Come, dove e quanto... sono stati recuperati i rifiuti raccolti differenziatamente in Piemonte nel 2012

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1 RICICLO GARANTITO Come, dove e quanto... sono stati recuperati i rifiuti raccolti differenziatamente in Piemonte nel 2012

2 Assessorato Ambiente, Urbanistica, Programmazione territoriale e paesaggistica, Sviluppo della montagna, Foreste, Parchi, Protezione civile Direzione Ambiente, Governo e Tutela del Territorio Direttore: Ing. Stefano RIGATELLI Settore ciclo integrato dei rifiuti e servizio idrico integrato Dirigente: arch. Graziano Volpe A cura di: Paola BERGERO, Claudia BIANCO Si ringraziano L ARPA Piemonte, il CONAI e i Consorzi di filiera, le piattaforme, i centri di stoccaggio, le aziende recuperatrici che hanno collaborato alla realizzazione del progetto La presente documentazione è reperibile ai seguenti indirizzi: Elaborazione gennaio 2015 su dati di produzione 2012

3 Indice 1. INTRODUZIONE RECURO R RICICLO GARANTITO: IL METODO ANALISI DEI FLUSSI DI RIFIUTI IL RECURO DELLA CARTA DESTINAZIONE DEI RIFIUTI CARTACEI RACCOLTI IN PIEMONTE NEL IL RECURO DEL VETRO DESTINAZIONE DEI RIFIUTI VETROSI RACCOLTI IN PIEMONTE NEL IL RECURO DEL LEGNO DESTINAZIONE DEI RIFIUTI LEGNOSI RACCOLTI IN PIEMONTE NEL IL RECURO DEL METALLO DESTINAZIONE DEI RIFIUTI METALLICI RACCOLTI IN PIEMONTE NEL IL RECURO DELLA PLASTICA DESTINAZIONE DEI RIFIUTI PLASTICI RACCOLTI IN PIEMONTE NEL IL RECURO DELLA FRAZIONE ORGANICA DESTINAZIONE DELLA FRAZIONE ORGANICA RACCOLTA IN PIEMONTE NEL IL RECURO DELLA FRAZIONE VERDE DESTINAZIONE DELLA FRAZIONE VERDE RACCOLTA IN PIEMONTE NEL IL RECURO DEI TESSILI IL RECURO DEGLI INGOMBRANTI CONCLUSIONI IL RICICLAGGIO IN PIEMONTE NEL Allegato 1 Dettaglio per Consorzio di Bacino...31

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5 1. INTRODUZIONE Riciclo Garantito è l'indagine con la quale la Regione Piemonte ormai da più di 10 anni verifica che i rifiuti raccolti differenziatamente dal servizio pubblico sul territorio regionale siano effettivamente recuperati al fine di sensibilizzare l opinione pubblica sull importanza della raccolta differenziata. La mappatura dei flussi di rifiuti raccolti differenziatamente si basa fondamentalmente sui dati dei MUD dei rifiuti urbani e dei rifiuti speciali, dalle informazioni fornite dalle aziende recuperatrici e sui dati forniti dai Consorzi di filiera CIAL (alluminio), RICREA (acciaio), COMIECO (carta), COREVE (vetro), COREPLA (plastica), RILEGNO (legno), in base a quanto previsto dal protocollo di intesa Regione Piemonte - CONAI Consorzio Nazionale Imballaggi, rinnovato ad agosto 2012, e prorogato di un ulteriore anno fino ad agosto Il presente documento presenta i dati aggregati a livello di provincia - relativi alla verifica dell avvenuto recupero dei rifiuti raccolti in modo differenziato dal servizio pubblico in Piemonte nel 2012 e fornisce indicazioni circa la percentuale di riciclaggio raggiunta nella nostra regione per il In allegato si possono consultare le informazioni a livello dei singoli Consorzi di bacino per quanto riguarda il recupero dei materiali per l anno

6 2. RECURO R RICICLO GARANTITO: IL METODO Ai sensi dell articolo 183 del Dlgs 152/2006 per RECURO si intende qualsiasi operazione il cui principale risultato sia di permettere ai rifiuti di svolgere un ruolo utile, sostituendo altri materiali che sarebbero stati altrimenti utilizzati per assolvere una particolare funzione o di prepararli ad assolvere tale funzione, all'interno dell'impianto o nell'economia in generale. L'allegato C della Parte IV del decreto riporta un elenco non esaustivo di operazioni di recupero. Ai fini di Riciclo Garantito i rifiuti si intendono recuperati quando: - le frazioni merceologiche rappresentate da carta/cartone (CER , ), legno (CER , ), metalli (CER , ), plastica (CER , ), vetro (CER , ) raccolte differenziatamente, avviate a piattaforme di selezione sono successivamente utilizzate in sostituzione della materia prima nei processi di produzione (es. cartiere, acciaierie) e/o sono avviate a recupero energetico, al netto degli scarti degli impianti di selezione. - le frazioni merceologiche rappresentate da tessili (CER , ), ingombranti (CER ) e RAEE (200121*, *, *, ) raccolte differenziatamente sono avviate a piattaforme di selezione e/o trattamento. Al materiale in ingresso ai centri di selezione sono sottratti gli scarti a seguito del trattamento - le frazioni merceologiche rappresentate dalla frazione organica (200108) e dal rifiuto verde (200201) sono sottoposte al trattamento aerobico o anaerobico ottenendo compost o digestato che, previo ulteriore trattamento, sono utilizzati come prodotto, sostanza o materiale riciclato a beneficio dell agricoltura o dell ecologia. I quantitativi di rifiuto organico e verde sono conteggiati al netto degli scarti di selezione dell impianto. RD F a recupero % recupero = 100 RD F RDF a recupero = frazioni merceologiche di rifiuto raccolte differenziatamente avviate effettivamente a recupero. RDF = Raccolta Differenziata per singola frazione merceologica presa in considerazione. 4

7 La verifica dell avvenuto recupero dei rifiuti raccolti differenziatamente avviene con i seguenti passaggi: 1. Determinazione dei quantitativi prodotti per singola tipologia di rifiuto e per codice CER attraverso l analisi dei Mud compilati dai Comuni, dai Consorzi di Bacino o dalle aziende di raccolta. Nel calcolo dei quantitativi non sono perciò compresi i rifiuti assimilati agli urbani non gestiti dal servizio pubblico. 2. Individuazione delle prime piattaforme di destinazione o dei centri di stoccaggio attraverso l analisi dei Mud compilati dai Comuni, dai Consorzi di Bacino o dalle aziende di raccolta. 3. Per le frazioni merceologiche rappresentate da carta, legno, metalli, plastica, vetro: determinazione dei passaggi successivi del rifiuto fino a che esso diventa Materia Idonea utilizzata in sostituzione della materia prima nei processi di produzione o viene avviato a recupero energetico come Combustibile Solido Secondario. Per tale determinazione ci si avvale dell analisi dei Mud dei rifiuti speciali, dei dati forniti dai Consorzi di filiera, di contatti con le singole piattaforme di selezione e con i successivi recuperatori. La percentuale di scarto delle piattaforme di selezione è determinata attraverso i dati delle analisi merceologiche fornite dai Consorzi di filiera e dalle informazioni ottenute attraverso contatti con le singole piattaforme di selezione o con i successivi recuperatori. 5

