1 - Introduzione Il gruppo di lavoro e le collaborazioni

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "1 - Introduzione Il gruppo di lavoro e le collaborazioni"

Transcript

1 1 - Introduzione Il 10 settembre 2007 ha avuto inizio il programma di ricerca riguardante l approfondimento dei rapporti esistenti fra l esercizio dell agricoltura e la salvaguardia del lago di Massaciuccoli. Il progetto è stato formalizzato attraverso due convenzioni distinte, ma incardinate sullo stesso obiettivo di ricerca, che sono state stipulate fra il Parco Regionale Migliarino - San Rossore - Massaciuccoli (ente committente) e rispettivamente il LandLab della Scuola Superiore S. Anna di Pisa e il Centro Interdipartimentale di Ricerche Agro-Ambientali E. Avanzi dell Università di Pisa (enti contraenti), in relazione alla diversa specializzazione che le due strutture hanno assunto nel settore della ricerca agronomica. Come è noto il Parco ha promosso, già dal lontano 1992, attività di ricerca anche piuttosto articolate allo scopo di risolvere i molti problemi ambientali e funzionali che affliggono il lago di Massaciuccoli, ma fino ad adesso le competenze messe in campo hanno coinvolto solo marginalmente il settore della ricerca agronomica nonostante le frequenti chiamate di correità che hanno interessato l operato delle aziende agricole. In considerazione anche del ruolo che il Parco è stato chiamate a svolgere nell ambito delle iniziative di risanamento del Lago previste dalla Regione Toscana (Piano Regionale di Azione Ambientale ) e cioè quello di coordinare gli interventi proprio nel settore agricolo, l Ente ha deciso di concentrare gli sforzi della ricerca sulla valutazione critica dei sistemi colturali presenti all interno del comprensorio di riferimento e sulla definizione delle possibili alternative da proporre agli agricoltori. Le domande, cui il progetto è stato chiamato a dare una risposta soddisfacente nel corso del biennio di lavoro, sono state dunque fondamentalmente due: - quali sono le responsabilità del settore agricolo nei processi di degradazione qualiquantitativa della risorsa idrica rappresentata dal bacino del lago di Massaciuccoli? - quali sono le azioni effettivamente percorribili, cioè agronomicamente corrette ed economicamente realizzabili, per ridurre l impatto associabile alla gestione dei sistemi colturali? Il gruppo di lavoro e le collaborazioni Per rispondere adeguatamente alle domande di ricerca proposte dal progetto si è reso necessario procedere alla formazione di un gruppo di lavoro composito in cui, agli agronomi 1

2 chiamati a coordinare il lavoro dell intero team, si sono aggiunti ricercatori di formazione diversa quali chimici, idrologi, geologi, climatologi, ecc. Inoltre il nucleo centrale di ricercatori, costituito dal personale che opera presso i due enti contraenti, si è arricchito del contributo derivante della collaborazione con l Istituto di Geoscienze e Georisorse del CNR (IGG), formalizzata mediante la stipula di una apposita convenzione. In particolare l IGG ha collaborato al prelievo dei campioni di acque superficiali e soprattutto alla determinazione di alcuni parametri analitici per i quali occorreva un livello maggiore di affinamento nelle tecniche di detezione, nonché alla discussione e all interpretazione dei risultati raccolti nel corso dell intera attività di progetto. Infine si devono segnalare i contributi, in termini di dati e/o di informazioni, pervenuti da altri enti che sono risultati comunque preziosi per la buona riuscita della ricerca, fra i quali è doveroso ricordare: - il Consorzio di Bonifica di Versilia-Massaciuccoli; - il Servizio agro-meteorologico dell ARSIA; - il Servizio Idrologico Regionale; - l Autorità di Bacino del Fiume Serchio; - l ARPAT Firenze e i Dipartimenti provinciali di Pisa e Lucca; - la Provincia di Pisa; - la Provincia di Lucca; - Acque Ingegneria Srl. In particolare il Consorzio di Bonifica Versilia-Massaciuccoli ha fornito utili informazioni riguardanti il sistema delle acque superficiali, la loro regimazione e le modalità di gestione degli impianti idrovori, nonché l evoluzione delle condizioni idrauliche subite dal comprensorio nel corso degli ultimi anni. Il Servizio Agrometorologico dell ARSIA ha assicurato la disponibilità dei dati climatici a scansione giornaliera registrati dalla capannina presente nell area di studio, oltre ad offrire un proficuo scambio di opinioni riguardo alle tecniche più idonee per la stima delle esigenze evapotraspirative delle colture. Anche il Servizio Idrologico Regionale ha messo a disposizione dati climatici relativi alle rilevazioni termo-pluviometriche delle stazioni presenti all interno dell area interessata che sono risultate utili per tarare un modello relativo al bilancio idrico del comprensorio. 2

3 Per quanto riguarda l Autorità di Bacino del fiume Serchio lo scambio delle informazioni ha riguardato soprattutto gli aspetti legati al bilancio idrico del lago e al rilievo delle quote del comprensorio effettuato tramite il sistema LIDAR. Con ARPAT si è realizzato un proficuo scambio di dati relativi alla qualità delle acque superficiali e sotterranee, che ha poi condotto allo svolgimento di una campagna di monitoraggio eseguita in cooperazione sulla base della convergenza degli obiettivi perseguiti. Le Amministrazioni Provinciali di Pisa e di Lucca hanno fornito i dati relativi alle stratigrafie di pozzi e ai piezometri presenti nel dominio di studio, mentre Acque Spa ha provveduto a trasmettere le specifiche tecniche del dimensionamento degli impianti di depurazione di Vecchiano e Migliarino e a fornire una valutazione sulla qualità media dei reflui in uscita dai due impianti di depurazione. Infine si deve segnalare il fecondo scambio di idee e di opinioni intercorso con il gruppo di ricerca coordinato dal prof. A. Masoni (DAGA-PI) che si è occupato della gestione delle aree vulnerabili ai nitrati (ZVN) in Toscana, su specifico incarico dell ARSIA e che quindi ha svolto indagini anche all interno del comprensorio del Massaciuccoli La natura dei problemi affrontati Il primo problema affrontato ha riguardato la definizione, all interno del comprensorio di studio, dei meccanismi di circolazione delle acque superficiali e dei complessi rapporti con il sistema delle acque sotterranee, analizzando le variazioni temporali descritte dai deflussi, dalle superfici piezometriche e dalle portate in base ad un reticolo di campionamento pianificato. Parallelamente sono stati valutati i possibili problemi che l esercizio dell agricoltura può indurre sullo stato quali-quantitativo delle risorse idriche dell area; tali aspetti sono stati sostanzialmente identificati dall ente committente con il consumo di acqua attraverso le pratiche irrigue e con il rilascio di fosforo dai campi coltivati, sia che questo processo avvenga per dissoluzione delle sostanze nelle acque, sia che invece risulti associato al trasporto solido delle particelle terrose. Anche se nelle due convenzioni stipulate non si faceva espresso riferimento all azoto, quale specifico obiettivo di ricerca, si è ritenuto fortemente penalizzante, per le risultanze del progetto, escludere tale elemento dal novero delle indagini e si è quindi proceduto - operando con fondi nella disponibilità degli enti contraenti - al suo monitoraggio che però non verrà discusso in questa sede. Non si è fatto invece alcun riferimento ai problemi posti dal possibile 3

