REGOLAMENTO dell UNITÀ PASTORALE
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- Sofia Giuseppe
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1 REGOLAMENTO dell UNITÀ PASTORALE del CENTRO STORICO di BRESCIA L Unità Pastorale (UP) è una particolare unione di più parrocchie, affidate dal Vescovo ad una cura pastorale unitaria, perché realizzino insieme un cammino condiviso e coordinato di comunione e missione. In questa prospettiva, il presente regolamento vuole essere uno strumento al servizio dell UP del Centro Storico di Brescia, perché possa attuare, in forma più efficace, il proprio scopo. 1. L Unità Pastorale del Centro Storico, istituita con Decreto del Vescovo Luciano Monari in data 1 luglio 2008, è costituita dalle nove parrocchie del Centro Storico, denominate: Cattedrale, S. Afra, S. Agata, S. Alessandro, SS. Faustino e Giovita, S. Giovanni Evangelista, S. Lorenzo, S. Maria in Calchera, SS. Nazaro e Celso. GLI ELEMENTI COSTITUTIVI 2. Elementi costitutivi dell UPCS sono: la Progettazione pastorale comune, il Presbitero coordinatore o Presidente, il Consiglio dell UP (CUP), gli Ambiti pastorali, la Commissione economica, il Segretario, le Consulte parrocchiali, i Consigli parrocchiali per gli affari economici, il presente Regolamento. 3. La Progettazione pastorale comune si colloca nel contesto del discernimento spirituale comunitario ed è segno della comunione che si pone al servizio della missione. Essa avviene secondo le indicazioni del n. 29 del Documento del Sinodo diocesano (DS) sulle UUPP 1. Il luogo in cui si elabora e si approva la progettazione pastorale è il CUP, nel quale convergono anche le proposte formulate dalle Consulte parrocchiali, dagli Ambiti e dai vari enti presenti nell UP. 4. Il Presbitero coordinatore o Presidente dell UPCS viene nominato dal Vescovo secondo le modalità che regolano l elezione del Vicario Zonale, in quanto l UPCS coincide con la zona XXXII del Centro Storico. I suoi compiti sono quelli indicati al n.19 del DS. In particolare a lui spetta: - presiedere l UP in tutti i suoi aspetti; - convocare e presiedere: il Consiglio dell Unità Pastorale, la Commissione economica; la Giunta esecutiva; - sollecitare e far crescere il senso di appartenenza all UP e la comunione: tra le parrocchie dell UPCS; tra i presbiteri e i laici; tra le comunità parrocchiali, le aggregazioni ecclesiali e le comunità religiose; - promuovere la comunione e le forme di vita fraterna tra i presbiteri dell UP; - guidare l elaborazione, la realizzazione e la verifica del progetto pastorale dell UP; - nominare: alcuni membri del CUP ritenuti particolarmente significativi, fino ad un massimo di cinque persone; il/la Vicepresidente del CUP; il/la Segretario/a dell UP; il Segretario economico; 1 La progettazione pastorale, che nasce anzitutto dall ascolto della parola del Vangelo e del magistero ecclesiale, comporta soprattutto i seguenti momenti fondamentali: l analisi della situazione pastorale e sociale; la definizione degli obiettivi (generali e particolari) che si intendono raggiungere; la precisazione dell itinerario (modalità, tappe od obiettivi intermedi, tempi, persone, mezzi, ecc.) che permette di passare dalla situazione di partenza a quella desiderata; la verifica come momento di ridefinizione degli obiettivi. 1
2 - sottoscrivere l ordine del giorno e i verbali, unitamente ai vari Segretari; - curare i rapporti dell UP con la Diocesi e la comunità civile. - rappresentare ufficialmente l UPCS presso gli enti ecclesiastici e civili, sia pure con la possibilità, di volta in volta, di delegare altre persone. Nei suoi molteplici uffici il Presbitero Coordinatore viene coadiuvato dal Segretario dell UP e dalla Giunta esecutiva. In tutte le questioni, in comunione con gli altri presbiteri e sentito il parere del CUP, a lui spetta la decisione finale, anche se sarà sua preoccupazione far sì che le scelte siano il più possibilmente condivise. 