RELAZIONE. sulla stima del fabbisogno di cassa per l anno 2006 e situazione di cassa al 31 dicembre 2005

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1 MINISTERO DELL ECONOMIA E DELLE FINANZE RELAZIONE sulla stima del fabbisogno di cassa per l anno 2006 e situazione di cassa al 31 dicembre 2005 (art. 30 della legge 5 agosto 1978, n. 468 e successive modificazioni) Presentata dal Ministro dell Economia e delle Finanze ( TREMONTI ) Presentata alla Presidenza il RELAZIONE SULLA STIMA DEL FABBISOGNO DI CASSA PER L ANNO 2005

2 3 I N D I C E Premessa 9 Capitolo I - IL SETTORE PUBBLICO Risultati di sintesi per il I risultati per il 2005 del conto consolidato del settore pubblico a raffronto con i risultati per il biennio La nuova stima per il 2006 del conto consolidato del settore pubblico a raffronto con i risultati per il Capitolo II - I CONTI DEL SETTORE PUBBLICO Il settore statale 31 A) Risultati per il triennio e stime per il B) Modalità di copertura del fabbisogno del triennio Gli Enti previdenziali: risultati per il triennio e stime 39 per il Le Regioni: risultati per il triennio e stime per il La Sanità: risultati per il triennio e stime per il I Comuni e le Province: risultati per il triennio e stime per il Gli altri Enti pubblici consolidati: risultati per il triennio e stime per il

3 4 APPENDICI 67 APPENDICE A: Il bilancio dello Stato 69 APPENDICE B: Il debito del settore statale 105 ALLEGATI 131 ALLEGATO A/1: I conti delle Amministrazioni pubbliche 133 ALLEGATO A/2: Quadri di costruzione dei conti consolidati di cassa del settore pubblico: risultati per il triennio e stime per il 2006 ALLEGATO A/3: Analisi economica dei pagamenti del Bilancio statale per il triennio BOX TEMATICO Revisioni metodologiche 10 Spesa dei Ministeri Limiti per l anno

4 5 INDICE DELLE TABELLE Tabella n. 1 AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE: risultati conto economico per il triennio Tabella n. 2 - AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE: monitoraggio regola del 2 per cento Tabella n. 3 AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE: risultati conto economico per le stime 2006 Tabella n. 4 SETTORE PUBBLICO: conto consolidato di cassa per i risultati per il triennio e stime per il 2006 Tabella n. 5 SETTORE STATALE: conto consolidato di cassa per i risultati per il triennio e stime per il 2006 Tabella n. 6 SETTORE STATALE: copertura del fabbisogno per il triennio Tabella n. 7 ENTI PREVIDENZIALI: conto consolidato di cassa per i risultati per il triennio e stime per il 2006 Tabella n. 8 REGIONI: conto consolidato di cassa per i risultati per il triennio e stime per il 2006 Tabella n. 9 SANITÀ: conto consolidato di cassa per i risultati del triennio e stime per il 2006 Tabella n. 10 COMUNI E PROVINCE: conto consolidato di cassa per i risultati del triennio e stime per il 2006 Tabella n. 11 ALTRI ENTI PUBBLICI CONSOLIDATI: conto consolidato di cassa per i risultati del triennio e stime per il 2006 Tabella n ENTI ECONOMICI AMMINISTRAZIONE CENTRALE: conto di cassa per i risultati per il triennio e stime per il 2006 Tabella n ENTI ASSISTENZIALI AMMINISTRAZIONE CENTRALE: conto di cassa per i risultati per il triennio e stime per il 2006 Tabella n ENTI DI RICERCA AMMINISTRAZIONE CENTRALE: conto di cassa per i risultati per il triennio e

5 6 stime per il 2006 Tabella n ENTI ECONOMICI AMMINISTRAZIONE LOCALE: conto di cassa per i risultati per il triennio e stime per il 2006 Tabella n ENTI ASSISTENZIALI AMMINISTRAZIONE LOCALE: conto di cassa per i risultati per il triennio e stime per il APPENDICE A Tabella n. 1A - BILANCIO DELLO STATO: risultati di sintesi per la 69 gestione di cassa nel triennio Tabella n. 2A - BILANCIO DELLO STATO: incassi realizzati nel 71 triennio Tabella n. 3A - BILANCIO DELLO STATO : incassi rettificati 72 realizzati nel triennio Tabella n. 4A - BILANCIO DELLO STATO: analisi degli incassi delle 73 principali imposte dirette Tabella n. 5A - BILANCIO DELLO STATO: analisi degli incassi per 75 I.V.A. Tabella n. 6A - BILANCIO DELLO STATO: analisi degli incassi per le 76 altre imposte indirette Tabella n. 7A - BILANCIO DELLO STATO: pagamenti per regolazioni 77 contabili e debitorie nel triennio Tabella n. 8A - BILANCIO DELLO STATO: analisi dei pagamenti 78 effettuati nel triennio Tabella n. 9A - BILANCIO DELLO STATO: raffronto tra i risultati e stime di cassa per il 2006 Tabella n. 10A - BILANCIO DELLO STATO: residui attivi e passivi 89 presunti all inizio del 2006 Tabella n.11a - BILANCIO DELLO STATO: quadro di sintesi delle 91 previsioni di competenza e delle disponibilità per il 2006 Tabella n. 12A BILANCIO DELLO STATO: Regolazioni contabilie 92 debitorie per le previsioni assestate 2005 e iniziali Tabella n.13a - BILANCIO DELLO STATO: effetti della manovra per 93