4 inquinamento delle acque da fitofarmaci sia perché l argomento risulta completamente alieno rispetto agli obiettivi di ricerca fissati dalle convenzioni, sia perché il fenomeno presenta caratteristiche diverse da quelle che interessano la dispersione dei nutrienti. Al fine di valutare l efficacia di comportamenti tecnici alternativi si è proceduto alla caratterizzazione dei sistemi agricoli presenti nel comprensorio ed alla verifica in campo delle possibili soluzioni proposte. A questo scopo sono stati organizzati anche numerosi incontri con gli agricoltori sia di tipo individuale, per raccogliere informazioni sulle modalità di conduzione tecnica dell azienda, che di tipo collettivo, in cui si è cercato di promuovere il ricorso a soluzioni tecniche più sostenibili o di comprendere le esigenze e le aspettative espresse dalla categoria. In estrema sintesi, dunque, le questioni da approfondire riguardavano il consumo idrico in agricoltura e il rilascio di fosforo dai campi coltivati; di seguito si riportano alcune considerazioni utili ad inquadrare più correttamente le problematiche di interesse e ad evidenziare la difficoltà che un tale tipo di ricerca inevitabilmente comporta. In merito alle problematiche relative al consumo idrico operato in agricoltura si può affermare che le scelte agronomiche in grado di incidere significativamente sull impiego dell acqua e quindi sul bilancio di un comprensorio sono sostanzialmente riconducibili a due ordini di problemi. Il primo riguarda la scelta delle specie coltivate caratterizzate, durante la stagione vegetativa, da una diversa domanda traspirativa che unitamente all evaporazione dal suolo, rappresenta la perdita complessiva di acqua subita dal sistema suolo-pianta-atmosfera. Il secondo è legato all irrigazione, una pratica da considerarsi in molti casi indispensabile al raggiungimento di produzioni qualitativamente e quantitativamente soddisfacenti, ma anche in grado di accrescere significativamente i consumi di una risorsa diventata sempre più preziosa e insostituibile. Il volume di acqua evapotraspirata (cioè complessivamente consumato da un blocco di vegetazione) è però solo in piccola parte costituito dagli apporti idrici distribuiti tramite l irrigazione; per il resto è rappresentato dai contributi naturali derivanti dalle idrometeore e/o dagli apporti di falda. D altra parte si deve considerare anche che una quota parte dei volumi irrigui può non essere utilizzata dalla coltura, disperdendosi nell atmosfera per evaporazione diretta (riducendo il deficit evapotraspirativo dell atmosfera) o percolando nel sottosuolo (andando ad alimentare la falda) e quindi rientrando a far parte del ciclo naturale dell acqua relativamente al comprensorio considerato. Ne risulta che distinguere e quantificare con certezza le diverse componenti coinvolte nel bilancio idrico delle colture agrarie costituisce un operazione complessa, resa più difficile dall impossibilità di misurare direttamente 4

5 l evapotraspirazione delle colture stesse (a causa dei costi e della difficile estrapolazione dei pochi dati disponibili ad una scala territoriale) e dalla mancanza di informazioni certe sui prelievi e sulle pratiche irrigue adottate dagli agricoltori. La metodologia più efficace diventerebbe dunque quella di concentrare l attenzione sulla misura/stima dei prelievi irrigui in considerazione della necessità di quantificare i consumi di acqua specificamente attribuibili alla pratica dell irrigazione, ovvero di definire la quota parte di consumi idrici delle colture sui quali è possibile operare un effettivo controllo e proporre gli eventuali correttivi. In mancanza di un catasto irriguo, risulta però difficile risalire ai volumi effettivamente prelevati all interno del bacino del lago di Massaciuccoli. Gli agricoltori stessi in molti casi non sono in grado fornire indicazioni attendibili sui quantitativi da loro somministrati alle colture, come emerso anche nel corso dei colloqui intercorsi con le aziende del comprensorio. Del resto anche l esame degli unici riferimenti esistenti, costituiti dalla documentazione presentata dalle aziende al Consorzio di Bonifica per il rilascio della concessione irrigua, può risultare fuorviante in mancanza di informazioni certe sulle superfici effettivamente irrigate e sul livello di reintegro dell evapotraspirato adottato per ciascuna coltura. Per quanto riguarda il trasporto di particelle terrose si tratta di un problema che riveste una duplice valenza ambientale: da una parte l asportazione dello strato più superficiale del terreno e la sua rideposizione all interno del lago contribuisce al progressivo interrimento del corpo d acqua riducendo di fatto la già scarsa profondità esistente e quindi il volume utile di invaso. Dall altra, come si legge più avanti, il trasporto solido è unanimemente considerato come una delle più importanti vie di diffusione del fosforo che si muove di preferenza associato, o meglio sorbito, sulle particelle terrose riuscendo in questo modo a percorrere anche notevoli distanze a partire dal punto di rilascio. Com è noto, molti fattori influenzano l entità e la dinamica dell erosione idrica (intensità e altezza delle precipitazioni, natura dei suoli, conformazione e durata della copertura vegetale, tipologia del management agronomico adottato dall agricoltore), ma è soprattutto la sovrapposizione di più condizioni sfavorevoli a generare l accadimento di eventi estremi, spesso responsabili di gran parte delle perdite di terreno registrate nel corso di un intera annata. Da ciò consegue che non essendo possibile agire direttamente sulla natura delle condizioni pedoclimatiche, l unica strada per riuscire a conseguire una mitigazione dei fenomeni erosivi è quella di agire sulla copertura vegetale (durata e composizione dell avvicendamento) e sulle tecniche agronomiche, prima fra tutte sulla modalità di lavorazione del terreno (scelta dell attrezzo, della profondità e dell epoca). Esiste poi la possibilità di mettere in atto da parte dell agricoltore accorgimenti agronomici specificamente dedicati alla riduzione del trasporto solido nelle acque 5

6 (colture di copertura, buffer strip, wetland) che però richiedono generalmente la corresponsione di un qualche incentivo economico per potersi diffondere all interno di un comprensorio agricolo. Infine per ciò che concerne il rilascio del fosforo è prioritariamente necessario ricordare che il suo contenuto nel terreno dipende principalmente dalla natura della roccia madre; si ritiene infatti che mediamente i due terzi dell intero pool di P, siano costituiti da composti inorganici, mentre solo un terzo risulterebbe di origine organica. La consistenza di tale frazione sembra positivamente correlata con il contenuto in azoto del terreno e con il valore assunto dal ph, ma la sua composizione risulta ancora insufficientemente conosciuta dal punto di vista qualitativo. In ogni caso un elevato contenuto di sostanza organica sembra determinare nel terreno un significativo incremento della concentrazione di forme di fosforo assimilabile attraverso l azione di meccanismi indiretti - riconducibili alla liberazione di ioni che competono con gli ioni fosfato per i siti di adsorbimento specifico sui colloidi ed alla formazione di complessi chelati con i metalli - e/o diretti, che consistono nella liberazione di ioni ortofosfato a seguito dei processi di mineralizzazione delle strutture organiche. Quando, in seguito alla distribuzione di un fertilizzante, giunge nella soluzione circolante del terreno una certa quantità di fosfati solubili si assiste, nel volgere di poco tempo, ad una sensibile riduzione della loro concentrazione ad opera del processo di adsorbimento specifico del fosforo solubile sui complessi organo-minerali del terreno; tale fenomeno, che può assumere una diversa intensità in funzione delle caratteristiche del suolo, viene indicato col nome di reazione veloce. In seguito, però, la concentrazione dei fosfati é ancora destinata a diminuire a causa dell azione di un altro processo chimico, inizialmente trascurabile, ma che acquista importanza col passare del tempo: la reazione lenta. Con tale denominazione si intende una serie di trasformazioni chimiche di natura diversa (precipitazione dei fosfati in fase separata e/o loro incorporazione nelle strutture minerali, chelazione dei metalli legati ai fosfati da parte della sostanza organica), che contribuiscono comunque a ridurre la presenza dell elemento nella soluzione circolante e, quindi, a limitarne la disponibilità per le piante. La conduzione tecnica delle colture sembra dunque influenzare solo in misura limitata le perdite di fosforo; la sostanziale immobilità che caratterizza l elemento nel terreno riduce infatti l influenza che le scelte tecniche dell agricoltore possono esercitare sulla dispersione ambientale del nutriente. I principali meccanismi che consentono al fosforo di abbandonare il terreno sono legati al movimento verticale (lisciviazione) e/o orizzontale (deflusso superficiale) dell acqua, nonché dal trasporto solido (erosione). 6

