EVOLUZIONE NORMATIVA DEL REPORTING NON FINANCIAL 15/04/15

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1 EVOLUZIONE NORMATIVA DEL REPORTING NON FINANCIAL Dott.ssa Iula Francesca 20 aprile 2015

2 REPORTING NON FINANCIAL LOGICA TRIPLE BOTTOM LINE L azienda dovrebbe scomporre il risultato aziendale nelle performances: Economica Sociale Ambientale E non considerare solo la bottom line del conto economico: Utile +/- ricavi e costi sociali +/- ricavi e costi ambientali

3 Non esiste nella legislazione italiana alcun riferimento a indicatori per rilevare le informazioni socio-ambientali. PRINCIPALI STANDARD DI REPORTING Gli standard piu diffusi per la redazione del report di sostenibilita sono: * l AccountAbility 1000 (AA1000)dell Institute of Social and Ethical Accountabilty (ISEA) * Sustainabilty Reporting Guidelines del Global Reporting Initiative (GRI) * Principi di Redazione del bilancio sociale del Gruppo di Studio per la statuizione dei principi di redazione del Bilancio Sociale (GBS)

4 Oltre ai citati standard di reporting esistono alcuni DOCUMENTI TECNICI elaborati da organismi internazionali (es. Accounting for Sustainability (A4S), The Academy of Business in Society (EABIS), United Nations Conference on Trade and Development (UNCTAD)) in cui vengono suggeriti INDICATORI ESG, espressione di driver di valore non financial. Es. nel documento Sustainable Value Corporate Responsability, Market Valuation and Measuring the Financial and non financial performance of the firm (2009) dell'eabis sono identificate 6 drivers non financial: - Human capital - Customer relations - Society - Environment - Innovation - Corporate governance

5 ANNO 2007 Il Decreto Lgs. 32/2007 ha recepito la direttiva 2003/51/CE inserendo nella RELAZIONE SULLA GESTIONE Indicatori di risultato finanziari e, se del caso, di quelli non finanziari pertinenti all attività specifica della società, comprese le informazioni attinenti all ambiente e al personale.

6 ANNO 2009 Il CNDCEC in un documento del 2009 individua quali informazioni su ambiente e personale sono: OBBLIGATORIE - es. morti e infortuni gravi sul lavoro per i quali è accertata la responsabilità aziendale - danni causati all ambiente per i quali è accertata la responsabilità aziendale) FACOLTATIVE Quelle diverse dalle precedenti 66

7 ANNO 2014 Il Decreto Lgs. 32/2007 ha recepito la direttiva 2003/51/CE modificata dalla DIRETTIVA 2014/95/UE del 22/10/2014 Dichiarazione da fornire nella relazione sulla gestione da parte di società quotate e altre imprese di interesse pubblico (es. imprese di assicurazione e enti creditizi) A partire dal 2017 tali imprese hanno l obbligo di elaborare una dichiarazione di carattere non finanziario contenente ALMENO le informazioni ambientali, sociali, attinenti al personale, al rispetto dei diritti umani, alla lotta contro la corruzione attiva e passiva in misura necessaria alla comprensione dell andamento dell impresa, dei suoi risultati, della sua situazione e dell impatto della sua attività. Incluse le politiche applicate dall impresa in merito ai predetti aspetti, le procedure di dovuta diligenza applicate, il risultato di tali politiche e i principali rischi connessi a tali aspetti legati alle attività dell'impresa.

8 In una ricerca effettuata dalla Fondazione Nazionale dei Commercialisti del 15/2/2015 su un campione di 50 primarie aziende quotate alla Borsa italiana appartenenti a diversi settori di attività è emerso che le società o i gruppi che hanno pubblicato report non financial nei documenti obbligatori (bilanci annuali e consolidati) o in report separati resi pubblici sono stati il 64%