5. Il Consiglio dell UP (CUP) viene costituito secondo le indicazioni dei nn del DS 2. Esso funziona in stretta analogia con quanto stabilito dalla normativa diocesana e universale in riferimento al Consiglio pastorale parrocchiale (cfr. can. 536). Sotto la presidenza del Presbitero coordinatore, il CUP ha il compito di: elaborare il progetto pastorale (pluriennale e annuale) dell UP; discutere e approvare la programmazione annuale; verificare l attuazione del progetto pastorale e di quanto programmato; affrontare i problemi pastorali che emergono nell UP. Ad esso appartengono di diritto: il Presbitero coordinatore, gli altri presbiteri residenti con incarico ufficiale a servizio delle parrocchie dell UP, i diaconi, due rappresentanti della vita consacrata (uno per il ramo maschile e uno per il ramo femminile). Quanto ai membri eletti: ogni Consulta parrocchiale sceglie due suoi rappresentanti a far parte del CUP. Il Presbitero coordinatore ha la possibilità di nominare personalmente altri membri del CUP fino ad un massimo di cinque persone. Entrerà a fare parte del CUP anche un rappresentante della Commissione economica, eletto dalla Commissione stessa. Il CUP dovrà essere riunito almeno cinque volte l anno e ogni volta che lo richieda la maggioranza dei membri. Per la validità delle deliberazioni è richiesta la presenza di almeno i 3/5 dei membri. All interno del CUP, il Presbitero coordinatore nominerà: un Vicepresidente del CUP, che potrà moderare e dirigere la discussione all interno del CUP e che sostituirà il Presbitero coordinatore stesso in caso di necessità; il Segretario dell UP, che avrà anche la funzione di verbalista del CUP. Il CUP elegge tra i suoi membri un responsabile per ognuno degli Ambiti e il suo rappresentante per il Consiglio Pastorale Diocesano. I membri laici e consacrati del CUP indicheranno uno di loro che entrerà a far parte della Giunta esecutiva e che avrà anche il compito qualora ciò venisse ritenuto opportuno di convocare e di presiedere eventuali incontri specifici di riflessione e di confronto per i membri laici e consacrati del CUP Il CUP, in quanto organismo rappresentativo, è formato dal presbitero responsabile dell UP, dagli altri eventuali parroci e presbiteri e dai rappresentanti di tutte le parrocchie che formano l UP. Nella sua costituzione si terrà conto del numero di abitanti delle parrocchie che formano l UP, garantendo che anche le parrocchie più piccole abbiano almeno due rappresentanti. 83. La maggioranza dei membri del CUP è eletta dai fedeli dell UP: ogni parrocchia, mediante il proprio organismo di partecipazione parrocchiale, elegge i rappresentanti da inviare al CUP. 84. Al presbitero coordinatore, responsabile della UP, è data la possibilità di nominare personalmente alcuni membri del CUP, sentito il parere degli altri eventuali parroci. 2
3 I membri del CUP hanno un mandato di 5 anni e non possono rimanere in carica più di due mandati consecutivi. Allorché un membro, senza giustificarsi, non partecipa per tre volte di seguito agli incontri del CUP, viene a decadere e deve essere sostituito da un altro rappresentante del suo ente. Le decisioni prese nel CUP, confermate ed assunte dal Presbitero coordinatore, sono vincolanti per tutti i soggetti dell UPCS. 6. Modalità operative del CUP La convocazione viene fatta dal Presbitero Coordinatore almeno otto giorni prima della seduta. La convocazione è scritta, viene inviata tramite e deve indicare data, luogo e O.d.G. della seduta con il dettaglio degli argomenti da discutere. Per casi di particolare urgenza il Consiglio può essere convocato, in riunione straordinaria, entro 48 ore La rappresentatività: un membro del CUP che si trovasse, per cause di forza maggiore, nell impossibilità di partecipare alle riunioni per un lungo periodo, può essere sostituito da un altro rappresentante, con segnalazione scritta da parte dell organismo di appartenenza L Ordine del Giorno: è fissato dal Presbitero Coordinatore dell.u.p., attraverso il Segretario. Ogni Ambito, ogni membro del CUP, come pure ogni organismo di partecipazione delle parrocchie può presentare delle proposte fino a due settimane prima della seduta Le sedute del Consiglio: ogni seduta deve tenere presenti i seguenti aspetti: - una preghiera iniziale o una riflessione spirituale; - la verifica delle presenze dei membri, ricordando che, per la validità delle deliberazioni è richiesta la presenza di almeno 