a) la e la avevano la stesa parità b) la costante di accoppiamento pione-iperone era approssimativamente uguale a quella pione-nucleone.
|
|
- Italo Fiorini
- 5 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Il mio primo incontro con Nico Dallaporta risale al 1948 quando la Facoltà di Scienze dell Università di Trieste stava muovendo i primi passi. Teneva il corso di Meccanica Quantistica e il suo modo di insegnare era caratterizato dalla non comune capacità di visualizzare le diverse sfaccettature dei fenomeni fisici a livello atomico basandosi più su una descrizione modellistica che su schemi matematici rigorosi. Riflesso, forse, della sua formazione iniziale di fisico sperimentale interessato a capire argomenti come le nubi elettroniche, il legami chimici e fisici, l energia di Fermi, le strutture nucleari, la cosmologia. Gli chiesi la Tesi. Mi propose di analizzare i due modelli nucleari allora in voga: il modello a gas di Fermi ed il modello a goccia compatta, cercando di valutare l effetto delle forze che si manifestano tra i protoni ed i neutroni (nucleoni). Fu il mio primo impatto con il mondo delle interazioni nucleari forti. Ripensando oggi alla mia Tesi mi rendo conto che Nico mi aveva posto di fronte ad un problema che era alla frontiera della ricerca nucleare. Il mesone di Yukawa, dopo tanti sforzi, era stato scoperto in eventi provocati da raggi cosmici in emulsioni fotografiche (Lattes, Occhialini, Powell 1947) e lo studio degli stati dinamici dei nulcei complessi stava per essere affrontato con metodi teorici nuovi, tipici dei problemi a molti corpi. Il modello a strati di Mayer e Jensen è del 1949, quello collettivo di Bohr e Mottelson è del 1952, l introduzione del concetto di quasi particella nei nuclei pesanti è del Come docente e scienzato Nico affrontò spesso le difficoltà insite nella ricerca fondamentale assieme ad un giovane allievo. Era questo un lato profondamente umano della sua complessa personalità. La sua cultura spaziava senza imbarazzo dal mondo scientifico a quello della musica, dall arte alla letteratura classica, dalla metafisica alla teologia. Questa sua straoridinaria ricchezza aprì a tanti giovani i nuovi orizzonti della fisica moderna. I risultati della mia Tesi furono assai modesti. Fui quindi fortemente sorpreso quando mi propose di trasferirmi a Padova dove mi aveva trovato un piccolo stipendio. Nel 1950, grazie alla lungimiranza di Antonio Rostagni e all entuisiasmo di Nico Dallaporta e di Giampiero Puppi, l Istituto di Fisica era in pieno fermento sia come attività sperimentale sia come attività teorica.
2 Piero Bassi, Ezio Clementel, Italo Filosofo, Arturo Loria, Michelangelo Merlin, Igino Scotoni, Guido Zago stavano realizzando laboratori all avanguardia per lo studio delle reazioni nucleari prodotte da raggi cosmici di alta energia. L Istituto venne in poche anni dotato di una camera a nebbia, di una camera a bolle (prima in Italia e poi sviluppata al CERN), di un laboratorio emulsioni fotografiche e di un laboratorio in alta quota sulla Marmolada, vicino al rifugio Fedaia. Verso la fine degli anni 50 venne realizzato anche un laboraotrio di fisica nucleare a Legnaro dotato di un acceleratore pulsato da 450 kv e di un acceleratore Van de Graaf da 5,5 MV. In questi laboratori gravitavano anche una trentina di giovani fisici, entusiasti malgrado fossero sostenuti con stipendi al limite della sopravvivenza. L Istituto raggiunse in pochi anni livelli di eccellenza, tanto da diventare Centro di attrazione per molti ricercatori stranieri. Molti del gruppo dei trenta ricordano ancora con rimpianto e nostalgia gli anni 50 quando con l assenso di Rostagni vennero raggiunte le prime conquiste sociali come la mensa specializzata in risi e bisi e la possibilità, per i non padovani, di coabitare in una stanza posta nel sottotetto dell Istituto, dove troneggiava una statua di Galileo. L istituto, divenne luogo di scherzi memorabili