così elevati livelli di precisione nell individuazione del fabbisogno delle diverse realtà territoriali. Il calcolo dei fabbisogni standard dei comuni, quindi, si articola su dodici servizi, per ognuno dei quali è stata redatta una specifica nota metodologica (la cui sigla di riferimento è indicata tra parentesi nell elenco che segue). Le funzioni generali di amministrazione, di gestione e di controllo sono state segmentate in quattro servizi per ognuno dei quali è stato predisposto uno specifico questionario: ufficio tributi (FC01A); ufficio tecnico (FC01B); anagrafe (FC01C); servizi generali (FC01D). Le funzioni nel campo della viabilità e dei trasporti sono state segmentate in due servizi: viabilità (FC04A); trasporto pubblico locale (FC04B). Le funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell ambiente sono state segmentate in due servizi: territorio (FC05A); gestione dei rifiuti (FC05B). Le funzioni del settore sociale sono state segmentate in due servizi: servizi sociali generali (FC06A); asili nido (FC06B). Hanno mantenuto, invece, la loro unitarietà originaria le seguenti funzioni: polizia locale (FC02U); istruzione pubblica (FC03U). 5
6 LE FUNZIONI FONDAMENTALI DELLE PROVINCE Le funzioni fondamentali delle Province oggetto di standardizzazione del fabbisogno, indicate nell articolo 3 del D.lgs. 216/10, sono elencate di seguito nella tabella 2 con l indicazione dell ammontare della spesa storica corrispondente a ciascuna funzione, secondo quanto registrato nel Certificato di Conto Consuntivo da ogni ente per l anno Tabella 2 - Distribuzione delle spese correnti impegnate per le sei funzioni fondamentali, Certificati di Conto Consuntivo (CCC) 2010, Province appartenenti alle Regioni a statuto ordinario Funzioni fondamentali Spese correnti impegnate da CCC (Interventi 1, 2, 3, 4, 5 e 7) Ammontare (Euro) Percentuale Funzioni generali di amministrazione, di gestione e di controllo (solo 70%) ,74% Funzioni di istruzione pubblica ,91% Funzioni nel campo dei trasporti ,47% Funzioni riguardanti la gestione del territorio ,88% Funzioni nel campo della tutela ambientale ,06% Funzioni nel campo dello sviluppo economico (servizi del mercato del lavoro) ,96% Totale funzioni fondamentali ,00% Il calcolo dei fabbisogni standard delle Province si articola su sette funzioni, per ognuna dei quali è stata redatta una specifica nota metodologica e uno specifico questionario, la cui sigla di riferimento è indicata tra parentesi nell elenco che segue: funzioni generali (FP01U); istruzione pubblica (FP02U); trasporti (FP03U); gestione del territorio (FP04U); tutela ambientale (FP05U); mercato del lavoro (FP06U); polizia Provinciale (FP07U). 6
7 I MODELLI ORGANIZZATIVI DEI COMUNI Le informazioni acquisite con i questionari hanno permesso di censire, per la prima volta, i modelli organizzativi e le forme di gestione utilizzate dagli enti locali per la fornitura dei servizi, consentendo, in sede di stima dei fabbisogni standard, di valutarne l impatto sulla spesa come richiesto dall articolo 4 comma 3 del D.lgs. 216/10. Di particolare importanza è la mappatura delle forme associate, attraverso le quali i comuni offrono i servizi relativi a una o più funzioni in forma congiunta con altri enti. In particolare sono state rilevate le seguenti forme associate: unioni di comuni, convenzioni, consorzi, comunità montane, e bacini. IL CALCOLO DELLA SPESA STORICA 2010 DEI COMUNI La spesa storica 2010 per le funzioni fondamentali dei comuni é stata determinata considerando la spesa corrente impegnata nei Certificati di Conto Consuntivo (CCC) per l anno 2010, al netto degli interessi passivi, degli ammortamenti, degli oneri straordinari di gestione (Interventi 1, 2, 3, 4, 5 e 7). Per i comuni per i quali non si disponeva del CCC del 2010 è stato preso a riferimento l ultima annualità disponibile prima del La spesa storica complessiva di tutte la funzioni fondamentali è stata ottenuta sommando le singole voci di ciascuna funzione. Al fine di rendere il più omogenea e comparabile possibile la spesa storica di riferimento di tutti i 6702 comuni, in relazione alle particolarità di ogni funzione fondamentale, sono state adottate le modalità specifiche di calcolo riportate di seguito. La spesa storica delle funzioni di istruzione pubblica è stata calcolata al netto delle entrate da utenza (Quadro 2 riga 175, 180, 185, 190 del CCC 2010). La spesa storica delle funzioni per il servizio del trasporto pubblico locale e servizi connessi è stata calcolata al netto delle entrate per trasporti pubblici locali e servizi connessi (Quadro 2 riga 235 del CCC 2010), delle entrate da Regione, Province e Agenzie della Mobilità (Questionario FC04U). La spesa storica delle funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell ambiente - servizio smaltimento rifiuti - comprende anche il campo C09 'Ricavi riscossi direttamente dalla società di gestione' (Questionario FC05U). La spesa storica delle funzioni nel settore sociale (al netto del servizio di asilo nido) è stata calcolata al netto delle Entrate da utenza (Quadro 2 riga 265, 270, 275, 280 del Certificato di Conto Consuntivo 2010) e al netto delle entrate da S.S.N o da A.S.L. La spesa storica del Servizio di Asili nido è stata calcolata al netto delle Entrate da utenza (Quadro 2 riga 260 del Certificato di Conto Consuntivo 2010). 7
8 Le spese storiche dei macro-servizi: FC01A, FC01B, FC01C, FC01D delle Funzioni generali di amministrazione gestione e controllo sono state considerate al 70%, come stabilito dall articolo 3 del D.Lgs. 216/2010. Nella Tabella 3 vengono riportate le modalità di calcolo della spesa storica 2010 dei comuni tenendo conto di tutte le peculiarità sopra illustrate. Tabella 3 Modalità di calcolo della Spesa Storica 2010 di tutte le funzioni fondamentali dei comuni Funzioni Formula di calcolo della Spesa storica da CCC FC01A - Servizi di Gestione delle Entrate Tributarie e Servizi Fiscali FC01B - Servizi di Ufficio Tecnico (Quadro 4 riga 20 colonna 1,2,3,4,5,7) 0.70 (Quadro 4 riga 30 colonna 1,2,3,4,5,7) 0.70 FC01C - Servizi di Anagrafe, Stato Civile, Elettorale, Leva e Servizio Statistico (Quadro 4 riga 35 colonna 1,2,3,4,5,7) 0.70 Quadro 4 righe 7, 10, 15, 25, 37 FC01D - Altri Servizi Generali 0.70 colonna 1,2,3,4,5,7 FC02U - Funzioni di polizia locale FC03U - Funzioni di istruzione pubblica FC04A - Funzioni nel campo della viabilità