7 Come si può desumere dall esame dei dati riportati in bibliografia le perdite di nutriente attribuibili alla lisciviazione sembrano poco rilevanti, ad eccezione del verificarsi di condizioni pedologiche (terreni sciolti od organici), climatiche (elevate precipitazioni) e idrologiche (ridotta soggiacenza) del tutto particolari. Come già ricordato, la seconda possibilità che il fosforo ha per migrare dal terreno è costituita dal deflusso superficiale (run-off). Si deve notare però che risulta particolarmente difficile distinguere il contributo dello scorrimento superficiale, che dovrebbe riguardare solo forme solubili dell elemento, da quello determinato dal processo erosivo vero e proprio che interessa invece il trasporto di particolato associato a forme di nutriente meno disponibili per le piante, in considerazione del fatto che i due fenomeni appaiono non del tutto indipendenti. E stato infatti dimostrato che il contenuto di fosforo solubile nelle acque di scorrimento superficiale é inversamente correlato con la concentrazione dei solidi sospesi. La spiegazione di tale comportamento risiede nella già ricordata capacità di adsorbimento specifico dei fosfati posseduta dalle particelle più fini del terreno (sedimenti argillosi), che risultando più facilmente erodibili, costituiscono spesso la frazione granulometrica prevalente asportata dal run-off La struttura del progetto Le direttrici operative lungo le quali si è sviluppato il progetto possono essere considerate distinte anche se funzionali e complementari rispetto agli obiettivi di ricerca; in particolare le attività svolte hanno riguardato: la raccolta delle informazioni pregresse, lo studio idrologico del comprensorio, il monitoraggio ambientale, la caratterizzazione dei sistemi colturali presenti, la valutazione di comportamenti alternativi, il ricorso alla modellistica ambientale. Tali tematiche risultano intimamente connesse con la natura dei fenomeni indagati e costituiscono presupposti cognitivi indispensabili alla formulazione di risposte adeguate ai quesiti di ricerca affrontati. In particolare, la raccolta delle informazioni già prodotte nel corso di precedenti ricerche e dei dati a diverso titolo rilevati nel comprensorio ha costituito un passo doveroso e necessario a contestualizzare più efficacemente i risultati ottenuti, consentendone una interpretazione più corretta e compiuta; inoltre le evidenze emerse nel corso della presente ricerca sono state organizzate all interno di un data-base geografico così da renderne più agevole la consultazione, contribuendo ad accrescere significativamente il patrimonio delle conoscenze raccolte all interno dell area. 7

8 Lo studio dei complessi meccanismi idrologici e idrogeologici che regolano la circolazione dell acqua è risultato funzionale a chiarire il bilancio idrico del comprensorio e a tentare una quantificazione dei carichi di nutriente veicolati verso il lago. La decisione di realizzare un esteso lavoro di monitoraggio ambientale è nata, oltre che dalla volontà di pervenire ad una valutazione della dinamica dei fenomeni indagati, anche dalla necessità di verificare i contributi delle possibili sorgenti di nutriente, al fine di correlare la qualità e la quantità delle emissioni con le diverse modalità di conduzione agronomica del comprensorio. La valutazione dei modelli produttivi adottati e la sperimentazione di soluzioni alternative a quelle finora praticate ha costituito una premessa importante nel tentativo di orientare le scelte degli agricoltori verso sistemi colturali progressivamente più sostenibili. Infine, il ricorso alla modellistica ambientale è risultato prezioso nel valutare possibili scenari di riferimento e per formulare ipotesi plausibili riguardo alle dinamiche spazio-temporali dei fenomeni indagati. 8

Lo studente scriva la differenza tra concimi, ammendanti e correttivi.

Lo studente scriva la differenza tra concimi, ammendanti e correttivi. Lo studente scriva sull epoca, modalità, tipo e quantità di concime azotato/fosfatico/potassico che può essere somministrato ad una coltura in relazione : alla specie, al sistema colturale (precessione),

Dettagli

L agricoltura periurbana è costituita da aree di frangia

L agricoltura periurbana è costituita da aree di frangia Agricoltura periurbana e qualità delle acque superficiali: il caso del comprensorio del lago di Massaciuccoli Enrico Bonari - Nicola Silvestri LandLab (SSSUP-PI) - DAGA (Univ. di Pisa) L agricoltura periurbana

Dettagli

Nitrati e irrigazione

Nitrati e irrigazione Lisciviazione (kg ha -1 N-NO3) Irrigazioni (m 3 ha -1 ) Nitrati e irrigazione L irrigazione può diventare una pratica colturale in grado di influenzare negativamente l ambiente mediante il movimento dell'acqua

Dettagli

Regione Toscana - Direzione Generale delle Politiche Territoriali Ambientali e per la Mobilità

Regione Toscana - Direzione Generale delle Politiche Territoriali Ambientali e per la Mobilità WORKSHOP Progetto regionale PATOS L inquinamento da materiale particolato fine PM10 e PM2,5 in Toscana: cause e soluzioni 29 Novembre 2012 Sala Pegaso Palazzo Strozzi Sacrati - Piazza Duomo, 10 - Firenze

Dettagli

Piero Gagliardo Il processo di desertificazione in Calabria

Piero Gagliardo Il processo di desertificazione in Calabria Piero Gagliardo Il processo di desertificazione in Calabria ARACNE Copyright MMVIII ARACNE editrice S.r.l. www.aracneeditrice.it info@aracneeditrice.it via Raffaele Garofalo, 133 A/B 00173 Roma (06) 93781065

Dettagli

Conservazione del suolo Razionalizzazione dell irrigazione

Conservazione del suolo Razionalizzazione dell irrigazione Conservazione del suolo Razionalizzazione dell irrigazione Giampaolo Sarno Regione Emilia-Romagna Uso efficiente risorse naturali Bologna, 3 maggio 2017 Risorse totali: 1.200 Meuro Obiettivi generali competitività

Dettagli

Domande preparatorie esame di ecologia

Domande preparatorie esame di ecologia Domande preparatorie esame di ecologia 1. Qual è la composizione dell atmosfera? 2. Da dove si origina la CO 2 atmosferica? 3. Quali processi riducono e quali incrementano la CO 2 atmosferica? 4. Come

Dettagli

I consorzi di bonifica tra difesa idraulica e gestione multifunzionale dell acqua. Marco Bottino presidente ANBI Toscana

I consorzi di bonifica tra difesa idraulica e gestione multifunzionale dell acqua. Marco Bottino presidente ANBI Toscana I consorzi di bonifica tra difesa idraulica e gestione multifunzionale dell acqua Marco Bottino presidente ANBI Toscana I Consorzi di Bonifica in Toscana Toscana Nord Basso Valdarno Toscana Costa Medio

Dettagli

Applicazione della Direttiva Nitrati in Liguria: aziende non zootecniche

Applicazione della Direttiva Nitrati in Liguria: aziende non zootecniche SEMINARIO CONDIZIONALITA Applicazione della Direttiva Nitrati in Liguria: aziende non zootecniche Dott. Agr. Stefano Pini Servizi alle Imprese Agricole 19 aprile 2010 DIRETTIVA NITRATI È la Direttiva 91/676/CEE

