LEGGE DI BILANCIO E COLLEGATO FISCALE

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1 LEGGE DI BILANCIO E COLLEGATO FISCALE Giovedì 16 febbraio ore 14,30 Riccardo Di Pane

2 DETASSAZIONE PREMI Le Norme E WELFARE Legge 28 dicembre 2015, n. 208 (Legge Stabilità 2016) Art. 1, commi da 182 a 189 e 190 Legge 11 dicembre 2016 n. 232 (Legge Stabilità 2017) Art. 1, commi Art. 51, comma 2, 3, 3bis, 4 TUIR Decreto interministeriale 25 marzo 2016 Circolare dell Agenzia delle Entrate n. 28/E del 15 giugno 2016

3 DETASSAZIONE PREMI A CHI SI APPLICA L agevolazione si applica al settore privato, compresi gli enti pubblici economici. Rientrano nel settore privato anche: le Agenzie di somministrazione, anche nel caso in cui i lavoratori prestino attività nelle pubbliche amministrazioni; gli esercenti arti e professioni per i loro dipendenti Si applica anche ai dipendenti di datori di lavoro non imprenditori (limitatamente ai premi di risultato)

4 DETASSAZIONE PREMI ALIQUOTA 10% SOSTITUTIVA PER: IRPEF ADDIZIONALE REGIONALE ADDIZIONALE COMUNALE IMPOSTA SOSTITUTIVA

5 DETASSAZIONE PREMI REDDITI AGEVOLATI Premi di risultato di ammontare variabile corrisposti per incrementi di produttività, redditività, qualità, efficienza, innovazione Partecipazione agli utili d impresa

6 DETASSAZIONE PREMI AUMENTO LIMITI Il limite della retribuzione agevolata passa a (prima 2.000) elevato a (prima 2.500) se i lavoratori sono coinvolti pariteticamente nella organizzazione del lavoro. I limiti agevolabili sono al netto dei contributi previdenziali obbligatori e al lordo dell aliquota del 10%.

7 DETASSAZIONE PREMI COINVOLGIMENTO LAVORATORI Deve avvenire attraverso Commissioni o Gruppi di lavoro paritetici, finalizzati all innovazione di aree produttive o sistemi di produzione, o al miglioramento della qualità del prodotto, della vita e del lavoro Devono prevedere: strutture permanenti di consultazione e monitoraggio degli obiettivi da perseguire e delle risorse necessarie; la predisposizione di rapporti periodici che illustrino le attività svolte e i risultati raggiunti Non sono utili i gruppi di lavoro di semplice consultazione, addestramento o formazione

8 DETASSAZIONE PREMI LIMITE DI REDDITO L agevolazione si applica ai dipendenti che nell anno precedente a quello in cui percepiscono le somme agevolate siano stati titolari di reddito da lavoro dipendente (esclusi gli assimilati) non superiore a (prima ) imponibile fiscale al netto dei contributi previdenziali Il lavoratore può rinunciare per iscritto, optando per la tassazione ordinaria se più favorevole

9 DETASSAZIONE PREMI CARATTERISTICHE PREMI DI RISULTATO La corresponsione del premio deve essere legata ad INCREMENTI di produttività, redditività, qualità, efficienza, innovazione Deve essere realizzato l incremento di almeno uno degli obiettivi in un periodo congruo (VARIABILITÀ) Il raggiungimento dell obiettivo deve essere OGGETTIVAMENTE verificabile attraverso il riscontro di indicatori numerici o di altro genere appositamente individuati Il periodo obbligatorio di congedo di maternità (paternità?) deve essere computato ai fini della determinazione dei premi di risultato

10 DETASSAZIONE PREMI ELENCAZIONE ESEMPLIFICATIVA Aumento della produzione Risparmi dei fattori produttivi Miglioramento della qualità dei prodotti Miglioramento dei processi, anche attraverso la riorganizzazione dell orario di lavoro non straordinario Ricorso al lavoro agile

11 DETASSAZIONE PREMI INDICATORI MODELLO MINISTERIALE o Volume della produzione/n. dipendenti o Fatturato o VA di bilancio/n. dipendenti o MOL/VA di bilancio o Indici di soddisfazione del cliente o Diminuzione n. riparazioni, rilavorazioni o Riduzione degli scarti di lavorazione o % di rispetto dei tempi di consegna o Rispetto previsioni di avanzamento lavori o Modifiche organizzazione del lavoro o Lavoro agile (smartworking) o Modifiche ai regimi di orario o Rapporto costi effettivi/costi previsti o Riduzione assenteismo o N. brevetti depositati o Riduzione tempi sviluppo nuovi prodotti o Riduzione dei consumi energetici o Riduzione numero infortuni o Riduz. tempi di attraversamento interno o Riduzione tempi di commessa

12 DETASSAZIONE PREMI ESCLUSIONI Sono esclusi dall agevolazione le maggiorazioni retributive e gli straordinari, corrisposti a seguito di un processo di riorganizzazione del lavoro

13 DETASSAZIONE PARTECIPAZIONE AGLI UTILI Possono essere agevolate anche le somme erogate sotto forma di partecipazione agli utili d impresa, cioè gli utili distribuiti ai lavoratori (art cc). E un ipotesi distinta ed autonoma da quella dei premi di risultato, perciò non richiede il raggiungimento di particolari obiettivi.