6 7 il 2006 sulle entrate Tabella n.14a BILANCIO DELLO STATO: effetti sul saldo netto da finanziare dei provvedimenti collegati alla legge finanziaria 2006 Tabella n.15a BILANCIO DELLO STATO: quadro di sintesi delle autorizzazioni e delle relative stime di cassa per il 2006 Tabella n.16a - BILANCIO DELLO STATO: quadro di sintesi dei risultati 2005 e delle stime 2006 Tabella n.17a - BILANCIO DELLO STATO: analisi degli incassi realizzati nel 2005 e stimati per il 2006 Tabella n.18a - BILANCIO DELLO STATO: analisi dei pagamenti effettuati nel 2005 e stimati per il APPENDICE B Tabella n. 1B Titoli di Stato in scadenza incluse le operazioni di con 105 cambio e di rimborso anticipato Tabella n. 2B - Emissioni lorde di titoli di Stato incluse le operazioni di 106 con cambio Tabella n. 3B - Riepilogo delle operazioni per la riduzione del debito 109 Tabella n.4b - DEBITO: emissioni lorde sul mercato al valore 112 nominale Tabella n.5b - DEBITO: Vita media ponderata dei titoli di Stato 114 Tabella n.6b - DEBITO: rendimenti composti lordi dei titoli di Stato 116 Tabella n.7b - DEBITO: consistenza del debito del settore statale in valori assoluti Tabella n.8b - DEBITO: differenze in valore assoluto della consistenza del debito del settore statale Tabella n.9b - DEBITO: consistenza del debito del settore statale in valori percentuali

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8 9 PREMESSA Il PIL nel 2005 Consumi Investimenti Estero Deflatore A. Il consuntivo 2005 dell economia I dati sull evoluzione del quadro macroeconomico e del conto delle Amministrazioni pubbliche analizzati in questa Relazione sono stati rilasciati dall Istat in occasione del proprio tradizionale comunicato in data 1 marzo 2006: tali dati includono la revisione generale effettuata in ottemperanza alle regole comunitarie, i cui primi risultati, relativi agli anni , erano stati diffusi il 22 dicembre 2005 (vedi specifico box tematico). La ricostruzione delle serie dal 1970 al 1991 del conto risorse e impieghi è disponibile sul sito Il PIL ai prezzi di mercato nel 2005 è stato pari a milioni, con un aumento, in termini nominali, del 2 per cento rispetto al L evoluzione reale è stata pari allo 0 per cento, in linea con quanto stimato nella Relazione Previsionale e Programmatica di settembre 2005, segnando una decelerazione rispetto alla dinamica dell anno precedente quando era stata positiva nella misura dell 1,1 per cento. Va segnalato che l indicata evoluzione è stata accompagnata da una crescita dell 1,4 per cento delle importazioni di beni e servizi, che ha portato ad un incremento delle risorse disponibili pari allo 0,2 per cento. Dal lato degli impieghi, si è avuta una crescita reale dello 0,3 per cento per i consumi finali nazionali (più 0,1 per cento per la spesa delle famiglie residenti, più 1,2 per cento per la spesa delle Amministrazioni pubbliche e delle Istituzioni sociali private) e una diminuzione dello 0,6 per cento per gli investimenti fissi lordi conseguente al decremento degli acquisti di macchinari e attrezzature (- 1,6%) e a una crescita dello 0,5 per cento degli investimenti in costruzioni. L aumento complessivo delle esportazioni di beni e servizi è stato dello 0,3 per cento. Gli acquisti all estero dei residenti hanno fatto registrare un aumento del 6,8 per cento, mentre le spese sul territorio italiano effettuate da non residenti sono diminuite dello 0,8 per cento. Il deflatore del Pil ha presentato nel 2005 un aumento del 2,1 per cento; ad esso ha fatto riscontro una crescita del 2,3 per cento del

9 10 Occupazione Redditi lavoro da deflatore della spesa delle famiglie residenti e del 2,5 per cento del deflatore degli investimenti fissi lordi. Dal punto di vista della formazione del prodotto, i comparti più dinamici in termini reali sono stati il settore delle costruzioni (+ 0,7%) e quello dei servizi (+ 0,7%). Il valore aggiunto della agricoltura è diminuito del 2,3 per cento, quello dell industria in senso stretto del 2 per cento. L occupazione totale, espressa in termini di unità di lavoro al netto della cassa integrazione guadagni, è diminuita nel 2005 dello 0,4 per cento (più 1,3 per cento le unità di lavoro dipendenti). Dal punto di vista settoriale, si è registrata una diminuzione dell occupazione totale nell agricoltura (- 8%) e nell industria in senso stretto (- 1,6%), mentre si rilevano andamenti positivi per il settore delle costruzioni (+ 2,3%), per il complesso dei servizi (+ 0,3%). I redditi da lavoro dipendente, espressi in valori correnti, per il complesso dell economia sono aumentati nel 2005 del 4,3 per cento. In particolare, la dinamica delle retribuzioni ha registrato una crescita dell 8,6 per cento nel settore agricolo, dell 1,6 per cento nell industria in senso stretto, del 6,4 per cento nelle costruzioni e del 5,2 per cento nel complesso delle attività dei servizi.. REVISIONI METODOLOGICHE b - I dati rilasciati dall Istat in occasione del proprio tradizionale comunicato in data 1 marzo 2006 in materia di conti economici nazionali e conti delle Amministrazioni pubbliche includono la revisione generale effettuata in ottemperanza alle regole comunitarie, i cui primi risultati, relativi agli anni , erano stati diffusi il 22 dicembre La ricostruzione delle serie dal 1970 al 1991 del conto risorse e impieghi è disponibile sul sito I nuovi conti incorporano, oltre alle revisioni annuali per gli anni più recenti dovute al normale processo di consolidamento delle fonti disponibili, importanti innovazioni definitorie e metodologiche. Tali innovazioni derivano da: - la disponibilità di nuove fonti tra cui i risultati dei censimenti generali del e di nuove indagini (su Istituzioni sociali private, forze di lavoro, costi delle imprese 1995 e 2000, produzione comunitaria, risultati economici delle imprese agricole - REA e altre indagini speciali sulle imprese e sulle famiglie); - la implementazione di alcune importanti normative comunitarie; - il nuovo trattamento dei servizi di intermediazione finanziaria indirettamente misurati (SIFIM), che prevede l attribuzione del consumo del servizio di intermediazione finanziaria ai diversi operatori economici; - l adozione degli indici a catena per le valutazioni in volume; - l adozione della classificazione delle attività economiche Ateco 2002, versione italiana della NACE rev.1.1; - l implementazione delle raccomandazioni del Comitato che, in ambito comunitario si occupa del processo di armonizzazione del reddito nazionale lordo (RNL). I lavori della revisione proseguiranno nel corso del 2006 con la diffusione dei risultati delle ricostruzioni dei conti trimestrali, delle analisi territoriali e dei settori istituzionali, dello stock di capitale e delle misure della produttività. Le nuove stime per gli anni incorporano, oltre alle revisioni dovute al normale processo di consolidamento delle fonti disponibili, le innovazioni definitorie e metodologiche introdotte con la revisione generale.