Dettagli

Il ruolo del monitoraggio delle acque sotterranee per l applicazione della WFD

Il ruolo del monitoraggio delle acque sotterranee per l applicazione della WFD Il ruolo del monitoraggio delle acque sotterranee per l applicazione della WFD Monitoraggio qualitativo e quantitativo dei corpi idrici sotterranei della regione Puglia 29/03/2011 ARPA - Il monitoraggio

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II UNIVERSITA DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II FACOLTA DI INGEGNERIA DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA IDRAULICA, GEOTECNICA ED AMBIENTALE CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA PER L AMBIENTE E IL TERRITORIO TESI DI LAUREA

Dettagli

20/02/2017 1

20/02/2017 1 20/02/2017 1 20/02/2017 2 20/02/2017 3 20/02/2017 4 Gestione del suolo e dei residui colturali per aumentare la disponibilità di acqua: aumento del contenuto di sostanza organica nel suolo, agricoltura

Dettagli

Valutazione di Impatto Ambientale per la derivazione di acque sotterranee dal pozzo Mattarghentu di proprietà delle Tenute Sella & Mosca SpA

Valutazione di Impatto Ambientale per la derivazione di acque sotterranee dal pozzo Mattarghentu di proprietà delle Tenute Sella & Mosca SpA N O V A G E O Studio Geotecnico 07041 Alghero - Via Vittorio Emanuele n 17-079/982513 335/5490325 Indagini Geognostiche Idrogeologia Geologia Tecnica-Geologia Ambientale Comune di Alghero (Provincia di

Dettagli

Gestione sostenibile delle risorse idriche superficiali e sotterranee INQUINAMENTO DELLE ACQUE PROVOCATO DA NITRATI DI ORIGINE AGRICOLA

Gestione sostenibile delle risorse idriche superficiali e sotterranee INQUINAMENTO DELLE ACQUE PROVOCATO DA NITRATI DI ORIGINE AGRICOLA INQUINAMENTO DELLE ACQUE PROVOCATO DA NITRATI DI ORIGINE AGRICOLA Uno dei temi afferenti alla problematica della Gestione sostenibile delle acque sotterranee e di superficie è quello dell Inquinamento

Dettagli

I Bilanci Idrologici!

I Bilanci Idrologici! I Bilanci Idrologici! Evapotraspirazione potenziale ed effettiva D=deficit agricolo = Etp-ET Il deficit idrico (agricolo) rappresenta il fabbisogno idrico mensile di una coltura (domanda idrica irrigua)!"

Dettagli

Prospettive dell Agricoltura Conservativa Parma, 5 maggio 2015

Prospettive dell Agricoltura Conservativa Parma, 5 maggio 2015 Prospettive dell Agricoltura Conservativa Parma, 5 maggio 2015 Alberto Lugoboni Regione Lombardia - DG Agricoltura Coordinatore LIFE 12/ENV//IT/578 HelpSoil Ottimizzare il lavoro per ridurre i costi Le

Dettagli

AgrelanWeb uno strumento per definire la concimazione ottimale

AgrelanWeb uno strumento per definire la concimazione ottimale AgrelanWeb uno strumento per definire la concimazione ottimale Paolo Giandon ARPAV - Servizio Osservatorio Suoli e Rifiuti AgrelanWeb: obiettivo La predisposizione di un piano di concimazione a partire

Dettagli

Metodologia per la stima dei carichi di azoto (N) di origine agricola della Regione Veneto

Metodologia per la stima dei carichi di azoto (N) di origine agricola della Regione Veneto Metodologia per la stima dei carichi di azoto (N) di origine agricola della Regione Veneto La stima dei carichi azotati di origine agricola derivanti dagli apporti delle concimazioni organiche e minerali

Dettagli

Convegno SIRFI Roma, 19 Maggio Convegno SIRFI Bologna 19 maggio 2009 Protezione dei corpi idrici superficiali dall inquinamento da agrofarmaci

Convegno SIRFI Roma, 19 Maggio Convegno SIRFI Bologna 19 maggio 2009 Protezione dei corpi idrici superficiali dall inquinamento da agrofarmaci Convegno SIRFI Roma, 19 Maggio 2009!! Premessa!! Corpi idrici da proteggere: quali?!! Caratterizzazione del rischio!! Ruolo del ruscellamento e della deriva nella contaminazione!! Acque superficiali: mitigazione!!

Dettagli

I seminari di PROGESA

I seminari di PROGESA CREA-RPS incontra l UNIVERSITÀ La fertilità biologica unitamente alla fertilità chimica ed a quella fisica costituisce la fertilità agronomica o integrale dalla quale dipende la produttività. Il tema che

Dettagli

Regione Calabria ARPACAL. Agenzia Regionale per la Protezione dell Ambiente della Calabria

Regione Calabria ARPACAL. Agenzia Regionale per la Protezione dell Ambiente della Calabria Regione Calabria ARPACAL Agenzia Regionale per la Protezione dell Ambiente della Calabria CENTRO FUNZIONALE MULTIRISCHI DELLA CALABRIA (Centro Funzionale Decentrato di Protezione Civile - Legge n. 100

Dettagli

MPAs facing pollution in the Mediterranean: thinking beyond boundaries - 28 Nov / 1st Dec Izola, Slovenia

MPAs facing pollution in the Mediterranean: thinking beyond boundaries - 28 Nov / 1st Dec Izola, Slovenia Alessandro Cadeddu Regione Autonoma della Sardegna - Direzione generale agenzia regionale del distretto idrografico della Sardegna - Servizio tutela e gestione delle risorse idriche, vigilanza sui servizi

Dettagli

Il ruolo di Arpa per la protezione dell ambiente e del territorio

Il ruolo di Arpa per la protezione dell ambiente e del territorio Il ruolo di Arpa per la protezione dell ambiente e del territorio Franco Zinoni Direttore Arpa Emilia-Romagna La conoscenza dell ambiente dal dato ai Piani e Programmi Piani, programmi, etc. Analisi ambientale

Dettagli

External Communication Report Indicatore VIGNETO di Organizzazione

External Communication Report Indicatore VIGNETO di Organizzazione 1 External Communication Report Indicatore VIGNETO di Organizzazione Risultati dell analisi dell indicatore VIGNETO di Organizzazione AZIENDA: Lungarotti Società Agricola arl ANNO: 2016 2 1 INDICE 1 Introduzione...

Dettagli

VARIETALE E MATERIALE DI MOLTIPLICAZIONE

VARIETALE E MATERIALE DI MOLTIPLICAZIONE MELONE - COCOMERO Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura SCELTA VARIETALE E MATERIALE DI MOLTIPLICAZIONE

Dettagli

Monitoraggio e Bonifica Ambientale. Trattamento e Gestione Acque di Scarico. Ingegneria Acquiferi. Studi Idraulici. Pratiche Urbanistiche e Ambientali

Monitoraggio e Bonifica Ambientale. Trattamento e Gestione Acque di Scarico. Ingegneria Acquiferi. Studi Idraulici. Pratiche Urbanistiche e Ambientali Monitoraggio e Bonifica Ambientale Trattamento e Gestione Acque di Scarico Ingegneria Acquiferi Studi Idraulici Pratiche Urbanistiche e Ambientali HYDROINGEA Srl - Società di Ingegneria C.F./P.Iva: 12711401005

Dettagli

FERTILITA CHIMICA. Disponibilità ottimale dei nutrienti. Fattori atmosferici favorevoli. Fattori pedologici. Pratiche agricole

FERTILITA CHIMICA. Disponibilità ottimale dei nutrienti. Fattori atmosferici favorevoli. Fattori pedologici. Pratiche agricole ANALISI DEL SUOLO - Conoscere i valori di alcuni parametri chimico-fisici allo scopo di giudicarne l idoneità ai fini di una normale e redditizia crescita dei vegetali - Individuare il tipo e l intensità