3/5 dei membri; - l approvazione del verbale della seduta precedente; - i punti all OdG vengono trattati nell ordine stabilito. Con decisione della maggioranza può essere decisa l esclusione di argomenti posti all OdG., la variazione dell ordine di discussione dei punti proposti o l ammissione di nuovi argomenti; - il Presbitero Coordinatore, o il Vicepresidente, dà la parola secondo l ordine di richiesta. Ogni richiesta di intervento riguardante l OdG ha la precedenza rispetto ad ogni altra richiesta. E possibile fissare un limite al numero e alla durata degli interventi La validità delle delibere: possono essere prese decisioni e fatte votazioni se sono presenti almeno 3/5 dei membri. La presenza legale è verificata dal Presbitero Coordinatore. La votazione su una proposta vien fatta, di regola, per alzata di mano. Se un membro chiede una votazione segreta la richiesta sarà soddisfatta se è condivisa dalla maggioranza. Il Presbitero Coordinatore verifica il numero dei voti favorevoli o contrari od astenuti. In caso di dubbi sull esito, la votazione viene ripetuta. Le delibere vengono approvate con maggioranza semplice (50% dei presenti +1).A parità di voti sulla proposta vale la decisione del Presbitero Coordinatore. Le delibere entrano in vigore dalla data di approvazione del verbale, salvo situazioni di particolare urgenza Il Verbale dell Assemblea: deve contenere: a. data, luogo, orario d inizio e termine della seduta; b. il nome del Presbitero Coordinatore, del Vice Presidente e del Segretario; 3
4 c. i nomi dei presenti; d. i nomi delle persone esterne invitate quali esperti; e. l Ordine del Giorno; f. le proposte inoltrate; g. il resoconto dettagliato della discussione, testo delle deliberazioni; h. eventuali dichiarazioni o proposte degli interventi in ordine alle singole delibere, con l indicazione del nome/i del/i proponente/i; se una proposta viene approvata con l astensione o il voto contrario di un membro, questi ha il diritto, se lo ritiene, che la sua diversa opinione sia annotata nel verbale; i. i risultati delle eventuali votazioni e la relativa delibera; j. le riflessioni collettive e le iniziative programmate; k. gli accordi per l esecuzione di determinati impegni. Copia del verbale dovrà essere inviata a tutti i membri del Consiglio entro 20 giorni dal giorno dell assemblea. Il verbale viene presentato al Consiglio nella seduta successiva per l approvazione. I membri hanno diritto di apportare aggiunte e variazioni al testo. Le modifiche sono annotate nel verbale della seduta in corso. Tutti i verbali o le annotazioni devono essere firmati dal Presbitero Coordinatore, dal Segretario e conservati in apposito archivio. I membri, su richiesta, possono prenderne visione La riservatezza: i membri devono mantenere il riserbo sugli argomenti che il Consiglio ha ritenuto di carattere riservato. Questioni di carattere personale sono sempre da trattare in modo riservato anche quando ciò non sia stato espressamente deciso. 7. Per rendere esecutive le iniziative dell'up e meglio coordinare le modalità operative del CUP nelle sue varie componenti (cfr. n. 6), il Presidente si avvale dell'aiuto di una "Giunta esecutiva". In modo particolare, ad essa spetta: elaborare una prima ipotesi del progetto pastorale e della programmazione pastorale annuale da sottoporre al CUP, facendo tesoro delle proposte dei vari enti, delle varie commissioni, degli ambiti, della commissione economica, delle consulte parrocchiali e altre realtà ecclesiali e culturali presenti nel centro storico; preparare i documenti e l ordine del giorno del CUP; aiutare il Presbitero coordinatore a prendere decisioni, in conformità al progetto pastorale, in merito a problemi o questioni urgenti, sottoponendole poi alla ratifica del successivo CUP; provvedere a facilitare e sollecitare l attuazione delle decisioni prese dal CUP, mantenendo i contatti con le Consulte parrocchiali, con gli Ambiti e con le varie Commissioni e riferendo al CUP lo stato dell opera. Essa è così composta: il Presbitero Coordinatore, il/la Vice-presidente del CUP, il/la Segretario/a dell UP, il Segretario economico, un membro nominato dai laici e consacrati del CUP (come evidenziato al n.5) e due membri eletti dal CUP, di cui uno presbitero. I membri della Giunta non sono eleggibili come responsabili degli Ambiti. Essa si riunisce secondo le necessità; di regola con frequenza quindicinale. Dura in carica cinque anni e può essere confermata solo una volta di seguito. 8. Il CUP si avvale della collaborazione dei cosiddetti Ambiti pastorali. Si tratta di gruppi di persone competenti e impegnate nei vari settori della pastorale che ipotizzano percorsi di riflessione e di azione e, su mandato del CUP, approfondiscono temi e problemi di loro 4