14 DETASSAZIONE CONTRATTI COLLETTIVI Sia i premi di risultato, sia la partecipazione agli utili devono essere erogati in esecuzione di contratti collettivi territoriali oppure di contratti collettivi aziendali stipulati da associazioni sindacali comparativamente più rappresentative sul piano nazionale o dalle loro r.s.a. ovvero dalla r.s.u. Anche la possibilità di erogare benefit (welfare), su richiesta del dipendente, in sostituzione della somma agevolata deve essere riconosciuta dalla contrattazione collettiva territoriale o aziendale.

15 DETASSAZIONE DEPOSITO I contratti collettivi territoriali o aziendali devono essere depositati presso la Direzione Territoriale del Lavoro (oggi Ispettorato Territoriale del lavoro) competente entro 30 giorni dalla sottoscrizione, mediante apposita procedura telematica ( Per i contratti sottoscritti prima del 16 maggio 2016, il termine scadeva il 15 luglio 2016.

16 DEFINIZIONE WELFARE è generalmente inteso come l insieme di beni e servizi forniti dall azienda ai propri dipendenti al fine del miglioramento del clima aziendale e dell ambiente lavorativo, del sostegno al reddito familiare, allo studio e alla genitorialità, alla tutela della salute. Piani di Flexible benefit consistono nella messa a disposizione del dipendente di un paniere di utilità, tra i quali questi può scegliere (nel limite di un budget di spesa assegnato) quelle più rispondenti alle proprie esigenze. (Agenzia delle entrate, circolare n. 28/E del 15 giugno 2016)

17 FINALITÀ WELFARE DIPENDENTE o Migliore conciliazione lavoro e vita privata o Aumentare la propria capacità di spesa (retribuzione netta più alta) o Migliorare l ambiente di lavoro o Ottenere beni e servizi a condizioni vantaggiose grazie al potere di acquisto dell azienda AZIENDA o Incrementare la produttività aziendale o Ridurre il costo del personale o Migliorare le relazioni industriali o Attrarre e fidelizzare le risorse migliori

18 WELFARE AREE DI INTERVENTO Assistenza sanitaria integrativa Previdenza complementare Sostegno all istruzione e all educazione dei figli del dipendente (rette asili nido, libri di testo, scuola materna, elementare, media e superiori Università e Master, ludoteche e doposcuola) Attività ricreative, culturali e sportive (palestre, circoli, stadio, abbonamenti al teatro e/o al cinema) Assistenza sociale ai familiari del dipendente (badante, infermiera domiciliare, case di riposo, babysitter) Sostegno al potere d acquisto (carrello della spesa) Trasporto

19 WELFARE (art. 51, comma 2, lett. f) Dal 1 gennaio 2016: Non sono imponibili le opere e i servizi di utilità sociale, erogati dal datore di lavoro, alla generalità dei lavoratori o categorie di dipendenti e ai loro familiari, volontariamente o in conformità di contratto o di accordo o di regolamento aziendale, per finalità di educazione, istruzione, ricreazione, assistenza sociale, sanitaria o culto (art. 100 TUIR). Interpretazione autentica (art. 1, comma 162; L n. 232/2016) anche contratto collettivo nazionale di lavoro, accordo interconfederale o contratto collettivo territoriale.

20 WELFARE (art. 51, comma 2, lett. f) Generalità o categorie di dipendenti Deve trattarsi di un GRUPPO OMOGENEO di dipendenti, a prescindere dalla circostanza che in concreto soltanto alcuni di essi ne usufruiscono (Agenzia Entrate, circolare n. 28/2016) GRUPPO OMOGENEO: Categorie previste nel codice civile (es. dirigenti, quadri, impiegati ed operai); tutti i dipendenti appartenenti ad una certa tipologia (es., operai del turno di notte, ecc..). Non sono ammesse erogazioni di beni e servizi ad personam (c.d. fringe benefits).