Dettagli

Sistemi colturali e questioni ambientali

Sistemi colturali e questioni ambientali Convegno Agricoltura e natura Abbadia di Fiastra, 30/6/2000 Sistemi colturali e questioni ambientali Pier Paolo Roggero Dipartimento di Biotecnologie agrarie ed ambientali - Università degli Studi di Ancona

Dettagli

SULLO STATO DELL AMBIENTE INDICE GENERALE

SULLO STATO DELL AMBIENTE INDICE GENERALE IL RAPPORTO SULLO STATO DELL AMBIENTE INDICE GENERALE novembre 2005 I capitolo IL RAPPORTO SULLO STATO DELL AMBIENTE NELLA FORMAZIONE DEL PIANO STRUTTURALE DI VECCHIANO. NOTA METODOLOGICA. I La valutazione

Dettagli

Analisi dell orticoltura protetta meridionale e possibilità di contenimento dell impatto ambientale mediante l impiego di fertilizzanti organici

Analisi dell orticoltura protetta meridionale e possibilità di contenimento dell impatto ambientale mediante l impiego di fertilizzanti organici Analisi dell orticoltura protetta meridionale e possibilità di contenimento dell impatto ambientale mediante l impiego di fertilizzanti organici Unità di ricerca Dipartimento di OrtofloroArboricoltura

Dettagli

WATERFORLIFE LIFEFORWATER

WATERFORLIFE LIFEFORWATER PROVINCIA DI VICENZA IMPLEMENTAZIONE DI UNA STRATEGIA PARTECIPATA DI RISPARMIO IDRICO E RICARICA ARTIFICIALE PER IL RIEQUILIBRIO QUANTITATIVO DELLA FALDA DELL'ALTA PIANURA VICENTINA. Water pollution reduction

Dettagli

CROCE ROSSA ITALIANA. Idrogramma di piena. Pluviometria e valutazione delle piene Valutazione delle piene; Analisi dell idrogrammadi piena.

CROCE ROSSA ITALIANA. Idrogramma di piena. Pluviometria e valutazione delle piene Valutazione delle piene; Analisi dell idrogrammadi piena. CROCE ROSSA ITALIANA Corso di formazione su RISCHIO IDROGEOLOGICO E IDROLOGICO Pluviometria e valutazione delle piene Valutazione delle piene; Analisi dell idrogrammadi piena. Idrogramma di piena Giuseppe

Dettagli

External Communication Report Indicatore VIGNETO di Organizzazione

External Communication Report Indicatore VIGNETO di Organizzazione External Communication Report Indicatore VIGNETO di Organizzazione Risultati dell analisi dell indicatore VIGNETO di Organizzazione AZIENDA: Az. Agr. Cecchetto Giorgio SA ANNO: 2017 1 INDICE 1 INTRODUZIONE...

Dettagli

External Communication Report Indicatore VIGNETO di Organizzazione

External Communication Report Indicatore VIGNETO di Organizzazione External Communication Report Indicatore VIGNETO di Organizzazione Risultati dell analisi dell indicatore VIGNETO di Organizzazione AZIENDA: Venica & Venica Società Agricola ANNO: 2015 1 INDICE 1 INTRODUZIONE...

Dettagli

Indicatori agro ecologici: bilancio dell azoto

Indicatori agro ecologici: bilancio dell azoto Indicatori agro ecologici: bilancio dell azoto Bilancio dell azoto Valutare la gestione dell azoto di una realtà aziendale Capire come l attività agricola inserita in un determinato contesto può determinare

Dettagli

PRESENZA DI METALLI PESANTI NELLE ACQUE METEORICHE DI DILAVAMENTO SU STRADE E PIAZZALI DELLE AREE INDUSTRIALI E IMPLICAZIONI PER IL TRATTAMENTO

PRESENZA DI METALLI PESANTI NELLE ACQUE METEORICHE DI DILAVAMENTO SU STRADE E PIAZZALI DELLE AREE INDUSTRIALI E IMPLICAZIONI PER IL TRATTAMENTO PRESENZA DI METALLI PESANTI NELLE ACQUE METEORICHE DI DILAVAMENTO SU STRADE E PIAZZALI DELLE AREE INDUSTRIALI E IMPLICAZIONI PER IL TRATTAMENTO Qualità delle acque. In prima analisi, a partire dagli idrogrammi

Dettagli

Gestione della fertilizzazione nel sistema colturale mais-loiessa (WP2)

Gestione della fertilizzazione nel sistema colturale mais-loiessa (WP2) Seminario IDRISK Gestione della fertilizzazione nel sistema colturale mais-loiessa (WP2) Giovanna Seddaiu, Pasquale Arca, Chiara Cappai, Clara Demurtas, Luca Gennaro, Roberto Lai, Luigi Ledda, Salvatore

Dettagli

AGLIO. Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura.

AGLIO. Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura. AGLIO Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura. SCELTA VARIETALE E MATERIALE DI MOLTIPLICAZIONE Non

Dettagli

PREVENZIONE DELL'INQUINAMENTO DELLE ACQUE DOVUTO ALLO SCORRIMENTO ED ALLA PERCOLAZIONE NEI SISTEMI DI IRRIGAZIONE.

PREVENZIONE DELL'INQUINAMENTO DELLE ACQUE DOVUTO ALLO SCORRIMENTO ED ALLA PERCOLAZIONE NEI SISTEMI DI IRRIGAZIONE. 18016 Supplemento ordinario n. 9 alla GZZETT UFFICILE Serie generale n. 90 LLEGTO VII PREVENZIONE DELL'INQUINMENTO DELLE CQUE DOVUTO LLO SCORRIMENTO ED LL PERCOLZIONE NEI SISTEMI DI IRRIGZIONE Principi

Dettagli

Provincia di Firenze Palazzo Medici Riccardi

Provincia di Firenze Palazzo Medici Riccardi Provincia di Firenze Palazzo Medici Riccardi 30 marzo 2009 Il Piano stralcio Bilancio Idrico Dott. Ing.. Isabella Bonamini i.bonamini@adbarno.it http://www.adbarno.it Lo stato della procedura di adozione

Dettagli

Misura M10 - Pagamenti agro-climatico-ambientali (art. 28) Sottomisura Pagamento per impegni agro-climatico-ambientali

Misura M10 - Pagamenti agro-climatico-ambientali (art. 28) Sottomisura Pagamento per impegni agro-climatico-ambientali Misura M1 - Pagamenti agro-climatico-ambientali (art. 28) Sottomisura 1.1 - Pagamento per impegni agro-climatico-ambientali Tipologia di intervento 1.1.2 - Operazioni agronomiche volte all incremento della

Dettagli

Regione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2016 Norme tecniche di coltura > Colture da seme> SOIA DA SEME

Regione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2016 Norme tecniche di coltura > Colture da seme> SOIA DA SEME Regione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2016 Norme tecniche di coltura > Colture da seme> SOIA DA SEME CAPITOLO DELLE NORME GENERALI Scelta dell'ambiente di coltivazione e vocazionalità

Dettagli

RISCHI ED OPPORTUNITÀ DEL

RISCHI ED OPPORTUNITÀ DEL PROGETTO LIFE DERRIS I INCONTRO DI CO-DESIGN RISCHI ED OPPORTUNITÀ DEL CAMBIAMENTO CLIMATICO 21 Giugno 2017 Centro Ricerche SMAT - Elisa Brussolo, PhD I cambiamenti climatici ed il ciclo idrico integrato

Dettagli

SORGO. Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura.