5 competenza, formulano proposte per un azione pastorale più efficace e mantengono viva l attenzione su alcuni aspetti della pastorale ritenuti particolarmente importanti. Gli Ambiti offrono il frutto delle loro ricerche e presentano le loro proposte al CUP, che dovrà decidere della loro realizzazione. In caso di decisione positiva, spetta ai membri dell Ambito anche il compito di contribuire, per il settore di loro competenza, alla sua attuazione nelle parrocchie dell UP. Ogni Ambito è composto da un rappresentante del CUP - che avrà il compito di convocare, e guidare l Ambito stesso - e da due rappresentanti di ogni parrocchia scelti dalla Consulta parrocchiale in base alla loro competenza. Uno di questi due rappresentanti va scelto all interno della Consulta parrocchiale così che possa fare da tramite tra l Ambito e la Consulta stessa. Per quanto riguarda la guida dell Ambito della Pastorale Giovanile e della Carità essa, al momento, è di nomina vescovile. Attualmente gli Ambiti sono cinque: Catechesi; Liturgia; Carità; Oratorio e Pastorale Giovanile; Cultura e Territorio. Ogni Ambito può operare anche con l aiuto di particolari commissioni e invitare persone competenti esterne all Ambito. È dovere del responsabile dell Ambito presentare al CUP una relazione, almeno annuale, del lavoro svolto dall Ambito stesso. Gli Ambiti si riuniscono almeno 5 (cinque) volte l anno. 9. È costituita la Commissione economica prevista dai nn del DS 3, con il fine di ottimizzare le risorse presenti e di sensibilizzare le parrocchie a sovvenire alle necessità della Chiesa. La Commissione porrà particolare attenzione: - allo studio delle necessità economiche per la realizzazione del progetto pastorale dell UP; - alla destinazione degli immobili in funzione del servizio richiesto da tale progetto; - al reperimento delle risorse necessarie alla realizzazione dello stesso. La Commissione è chiamata inoltre a studiare e avviare percorsi di comunione tra le parrocchie, anche promuovendo un sostegno a quelle che si trovano in particolare difficoltà. A tal fine si istituirà un fondo comune dell UPCS allocato presso l economato della Diocesi e affidato al Presbitero coordinatore dell Unità pastorale Nell UP si potrà costituire una commissione economica che cerchi di ottimizzare le risorse presenti e di sensibilizzare le parrocchie a sovvenire alle necessità della Chiesa. Si invitano le comunità a studiare e ad avviare percorsi di comunione tra le parrocchie, soprattutto in vista di un sostegno a quelle che si trovano in particolare difficoltà. Si potrà a tale scopo istituire un fondo comune dell UP, affidato al presbitero responsabile dell UP. I Consigli per gli Affari Economici delle singole parrocchie siano riuniti periodicamente per favorire l armonizzazione dell utilizzo delle risorse in funzione del progetto pastorale delle UUPP. 87. Può essere utile che nell UP ci sia un segretario economico, nominato dal coordinatore dell UP sentito il parere dell eventuale commissione economica, che lo sollevi da alcune incombenze burocratiche, giuridiche e amministrative nelle parrocchie. A tal fine, il coordinatore e il CUP avranno cura di sensibilizzare e promuovere la formazione di laici per la gestione delle attività economiche nonché dell ordinaria e straordinaria amministrazione della parrocchia. Si tenga presente che l UP non gode di personalità giuridica e il presbitero coordinatore non svolge funzioni di rappresentanza legale. 5