9 AUTOGRILL-RELAZIONE SULLA GESTIONE e RAPPORTO DI SOSTENIBILITA'

10 AUTOGRILL-RELAZIONE SULLA GESTIONE e RAPPORTO DI SOSTENIBILITA' INFORMAZIONI SUL PERSONALE

11 AUTOGRILL-RELAZIONE SULLA GESTIONE e RAPPORTO DI SOSTENIBILITA' INDICATORI AMBIENTALI

12 PIAGGIO-RELAZIONE SULLA GESTIONE e CSR REPORT

13 PIAGGIO-RELAZIONE SULLA GESTIONE e CSR REPORT

14 PIAGGIO-RELAZIONE SULLA GESTIONE e CSR REPORT INDICATORI DI PERFORMANCE AMBIENTALE

15 PIAGGIO-RELAZIONE SULLA GESTIONE e CSR REPORT INDICATORI DI PERFORMANCE AMBIENTALE

16 PIAGGIO-RELAZIONE SULLA GESTIONE e CSR REPORT AMBIENTE E PERSONALE

17 PIAGGIO-RELAZIONE SULLA GESTIONE e CSR REPORT INFORMAZIONI SU PERSONALE

18 PIAGGIO-RELAZIONE SULLA GESTIONE e CSR REPORT INFORMAZIONI SU PERSONALE

19 ISAGRO-BILANCIO AMBIENTALE Produzione agrofarmaci e dei prodotti per la protezione delle colture agricole

20 ISAGRO-BILANCIO AMBIENTALE Produzione agrofarmaci e dei prodotti per la protezione delle colture agricole

21 ISAGRO-BILANCIO AMBIENTALE Produzione agrofarmaci e dei prodotti per la protezione delle colture agricole

22 TENDENZA AL SUSTAINABLE RESPONSIBLE INVESTING Si è stimato che le prime società quotate nei mercati internazionali per livello 2222 di capitalizzazione è responsabile di oltre 1/3 di tutte le esternalità causate dalle attività economiche e umane. Esternalità negative: quando l'attività economica dell'impresa influenza negativamente altri soggetti (es. comunità) senza che questi ricevano una compensazione Le esternalità negative, non avendo un prezzo, sono di difficile valutazione economica. Le esternalità non possono essere contabilizzate ma possono essere usati dei KPI (Key Performance Indicator) per valutarle In genere la comunità si fa carico dei costi ambientali. Ma c'è un vantaggio a internalizzare quanti più costi ambientali possibili perchè l'azienda è attenta all'ottimizzazione delle risorse.

23 TENDENZA AL SUSTAINABLE RESPONSIBLE INVESTING European Sustainable and Responsible Investing Study In tale documento si evidenzia la crescente domanda da parte degli investitori istituzionali di investimenti socialmente responsabili. Ci sono molte iniziative volte a indirizzare l'interesse degli investitori istituzionali verso società meritevoli sotto l'aspetto degli impatti sociali e ambientali prodotti. Questo approccio richiede che vengano divulgate informazioni non financial. Possibile estensione della normativa in materia di report non financial ad altre categorie di soggetti in quanto sono connessi molti benefici.

24 TENDENZA AL SUSTAINABLE RESPONSIBLE INVESTING GREEN PAPER Costruire un'unione dei mercati dei capitali COMMISSIONE EUROPEA Bruxelles, COM(2015) 63 final LIBRO VERDE Costruire un'unione dei mercati dei capitali {SWD(2015) 13 final}

25 TENDENZA AL SUSTAINABLE RESPONSIBLE INVESTING GREEN PAPER Costruire un'unione dei mercati dei capitali Per far ripartire la crescita in Europa dobbiamo rilanciare gli investimenti nelle imprese e 2525 nelle infrastrutture europee. Per rafforzare gli investimenti a lungo termine è necessario creare un vero mercato unico dei capitali: un'unione dei mercati dei capitali per tutti i 28 Stati membri E' di primaria importanza migliorare l'accesso ai finanziamenti, anche al capitale di rischio, in particolare per le PMI (ad esempio, start-up innovative e ad alto tasso di crescita) Una categoria di investimento emergente che potrebbe ampliare l'accesso ai finanziamenti è costituita dagli investimenti di natura ambientale, sociale e di governance societaria, ad esempio le obbligazioni verdi. I proventi delle obbligazioni verdi sono destinati a progetti e azioni che promuovono la sostenibilità in materia di clima e di altri aspetti ambientali.