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9 COME, DOVE E QUANTO SONO STATI RECURATI I RIFIUTI RACCOLTI DIFFERENZIATAMENTE IN PIEMONTE NEL

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11 3. ANALISI DEI FLUSSI DI RIFIUTI 3.1. IL RECURO DELLA CARTA 2012 I rifiuti cellulosici (CER e ), dopo la raccolta differenziata, vengono conferiti ad impianti di valorizzazione o piattaforme, nelle quali possono essere o solamente stoccati, in attesa della successiva destinazione, oppure separati dai materiali estranei, erroneamente conferiti dai cittadini. Il materiale lavorato in uscita dalle piattaforme, se adeguatamente selezionato in modo da rispettare gli standard applicabili ai prodotti, cessa di essere rifiuto e diventa una risorsa vera e propria per le cartiere destinatarie. In alcuni casi, se la vicinanza lo rende conveniente, il rifiuto cartaceo viene conferito dai raccoglitori direttamente alle cartiere che provvedono alle operazioni di pulizia e selezione. Presso le cartiere i rifiuti cellulosici o il materiale cartaceo selezionato, se necessario, può essere ulteriormente ripulito per essere immesso nel ciclo produttivo mescolato con fibra vergine in percentuali diverse a seconda del prodotto che deve essere realizzato. Una quota del rifiuto cartaceo, in genere una minima parte, può essere destinata anche al recupero energetico. Tabella 1 Il recupero della raccolta differenziata della carta - anno 2012 PROVINCE Residenti 2012 tonnellate raccolte raccolti tonnnellate riciclate riciclati % REC 2012 ALESSANDRIA , ,2 84 ASTI , ,0 92 BIELLA , ,3 100 CUNEO , ,6 70 NOVARA , ,7 91 TORINO , ,1 95 VCO , ,1 98 VERCELLI , ,7 88 TOTALE REGIONE , ,2 90 Dall analisi dei MUD dei rifiuti urbani del 2012 risultano raccolti dal servizio pubblico tonnellate di rifiuti cellulosici ed è stato verificato che ne sono stati riciclati il 90%, pari a tonnellate. Va precisato che il quantitativo di rifiuto cellulosico non riciclato (9,9 % di quanto raccolto) è costituito per il 7,5% da quantitativi per cui non è stato possibile verificare l effettivo recupero e imputabili sostanzialmente all area del cuneese e dell alessandrino. 9

12 3.2. DESTINAZIONE DEI RIFIUTI CARTACEI RACCOLTI IN PIEMONTE NEL 2012 Nella cartina seguente sono indicati i principali impianti che hanno riciclato i rifiuti cellulosici raccolti in Piemonte nel Si ricorda che l individuazione dell impianto di destinazione dei rifiuti cellulosici gestiti da Comieco avviene anche tramite asta effettuata dallo stesso consorzio di filiera. 1 A. MERATI & C. CARTIERA DI LAVENO spa (VA) 11 CARTIERE DEL POLESINE spa (RO) 2 ADDA ONDULATI spa (LC) 12 CARTIERE ENRICO CASSINA snc (TO) 3 BORMIO spa (CO) 13 CARTIERE MODESTO CARDELLA spa (LU) 4 BURGO GROUP spa (MN) 14 CARTIERE SACI spa (VR) 5 CARTIERA DELL'ADDA spa (LC) 15 CARTIERE VILLA LAGARINA s.p.a. (TN) 6 CARTIERA DI BOSCO MARENGO spa (AL) 16 CARVAL CARTIERA DI VALLETROMPIA srl (BS) 7 CARTIERA DI FERRARA spa (FE) 17 RENO DE MEDICI spa (BL) 8 CARTIERA FORNACI spa (VA) 18 RENO DE MEDICI spa (MI) 9 CARTIERA OLONA sas (VA) 19 SACCHETTIFICIO CARTIERA BONINO sas (TO) 10 CARTIERA TORRE MONDOVI' spa (CN) 20 SONOCO ALCORE - DEMOLLI S.R.L. (TO) In allegato 1 sono presentati i dati di dettaglio del flusso dei rifiuti cellulosici raccolti in ciascun Consorzio di bacino nell anno

13 3.3. IL RECURO DEL VETRO 2012 Il rifiuto vetroso raccolto (CER e ) o in caso di raccolta multimateriale vetro-metallo (CER ) può essere inviato a centri di stoccaggio o direttamente a piattaforme di selezione. Presso i centri di trattamento il rifiuto vetroso è sottoposto ad una selezione che provvede alla eliminazione delle componenti estranee (carta, plastica, alluminio, etc.), alla vagliatura ed alla eliminazione degli inquinanti ceramici. Tale operazione è necessaria in quanto il rifiuto può essere raccolto congiuntamente ad altri materiali (raccolta multimateriale) o a causa di conferimenti impropri. Il prodotto ottenuto dalla selezione, denominato vetro pronto al forno, possiede tutti i requisiti per essere immesso direttamente nel ciclo produttivo delle aziende vetrarie, al pari delle materie prime, mentre lo scarto di selezione inerte che ne deriva viene a sua volta mandato al recupero presso ditte che producono bitumi e altri materiali da costruzione, cosicché, alla fine, il materiale non recuperabile che finisce in discarica è quasi zero. Tabella 2 Il recupero della raccolta differenziata del vetro - anno 2012 PROVINCE Residenti 2012 tonnellate raccolte raccolti % gestita da coreve tonnnellate riciclate riciclati ALESSANDRIA , ,7 92 ASTI , ,4 90 BIELLA , ,7 98 CUNEO , ,8 93 NOVARA , ,9 89 TORINO , ,1 92 VCO , ,2 95 VERCELLI , ,7 85 TOTALE REGIONE , ,5 92 % REC 2012 Delle tonnellate di rifiuti vetrosi raccolti dal servizio pubblico nel 2012 è stato verificato che ne sono stati riciclati il 92%, pari a tonnellate. Va precisato che il quantitativo di rifiuto vetroso non riciclato (8,3% di quanto raccolto) è costituito per il 2,4% da quantitativi per cui non è stato possibile verificare l effettivo recupero, mentre la restante percentuale è rappresentata da frazioni estranee conferite erroneamente dai cittadini. Facendo perciò una riflessione sulla qualità del rifiuto vetroso piemontese, si può affermare che il grado di impurità in esso presente è intorno al 6%. Delle tonnellate di rifiuti vetrosi raccolti dal servizio pubblico, l 88% è stato gestito dal circuito COREVE. 11

