Indice. Premessa. ALLEGATO: Verbali di verifiche effettuate durante l'uso del ponteggio.

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2 Indice Premessa Dati identificativi del luogo di lavoro; Identificazione del datore di lavoro che procederà alle operazioni di montaggio e/o trasformazione e/o smontaggio del ponteggio; Identificazione della squadra di lavoratori, compreso il preposto, addetti alle operazioni di montaggio e/o trasformazione e/o smontaggio del ponteggio; Identificazione del ponteggio; Disegno esecutivo del ponteggio; Progetto del ponteggio; Indicazioni generali per le operazioni di montaggio e/o trasformazione e/o smontaggio del ponteggio ("piano di applicazione generalizzata"): Planimetria dell'area del cantiere; Verifica e controllo del piano di appoggio del ponteggio (con tabella del Tipo e consistenza dei vari tipi di terreno); Tracciamento del ponteggio, impostazione della prima campata, controllo della verticalità, livello/bolla del primo impalcato, distanza tra ponteggio (filo impalcato di servizio) e opera servita, ecc.; Verifiche da effettuare nella prima fase del montaggio Descrizione dei DPI utilizzati nelle operazioni di montaggio e/o trasformazione e/o smontaggio del ponteggio ( con nota sulla conservazione e manutenzione dei d.p.i.); Sistemi di arresto caduta utilizzati; Illustrazione degli elementi del sistema di arresto anticaduta e note informative; Schema montaggio impalcati con dispositivo di arresto anticaduta; Rischi derivante dalla caduta di un operatore con il sistema di arresto caduta in uso. Descrizione delle attrezzature utilizzate Misure di sicurezza da adottare in presenze di linee elettriche; Tipo e modalità di realizzazione degli ancoraggi. (con disegni tipo dei principali tipi di ancoraggio); Misure di sicurezza da adottare in caso di cambiamento delle condizioni meteorologiche ( con schema Norma UNI HD Prospetto I - carichi di servizio per impalcati di lavoro); Misure di sicurezza adottate contro la caduta di materiali e oggetti; Illustrazione delle modalità di montaggio, trasformazione e smontaggio; Fasi lavorative; Verifiche da effettuare durante il montaggio; Procedure di corretto smontaggio; Descrizione delle regole da applicare durante l'uso del ponteggio; Segnaletica da collocare durante l'uso del ponteggio; Indicazioni delle verifiche da effettuare sul ponteggio prima del montaggio e durante l'uso; A -PONTEGGI METALLICI A TELAI PREFABBRICATI; B -PONTEGGI METALLICI A MONTANTI E TRAVERSI PREFABBRICATI; C -PONTEGGI METALLICI A TUBI E GIUNTI; ALLEGATO: Verbali di verifiche effettuate durante l'uso del ponteggio. 2

3 P.I.M.U.S. - PIANO DI MONTAGGIO, USO E SMONTAGGIO DEI PONTEGGI (ai sensi dell Allegato XXII. del D.Lgs. 81/2008 così come modificato dal D. Lgs. 106/09) Premessa Il D. Lgs. 81/08 e s.m.i., all Art. 136, comma 1, sancisce che: Nei lavori in quota il datore di lavoro provvedere a redigere a mezzo di persona competente un piano di montaggio, uso e smontaggio (Pi.M.U.S.), in funzione della complessità del ponteggio scelto, con la valutazione delle condizioni di sicurezza realizzate attraverso l adozione degli specifici sistemi utilizzati nella particolare realizzazione ed in ciascuna fase di lavoro prevista. Tale piano può assumere la forma di un piano di applicazione generalizzata integrato da istruzioni e progetti particolareggiati per gli schemi speciali costituenti il ponteggio, ed è messo a disposizione del preposto addetto alla sorveglianza e dei lavoratori interessati. L Art. 136, comma 4, 5, 6, stabilisce che il datore di lavoro ha i seguenti obblighi: Garantire che il ponteggio sia stabile, dotato di dispositivi antiscivolamento, le dimensioni, la forma e la disposizione degli impalcati del ponteggio devono essere idonei alla natura dei lavori da eseguire. Evidenziare le parti del ponteggio non pronte all uso, in particolare durante le operazioni di montaggio, smontaggio o trasformazione bisogna apporre idonea segnaletica di avvertimento di pericolo e delimitare l accesso ai non addetti. Assicurare che i ponteggi siano montati, smontati o trasformati sotto la diretta sorveglianza del preposto, a regola d arte e conformemente al PiMUS, ad opera di lavoratori che hanno ricevuto adeguata formazione. Il PiMUS è un documento operativo, messo a disposizione degli addetti ai lavori e contiene le procedure di montaggio/smontaggio specifiche per il tipo di ponteggio scelto nel concreto contesto del cantiere. Contiene: La descrizione passo passo della sequenza di montaggio degli elementi costituenti gli schemi di base generalizzati La descrizione passo passo di montaggio degli elementi costituenti gli schemi speciali fra i quali sono compresi le mantovane, le partenze particolari (stretta, larga, su piano inclinato), i castelli di carico e le interruzioni di stilata di caratteristiche non previste nel libretto. Per di redigere il PiMUS occorre effettuare le seguenti operazioni: 1. sopralluogo in cantiere; 2. analisi dei fattori progettuali (altezze della struttura, rientranze, aperture, cartelloni pubblicitari, ecc.); 3. analisi dei fattori ambientali (tipologia e consistenza del piano di appoggio, luoghi di transito, idoneità delle strutture a sostenere gli ancoraggi, linee elettriche in tensione, ecc.); 4. scelta della tipologia di ponteggio da utilizzare (PTP, PMTP, tubi e giunti); 5. valutazione delle richieste contenute nel PSC (mantovane, recinzioni aree, posizione e numero di scale di accesso, zone di deposito materiali, ecc.); 6. verifica della necessità di progetto; 7. individuazione dello schema di montaggio (schema tipo come da libretto senza l obbligo del calcolo, schema di ponteggio con l obbligo del calcolo, ecc.); 8. individuazione degli schemi generalizzati ripetitivi (moduli) e degli schemi speciali; 9. individuazione del sistema di prevenzione e protezione dal rischio di caduta dall alto in corso di montaggio / smontaggio; 10. scelta dei punti di ancoraggio alla struttura e loro verifica di resistenza alle sollecitazioni. 3

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5 PIANO DI MONTAGGIO, USO E SMONTAGGIO DI UN PONTEGGIO (ai sensi dell Allegato XXII. del D.Lgs. 81/2008 integrato con il D. Lgs. 106/09) PONTEGGIO DI ALTEZZA CIRCA 20 m Ubicazione: Dati identificativi del Cantiere Lavori: Nuovo documento Città: Cap: Data Inizio Lavori: 13/01/2015 Durata Giorni: 0 Nominativo: Indirizzo: Città: Cap: Telefono: Committente Nominativo: Indirizzo: Città: Cap: Telefono: Appaltatore Nominativo: Indirizzo: Città: Cap: Telefono: Responsabile dei Lavori Nominativo: Indirizzo: Città: Cap: Telefono: Redattore Piano Nominativo: Indirizzo: Città: Cap: Telefono: Direttore Tecnico 5

6 MONTAGGIO CON IL METODO DEL DPI RETRATTILE Un lavoratore, rimanendo su un impalcato munito di parapetto, collega un dispositivo di ancoraggio ad anello (conforme a UNI EN 795) al montante (interno/esterno) di una stilata intermedia, meglio individuato nel seguito, a livello immediatamente superiore al traverso più alto. Poi collega - tramite un connettore (conforme a UNI EN 362) - al punto di ancoraggio così realizzato un DPI anticaduta retrattile (conforme a UNI EN 360), ponendo quest'ultimo sull'impalcato superiore (già montato dal basso). Sempre rimanendo sull'impalcato munito di parapetto, esso estende il cordino retrattile facendolo scorrere sull'impalcato superiore fino a portarlo in corrispondenza della botola aperta, quindi facendolo passare attraverso la botola, lo aggancia all'anello a D dorsale della propria imbracatura anticaduta (conforme a UNI EN 361), facendosi eventualmente aiutare da un altro lavoratore. Una volta collegato il DPI anticaduta retrattile, sale sull'impalcato superiore tramite la scala e monta gli elementi secondo il progetto e nell'ordine indicato successivamente. 6

7 MONTAGGIO CON IL METODO DEL CASTELLO I lavoratori A e B, utilizzano ciascuno un sistema anticaduta costituito da: Un punto di ancoraggio UNI EN 795 (anello di ancoraggio) in corrispondenza dell'impalcato superiore Un DPI anticaduta retrattile Un'imbracatura anticaduta I lavoratori A e B montano, in conformità al progetto e/o al disegno esecutivo, una campata che sale di uno o due piani rispetto ai piani già montati. La resistenza e la stabilità della campata costruita "a torre" deve essere assicurata da un calcolo strutturale oppure da uno schema-tipo contenuto nell'autorizzazione ministeriale del ponteggio. In corrispondenza del montante esterno della stilata (attenersi alle specifiche definite dal fornitore), alla quota più alta disponibile (ultimo piano montato del "castello a torre") viene montata la bandiera dell'argano; l'argano viene successivamente fissato alla bandiera, oppure è già stato sistemato alla base del ponteggio se si utilizza un argano a tiro inverso (motore in basso). I lavoratori A e B sollevano tramite l'argano gli elementi del ponteggio da montare causa del fatto che i carichi possono essere sollevati molto in alto per poi essere calati, lo sbarco degli elementi al piano interessato deve avvenire in presenza di parapetto. I lavoratori utilizzano il sistema anticaduta sopra descritto fino a quando l'impalcato in montaggio non è dotato di parapetti su tutti i lati (compreso il lato interno se il filo dell'impalcato interno è distante dall'opera servita più di 20 cm). 7

