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2 Relazione tecnica descrittiva degli impianti elettrici 1 INDICE INDICE... 1 CAP. 1 - GENERALITA... 2 Livello di qualità del Progetto... 3 CAP.2 - NORMATIVA DI RIFERIMENTO... 4 CAP. 3 - DESCRIZIONE DEGLI IMPIANTI... 7 RETE DI MEDIA TENSIONE... 7 RETI INTERNE DI DISTRIBUZIONE SERVIZIO ELETTRICO... 8 RETE TELEFONICA... 9 RETE ILLUMINAZIONE PUBBLICA... 10

3 Relazione tecnica descrittiva degli impianti elettrici 2 CAP. 1 - GENERALITA Il presente fascicolo denominato Relazione tecnica descrittiva degli impianti elettrici ha per oggetto la descrizione delle opere per la realizzazione delle predisposizione agli allacciamenti alle reti dei vari gestori pubblici a servizio dei nuovi complessi ad uso terziario che verranno realizzati nel comune di San Donato Milanese (Mi), con particolare riferimento alla zona denominata De Gasperi Est compresa tra le Vie Vannucchi, Via Correggio, Viale De Gasperi. Le presenti predisposizioni agli allacciamenti alle reti dei sottoservizi faranno parte integrante del programma integrato di intervento PII. All interno del presente volume verranno descritte le opere necessarie per la realizzazione dei seguenti servizi/impianti: Rete ENEL di Media tensione a 15kV per alimentazione delle nuove cabine che verranno realizzate su area fondiaria di proprietà e accessibili da strada pubblica Rete di illuminazione pubblica AEM Rete telefonica TELECOM

4 Relazione tecnica descrittiva degli impianti elettrici 3 Livello di qualità del Progetto Il presente Progetto è PRELIMINARE intendendo con tale definizione le attività per: - la raccolta e l analisi delle informazioni preliminari quali = lo scopo dell investimento e le esigenze della Proprietà/Committente = il recepimento preliminare e di larga massima delle prestazioni principali definite dalla Proprietà/Committente = il recepimento preliminare dei dati ambientali e/o architettonici = Il recepimento preliminari e definizione generale dei dati tecnici e caratteristici, ai punti di consegna da parte degli Enti Distributori dei fluidi e delle energie - la scelta, in funzione dell analisi delle informazioni preliminari - il dimensionamento preliminare, in funzione di quanto sopra e delle prescrizioni minime richieste per i sottoservizi - la rappresentazione = con disegni planimetrici, del posizionamento delle polifore e dei punti di consegna che dovranno essere nuovamente ridiscussi e confermati con gli enti gestori, intervento atto a dimostrare l ingombro dei punti di consegna e la disponibilità di energia. = con descrizioni tecniche, dei sottoservizi = con stima budgettaria preliminare della consistenza dei sottoservizi Dal presente progetto sono escluse l identificazione, il rilievo, e l eventuale dislocamento di quei sottoservizi presenti sui vari lotti, di proprietà di enti, che non svolgono servizio pubblico o ad esso comparabile che dovranno essere ricollocati. La progettazione preliminare ha avuto, quale punto di partenza il rilievo eseguito dalla committente relativo al tessuto infrastrutturale dei servizi interrati pre-esistenti.