SORGO. Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura. SORGO Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura. SCELTA VARIETALE E MATERIALE DI MOLTIPLICAZIONE Non

Dettagli

MIrAgE Migliorare l irrigazione per un agricoltura ecosostenibile

MIrAgE Migliorare l irrigazione per un agricoltura ecosostenibile PSR 2016-2020 Regione Emilia-Romagna Macro tema: Ambiente e Clima Focus Area: 5A MIrAgE Migliorare l irrigazione per un agricoltura ecosostenibile DI.PRO.VE.S. - Dipartimento di Scienze delle Produzioni

Dettagli

CONDUZIONE AGRICOLA E CRITICITÀ (IDRAULICHE) NELL INTERFACCIA TERRITORIO AGRICOLO/AMBITI EDIFICATI Monza, EMERLAB 27 maggio 2016

CONDUZIONE AGRICOLA E CRITICITÀ (IDRAULICHE) NELL INTERFACCIA TERRITORIO AGRICOLO/AMBITI EDIFICATI Monza, EMERLAB 27 maggio 2016 CONDUZIONE AGRICOLA E CRITICITÀ (IDRAULICHE) NELL INTERFACCIA TERRITORIO AGRICOLO/AMBITI EDIFICATI Monza, EMERLAB 27 maggio 2016 Dr.For.Michele Cereda Inquadramento Area del Pianalto «Mindelliano», caratterizzata

Dettagli

Ambiente e biodiversità per uno sviluppo partecipato e sostenibile. Gli accordi agroambientali d area nel PSR delle Marche

Ambiente e biodiversità per uno sviluppo partecipato e sostenibile. Gli accordi agroambientali d area nel PSR delle Marche Seminario Agrimarcheuropa una iniziativa Agriregionieuropa Ambiente e biodiversità per uno sviluppo partecipato e sostenibile Ancona, 14 Settembre 2015 Gli accordi agroambientali d area nel PSR delle Marche

Dettagli

La risorsa idrica nella conoide del Marecchia: potenzialità e tutela. Paolo Severi Servizio Geologico, Sismico e dei Suoli Regione Emilia-Romagna

La risorsa idrica nella conoide del Marecchia: potenzialità e tutela. Paolo Severi Servizio Geologico, Sismico e dei Suoli Regione Emilia-Romagna La risorsa idrica nella conoide del Marecchia: potenzialità e tutela Paolo Severi Servizio Geologico, Sismico e dei Suoli Regione Emilia-Romagna La conoide alluvionale del fiume Marecchia estensione di

Dettagli

INQUINAMENTO DA NITRATI

INQUINAMENTO DA NITRATI INQUINAMENTO DA NITRATI 1 QUALITA DELLE ACQUE SOTTERRANEE Il sistema acquifero della Pianura Padana rappresenta la fonte principale sia per l approvvigionamento idropotabile (>90%), sia per l agricoltura

Dettagli

I cambiamenti del clima e l agricoltura

I cambiamenti del clima e l agricoltura I cambiamenti del clima e l agricoltura La sostanza organica e il suolo Gestione conservativa del suolo Rattan Lal, 2018 Agricoltura: da problema a risorsa? L Agricoltura deve diventare più produttiva

Dettagli

Università degli Studi di Napoli Federico II

Università degli Studi di Napoli Federico II Università degli Studi di Napoli Federico II Scuola Politecnica e delle Scienze di Base Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile e Ambientale Corso di Laurea in INGEGNERIA PER L AMBIENTE ED IL TERRITORIO

Dettagli

Eco new farmers. Modulo 2 Suolo e ciclo degli elementi. Sezione 2 Il Sistema pianta/suolo

Eco new farmers. Modulo 2 Suolo e ciclo degli elementi. Sezione 2 Il Sistema pianta/suolo Eco new farmers Modulo 2 Suolo e ciclo degli elementi Sezione 2 Il Sistema pianta/suolo Modulo 2 Suolo e ciclo degli elementi Sezione 2 Il Sistema pianta/suolo www.econewfarmers.eu 1. Introduzione Trovare

Dettagli

PROGETTO ANCONAPACO Analisi delle condizioni del patrimonio naturale, ambientale e paesaggistico delle aree di collina, pianura e costiere

PROGETTO ANCONAPACO Analisi delle condizioni del patrimonio naturale, ambientale e paesaggistico delle aree di collina, pianura e costiere Analisi delle condizioni del patrimonio naturale, ambientale e paesaggistico delle aree di collina, pianura e costiere ANALISI DELL EROSIONE E DEL TRASPORTO SOLIDO NEI BACINI IDROGRAFICI COSTIERI DELLE

Dettagli

BARBABIETOLA DA ZUCCHERO

BARBABIETOLA DA ZUCCHERO BARBABIETOLA DA ZUCCHERO Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura. SCELTA VARIETALE E MATERIALE DI MOLTIPLICAZIONE

Dettagli

Influenza del comparto turistico sull utilizzo e sfruttamento del suolo

Influenza del comparto turistico sull utilizzo e sfruttamento del suolo Influenza del comparto turistico sull utilizzo e sfruttamento del suolo a cura di Vanessa Rinaldini Servizio Sistemi Ambientali settore Ecosistemi Idrici e Naturali DEFINIZIONE DI SUOLO: Per suolo si

Dettagli

Agricoltura conservativa e Misure agro-ambientali 214i del PSR Veneto Agricoltura - Corte Benedettina 6 febbraio 2012

Agricoltura conservativa e Misure agro-ambientali 214i del PSR Veneto Agricoltura - Corte Benedettina 6 febbraio 2012 Le attività di Veneto Agricoltura per l attuazione delle misure agroambientali PSR: analizziamo i risultati 2011, scriviamo insieme il programma 2012 Agricoltura conservativa e Misure agro-ambientali 214i

Dettagli

Copernicus Climate Change Service (C3S) e E Servizi SNPA

Copernicus Climate Change Service (C3S) e E Servizi SNPA Copernicus Climate Change Service (C3S) e E Servizi SNPA la rete nazionale per i servizi di climatologia operativa ed il C3S È una rete di organismi pubblici (servizi meteorologici nazionale e regionali,

Dettagli

PIANO PER LA PREVENZIONE DELL INQUINAMENTO E IL RISANAMENTO DELLE ACQUE DEL BACINO IDROGRAFICO IMMEDIATAMENTE SVERSANTE NELLA LAGUNA DI VENEZIA

PIANO PER LA PREVENZIONE DELL INQUINAMENTO E IL RISANAMENTO DELLE ACQUE DEL BACINO IDROGRAFICO IMMEDIATAMENTE SVERSANTE NELLA LAGUNA DI VENEZIA REGIONE VENETO SEGRETERIA REGIONALE ALL AMBIENTE DIREZIONE TUTELA DELL AMBIENTE PIANO PER LA PREVENZIONE DELL INQUINAMENTO E IL RISANAMENTO DELLE ACQUE DEL BACINO IDROGRAFICO IMMEDIATAMENTE SVERSANTE NELLA

Dettagli

SCELTA VARIETALE E MATERIALE DI MOLTIPLICAZIONE

SCELTA VARIETALE E MATERIALE DI MOLTIPLICAZIONE FINOCCHIO Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura. SCELTA VARIETALE E MATERIALE DI MOLTIPLICAZIONE

Dettagli

External Communication Report Indicatore VIGNETO di Organizzazione

External Communication Report Indicatore VIGNETO di Organizzazione External Communication Report Indicatore VIGNETO di Organizzazione Risultati dell analisi dell indicatore VIGNETO di Organizzazione AZIENDA: SPA ANNO: 2016 1 INDICE 1 INTRODUZIONE... 3 2 ANALISI DELL INDICATORE