8 MONTAGGIO CON IL METODO DEL PARAPETTO PROVVISORIO MONTABILE DAL BASSO Un lavoratore, stando su un impalcato dotato di parapetti, monta un parapetto provvisorio montabile/smontabile dal basso (di facciata e di testata) a servizio del piano superiore. Il parapetto provvisorio è collegato a speciali attacchi (in generale boccole) presenti sui telai inferiori già montati (o sui montanti inferiori già montati). Completato il montaggio di tutti i parapetti provvisori, il lavoratore, aiutato da un altro lavoratore, monta le tavole di impalcato del piano superiore, compresa quella con botola, le eventuali diagonali in pianta e la scala di collegamento. I due lavoratori salgono sul piano superiore (dotato su tutti i lati di parapetto provvisorio) e montano in sequenza: telai (o montanti), spine a verme, eventuali ancoraggi (solo se collegati ai telai/montanti appena montati, perché altrimenti sono stati montati precedentemente), correnti-parapetto, correnti interni, parapetti di testata, diagonali di facciata (se previste e se montabili in presenza dei parapetti provvisori), diagonali in pianta (se previste). Uno o due lavoratori scendono al piano inferiore e smontano i parapetti provvisori. 8

9 MONTAGGIO CON IL METODO DELL'IMPALCATO PROVVISORIO CON PARAPETTO All'inizio delle operazioni i lavoratori operano su un impalcato provvisto di parapetto normale con arresto al piede, o comunque da posizione protetta contro le cadute dall'alto. I lavoratori montano, a circa 1 metro al di sopra dell'impalcato su cui poggiano i piedi, un traverso in tubo/giunto a collegamento dei montanti di ciascuna stilata (traversi provvisori); l'altezza dei traversi rispetto all'impalcato deve essere tale che l'impalcato provvisorio che sarà poggiato su tali traversi disti da correnti e traversi del piano superiore (ancora da montare) almeno 1 metro, ossia che l'impalcato provvisorio che sarà installato sui traversi possa usufruire di un parapetto avente come correnti superiori i correnti e i traversi a livello del piano superiore (definitivo). I lavoratori montano i correnti e i traversi del piano superiore, che costituiranno i correnti superiori del parapetto dell'impalcato provvisorio, dopodichè proseguiranno montando correnti e traversi provvisori che costituiranno il corrente intermedio del parapetto dell'impalcato provvisorio. I lavoratori montano sui traversi provvisori un impalcato provvisorio costituito da tavole in legno, oppure da tavole prefabbricate in metallo o in legno multistrato; le tavole in legno sono di spessore 5 cm, devono sovrapporsi in corrispondenza del traverso per almeno 40 cm, devono essere accostate tra loro e devono essere assicurate contro gli spostamenti. Le tavole provvisorie in metallo o in legno multistrato sono generalmente uguali a quelle utilizzate per l'impalcato definitivo, e si distinguono da queste ultime solo per il fatto che costituiscono un impalcato provvisorio che non rimane in opera durante l'utilizzazione del ponteggio. I lavoratori salgono sull'impalcato provvisorio, dotato di parapetto normale montato in precedenza, e da questa posizione montano i traversi provvisori relativi all'impalcato superiore (ad altezza di circa 1 metro rispetto all'impalcato superiore), il corrente superiore del parapetto dell'impalcato superiore (IMPALCATO DEFINITIVO), il corrente intermedio del parapetto dell'impalcato superiore (IMPALCATO DEFINITIVO), ed infine le tavole dell'impalcato superiore (DEFINITIVO) con relativo fermapiede. Alla fine delle operazioni di montaggio per le quali è necessario l'impalcato provvisorio, i lavoratori smontano l'impalcato provvisorio con i relativi traversi provvisori, e possono salire, tramite scala, 9

10 sull'impalcato definitivo del piano superiore già dotato di parapetto. Le operazioni sopra descritte sono ripetute per tutti i piani per i quali si prevede l'utilizzazione del metodo descritto. 10

11 MONTAGGIO CON IL METODO DELL'IMPALCATO PROVVISORIO SENZA PARAPETTO All'inizio delle operazioni i lavoratori operano su un impalcato provvisto di parapetto normale con arresto al piede, o comunque da posizione protetta contro le cadute dall'alto. I lavoratori appoggiano ai traversi delle campate da montare (superiori o laterali) per le quali non è previsto un impalcato definitivo, tavole in legno di spessore 5 cm; le tavole devono sovrapporsi in corrispondenza del traverso per almeno 40 cm, devono essere accostate tra loro e devono essere assicurate contro gli spostamenti. L'impalcato provvisorio in legno può essere installato per luci (distanza tra i traversi) fino a 2,50 m; per luci maggiori occorre redigere un calcolo strutturale che ne attesti la possibilità d'uso, eventualmente a condizione che lo spessore della tavola sia aumentato. I lavoratori salgono sull'impalcato provvisorio e, se esso non è dotato di parapetti, prima di salirvi indossano i DPI specificati di seguito. Alla fine delle operazioni di montaggio per le quali è necessario l'impalcato provvisorio, i lavoratori, operando su un impalcato provvisto di parapetto normale con arresto al piede, oppure protetti dai DPI specificati di seguito, smontano l'impalcato provvisorio in legno. 11

12 MONTAGGIO CON IL METODO DEL PIANO INFERIORE Per realizzare il montaggio di un piano di ponteggio sul quale non si vuole (o non si può) montare la bandiera dell'argano, gli elementi vengono alzati manualmente dal piano inferiore a quello di montaggio al piano di montaggio. Una volta montato un intero piano di ponteggio (piano inferiore al piano di montaggio), completo di tutti i suoi elementi, la bandiera dell'argano viene fissata in corrispondenza del montante esterno della stilata (come da specifiche definite dal fornitore), alla quota più alta disponibile; l'argano viene successivamente fissato alla bandiera, oppure è già stato sistemato alla base del ponteggio se si utilizza un argano a tiro inverso (motore in basso). I lavoratori A e B sollevano tramite l'argano gli elementi del ponteggio da montare, facendoli sbarcare al piano su cui è fissata la bandiera dell'argano. Quando è possibile, lo sbarco degli elementi al piano interessato deve avvenire in presenza di parapetto. Per realizzare il montaggio degli elementi del piano superiore, gli elementi devono essere sollevati manualmente dal piano dove sono sbarcati tramite argano al piano superiore. 12

13 MONTAGGIO COL METODO DELLA LINEA DI ANCORAGGIO E DPI ANTICADUTA I lavoratori indossano una imbracatura anticaduta conforme a UNI EN 361. Montare una linea di ancoraggio flessibile orizzontale conforme alla norma UNI EN 795 Classe B oppure Classe C in corrispondenza di un piano di ponteggio di cui è montato solo l'impalcato, e sul quale si deve salire - per effettuare il montaggio degli elementi - senza la protezione di parapetti. Il montaggio della linea di ancoraggio deve essere effettuato dal basso e comunque da posizione protetta contro le cadute dall'alto (presenza di parapetti). A seconda che la linea di ancoraggio sia certificata dal costruttore per sostenere una o due persone contemporaneamente, uno o due lavoratori salgono in sequenza sulla scala che mette in comunicazione il piano inferiore con quello non protetto da parapetti ove si deve operare il montaggio e, giunti ad un'altezza della scala sufficiente, collegano il connettore del proprio DPI anticaduta dotato di assorbitore di energia (conforme a UNI EN 354 e 355) al punto di ancoraggio mobile che scorre sul cavo (in acciaio o tessile) della linea di ancoraggio. Successivamente salgono sull'impalcato protetti contro le cadute dall'alto dal DPI collegato alla linea di ancoraggio, e possono effettuare il montaggio degli elementi di ponteggio. 13

14 MONTAGGIO CON IL METODO DEL PARAPETTO DEFINITIVO MONTABILE DAL BASSO Un lavoratore, stando su un impalcato dotato di parapetti, monta un parapetto definitivo montabile/smontabile dal basso (di facciata e di testata) a servizio del piano superiore. Il parapetto definitivo è collegato a speciali attacchi (in generale boccole) presenti sui telai superiori, telai già montati in quanto, essendo ad H o semi-h, è stato possibile montarli stando sull'impalcato inferiore già montato. Completato il montaggio di tutti i parapetti definitivi, il lavoratore, aiutato da un altro lavoratore, monta le tavole di impalcato del piano superiore, compresa quella con botola, le eventuali diagonali in pianta e la scala di collegamento. I due lavoratori salgono sul piano superiore (dotato su tutti i lati di parapetto definitivo) e montano in sequenza: correnti interni, diagonali di facciata (se previste), eventuali ancoraggi (solo se collegati alla parte alta dei telai, perché altrimenti sono stati montati precedentemente), fermapiede (solo di facciata, in quanto quelli di testata sono resi solidali al parapetto definitivo di testata). 14

15 MONTAGGIO COL METODO DEL DPI DI TRATTENUTA Un lavoratore deve effettuare un'operazione di montaggio in una zona di ponteggio priva di parapetti, ma dotata di strutture (ad esempio montanti e traversi, oppure telai collegati da correnti e diagonali). Stando in posizione protetta da parapetti, indossa una imbracatura anticaduta e di posizionamento (conforme sia a UNI EN 361 e sia a UNI EN 358) e collega una estremità del proprio cordino di posizionamento (conforme a UNI EN 358) ad uno degli anelli a D presenti nell'imbracatura. Fatto ciò collega l'altra estremità del cordino di posizionamento ad una struttura del ponteggio (ad es. montante), in modo tale che, durante il movimento, il vincolo posto dal cordino rigido non gli faccia raggiungere zone in cui è presente il rischio di caduta dall'alto. In alternativa è possibile per il lavoratore raggiungere una zona con pericolo di caduta dall'alto e collegare il proprio cordino di posizionamento ad una struttura resistente, in modo tale che il dislivello massimo di caduta sia di 60 cm. Un esempio di tale soluzione è il passare il cordino di posizionamento attorno ad un montante (opportunamente irrigidito ad es. da correnti) e collegare un'estremità del cordino all'anello a D ventrale di destra (sul fianco destro della cintura di posizionamento) e l'altra estremità all'anello a D ventrale di sinistra (sul fianco sinistro della cintura di posizionamento). Il lavoratore, utilizzando il DPI descritto, effettua il montaggio degli elementi previsti dal disegno esecutivo per quel piano. 15