FC04B - Funzioni per il servizio del trasporto pubblico locale e servizi connessi FC05A - Funzioni riguardanti la gestione del territorio FC05B - Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell ambiente Servizio smaltimento rifiuti FC06A - Funzioni nel settore sociale (al netto del servizio di asilo nido) FC06B - Servizio di Asili nido (Quadro 4 riga 45 colonna 1,2,3,4,5,7) (Quadro 4 riga 55 colonna 1,2,3,4,5,7) (Quadro 4 riga 72 colonna 1,2,3,4,5,7) (Quadro 2 righe 175, 180, 185, 190 colonna 1) (Quadro 4 righe 115, 120 colonna 1,2,3,4,5,7) (Quadro 4 riga 122 colonna 1,2,3,4,5,7) Quadro 2 riga 235 colonna 1 R02 Entrate da Regioni (col. 4,5,6) R03 Entrate da Province(col. 4,5,6) R04 Entrate da Agenzie della mobilità (col. 4,5,6) (Quadro 4 righe 130, 137, 147 colonna 1,2,3,4,5,7) (Quadro 4 riga 145 colonna 1,2,3,4,5,7) + C09 Ricavi riscossi direttamente dalla Società di gestione (Quadro 4 riga 150 colonna 1,2,3,4,5,7) (Quadro 4 riga 155 colonna 1,2,3,4,5,7) (Quadro 2 righe 265, 270, 275, 280 colonna 1) R02 Entrate da S. S. N. o da A. S. L. (col. 1,2,3 col. 4,5,6) 1 Se il comune non presenta il servizio di asilo nido allora la spesa storica include anche il rigo Quadro 4 riga 155 colonna 1,2,3,4,5,7) e le Entrate da utenza includono anche il rigo Quadro 2 riga 260 colonna 1 (Quadro 4 riga 155 colonna 1,2,3,4,5,7) Quadro 2 riga 260 colonna 1 Se il comune non presenta il servizio di asilo nido allora la spesa storica viene posta pari a zero 1 Le Entrate da S.S.N o da A.S.L vengono sottratte per intero dal calcolo della Spesa Storica 2010 se il loro peso percentuale rispetto alla Spesa storica della funzione sociale (al netto del servizio di asilo nido e delle entrate da utenza) è inferiore all 80%, altrimenti viene sottratto l 80% della Spesa storica della funzione sociale (al netto del servizio di asilo nido e delle entrate da utenza). 8
9 IL CALCOLO DELLA SPESA STORICA 2010 DELLE PROVINCE La spesa storica 2010 per le funzioni fondamentali delle province é stata determinata considerando la spesa corrente impegnata nei Certificati di Conto Consuntivo (CCC) per l anno 2010, al netto degli interessi passivi, degli ammortamenti e degli oneri straordinari di gestione (Interventi 1, 2, 3, 4, 5 e 7). Al fine di rendere il più omogenea e comparabile possibile la spesa storica di riferimento delle 86 province, in relazione alle particolarità di ogni funzione fondamentale sono state adottate le modalità specifiche di calcolo riportate di seguito. La spesa storica delle funzioni generali di amministrazione gestione e controllo sono state considerate al 70%, come stabilito dall articolo 3 del D.Lgs. 216/2010 e nettizzate della spesa afferente ai servizi di polizia provinciale ricostruita attraverso il quadro W del questionario FP07U. La spesa storica delle funzioni di istruzione pubblica, nel campo dei trasporti e relative allo sviluppo economico (servizi del mercato del lavoro) è stata considerata al netto delle funzioni delegate dalle regioni moltiplicando la spesa desunta dal CCC per il rapporto tra il Fabbisogno Standard Assegnato (FSA) e il Fabbisogno Standard Teorico (FST) calcolati come descritto nella sezione Fabbisogni standard delle province espressi in euro2010. La spesa storica delle funzioni riguardanti la gestione del territorio è stata considerata, sia al netto della spesa afferente ai servizi di polizia provinciale ricostruita attraverso il quadro W del questionario FP07U, sia al netto delle funzioni delegate dalle regioni moltiplicando la spesa desunta dal CCC per il rapporto tra il Fabbisogno Standard Assegnato (FSA) e il Fabbisogno Standard Teorico (FST) calcolati come descritto nella sezione Fabbisogni standard delle province espressi in euro2010. La spesa storica delle funzioni nel campo della tutela ambientale è stata considerata al netto della spesa afferente ai servizi di polizia provinciale ricostruita attraverso il quadro W del questionario FP07U. La spesa storica afferente ai servizi di polizia provinciale è stata interamente ricostruita attraverso il quadro W del questionario FP07U. Nella Tabella 4 vengono riportate le modalità di calcolo della spesa storica 2010 delle province tenendo conto di tutte le peculiarità sopra illustrate. 9
10 Tabella 4 Modalità di calcolo della Spesa Storica 2010 di tutte le funzioni fondamentali delle province Funzioni Formula di calcolo della Spesa storica da CCC FP01U - Funzioni generali di amministrazione gestione e controllo FP02U - Funzioni di istruzione pubblica FP03U - Funzioni nel campo dei trasporti FP04U - Funzioni riguardanti la gestione del territorio FP05U - Funzioni nel campo della tutela ambientale FP06U - Funzioni nel campo dello sviluppo economico (Servizi del mercato del lavoro) FP07U - Servizi di polizia provinciale [ (Quadro 4 riga 5 colonna 1,2,3,4,5,7) (W01 + W02 + W03 + W04 + W05 + W06 colonna 1)] 0.70 (Quadro 4 riga 40 colonna 1,2,3,4,5,7) FSA FST (Quadro 4 riga 75 colonna 1,2,3,4,5,7) FSA FST [ (Quadro 4 riga 80 colonna 1,2,3,4,5,7) (W01 + W02 + W03 + W04 + W05 + W06 colonna 2)] FSA FST [ (Quadro 4 riga 90 colonna 1,2,3,4,5,7) (W01 + W02 + W03 + W04 + W05 + W06 colonna 3)] (Quadro 4 riga 136 colonna 1,2,3,4,5,7) FSA FST (W01+W02+W03+W04+W05+W06)col.1 + (W01+W02+W03+W04+W05+W06)col (W01+W02+W03+W04+W05+W06)col.3 + (W01+W02+W03+W04+W05+W06)col.4 FSA = Fabbisogno standard assegnato; FST = Fabbisogno standard teorico. 10
11 I FABBISOGNI STANDARD DEI COMUNI ESPRESSI IN EURO2010 In merito a ogni funzione l espressione in euro2010 del fabbisogno standard di ciascun comune si ottiene moltiplicando il coefficiente di riparto, desumibile dalle specifiche note metodologiche, per l ammontare totale della spesa storica della funzione in oggetto, definita secondo i criteri riportati nella tabella 3 della sezione Il calcolo della spesa storica 2010 dei comuni. Ad esempio, nel caso delle funzioni di polizia locale, l espressione in euro2010 del fabbisogno standard (FSC2010[polizia locale] i ) del comune i-esimo si ottiene nel modo seguente: FSC2010[polizia locale] i = Coef_riparto_c[polizia locale] i Spesa storica polizia locale comunale L espressione in euro2010 del fabbisogno standard complessivo di ciascun comune riferito al totale delle funzioni fondamentali (FSC2010[TOT] i ) è stata ottenuta in due passaggi. In prima battuta è stato calcolato un coefficiente di riparto complessivo (Coef_riparto_c[TOT] i ) pari