6 La Commissione economica è composta dal Presbitero coordinatore che la presiede e da un rappresentante del Consiglio per gli Affari economici di ogni parrocchia. Essa si riunisce almeno cinque volte all anno e si mantiene in stretto rapporto con il CUP e con i Consigli per gli affari economici delle singole parrocchie. 10. Sentito il parere della Commissione economica, il Presbitero coordinatore nominerà per un periodo di cinque anni, rinnovabili soltanto una volta di seguito (salvo il caso in cui sia assunto), un Segretario economico. Ad esso spetta: fare da Vicepresidente nella Commissione economica e presiederla in caso di assenza del Presbitero coordinatore; preparare l ordine del giorno delle sedute della Commissione economica; convocare, su mandato del Presbitero coordinatore, la Commissione economica, redigere il verbale delle sue sedute e verificare le presenze; Il Presbitero coordinatore potrà, con il consenso di tutti i Parroci dell UP, assegnare al Segretario Economico il compito di sollevare il Presbitero coordinatore e i parroci stessi da alcune incombenze amministrative, burocratiche e giuridiche. Per assolvere a tale compito, il Segretario economico dovrà aver conseguito una adeguata preparazione secondo quanto previsto dalla Diocesi e potrà essere volontario o anche assunto. In caso di assunzione l UP dovrà acquisire le necessarie autorizzazioni dall Ordinario Diocesano. Il Segretario economico, che è chiamato a sollevare il presbiterio dell UP dalle incombenze giuridico-amministrative, dovrà: gestire l amministrazione ordinaria; preparare e seguire le pratiche di amministrazione straordinaria di ogni ente dell UP; Inoltre potrà: avere mansioni specifiche per la gestione della manutenzione ordinaria e straordinaria degli edifici; coordinare chi opera per la registrazione delle operazioni contabili di ogni parrocchia. Il Segretario economico non avrà comunque alcuna rappresentanza legale degli enti, salvo diversa disposizione del Vescovo. 11. Il Segretario dell UP è nominato dal Presbitero coordinatore tra i membri del CUP ed ha ha il compito di: raccogliere e conservare tutto il materiale relativo alla vita dell UPCS; redigere e distribuire i verbali delle riunioni del CUP e della Giunta esecutiva; preparare l ordine del giorno del CUP; convocare, su mandato del Presbitero coordinatore, i membri del CUP e della Giunta esecutiva, verificandone poi le presenze; con l aiuto di esperti, costruire il sito web e curare la comunicazione elettronica dell UP. Il Segretario dell UP dura in carica 5 anni e può essere nominato solo per due mandati consecutivi. I RAPPORTI CON GLI ORGANISMI PARROCCHIALI DI PARTECIPAZIONE 12. Ogni parrocchia si avvale della presenza della Consulta parrocchiale che può trovarsi e operare anche in forma congiunta con altre Consulte, soprattutto laddove più parrocchie sono affidate ad uno stesso parroco. 6
7 La Consulta rappresenta la partecipazione corresponsabile di tutti i membri della comunità parrocchiale ed ha il compito di: programmare la vita della comunità parrocchiale per gli aspetti che le competono (ad es. organizzazione concreta della vita liturgica e comunitaria, delle varie forme di annuncio e della carità, delle feste patronali, ecc.); tradurre le indicazioni pastorali del CUP; far pervenire al CUP, tramite i suoi rappresentanti, suggerimenti, indicazioni, proposte; nominare al proprio interno due rappresentanti per il CUP e, inoltre, due persone per ogni Ambito pastorale, delle quali una dovrà appartenere alla Consulta stessa. La scelta dei membri della Consulta avviene in stretta analogia alla elezione del Consiglio pastorale parrocchiale 4. 4 Nel CPP vi sono membri di diritto, membri eletti, e membri nominati dal parroco. Sono membri di diritto: il parroco, che è il presidente del CPP; i vicari parrocchiali; i diaconi che prestano servizio in parrocchia; presbiteri rettori di chiese esistenti in parrocchia; un membro di ogni comunità di Istituto di vita consacrata esistente in parrocchia; il presidente dell Azione Cattolica parrocchiale; membri del Consiglio Pastorale Diocesano appartenenti alla parrocchia. Sono membri eletti alcuni fedeli designati per elezione. Vi sono infine alcuni membri nominati dal parroco. Possono essere membri del CPP coloro che, battezzati e cresimati, abbiano compiuto i 