16 MONTAGGIO CON IL METODO DEL TRALICCIO All'inizio delle operazioni i lavoratori operano su un impalcato provvisto di parapetto normale con arresto al piede, o comunque da posizione protetta contro le cadute dall'alto. Prima di accedere alle campate prive di impalcato, nelle quali utilizzeranno traversi, correnti e diagonali in pianta come appoggio per i piedi, i lavoratori indossano un DPI anticaduta ancorato ad una parte del ponteggio di cui sia provata la resistenza alle sollecitazioni provocate dal DPI in caso di caduta, ed un DPI di posizionamento (trattenuta) ancorato anch'esso ad una parte del ponteggio di cui sia provata la resistenza alle sollecitazioni provocate dal DPI. La scelta di tali DPI deve avvenire in accordo con la valutazione dei rischi operata nel PSC e nel POS. I lavoratori, protetti contro le cadute dall'alto con i sistemi sopra descritti, effettuano il montaggio degli elementi secondo il disegno esecutivo. 16

17 MONTAGGIO CON IL METODO DI PUNTA In corrispondenza del 1 impalcato di una campata di estremità (destra o sinistra) vengono montate una tavola con botola e una scala che collega il piano terra con il primo impalcato. Un lavoratore sale a circa metà altezza della scala e riceve dal lavoratore che opera a terra un telaio che sarà montato sopra il telaio inferiore, dopodichè scende dalla scala e si porta al piano terra. I due lavoratori smontano la tavola con botola e la rimontano invertendo la posizione della botola, in modo tale che la scala sia vicina alla stilata opposta a quella dove è già stato montato il telaio. Un lavoratore sale a circa metà della scala (appena montata) e riceve dal lavoratore che opera a terra un telaio che sarà montato sopra il telaio inferiore. Sempre operando dalla scala, il lavoratore riceve i correnti che costituiscono il parapetto (sia di facciata che di testata), oppure, in sostituzione, il telaietto di facciata ed il cancelletto di testata, e li monta. Se l'impalcato interno è distante dall'opera servita più di 20 cm, il parapetto di facciata viene montato anche verso l'interno (parapetto interno). A questo punto la campata di estremità del ponteggio è provvista di parapetti, con l'eventuale eccezione del fermapiede, che comunque può essere montato dal lavoratore sempre operando sulla scala, oppure non appena salito sulla campata protetta dai parapetti. Il lavoratore sale sul 1 impalcato e collega il connettore (conforme a UNI EN 362) del proprio DPI anticaduta retrattile (conforme a UNI EN 360) al traverso del telaio più vicino alla campata adiacente priva di parapetto. Con la protezione del DPI anticaduta retrattile il lavoratore si porta sulla campata adiacente priva di parapetti, solleva tramite passamano un telaio, e lo monta sopra il telaio della stilata più vicina. Sempre operando nella campata da montare con la protezione del DPI anticaduta retrattile, il lavoratore riceve dall'altro lavoratore i correnti che costituiscono il parapetto e li monta; successivamente, ricevuti dall'altro lavoratore i fermapiede, li monta. Procedendo nella maniera sopra indicata, si monta tutto il 1 piano, campata dopo campata. 17

18 MONTAGGIO CON IL METODO DEI TELAI SOVRAPPOSTI Due lavoratori operando al piano terra montano una campata di estremità del ponteggio, posizionando prima i due telai sulle basette già disposte durante il tracciamento del ponteggio, e poi i correnti - parapetto, necessari per unire i due telai e formare una struttura capace di autosostenersi. I due lavoratori collegano al telaio interno (quello non di testata) i due correnti - parapetto, in modo che tali correnti da una parte siano collegati al telaio interno (quello verso il quale dovrà continuare il ponteggio) e dall'altra parte risultino liberi, pronti ad essere collegati ad un nuovo telaio da montare, dopodichè operando al piano terra congiungono due telai appoggiati sul terreno con le apposite spine a verme. La struttura formata dai due telai uniti sarà sollevatala e posizionata sulle basette, immediatamente affianco al telaio già montato con i correnti "sporgenti". Mentre uno dei due lavoratori tiene in equilibrio i due telai uniti, l'altro congiunge i correnti "sporgenti" dalla campata già montata alla struttura formata dai due telai sovrapposti, in modo da permetterle di autosostenersi in quanto collegata alla campata già montata. I due lavoratori montano - operando dal basso - l'impalcato (1 impalcato) di tutte e due le campate già montate. In corrispondenza del 1 impalcato della campata montata per ultima (adiacente alla campata di estremità) vengono montate una tavola con botola e una scala, con la botola vicina alla stilata che ha un solo telaio (quello del piano terra); pertanto la scala collega il piano terra con il 1 impalcato. Un lavoratore sale a circa metà altezza della scala e riceve dal lavoratore che opera a terra un telaio. Il lavoratore che opera sulla scala solleva il telaio e lo monta sopra il telaio inferiore della stilata più vicina. Sempre operando con i piedi sulla scala, il lavoratore riceve i correnti che costituiscono il parapetto e li monta. Se l'impalcato interno è distante dall'opera servita più di 20 cm, il parapetto di facciata viene montato anche verso l'interno (parapetto interno). A questo punto la campata (adiacente a quella di estremità) è provvista di parapetti, con l'eventuale eccezione del fermapiede, che comunque può essere montato dal lavoratore sempre operando sulla scala, oppure non appena salito sulla campata protetta dai parapetti. Il lavoratore sale sul 1 impalcato e collega il connettore (conforme a UNI EN 362) del proprio DPI anticaduta retrattile (conforme a UNI EN 360) al traverso del telaio più vicino alla campata di estremità (campata ancora priva del telaio di estremità e del parapetto). Con la protezione del DPI anticaduta retrattile il lavoratore si porta sulla campata di estremità, solleva tramite passamano un telaio, e lo monta sopra il telaio della stilata di estremità. Sempre operando nella campata di estremità con la protezione del DPI anticaduta retrattile, il lavoratore riceve dall'altro lavoratore i correnti-parapetto (sia di facciata che di testata, oppure di facciata ed il parapetto prefabbricato di testata (cancelletto) e li monta; successivamente, ricevuti dall'altro lavoratore i fermapiede, li monta. A questo punto risulta completamente montato il 1 piano (impalcato) delle prime due campate del ponteggio. Procedendo nella maniera sopra indicata si montano due correnti-parapetto sporgenti dall'ultima campata montata, si uniscono a terra altri due telai, si sollevano questi due telai, si montano sulle basette e si congiungono ai correnti-parapetto "sporgenti" in modo che la struttura si autosostenga. Nella campata così formata viene montato dal basso un impalcato metallico comprendente una tavola con botola ed una scala. Un lavoratore sale a circa metà altezza della scala e riceve dal lavoratore che opera a terra i correnti che costituiscono il parapetto e li monta. A questo punto la campata è provvista di parapetti, con l'eventuale eccezione del fermapiede, che comunque può essere montato dal lavoratore sempre operando sulla scala, oppure non appena salito sulla campata protetta dai parapetti. Procedendo nella maniera sopra indicata, si monta tutto il 1 piano, campata dopo campata. 18

19 MONTAGGIO CON IL METODO DELL'IMPALCATO PROVVISORIO SENZA PARAPETTO All'inizio delle operazioni i lavoratori operano su un impalcato provvisto di parapetto normale con arresto al piede, o comunque da posizione protetta contro le cadute dall'alto. I lavoratori montano sui traversi delle campate da montare (superiori o laterali) per le quali non è previsto un impalcato definitivo, un impalcato provvisorio costituito da tavole prefabbricate in metallo o in legno multistrato. Le tavole provvisorie sono generalmente uguali a quelle utilizzate per l'impalcato definitivo, e si distinguono da queste ultime solo per il fatto che costituiscono un impalcato provvisorio che non rimane in opera durante l'utilizzazione del ponteggio. I lavoratori salgono sull'impalcato provvisorio e, se esso non è dotato di parapetti, prima di salirvi indossano i DPI specificati di seguito. Alla fine delle operazioni di montaggio per le quali è necessario l'impalcato provvisorio, i lavoratori, operando su un impalcato provvisto di parapetto normale con arresto al piede, oppure protetti dai DPI specificati di seguito, smontano l'impalcato provvisorio costituito da tavole prefabbricate in metallo o in legno multistrato. 19

20 MONTAGGIO CON IL METODO DEL PASSAMANO I lavoratori (in generale nel numero di 3) si posizionano ciascuno ad un piano del ponteggio e tutti sulla stessa verticale, cominciando dal piano terra. Il lavoratore posto più in basso solleva un elemento (ad es. telaio) e lo porta ad altezza tale che l'elemento possa essere preso dal lavoratore che si trova al piano superiore, il quale a sua volta solleva l'elemento per porgerlo al lavoratore che si trova sul piano ancora superiore. In generale, fermo restando l'obbligo di valutazione dei rischi da movimentazione manuale dei carichi (preferibilmente da effettuarsi nel POS), questo Metodo è da preferirsi per i primi due piani del ponteggio (quindi per un sollevamento fino ad altezza di 4,0 m), almeno quando vi sono squadre di montaggio formate da 3 lavoratori. 20