al rapporto tra la somma dei fabbisogni standard teorici di tutte le funzioni del comune i-esimo (FS TOTi ) e la 6702 sommatoria ( i=1 FS TOTi ) dei fabbisogni standard teorici delle funzioni fondamentali di tutti i comuni come riportato di seguito: Coef_riparto_c[TOT] i = FS TOTi 6702 i=1 FS TOTi dove per Fabbisogno standard teorico (FS) s intende il valore in euro derivante direttamente dall applicazione della funzione di stima dei fabbisogni standard, come descritto nella nota metodologica di ogni funzione comunale. In merito ai servizi di trasporto pubblico locale (FC04B), si precisa che il FS è stato considerato solo per una quota pari al 28,33%. Questo abbattimento si è reso necessario in quanto, per giungere a stimare il fabbisogno, si è dovuta considerare la spesa totale comprendente, oltre alle spese proprie del comune, anche i trasferimenti degli altri enti territoriali e le entrate da biglietti, mentre nel calcolo del coefficiente di riparto complessivo si prende a riferimento solo l ammontare delle spese proprie dei comuni. Successivamente il coefficiente di riparto complessivo (Coef_riparto_c[TOT] i ) è stato moltiplicato per la spesa storica di tutte le funzioni fondamentali, ottenuta sommando le singole voci di spesa storica di ciascuna funzione, calcolate secondo i criteri riportati nella tabella 3 della sezione Il calcolo della spesa storica 2010 dei comuni. Quindi, l espressione in euro2010 del fabbisogno standard complessivo di ciascun comune riferito al totale delle funzioni fondamentali (FSC2010[TOT] i ) corrisponde a: FSC2010[TOT] i = Coef_riparto_c[TOT] i Spesa storica totale funzioni fondamentali comunali 11
12 Il modello italiano di calcolo dei fabbisogni standard, essendo a vincolo di bilancio chiuso, consente di riferire l espressione in euro anche ad annualità più recenti (nel momento in cui dati siano disponibili). Per esprimere i fabbisogni standard dei comuni in euro2013, ad esempio, è sufficiente utilizzare nel calcolo la spesa storica del È importante precisare che il fabbisogno complessivo espresso in euro 2010 (FSC2010[TOT] i ) dipende solo dall ammontare complessivo della spesa storica del 2010 ma non dalla sua composizione, altrimenti il fabbisogno standard complessivo sarebbe stato erroneamente influenzato dalla distribuzione della spesa storica lungo le funzioni fondamentali. Quindi, il fabbisogno complessivo in euro2010 (FSC2010[TOT] i ) corrisponde alla somma dei singoli fabbisogni in euro relativi ai vari servizi moltiplicati per un coefficiente π j come riportato nella formula seguente. Il coefficiente π j misura come il peso di ogni funzione j cambia nella composizione del fabbisogno complessivo rispetto alla composizione della spesa storica. FSC2010[TOT] i = 12 j=1 ) (π j FSC2010 funzione j i dove π j = peso della funzione j nella composizione del fabbisogno rispetto al peso della funzione j nella composizione della spesa storica. Si ricorda, infine, che l unico fabbisogno da considerare per la determinazione dei trasferimenti è il fabbisogno standard complessivo. 12
13 Tabella 5 Peso delle funzioni fondamentali nella composizione del fabbisogno rispetto al peso nella composizione della spesa storica dei comuni Funzioni Peso π FC01A - Servizi di Gestione delle Entrate Tributarie e Servizi Fiscali 1, FC01B - Servizi di Ufficio Tecnico 1, FC01C - Servizi di Anagrafe, Stato Civile, Elettorale, Leva e Servizio Statistico 1, FC01D - Altri Servizi Generali 0, FC02U - Funzioni di polizia locale 0, FC03U - Funzioni di istruzione pubblica 1, FC04A - Funzioni nel campo della viabilità 0, FC04B - Funzioni per il servizio del trasporto pubblico locale e servizi connessi 1, FC05A - Funzioni riguardanti la gestione del territorio 0, FC05B - Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell ambiente Servizio smaltimento rifiuti 0, FC06A - Funzioni nel settore sociale (al netto del servizio di asilo nido) 1, FC06B - Servizio di Asili nido 0,
14 I FABBISOGNI STANDARD DELLE PROVINCE ESPRESSI IN EURO2010 In merito a ogni funzione l espressione in euro2010 del fabbisogno standard di ciascuna provincia si ottiene moltiplicando il coefficiente di riparto, desumibile dalle specifiche note metodologiche, per l ammontare totale della spesa storica della funzione in oggetto, definita secondo i criteri riportati nella tabella 4 della sezione Il calcolo della spesa storica 2010 delle province. Ad esempio, nel caso delle funzioni generali di amministrazione gestione e controllo, l espressione in euro2010 del fabbisogno standard (FSP2010[amministrazione] i ) della provincia i-esima si ottiene nel modo seguente: (FSP2010[amministrazione] i = Coef_riparto_p[amministrazione] i Spesa storica amministrazione provinciale L espressione in euro2010 del fabbisogno standard complessivo di ciascuna provincia riferito al totale delle funzioni fondamentali (FSP2010[TOT] i ) è stata ottenuta in due passaggi. In prima battuta è stato calcolato un coefficiente di riparto complessivo (Coef_riparto_p[TOT] i ) pari al rapporto tra la somma dei fabbisogni standard assegnati di tutte le funzioni della provincia i-esima 6702 (FSA TOTi ) e la sommatoria ( i=1 FSA TOTi ) dei fabbisogni standard assegnati delle funzioni fondamentali di tutte le province come riportato di seguito: Coef_riparto_p[TOT] i = FSA TOTi 6702 i=1 FSA TOTi dove per Fabbisogno standard assegnato (FSA) s intende il valore in euro derivante direttamente dall applicazione della funzione di stima dei fabbisogni standard, come descritto nella nota metodologica di ogni funzione provinciale, valorizzando una serie di variabili obiettivo a valore standard. È importante precisare che nel caso delle province il Fabbisogno standard teorico (FST) è stato utilizzato solo in due casi: le funzioni nel campo della tutela ambientale (FP05U) e i servizi di polizia provinciale (FP07U) dove non ci sono variabili obiettivo. Successivamente il coefficiente di riparto complessivo (Coef_riparto_p[TOT] i ) è stato moltiplicato per la spesa storica di tutte le funzioni fondamentali, ottenuta sommando le singole voci di spesa storica di ciascuna funzione, calcolate secondo i criteri riportati nella tabella 4 della sezione Il calcolo della spesa storica 2010 delle province. Quindi, l espressione in euro2010 del fabbisogno standard complessivo di ciascuna provincia riferito al totale delle funzioni fondamentali (FSP2010[TOT] i ) corrisponde a: FSP2010[TOT] i = Coef_riparto_p[TOT] i Spesa storica totale funzioni fondamentali provinciali 14