14 3.4. DESTINAZIONE DEI RIFIUTI VETROSI RACCOLTI IN PIEMONTE NEL 2012 Nella cartina seguente sono indicati i principali impianti che hanno riciclato i rifiuti vetrosi raccolti in Piemonte nel Si ricorda che l individuazione dell impianto di destinazione dei rifiuti vetrosi gestiti da Coreve avviene tramite asta effettuata dallo stesso consorzio di filiera. 1 BORMIOLI ROCCO spa (MI) 5 VETRERIA ETRUSCA srl (SV) 2 O-I MANUFACTURING ITALY spa (AT) 6 VETRI SCIALI spa (PN) 3 SAINT GOBAIN (SV - Dego) 7 VETROBALSAMO spa (MI) 4 SAINT GOBAIN (SV - Carcare) 8 VIDRALA DI CORSICO (MI) Nella mappa dei riciclatori si è scelto di indicare solo quelli di vetro pronto al forno sebbene i riciclatori del cosiddetto vetro fine (industrie della ceramica, del laterizio e dei sottofondi stradali) siano stati individuati al fine del calcolo della percentuale di recupero. In allegato 1 sono presentati i dati di dettaglio del flusso dei rifiuti vetrosi raccolti in ciascun Consorzio di bacino nell anno

15 3.5. IL RECURO DEL LEGNO 2012 I rifiuti legnosi prodotti dalle utenze domestiche sono per la maggior parte raccolti presso i centri di raccolta comunali o sovracomunali e sono generalmente costituiti da cassette, pallets, serramenti, mobili e altri manufatti in legno (CER e ). Dopo la raccolta, i rifiuti legnosi sono a volte trasferiti presso piattaforme che li triturano per ottimizzarne il successivo trasporto al recuperatore eliminando i materiali estranei più grossolani. Nel caso in cui la distanza lo permetta, il rifiuto legnoso viene trasportato dal raccoglitore direttamente presso l azienda recuperatrice, senza subire prima alcun genere di trattamento. Il rifiuto legnoso può essere recuperato come materia prima nei pannellifici o anche se in minima parte può andare a recupero energetico. Tabella 3 Il recupero della raccolta differenziata del legno - anno 2012 PROVINCE Residenti 2012 tonnellate raccolte raccolti % gestita da rilegno tonnnellate riciclate riciclati ALESSANDRIA , ,3 96 ASTI , ,9 99 BIELLA , ,9 97 CUNEO , ,7 94 NOVARA , ,0 87 TORINO , ,9 94 VCO , ,8 87 VERCELLI , ,3 98 TOTALE REGIONE , ,5 93 % REC 2012 Dall analisi dei MUD dei rifiuti urbani del 2012 risultano raccolti dal servizio pubblico tonnellate di rifiuti legnosi ed è stato verificato che ne sono stati riciclati il 93%, pari a tonnellate. Va precisato che il quantitativo di rifiuto legnoso raccolto non riciclato (6,6% del quantitativo raccolto) è costituito per il 4,8% da quantitativi per cui non è stato possibile verificare l effettivo recupero, mentre la restante percentuale è rappresentata da frazioni estranee conferite erroneamente dai cittadini. Facendo perciò una riflessione sulla qualità del rifiuto legnoso piemontese, si può affermare che il grado di impurità in esso presente è intorno al 2%. Delle tonnellate di rifiuti legnosi raccolti dal servizio pubblico, il 91% è stato gestito dal circuito RILEGNO. 13

16 3.6. DESTINAZIONE DEI RIFIUTI LEGNOSI RACCOLTI IN PIEMONTE NEL 2012 Nella cartina seguente sono indicati i principali impianti che hanno riciclato i rifiuti legnosi raccolti in Piemonte nel ACSR spa (CN) 9 GRUPPO TROMBINI spa (TO) 2 ARTIMESTIERI SOC.COOP. ONLUS (CN) 10 ITALCONCIMI srl (TO) 3 AZIENDA AGRICOLA ALLEVI srl (PV) 11 KOSTER srl (NO) 4 ECOPALLETS srl (TO) 12 PALLETS SERVICE (TO) 5 FRATI LUIGI spa (MN - Pomponesco) 13 RODELLA PALLETS snc (MI) 6 FRATI LUIGI spa (MN - Borgoforte) 14 S.A.I.B.spa (PC) 7 GRUPPO MARIO SAVIOLA srl (MN) 15 XILOPAN spa (PV) 8 GRUPPO MARIO SAVIOLA srl (PV) In corsivo sono indicate le aziende che effettuano compostaggio. In allegato 1 sono presentati i dati di dettaglio del flusso dei rifiuti legnosi raccolti in ciascun Consorzio di bacino nell anno

17 3.7. IL RECURO DEL METALLO 2012 I quantitativi di rifiuti metallici sono costituiti per la maggior parte da rifiuti ferrosi ingombranti raccolti presso i centri di raccolta (biciclette, reti, ecc.), codificati con i CER , e in minor parte da imballaggi in acciaio, in banda stagnata e in alluminio (CER ) anche provenienti dalla selezione della raccolta multimateriale (CER ) nella quale è presente generalmente circa il 7-8% di rifiuti metallici. Gli imballaggi metallici raccolti con modalità multimateriale (vetro+metalli, plastica+metalli) vengono cerniti presso centri di selezione che separano gli imballaggi in acciaio con i magneti e quelli in alluminio con un metodo a correnti indotte. I rifiuti metallici sono conferiti alle ditte (piattaforme) che effettuano la differenziazione per tipologia di metallo, la pulizia dai materiali estranei ed eventualmente la riduzione volumetrica. Alcune piattaforme, non attrezzate per tagliare il rottame metallico ferroso, lo inviano presso gli impianti di frantumazione dotati di mulini che provvedono a tale operazione. I rottami ferrosi valorizzati vengono venduti alle acciaierie e fonderie, che li riutilizzano nella produzione di lingotti e/o stampati metallici. Tabella 4 Il recupero della raccolta differenziata dei metalli- anno 2012 PROVINCE Residenti 2012 tonnellate raccolte raccolti tonnnellate riciclate riciclati % REC 2012 ALESSANDRIA , ,5 99 ASTI , ,1 99 BIELLA , ,1 95 CUNEO , ,5 99 NOVARA , ,1 97 TORINO , ,8 78 VCO , ,0 100 VERCELLI , ,1 96 TOTALE REGIONE , ,2 90 Per l anno 2012 delle tonnellate di rifiuti metallici raccolti dal servizio pubblico è stato verificato che ne sono state riciclate il 90%, pari a tonnellate. Va precisato che il quantitativo di rifiuto metallico non riciclato (10% di quanto raccolto) è costituito da quei quantitativi per cui non è stato possibile verificare l effettivo recupero, in quanto si è posto che tutto il metallo raccolto differenziatamente non abbia scarti di selezione. Per gli imballaggi metallici raccolti con la modalità di raccolta multimateriale gli scarti sono stati attribuiti all altra frazione raccolta congiuntamente (plastica o vetro), mentre per i rifiuti metallici non imballaggi raccolti presso i centri di raccolta, si presume che il conferimento da parte dei cittadini sia controllato e che i materiali non idonei siano subito separati. Più del 95% dei quantitativi di rifiuti da imballaggio metallici raccolti differenziatamente dal servizio pubblico, è stato gestito dal circuito CIAL e RICREA. Va inoltre ricordato che i Consorzi di filiera Cial e Ricrea, per i soggetti convenzionati, riciclano anche quella quota di metallo presente nel rifiuto indifferenziato, che a seguito della termovalorizzazione o del trattamento meccanico biologico (bioessicazione, biostabilizzazione) può essere ancora valorizzato. 15