21 MONTAGGIO CON IL METODO DEL MONTANTE PROVVISORIO I lavoratori A e B, stando su un piano già montato e provvisto di parapetti, montano dal basso un tubo lungo 200 cm in corrispondenza del montante esterno della stilata. Il lavoratore A (oppure i lavoratori A e B) realizza/no (per ciascuno di loro) un sistema anticaduta costituito da un punto di ancoraggio UNI EN 795 (anello di ancoraggio) in corrispondenza dell'impalcato superiore, un DPI anticaduta retrattile e un'imbracatura anticaduta. Il lavoratore A (oppure i lavoratori A e B) sale/salgono sull'impalcato superiore (da montare) e montano sul tubo la bandiera dell'argano; l'argano viene successivamente fissato alla bandiera, oppure è già stato sistemato alla base del ponteggio se si utilizza un argano a tiro inverso (motore in basso). Il lavoratore A (oppure i lavoratori A e B) solleva/no tramite l'argano gli elementi del ponteggio da montare, che possono sbarcare con facilità sull'impalcato in montaggio grazie all'assenza (provvisoria) di parapetti. Il lavoratore A (oppure i lavoratori A e B) monta/no innanzi tutto la campata (come da specifiche definite dal fornitore) composta da: telai (oppure montanti e traversi prefabbricati o in tubo/giunto), corrente interno, correnti-parapetto interni, eventualmente correnti-parapetto esterni. Il lavoratore A (oppure i lavoratori A e B) smonta/no l'argano e la bandiera (fissata al tubo) e li rimontano in corrispondenza del montante della stilata (come da specifiche definite dal fornitore) appena montata. Il sollevamento dei rimanenti elementi del piano di ponteggio (impalcato) in montaggio avviene con l'argano nella nuova posizione. I lavoratori utilizzano il sistema anticaduta sopra descritto fino a quando l'impalcato in montaggio non è dotato di parapetti su tutti i lati (compreso il lato interno se il filo dell'impalcato interno è distante dall'opera servita più di 20 cm). 21

22 MONTAGGIO COL METODO DELLA LINEA DI ANCORAGGIO E DPI DI TRATTENUTA Montare una linea di ancoraggio flessibile orizzontale conforme alla norma UNI EN 795 Classe B oppure Classe C in corrispondenza di un piano di ponteggio di cui è montato solo l'impalcato, e sul quale si deve salire - per effettuare il montaggio degli elementi - senza la protezione di parapetti. Il montaggio della linea di ancoraggio deve essere effettuato dal basso e comunque da posizione protetta contro le cadute dall'alto (presenza di parapetti). Alle due estremità della linea di ancoraggio devono essere montati due dispositivi di blocco che impediscano al punto di ancoraggio mobile che scorre sul cavo della linea di ancoraggio di scorrere oltre quel punto, e quindi di raggiungere una zona della testata del ponteggio da cui è possibile cadere in basso. A seconda che la linea di ancoraggio sia certificata dal costruttore per sostenere una o due persone contemporaneamente, uno o due lavoratori, dopo aver indossato una imbracatura anticaduta e di posizionamento, ossia conforme sia a UNI EN 361 e sia a UNI EN 358, salgono su una scala già messa in opera fino circa a metà, e più precisamente fino a quando non sono in grado di agganciare il connettore del proprio cordino di trattenuta (conforme a UNI EN 358) al punto di ancoraggio mobile che scorre sul cavo della linea di ancoraggio. La lunghezza totale del cordino di trattenuta, compresi i connettori, deve essere la minima indispensabile per poter effettuare i movimenti di montaggio. In ogni caso tale lunghezza non deve essere maggiore di 60 cm. La posizione dei dispositivi di blocco sopra descritti deve essere tale che, con la lunghezza del cordino effettiva, i lavoratori non possano raggiungere zone della testata del ponteggio con rischio di caduta dall'alto. Nel caso in cui il filo interno dell'impalcato sia distante dall'opera servita più di 20 cm, si deve ipotizzare in tale posizione una possibile caduta dall'alto. In questo caso il dislivello massimo di caduta ipotizzabile è di 60 cm (quindi accettabile secondo UNI EN 358), in quanto la causa prevedibile è quella che comporta il passaggio accidentale del lavoratore al di sotto della linea di ancoraggio, ed in tal caso l'anello a D dell'imbracatura è posto sicuramente al di sotto oppure allo stesso livello della linea di ancoraggio. Anche nel caso in cui, appoggiandosi alla linea di ancoraggio, il lavoratore cada in basso, essendo l'anello a D dell'imbracatura allo stesso livello della linea di ancoraggio, il dislivello di caduta sarebbe ugualmente pari alla massima lunghezza del cordino (60 cm). In tal caso occorre verificare il Tirante d'aria a disposizione. Uno o due lavoratori, utilizzando i DPI descritti, effettuano il montaggio degli elementi previsti dal disegno esecutivo per quel piano. 22

23 MONTAGGIO COL METODO DEL DOPPIO DPI RETRATTILE Un lavoratore, rimanendo su un impalcato munito di parapetto, collega un dispositivo di ancoraggio ad anello (conforme a UNI EN 795) al montante (interno/esterno) della stilata di estremità di sinistra, ed un altro dispositivo di ancoraggio ad anello al montante (interno/esterno) della stilata di estremità di destra, a livello immediatamente superiore al traverso più alto. Poi collega - tramite un connettore (conforme a UNI EN 362) - a ciascun punto di ancoraggio così realizzato un DPI anticaduta retrattile (conforme a UNI EN 360), ponendo quest'ultimo sull'impalcato superiore, precedentemente montato dal basso. Restando sull'impalcato munito di parapetto, il lavoratore estende il cordino retrattile di ogni DPI facendolo scorrere sull'impalcato superiore fino a portarlo in corrispondenza della botola aperta, quindi lo fa entrare attraverso la botola e lo aggancia all'anello a D dorsale della propria imbracatura anticaduta (conforme a UNI EN 361), facendosi eventualmente aiutare da un altro lavoratore. Il lavoratore collegato ai due DPI anticaduta retrattili sale sull'impalcato superiore tramite la scala e monta gli elementi secondo il progetto e nell'ordine indicato successivamente. 23

24 ORDINE DI MONTAGGIO ELEMENTI DI PONTEGGIO TUBO/GIUNTO Gli elementi che compongono un piano standard di un ponteggio a montanti e traversi prefabbricati generalmente vengono montati nel seguente ordine (in base allo schema costruttivo alcuni elementi potrebbero non essere presenti, oppure se ne potrebbero aggiungere altri): Spinotti Montanti Traversi Correnti superiori di facciata Correnti parapetto Correnti di testata (parapetto di testata) Ancoraggi Fermapiede Correnti interni Impalcato del piano superiore Diagonali di facciata Scala 24

25 ORDINE DI MONTAGGIO ELEMENTI DI PONTEGGIO A MONTANTI E TRAVERSI PREFABBRICATI Gli elementi che compongono un piano standard di un ponteggio a montanti e traversi prefabbricati generalmente vengono montati nel seguente ordine (in base allo schema costruttivo alcuni elementi potrebbero non essere presenti, oppure se ne potrebbero aggiungere altri): Montanti Spine a verme Correnti parapetto Parapetto di testata Fermapiede Impalcato del piano superiore Diagonali in pianta Diagonali di facciata Ancoraggi Scala 25

26 ORDINE DI MONTAGGIO ELEMENTI DI PONTEGGIO A TELAI PREFABBRICATI Gli elementi che compongono un piano standard di un ponteggio a telai prefabbricati generalmente vengono montati nel seguente ordine (in base allo schema costruttivo alcuni elementi potrebbero non essere presenti, oppure se ne potrebbero aggiungere altri): Telai Spine a verme Correnti - parapetto (o telaio -parapetto) Parapetto di testata (o parapetto di testata prefabbricato) Fermapiede Correnti interni Impalcato del piano superiore Diagonali in pianta Diagonali di facciata Ancoraggi Scala 26

27 ORDINE DI SMONTAGGIO ELEMENTI DI PONTEGGIO A TELAI PREFABBRICATI Gli elementi che compongono un piano standard di un ponteggio a montanti e traversi prefabbricati generalmente vengono smontati nel seguente ordine (in base allo schema costruttivo alcuni elementi potrebbero non esserci, oppure potrebbero aggiungersene altri): Scala Diagonali di facciata Diagonali in pianta Impalcato del piano superiore Corrente interno Fermapiede Parapetto di testata (o parapetto di testata prefabbricato) Correnti-parapetto (o telaio - parapetto) Ancoraggi Spine a verme Telai 27

28 ORDINE DI SMONTAGGIO ELEMENTI DI PONTEGGIO TUBO/GIUNTO Gli elementi che compongono un piano standard di un ponteggio a montanti e traversi prefabbricati generalmente vengono smontati nel seguente ordine (in base allo schema costruttivo alcuni elementi potrebbero non esserci, oppure potrebbero aggiungersene altri): Scala Diagonali di facciata Impalcato del piano superiore Correnti superiori di facciata Correnti interni Fermapiede Correnti di testata (parapetto di testata) Correnti-parapetto Traversi Ancoraggi Montanti Spinotti 28

29 ORDINE DI SMONTAGGIO ELEMENTI DI PONTEGGIO A MONTANTI E TRAVERSI PREFABBRICATI Gli elementi che compongono un piano standard di un ponteggio a montanti e traversi prefabbricati generalmente vengono smontati nel seguente ordine (in base allo schema costruttivo alcuni elementi potrebbero non esserci, oppure potrebbero aggiungersene altri): Scala Diagonali di facciata Diagonali in pianta Impalcato del piano superiore Fermapiede Parapetto di testata Correnti-parapetto Ancoraggi Spine a verme Montanti. 29