10 11 Le stime del Prodotto interno lordo a prezzi correnti presentano una generale rivalutazione rispetto a quelle precedenti; la revisione ha invece inciso in modo più attenuato sui tassi di crescita del Pil. La rivalutazione del Pil a prezzi correnti oscilla fra il 2,5 per cento del 2001 e il 2,8 per cento del Scomponendo il coefficiente di rivalutazione del Pil, si evidenzia che il nuovo trattamento dei SIFIM sul Pil incide per un massimo dell 1 per cento nel 2001 ed un minimo dello 0,7 per cento nel 2003; l effetto della revisione delle fonti e dei metodi di calcolo è pari, pertanto, all 1,9 per cento negli anni e all 1,5 per cento nel La dinamica della nuova serie del Pil a prezzi correnti presenta variazioni di modesta entità rispetto alla serie precedente; la differenza di maggiore entità si registra nell anno La revisione delle stime del Pil in volume ha comportato una diminuzione dei tassi di crescita: tale risultato è la sintesi della nuova dinamica dei valori correnti, dell impatto della allocazione dei Sifim agli operatori economici e in modo particolare all adozione degli indici a catena. Per analisi di maggiore dettaglio sugli effetti della revisione sui livelli degli aggregati a prezzi correnti e sui tassi di crescita del Pil si rinvia a quanto esposto nel comunicato Istat del 1 marzo Per quanto riguarda nello specifico il conto delle Amministrazioni pubbliche le stime dei conti degli anni hanno risentito delle innovazioni introdotte con la revisione generale e le normali revisioni dovute al consolidamento delle informazioni di base. L effetto combinato di tali revisioni ha portato ad un peggioramento dell indebitamento di 2,6, 4,3, 4,0 miliardi di euro rispettivamente nel 2002, 2003 e 2004 e ad un miglioramento di 0,2 miliardi di euro nel Riguardo al rapporto indebitamento/pil, separando l effetto della revisione dell indebitamento dall effetto della revisione del Pil a prezzi correnti si evidenzia come nel 2001 è prevalso l effetto di revisione del Pil e quindi il rapporto deficit/pil è risultato più basso di 0,1 punti percentuali; mentre negli anni è prevalso l effetto revisione dell indebitamento portando ad un peggioramento del rapporto pari allo 0,2 per cento. Il saldo primario in rapporto al Pil risulta più basso, con un minimo di due decimi di punto nel 2001 e un massimo di cinque decimi di punto nel 2004 (Prospetto 15), a causa del nuovo calcolo degli interessi passivi. Essi, da un lato hanno subito una riduzione per la riclassificazione nei consumi intermedi della componente SIFIM; dall altro hanno registrato un aumento per le retrocessione di interessi da Banca d Italia e per gli interessi sul conto disponibilità della Tesoreria, non più portati in detrazione degli interessi passivi. Revisioni rilevanti hanno interessato i consumi finali delle AP, per le nuove stime degli ammortamenti, che si sono attestate ad un livello medio nel periodo più alto del 30 per cento (circa 5,1 miliardi di euro), determinato principalmente dalla riduzione delle vite medie dei beni immobili e quelle dei consumi intermedi mediamente maggiori del 6,3 per cento, di cui il 2,4 per cento dovuto all inclusione dei SIFIM e 1,8 per la riclassificazione di alcune spese militari che precedentemente erano comprese nelle spese per investimento. La pressione fiscale invece risulta maggiormente influenzata dalla revisione del Pil, con una diminuzione in ciascun anno di poco superiore ad un punto percentuale. Una delle voci che è stata sottoposta a revisione negli anni 2003 e 2004 ha riguardato i livelli degli introiti per le sanatorie fiscali contenuti nelle imposte in conto capitale che sono stati corretti in diminuzione per tenere conto dei mancati incassi della quota contabilizzata per competenza economica in detti anni. Con specifico riferimento ai conti finanziari e al debito si segnalano altre due revisioni. Una prima modifica è legata all inclusione tra le passività delle Amministrazioni pubbliche del conto presso la Tesoreria statale intestato alla Unione europea sul quale sono accreditate le risorse proprie della stessa Unione riscosse dal bilancio dello Stato e il contributo rapportato al prodotto nazionale lordo per il finanziamento integrativo del bilancio comunitario e dal quale l Unione preleva i fondi per il finanziamento delle proprie politiche di intervento nel territorio nazionale o in altri Paesi. Con tale modifica si è inteso aderire a un auspicio manifestato dall Eurostat per una più puntuale separazione dei flussi relativi a risorse comunitarie. La seconda modifica è stata determinata dalla del rilascio da parte di Poste Italiane, di una serie di dati relativi alla consistenza dei conti correnti postali depositati nella Tesoreria statale intestati a Poste SpA, ad altri soggetti privati e alle amministrazioni pubbliche. La comunicazione dei nuovi dati consegue ad un affinamento della tecnica di rilevazione ed elaborazione da parte di Poste che consente, con maggiore accuratezza, di distinguere il complesso dei depositi intestati a soggetti privati (Poste SpA ed altri) dai depositi intestati alle varie pubbliche amministrazioni. Tale distinzione, fin qui provvisoriamente stimata da Poste S.p.A. sulla base di criteri di ponderazione statistica, risulta essenziale per la corretta determinazione del fabbisogno statale e del debito in quanto, come è noto, i depositi privati costituiscono debito per lo Stato. La nuova serie dei dati risale al 31 dicembre 2001 per quanto attiene la ricostruzione dei valori annuali e al 1 gennaio 2004 per quanto attiene ai valori mensili. Il prospetto che segue illustra dettagliatamente l impatto delle revisioni sull indebitamento netto e sul fabbisogno.