18 3.8. DESTINAZIONE DEI RIFIUTI METALLICI RACCOLTI IN PIEMONTE NEL 2012 Nella cartina seguente sono indicati i principali impianti che hanno riciclato i rifiuti metallici raccolti in Piemonte nel ACCIAIERIA ARVEDI spa (CR) 13 FONDERIE DI TORBOLE spa (BS) 2 ACCIAIERIA BRENDINA spa (BS) 14 IRO spa (BS) 3 ACCIAIERIE DI CALVISANO spa (BS) 15 MONTINI spa (BS) 4 ACCIAIERIE VENETE spa (BS) 16 RAFFINERIA METALLI CUSIANA spa (VB) 5 ACCIAIERIE VENETE spa (PD) 17 RAFFMETAL spa (BS) 6 AFV BELTRAME spa ( VI) 18 RIVA ACCIAIO spa (CN) 7 AFV BELTRAME spa (TO) 19 RIVA ACCIAIO spa (VA) 8 ALFA ACCIAI spa (BS) 20 RIVA ACCIAIO spa (VR) 9 ASSISI RAFFINERIA METALLI spa (BS) 21 SACAL spa (VC) 10 DALMINE spa (BG) 22 STEFANA spa (BS) 11 FERALPI spa (BS) 23 TRAVI E PROFILATI DI PALLANZENO (BS) 12 FERRIERA VALSABBIA spa (BS) 24 VEDANI CARLO METALLI spa (PV) In allegato 1 sono presentati i dati di dettaglio del flusso dei rifiuti metallici raccolti in ciascun Consorzio di bacino nell anno

19 3.9. IL RECURO DELLA PLASTICA 2012 Il rifiuto plastico, raccolto per essere avviato a recupero, viene identificato dai codici CER e per le raccolte monomateriale e nel caso di raccolte multimateriale. I rifiuti plastici raccolti dal servizio pubblico devono subire un importante e minuziosa fase di selezione presso i centri di selezione (CSS per Corepla), non solo per eliminare i materiali estranei ma anche per suddividere gli specifici polimeri, ognuno dei quali deve essere inviato ad aziende che si occupano del recupero solo di quel tipo di plastica. Talvolta, prima di giungere ai centri di selezione, i rifiuti plastici vengono compattati e ridotti volumetricamente presso i cosiddetti centri comprensoriali di pressatura (CC per Corepla) per agevolarne il trasporto e viene spesso effettuata anche una prima pulitura da rifiuti estranei. Le diverse tipologie di rifiuti plastici giungono ad aziende specializzate (recuperatori finali), dove, dopo un ulteriore pulizia, un processo di lavaggio e un opportuna macinazione, vengono trasformati in granuli e scaglie, così da poter sostituire i polimeri vergini per la produzione di nuovi beni di consumo. Tabella 5 Il recupero della raccolta differenziata della plastica- anno 2012 PROVINCE Residenti 2012 tonnellate raccolte raccolti tonnnellate riciclate riciclati % REC 2012 ALESSANDRIA , ,1 46 ASTI , ,9 64 BIELLA , ,0 71 CUNEO , ,4 66 NOVARA , ,9 69 TORINO , ,6 61 VCO , ,8 72 VERCELLI , ,1 62 TOTALE REGIONE , ,4 62 Dall analisi dei MUD dei rifiuti urbani del 2012 risultano raccolti dal servizio pubblico tonnellate di rifiuti plastici ed è stato verificato che ne sono stati avviati a recupero il 62%, pari a tonnellate. Va precisato che il quantitativo di rifiuto plastico non recuperato (38% di quanto raccolto) è rappresentato da frazioni estranee conferite erroneamente dai cittadini nella raccolta differenziata della plastica. Delle tonnellate di rifiuti plastici raccolti dal servizio pubblico, il 99% è rappresentato da rifiuti di imballaggio, mentre la restante percentuale è costituita dai rifiuti plastici conferiti presso i centri di raccolta e codificati con il CER La totalità dei rifiuti di imballaggio in plastica è gestita dal Consorzio Corepla. 17

20 3.10. DESTINAZIONE DEI RIFIUTI PLASTICI RACCOLTI IN PIEMONTE NEL 2012 Nella cartina seguente sono indicati i principali impianti che hanno recuperato i rifiuti plastici raccolti in Piemonte nel Si ricorda che l individuazione dell impianto di destinazione dei rifiuti gestiti da Corepla avviene tramite asta effettuata dallo stesso consorzio di filiera. 18

21 1 AGRICOLA IMBALLAGGI srl (SA) 20 ERREPLAST srl (CE) 2 ALIM srl (NO) 21 FOREVER PLAST spa (BS) 3 ALIPLAST spa (NO) 22 IDEALSERVICE (UD) 4 AMP RECYCLING srl (FE) 23 IMBALL NORD srl (PD) 5 ARAL spa (AL) 24 LUCY PLAST spa (PG) 6 ARGECO (FE) 25 MG IMBALLAGGI (TO) 7 B&P RECYCLING srl (CR) 26 MONTELLO spa (BG) 8 BRAGHIERI PLASTIC srl (CR) 27 RA POLIMERI srl (FE) 9 BREPLAST spa (PV) 28 PLASTIPOL srl (AL) 10 CENTRO PLASTICA srl (VE) 29 POLITEX SAS DI FREUDENBERG POLITEX SRL (CO) 11 CIER srl (TE) 30 RADI srl (RC) 12 CORRADIN snc (VI) 31 REALPLASTIC srl (CO) 13 DENTIS srl (CN) 32 REVEANE srl (TO) 14 DIELLE srl (MI) 33 S.E.R. Società Europea Rigenerazione srl (PR) 15 ECODECO (CN) 34 SIRE spa (PV) 16 ECOENERGY 2 srl (MN) 35 SKYMAX spa (PV) 17 ECOPLAST SRL (CL) 36 TRAMONTO (VA) 18 ECOREC SNC DI MATERA RICCARDO & C.(MI) 37 TRANSECO srl (VR) 19 ECOSAC SRL (BG) 38 VALPLASTIC spa (PD) Queste aziende sono solo alcune tra quelle che hanno lavorato i rifiuti plastici provenienti dai CSS. L elenco completo dei granulatori (comprensivo anche di aziende aventi sede all estero) è integrato dalle seguenti 12 aziende: BAUFELD (AUSTRIA), ECOPLAST (AUSTRIA),MTM Compact GmbH (GERMANIA), ELM, COMPANIA PARA SU RECICLADO S.A., RECYCLING TEAM GMBH (AUSTRIA), TO RECYCLING OSTERREICH GMBH (GERMANIA),RE- FLASCHENRECYCLING GMBH (GERMANIA),SARVARI HUKE HULLADEKKEZELESI KFT (UNGHERIA),TEXPLAST GMBH (GERMANIA),WALTER KUNSTSTOFFE GMBH (AUSTRIA),WELLMAN RECYCLING, WASTE ITALIA (PV) In grassetto sono evidenziate le aziende che effettuano recupero energetico (produzione e/o utilizzo di Combustibile Solido Secondario) In allegato 1 sono presentati i dati di dettaglio del flusso dei rifiuti plastici raccolti in ciascun Consorzio di bacino nell anno