30 SMONTAGGIO CON IL METODO DELL'IMPALCATO PROVVISORIO CON PARAPETTO All'inizio delle operazioni i lavoratori operano su un impalcato provvisto di parapetto normale con arresto al piede, o comunque da posizione protetta contro le cadute dall'alto. I lavoratori montano a circa 1 metro al di sopra dell'impalcato su cui posano i piedi un traverso in tubo/giunto a collegamento dei montanti di ciascuna stilata (traversi provvisori); l'altezza dei traversi rispetto all'impalcato deve essere tale che l'impalcato provvisorio che sarà poggiato su tali traversi disti da correnti e traversi del piano superiore (ancora da smontare) almeno 1 metro, ossia che l'impalcato provvisorio che sarà installato sui traversi possa usufruire di un parapetto avente come correnti superiori i correnti e i traversi a livello del piano superiore (definitivo). I lavoratori montano correnti e traversi provvisori che costituiranno il corrente intermedio del parapetto dell'impalcato provvisorio. I lavoratori smontano (dal basso) le tavole dell'impalcato superiore. I lavoratori montano sui traversi provvisori un impalcato provvisorio costituito da tavole in legno, oppure da tavole prefabbricate in metallo o in legno multistrato; le tavole in legno sono di spessore 5 cm, devono sovrapporsi in corrispondenza del traverso per almeno 40 cm, e devono essere accostate tra loro e devono essere assicurate contro gli spostamenti. Le tavole provvisorie in metallo o in legno multistrato sono generalmente uguali a quelle utilizzate per l'impalcato definitivo, e si distinguono da queste ultime solo per il fatto che costituiscono un impalcato provvisorio che non rimane in opera durante l'utilizzazione del ponteggio. I lavoratori salgono sull'impalcato provvisorio, dotato di parapetto normale costituito dagli elementi dell'impalcato in smontaggio e da elementi montati ad hoc precedentemente, e da questa posizione smontano i correnti e i traversi del parapetto dell'impalcato in smontaggio (superiori e intermedi), ed anche i correnti e i traversi dello stesso impalcato a livello del piano superiore. Alla fine delle operazioni di smontaggio per le quali è necessario l'impalcato provvisorio, i lavoratori smontano l'impalcato provvisorio con i relativi traversi provvisori, e possono scendere, tramite scala, sull'impalcato del piano inferiore ancora dotato di parapetto. Le operazioni sopra descritte sono ripetute per tutti i piani per i quali si prevede l'utilizzazione del metodo descritto. 30

31 SMONTAGGIO CON IL METODO DEL DPI RETRATTILE Un lavoratore, rimanendo su un impalcato munito di parapetto (i cui elementi devono essere smontati), collega un dispositivo di ancoraggio ad anello (conforme a UNI EN 795) al montante (interno/esterno) della stilata individuata nel seguito, a livello immediatamente superiore all'impalcato su cui è posizionato. Poi collega - tramite un connettore (conforme a UNI EN 362) - al punto di ancoraggio così realizzato un DPI anticaduta retrattile (conforme a UNI EN 360), ponendo quest'ultimo sull'impalcato. Sempre rimanendo sull'impalcato munito di parapetto, il lavoratore estende il cordino e ne aggancia l'estremità munita di connettore girevole all'anello a D dorsale della propria imbracatura anticaduta (conforme a UNI EN 361), facendosi eventualmente aiutare da un altro lavoratore. Il lavoratore collegato al DPI anticaduta retrattile smonta gli elementi nell'ordine indicato successivamente. 31

32 SMONTAGGIO CON IL METODO DEL MONTANTE PROVVISORIO I lavoratori A e B stando su un piano già montato e provvisto di parapetti, montano dal basso un tubo lungo 200 cm in corrispondenza del montante esterno della stilata (come da specifiche definite dal fornitore) Il lavoratore A (oppure i lavoratori A e B) realizza/no (per ciascuno di loro) un sistema anticaduta costituito da: a) un punto di ancoraggio UNI EN 795 (anello di ancoraggio) in corrispondenza dell'impalcato superiore; b) un DPI anticaduta retrattile; c) un'imbracatura anticaduta. Il lavoratore A (oppure i lavoratori A e B) sale/salgono sull'impalcato superiore (da smontare oppure già parzialmente smontato) e montano sul tubo la bandiera dell'argano; l'argano viene successivamente fissato alla bandiera, oppure è già stato sistemato alla base del ponteggio se si utilizza un argano a tiro inverso (motore in basso). Il lavoratore A (oppure i lavoratori A e B) abbassa/no tramite l'argano gli elementi del ponteggio da montare, che sono così trasportati al piano di campagna. I lavoratori utilizzano il sistema anticaduta sopra descritto per tutto il tempo di permanenza sull'impalcato privo - anche parzialmente - di parapetti (compreso il lato interno se il filo dell'impalcato interno è distante dall'opera servita più di 20 cm). 32

33 SMONTAGGIO COL METODO DEL DOPPIO DPI RETRATTILE Un lavoratore, rimanendo su un impalcato munito di parapetto (i cui elementi devono essere smontati), collega un dispositivo di ancoraggio ad anello (conforme a UNI EN 795) al montante (interno/esterno) della stilata di estremità sinistra, ed un altro dispositivo di ancoraggio ad anello al montante (interno/esterno) della stilata di estremità destra, a livello immediatamente superiore all'impalcato su cui è posizionato. Poi collega - tramite un connettore (conforme a UNI EN 362) - a ciascun punto di ancoraggio così realizzato un DPI anticaduta retrattile (conforme a UNI EN 360), ponendo quest'ultimo sull'impalcato. Sempre rimanendo sull'impalcato munito di parapetto, il lavoratore estende ciascun cordino e ne aggancia l'estremità munita di connettore girevole all'anello a D dorsale della propria imbracatura anticaduta (conforme a UNI EN 361), facendosi eventualmente aiutare da un altro lavoratore. Il lavoratore collegato ai due DPI anticaduta retrattili smonta gli elementi nell'ordine indicato successivamente. 33

34 SMONTAGGIO COL METODO DELLA LINEA DI ANCORAGGIO E DPI DI TRATTENUTA Montare una linea di ancoraggio flessibile orizzontale conforme alla norma UNI EN 795 Classe B oppure Classe C in corrispondenza di un piano di ponteggio da smontare. Il montaggio della linea di ancoraggio deve essere effettuato da posizione protetta contro le cadute dall'alto (presenza di parapetti). Alle due estremità della linea di ancoraggio devono essere montati due dispositivi di blocco che impediscano al punto di ancoraggio mobile che scorre sul cavo della linea di ancoraggio di scorrere oltre quel punto, e quindi di raggiungere una zona della testata del ponteggio da cui è possibile cadere in basso. A seconda che la linea di ancoraggio sia certificata dal costruttore per sostenere una o due persone contemporaneamente, uno o due lavoratori, dopo aver indossato una imbracatura anticaduta e di posizionamento, ossia conforme sia a UNI EN 361 e sia a UNI EN 358, salgono sull'impalcato in smontaggio ed agganciano il connettore del proprio cordino di trattenuta (conforme a UNI EN 358) al punto di ancoraggio mobile che scorre sul cavo della linea di ancoraggio. La lunghezza totale del cordino di trattenuta, compresi i connettori, deve essere la minima indispensabile per poter effettuare i movimenti di smontaggio. In ogni caso tale lunghezza non deve essere maggiore di 60 cm. La posizione dei dispositivi di blocco sopra descritti deve essere tale che, con la lunghezza del cordino effettiva, i lavoratori non possano raggiungere zone della testata del ponteggio con rischio di caduta dall'alto. Nel caso in cui il filo interno dell'impalcato sia distante dall'opera servita più di 20 cm, si deve ipotizzare in tale posizione una possibile caduta dall'alto. In questo caso il dislivello massimo di caduta ipotizzabile è di 60 cm (quindi accettabile secondo UNI EN 358), in quanto la causa prevedibile è quella che comporta il passaggio accidentale del lavoratore al di sotto della linea di ancoraggio, ed in tal caso l'anello a D dell'imbracatura è posto sicuramente al di sotto oppure allo stesso livello della linea di ancoraggio. Anche nel caso in cui, appoggiandosi alla linea di ancoraggio, il lavoratore cada in basso, essendo l'anello a D dell'imbracatura allo stesso livello della linea di ancoraggio, il dislivello di caduta sarebbe ugualmente pari alla massima lunghezza del cordino (60 cm). In tal caso occorre verificare il Tirante d'aria a disposizione. Uno o due lavoratori, utilizzando i DPI descritti, effettuano lo smontaggio degli elementi di ponteggio afferenti all'impalcato in smontaggio. 34

35 SMONTAGGIO CON IL METODO DELL'IMPALCATO PROVVISORIO SENZA PARAPETTO All'inizio delle operazioni i lavoratori operano su un impalcato provvisto di parapetto normale con arresto al piede, o comunque da posizione protetta contro le cadute dall'alto. I lavoratori appoggiano ai traversi delle campate da smontare (superiori o laterali) per le quali non è previsto un impalcato definitivo, tavole in legno di spessore 5 cm; le tavole devono sovrapporsi in corrispondenza del traverso per almeno 40 cm, devono essere accostate tra loro e devono essere assicurate contro gli spostamenti. L'impalcato provvisorio in legno può essere installato per luci (distanza tra i traversi) fino a 2,50 m; per luci maggiori occorre redigere un calcolo strutturale che ne attesti la possibilità d'uso, eventualmente a condizione che lo spessore della tavola sia aumentato. I lavoratori salgono sull'impalcato provvisorio e, se esso non è dotato di parapetti, prima di salirvi indossano i DPI specificati di seguito. Alla fine delle operazioni di smontaggio per le quali è necessario l'impalcato provvisorio, i lavoratori, operando su un impalcato provvisto di parapetto normale con arresto al piede, oppure protetti dai DPI specificati di seguito, smontano l'impalcato provvisorio in legno. 35