11 Conto economico consolidato delle amministrazioni pubbliche (in milioni di euro) New Old Variaz. New Old Variaz. New Old Variaz. New Old Variaz. Uscite correnti al netto interessi Interessi passivi Totale uscite correnti Totale uscite in c/capitale Totale uscite complessive Imposte dirette Imposte indirette Contributi sociali Altre entrate correnti Totale entrate correnti Imposte in c/capitale Altre entrate in c/capitale Totale entrate in c/capitale Totale entrate complessive Saldo corrente Indebitamento netto Saldo primario Fabbisogno del Settore statale (al netto dei debiti pregressi) 2003 di cui di cui di cui Var. conto Var. c/c Var. conto tesoreria postali privati tesoreria intestato UE intestato UE Var. c/c postali privati Var. c/c postali privati Var. conto tesoreria intestato UE Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre Totale

12 13 Indebitamento netto Debito/Pil Saldo primario Risparmio Uscite correnti B. Il consuntivo 2005 della finanza pubblica. Il Conto delle Amministrazioni pubbliche esposto nella tabella 1 è stato elaborato dall Istat in conformità alle regole fissate dai regolamenti UE e incorpora, oltre alle revisioni annuali per gli anni più recenti dovute al normale processo di consolidamento delle fonti disponibili, le innovazioni definitorie e metodologiche decise in ambito comunitario e introdotte con la revisione generale di contabilità nazionale. Di tali innovazioni si dà conto in specifico box tematico inserito nel corpo di questa premessa. L indebitamento netto delle Amministrazioni pubbliche, in rapporto al P.I.L., è stato pari al 4,1 per cento rispetto al 3,4 per cento del Più elevato è risultato anche il rapporto della consistenza del debito rispetto al PIL (103,8 per cento al 31 dicembre 2004, contro il 106,4 per cento al 31 dicembre 2005). Il saldo primario pari, nel 2005, allo 0,5 per cento del Pil, appare ridotto rispetto all 1,3 per cento del Il risparmio delle amministrazioni pubbliche, dato dal saldo delle partite correnti, si è confermato di segno negativo - 0,5 per cento contro il - 0,4 per cento del Le uscite di parte corrente hanno registrato un tasso di crescita del 3 per cento, quindi inferiore a quello verificatosi nel 2004 (3,6%); il loro rapporto sul Pil è, peraltro, salito dal 44,1 per cento del 2004 al 44,5 per cento del Tale risultato deriva da un aumento del 3,5 per cento delle uscite correnti al netto degli interessi e da una contrazione di questi ultimi dell 1,8 per cento, che fa seguito alla riduzione del 4 per cento realizzatasi nel Nel 2005 alla diminuzione degli interessi passivi, pari, come si è detto, all 1,8 per cento, hanno contribuito le operazioni di swap, il cui importo è risultato pari a milioni di euro, contro un ammontate di milioni del Tali variazioni hanno comportato l incremento dal 39,3 al 39,9 dell incidenza sul Pil delle spese correnti al netto degli interessi e la riduzione dal 4,7 al 4,6 per cento della spesa per interessi in rapporto al Pil.

13 14 Tabella 1 AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE: Risultati conto economico (in milioni di euro) SPESE Risultati Variazioni % Incidenza al Pil /03 05/ Spese per consumi finali ,8 4,4 19,7 19,8 20,3 Di cui: Redditi da lav. dipendente ,4 4,0 10,8 10,8 11,0 Consumi intermedi ,6 4,0 7,9 8,1 8,3 Altre spese per consumi finali ,4 12,5 0,9 1,0 1,1 Prestazioni sociali ,5 3,0 16,8 16,9 17,1 Contributi alla produzione ,3-9,2 1,1 1,0 0,9 Altre spese correnti nette interessi ,4 6,7 1,5 1,6 1,6 Spese correnti nette interessi ,6 3,5 39,1 39,3 39,9 Interessi passivi ,0-1,8 5,1 4,7 4,6 Totale spese correnti ,6 3,0 44,2 44,1 44,5 Spese in c/ capitale ,5 4,7 4,3 3,9 4,0 Totale spese nette interessi ,7 3,6 43,4 43,3 43,9 Totale Spese ,9 3,1 48,5 48,0 48,5 ENTRATE Imposte dirette ,7 2,0 13,4 13,3 13,3 Imposte indirette ,6 3,3 14,0 14,1 14,2 Imposte in conto capitale ,9-77,1 1,3 0,6 0,1 Totale entrate tributarie ,4 1,0 28,7 28,0 27,7 Contributi sociali ,6 3,3 12,6 12,7 12,9 Altre entrate correnti non tributarie ,3 0,3 3,4 3,6 3,5 Entrate in c/ capitale non tributarie ,6 9,1 0,3 0,3 0,3 Totale Entrate ,9 1,7 45,1 44,6 44,4 per memoria pressione fiscale 41,4 40,7 40,6 - - Saldo primario ,7 1,3 0,5 Saldo di parte corrente ,8-0,4-0,5 Indebitamento netto ,4-3,4-4,1 Pil (valore nominale) ,0 2,

14 15 Redditi lavoro dipendente Consumi intermedi Prestazioni sociali Spese conto Riguardo ai diversi aggregati di spesa corrente si segnala che: - i redditi da lavoro dipendente presentano una crescita del 4 per cento, sostanzialmente influenzata dai rinnovi contrattuali per alcune categorie di dipendenti pubblici (scuola, ministeri, dirigenza sanitaria, ecc.), sottoscritti verso la fine dell anno, con corresponsione di emolumenti arretrati relativi ad anni precedenti; - i consumi intermedi, comprensivi delle spese per i servizi di intermediazione finanziaria indirettamente misurati (SIFIM) secondo la nuova metodologia adottata nei conti nazionali, sono aumentati del 4 per cento, contro la crescita del 6,6 per cento registrata nel Va precisato che all incremento registrato nel 2005 ha concorso per milioni la spesa per il Programma Eurofighter, assunta a carico dell Amministrazione centrale in relazione alla natura della fornitura (di uso diretto ed esclusivo dello Stato) e alle caratteristiche dell operazione di finanziamento posta in essere: prescindendo da tale onere, l incremento della spesa per consumi intermedi sarebbe risultato limitato all 1 per cento. Le prestazioni sociali in natura (che includono prevalentemente spese per assistenza sanitaria convenzionata) sono cresciute del 4,9 per cento, contro una crescita del 9 per cento del Sulla crescita del 2005 hanno influito i rinnovi delle convenzioni per l acquisto di servizi di medicina di base (+22 per cento), mentre le prestazioni farmaceutiche e quelle ospedaliere risultano in leggera diminuzione. Complessivamente le spese per consumi finali delle amministrazioni pubbliche sono aumentate del 4,4 per cento, contro la crescita del 4,8 per cento dell anno precedente. Le prestazioni sociali in denaro hanno registrato un incremento del 3 per cento riconducibile per circa due terzi all indicizzazione ai prezzi dei trattamenti pensionistici: la dinamica della spesa è stata contenuta dalla riduzione del numero dei nuovi trattamenti di anzianità dei lavoratori dipendenti pubblici e privati, a seguito dell innalzamento dei requisiti per l accesso previsti dalla legge n. 335/1995 per l anno 2004, che, per l operare del meccanismo delle cosiddette finestre, ha manifestato i relativi effetti nell anno Nell ambito delle uscite in conto capitale gli investimenti fissi