22 3.11. IL RECURO DELLA FRAZIONE ORGANICA 2012 La frazione organica dei rifiuti urbani è identificata con codice CER Tali rifiuti vengono generalmente convogliati direttamente ad un impianto di compostaggio dove vengono immessi nel ciclo di produzione del compost o di biogas nel caso di impianti di digestione anaerobica. Il compostaggio è una tecnica attraverso la quale viene controllato, accelerato e migliorato il processo naturale a cui va incontro qualsiasi sostanza organica per effetto della flora microbica naturalmente presente nell'ambiente. Si tratta di un "processo aerobico di decomposizione biologica della sostanza organica che avviene in condizioni controllate e permette di ottenere un prodotto biologicamente stabile in cui la componente organica presenta un elevato grado di evoluzione"; la ricchezza in humus, in flora microbica attiva e in microelementi fa del compost un ottimo prodotto, adatto ai più svariati impieghi agronomici, dal florovivaismo alle colture praticate in pieno campo. Il processo di compostaggio si compone essenzialmente di due fasi: - bio-ossidazione, nella quale si ha l'igienizzazione della massa: è questa la fase attiva (nota anche come high rate, active composting time), caratterizzata da intensi processi di degradazione delle componenti organiche più facilmente degradabili - maturazione, durante la quale il prodotto si stabilizza arricchendosi di molecole umiche: si tratta della fase di cura (nota come curing phase), caratterizzata da processi di trasformazione della sostanza organica la cui massima espressione è la formazione di sostanze umiche (da La digestione anaerobica consiste 1 nella degradazione della sostanza organica in condizione di anaerobiosi. Tale processo determina la formazione di diversi prodotti, i più abbondanti dei quali sono due gas: il metano e il biossido di carbonio. La digestione anaerobica coinvolge diversi gruppi microbici interagenti fra loro: i batteri idrolitici, i batteri acidificanti ed infine i batteri metanigeni, quelli cioè che producono metano e anidride carbonica, con prevalenza del gas di interesse energetico, che rappresenta circa i 2/3 del biogas prodotto. L industrializzazione biotecnologica di questo processo naturale ha consentito di passare dall iniziale concetto di stabilizzazione estensiva della sostanza organica in ambienti naturali a veri e propri processi industriali per la produzione di biogas. Ciò a partire da diversi substrati organici quali acque derivanti dall industria agro-alimentare, fanghi di supero degli impianti di trattamento acque reflue, deiezioni animali, biomasse di natura agricola, residui organici industriali e la frazione organica di rifiuti urbani. La conversione di substrati organici complessi in metano, avviene attraverso una catena trofica anaerobica. Il processo biodegradativo si compone delle seguenti fasi: fase di idrolisi dei substrati complessi accompagnata da acidificazione fase acetogenica metanizzazione 1 Da Digestione anaerobica della frazione organica dei rifiuti solidi - APAT 20

23 La degradazione dei substrati organici ha il duplice fine di ricavare l energia necessaria per il metabolismo batterico sotto forma di energia chimica di ossidazione e, in misura molto minore, di sintetizzare nuove cellule. Nel corso del processo di digestione anaerobica si produce biogas, i cui componenti principali sono il metano, il biossido di carbonio e l idrogeno molecolare. Tabella 6 Il recupero della raccolta differenziata dell organico - anno 2012 PROVINCE Residenti 2012 tonnellate raccolte raccolti tonnnellate recuperate recuperati % REC 2012 ALESSANDRIA , ,8 86 ASTI , ,8 81 BIELLA , ,5 93 CUNEO , ,9 78 NOVARA , ,7 81 TORINO , ,7 73 VCO , ,9 91 VERCELLI , ,6 80 TOTALE REGIONE , ,6 78 Dall analisi dei MUD dei rifiuti urbani del 2012 risultano raccolti dal servizio pubblico tonnellate di rifiuti organici ( rifiuti biodegradabili di cucine e mense) ed è stato verificato che ne sono stati recuperati il 78%, pari a tonnellate. Va precisato che il quantitativo di rifiuto organico non recuperato (22,4% di quanto raccolto) è costituito per il 6,8% da quantitativi per cui non è stato possibile verificare l effettivo recupero, mentre la restante percentuale è rappresentata da materiale che qualitativamente non è considerato idoneo ai fini del compostaggio o della digestione anaerobica e che viene pertanto scartato dagli impianti. Il 91% dei rifiuti organici raccolti viene trattato in impianti situati sul territorio piemontese e circa il 74% viene conferito ad impianti di compostaggio. 21

24 3.12. DESTINAZIONE DELLA FRAZIONE ORGANICA RACCOLTA IN PIEMONTE NEL 2012 Nella cartina seguente sono indicati i principali impianti che hanno recuperato i rifiuti organici raccolti in Piemonte nel ACEA PINEROLESE spa (TO) 9 GAIA spa (AT) 2 ACSR spa (CN) 10 KOSTER srl (NO) 3 AIMAG spa (MO - Carpi) 11 LUCRA 96 srl (LO) 4 AIMAG spa (MO - Finale Emilia) 12 MASERATI srl (PC) 5 ALAN srl (PV) 13 SAN CARLO srl (CN) 6 ARAL spa (AL) 14 SESA spa (PD) 7 BIOLAND srl (AL) 15 TERRITORIO & RISORSE srl (VC) 8 BIOMAN spa (PN) In grassetto sono indicati gli impianti di digestione anaerobica. In allegato 1 sono presentati i dati di dettaglio del flusso dei rifiuti organici raccolti in ciascun Consorzio di bacino nell anno

25 3.13. IL RECURO DELLA FRAZIONE VERDE 2012 I rifiuti costituiti da sfalci e potature raccolti differenziatamente, identificati con codice CER , vengono generalmente convogliati direttamente ad un impianto di compostaggio dove vengono immessi nel ciclo di produzione del compost o ad un impianto di digestione anaerobica che a valle del processo composta i fanghi prodotti dal trattamento utilizzando il rifiuto verde come strutturante. Una quota del rifiuto verde, in genere una minima parte, può essere destinata anche al recupero energetico. Tabella 7 Il recupero della raccolta differenziata della frazione verde - anno 2012 PROVINCE Residenti 2012 tonnellate raccolte raccolti tonnnellate riciclate riciclati % REC 2012 ALESSANDRIA , ,4 96 ASTI , ,0 87 BIELLA , ,8 100 CUNEO , ,3 97 NOVARA , ,0 99 TORINO , ,5 96 VCO , ,4 85 VERCELLI , ,7 96 TOTALE REGIONE , ,7 96 Dall analisi dei MUD dei rifiuti urbani del 2012 risultano raccolti dal servizio pubblico tonnellate di rifiuti di sfalci e potature, ed è stato verificato che ne sono stati recuperati il 96%, pari a tonnellate. Va precisato che il quantitativo di rifiuto verde non andato a recupero (4,4 % di quanto raccolto) è costituito per il 0,7% da quantitativi per cui non è stato possibile verificare l effettivo recupero, mentre la restante percentuale è rappresentata da frazioni estranee conferite erroneamente dai cittadini nella raccolta differenziata del verde. Il 79% dei rifiuti costituiti da sfalci e potature raccolti viene trattato in impianti situati in territorio piemontese, il 95% è destinato a impianti di compostaggio o ad impianti di digestione anaerobica che compostano i fanghi prodotti dal trattamento utilizzando il rifiuto verde come strutturante, mentre il 4% del rifiuto è stato conferito a impianti a biomassa per la produzione di energia e una percentuale pari allo 0,6% è destinato a pannellifici. 23