36 SMONTAGGIO CON IL METODO DEL PARAPETTO PROVVISORIO MONTABILE DAL BASSO Un lavoratore, stando su un impalcato dotato di parapetti, monta un parapetto provvisorio montabile/smontabile dal basso (di facciata e di testata) a servizio del piano superiore in smontaggio. Il parapetto provvisorio è collegato a speciali attacchi (in generale boccole) presenti sui telai inferiori (o sui montanti inferiori). Due lavoratori salgono sul piano superiore (dotato su tutti i lati di parapetto provvisorio oltre che di parapetto definitivo che dovrà essere smontato) e smontano in sequenza: diagonali in pianta (se previste), diagonali di facciata (se previste e se smontabili in presenza dei parapetti provvisori), correnti-parapetto, correnti interni, parapetti di testata, eventuali ancoraggi (solo se collegati ai telai/montanti da smontare; se gli ancoraggi sono collegati ai telai/montanti inferiori, verranno smontati successivamente), spine a verme, telai (o montanti). I due lavoratori scendono al piano inferiore e smontano i parapetti provvisori a servizio del piano superiore ormai completamente smontato, poi le tavole di impalcato del piano superiore. 36

37 SMONTAGGIO CON IL METODO DELL'IMPALCATO PROVVISORIO SENZA PARAPETTO All'inizio delle operazioni i lavoratori operano su un impalcato provvisto di parapetto normale con arresto al piede, o comunque da posizione protetta contro le cadute dall'alto. I lavoratori montano sui traversi delle campate da smontare (superiori o laterali) per le quali non è previsto un impalcato definitivo, un impalcato provvisorio costituito da tavole prefabbricate in metallo o in legno multistrato. Le tavole provvisorie sono generalmente uguali a quelle utilizzate per l'impalcato definitivo, e si distinguono da queste ultime solo per il fatto che costituiscono un impalcato provvisorio che non rimane in opera durante l'utilizzazione del ponteggio. I lavoratori salgono sull'impalcato provvisorio e, se esso non è dotato di parapetti, prima di salirvi indossano i DPI specificati di seguito. Alla fine delle operazioni di smontaggio per le quali è necessario l'impalcato provvisorio, i lavoratori, operando su un impalcato provvisto di parapetto normale con arresto al piede, oppure protetti dai DPI specificati di seguito, smontano l'impalcato provvisorio costituito da tavole prefabbricate in metallo o in legno multistrato. 37

38 SMONTAGGIO CON IL METODO DEL PASSAMANO I lavoratori (in generale nel numero di 3) si posizionano ciascuno ad un piano del ponteggio e tutti sulla stessa verticale, cominciando dal piano terra. Il lavoratore posto più in alto abbassa un elemento (ad es. telaio) e lo porta ad altezza tale che l'elemento possa essere preso dal lavoratore che si trova al piano inferiore, il quale a sua volta abbassa l'elemento per porgerlo al lavoratore che si trova al piano ancora inferiore (generalmente piano terra). In generale, fermo restando l'obbligo di valutazione dei rischi da movimentazione manuale dei carichi (preferibilmente da effettuarsi nel POS), questo Metodo è da preferirsi per i primi due piani del ponteggio (quindi per un abbassamento di quota di 4,0 m), almeno quando vi sono squadre di montaggio formate da 3 lavoratori. 38

39 SMONTAGGIO CON IL METODO DI PUNTA Un lavoratore sale sul 1 impalcato e si porta su una campata di estremità (destra o sinistra). Il lavoratore collega il connettore (conforme a UNI EN 362) del proprio DPI anticaduta retrattile (conforme a UNI EN 360) al traverso del telaio della stilata adiacente alla stilata di estremità. Sempre operando nella campata di estremità con la protezione del DPI anticaduta retrattile, il lavoratore smonta i correnti che costituiscono il parapetto di testata, il fermapiede di testata, oppure il parapetto di testata prefabbricato, e li passa manualmente al lavoratore che opera in basso. Il lavoratore scende dal 1 impalcato e si porta al piano terra. In corrispondenza del 1 impalcato della campata di estremità in smontaggio (destra o sinistra), se non già presenti nel ponteggio da smontare vengono montate una tavola con botola e una scala; pertanto la scala collega il piano terra con il 1 impalcato. Un lavoratore sale a circa metà altezza della scala e smonta i correnti che costituiscono il parapetto di facciata, i fermapiede, le spine a verme di collegamento assiale tra i telai, ed infine il telaio della stilata più vicina, passandoli manualmente al lavoratore che opera a terra. Il lavoratore scende dalla scala e si porta al piano terra. I due lavoratori smontano la tavola con botola e la rimontano invertendo la posizione della botola, in modo tale che la scala sia vicina alla stilata opposta a quella dove è già stato smontato il telaio. Un lavoratore sale a circa metà della scala (nuova posizione), smonta le spine a verme ed il telaio della stilata più vicina, passandoli manualmente al lavoratore che opera a terra. Procedendo nella maniera sopra indicata si smonta tutto il 1 piano, campata dopo campata. Una volta smontati tutti gli elementi del 1 piano (compresi i telai e non comprese le tavole di impalcato), i lavoratori, entrambi operando sul piano terra, smontano dal basso le tavole del 1 impalcato (piano). 39

40 SMONTAGGIO CON IL METODO DEL PARAPETTO DEFINITIVO MONTABILE DAL BASSO Due lavoratori salgono su un impalcato dotato su tutti i lati di parapetto definitivo montabile/smontabile dal basso e smontano in sequenza: Fermapiede (solo di facciata, in quanto quelli di testata sono resi solidali al parapetto definitivo di testata) Diagonali di facciata (se previste) Correnti interni Eventuali ancoraggi (solo se collegati alla parte alta dei telai, perché altrimenti saranno smontati successivamente) I due lavoratori scendono al piano inferiore (dotato anch'esso di parapetti) e smontano - dal basso - le tavole di impalcato del piano superiore, compresa quella con botola, la scala di collegamento e le eventuali diagonali in pianta. Sempre rimanendo sullo stesso impalcato, i due lavoratori, smontano dal basso i parapetti definitivi montabili/smontabili dal basso (di facciata e di testata) a servizio del piano superiore, successivamente le spine a verme di collegamento tra telai (ad H o semi-h) inferiori e superiori, ed infine i telai. 40

41 SMONTAGGIO CON IL METODO DEL CASTELLO I lavoratori A e B, utilizzano ciascuno un sistema anticaduta costituito da: un punto di ancoraggio UNI EN 795 (anello di ancoraggio) in corrispondenza dell'impalcato superiore un DPI anticaduta retrattile un'imbracatura anticaduta I lavoratori A e B effettuano lo smontaggio dei piani del ponteggio in maniera tale da lasciare una sola campata più alta delle altre, in conformità al progetto e/o al disegno esecutivo. La resistenza e la stabilità della campata costruita "a torre" deve essere assicurata da un calcolo strutturale oppure da uno schema-tipo contenuto nell'autorizzazione ministeriale del ponteggio. In corrispondenza del montante esterno della stilata (come da specifiche definite dal fornitore), alla quota più alta disponibile (ultimo piano montato del "castello a torre") viene montata la bandiera dell'argano; l'argano viene successivamente fissato alla bandiera, oppure è già stato sistemato alla base del ponteggio se si utilizza un argano a tiro inverso (motore in basso). I lavoratori A e B abbassano tramite l'argano gli elementi del ponteggio da smontare, varandoli facilmente verso il basso. Quando è possibile, approfittando del fatto che i carichi possono essere sollevati molto in alto per poi essere calati, il varo degli elementi verso il basso deve avvenire in presenza di parapetto. I lavoratori utilizzano il sistema anticaduta sopra descritto fino a quando l'impalcato in smontaggio non è dotato di parapetti su tutti i lati (compreso il lato interno se il filo dell'impalcato interno è distante dall'opera servita più di 20 cm). 41

42 SMONTAGGIO COL METODO DELLA LINEA DI ANCORAGGIO E DPI ANTICADUTA I lavoratori indossano una imbracatura anticaduta conforme a UNI EN 361. Montare una linea di ancoraggio flessibile orizzontale conforme alla norma UNI EN 795 Classe B oppure Classe C in corrispondenza di un piano di ponteggio da smontare. Il montaggio della linea di ancoraggio deve essere effettuato da posizione protetta contro le cadute dall'alto (presenza di parapetti). A seconda che la linea di ancoraggio sia certificata dal costruttore per sostenere una o due persone contemporaneamente, uno o due lavoratori salgono sul piano in smontaggio e collegano il connettore del proprio DPI anticaduta dotato di assorbitore di energia (conforme a UNI EN 354 e 355) al punto di ancoraggio mobile che scorre sul cavo (in acciaio o tessile) della linea di ancoraggio. Successivamente cominciano ad operare lo smontaggio, che comporta - anche - lo smontaggio dei parapetti, e quindi il rischio di caduta dall'alto che viene minimizzato mediante il sistema anticaduta appena descritto. 42

43 SMONTAGGIO COL METODO DEL DPI DI TRATTENUTA Un lavoratore deve effettuare un'operazione di smontaggio in una zona di ponteggio che diverrà priva di parapetti proprio a causa dello smontaggio, ma dotata di strutture (ad esempio montanti e traversi, oppure telai collegati da correnti e diagonali). Il lavoratore, stando in posizione protetta da parapetti, indossa una imbracatura anticaduta e di posizionamento (trattenuta), ossia conforme sia a UNI EN 361 e sia a UNI EN 358, e collega una estremità del proprio cordino di posizionamento (conforme a UNI EN 358) ad uno degli anelli a D presenti nell'imbracatura. Il lavoratore collega l'altra estremità del cordino di posizionamento ad una struttura del ponteggio (ad es. montante), in modo tale che, durante il movimento, il vincolo posto dal cordino rigido non gli faccia raggiungere zone in cui è presente il rischio di caduta dall'alto. In alternativa al metodo descritto nel punto precedente è possibile per il lavoratore raggiungere una zona con pericolo di caduta dall'alto e collegare il proprio cordino di posizionamento ad una struttura resistente, in modo tale che il dislivello massimo di caduta sia di 60 cm. Un esempio di tale soluzione è il passare il cordino di posizionamento attorno ad un montante (opportunamente irrigidito ad es. da correnti) e collegare un'estremità del cordino all'anello a D ventrale di destra (sul fianco destro della cintura di posizionamento) e l'altra estremità all'anello a D ventrale di sinistra (sul fianco sinistro della cintura di posizionamento). Il lavoratore, utilizzando il DPI descritto, effettua lo smontaggio degli elementi di ponteggio afferenti all'impalcato in smontaggio. 43