18 anni e siano canonicamente domiciliati nella parrocchia o operanti stabilmente in essa. Inoltre, i membri del CPP devono distinguersi per vita cristiana, autentica sensibilità ecclesiale, volontà di impegno, capacità di dialogo e conoscenza dei problemi della parrocchia. Il parroco si rende garante che non entrino nel CPP persone prive di questi requisiti. Il numero dei membri è determinato in base alla consistenza numerica della parrocchia: - 9 membri (di cui almeno 5 eletti) per parrocchie fino a 1000 abitanti; - 15 membri (di cui almeno 8 eletti) per parrocchie fino a 2500 abitanti; - 19 membri (di cui almeno 10 eletti) per parrocchie fino a 5000 abitanti; - 25 membri ( di cui almeno 13 eletti) per parrocchie oltre i 5000 abitanti. Il CPP dura in carica cinque anni. In caso di cambio del parroco, il CPP resta in carica. Il nuovo parroco, per gravi motivi, può chiedere e ottenere le dimissioni del CPP non oltre tre mesi dal suo ingresso. Come procedere al rinnovo dei Consigli Parrocchiali? Nei mesi immediatamente precedenti al rinnovo del CPP, vanno predisposte le liste dei candidati per il nuovo CPP. A preparare tali liste provvede un apposita commissione elettorale. Tale commissione, presieduta dal parroco e composta da alcuni fedeli (5-6 persone), ha il compito di preparare la lista dei candidati, tenendo conto di quanto disposto nelle Disposizioni e norme degli Organismi Parrocchiali circa i Consigli Pastorali Parrocchiali e dall apposito sussidio preparato per l occasione. Non meno di quindici giorni prima delle elezioni la lista dei candidati va portata a conoscenza della comunità. Per le elezioni del CPP è da prevedere l allestimento di un seggio elettorale nelle vicinanze della chiesa per le operazioni di voto. In alternativa, si può invece consegnare la scheda elettorale all uscita dalla celebrazione eucaristica, far votare a casa e invitare a riportare la scheda in un urna apposita predisposta in chiesa o nei suoi pressi. I fedeli della parrocchia che per malattia o altro grave impegno fossero impossibilitati a partecipare all Eucaristia, potranno essere invitati a consegnare il loro voto in casa a membri o a incaricati dalla commissione elettorale. La scheda viene ritirata in busta chiusa e aggiunta alle altre nello scrutinio. Possono partecipare alle elezioni del CPP tutti coloro che, ricevuti i sacramenti del battesimo e della cresima, sono in comunione con la Chiesa, sono canonicamente domiciliati in parrocchia o stabilmente operanti in essa e hanno compiuto il 18 anno dì età. Le operazioni di voto e lo scrutinio sono seguite dall apposita commissione elettorale secondo le apposite norme date in proposito. Oltre ai membri eletti in base alle elezioni, il CPP si compone anche di membri di diritto e di membri nominati dal parroco. Ogni membro, eccetto quelli di diritto, deve sottoscrivere una formale accettazione della carica e degli obblighi derivanti. I nomi del nuovo CPP verranno ufficialmente proclamati la domenica successiva durante tutte le Messe parrocchiali. 7
8 Sarà compito di ogni parroco predisporre il calendario delle convocazioni della propria Consulta parrocchiale in modo che possa utilmente avanzare proposte e suggerimenti al CUP e allo stesso tempo tradurre nella realtà specifica della propria parrocchia le indicazioni pastorali del CUP. 13. Secondo la normativa canonica (cfr. can. 537), in ogni parrocchia esiste il Consiglio Parrocchiale per gli Affari Economici (CPAE), con i compiti specifici che ad esso competono. Esso dovrà agire in sintonia con la Consulta parrocchiale, tenendo presenti le scelte pastorali del CUP e gli indirizzi della Commissione economica dell UP. 14. Il regolamento è costitutivo della vita e della identità dell UPCS. Una volta approvato dalla Cancelleria diocesana, sarà normativo per tutti i soggetti dell UPCS e potrà subire modifiche solo in base a proposte approvate a maggioranza assoluta dal CUP e ratificate dalla stessa Cancelleria diocesana. Il presente regolamento, già approvato all unanimità dal CUP il 26 marzo 2014, è stato rivisto, modificato e approvato dalla Cancelleria Diocesana il 18 giugno
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