15 Il modello italiano di calcolo dei fabbisogni standard, essendo a vincolo di bilancio chiuso, consente di riferire l espressione in euro anche ad annualità più recenti (nel momento in cui dati siano disponibili). Come per i comuni, quindi, per esprimere i fabbisogni standard delle province in euro2013, ad esempio, è sufficiente utilizzare nel calcolo la spesa storica del È importante precisare che il fabbisogno complessivo espresso in euro 2010 (FSP2010[TOT] i ) dipende solo dall ammontare complessivo della spesa storica del 2010 ma non dalla sua composizione, altrimenti il fabbisogno standard complessivo sarebbe stato erroneamente influenzato dalla distribuzione della spesa storica lungo le funzioni fondamentali. Quindi, il fabbisogno complessivo in euro2010 (FSP2010[TOT] i ) corrisponde alla somma dei singoli fabbisogni in euro relativi ai vari servizi moltiplicati per un coefficiente π j come riportato nella formula seguente. Il coefficiente π j misura come il peso di ogni funzione j cambia nella composizione del fabbisogno complessivo rispetto alla composizione della spesa storica. FSP2010[TOT] i = 7 j=1 ) (π j FSP2010 funzione j i dove π j = peso della funzione j nella composizione del fabbisogno rispetto al peso della funzione j nella composizione della spesa storica. Si ricorda, infine, che l unico fabbisogno da considerare per la determinazione dei trasferimenti è il fabbisogno standard complessivo. Tabella 6 Peso delle funzioni fondamentali nella composizione del fabbisogno rispetto al peso nella composizione della spesa storica delle province Funzioni Peso π FP01U - Funzioni generali di amministrazione gestione e controllo 0, FP02U - Funzioni di istruzione pubblica 1, FP03U - Funzioni nel campo dei trasporti 1, FP04U - Funzioni riguardanti la gestione del territorio 1, FP05U - Funzioni nel campo della tutela ambientale 0, FP06U - Funzioni nel campo dello sviluppo economico (Servizi del mercato del lavoro) 1, FP07U - Servizi di polizia provinciale 0,
16 Soluzioni per il Sistema Economico S.p.a. Via Mentore Maggini, 48C Roma - Italia info@sose.it Tel Fax Il presente documento ha un uso esclusivamente informativo. Con il presente documento la Sose Soluzioni per il Sistema Economico S.p.a. non riconosce alcuna garanzia, esplicita o implicita. Le informazioni contenute nel presente documento sono soggette a modifiche senza preavviso. Nessuna parte di questo documento può essere riprodotta in qualsiasi forma o mezzo elettronico o meccanico, per alcun uso, senza il permesso scritto della Sose Soluzioni per il Sistema Economico S.p.a. Documento fuori pubblicazione Soluzioni per il Sistema Economico S.p.a. Tutti i diritti riservati. 16
Modalità di riparto del Fondo di Solidarietà Comunale (FSC) 2015 per le RSO Nota metodologica
Roma, 30 marzo 2015 Modalità di riparto del Fondo di Solidarietà Comunale (FSC) 2015 per le RSO Nota metodologica 1. Determinazione e alimentazione del Fondo di Solidarietà Comunale per le Regioni a Statuto
DettagliDECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 21 dicembre 2012
DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 21 dicembre 2012 Adozione della nota metodologica e del fabbisogno standard per ciascun Comune e Provincia, relativi alle funzioni di polizia locale (Comuni),
DettagliREGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI PER L EROGAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO AL PERSONALE DIPENDENTE
REGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI PER L EROGAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO AL PERSONALE DIPENDENTE Approvato con deliberazione del Consiglio dei Delegati n. 13 del 30/12/2008 Approvato dalla Provincia di
DettagliCAPITOLO 20 AGGIORNAMENTO DEL CODICE DI STOCCAGGIO
CAPITOLO 20 AGGIORNAMENTO DEL CODICE DI STOCCAGGIO 20.1 PREMESSA... 255 20.2 COMITATO DI CONSULTAZIONE... 255 20.3 SOGGETTI TITOLATI A PRESENTARE RICHIESTE DI MODIFICA... 255 20.4 REQUISITI DI RICEVIBILITA
DettagliSISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA CUSTOMER S SATISFACTION E DELLA PERFORMANCE ORGANIZZATIVA
SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA CUSTOMER S SATISFACTION E DELLA PERFORMANCE ORGANIZZATIVA Sommario I principi di riferimento... 2 Misurazione dei risultati delle strutture ante D.L. n. 78/2010...
DettagliPresupposti per la determinazione per l anno 2003 del prezzo all ingrosso dell energia elettrica destinata ai clienti del mercato vincolato
Relazione tecnica Presupposti per la determinazione per l anno 2003 del prezzo all ingrosso dell energia elettrica destinata ai clienti del mercato vincolato 1. Premessa e contesto normativo Il provvedimento
DettagliRISOLUZIONE N. 314/E QUESITO
RISOLUZIONE N. 314/E Roma, 05 novembre 2007 Direzione Centrale Normativa e Contenzioso OGGETTO: IVA. - Svolgimento in forma associata di funzioni e servizi da parte di enti locali. - Decreto del Presidente
DettagliPreventivo Economico Finanziario anno 2015
Preventivo Economico Finanziario anno 2015 1 Risultato della gestione patrimoniale individuale 720.000 2 Dividendi e proventi assimilati: 250.000 a) da società strumentali b) da altre immobilizzazioni
DettagliAutorità Nazionale Anticorruzione e per la valutazione e la trasparenza delle amministrazioni pubbliche
Autorità Nazionale Anticorruzione e per la valutazione e la trasparenza delle amministrazioni pubbliche Metodologia dell attività di vigilanza e controllo dell Autorità in relazione agli obblighi di pubblicazione
DettagliORDINE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI. Circoscrizione del Tribunale di Locri. Relazione del Tesoriere
ORDINE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI Circoscrizione del Tribunale di Locri Relazione del Tesoriere CONSUNTIVO ANNO 2009 ORDINE DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI Circoscrizione
DettagliPROCEDURA OPERATIVA DI VALUTAZIONE DEI DIPENDENTI
PROCEDURA OPERATIVA DI VALUTAZIONE DEI DIPENDENTI A fini dell erogazione della produttività individuale e di gruppo ( art 17 comma 1 lettera a) dell Accordo nazionale e ai fini della progressione economica
DettagliCapo I disposizioni comuni. art. 1 contenuti e finalità. art. 2 struttura competente