26 3.14. DESTINAZIONE DELLA FRAZIONE VERDE RACCOLTA IN PIEMONTE NEL 2012 Nella cartina seguente sono indicati i principali impianti che hanno recuperato la frazione verde raccolta in Piemonte nel A.R.A.L. spa (AL) 18 FRATI LUIGI spa (MN - Pomponesco) 2 ACEA PINEROLESE spa (TO) 19 GAIA spa (AT) 3 ACSR spa (CN) 20 GALATERO SOC.COOP.AGRICOLA srl (CN) 4 AIMAG spa (MO - Finale Emilia) 21 ITALCONCIMI srl (TO) 5 AZ. AGR. ALLEVI srl (PV) 22 KOSTER srl (NO) 6 AZ. AGR. F.LLI MARTINELLI (MI) 23 OLMO BRUNO srl (CN) 7 AZ. AGR. NERI ENRICO E PIERGIORGIO (MI) 24 RE.LI.CE. sas (TO) 8 BERCO srl (BG) 25 ROFFINO srl (TO) 9 BIOGECO srl (LO) 26 S.A.I.B. spa (PC) 10 CONSORZIO DI BACINO BASSO NOVARESE (NO) 27 S.T.R. srl (CN) 11 COOP. SOC. RIS. srl (VB - Premosello Chiovenda) 28 SAN CARLO srl (CN) 12 COOP. SOC. RIS. srl (VB - Verbania) 29 SYSTEM ECO GREEN srl (MI) 13 COORATIVA AGRI SERVIZI (TO) 30 TECNOGARDEN SERVICE srl (MB) 14 ECOPROGETTO MILANO srl (MI) 31 TECNOGARDEN SERVICE srl (VA) 15 F.LLI BOSCARO srl (BI) 32 TERCOMPOSTI srl (BS) 16 F.LLI CASOTTO AZIENDA AGRICOLA snc (VA) 33 VERDEAMBIENTE S.R.L.(CO) 17 FRATI LUIGI spa (MN - Borgoforte) 34 VIVAI GILARDI MARCO (TO) In grassetto sono indicati gli impianti di digestione anaerobica, in corsivo i pannellifici. In allegato 1 sono presentati i dati di dettaglio del flusso dei rifiuti verdi raccolti in ciascun Consorzio di bacino nell anno

27 3.15. IL RECURO DEI TESSILI 2012 I rifiuti tessili, costituiti principalmente da abbigliamento usato (CER e ), intercettati tramite appositi contenitori posizionati su suolo pubblico e presso i centri di raccolta, dopo la raccolta differenziata vengono conferiti ad impianti di valorizzazione o piattaforme, nelle quali possono essere o solamente stoccati, in attesa della successiva destinazione, oppure separati dai materiali estranei, erroneamente conferiti dai cittadini. Il trattamento effettuato presso i centri di selezione consiste in una cernita/selezione manuale svolta sia per rimuovere materiali estranei che per effettuare classificazioni merceologiche secondo le esigenze commerciali, cui segue un trattamento di igienizzazione. Al termine del processo di trattamento, come risultato finale, è possibile ottenere le seguenti alternative: la qualifica di indumenti e accessori di abbigliamento utilizzabili direttamente in cicli di consumo; la qualifica di materie prime secondarie per l industria tessile (materiale destinato al settore degli stracci per la pulizia o all industria degli sfilacciati). Le frazioni che si ottengono dal trattamento vengono destinate mediamente per il 68% a riutilizzo, per il 25% a riciclo e per il 7% a smaltimento 2. Tabella 8 Il recupero della raccolta differenziata dei tessili - anno 2012 Residenti 2012 tonnellate raccolte raccolti tonnnellate riciclate riciclati % REC 2012 TOTALE REGIONE , ,8 88. Dall analisi dei MUD dei rifiuti urbani del 2012 risultano raccolti dal servizio pubblico tonnellate di rifiuti tessili ed è stato verificato che ne sono stati riciclati l 88%, pari a tonnellate. 2 Da L Italia del riciclo L_Italia_del_Riciclo_2012._Il_Rapporto?cid=3995 pag

28 3.16. IL RECURO DEGLI INGOMBRANTI 2012 Tendenzialmente sono considerati rifiuti ingombranti le seguenti categorie di prodotti provenienti da locali adibiti ad uso di civile abitazione: - elettrodomestici - mobili, materassi e reti, quadri, specchi - sanitari - ceramiche, stucchi e tappezzerie - rifiuti inerti derivanti da piccole manutenzioni domestiche (macerie) - manufatti in ferro e legno (grate, balaustre, termosifoni, porte...) - giocattoli voluminosi - apparecchi elettronici (TV, PC, fax, stereo, cellulari...) - bombole del gas vuote, cocci, pneumatici e cerchioni, strumenti musicali, sci... Tali rifiuti, raccolti presso i centri di raccolta o tramite il servizio di ritiro dei rifiuti ingombranti a domicilio, subiscono un iniziale fase di cernita e separazione, finalizzata a dividere le diverse tipologie di rifiuto in frazioni omogenee ed effettivamente recuperabili. Presso i centri di raccolta o gli impianti dove si effettua deposito/messa in riserva i rifiuti ingombranti ad esempio composti prevalentemente da legno sono inseriti nel cassone del legno e vengono codificati e recuperati con il CER , quelli composti prevalentemente da metallo sono conferiti nel cassone del metallo e vengono codificati e recuperati con il CER , gli elettrodomestici e gli apparecchi elettronici (CER *, *, * e ) sono suddivisi nei contenitori/cassoni destinati ai raggruppamenti Raee e così via. In seguito a tale procedura rimane un discreto quantitativo di frazione residuale (tra cui divani, materassi, mobili in materiali compositi non separabili, ecc.) che viene classificata con il codice CER rifiuti ingombranti. Ad oggi tale frazione residuale viene conferita direttamente in discarica o a impianti di incenerimento, mentre solo una piccola parte subisce un processo di trattamento presso impianti di valorizzazione, dove si riesce ancora, seppur in minima parte, a ricavare materiali ancora recuperabili e riciclabili (legno, metallo, vetro). Dall analisi della sezione rifiuti urbani del MUD risulta che sono state raccolte a livello regionale dal servizio pubblico tonnellate di rifiuti ingombranti identificati con il codice CER , corrispondenti ad un quantitativo pro capite di 16,9 itante/anno. La percentuale di recupero registrata è inferiore al 12%. 26