Dettagli

SCELTA VARIETALE E MATERIALE DI MOLTIPLICAZIONE

SCELTA VARIETALE E MATERIALE DI MOLTIPLICAZIONE PRATI POLIFITI Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura. SCELTA VARIETALE E MATERIALE DI MOLTIPLICAZIONE

Dettagli

LA DIRETTIVA QUADRO ACQUE 2000/60/CE

LA DIRETTIVA QUADRO ACQUE 2000/60/CE Valutazione dei costi ambientali e della risorsa - GIORNATA di STUDIO Roma, 16 aprile 2015 - Sala Auditorium - Via C. Colombo, 44 00154 Roma LA DIRETTIVA QUADRO ACQUE 2000/60/CE Giuseppe Blasi CONDIZIONALITA

Dettagli

CONSIDERAZIONI SULLA SESSIONE PRATICA. Misurazione dell umidità del suolo per una corretta gestione della risorsa idrica

CONSIDERAZIONI SULLA SESSIONE PRATICA. Misurazione dell umidità del suolo per una corretta gestione della risorsa idrica CONSIDERAZIONI SULLA SESSIONE PRATICA Misurazione dell umidità del suolo per una corretta gestione della risorsa idrica Realizzata da La Federazione Provinciale Coldiretti Macerata PSR Marche 14- / Misura

Dettagli

ANALISI DELL ANDAMENTO METEOROLOGICO DEL MESE DI NOVEMBRE 2018 NELLA REGIONE ABRUZZO

ANALISI DELL ANDAMENTO METEOROLOGICO DEL MESE DI NOVEMBRE 2018 NELLA REGIONE ABRUZZO SERVIZIO PRESIDI TECNICI DI SUPPORTO AL SETTORE AGRICOLO Ufficio direttiva nitrati e qualità dei suoli, coordinamento servizi vivaistici e agrometeo (Cepagatti - Scerni) ANALISI DELL ANDAMENTO METEOROLOGICO

Dettagli

Distretto Idrografico dell Appennino Meridionale

Distretto Idrografico dell Appennino Meridionale PIANO DI GESTIONE DELLE ACQUE CICLO 2015-2021 (Direttiva Comunitaria 2000/60/CE, D.L.vo 152/06, L. 13/09) ELENCO ELABORATI ALLA RELAZIONE GENERALE Tav.1. Inquadramento territoriale Tav.2. Aggiornamento

Dettagli

Stime costi annuali per la società legati all erosione a livello europeo (SEC (2006) 1165)

Stime costi annuali per la società legati all erosione a livello europeo (SEC (2006) 1165) Premessa: Questa presentazione ha lo scopo di illustrare, in modo estremamente semplificato, le cause di degradazione del suolo, così come esse sono state individuate dalla Soil Thematic Strategy dell

Dettagli

LINEE GUIDA PER I PIANI DI ADEGUAMENTO

LINEE GUIDA PER I PIANI DI ADEGUAMENTO LINEE GUIDA PER I PIANI DI ADEGUAMENTO Valido per il CRITERIO n. 1 e 2 (da consegnare entro il 7 agosto 2006) 1. DESCRIZIONE DELLA DERIVAZIONE IN ATTO 1.1 Inquadramento geografico della derivazione in

Dettagli

ANALISI DELL ANDAMENTO METEOROLOGICO DEL MESE DI OTTOBRE 2018 NELLA REGIONE ABRUZZO

ANALISI DELL ANDAMENTO METEOROLOGICO DEL MESE DI OTTOBRE 2018 NELLA REGIONE ABRUZZO SERVIZIO PRESIDI TECNICI DI SUPPORTO AL SETTORE AGRICOLO Ufficio direttiva nitrati e qualità dei suoli, coordinamento servizi vivaistici e agrometeo (Cepagatti - Scerni) ANALISI DELL ANDAMENTO METEOROLOGICO

Dettagli

L uso dell acqua per la gestione della risorsa idrica in ambiente rurale

L uso dell acqua per la gestione della risorsa idrica in ambiente rurale L uso dell acqua per la gestione della risorsa idrica in ambiente rurale Giovanna De Filippis, Rudy Rossetto Scuola Superiore Sant Anna Pisa L uso congiunto di acque superficiali e sotterranee/1 Sovrasfruttamento

Dettagli

7^ CONFERENZA ORGANIZZATIVA

7^ CONFERENZA ORGANIZZATIVA 7^ CONFERENZA ORGANIZZATIVA Associazione Nazionale Bonifiche ed Irrigazioni PIANO IRRIGUO NAZIONALE PSR 2007/2013 E PAC 2014/2020 CONSORZI DI BONIFICA Intervento del Consorzio della Bonifica Reatina 14,

Dettagli

Agricoltura sostenibile ad Arborea: opzioni e prospettive future

Agricoltura sostenibile ad Arborea: opzioni e prospettive future Agricoltura sostenibile ad Arborea: opzioni e prospettive future Dipartimento di Agraria e Nucleo di Ricerca sulla Desertificazione, UNISS Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale e Architettura,

Dettagli

SuSAP. web. Uno strumento innovativo per l uso sostenibile degli agrofarmaci

SuSAP. web. Uno strumento innovativo per l uso sostenibile degli agrofarmaci SuSAP Uno strumento innovativo per l uso sostenibile degli agrofarmaci SuSAP PROTEGGERE L AMBIENTE L uso in agricoltura dei prodotti fitosanitari per la lotta a infestanti e parassiti è fonte di potenziali

Dettagli

CECE. Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura.

CECE. Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura. CECE Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura. SCELTA VARIETALE E MATERIALE DI MOLTIPLICAZIONE Non è

Dettagli

ORDINE DEI GEOLOGI DELL ORDINE DEI GEOL A TOSCANA

ORDINE DEI GEOLOGI DELL ORDINE DEI GEOL A TOSCANA ORDINE DEI GEOLOGI DELLA TOSCANA 9 dicembre 2008 Elaborato a se stante, autonomo La relazione idrogeologica Mirata al tipo di progetto da supportare ma deve comunque sempre contenere informazioni sulla

Dettagli

La fertirrigazione in serra

La fertirrigazione in serra Workshop La gestione della nutrizione minerale nelle colture in serra Comiso, 20 Settembre 2013 La fertirrigazione in serra F. Giuffrida 1, C. Leonardi 1 & F. D Anna 2 1 DISPA Università degli Studi di

Dettagli

BASILICO, PREZZEMOLO E RUCOLA

BASILICO, PREZZEMOLO E RUCOLA BASILICO, PREZZEMOLO E RUCOLA Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura. SCELTA VARIETALE E MATERIALE

Dettagli

CAL-FERT: Un software per la concimazione degli ortaggi

CAL-FERT: Un software per la concimazione degli ortaggi Ministero delle Politiche Agricole e Forestali Confederazione Italiana agricoltori Cooperativa TERRE dell ETRURIA Workshop: La concimazione azotata delle colture ortive Risultati conclusivi del Progetto

Dettagli

L applicazione del prezzo incentivante in agricoltura e l adeguato contributo al recupero dei costi Dr. Emilio Gatto

L applicazione del prezzo incentivante in agricoltura e l adeguato contributo al recupero dei costi Dr. Emilio Gatto L applicazione del prezzo incentivante in agricoltura e l adeguato contributo al recupero dei costi Dr. Emilio Gatto Direttore Generale per lo sviluppo rurale Roma, 25 Ottobre 2018 IL COSTO DELL ACQUA

Dettagli

La pianificazione di settore nella Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia: elementi di coerenza con il Piano di Gestione

La pianificazione di settore nella Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia: elementi di coerenza con il Piano di Gestione La pianificazione di settore nella Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia: elementi di coerenza con il Piano di Gestione Il Piano di tutela delle acque SCOPO Costituisce uno specifico piano di settore

Dettagli

CECE. SCELTA VARIETALE E MATERIALE DI MOLTIPLICAZIONE Non è consentito l uso di materiale proveniente da organismi geneticamente modificati (OGM).