Regolamento per la concessione e l erogazione dei contributi per la realizzazione di alloggi o residenze per studenti universitari, ai sensi della legge regionale 23 gennaio 2007, n. 1, art. 7, comma 18
DettagliREGOLAMENTO. Attività Funzione Responsabile Firma. Amministratore Unico: Antonio MALLAMO. Modifiche. ASTRAL SpA Azienda Strade Lazio
Attività Funzione Responsabile Firma Redazione Verifica Approvazione Area Personale e Organizzazione Direttore Generale: Daniele LUCCI Amministratore Unico: Antonio MALLAMO Daniele Lucci Daniele Lucci
DettagliGUIDA AL CALCOLO DEI COSTI DELLE ATTIVITA DI RICERCA DOCUMENTALE
GUIDA AL CALCOLO DEI COSTI DELLE ATTIVITA DI RICERCA DOCUMENTALE L applicazione elaborata da Nordest Informatica e disponibile all interno del sito è finalizzata a fornirvi un ipotesi dell impatto economico
DettagliLeasing secondo lo IAS 17
Leasing secondo lo IAS 17 Leasing: Ias 17 Lo Ias 17 prevede modalità diverse di rappresentazione contabile a seconda si tratti di leasing finanziario o di leasing operativo. Il leasing è un contratto per
DettagliMINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE DECRETO
MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE DECRETO 7 dicembre 2012 Comunicazione della data in cui sono resi disponibili sul sito internet della Soluzioni per il Sistema Economico - SOSE S.p.A. due questionari
DettagliComune di San Martino Buon Albergo
Comune di San Martino Buon Albergo Provincia di Verona - C.A.P. 37036 SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI DIRIGENZIALI Approvato dalla Giunta Comunale il 31.07.2012 INDICE PREMESSA A) LA VALUTAZIONE
DettagliRelazione tecnica alla deliberazione 24 novembre 2011, EEN 12/11
Presupposti e fondamenti per la determinazione del valore del contributo tariffario per il conseguimento degli obiettivi di risparmio energetico per l anno 2012 di cui ai decreti ministeriali 20 luglio
DettagliIl Ministro dello Sviluppo Economico. il Ministro dell Economia e delle Finanze. di concerto con
Il Ministro dello Sviluppo Economico di concerto con il Ministro dell Economia e delle Finanze MISURA E MODALITÀ DI VERSAMENTO DEL CONTRIBUTO DOVUTO DAI SOGGETTI OPERANTI NEL SETTORE POSTALE ALL AUTORITÀ
DettagliCOMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA
COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Approvato con atto G.C. n. 492 del 07.12.2011 1
DettagliPROTOCOLLO DI INTESA REGIONE LAZIO ASSOCIAZIONE REGIONALE COMUNI DEL LAZIO (ANCI LAZIO) UNIONE DELLE PROVINCE DEL LAZIO (UPI LAZIO)
PROTOCOLLO DI INTESA PER IL MIGLIORAMENTO DELL EFFICACIA DEGLI INVESTIMENTI IN SICUREZZA STRADALE TRA REGIONE LAZIO ASSOCIAZIONE REGIONALE COMUNI DEL LAZIO (ANCI LAZIO) E UNIONE DELLE PROVINCE DEL LAZIO
DettagliCIRCOLARE N.22/E. Roma, 11 luglio 2014
CIRCOLARE N.22/E Direzione Centrale Normativa Direzione Centrale Servizi ai contribuenti Roma, 11 luglio 2014 OGGETTO: Art. 1 del decreto-legge 24 aprile 2014, n. 66 - Riduzione del cuneo fiscale per lavoratori
DettagliRisposta dell Associazione Bancaria Italiana al documento di consultazione CONSOB
Risposta dell Associazione Bancaria Italiana al documento di consultazione CONSOB Comunicazione in materia di informazione da fornire al pubblico in relazione alle indennità e benefici riconosciuti ad
DettagliPRINCIPALI ASPETTI ECONOMICO-FINANZIARI DEI BILANCI CONSUNTIVI RELATIVI ALL ANNO 2003
NOTA METODOLOGICA I dati elaborati per la presente pubblicazione sono quelli riportati nell allegato D ed F al rendiconto finanziario, rilevati dall Istat non più con un suo proprio modello ma a partire
DettagliRISOLUZIONE N. 5/E. Roma, 19 gennaio 2015
RISOLUZIONE N. 5/E Direzione Centrale Normativa Roma, 19 gennaio 2015 OGGETTO: Consulenza giuridica IRAP Determinazione della base imponibile ed aliquota applicabile ai CONFIDI (Art. 6 del D.Lgs. 15 dicembre
DettagliCIRCOLARE N. 2/DF. (TASI), con particolare riferimento alla maggiorazione dello 0,8 per mille prevista dall art. 1, comma
CIRCOLARE N. 2/DF DIPARTIMENTO DELLE FINANZE DIREZIONE LEGISLAZIONE TRIBUTARIA E FEDERALISMO FISCALE PROT. 23185 Roma, 29 luglio 2014 OGGETTO: Art. 1, comma 677, della legge 27 dicembre 2013, n. 147 (Legge
DettagliUdito il parere del Consiglio di Stato, espresso dalla Sezione consultiva per gli atti normativi nell'adunanza dell'8 novembre 2001;
Decreto 28 febbraio 2002, n. 70 Servizi di telefonia per anziani Preambolo, Art.1, Art.2, Art.3, Art.4, Art.5, Art.6, Art.7, Art.8, Art.9, Art.10, Art.11, Preambolo IL MINISTRO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE
DettagliMODULO 5 DATI CONTABILI
MODULO 5 DATI CONTABILI 1. GENERALITÁ Il Modulo Dati Contabili raccoglie informazioni riguardanti le entrate accertate e gli impegni di spesa corrente per ciascuna Funzione/Servizio. Le informazioni richieste
DettagliAllegato parte integrante Allegato A
Allegato parte integrante Allegato A DISPOSIZIONI ATTUATIVE DELL ARTICOLO 1 DELLA LEGGE PROVINCIALE 16 MAGGIO 2012 N. 9 CONCERNENTE LA CONCESSIONE DI INTERVENTI A SOSTEGNO DEL POTERE DI ACQUISTO DEI NUCLEI
DettagliC O M U N E D I B E D U L I T A
NOTA INTEGRATIVA AL BILANCIO DI PREVISIONE 2015-2017 La nota integrativa al bilancio costituisce allegato obbligatorio al documento di programmazione e viene redatta in conformità alle prescrizioni del
DettagliDelega al Governo in materia di riordino degli enti di ricerca - - Art. 1. Art. 1.
DISEGNO DI LEGGE presentato dal Ministro dell università e della ricerca (MUSSI) di concerto col Ministro per le riforme e le innovazioni nella pubblica amministrazione (NICOLAIS) e col Ministro dell economia
DettagliXX COMUNITA MONTANA DEI MONTI SABINI - 02037 POGGIO MOIANO RELAZIONE AL CONTO CONSUNTIVO DELL ESERCIZIO FINANZIARIO
XX COMUNITA MONTANA DEI MONTI SABINI - 02037 POGGIO MOIANO RELAZIONE AL CONTO CONSUNTIVO DELL ESERCIZIO FINANZIARIO ANNO 2014 RELAZIONE DELL ORGANO ESECUTIVO AL RENDICONTO DI GESTIONE 2014 Articolo 231
DettagliAllegato alla Delib.G.R. n. 39/11 del 5.8.2015 PREMESSA
Allegato alla Delib.G.R. n. 39/11 del 5.8.2015 PREMESSA La deliberazione della Giunta regionale n. 39/17 del 10.10.2014 fornisce indirizzi in materia di programmazione, gestione e controllo delle società
DettagliSchema metodologico per la valutazione del personale del comparto addetto agli uffici di diretta collaborazione
Schema metodologico per la valutazione del personale del comparto addetto agli uffici di diretta collaborazione Sommario Premessa... 2 1. Introduzione... 3 2. Criteri generali della metodologia di valutazione...