5 Relazione tecnica descrittiva degli impianti elettrici 4 CAP.2 - NORMATIVA DI RIFERIMENTO Gli impianti elettrici dovranno essere realizzati a regola d'arte, in rispondenza alle Leggi n. 186 Si considerano a regola d'arte gli impianti elettrici realizzati secondo le norme CEI applicabili, in relazione alla tipologia di edificio, di locale o di impianto specifico oggetto del progetto; in particolare gli impianti elettrici oggetto di progetto saranno realizzati in conformità ai sotto elencati articoli di legge e prescrizioni normative: DL 81/08 Testo unico sulla sicurezza nei luoghi di lavoro (D.Lgs. 81/2008): Facciamo il punto sugli adempimenti dopo il 16 maggio 2009 Legge 186/68 Obbligo dell esecuzione a regola d arte degli impianti (CEI) DM 37/08 Decreto del (ex. 46/90) Legge 791/77 Responsabilità del costruttore DPR 224/88 Responsabilità del costruttore Per le caratteristiche generali dell impianto: CEI 11-1 CEI 64-8 CEI 70-1 Impianti di produzione di energia elettrica Norme generali Impianti elettrici utilizzatori per tensioni non superiori a 1000V Gradi di protezione degli involucri (Codice IP) Per i cavi energia B.T.: CEI CEI CEI CEI CEI CEI CEI Calcolo delle portate dei cavi elettrici in regime permanente Prova dei cavi non propaganti l incendio Metodo di prova comuni per cavi in condizioni di incendio prova di non propagazione verticale della fiamma su un singolo conduttore o cavo isolato. Prova di resistenza al fuoco dei cavi elettrici Prove sui gas emessi durante la combustione di cavi elettrici Cavi isolati con gomma non propaganti l incendio e a basso sviluppo di fumi e gas tossici corrosivi tensione nominale inferiore a 0,6/1kV (Parte 1) e superiore a 0,6/1kV (Parte 2). Cavi isolati con mescola elastomerica, resistenti al fuoco, non propaganti l incendio, senza alogeni (LSOH) con tensione nominale di 0,6/1kV. CEI-UNEL 35024/1 - (Giugno 1997). Cavi elettrici isolati con materiale elastomerico o termoplastico per tensioni nominali non superiori a 1000V in corrente alternata e a 1500V in corrente continua - Portate di corrente in regime permanente per posa in aria. CEI-UNEL (Settembre 2000). Cavi elettrici isolati con materiale elastomerico o termoplastico per tensioni nominali di 1000V in corrente alternata e 1500V in corrente continua - Portate di corrente in regime permanente per posa interrata. Per le grosse apparecchiature: CEI 17-5 CEI Apparecchiature a bassa tensione. Interruttori automatici Interruttori di manovra, sezionatori per tensioni inferiori a 1000 V

6 Relazione tecnica descrittiva degli impianti elettrici 5 CEI CEI Apparecchiature costruite in fabbrica (quadri elettrici) Apparecchiature B.T.: Contattori e avviatori elettromeccanici Per le altre apparecchiature a bassa tensione: CEI 23-3 CEI 23-5 CEI 23-8 CEI 23-9 CEI CEI CEI CEI CEI CEI CEI CEI Interruttori automatici e sovracorrente per usi domestici e similari Prese a spina per usi domestici e similari Tubi protettivi in PVC e loro accessori Apparecchi di comando non automatici (interruttori) fissi Prese a spina per usi industriali Tubi protettivi flessibili in PVC e loro accessori Prese a spira di tipi complementari per usi domestici e similari Interruttori differenziali per usi domestici e similari Canali portacavi in materiale plastico e accessori ad uso battiscopa Tubi per le installazioni elettriche. Tubi metallici Sistemi di canali metallici ad uso portacavi e portapparecchi Sistemi di canali in materiale plastico isolante per soffitto e parete Per i fusibili: CEI 32-1 CEI 32-4 Fusibili a tensione inferiore a 1000V. Prescrizioni generali Fusibili a tensione inferiore a 1000V. Prescrizioni supplementari Per gli impianti di terra: CEI 11-1 CEI 64-8/5 CEI Impianti elettrici con tensione superiore a 1kV in corrente alternata Impianti elettrici utilizzatori per tensioni non superiori a 1000 V Guida all esecuzione degli impianti di terra Nella realizzazione dell opera si dovrà far riferimento, inoltre, alle seguenti norme e raccomandazioni: Raccomandazione ASL e ISPESL Norme e prescrizioni della società distributrice dell energia elettrica Norme e prescrizioni del Circolo delle costruzioni Telegrafiche e Telefoniche Norme e prescrizioni del Comando dei Vigili del Fuoco territorialmente competente Tabelle d unificazione UNI - CEI - UNEL Le prescrizioni dell Istituto Italiano per il marchio di Qualità per i materiali e le apparecchiature ammesse all ottenimento del Marchio Ogni altra prescrizione, regolamentazione o raccomandazione emanata da eventuali Enti ed applicabile agli impianti elettrici ed alle loro parti componenti Direttive CEE recepite dalla legislazione nazionale con particolare riferimento alle direttive quadro 89/391 e 92/57 Ogni altra prescrizione, regolamentazione e raccomandazione emanate da eventuali Enti ed applicabili agli impianti oggetto del presente capitolato. Il rispetto delle Norme sopra indicate è inteso nel senso più restrittivo, cioè non solo la realizzazione dell'impianto sarà rispondente alle Norme, ma altresì ogni singolo componente dell'impianto stesso.

