TRIBUNALE ORDINARIO DI. -Sezione Volontaria Giurisdizione- I S T A N Z A D I C O M P O S I Z I O N E

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1 TRIBUNALE ORDINARIO DI -Sezione Volontaria Giurisdizione- I S T A N Z A D I C O M P O S I Z I O N E D E L L A C R I S I D A S O V R A I N D E B I T A M E N T O L. 3/123 La signora (C.F. ), nata a ( ) il e residente a, via n., rappresentata assistita e difesa dall avv. del Foro di (C.F. PEC: fax: ) giusto mandato in calce al presente atto, con domicilio eletto presso il suo studio sito in ed ai cui indirizzi pec e fax potranno essere inviate le comunicazioni di rito della cancelleria nel corso del presente procedimento, PREMESSO 1. Che la signora non è soggetta alle procedure concorsuali vigenti e previste dall art. 1 R.D. 16 marzo 1942, n. 267; 2. Che non ha fatto ricorso, nei precedenti tre anni, alla procedura di composizione della crisi da sovra indebitamento ex L. 3/12 mediante proposta di accordo; 3. Che si è manifestato un perdurante squilibrio tra le obbligazioni assunte ed il patrimonio prontamente liquidabile per farvi fronte, che di fatto non rende possibile adempiere alle obbligazioni secondo le scadenze pattuite; 4. Che la signora propone la presente istanza al fine di proporre un piano di composizione della crisi per il consumatore, in quanto, in ossequio all orientamento maggioritario della giurisprudenza di legittimità, trattasi di persona fisica che ha concluso contratti al fine di far fronte ad esigenze

2 concernenti la vita quotidiana ed estranei alla professione dalla stessa svolta (Cass. Civ. sent. 25 luglio 2001 n ); Tutto ciò premesso, la signora presenta la seguente I S T A N Z A D I C O M P O S I Z I O N E D E L L A C R I S I D A S O V R A I N D E B I T A M E N T O IN FATTO SULLA SITUAZIONE REDDITUALE DELLA SIGNORA La signora è una lavoratrice dipendente, attualmente assunta da un agenzia interinale ed impiegata presso un azienda con la qualifica di operaio). I DEBITI DELLA SIGNORA Le posizioni debitorie della signora si riferiscono principalmente al debito assunto nei confronti della Banca di. Sulla base della documentazione fornita dall istante, il debito complessivo nei confronti della Banca di risulta pari ad alla data del. Il debito deriva dal contratto di mutuo fondiario n. mediante il quale l istituto di credito erogava la somma di. 2

3 L ESDEBITAZIONE Con riferimento a quanto esposto e dedotto nei punti precedenti si evidenzia come la procedura che con la presente istanza si intende attivare ha introdotto l istituto dell esdebitazione, ovvero la declaratoria di inesigibilità dei crediti non soddisfatti integralmente con la liquidazione del patrimonio del debitore. Il debitore persona fisica è ammesso al beneficio della liberazione dei debiti residui nei confronti dei creditori concorsuali e non soddisfatti a condizione che: a) abbia cooperato al regolare ed efficace svolgimento della procedura, fornendo tutte le informazioni e la documentazione utili, nonché adoperandosi per il proficuo svolgimento delle operazioni; b) non abbia in alcun modo ritardato o contribuito a ritardare lo svolgimento della procedura; c) non abbia beneficiato di altra esdebitazione negli otto anni precedenti alla domanda; d) non sia stato condannato, con sentenza passata in giudicato, per uno dei reati previsti dall art. 16 L. 3/2012; e) abbia svolto, nei quattro anni successivi all apertura della liquidazione un attività produttiva di reddito adesutata rispetto alle proprie competenze ed alla situazione di mercato o, in ogni caso, abbia cercato un occupazione e non abbia rifiutato, senza giustificato motivo, proposte di impiego; f) siano stati soddisfatti, almeno in parte, i creditori per titolo e causa anteriore al decreto di apertura della liquidazione (art. 14 terdecies, comma 1, L. 3/2012). Atteso quanto sin qui esposto e dedotto appaiono ricorrere tutti i fattori prodromici alla qualificazione di inesigibilità dei crediti di cui ai punti precedenti. SUL PATRIMONIO ATTUALE DEL SIGNORA 3

4 L attuale patrimonio del signora è composto da: - SUL POSSIBILE PIANO DEL CONSUMATORE Al fine di offrire all Organo di Composizione della crisi un analisi compiuta della posizione del signora, appare opportuno fare anche con riferimento alla sua qualifica di consumatore. Per quanto concerne quest ultimo aspetto, è noto che la nozione di consumatore è ormai rintracciabile in numerose fonti normative, alcune molto risalenti nel tempo, a cominciare dalla Convenzione di Bruxelles del 1968, in materia di contratti (art. 13) dove si definisce consumatore il soggetto che agisce per un uso che possa essere considerato estraneo alla sua attività professionale, definizione ripresa dall art. 5 della Convenzione di Roma del 1980, sulla legge applicabile alle obbligazioni contrattuali. Nell ordinamento italiano la figura del soggetto consumatore è entrata formalmente a far parte del lessico giuridico a mezzo dell introduzione del Decreto Legislativo 15 gennaio 1992 n. 50, in recepimento della direttiva n. 85/577/C, relativa ai contratti conclusi fuori dai locali commerciali, ove compare la definizione di consumatore quale persona fisica che agisce per scopi che possono considerarsi estranei alla propria attività professionale. Quanto invece alla figura del consumatore così come delineata dalla giurisprudenza, gli ermellini teso a caratterizzarsi per un atteggiamento molto rigoroso: con sentenza del 25 luglio 2001 n , la Suprema Corte di Cassazione ha affermato che deve essere considerato consumatore la persona fisica che, anche se svolge attività imprenditoriale o professionale, conclude un 4

5 qualche contratto per la soddisfazione di esigenze della vita quotidiana, estranee all esercizio di dette attività. Pertanto, secondo la Corte, per escludere che si tratti di contratto del consumatore non sarebbe necessario che questo sia posto in essere nell esercizio dell attività propria dell impresa o della professione, essendo sufficiente che venga posto in essere per uno scopo connesso all attività stessa. Sulla base degli elementi finora forniti con il presente atto, pacifica risulta essere la riferibilità della signora Linda Milossa alla categoria di consumatore con i riflessi tutti conseguenti sul piano che si andrà ad elaborare. SULL IPOTESI DEL PIANO Concludendo, pare necessario evidenziare una o più possibili ipotesi di piano del consumatore da proporre al Tribunale per la sua omologazione. Sul punto appare percorribile la possibilità di procedere alla liquidazione del patrimonio, applicando così l istituto dell esdebitazione. *** ** *** Tutto ciò esposto e dedotto a mezzo del presente atto, la signora, ut supra rappresentata, assistita, difesa e domiciliata dall avv., formula la presente ISTANZA Voglia, l Ill.mo Tribunale di, - accertare la sussistenza dei presupposti di legge per l avviso della presente procedura di cui all art. 7 Legge 3 del 2012 e, per l effetto, 5

6 - nominare un Organi di Composizione della Crisi per Sovraindebitamento affinché elabori un piano del consumatore come disposto dalla L. 3/2012 ed allo scopo sospendere ogni procedura esecutiva in corso. Si producono, con riserva di ogni ulteriore produzione nei concedendi termini, i seguenti documenti in copia: 1. ; 2. ; 3. ; 4. ; 5.., Avv. 6