29 3.17. CONCLUSIONI Dei quantitativi monitorati per l anno 2012, pari a tonnellate di rifiuti differenziati, è stato verificato che ne sono stati avviati a recupero l 85%, pari a tonnellate. Carta, vetro, legno, metallo e verde si attestano su percentuali di recupero superiori o pari al 90%, i tessili al 88%, l organico al 78% ed infine gli imballaggi in plastica, più complessi da differenziare, sono stati recuperati al 62%. Tabella 9 Il recupero della raccolta differenziata piemontese- anno 2012 FRAZIONI MERCEOLOGICHE t raccolte dal servizio pubblico 2012 raccolti t riciclate Kg/ab riciclati % recupero CARTA , ,2 90 VETRO , ,5 92 LEGNO , ,5 93 METALLO , ,2 90 PLASTICA , ,4 62 ORGANICO , ,6 78 VERDE , ,7 96 TESSILI , ,8 88 TOTALE REGIONE , ,0 85 Riciclo garantito monitora l effettivo recupero della raccolta differenziata piemontese per il 92% del quantitativo rilevato per l anno 2012 (D.G.R. n del 28 ottobre 2013), pari a t di rifiuti raccolti differenziatamente. Non sono mappati i flussi di rifiuti assimilati agli urbani non gestiti dal servizio pubblico, che possono essere conteggiati per la determinazione della percentuale di raccolta differenziata, i RAEE e gli ingombranti. Avendo monitorato più del 90% dei quantitativi delle frazioni merceologiche costituenti la Raccolta Differenziata si possono fare ulteriori considerazioni relativamente al Rifiuto Totale Prodotto (RT). Prendendo infatti il dato relativo alla produzione dei rifiuti urbani dell anno 2012, pari a t, il 47% è ancora rifiuto indifferenziato, mentre quasi il 53% del quantitativo è raccolto differenziatamente. In base alle percentuali di recupero registrate con il progetto Riciclo Garantito è possibile effettuare delle valutazioni sui quantitativi complessivamente raccolti nel 2012: delle t di rifiuti raccolti differenziatamente, il 15% risulta essere la quota di rifiuti non recuperata, mentre il resto del quantitativo, pari a t, risulta essere destinato a riciclaggio e recupero. 27

30 4. IL RICICLAGGIO IN PIEMONTE NEL 2013 L articolo 11 della direttiva 2008/98/CE, recepito dall art. 181 del d.lgs. n. 152/2006 stabilisce che entro il 2020 la preparazione per il riutilizzo e il riciclaggio di rifiuti quali, come minimo, carta, metalli, plastica e vetro provenienti dai nuclei domestici, e possibilmente di altra origine, nella misura in cui tali flussi di rifiuti sono simili a quelli domestici, sarà aumentata complessivamente almeno al 50% in termini di peso. Lo Stato italiano nel 2013 ha individuato la metodologia - fra le quattro proposte dalla decisione 2011/753/UE - per la rendicontazione alla Commissione europea dei dati relativi alle percentuali di riciclaggio raggiunte dall Italia, facendo ricadere la scelta sul metodo 2 e includendo come frazioni da conteggiare esclusivamente carta e cartone, plastica, metalli, vetro, legno e frazione organica (comprensiva della frazione verde). Quindi la Regione Piemonte ha conteggiato il tasso di riciclaggio sui dati di produzione rifiuti urbani 2013, sulla base di tale metodo. In particolare il Tasso di riciclaggio è espresso come il rapporto in percentuale tra: - la sommatoria delle varie frazioni di rifiuto urbano raccolte differenziatamente, al netto degli scarti di selezione, avviate effettivamente al recupero di materia (riciclaggio), - e la sommatoria del rifiuto totale prodotto relativo alle singole frazioni prese in considerazione; RD F a riciclaggi o Tasso di riciclaggio (%) = 100 RT F RD F = frazioni merceologiche di rifiuto raccolte differenziatamente quali carta, plastica, vetro, metallo legno e frazione organica avviate effettivamente al riciclaggio. RT F = Rifiuto Totale prodotto per singola frazione merceologica presa in considerazione Per avviato effettivamente al recupero di materia si intende che: le frazioni merceologiche rappresentate da carta, legno, metalli, plastica, vetro, raccolte differenziatamente, avviate a piattaforme di selezione, devono successivamente essere utilizzate come materia prima nei processi di produzione; dalla frazione organica e dal rifiuto verde da raccolta differenziata sottoposti al trattamento aerobico o anaerobico si ottiene compost o digestato che, previo ulteriore trattamento, sono utilizzati come prodotto, sostanza o materiale riciclato a beneficio dell agricoltura o dell ecologia. I quantitativi di rifiuto organico e verde sono conteggiati al netto degli scarti di selezione dell impianto; Il conteggio delle frazioni di rifiuto avviate al riciclaggio devono essere considerate al netto degli scarti. In mancanza dell individuazione a livello nazionale della percentuale di scarto significativo, è stato conteggiato lo scarto effettivamente riscontrato. 28

31 Va precisato che, non essendo ancora disponibile la verifica sull effettivo recupero dei rifiuti raccolti differenziatamente per l anno 2013, che viene ogni anno eseguita dalla Regione Piemonte attraverso lo studio Riciclo Garantito, si è assunto il presupposto che i rifiuti costituenti la raccolta differenziata in Regione Piemonte nell anno 2013 siano andati effettivamente a recupero sulla base delle esperienze maturate con Riciclo Garantito a partire dall anno Inoltre per quanto riguarda il calcolo della percentuale di recupero e riciclaggio delle varie frazioni merceologiche per l anno 2013, è stata utilizzata la serie storica dei dati sulle percentuali di recupero delle singole frazioni merceologiche analizzate nello studio Riciclo Garantito (anni ), ricordando che la percentuale di recupero è determinata non solo dalla qualità del rifiuto urbano raccolto differenziatamente ma anche dai quantitativi di rifiuti di cui si è verificato l effettivo recupero. Tabella 10 Serie storica della percentuale di recupero delle frazioni merceologiche raccolte differenziatamente TIPOLOGIA DI RIFIUTO % rec % rec % rec % rec % rec % rec. MEDIA CARTA 94% 98% 95% 95% 97% 96% VETRO 95% 94% 92% 93% 92% 93% LEGNO 95% 97% 97% 99% 96% 97% METALLI 97% 100% 97% 98% 96% 98% PLASTICA 68% 68% 68% 71% 79% 71% ORGANICO 86% 79% 79% 85% 80% 82% VERDE 96% 96% Sui dati di produzione rifiuti urbani 2013 è stato conteggiato il tasso di riciclaggio (tabella 11). Tabella 11 Tasso di riciclaggio raggiunto in Piemonte anno 2013 Frazione merceologica RTF 1 Tonnellate RDF 2 Tonnellate %RECF 3 RDF 4 a recupero % riciclaggio 5 RDF 6 a riciclaggio % Tasso di RICICLAGGIO 7 CARTA METALLI PLASTICA VETRO ORGANICO VERDE LEGNO TOTALE ,1 1 RT F= Rifiuto urbano Totale prodotto per singola frazione merceologica (differenziato+indifferenziato), calcolato sulla base delle analisi merceologiche contenute nella Banca Dati regionale 29