7 Relazione tecnica descrittiva degli impianti elettrici 6 In caso di emissione di nuove normative, che implichino un corrispondente adeguamento o modifica dell'impianto, il costo delle opere supplementari verrà riconosciuto all'installatore solo se la data di emissione della normativa risulterà posteriore alla data della gara. Tutti i materiali impiegati nella realizzazione dei lavori dovranno essere conformi alle prescrizioni di leggo o di prodotto, dovranno essere provvisti del marchio IMQ (ove richiesto) e dovranno essere per qualità e provenienza di primaria casa costruttrice e fra quanto di meglio il mercato sia in grado di fornire. Ai sensi dell'art. 2 della Legge n. 791 del e dell'art. 7 della Legge n. 46 del e successive modificazioni (D.M 37/08), dovrà essere utilizzato materiale elettrico costruito a regola d'arte, sul quale sia stato apposto un marchio che ne attesti la conformità (per esempio IMQ), ovvero abbia ottenuto il rilascio di un attestato di conformità da parte di uno degli organismi competenti per ciascuno degli stati membri della Comunità Economica Europea, oppure sia munito di dichiarazione di conformità rilasciata dal costruttore. I materiali non previsti nel campo di applicazione della Legge , n. 791 e per i quali non esistono norme di riferimento dovranno comunque essere conformi alla Legge , n Tutti i materiali dovranno essere esenti da difetti qualitativi e di lavorazione. Gli impianti ed i materiali impiegati che non saranno ritenuti rispondenti alle normative in vigore, saranno oggetto di contestazione da parte della Società appaltante e ne sarà richiesto il rifacimento o la sostituzione a carico della Ditta assuntrice dei lavori. Si precisa che dovrà essere cura della Ditta installatrice assumere in loco, sotto la sua completa ed esclusiva responsabilità, le necessarie informazioni presso le sedi locali ed i competenti uffici dei sopra elencati Enti e di prendere con essi ogni necessario accordo inerente la realizzazione ed il collaudo degli impianti.

8 Relazione tecnica descrittiva degli impianti elettrici 7 CAP. 3 - DESCRIZIONE DEGLI IMPIANTI Rete di Media Tensione La rete di media tensione che alimenterà le cabine di trasformazione ENEL prevede la realizzazione di nuove polifore che si deriveranno dalle linee esistenti presenti in prossimità di Via Correggio e Via Vannucchi La rete di media tensione sarà principalmente costituita da n 6 tubazioni in plastica rigidi conformi alle norme CEI EN , e alle prescrizioni ENEL, le tubazioni avranno un diametro minimo di 160mm se non diversamente richiesto dall ente distributore. Le linee di media tensione termineranno all interno delle cinque cabine di nuova realizzazione interne ai lotti. Le cabine avranno indicativamente dimensioni 6500mmx3700mmxh2600mm dovranno essere di tipo soprasuolo, posizionate a fianco dei fabbricati, dovranno essere su terreno di proprietà privata con accesso garantito per tutto l anno e per qualsiasi ora diurna e notturna da strada, con possibilità di accostamento da parte di un mezzo munito di autogrù A fianco di ciascuna cabina sarà presente un locale contatori di dimensioni indicative 1200mmx3700mm. Sul retro delle cabine saranno previsti locali di ricevimento utente atti ad alloggiare i quadri MT di ricevimento a protezione delle eventuali linee in partenza per le cabine di trasformazione dei singoli edifici. Le tubazioni saranno posate principalmente sotto il marciapiede ad una profondità di posa variabile tra 1200mm e 1400mm, sarà previsto un rinfianco in sabbia per minimizzare le sollecitazioni del terreno. Qualora i tubi seguiranno percorsi comuni con le polifore di bassa tensione o di altri servizi, queste ultime verranno posate ad una distanza minima di 300mm al di sopra delle tubazioni di media tensione, ed inoltre le camerette e/o i pozzetti dei due servizi saranno distinti. Verrà posato ad una profondità di 400mm dal piano stradale un nastro segnalatore al fine di facilitare l individuazione, in futuro, delle condutture ed evitando eventuale disservizi e danni a persone e/o cose in fase di scavi successivi. Qualora per motivi di ridotta disponibilità del sedime stradale o per necessità di passaggio le tubazioni di media tensione incroceranno tubazioni del gas o di altri servizi (teleriscaldamento, gasdotti telefono, ecc.) dovranno essere garantite le distanze minime di rispetto tra i vari servizi, secondo quanto prescritto delle normative di riferimento CEI e secondo quanto richiesto dai veri enti gestori. In caso di attraversamenti o percorsi paralleli con la rete dei servizi esistenti e posati in cunicolo dovranno essere previsti dedicati setti di compartimentazione Le posizioni e i percorsi sono rilevabili dalle tavole allegate