15 16 capitale Pressione fiscale Fabbisogno settore statale Fabbisogno settore pubblico lordi risultano aumentati dello 0,7 per cento a fronte di una crescita dell 1,5 per cento del 2004; le dismissioni immobiliari, portate in detrazione in tale aggregato, ammontano nel 2005 a milioni di euro, a fronte di un introito di milioni nel La pressione fiscale complessiva (imposte dirette, indirette, in conto capitale e contributi sociali), nella versione non consolidata delle imposte pagate allo Stato dalle altre amministrazioni pubbliche, è diminuita di un decimo di punto percentuale rispetto all'anno precedente (dal 40,7 per cento sul Pil, nel 2004, al 40,6 per cento nel 2005). Tale risultato è l effetto di una dinamica diversificata delle principali componenti del prelievo fiscale. Infatti le imposte dirette sono aumentate del 2 per cento, contro un aumento del 3,3 per cento delle imposte indirette e dei contributi sociali effettivi. Sensibilmente ridimensionato è l apporto delle imposte in conto capitale per il venir meno del gettito delle sanatorie fiscali. I saldi di cassa, tradizionalmente presi in considerazione nei documenti di finanza pubblica, hanno registrato la seguente evoluzione: il fabbisogno del settore statale è risultato, al netto delle regolazioni debitorie, pari a milioni, superiore di milioni a quello del 2004; il fabbisogno del settore pubblico è risultato pari a milioni con un aumento di milioni rispetto al Il fabbisogno del settore pubblico è, per convenzione contabile, calcolato al lordo dell onere per regolazione debiti pregressi per sanità e crediti di imposta (in complesso, 403 milioni nel 2005 in luogo di 533 milioni nel 2004). Di seguito si forniscono alcuni cenni sull osservanza da parte del complesso delle Amministrazioni pubbliche della regola del 2 per cento assunta a base della manovra di finanza pubblica per il Va ricordato che detta regola non riguardava tutte le spese: nel successivo prospetto le complessive spese del conto delle Amministrazioni pubbliche sono depurate di quelle espressamente non soggette alla regola e della spesa per i redditi di lavoro dipendente soggetta a specifica normativa. Ai fini della valutazione circa il rispetto della regola le predette spese sono, altresì, depurate di alcuni oneri straordinari quali la spesa

16 17 imputata al bilancio statale per il Programma Eurofighter (EFA) e l indennizzo corrisposto alla Società di cartolarizzazione SCIP 2 per l intervento normativo sul prezzo di vendita di immobili oggetto della cartolarizzazione medesima; per altro verso le spese sono state considerate al lordo dei proventi delle dismissioni, che nel Conto delle Amministrazioni pubbliche sono invece imputati a riduzione delle spese per investimenti fissi lordi. Con tali precisazioni, si può quindi affermare che il rispetto della regola a livello del complesso delle Amministrazioni pubbliche si sia realizzato. Tabella 2 AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE: Monitoraggio regola 2 per cento (in milioni di euro) Totale uscite c/corr var. % 2004 var. % 2005 var. % Spese non soggette , , ,0 - Redditi da lavoro dip Prestazioni sociali Trasferimenti a enti pubblici Trasf. UE Interessi Passivi Totale uscite c/corr. nette , , ,4 Totale uscite in c/cap , , ,7 Spese non soggette - Contributi ad enti pubblici Altri trasf. Ad enti pubblici Totale uscite in c/cap. nette , , ,7 TOTALE USCITE NETTE , , ,8 Dismissioni EFA SCIP TOTALE NETTO , , ,9 La revisione della stima di crescita del Pil 2006 Aggiornamento della stima di C. Le previsioni per il Come dettagliatamente illustrato nella Relazione sull andamento dell economia nel 2005 e aggiornamento delle previsioni per il 2006 la nuova stima di crescita per quest anno è contenuta all 1,3 per cento, in linea con quanto previsto in sede europea, con un incremento nominale del prodotto interno lordo pari al 3,3 per cento: rispetto al quadro macroeconomico assunto per la Relazione previsionale e programmatica la stima di crescita reale viene quindi ridotta di 0,2 punti percentuali di Pil. Trattasi di una stima le cui variazioni, anche con riferimento alle singole componenti, influiscono sul quadro di finanza pubblica e sull andamento dei saldi. Viene, parimenti, aggiornata la stima dell indebitamento netto del conto delle Amministrazioni Pubbliche e degli altri saldi di finanza