44 SMONTAGGIO CON IL METODO DEI TELAI SOVRAPPOSTI In fase di smontaggio il Metodo dei telai sovrapposti non è consigliato. 44

45 SMONTAGGIO CON IL METODO DEL PIANO INFERIORE Per realizzare lo smontaggio di un piano di ponteggio sul quale non si vuole (o non si può) montare la bandiera dell'argano, gli elementi vengono smontati e abbassati manualmente fino al piano inferiore. Ciò comporta la presenza di uno o più lavoratori sia al piano superiore (in smontaggio) che al piano inferiore (ancora completamente montato). La bandiera dell'argano viene fissata - al piano inferiore - in corrispondenza del montante esterno della stilata (completare a cura dell'utente), alla quota più alta disponibile; l'argano viene successivamente fissato alla bandiera, oppure è già stato sistemato alla base del ponteggio se si utilizza un argano a tiro inverso (motore in basso). I lavoratori A e B abbassano tramite l'argano gli elementi del ponteggio da smontare, facendoli sbarcare al piano di campagna. Quando è possibile il varo degli elementi (dal piano inferiore) deve avvenire in presenza di parapetto. 45

46 SMONTAGGIO CON IL METODO DEL TRALICCIO All'inizio delle operazioni i lavoratori operano su un impalcato provvisto di parapetto normale con arresto al piede, o comunque da posizione protetta contro le cadute dall'alto. Prima di accedere alle campate prive di impalcato, nelle quali utilizzeranno traversi, correnti e diagonali in pianta come appoggio per i piedi, i lavoratori indossano un DPI anticaduta ancorato ad una parte del ponteggio di cui sia provata la resistenza alle sollecitazioni provocate dal DPI in caso di caduta, ed un DPI di posizionamento (trattenuta) ancorato anch'esso ad una parte del ponteggio di cui sia provata la resistenza alle sollecitazioni provocate dal DPI. La scelta di tali DPI deve avvenire in accordo con la valutazione dei rischi operata nel PSC e nel POS. I lavoratori, protetti contro le cadute dall'alto con i sistemi sopra descritti, effettuano lo smontaggio degli elementi che compongono le campate interessate. 46

47 IDENTIFICAZIONE DEL PONTEGGIO METALLICO FISSO DA UTILIZZARE IN CANTIERE Di seguito si riportano i principali identificativi del ponteggio metallico fisso da utilizzare in cantiere: N Fabbricante (marca) Modello ponteggio (da autorizzazione ministeriale) Tipo di ponteggio telai prefabbricati tubo e giunti montanti e traversi fabbricati telai prefabbricati tubo e giunti montanti e traversi fabbricati telai prefabbricati tubo e giunti montanti e traversi fabbricati telai prefabbricati tubo e giunti montanti e traversi fabbricati telai prefabbricati tubo e giunti La co pi a de l lib ret to di au tor izz azi on e mi allegata al pimus montanti e traversi fabbricati 47

48 nis ter ial e, di og ni po nt eg gi o uti liz za to in ca nti er e, è: a disposizione del cantiere 48

49 Disegno esecutivo del ponteggio Disegnare la pianta e i prospetti di dove e come sarà montato il ponteggio, indicando il tipo di ponteggio e la marca, indicando inoltre la posizione degli ancoraggi e degli appoggi. (fare sempre riferimento agli schemi tipo del libretto del ponteggio) NOTA Il montaggio deve avvenire sulla base di un disegno del ponteggio, sottoscritto dal responsabile di cantiere, nel quale è riportato: - l indicazione del tipo di ponteggio utilizzato - pianta, prospetto ed eventualmente sezione del ponteggio - i sovraccarichi massimi per metro quadrato di impalcato - l indicazione degli appoggi e degli ancoraggi 49

50 Progetto del Ponteggio Inserire una crocetta Il ponteggio, o parte di esso è superiore ad un altezza di mt. 20? si no Il ponteggio è DIFFORME allo schema tipo del libretto? si no Nel ponteggio vi sono ancorati cartelloni pubblicitari o altre strutture? si no Il ponteggio comprende un numero complessivo di impalcati superiore a quello riportato negli schemi tipo del libretto? si no gli ancoraggi sono distribuiti e/o realizzati in modo DIFFORME alle indicazioni riportate negli schemi tipo? si no Il ponteggio sostiene un sovraccarico complessivo in proiezione verticale superiore ai valori riportati nel libretto si no La superficie esposta all'azione del vento è superiore a quella presa in considerazione nella verifica di stabilità del ponteggio; si no Vi sono elementi del ponteggio che NON appartengono all autorizzazione ministeriale presente nel libretto.? si no NOTA: Nel caso di risposta affermativa ad una qualsiasi delle domande soprastanti, dovrà essere redatto un progetto del ponteggio comprendente calcoli strutturali e disegni esecutivi a firma di ingegnere o architetto abilitato. 50

51 Identificazione generali per le operazioni di montaggio e/o trasformazione e/o smontaggio del ponteggio Planimetria dell area del cantiere con evidenziata l area di stoccaggio e le zone destinate al montaggio del ponteggio, evidenziando, inoltre: delimitazione, viabilità, segnaletica, ecc.: 51

52 Verifica e controllo del piano di appoggio del ponteggio SITUAZIONE RILEVATA SI NO SOLUZIONI TECNICHE ADOTTATE La consistenza del terreno costituente il piano di appoggio del terreno è stata verificata? Il piano di appoggio risulta uniforme e lineare Il terreno presenta sconnessioni? L area prevista di appoggio presenta pendenze rilevanti? Il tipo di terreno è cedevole? E stata effettuata la relazione geologico-tecnica? Sono stati previsti tavolati o altri elementi come piano di appoggio per la ripartizione dei carichi? Tipo e consistenza dei vari tipi di terreno Tipo di piano di appoggio Pressione ammissibile ( DaN/cm2) Terreno paludoso, torba, fango 0,0 Riporti non, o debolmente consolidati 0,1 Sabbia Fine 1,5 Sabbia Grossa 2,0 Terreni fortemente consolidati 4,0 Piani viabili asfaltati 5 15 Roccia conpatta Calcestruzzo

53 Tracciamento del ponteggio, impostazione della prima campata, controllo della verticalità, livello/bolla del primo impalcato, distanza tra ponteggio (filo impalcato di servizio) e opera servita, ecc. Fase lavorativa Tracciamento del piano orizzontale del ponteggio verifica del terreno di appoggio del ponteggio collocazione tavole di dipartimento dei carichi collocazione primi montanti con basette ai piedi verifica della verticabilità dei montanti collocazione aste verticali e trasversali della prima campata collocazione tavole metalliche o di legno nel primo piano del ponteggio verifica del livello del piano del primo impalcato registrazione delle basette alle basi per portare il primo piano a livello verifica della distanza tra la parte interna del ponteggio e la facciata del fabbricato individuazione della zona addetta alle scale Soluzione di sicurezza Tenere in considerazione la distanza minima di cm. 20 tra ponteggio ed edificio ed eventuali linee elettriche. Effettuare le verifiche presenti nel capitolo 7.2 del presente piano e tenere conto della tabella riportante la pressione ammissibile del terreno Controllare che le tavole sia in perfetto stato di conservazione, le stesse dovranno essere di lunghezza maggiore di mt. 1,30, la basetta di appoggio del montante sarà collocata al centro. Fissare le basette alle tavole sottostanti con dei chiodi al fine di evitare il rischio di scivolamento. I montanti dovranno essere perfettamente a piombo. I montanti di una stessa fila saranno posti a distanza non superiore a m 1,80 da asse ad asse. Assicurarsi che tutti gli elementi siano inseriti perfettamente negli alloggi corrispondenti, controllare le sicure. Se le tavole sono metalliche, assicurarsi che siano in perfetto stato, che non presentino tagli e che la parte superficiale non sia consumata. Se le tavole sono in legno, assicurarsi che siano di spessore minimo di cm. 4, che non presentino spaccature Le tavole non devono presentare parti a sbalzo e devono poggiare sempre su quattro traversi; le loro estremità devono essere sovrapposte, in corrispondenza sempre di un traverso, per non meno di cm 40. Le tavole devono essere assicurate contro gli spostamenti e ben accostate tra loro. Il primo impalcato deve essere perfettamente a livello per consentire un corretto montaggio degli impalcati superiori. Non deve essere minore di cm. 20, la stessa deve però scongiurare i pericoli di caduta degli operatori o di materiale. Le scale dovranno essere assicurate per evitare che possano staccarsi dai ganci di tenuta, le botole dovranno restare chiuse quando non sono usate. 53

54 Verifiche da effettuare nella prima fase del montaggio Verifiche si no Soluzioni tecniche L area di stoccaggio del materiale di cui è composto il ponteggio e sufficientemente ampio? Sono presenti linee elettriche o telefoniche volanti? Sono stati impediti gli accessi alle aree di stoccaggio e di montaggio del ponteggio ai non addetti ai lavori Vi sono cartelli adeguati che segnalano i pericoli dell area di stoccaggio o delle zone pertinenti il ponteggio.? Sono stati verificati tutti gli elementi del ponteggio? Tutti gli elementi del ponteggio (tubi, giunti, telai, aste, basette) portano, a rilievo o inciso, il marchio del fabbricante. Tutti gli addetti al ponteggio sono stati forniti dei dpi? 54