DettagliAllegato 4. Criteri di Valutazione
Allegato 4 Criteri di Valutazione 1 I punti relativi all offerta tecnica (Pt) saranno attribuiti secondo il criterio specificato nei punti e nella tabella seguente. i 1 2 Parametri valutazione di Organizzazio
DettagliIl bilancio per il cittadino - Comune di Modena. Marika Arena, Giovanni Azzone, Tommaso Palermo
Il bilancio per il cittadino - Comune di Modena Marika Arena, Giovanni Azzone, Tommaso Palermo Luglio 2010 2 Premessa Il rapporto Civicum-Politecnico di Milano sul Comune di Modena ha l obiettivo di sintetizzare
DettagliREDDITO E RISPARMIO DELLE FAMIGLIE E PROFITTI DELLE SOCIETÀ
9 aprile 2013 IV trimestre 2012 REDDITO E RISPARMIO DELLE FAMIGLIE E PROFITTI DELLE SOCIETÀ Con la pubblicazione dei dati del quarto trimestre del 2012, l Istat diffonde le serie storiche coerenti con
DettagliAllegato A Guida ai Diritti Guida al sito dell Autorità
Criteri per la selezione e il finanziamento di progetti da realizzare nell ambito del Protocollo di intesa tra l Autorità per l energia elettrica e il gas e il Consiglio nazionale dei consumatori e degli
DettagliSTUDIO DI SETTORE VM40B
A L L E G AT O 15 NOTA INTEGRATIVA (NUOVI INDICATORI DI COERENZA ECONOMICA) STUDIO DI SETTORE VM40B ANALISI DELLA COERENZA Per lo studio di settore VM40B sono previsti ulteriori specifici indicatori di
DettagliSISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE del personale amministrativo dell Avvocatura dello Stato
SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE del personale amministrativo dell Avvocatura dello Stato PREMESSA. Il presente Sistema di misurazione e valutazione della performance del personale
DettagliMinistero delle Attività Produttive
Ministero delle Attività Produttive DIREZIONE GENERALE PER IL COORDINAMENTO DEGLI INCENTIVI ALLE IMPRESE COMMISSIONE PER LA DETERMINAZIONE DELLA DIMENSIONE AZIENDALE AI FINI DELLA CONCESSIONE DI AIUTI
DettagliLe tecniche di finanziamento: il confronto di convenienza tra mutuo e leasing
Le tecniche di finanziamento: il confronto di convenienza tra mutuo e leasing Metodologie di tipo finanziario per la valutazione di convenienza Requisiti base di una metodologia finanziaria di valutazione:
DettagliISTRUZIONI PER LA GESTIONE BUDGET
ISTRUZIONI PER LA GESTIONE BUDGET 1) OPERAZIONI PRELIMINARI PER LA GESTIONE BUDGET...1 2) INSERIMENTO E GESTIONE BUDGET PER LA PREVISIONE...4 3) STAMPA DIFFERENZE CAPITOLI/BUDGET.10 4) ANNULLAMENTO BUDGET
DettagliSCHEDA SINTETICA RELATIVA AL TRATTAMENTO ACCESSORIO DEL PERSONALE TECNICO AMMINISTRATIVO ANNO 2013 Art. 20, comma 1 e comma 2 del D. Lgs. n.
SCHEDA SINTETICA RELATIVA AL TRATTAMENTO ACCESSORIO DEL PERSONALE TECNICO AMMINISTRATIVO ANNO 2013 Art. 20, comma 1 e comma 2 del D. Lgs. n. 33/2013 L Università per Stranieri di Perugia ha destinato per
DettagliLa perequazione: capacità fiscale e fabbisogni di spesa Il meccanismi perequativi nella Legge Delega del federalismo fiscale (legge 42/2009)
Contenuti La perequazione: capacità fiscale e fabbisogni di spesa Il meccanismi perequativi nella Legge Delega del federalismo fiscale (legge 42/2009) Bari 24/06/2013 2 Perché è importante perequare? Le
DettagliREGOLAMENTO PER LE EROGAZIONI EMBLEMATICHE DELLA FONDAZIONE CARIPLO
REGOLAMENTO PER LE EROGAZIONI EMBLEMATICHE DELLA FONDAZIONE CARIPLO 1. Finalità degli interventi emblematici 2 2. Ammontare delle assegnazioni e soggetti destinatari 2 3. Aree filantropiche di pertinenza
DettagliREGIONE MARCHE GIUNTA REGIONALE
DELIBERAZIONE DELLA 2 L. 196/97 Art. 17. Approvazione del Regolamento istitutivo del Dispositivo di accreditamento delle strutture formative della Regione Marche (DAFORM). LA VISTO il documento istruttorio
DettagliMIUR.AOODGEFID.REGISTRO DEI DECRETI DIRETTORIALI.0000050.25-11-2015
MIUR.AOODGEFID.REGISTRO DEI DECRETI DIRETTORIALI.0000050.25-11-2015 Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca IL DIRETTORE GENERALE VISTA la legge 18 dicembre 1997, n. 440, recante istituzione
DettagliCONTI CORRENTI A CONSUMATORI INDICATORE SINTETICO DI COSTO (ISC) E PROFILI DI OPERATIVITA
individuati CONTI CORRENTI A CONSUMATORI INDICATORE SINTETICO DI COSTO (ISC) E PROFILI DI OPERATIVITA Che cos è l ISC L INDICATORE SINTETICO DI COSTO (ISC) è un indice definito da Banca d Italia per quantificare,
DettagliRISOLUZIONE N.80/E QUESITO
RISOLUZIONE N.80/E Direzione Centrale Normativa Roma, 24 luglio 2012 OGGETTO: Interpello - Art. 11, legge 27 luglio 2000, n. 212. Fatture di importo inferiore a 300,00 euro - Annotazione cumulativa anche
DettagliCOMUNE DI TREVI NEL LAZIO (Provincia di Frosinone)
COMUNE DI TREVI NEL LAZIO (Provincia di Frosinone) REGOLAMENTO COMUNALE FORNITURA GRATUITA - TOTALE O PARZIALE - DEI LIBRI DI TESTO E ASSEGNAZIONE BORSE DI STUDIO Approvato con Deliberazione C. C. n. 20
DettagliDCO 106/2013/R/GAS Mercato del gas naturale Riforma delle condizioni economiche nel servizio di tutela Revisione della componente QVD
DCO 106/2013/R/GAS Mercato del gas naturale Riforma delle condizioni economiche nel servizio di tutela Revisione della componente QVD Commenti e proposte Anigas Milano, 5 aprile 2013 1 PREMESSA Anigas
DettagliGARANZIA GIOVANI Percorso A
Investiamo nel vostro futuro Guida alla procedura informatica per la Gestione delle proposte formative riferite all iniziativa GARANZIA GIOVANI Percorso A SIMULATORE DATI FINANZIARI INDICE 1. SIMULATORE
DettagliScheda di valutazione del personale
Scheda di valutazione del personale 1. Quadro normativo LEGGE 7 agosto 2012 n.135 Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 6 luglio 2012, n.95, recante disposizioni urgenti per la revisione
DettagliASSOCIAZIONE ITALIANA DOTTORI COMMERCIALISTI ED ESPERTI CONTABILI
ASSOCIAZIONE ITALIANA DOTTORI COMMERCIALISTI ED ESPERTI CONTABILI COMMISSIONE NORME DI COMPORTAMENTO E DI COMUNE INTERPRETAZIONE IN MATERIA TRIBUTARIA NORMA DI COMPORTAMENTO N. 178 COMPUTO DEGLI AMMORTAMENTI
DettagliIl Piano di Accumulo e le modalità Switch Pictet. La soluzione più semplice per investire con metodo
Il Piano di Accumulo e le modalità Switch Pictet La soluzione più semplice per investire con metodo PIANO DI ACCUMULO: DEFINIZIONE COS E Il PAC è una modalità di investimento che prevede l acquisto di
DettagliRISOLUZIONE N. 34/E. Roma 5 febbraio 2008
RISOLUZIONE N. 34/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma 5 febbraio 2008 OGGETTO: IRAP Art. 11, comma 3, del decreto legislativo n. 446 del 1997 Esclusione dalla base imponibile dei contributi
DettagliL AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS
Deliberazione 21 febbraio 2008 - ARG/elt 18/08 Perequazione dei costi di approvvigionamento dell energia elettrica per il servizio di maggior tutela e definizione dei meccanismi di conguaglio tra l Acquirente
DettagliIPOTESI CONTRATTO DECENTRATO INTEGRATIVO COMUNE DI STRAMBINELLO ANNO 2012
IPOTESI CONTRATTO DECENTRATO INTEGRATIVO COMUNE DI STRAMBINELLO ANNO 2012 Tra la delegazione trattante di Parte Pubblica composta dal Dott. MATTIA Salvatore - Segretario Comunale e la delegazione di parte
DettagliASABERG. I risultati raggiunti dalla commissione sono raccolti nella tabella 1.