17 18 indebitamento netto Cause di adeguamento della stima pubblica riferiti in questa Relazione: per tale aggiornamento si è tenuto conto anche dei risultati dell anno 2005 e della definizione degli interventi normativi presentati in Parlamento nel quadro della manovra di finanza pubblica per il La stima di indebitamento netto indicato nell aggiornamento del Programma di stabilità nel livello del 3,5 per cento del prodotto interno lordo viene a rideterminarsi nella misura del 3,8 per cento. La presente valutazione recepisce le revisioni di Contabilità Nazionale apportate dall ISTAT ai conti nazionali, che hanno comportato un peggioramento dell indebitamento netto dell ordine di 0,2 punti percentuali di Pil: tra le più significative si ricordano quelle concernenti i rimborsi d imposta alla regione Sicilia, gli aggi e commissioni del gioco del Lotto, i contributi alle imprese sotto forma di crediti di imposta diversi dal Bonus occupazione e dal Bonus investimenti, i redditi da lavoro dipendente, i contributi sociali ed altre poste minori. Infine il nuovo criterio adottato da EUROSTAT circa la registrazione delle spese per forniture militari determina un ulteriore aggravio del deficit dell ordine dello 0,05 punti percentuali di Pil. Ai predetti motivi di scostamento va aggiunto il diverso quadro macroeconomico assunto a riferimento che, anche in relazione alla diversa articolazione delle proprie componenti, comporta un aggravio del deficit dell ordine di 0,05 punti percentuali di Pil. Va sottolineato che il nuovo conto delle Amministrazioni pubbliche non risulta, inoltre, immediatamente confrontabile con il conto esposto nel Programma di Stabilità 2005 per effetto di importanti revisioni apportate ai sistemi dei conti nazionali in conformità agli obblighi assunti in ambito comunitario nel corso del 2005,. In particolare è stata introdotta una nuova metodologia di calcolo dei servizi finanziari (SIFIM) che peggiora la voce consumi intermedi con corrispondente miglioramento sulla voce interessi. Ulteriore peggioramento si registra sui consumi intermedi, compensato nelle altre entrate correnti per le imposte dirette pagate dalla P.A. e per una ricomposizione tra spesa per investimenti e consumi intermedi. L aggiornamento della stima sconta, tra l altro i fattori di seguito indicati: 1) Una stima dell evoluzione delle entrate tributarie più favorevole

18 19 (+ 0,1% del Pil) rispetto a quella prefigurata nell aggiornamento del Programma stabilità che emerge dalle seguenti circostanze: a) si è potuto appurare che non si sono prodotti, nel 2005, gli effetti previsti dal decreto legge n. 168/2004 in relazione all acconto Irap legato all indeducibilità delle svalutazioni crediti per le banche, conseguentemente, tutto l effetto sull indeducibilità si avrà a saldo nel 2006 con un gettito ulteriore di circa 800 milioni; b) l andamento nei primi due mesi del 2006 delle ritenute di lavoro dipendente superiore ai trend assunti per l anno che consente di integrare la precedente stima per circa 500 milioni; c) una più puntuale valutazione dei rimborsi di crediti per imposte dirette sulla base dei rimborsi effettuati nel 2004 e 2005; 2) una evoluzione dei redditi da lavoro dipendente superiore a quella considerata nel predetto Programma di stabilità per circa lo 0,07 per cento del Pil, dovuta a una dinamica della crescita occupazionale risultante dal preconsuntivo del Bilancio dello Stato - di alcuni comparti non soggetti al blocco del turn-over (Scuola) o interessati da specifiche leggi di settore, soprattutto il settore Sicurezza; 3) un livello di spesa sanitaria potenzialmente superiore per circa 0,1 punti percentuali di Pil, ferma restando, tuttavia, l ipotesi del pieno realizzarsi da parte delle Regioni della manovra programmata nell ambito della legge finanziaria 2006; 4) un livello di finanziamento al bilancio comunitario inferiore di circa lo 0,1 per cento del Pil rispetto a quello considerato nella stima programmatica; 5) minori contribuzioni dalla UE a titolo di cofinanziamento per circa lo 0,05 per cento di Pil, sempre rispetto a quanto previsto nel programmatico; 6) un utile del gioco del lotto in linea con quello realizzato nell anno Quanto ai rinnovi contrattuali l ipotesi assunta in sede di aggiornamento del Programma di stabilità e di crescita si è sostanzialmente realizzata, tenuto conto della tempistica in atto. Va ribadito che la stima indicata nella presente Relazione sconta la piena valenza della manovra preordinata attraverso la legge finanziaria e gli altri provvedimenti adottati per il perseguimento degli obiettivi

19 20 Indebitamento netto programmatici assunti con l Unione europea. Ciò significa che tutte le Amministrazioni pubbliche - come sottolineato anche dalla Commissione dell Unione europea nell avviso favorevole circa il rispetto degli impegni assunti dall Italia per il Programma di stabilità - dovranno impegnarsi, per quanto di competenza, in una gestione di bilancio rigorosa che persegua il puntuale rispetto dei vincoli di crescita della spesa e la realizzazione degli altri interventi nella misura prevista. Un attento monitoraggio dovrà essere svolto per segnalare, tempestivamente, l emergere di possibili scostamenti. Ciò significa, ad esempio, che l eventuale impiego delle risorse destinate alle attività di investimento, al di là del livello previsto nella complessiva manovra finanziaria per il 2006, dovrà trovare compensazione al fine di garantire l invarianza dei saldi di finanza pubblica. Particolare attenzione dovrà, altresì, essere assicurata onde evitare che possano essere attivate operazioni finanziarie, a valere su contribuzioni a carico dello Stato o altre Amministrazioni pubbliche, tali da configurare un coinvolgimento di fatto dell Amministrazione pubblica nelle stesse operazioni. Ciò comporterebbe, infatti, la riclassificazione delle stesse operazioni come debito pubblico, con conseguente aggravio dei saldi di finanza pubblica, ivi compreso l indebitamento netto. In effetti, l impegno richiesto alle Amministrazioni pubbliche è gravoso, ma indispensabile ai fini del conseguimento degli effetti previsti, anche per dar seguito agli impegni assunti dall Italia con il Patto di stabilità e crescita. Nella tabella n. 3 viene indicata la stima per il 2006, aggiornata sulla base degli indicati elementi, a raffronto con i risultati del L indebitamento netto delle Amministrazioni pubbliche, in valore assoluto, è stimato pari a milioni, livello di poco inferiore a quello certificato dall Istat per il Il saldo primario, pari allo 0,5 per cento del Pil nel 2005, è previsto risalire allo 0,6 per cento nel Un miglioramento si ha pure per il risparmio delle amministrazioni pubbliche (saldo delle partite correnti) il cui valore negativo scende dallo 0,5 del 2005 allo 0,3 per cento del Pil nel 2006