al limite della fantascienza. Chi del gruppo non ricorda il fiore di Milla o le foglie rosse degli alberi di via Marzola? Durante gli anni 50 Dallaporta si dedicò prevalentemente allo studio dei raggi cosmici e di riflesso alle interazioni forti. Era rimasto colpito dalla scoperta di alcuni eventi, provocati da raggi cosmici e visti per la prima volta in una camera a nebbia da Rochester e Buttler nel 1947 che mostravano tracce caratterizzate da una configurazione a V. L analisi indicò che le tracce erano state originate dal decadimento di due particelle del tutto nuove: il mesone K e iperone. Anche altre particelle, come gli iperoni vennero scoperti successivamente in eventi prodotti da raggi cosmici o nei laboratori che si erano nel frattempo dotati di grandi acceleratori, primo fra questi il bevatrone di Berkeley che portò alla scoperta dell antiprotone da parte di Segrè e Chamberlain (1955). Verso la metà degli anni 50 si capì in modo sufficientemente chiaro che le particelle elementari non erano come si riteneva solo i nucleoni, gli elettroni, i neutrini elettronici (con le rispettive antiparticelle) e i fotoni. Il mondo era assai più complesso e poteva essere così sintetizzato in famiglie:
3 Famiglia degli Adroni costituita dai nucleoni, dagli iperoni,, e, dai mesoni e mesoni K; Famiglia dei Leptoni costituita da elettroni e mesoni µ con i rispettivi neutrini; Non era ancora stato scoperto il mesone ; Il fotone, quanto del campo elettromagnetico. Inoltre si conoscevano quattro tipi di interazioni: le interazione nucleari forti, che sono all origine della stabilità dei nuclei; le interazioni deboli che determinano i processi di decadimento; le interazioni elettromagnetiche che garantiscono la stabilità degli atomi e delle molecole; le interazioni gravitazionali Gli adroni sono soggetti a tutte le interazioni mentre i leptoni non sono soggetti all interazione forte. Quando gli adroni si trovano a breve distanza, manifestano forze particolarmente intense di non facile interpretazione. In analogia con la elettrodinamica quantistica sviluppata da Feynman (1948) si è cercato nei primi anni 50 di interpretare in primo luogo la forza che si esercita tra i nulcleoni come una successione di atti elementari N N +, in cui un nucleone si trasforma in un nucleone e un pione. L interazione è caratterizzata da una costante di accoppiamento adimensionale il cui valore è circa uno (la costante di accoppiamento dell interazione elettromagnetica è circa cento volte più piccola). Poiché il pione ha una massa di circa 140 MeV, per il principio di indeterminazione di Heisenberg le interazione nucleari forti hanno un raggio d azione di circa cm e un tempo di reazione di sec. Anche gli iperoni ed i mesoni K sono soggetti ad interazione forte. Possono essere prodotti senza particolari difficoltà e possono trasformarsi uno nell altro purché sia disponibile sufficiente energia e siano rispettate le leggi di conservazione (energiaimpulso, momento angolare, parità, spin isotopico, numero barionico, carica elettronica) e di invarianza (coniugazione di carica e inversione temporale). Il fatto nuovo, e del tutto sorprendente, è stata la scoperta che gli iperoni possono essere prodotti solo accoppiati con i mesoni K in processi del tipo - +P 0 +K 0. Gli iperoni e i mesoni K hanno inoltre una vita media estremamente lunga rispetto ai tempi