. Proposta per l applicazione alla realtà della scuola, dell Accordo tra il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, il Ministro della salute, le Regioni e le Provincie autonome di Trento e Bolzano
DettagliASSOCIAZIONE AMBIENTE E LAVORO
Schema di disegno di legge recante: Delega al Governo per l emanazione di un testo unico per il riassetto normativo e la riforma della salute e sicurezza sul lavoro bozza aggiornata al 30 dicembre 2006
DettagliRELAZIONE SUL RENDICONTO PER L ESERCIZIO 2012. Il Revisore unico di ATERSIR
RELAZIONE SUL RENDICONTO PER L ESERCIZIO 2012 Il Revisore unico di ATERSIR Preso in esame lo schema di rendiconto per l esercizio 2012 proposto dal Direttore dell AGENZIA composto e corredato dai seguenti
DettagliGUIDA RAPIDA PER LA COMPILAZIONE DELLA SCHEDA CCNL GUIDA RAPIDA PER LA COMPILAZIONE DELLA SCHEDA CCNL
GUIDA RAPIDA BOZZA 23/07/2008 INDICE 1. PERCHÉ UNA NUOVA VERSIONE DEI MODULI DI RACCOLTA DATI... 3 2. INDICAZIONI GENERALI... 4 2.1. Non modificare la struttura dei fogli di lavoro... 4 2.2. Cosa significano
DettagliLA REVISIONE LEGALE DEI CONTI La comprensione
LA REVISIONE LEGALE DEI CONTI La comprensione dell impresa e del suo contesto e la valutazione dei rischi di errori significativi Ottobre 2013 Indice 1. La comprensione dell impresa e del suo contesto
DettagliREGOLAMENTO I.S.E.E. (Indicatore situazione economica equivalente)
COMUNE DI MONTECCHIO EMILIA (PROVINCIA DI REGGIO EMILIA) REGOLAMENTO I.S.E.E. (Indicatore situazione economica equivalente) Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n 4 del 18 febbraio 2002 Modificato
DettagliNews per i Clienti dello studio
News per i Clienti dello studio N. 83 del 13 Giugno 2014 Ai gentili clienti Loro sedi Indennità ASPI anche per i soci lavoratori delle cooperative Gentile cliente con la presente intendiamo informarla
DettagliCOMUNE DI PITIGLIANO REGOLAMENTO PER L APPLICAZIONE DELL INDICATORE DELLA SITUAZIONE ECONOMICA EQUIVALENTE (ISEE)
COMUNE DI PITIGLIANO REGOLAMENTO PER L APPLICAZIONE DELL INDICATORE DELLA SITUAZIONE ECONOMICA EQUIVALENTE (ISEE) Approvato con delibera del Consiglio Comunale n. 9 dell 11.02.2004 ART. 1 OGGETTO E RIFERIMENTI
DettagliNota metodologica sull applicazione del modello per la ripartizione del FFO 2009
Nota metodologica sull applicazione del modello per la ripartizione del FFO 2009 Di seguito vengono indicati i criteri di calcolo adottati nel 2009 dal MIUR per la ripartizione di fondi destinati agli
DettagliI contributi pubblici nello IAS 20
I contributi pubblici nello IAS 20 di Paolo Moretti Il principio contabile internazionale IAS 20 fornisce le indicazioni in merito alle modalità di contabilizzazione ed informativa dei contributi pubblici,
DettagliREGOLAMENTO ASSEGNAZIONE FONDI PER PROGETTI DI INTEGRAZIONE RIVOLTI A STUDENTI DISABILI
REGOLAMENTO ASSEGNAZIONE FONDI PER PROGETTI DI INTEGRAZIONE RIVOLTI A STUDENTI DISABILI 1 Art. 1 oggetto 1.1 - Il presente Regolamento disciplina l assegnazione, agli Istituti secondari di secondo grado
DettagliIndice macro-categorie FAQ
Indice macro-categorie FAQ 1. Chi (Soggetti destinatari) 2. Cosa (Tipologia di immobili ed interventi ammissibili e relative condizioni di ammissibilità) 3. Quanto (Dotazione finanziaria e spese ammissibili)
DettagliLa determinazione degli interessi passivi dal reddito di impresa e la compilazione in Unico
Focus di pratica professionale di Sandro Cerato e Michele Bana La determinazione degli interessi passivi dal reddito di impresa e la compilazione in Unico Premessa L articolo 96, co.1, primo periodo, del
DettagliRistrutturazione e riconversione vigneti
Pag. 1 di 20 Ristrutturazione e riconversione vigneti Istruttoria comunicazione fine lavori a Pag. 2 di 20 Sommario 1. Ricerca comunicazione di fine lavori... 3 2. Registrare le misurazioni rilevate in
DettagliIl contatore degli oneri delle fonti rinnovabili
Il contatore degli oneri delle fonti rinnovabili Il costo indicativo cumulato annuo degli incentivi riconosciuti agli impianti alimentati da fonti rinnovabili diversi da quelli fotovoltaici 30 settembre
DettagliDisciplinare del Controllo di gestione
Disciplinare del Controllo di gestione INDICE CAPO I - PRINCIPI E FINALITA ART. 1 Oggetto del Disciplinare pag. 3 ART. 2 Il controllo di gestione pag. 3 CAPO II - CONTABILITA ANALITICA ART. 3- Organizzazione
DettagliRELAZIONE DEL COLLEGIO DEI REVISORI AL RENDICONTO GENERALE PER L ESERCIZIO 2013. I sottoscritti revisori segnalano che hanno eseguito a campione
RELAZIONE DEL COLLEGIO DEI REVISORI AL RENDICONTO GENERALE PER L ESERCIZIO 2013 I sottoscritti revisori segnalano che hanno eseguito a campione verifiche sia sulle poste rilevate nel Rendiconto Generale
DettagliIndice di rischio globale
Indice di rischio globale Di Pietro Bottani Dottore Commercialista in Prato Introduzione Con tale studio abbiamo cercato di creare un indice generale capace di valutare il rischio economico-finanziario
DettagliLA GIUNTA REGIONALE. VISTO il Regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta regionale, 6 settembre 2002, n.1 e s.m.i.
DGR. Del 30.04.2009, n. 291 OGGETTO: Programmazione delle risorse finanziarie per gli anni 2009 2011 destinate al potenziamento della Raccolta Differenziata e modifiche ed integrazioni alla D.G.R. 296/2008.