20 21 Uscite correnti Interessi Redditi lavoro dipendente Consumi intermedi Prestazioni sociali Per le uscite di parte corrente è previsto un tasso di crescita del 3,2 per cento, leggermente superiore a quello verificatosi nel 2005 (3%); il loro rapporto sul Pil è previsto scendere dal 44,5 per cento del 2005 al 44,4 per cento del Tale evoluzione deriva da aumenti del 3,4 per cento delle uscite correnti al netto degli interessi (+ 3,5 per cento nel 2005) e dell 1,4 per cento di questi ultimi che fa seguito a riduzioni, rispettivamente, del 4 per cento realizzatasi nel 2004 e dell 1,8 nel Va precisato, con riguardo sempre alla stima della spesa per interessi che non sono considerate operazioni di swap, operazioni risultate pari, come si è visto, a milioni nel 2004 e a milioni nel Riguardo ai diversi aggregati di spesa corrente si segnala che: - i redditi da lavoro dipendente presentano una crescita del 3,8 per cento, quale riflesso della conclusione della tornata contrattuale per tutto il pubblico impiego e relativa corresponsione di arretrati; - i consumi intermedi sono previsti ridursi dello 0,1 per cento in relazione, oltre che dei consistenti risparmi attesi nelle spese delle varie Amministrazioni pubbliche, di un minore impatto della spesa per il Programma Eurofighter di circa 800 milioni. Complessivamente la spesa per consumi finali delle amministrazioni pubbliche è attesa crescere del 2,2 per cento con una conseguente riduzione dell incidenza rispetto al Pil dal 20,3 del 2005 al 20,1 per cento nel Per le prestazioni sociali in denaro viene stimata una crescita del 4,8 per cento e un aumento dell incidenza rispetto al Pil dal 17,1 al 17,3 per cento del Pil, in relazione, tra l altro, all intervenuta reintroduzione del bonus bebé (assegno di euro per ogni figlio nato o adottato nel 2005 e per ogni figlio nato dal secondo ordine in poi o adottato nel 2006) per il quale è assunto un onere dell ordine di 700 milioni. Nell ambito delle prestazioni sociali in denaro, il tasso di incremento delle pensioni è previsto pari al 4,3 per cento. Il significativo incremento delle altre spese correnti è legato, soprattutto, alle maggiori risorse da accreditare al bilancio comunitario.

21 22 Tabella 3 AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE: Conto economico - Stime 2006 (in milioni di euro) Risultati Stime Var. Incidenza al Pil % SPESE Spese per consumi finali ,2 20,3 20,1 Di cui: Redditi da lav. Dipendente ,8 11,0 11,0 Consumi intermedi ,1 8,3 8,0 Altre spese per consumi finali ,4 1,1 1,1 Prestazioni sociali ,8 17,1 17,3 Contributi alla produzione ,9 0,9 0,9 Altre spese correnti nette interessi ,9 1,6 1,7 Spese correnti nette interessi ,4 39,9 40,0 Interessi passivi ,4 4,6 4,5 Totale spese correnti ,2 44,5 44,4 Spese in c/ capitale ,9 4,0 3,8 Totale spese nette interessi ,8 43,9 43,7 Totale Spese ,7 48,5 48,2 ENTRATE Imposte dirette ,8 13,3 13,5 Imposte indirette ,6 14,2 14,3 Imposte in conto capitale ,7 0,1 0,0 Totale entrate tributarie ,8 27,7 27,8 Contributi sociali ,1 12,9 12,7 Altre entrate correnti non tributarie ,6 3,5 3,6 Entrate in c/ capitale non tributarie ,7 0,3 0,3 Totale Entrate ,3 44,4 44,4 per memoria pressione fiscale 40,6 40,6 Saldo primario ,5 0,6 Saldo di parte corrente ,5-0,3 Indebitamento netto ,1-3,8 Pil (valore nominale) ,3

22 23 Uscite in conto capitale Pressione fiscale Fabbisogno settore statale Fabbisogno settore pubblico Nell ambito delle uscite in conto capitale gli investimenti fissi lordi sono attesi crescere del 4,2 per cento a fronte di una crescita dello 0,6 per cento nel 2005; le dismissioni immobiliari, che sono portate in detrazione in tale aggregato, ammontate nel 2005 a milioni di euro, sono considerate nella stima per il 2006 per soli milioni. La pressione fiscale complessiva (imposte dirette, indirette, in conto capitale e contributi sociali), nella versione non consolidata delle imposte pagate allo Stato dalle altre amministrazioni pubbliche, dovrebbe risultare invariata rispetto a quella certificata dall Istat per il 2005 (40,6 per cento). In coerenza con l indicata ipotesi di indebitamento netto al 3,8 per cento del Pil si stima un fabbisogno del settore statale pari a milioni superiore di milioni a quello del Per il settore pubblico il fabbisogno è stimato in milioni con un aumento di milioni rispetto al 2005; il saldo primario, pur sempre di segno negativo, dovrebbe attestarsi a milioni contro i milioni del Si segnala, infine, che al termine del primo trimestre del 2006 il fabbisogno del settore statale, determinato alla luce delle revisioni metodologiche illustrate nell apposito box inserito in questa premessa, è stato pari a circa milioni, mentre nell'analogo periodo 2005 si era avuto un disavanzo pari a milioni..

23 24

24 25 CAPITOLO I IL SETTORE PUBBLICO Fabbisogno del 2005 Raffronto con il 2004 Entrate correnti 1.1. Nel 2005 il fabbisogno complessivo del settore pubblico è risultato pari a milioni: tale ammontare è comprensivo degli oneri per regolazione di debiti pregressi in contanti e in titoli (nel complesso milioni 533 per il 2004 e milioni 403 per il 2005). All indicato risultato hanno concorso fabbisogni del settore statale (milioni a al lordo dei disavanzi pregressi), delle Regioni (milioni 3.715), dei Comuni e Province (milioni 7.418), degli enti di previdenza (milioni 264) e di milioni 744 degli altri enti pubblici consolidati. Prescindendo dall onere per interessi, si è conseguito un disavanzo primario di milioni Dal raffronto con il 2004 (vedi tabella n. 3) emerge un aumento del fabbisogno di milioni e un peggioramento del saldo primario di milioni Tra le entrate correnti si sono avuti maggiori introiti tributari (+ milioni 1.507: + 0,4%) conseguenti all aumento di milioni (+ 1,9%) del gettito dei tributi indiretti e alla riduzione di milioni (- 1,4%) per quelli diretti: tali valori scontano rimborsi di imposte pari a milioni nel 2004 e milioni nel Per altre specifiche motivazioni sull evoluzione del gettito tributario si rinvia all analisi sul bilancio dello Stato svolta nell apposita appendice per la quota erariale e a quelle sui diversi comparti del settore pubblico, per i tributi propri degli stessi. Per quanto riguarda le entrate contributive il gettito del 2005 è stato pari a milioni a fronte di milioni nel 2004 (+ 4,3%). Da sottolineare, altresì, minori introiti per vendita di beni e servizi (- milioni 376), redditi di capitale (- milioni 327) e trasferimenti dalle imprese (- milioni 982). Superiori, per contro, gli introiti per trasferimenti dall estero (+ milioni 167: legati a rientri dall Unione europea.