CECE. SCELTA VARIETALE E MATERIALE DI MOLTIPLICAZIONE Non è consentito l uso di materiale proveniente da organismi geneticamente modificati (OGM). CECE Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura. SCELTA VARIETALE E MATERIALE DI MOLTIPLICAZIONE Non è

Dettagli

ANALISI DELL ANDAMENTO METEOROLOGICO DEL PERIODO 1-25 GIUGNO 2017 NELLA REGIONE ABRUZZO

ANALISI DELL ANDAMENTO METEOROLOGICO DEL PERIODO 1-25 GIUGNO 2017 NELLA REGIONE ABRUZZO Servizio Presidi Tecnici di Supporto al Settore Agricolo Ufficio Coordinamento Servizi vivaistici e Agrometeo Scerni(Ch) ANALISI DELL ANDAMENTO METEOROLOGICO DEL PERIODO 1-25 GIUGNO 2017 NELLA REGIONE

Dettagli

Ruolo dell azoto. L azoto è: Costituente di numerosi composti biologici (proteine, amminoacidi, nucleotidi, coenzimi )

Ruolo dell azoto. L azoto è: Costituente di numerosi composti biologici (proteine, amminoacidi, nucleotidi, coenzimi ) Ruolo dell azoto L'azoto è l'elemento più abbondante nella nostra atmosfera ed è presente per natura in varie forme, nell'aria, nel suolo, nell'acqua e in tutti gli esseri viventi. L azoto è: Costituente

Dettagli

LO STUDIO DEI VALORI DI FONDO ANTROPICI PER LA DEFINIZIONE DEGLI OBIETTIVI DI BONIFICA

LO STUDIO DEI VALORI DI FONDO ANTROPICI PER LA DEFINIZIONE DEGLI OBIETTIVI DI BONIFICA LO STUDIO DEI VALORI DI FONDO ANTROPICI PER LA DEFINIZIONE DEGLI OBIETTIVI DI BONIFICA ANALISI DI RISCHIO E MONITORAGGIO 19 Settembre 2018 RemTech Expo 2018 (19, 20, 21 Settembre) FerraraFiere www.remtechexpo.com

Dettagli

Gestione dell Azoto in Agricoltura

Gestione dell Azoto in Agricoltura Gestione dell Azoto in Agricoltura Il ciclo dell azoto in azienda Il ciclo dell azoto in azienda Comparto colturale Input Fertilizzanti minerali Effluenti di allevamento (e.a.) sia prodotti in azienda

Dettagli

Problematiche da subsidenza indotta nel bacino del Lago di Massaciuccoli

Problematiche da subsidenza indotta nel bacino del Lago di Massaciuccoli CONSORZIO DI BONIFICA VERSILIA MASSACIUCCOLI ENTE DI DIRITTO PUBBLICO VIAREGGIO Via della Migliarina 64 55049 Viareggio (LU) Tel 0584 43991 fax 0584 426357 Autorità di Bacino BACINO PILOTA DEL FIUME SERCHIO

Dettagli

acqua il monitoraggio in Campania

acqua il monitoraggio in Campania acqua il monitoraggio in Campania 2002-2006 L acqua è probabilmente l unica risorsa naturale che interessa tutti gli aspetti della civiltà umana, dallo sviluppo agricolo e industriale ai valori culturali

Dettagli

LINEA 1 ATTIVITA 4. OBIETTIVO individuazione e caratterizzazione sito di riferimento

LINEA 1 ATTIVITA 4. OBIETTIVO individuazione e caratterizzazione sito di riferimento ROMA 05/05/2008 LINEA 1 ATTIVITA 4 OBIETTIVO individuazione e caratterizzazione sito di riferimento LINEA 1 ATTIVITA 4 OBIETTIVO individuazione e caratterizzazione sito di riferimento E stata individuata

Dettagli

PIANO PER LA PREVENZIONE DELL INQUINAMENTO E IL RISANAMENTO DELLE ACQUE DEL BACINO IDROGRAFICO IMMEDIATAMENTE SVERSANTE NELLA LAGUNA DI VENEZIA

PIANO PER LA PREVENZIONE DELL INQUINAMENTO E IL RISANAMENTO DELLE ACQUE DEL BACINO IDROGRAFICO IMMEDIATAMENTE SVERSANTE NELLA LAGUNA DI VENEZIA REGIONE VENETO SEGRETERIA REGIONALE ALL AMBIENTE DIREZIONE TUTELA DELL AMBIENTE PIANO PER LA PREVENZIONE DELL INQUINAMENTO E IL RISANAMENTO DELLE ACQUE DEL BACINO IDROGRAFICO IMMEDIATAMENTE SVERSANTE NELLA

Dettagli

MAIS. Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura.

MAIS. Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura. MAIS Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura. SCELTA VARIETALE E MATERIALE DI MOLTIPLICAZIONE Non è

Dettagli

Autorità di Bacino BACINO PILOTA DEL FIUME SERCHIO. Via Vittorio Veneto, Lucca Tel fax

Autorità di Bacino BACINO PILOTA DEL FIUME SERCHIO. Via Vittorio Veneto, Lucca Tel fax Autorità di Bacino BACINO PILOTA DEL FIUME SERCHIO Via Vittorio Veneto, 1-55100 Lucca Tel 0583.46.22.41 fax 0583.47.14.41 NODO IDRAULICO DEL CANALE BURLAMACCA: PORTE VINCIANE STORICHE E NUOVA BARRIERA

Dettagli

CNR-IBIMET/LaMMA Regione Toscana Progetto Regionale PATOS

CNR-IBIMET/LaMMA Regione Toscana Progetto Regionale PATOS CNR- Regione Toscana Progetto Regionale PATOS Firenze 18 Aprile 28 Il ruolo del Lamma nel progetto PATOS Monitoraggio meteo:il LaMMA ha svolto una attività di supporto allo scopo di effettuare una caratterizzazione

Dettagli

IL BILANCIO AMBIENTALE D AREA DELLA ZONA INDUSTRIALE DI PORTO MARGHERA PRESENTAZIONE DEL PROGETTO

IL BILANCIO AMBIENTALE D AREA DELLA ZONA INDUSTRIALE DI PORTO MARGHERA PRESENTAZIONE DEL PROGETTO IL BILANCIO AMBIENTALE D AREA DELLA ZONA INDUSTRIALE DI PORTO MARGHERA PRESENTAZIONE DEL PROGETTO INDICE L Accordo sulla Chimica a Porto Marghera Perché il Rapporto Ambientale di Area I soggetti partecipanti

Dettagli

PISELLO. Non è consentito l uso di materiale proveniente da organismi geneticamente modificati (OGM).

PISELLO. Non è consentito l uso di materiale proveniente da organismi geneticamente modificati (OGM). PISELLO Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura. SCELTA VARIETALE E MATERIALE DI MOLTIPLICAZIONE Non

Dettagli

PROGETTO ValorE. Dott. Lodovico Alfieri Dipartimento di Produzione Vegetale Sez. Agronomia Università degli Studi di Milano

PROGETTO ValorE. Dott. Lodovico Alfieri Dipartimento di Produzione Vegetale Sez. Agronomia Università degli Studi di Milano PROGETTO ValorE Dott. Lodovico Alfieri Dipartimento di Produzione Vegetale Sez. Agronomia Università degli Studi di Milano Calvenzano (BG) 15 dicembre 2010 Progetto Valore Sistema esperto per la Valorizzazione

Dettagli