21 WELFARE (art. 51, comma 2, lett. f-bis) Dal 1 gennaio 2016: aggiornata la casistica delle somme, dei servizi e delle prestazioni erogate alla generalità dei dipendenti o categorie e loro familiari, escluse dalla formazione del reddito da lavoro dipendente: servizi di educazione ed istruzione (prima asili nido) in età prescolare (tra i 3 e i 6 anni) compresi i servizi integrativi e di mensa ad essi connessi; sostituito il riferimento alle colonie climatiche con il rinvio ai servizi di frequenza di ludoteche e centri estivi e invernali ; invariate le borse di studio

22 WELFARE (art. 51, comma 2, lett. f-ter, f-quater) Dal 1 gennaio 2016: esclusione dalla formazione del reddito di lavoro dipendente delle somme e delle prestazioni erogate, alla generalità o categorie di dipendenti, per servizi di assistenza ai familiari anziani o non autosufficienti. Il regime agevolato è previsto anche nelle ipotesi in cui tali servizi sociali siano corrisposti dal datore di lavoro sotto forma monetaria (es. rimborso delle spese sostenute per assistenti familiari). Dal 1 gennaio 2017: anche contributi e premi versati dal datore di lavoro, anche in forma assicurativa, aventi ad oggetto il rischio di non autosufficienza o grave patologia (art. 1, comma 161, L n. 232/2016)

23 WELFARE (art. 51, comma 3bis) Dal 1 gennaio 2016: le erogazioni da parte del datore di lavoro di beni, prestazioni e servizi non imponibili (commi 2 e 3 dell art. 51 del TUIR), possono avvenire anche mediante documenti di legittimazione in formato cartaceo o elettronico (c.d. vouchers) utilizzabili per acquistare i beni e i servizi presso imprese convenzionate (circ. Agenzia Entrate n. 59/E del 2008)

24 WELFARE (art. 1, comma 184, L. n.208/2015) Dal 1 gennaio 2016: Le somme e i valori di cui al comma 2, all'ultimo periodo del comma dell'articolo 51 del TUIR, non concorrono, nel rispetto dei limiti ivi indicati, a formare il reddito di lavoro dipendente, né sono soggetti all'imposta sostitutiva (10%), anche nell'eventualità in cui gli stessi siano fruiti, per scelta del lavoratore, in sostituzione, in tutto o in parte, delle somme erogate a fronte di incrementi di produttività, redditività, qualità, efficienza ed innovazione. Dal 1 gennaio 2017: sono inclusi anche gli autoveicoli, i prestiti, i fabbricati, il trasporto ferroviario di cui al comma 4 dell art. 51 TUIR (art. 1 comma 160, lett. b, L n. 232/2016)

25 WELFARE (art. 1, comma 184 bis, L. n.208/2015) Dal 1 gennaio 2017: In sostituzione (in tutto o in parte) delle somme erogate a fronte di incrementi di produttività, redditività, qualità, efficienza ed innovazione, il lavoratore può scegliere (se previsto nel relativo contratto collettivo aziendale o territoriale) se destinare le somme stesse alla: previdenza complementare (anche se eccedente il limite di 5.164,57); assistenza sanitaria integrativa (anche se eccedente il limite di 3.615,2); azioni offerte alla generalità dei dipendenti (anche se eccedente il limite di 2.065,82 e indipendentemente dalla condizioni stabilite). Non sono soggette all imposta sostitutiva del 10% (art. 1, comma 160, lett. c, L n. 232/2016)

26 APPALTI (art. 1, comma 164, L. n.232/2016) A decorrere dal 1 gennaio 2013, il ticket licenziamento non è dovuto nei seguenti casi: a) licenziamenti effettuati in conseguenza di cambi di appalto, ai quali siano succedute assunzioni presso altri datori di lavoro, in attuazione di clausole sociali che garantiscano la continuità occupazionale prevista dai ccnl; b) interruzione di rapporto di lavoro a tempo indeterminato, nel settore delle costruzioni edili, per completamento delle attività e chiusura del cantiere.

27 GESTIONE SEPARATA (art. 1, comma 165, L. n.232/2016) Dal 1 gennaio 2017, per i lavoratori autonomi, titolari di P.iva, iscritti alla Gestione separata, che non risultano iscritti ad altre gestioni di previdenza obbligatoria né pensionati, l'aliquota contributiva è stabilita in misura pari al 25% (+ 0,72% per anf, congedo maternità/parentale, degenza ospedaliera, malattia).

28 CONGEDO PADRE (art. 1, comma 354, L. n.232/2016) Il congedo obbligatorio del padre è prorogato anche per gli anni 2017 e Aumentato a 2 giorni per il 2017 e a 4 giorni per il 2018, con fruizione anche non continuativa. Per l'anno 2018 il padre lavoratore dipendente può fruire del congedo facoltativo di 1 giorno (ulteriore) previo accordo con la madre e in sua sostituzione in relazione al periodo di astensione obbligatoria spettante a quest'ultima. Le modalità di fruizione sono quelle stabilite dal DM 22/12/2012. (entro il 5 mese di vita; anche durante congedo maternità; preavviso scritto di 15 gg su data presunta; no frazionamento a ore; 100% carico INPS)