25 26 Tabella 4 SETTORE PUBBLICO: Conto consolidato di cassa (in milioni di euro) Risultati Stime Variazioni % Risultati Stime Variazioni % /03 05/04 06/ /03 05/04 06/05 INCASSI CORRENTI ,11 1,32 3,87 PAGAMENTI CORRENTI ,48 2,76 5,25 Tributari ,47 0,38 5,36 Redditi lavoro dipendente ,00 1,42 8,26 - Imposte dirette ,55-1,39 5,24 Consumi intermedi ,58 3,78 4,74 - Imposte indirette ,40 1,93 5,46 Trasferimenti ,05 3,67 3,83 Cee risorse proprie ,83-1,00 0,33 -a Famiglie ,66 3,07 3,49 Contributi sociali ,52 4,28 0,83 -a Imprese ,31 2,14 2,54 Vendita beni e servizi ,50-2,54 12,15 -a Estero ,18 8,32 11,30 Redditi da capitale ,90-3,65 1,87 -a Enti non consolidati Trasferimenti ,56-3,28-5,55 Interessi ,10 3,93 6,20 -da Famiglie ,91 32,51 14,88 Ammortamenti ,00-0,61 23,31 -da Imprese ,40-23,62-8,31 Altri pagamenti correnti ,07-11,18 0,58 -da Estero ,86 1,72-7,43 PAGAMENTI DI CAPITALI ,90-1,80 1,45 Altri incassi correnti ,30 9,29 2,70 Costituzione di capitali fissi ,68-4,58-0,75 INCASSI DI CAPITALI ,84-20,46-24,25 Trasferimenti ,13 2,73 4,98 Trasf. da Famiglie, imprese ,12-5,97 2,72 -a Famiglie ,09 1,78-0,46 Ammortamenti ,00 0,00 22,70 -a Imprese ,64 2,10 11,98 Altri incassi di capitale ,55-25,72-36,97 -ad Estero ,70-40,45 -a Enti non consolidati ,29-0,79-12,69 PARTITE FINANZIARIE ,60 17,92-18,61 Riscoss. cred. da Famiglie e ,29 66,98-36,06 Altri pagamenti di capitale ,54 0,33 0,50 Riduzione depositi bancari Altre partite finanz da Fam ,61-43,23 45,37 PARTITE FINANZIARIE ,60 34,61-42,53 Partecipazioni e ,42 12,97-76,66 TOTALE INCASSI ,01 1,07 3,41 -a Ist. di Cred. Speciale a Imprese ed estero ,42 12,97-76,66 SALDI (Avanzo +) 1.Disavanzo corrente Mutui ed anticipazioni ,04 8,98-22,72 2.Disavanzo in c/capitale a Ist. di Cred. Speciale ,42 75,00 20,30 3.DISAVANZO a Famiglie, imprese, ,91 8,47-23,25 4.Saldo partite finanziarie FABBISOGNO Aumento depositi bancari ,78 Altre partite finanziarie a ,35-33,64 TOTALE PAGAMENTI ,36 3,23 3,22

26 27 Pagamenti correnti Redditi lavoro dipendente Consumi intermedi Operazioni conto capitale Partite finanziarie Per i pagamenti correnti si è avuto, nel complesso, un aumento del 2,8 per cento: al netto della spesa per interessi, risultata ridotta di milioni , il tasso di crescita raggiunge il 2,6 per cento. Nell ambito dei pagamenti correnti si registra un incremento della spesa per redditi di lavoro dipendente dell 1,4 per cento: per tale comparto si è avuto lo slittamento al 2006 della liquidazione di alcuni rinnovi contrattuali perfezionatisi sul finire dell anno. Da segnalare, altresì, l incremento dei pagamenti per consumi intermedi (+ 3,8%) che riflette, tra l alto, la contabilizzazione quale onere a carico dello Stato di un importo di milioni per il finanziamento del Programma Eurofighter: prescindendo da tale importo, relativo al trasferimento a un Consorzio di imprese del ricavo netto di un mutuo, il tasso di crescita è risultato contenuto al 2,3 per cento. Si segnala, altresì, l aumento dei trasferimenti alle famiglie (+ 3,1%) che riflette l evoluzione della spesa previdenziale e assistenziale. Riguardo gli altri trasferimenti sono risultati più elevati di milioni quelli all estero legati, prevalentemente, ai prelievi dell Unione europea e quelli alle imprese (+ milioni 234). Nelle operazioni in conto capitale l aumento del disavanzo (da milioni a milioni ) consegue a riduzioni di milioni degli introiti e di milioni 623 dei pagamenti. La riduzione delle entrate è legata ai minori introiti per alienazioni di immobili solo parzialmente compensati da maggiori introiti per la sanatoria degli abusi edilizi. Le operazione di carattere finanziario, infine, hanno registrato un saldo negativo (acquisizione netta di attività finanziarie), pari a miliardi superiore di milioni a quella del corrispondente periodo dello scorso anno: tale aumento riflette, tra l altro, maggiori acquisizioni di partecipazioni per milioni 477 e aumenti di depositi bancari per milioni Stima Anche sulla base delle indicate risultanze per il 2005 si è provveduto a riscontrare la stima per il 2006 per i vari comparti del settore pubblico.

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