9 Relazione tecnica descrittiva degli impianti elettrici 8 Reti interne di distribuzione servizio elettrico La rete di distribuzione interna ai vari lotti per il dispacciamento del servizio elettrico in partenza dalle cabine elettriche di ricevimento verso le cabine di trasformazione interne ai vari edifici sarà a totale carico del futuro sviluppatore e pertanto non ricompresa all interno del presente progetto..

10 Relazione tecnica descrittiva degli impianti elettrici 9 Rete Telefonica La rete telefonica prevede la posa di tratti di tubazioni in derivazione dal percorsi esistenti dislocati in Viale De Gasperi, e Via Correggio. La rete per i servizi telefonici sarà essenzialmente composta da numero tre tubi del diametro di 160mm e un ulteriore tubo da 160mm predisposto per consentire l infilaggio di un tritubo da 50mm dedicato alla posa della fibra ottica. Le nuove linee, si attesteranno alle dorsali esistenti in pozzetti di dimensioni 1200x600mm dotati un chiusino in ghisa carrabile con scritta TELECOM, ulteriori pozzetti rompitratta verranno posizionati indicativamente ogni 30m ed in corrispondenza dei cambi di direzione, le loro dimensioni saranno 600x600mm con chiusino in ghisa carrabile e scritta TELECOM Le tubazioni transiteranno sotto il sedime stradale e/o sotto il marciapiede, saranno in plastica rigidi e/o flessibili conformi alle norme CEI EN , e alle prescrizioni dei vari enti,se di tipo flessibile dovranno essere a doppia parete e con interno liscio, le tubazioni avranno un diametro minimo di 160mm se non diversamente richiesto dall ente distributore. Le tubazioni saranno posate prevalentemente sotto il marciapiede ad una profondità di posa variabile tra 800mm e 1000mm, sarà previsto un rinfianco in sabbia per minimizzare le sollecitazioni del terreno. Le posizioni e i percorsi sono rilevabili dalle tavole allegate