55 Identificazione della configurazione e degli schemi di montaggio dei ponteggi Il ponteggio viene montato/trasformato: X in maniera conforme alla relazione di calcolo e agli schemi tipo riportati nel libretto di autorizzazione ministeriale Il disegno esecutivo del ponteggio, redatto a firma del datore di lavoro/direttore tecnico dell impresa responsabile, e lo sviluppo del ponteggio sulle piante, prospetti e sezioni (se necessario). In particolare nel disegno esecutivo sono evidenziati: tipo di ponteggio utilizzato (marca e modello) il riferimento agli schemi tipo, dedotti dal libretto di autorizzazione ministeriale, adottati per la realizzazione di ogni parte del ponteggio tipi di appoggi e di ancoraggi da realizzare e loro posizionamento sovraccarichi massimi per metro quadrato ed impalcato Il disegno esecutivo del ponteggio è riportato in allegato al PiMUS. Nota: Il disegno esecutivo deve essere in scala facilmente leggibile (preferibilmente 1:100) 55

56 GENERALITÀ Lo schema strutturale prevede n. 0 ripiani a distanza mutua di per un'altezza utile di circa m 0 misurata dal piano di appoggio delle basette fino all'estradosso dell' intavolato utile, piano di lavoro, più alto e di dallo stesso piano di appoggio delle basette fino alla sommità terminale dei telai dì protezione dell'ultimo piano. L'interasse longitudinale del ponteggio tra due stilate, cioè relativo al modulo, è di mentre l'interasse dei telai singoli è di In riferimento al ponteggio da montare, utilizzare e smontare nel Cantiere ubicato del Comune l attività delle persone occupate nei lavori di montaggio e smontaggio sarà coordinata e sottoposta al controllo di un preposto. CONTROLLI PRELIMINARI Prima di avviare le operazioni di montaggio, si procederà preliminarmente alla: Scelta e consegna dei DPI necessari ad effettuare le operazioni di montaggio Installazione della Segnaletica di sicurezza sia per il periodo diurno che notturno. Identificazione delle aree operative: zone destinate allo stoccaggio ordinato dei materiali, delle attrezzature (argani, montacarichi), sistemazione del piano di lavoro. Interdizione, mediante idonei sbarramenti della zona interessata al montaggio o allo smontaggio del ponteggio, alle persone non addette, alle quali deve essere fatto divieto di avvicinamento, sosta e transito. Verifica della resistenza del terreno nell area in cui sarà installato il ponteggio (in caso di necessità dovranno essere predisposte misure alternative (elementi di ripartizione dei carichi alla base delle torrette) Verifica che il ponteggio non si trovi a meno di 5 m da linee elettriche aeree. Tutti gli elementi del ponteggio (tubi, giunti, telai, aste, basette) devono portare, a rilievo o inciso, il marchio del fabbricante. DEFINIZIONI RICORRENTI Ancoraggio del ponteggio: Elemento di collegamento strutturale del ponteggio all opera servita. Ancoraggio dei DPI anticaduta: Elemento o elementi fissati ad una struttura, a cui si può applicare un dispositivo di ancoraggio del DPI. Assorbitore di energia: Elemento o componente di un sistema di arresto della caduta progettato per disperdere l energia cinetica sviluppatasi nel corso di una caduta dall alto. E utilizzato come elemento o componente integrato in un cordino, in una linea di ancoraggio, oppure in una imbracatura per il corpo o in combinazione con uno dei due. Cintura di posizionamento incorporata in una imbracatura per il corpo: Supporto per il corpo che circonda quest ultimo a livello della vita, incorporato nell imbracatura. Non può essere utilizzata come sistema di arresto caduta. Connettore: Elemento di connessione apribile e bloccabile. Può avere varie forme, il tipo più usato è il moschettone. Cordino: Elemento di collegamento o componente di un sistema di arresto della caduta, in genere utilizzato tra l imbracatura e il punto di ancoraggio. Dispositivo Arresto Caduta di tipo retrattile: Dispositivo anticaduta dotato di funzione autobloccante e di sistema automatico di tensione e di ritorno del cordino. Dispositivo Arresto caduta di tipo guidato su linea o rotaia di ancoraggio: Dispositivo anticaduta dotato di funzione autobloccante e sistema di guida; tale dispositivo si muove lungo una 56

57 linea o rotaia di ancoraggio, accompagna l utilizzatore senza la necessità di regolazione durante i cambiamenti di posizione ed in caso di caduta si blocca automaticamente sulla linea di ancoraggio. Distanza di arresto: Distanza verticale in metri, misurata sul punto mobile di supporto del carico del sottosistema di collegamento (punto aggancio imbracatura), dalla posizione iniziale (inizio della caduta libera) alla posizione finale, escludendo gli spostamenti dell imbracatura sul corpo e del relativo elemento di fissaggio. Elemento assorbitore di energia: Elemento di un sistema di arresto caduta che ha lo scopo di arrestare la caduta dall alto in sicurezza. Nel dispositivo anticaduta può essere incorporato un assorbitore di energia. Imbracatura: Supporto per il corpo che ha lo scopo di arrestare la caduta, cioè un componente di un sistema di arresto caduta. L imbracatura per il corpo può comprendere cinghie, accessori, fibbie o altri elementi disposti e montati opportunamente per sostenere tutto il corpo di una persona e tenerla durante la caduta e dopo l arresto della caduta. Ponteggiatore : Colui che esegue le operazioni di montaggio, smontaggio e trasformazione dei ponteggi. E una persona che ha ricevuto una formazione adeguata e mirata alle operazioni previste. Lavoro in quota: Attività lavorativa che espone il lavoratore al rischio di caduta da una quota posta ad un altezza superiore a 2 metri rispetto ad un piano stabile. Preposto: Lavoratore che sovrintende all esecuzione delle operazioni di montaggio, smontaggio e trasformazione dei ponteggi. E una persona che ha ricevuto una formazione adeguata e mirata alle operazioni previste. VALUTAZIONE DEI RISCHI E MISURE DI PREVENZIONE Nei lavori temporanei in quota relativi all attività di montaggio, smontaggio ed utilizzo dei ponteggi nei cantieri edili si evidenzia la presenza costante di gravi rischi che possono portare a conseguenze letali, tali rischi devono essere eliminati o comunque ridotti a livelli minimi, adottando le misure tecniche più appropriate ed i sistemi di protezione più opportuni. La valutazione dei rischi ha tenuto conto dei seguenti elementi: durata nel tempo del montaggio/smontaggio del ponteggio situazioni di minor rischio complessivo rispetto ad altre soluzioni operative utilizzo di misure di protezione collettiva al fine di ridurre i rischi. RISCHI GENERALI Durante il montaggio, smontaggio e trasformazione dei ponteggi sono stati evidenziati i seguenti rischi generali: Caduta dall alto Rischio grave per la salute, capace cioè di procurare morte o lesioni di carattere permanente, che il lavoratore non è in grado di percepire tempestivamente prima del verificarsi dell evento, l esposizione al rischio di caduta dall alto deve essere protetta da adeguate misure di prevenzione e di protezione in ogni istante dell attività lavorativa. Il tempo di esposizione a tale rischio senza protezioni deve essere uguale a zero. 57

58 Sospensione inerte Rischio per il lavoratore di restare sospeso in condizioni di incoscienza, in seguito all arresto del moto di caduta, per effetto di sollecitazioni trasmesse dall imbracatura sul corpo e del possibile urto contro ostacoli, dovuto all oscillazione del corpo in fase di caduta: effetto pendolo. A seguito di perdita di conoscenza, la sospensione inerte può infatti indurre la cosiddetta patologia causata dall imbracatuta, che consiste in un rapido peggioramento delle funzioni vitali in particolari condizioni fisiche e patologiche. Movimentazione manuale dei carichi Gli elementi prefabbricati da montare saranno movimentati meccanicamente, quando possibile, è non è stato sottovalutato il rischio di movimentazione dei carichi, soprattutto in relazione all effettuazione del montaggio di elementi particolarmente pesanti con l impiego di più di un lavoratore. Caduta di materiale dall alto Nel caso di sollevamento o discesa manuale degli elementi metallici prefabbricati potrebbe verificarsi la caduta di materiale dall alto e quindi un rischio per il lavoratore che si trova ai piani inferiori, in particolare al piano terra ed il rischio di caduta dall alto per il lavoratore che riceve o porge gli elementi prefabbricati al livello superiore. Nel caso dell utilizzo di apparecchi di sollevamento per il sollevamento o la discesa degli elementi prefabbricati da montare saranno presi in considerazione: l idoneità dell apparecchio di sollevamento i sistemi per l imbracatura dei materiali la idoneità degli elementi della struttura del ponteggio in costruzione per sostenere l argano ed i relativi carichi la posizione reciproca fra il lavoratore che riceve il carico e l apparecchio di sollevamento l eventuale interferenza dell attività di sollevamento con quella specifica di montaggio. MISURE DI PREVENZIONE Per prevenire infortuni e rischi per la salute saranno osservati tutti quei provvedimenti d ordine tecnico organizzativo atti ad eliminare o ridurre sufficientemente i pericoli alla fonte ed a proteggere i lavoratori. In particolare saranno scelte le attrezzature di lavoro più idonee a garantire e mantenere condizioni di lavoro sicure, secondo i seguenti criteri: priorità alle misure di protezione collettiva rispetto a quelle di protezione individuale dimensioni delle attrezzature di lavoro confacenti alla natura dei lavori da eseguire, alle sollecitazioni e ad una circolazione priva di rischi un sistema di accesso idoneo e sicuro ai posti di lavoro temporanei in quota in rapporto alla frequenza di circolazione, al dislivello e alla durata dell'impiego consentendo l'evacuazione in caso di pericolo imminente il passaggio a sistemi di piattaforme, impalcati, passerelle e viceversa non dovrà comportare rischi di caduta. Si è provveduto, inoltre, a: individuare le misure atte a minimizzare i rischi per i lavoratori prevedendo, ove necessario, l'installazione di dispositivi di protezione contro le cadute 58

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