32 2 RD F = Raccolta Differenziata della singola frazione merceologica desunta dalle elaborazioni sui dati di produzione dei rifiuti urbani anno dati regionali 3 % REC F = % di recupero per singola frazione merceologica, serie storica valore medio (tabella 14) 4 RD F a recupero = Raccolta differenziata recuperata come materia idonea a sostituire la materia prima nei processi produttivi o come Combustibile Solido Secondario per la produzione di energia RDF % REC F RD a recupero = F % riciclaggio = percentuale desunta dall elaborazione dei dati di Riciclo Garantito per gli anni , considerando il valore medio. PLASTICA % ric MEDIA % ric 2009 % ric 2010 % ric

33 5. Allegato 1 Dettaglio per Consorzio di Bacino 31

34 32

35 Consorzio di Bacino Alessandrino per la raccolta, il trasporto e lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani Il recupero effettivo delle raccolte differenziate del 2012 TIPOLOGIA DI RIFIUTO rac rec % rec RECURATORE CARTA 65,8 50,5 77 VETRO a 35,8 31,9 89 A. MERATI & C. CARTIERA DI LAVENO spa (VA) CARTIERA DI BOSCO MARENGO spa (AL) CARTIERA OLONA sas (VA) CARTIERE VILLA LAGARINA s.p.a. (TN) SONOCO ALCORE - DEMOLLI S.R.L. (TO) O-I MANUFACTURING ITALY spa (AT) VETROBALSAMO spa (MI) VIDRALA DI CORSICO (MI) LEGNO 16,9 16,6 98 GRUPPO MARIO SAVIOLA srl (PV) METALLO 3,7 3,7 100 PLASTICA b 30,6 14,8 48 ACCIAIERIA ARVEDI spa (CR) ACCIAIERIA BRENDINA spa (BS) ACCIAIERIE DI CALVISANO spa (BS) ALFA ACCIAI spa (BS) ASSISI RAFFINERIA METALLI spa (BS) DALMINE spa (BG) FERALPI spa (BS) IRO spa (BS) RIVA ACCIAIO spa (CN) RIVA ACCIAIO spa (VA) STEFANA spa (BS) TRAVI E PROFILATI DI PALLANZENO (BS) VEDANI CARLO METALLI spa (PV) ALIM SRL ALIPLAST SPA AMP RECYCLING SRL BREPLAST SPA DENTIS SRL ECOPLAST Kunststoffrecycling GmbH FOREVER PLAST SPA RECYCLING TEAM GMBH RA POLIMERI srl PLASTIPOL SRL POLITEX SAS DI FREUDENBERG POLITEX SRL S.E.R. Società Europea Rigenerazione srl SIRE SPA TRANSECO SRL VALPLASTIC spa, CASS CASS FRAZIONE ORGANICA 63,8 54,7 86 ARAL spa (AL) BIOLAND srl (AL) KOSTER srl (NO) SFALCI E POTATURE 37,6 34,0 90 A.R.A.L. spa (AL) TESSILI 2,2 1,3 60 RECURATORI EUROI RECURATORI EXTRAEUROI TOT CONSORZIO 256,4 207,

36 CCR - Consorzio Casalese Rifiuti Il recupero effettivo delle raccolte differenziate del 2012 TIPOLOGIA DI RIFIUTO rac rec % rec RECURATORE CARTA 63,1 59,7 95 VETRO a 42,7 37,1 87 A. MERATI & C. CARTIERA DI LAVENO spa (VA) ADDA ONDULATI spa (LC) CARTIERA DI BOSCO MARENGO spa (AL) CARTIERE ENRICO CASSINA snc (TO) CARTIERE VILLA LAGARINA s.p.a. (TN) RENO DE MEDICI spa (BL) SONOCO ALCORE - DEMOLLI S.R.L. (TO) O-I MANUFACTURING ITALY spa (AT) SAINT GOBAIN (SV) LEGNO 9,8 9,1 92 GRUPPO MARIO SAVIOLA srl (PV) METALLO 1,3 1,0 78 PLASTICA b 28,9 16,3 56 ACCIAIERIA ARVEDI spa (CR) ACCIAIERIE VENETE spa (PD) AFV BELTRAME spa ( VI) ALFA ACCIAI spa (BS) DALMINE spa (BG) FERALPI spa (BS) FERRIERA VALSABBIA spa (BS) RIVA ACCIAIO spa (CN) RIVA ACCIAIO spa (VA) RIVA ACCIAIO spa (VR) AGRICOLA IMBALLAGGI SRL ALIM SRL DENTIS SRL ECOPLAST Kunststoffrecycling GmbH FOREVER PLAST SPA MONTELLO SPA RECYCLING TEAM GMBH PLASTIPOL SRL POLITEX SAS DI FREUDENBERG POLITEX SRL SARVARI HUKE HULLADEKKEZELESI KFT VALPLASTIC spa WALTER KUNSTSTOFFE GMBH CASS, FRAZIONE ORGANICA SFALCI E POTATURE 56,9 50, ,0 24,7 99 ARAL spa (AL) BIOLAND srl (AL) GAIA spa (AT) KOSTER srl (NO) AZ. AGR. ALLEVI srl (PV) SAN CARLO srl (CN) TESSILI 3,1 3,0 99 RECURATORI EUROI RECURATORI EXTRAEUROI TOT CONSORZIO 230,8 201,

37 CSR - Consorzio Servizi Rifiuti del Novese, Tortonese, Acquese e Ovadese Il recupero effettivo delle raccolte differenziate del 2012 TIPOLOGIA DI RIFIUTO rac rec % rec RECURATORE CARTA 49,3 42,5 86 VETRO a 33,1 31,6 95 LEGNO 4,6 4,4 95 METALLO 4,1 4,1 100 PLASTICA b 26,9 10,8 40 CARTIERA DELL'ADDA spa (LC) CARTIERA DI BOSCO MARENGO spa (AL) CARTIERE SACI spa (VR) O-I MANUFACTURING ITALY spa (AT) SAINT GOBAIN (SV) VETRERIA ETRUSCA srl (SV) GRUPPO MARIO SAVIOLA srl (PV) PALLETS SERVICE DI CRISTOFARO GIANDOMENICO (TO) ALFA ACCIAI spa (BS) IRO spa (BS) RAFFINERIA METALLI CUSIANA spa (VB) RIVA ACCIAIO spa (CN) TRAVI E PROFILATI DI PALLANZENO (BS) VEDANI CARLO METALLI spa (PV) AGRICOLA IMBALLAGGI SRL ALIM SRL ALIPLAST SPA AMP RECYCLING SRL CIER SRL DENTIS SRL ERREPLAST SRL FOREVER PLAST SPA MONTELLO SPA RECYCLING TEAM GMBH POLITEX SAS DI FREUDENBERG POLITEX SRL SARVARI HUKE HULLADEKKEZELESI KFT VALPLASTIC spa CASS,, FRAZIONE ORGANICA SFALCI E POTATURE 47,4 40, ,9 44,1 98 ARAL spa (AL) BIOLAND srl (AL) KOSTER srl (NO) AIMAG spa (MO - Finale Emilia) AZ. AGR. ALLEVI srl (PV) OLMO BRUNO srl (CN) SAN CARLO srl (CN) SYSTEM ECO GREEN srl (MI) TERCOMPOSTI srl (BS) TESSILI 2,2 2,2 100 RECURATORI EUROI RECURATORI EXTRAEUROI TOT CONSORZIO 212,5 180,

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