4 delle interazioni forti. Non decadono quindi con la stessa rapidità con cui vengono prodotti, ma vivono per tempi di circa sec. Il fenomeno della creazione in coppia delle nuove particelle, chiamato produzione associata ha imposto l introduzione di un nuovo numero quantico detto stranezza (Gell- Mann e Nishijima, 1953). I nucleoni hanno stranezza 0, gli iperoni e hanno stranezza 1, gli iperoni stranezza 2, il pione ha stranezza 0, i mesoni K + e K 0 stranezza +1, i mesoni K - e K 0, stranezza 1. La conservazione della stranezza impedisce, ad esempio, la reazione - + P+ ( e P hanno stranezza 0, ha stranezza 1). Sono possibili invece reazioni del tipo - +P o +K 0 oppure P+K - +K + osservata da Alvarez nel La conservazione della stranezza, impedisce agli iperoni e ai mesoni K di decadere per interazione forte in quanto i processi del tipo P+ - non conservano la stranezza. Le particelle possono decadere invece con meccanismi simili a quelli introdotti da Fermi per spiegare il decadimento dei nuclei. Questo tipo di interazione, chiamata debole, è caratterizzata dal piccolo valore della costante di accoppiamento, circa L interazione debole assicura la lunga vita media delle particelle strane. La stranezza (come lo spin isotopico) non è conservata nelle interazioni deboli e si possono avere pertanto processi del tipo P+ -, N+ ecc. (i lavori di Dallaporta sui decadimenti delle particelle strane sono discussi nell intervento di Nino Costa). Nel 1953 Danysz e Pniewski trovarono, in una emulsione fotografica esposta ai raggi cosmici, un frammento nucleare che venne interpretato come un nucleo di elio in cui un neutrone era stato sostituito da una. Altri eventi simili furono scoperti successivamente e vennero chiamati iperframmenti. Molte Università e molti Centri di ricerca internazionali si impegnarono in un intenso lavoro sugli iperframmenti allo scopo di comprendere sia le modalità di interazione della nei nuclei, sia i relativi processi di decadimento (mesonici e non mesonici). A partire dal 1954, sotto la guida di Nico, iniziò a Padova una stretta collaborazione tra i gruppi teorici e sperimentali (Baldo Ceolin, Fry), durata quattro-cinque anni, allo scopo di studiare a fondo la fenomenologia degli iperframmenti. A questi lavori partecipò anche Luciano Fonda dell Università di Trieste.
5 Il primo problema affrontato è stato quello di ricercare la causa della discrepanza tra i dati sperimentali relativi all interazione - nucleone e i risultati teorici ottenuti da Wenzel (1956) nell ipotesi che l interazione iperone-nucleone fosse dovuta al solo mesone K con processi del tipo N+K A Padova si è avanzata l ipotesi che la reazione elementare + avesse un ruolo determinante nel meccanismo dell interazione tra la e il nucleone. Il potenziale - nucleone è stato calcolato seguendo il metodo di Brueckner Watson (è evidente l analogia tra i processi + e NN+) che, a quel tempo, era uno dei procedimenti standard per il calcolo del potenziale nucleone-nucleone. I primi risultati, presentati nel 1956 al Congresso Internazionale sulle Costanti Fondamentali della Fisica, sono stati ottenuti partendo dall ipotesi estrema che l interazione -nucleone avvenisse tramite il solo campo pionico. Si è dimostrato che, in tal caso, l andamento dell energia di legame della poteva essere riprodotto con discreta approssimazione in funzione del numero di massa degli iperframmenti se: a) la e la avevano la stesa parità b) la costante di accoppiamento pione-iperone era approssimativamente uguale a quella pione-nucleone. La ricerca ha fornito la prima indicazione, poi ritrovata in modo fenomenologico da Dalitz (CERN Conference 1958) che lo stato fondamentale del sistema -nucleone è quello di singoletto. Lichtenberg e Ross (1956) che indipendentemente avevano suggerito lo stesso modello ma non le ipotesi (a) e (b), indicavano come stato fondamentale quello di tripletto. I risultati ottenuti a Padova sono alla base del modello a simmetria globale di Gell- Mnn ( ) sviluppato tenendo conto esplicitamente delle ipotesi (a) e (b). L interazione iperone-nucleone è stata successivamente ripresa con maggior dettaglio, tenendo conto della varie combinazioni delle parità del mesone K e dei vari processi di interazione con scambio di pioni e di mesoni K. Si è confermato che il miglior accordo coni i dati sperimentali si ha assumendo che la e la abbiano la stessa parità, con costanti di accoppiamento pione-iperone e pione-nucleone praticamente uguali. E stato inoltre possibile dare una indicazione dell ordine di grandezza delle costanti di