DettagliIl bilancio per il cittadino - Comune di Napoli. Marika Arena, Giovanni Azzone, Tommaso Palermo
Il bilancio per il cittadino - Comune di Napoli Marika Arena, Giovanni Azzone, Tommaso Palermo 2 Premessa Il rapporto Civicum-Politecnico di Milano sul Comune di Napoli ha l obiettivo di sintetizzare le
DettagliIl Ministro dell Istruzione, dell Università e della Ricerca
Il Ministro dell Istruzione, dell Università e della Ricerca di concerto con il Ministro dell Economia e delle Finanze Classificazione della spesa delle università per missioni e programmi VISTI gli articoli
DettagliAGGIORNAMENTO DEL FATTORE DI CONVERSIONE DEI KWH IN TEP CONNESSO AL MECCANISMO DEI TITOLI DI EFFICIENZA ENERGETICA
DCO 2/08 AGGIORNAMENTO DEL FATTORE DI CONVERSIONE DEI KWH IN TEP CONNESSO AL MECCANISMO DEI TITOLI DI EFFICIENZA ENERGETICA (Articolo 2, comma 3, dei decreti ministeriali 20 luglio 2004) Documento per
Dettagli5 per mille al volontariato 2007
Indice COORDINAMENTO REGIONALE DEI CENTRI DI SERVIZIO PER IL VOLONTARIATO DELLA LOMBARDIA 5 per mille al volontariato 2007 Inquadramento Come funziona Beneficiari Come le OdV possono accedere 1. Iscrizione
DettagliGli strumenti della Banca Centrale Europea
Gli strumenti della Banca Centrale Europea Strumenti della BCE Operazioni di Politica Monetaria Tipologie di Transazioni Immissione di Liquidità Assorbimento di Liquidità Operazioni di Mercato Aperto Operazioni
DettagliINFORMATIVA SULL APPLICAZIONE DELLE POLITICHE DI REMUNERAZIONE A FAVORE DEGLI ORGANI SOCIALI E DEL PERSONALE NELL ESERCIZIO 2015
INFORMATIVA SULL APPLICAZIONE DELLE POLITICHE DI REMUNERAZIONE A FAVORE DEGLI ORGANI SOCIALI E DEL PERSONALE NELL ESERCIZIO 2015 Marzo 2016 1. PREMESSA Il Consiglio di Amministrazione è tenuto a rendere
DettagliIstituto Nazionale di Statistica Dipartimento per i censimenti e gli archivi amministrativi e statistici
Circolare n. 1/SCU Protocollo n. Al Dirigente scolastico Indirizzo email Roma, Oggetto: 9 Censimento generale dell industria e dei servizi e Censimento delle istituzioni non profit. Rilevazione sulle istituzioni
DettagliCALTAGIRONE EDITORE S.p.A. SEDE SOCIALE IN ROMA - VIA BARBERINI N.28 CAPITALE SOCIALE EURO 125.000.000
CALTAGIRONE EDITORE S.p.A. SEDE SOCIALE IN ROMA - VIA BARBERINI N.28 CAPITALE SOCIALE EURO 125.000.000 ASSEMBLEA STRAORDINARIA ED ORDINARIA DEL 22 Aprile 2015 RELAZIONE ILLUSTRATIVA DEGLI AMMINISTRATORI
DettagliORDINE ASSISTENTI SOCIALI Consiglio Regionale del Lazio Roma, 31 marzo 2009 NOTA INTEGRATIVA E RELAZIONE SULLA GESTIONE ESERCIZIO FINANZIARIO 2008
Roma, 31 marzo 2009 NOTA INTEGRATIVA E RELAZIONE SULLA GESTIONE ESERCIZIO FINANZIARIO 2008 PREMESSA Il Rendiconto Generale che viene presentato al dell Ordine degli Assistenti Sociali per l esercizio finanziario
DettagliIL CONTRIBUTO STATALE PER LA PERDITA DI GETTITO I.C.I. RIFERITA AGLI IMMOBILI DEL GRUPPO CATASTALE D
Asm Rovigo PROGETTO TECNICO IL CONTRIBUTO STATALE PER LA PERDITA DI GETTITO I.C.I. RIFERITA AGLI IMMOBILI DEL GRUPPO CATASTALE D PRESENTATO DA INDICE 1. IL CONTESTO DI RIFERIMENTO... 3 2. LA DETERMINAZIONE
DettagliPROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO
PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO PROGETTO COORDINAMENTO ATTIVITA'FERROVIA DEL BRENNERO E INTERMODALITA' Prot. n. 19 P306 08 DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE N. 36 DI DATA 11 Dicembre 2008 O G G E T T O: Legge
Dettagli5.1 Organizzazione delle fonti di finanziamento e coinvolgimento del settore privato
5. IL PIANO FINANZIARIO 5.1 Organizzazione delle fonti di finanziamento e coinvolgimento del settore privato La predisposizione del piano finanziario per il POR della Basilicata è stata effettuata sulla
DettagliIL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE
IL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Come indicato nel Piano Annuale della Performance (P.A.P.), predisposto a partire dall anno 2015, l Azienda annualmente esplicita gli obiettivi,
DettagliDIREZIONE GENERALE SPORT E POLITICHE PER I GIOVANI
758 05/02/2014 Identificativo Atto n. 26 DIREZIONE GENERALE SPORT E POLITICHE PER I GIOVANI BANDO PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI PER LA PROMOZIONE E VALORIZZAZIONE DELLA PRATICA SPORTIVA - INIZIATIVE
DettagliCARTA DEI SERVIZI. Premessa:
CARTA DEI SERVIZI Premessa: La Carta dei Servizi è uno strumento utile al cittadino per essere informato sulle caratteristiche del servizio offerto, sulla organizzazione degli uffici comunali, sugli standards
DettagliCONVENZIONE SUL QUADRO PROMOZIONALE PER LA SALUTE E LA SICUREZZA SUL LAVORO, 2006 1
Convenzione 187 CONVENZIONE SUL QUADRO PROMOZIONALE PER LA SALUTE E LA SICUREZZA SUL LAVORO, 2006 1 La Conferenza generale dell Organizzazione Internazionale del Lavoro, Convocata a Ginevra dal Consiglio
DettagliFATA Futuro Attivo. Piano individuale pensionistico di tipo assicurativo Fondo Pensione
Piano individuale pensionistico di tipo assicurativo Fondo Pensione Documento sul regime fiscale - Allegato alla Nota informativa - Documento sul regime fiscale Allegato alla Nota informativa Pagina 1
DettagliDescrizione sintetica delle attività da svolgere
Regione Puglia Ufficio Parchi e Tutela Biodiversità Avviso pubblico di manifestazione di interesse per le associazioni di volontariato in campo ambientale. Nell ambito del progetto BIG - Migliorare governance
DettagliAllegato 1 CRITERI E MODALITA PER IL FINANZIAMENTO DI PROCESSI DI PARTECIPAZIONE NELL AMBITO DEI PROGETTI DI FUSIONE DI COMUNI.
Allegato 1 CRITERI E MODALITA PER IL FINANZIAMENTO DI PROCESSI DI PARTECIPAZIONE NELL AMBITO DEI PROGETTI DI FUSIONE DI COMUNI. 1. BENEFICIARI Potranno accedere ai finanziamenti a sostegno dei processi
DettagliSCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N
SCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N.262 DEL 28 DICEMBRE 2005 CONCERNENTE I PROCEDIMENTI PER L ADOZIONE DI ATTI DI REGOLAZIONE Il presente documento, recante lo schema di
DettagliRoma 22 settembre 2004
RISOLUZIONE N. 123/E Roma 22 settembre 2004 Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Oggetto: Istanza di interpello. Fondazione XY - Onlus - Attività di ricerca scientifica di particolare interesse sociale.
Dettaglivisto il trattato che istituisce la Comunità europea, in particolare l articolo 93, vista la proposta della Commissione,
IL CONSIGLIO DELL UNIONE EUROPEA, visto il trattato che istituisce la Comunità europea, in particolare l articolo 93, vista la proposta della Commissione, (2) Per assicurare la corretta applicazione dell
Dettagli