11 Relazione tecnica descrittiva degli impianti elettrici 10 Rete Illuminazione Pubblica Per tale servizio si prevede la realizzazione di una nuova dorsale interrata sotto il sedime della strada di collegamento tra Via Correggio e Viale De Gasperi. Gli impianti verranno eseguiti seguendo le prescrizioni minime dettate da AEM illuminazione pubblica in quanto già presente sull area ed incaricata della gestione degli impianti La rete di distribuzione sarà principalmente costituita da n 3 tubazioni in plastica rigidi e/o flessibili conformi alle norme CEI EN , e alle prescrizioni dei vari enti, se di tipo flessibile dovranno essere a doppia parete e con interno liscio, le tubazioni avranno un diametro minimo di 160mm se non diversamente richiesto dall ente distributore. In corrispondenza degli attraversamenti stradali verranno posate n 8 tubazioni con identiche caratteristiche alle precedenti. L impianto di illuminazione avrà origine dalla protezioni installate sui quadri di comando e protezione che verranno alloggiati all interno delle cabine elettriche di nuova realizzazione e/o su basamento in calcestruzzo. In ogni caso il quadro sarà in materiale isolante con grado di protezione IP43 adatto per impianti di classe II. Tutti i componenti dell impianto quali tubazioni, cavi, pozzetti, pali di sostegno, corpi illuminanti e quanto altro, dovranno, oltre a essere conformi alle normative nazionali e/o locali, qualora più restrittive, essere conformi e rispondenti alle prescrizioni di AEM illuminazione pubblica. Le linee in cavo del tipo RG7R 0,6/1kV di adeguata sezione, transiteranno all interno delle tubazioni sopracitate, in corrispondenza degli stacchi di derivazione ai corpi illuminanti verranno posizionati pozzetti in calcestruzzo di dimensioni 450x450mm con chiusino in ghisa e scritta AEM, all interno dei pozzetti verranno eseguite le derivazioni dalle linee dorsali a mezzo di muffole e cavi di tipo FG7OR 0,6/1kV di adeguata sezione, all interno del pozzetto dovrà essere inserito un cartello monitore con scritta pericolo di morte L illuminazione delle strade verrà realizzata utilizzando pali metallici di altezza compresa tra 8 10m alla cui estremità verrà posizionato uno sbraccio metallico che sosterrà corpi illuminanti al sodio alta pressione da 150W dedicati per l illuminazione della strada. I pali di sostegno saranno in acciaio conformi alle norme UNI-EN 10025, UNI-EN 40 e alle specifiche tecniche AEM. L accensione e lo spegnimento dell impianto di illuminazione esterna verrà realizzato tramite l abbinamento di un orologio a due canali e di un interruttore crepuscolare, inoltre il cablaggio del quadro dovrà prevedere la possibilità di gestione dell impianto a mezzo di telecontrollo. Il valore di illuminamento medio delle varie aree esterne, sarà determinato sulla base delle indicazioni normative di cui alle EN e CIE 115 UNI-11248; UNI EN considerando i seguenti riferimenti: Aree transito carrabile...luminanza minima 1cd/mq

12 Relazione tecnica descrittiva degli impianti elettrici 11 Gli impianti elettrici saranno realizzati in conformità alle e prescrizioni normative della norma CEI 64/7 e 64/8. La scelta degli apparecchi illuminanti e delle relative curve fotometriche verrà eseguita in completa rispondenza alla Legge Regionale 17 del 27/03/2000 Misure urgenti in tema di risparmio energetico ad uso di illuminazione esterna e di lotta contro l inquinamento luminoso e successive integrazioni, Legge regionale 21 Dicembre 2004 Modifiche e integrazioni alla legge regionale 27 Marzo 2000, Legge Regionale 20 Dicembre 2005 n 19 Modifiche e integrazioni alla legge regionale 27 Marzo 2000, Legge Regionale del 27 febbraio 2007 n. 5 Modifiche e integrazioni alla legge regionale 27 Marzo Eventuali deroghe, in ottemperanza alle indicazioni di cui all allegato A art. 9 comma c del D.g.r. 20 settembre 2001-n.7/66162 criteri di applicazione della l.r. 27 marzo 2000, n 17 sulle modalità di gestione dei sistemi luminosi ad effetto scenico, con orientamento non compatibile con i vincoli di direzionabilità dei flussi luminosi di cui alla l.r.17, sarà preventivamente concordato con gli Enti competenti. Tutti i corpi illuminanti verranno equipaggiati con lampade ad avanzata tecnologia e ad elevata efficienza luminosa (sodio alta pressioni e/o alogenuri metallici) al fine di garantire una buona resa cromatica e consumo energetico contenuto. Tutti gli apparecchi illuminanti che verranno utilizzati saranno corredati di certificato di conformità alla Legge regionale 17/00, rilasciato dalle case costruttrici. Pur se non rientranti nello specifico scopo del presente documento, anche gli impianti privati di illuminazione esterna dovranno essere progettati e realizzati in ottemperanza alle prescrizioni di legge in tema di inquinamento luminoso

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