6 accoppiamento del K con i nucleoni, trovando valori che in seguito sono stati confermati da Gourdin e Rimpault (1962) e da Nambu e Sakurai (1961). Purtroppo nei lavori padovani non sono state valutate le conseguenze di principio e la validità del tutto generale delle ipotesi (a) e (b). Si sono così solo intuite le implicazioni che queste potevano avere sulle simmetrie delle interazioni forti. Interessante, comunque è stata la possibilità di superare una delle obiezioni che si possono fare al metodi di calcolo impiegato, cioè quella di essersi basati su procedimenti teorici non immuni da critiche. In una serie di lavori si è dimostrato che dato il piccolo valore dell energia di legame della negli iperframmenti leggeri, i risultati dei calcoli sono insensibili, entro limiti abbastanza ampi, al variare dei raggi dei cores repulsivi che vengono introdotti in modo fenomenologico nel calcolo dei potenziali (1959). Inoltre, ammessa come valida l ipotesi (b), i potenziali iperone-nucleone possono essere tutti dedotti come combinazioni lineari di potenziali relativi ai diversi stati del sistema nucleonenucleone. In particolare, nel caso dell interazione -nucleone le caratteristiche essenziali di tutti i potenziali nucleone-nucleone richiesti (più precisamente la parte a lungo range dei potenziali) sono sperimentalmente ben note. Poiché il potenziale nucleone-nucleone di Brueckner e Watson riproduce queste caratteristiche, i risultati ottenuti risultano indipendenti dalle procedure di calcolo. Si è anche messo in evidenza come il potenziale + P presenti ambiguità assai più notevoli rispetto al potenziale N. Esso infatti richiede la conoscenza del potenziale nucleone-nucleone nello stato di tripletto con parità negative che, sperimentalmente, è poco noto. Per questo motivo, non sembra valido il suggerimento di Marshack e coll. (1958) su una possibile verifica delle simmetrie nelle interazioni forti in base al comportamento delle sezioni d urto differenziali + P. Accettato come processo fondamentale dell interazione -nucleone la reazione +, si sono riesaminate le modalità di decadimento degli iperframmenti in base ad un meccanismo diverso da quello proposto da Ruderman e Karplus (1956). E infatti possibile che l iperone legato decada quando si trova nello stato virtuale di (1958). Assumendo che il decadimento avvenga con le stesse modalità del decadimento libero, un processo di questo tipo permette di risalire, in modo diretto, al valore della costante di accoppiamento pione-iperone (considerando il decadimento mesonico dell iperframmento, nel problema interviene un solo vertice con interazione forte). Si è previsto che il rapporto di decadimento mesonico/non mesonico tende a saturarsi coni crescere del numero di massa e che possono aversi decadimenti mesonici con ioni positivi.
7 In conclusione, il lavoro svolto a Padova sulle interazioni forti contribuì ad approfondire alcuni aspetti della classififcazione delle particelle elmentari nota come simmetria unitaria. Grazie a Gell-Mann e Zweig si aprì successivamente il problema di capire se le particelle elementari avessero loro stesse una struttuta interna. Il modello a quark proposto costituisce oggi un campo di ricerca estremamente ricco di prospettive, anche se i quark non sono stati finora osservati. Ho visto Nico per l ultima volta pochi mesi prima della sua morte. Era curvo, fisicamente stanco, ma il sorriso era ancora quello del lontano Siamo rimasti insieme, nella sua bella casa, alcune ore, ricordando i periodi in cui avevamo lavorato insieme. Era estremamente lucido ed ancora teso a trovare una sintesi coerente dell immagine del mondo fedele alla realtà. Sentiva che la visuale scientifica, oggi così predominante, andava integrata con la ricchezza delle conoscenze umanistiche che sono alla base di tutte le grandi civiltà. Ad un certo momento mi chiese perchè scienziati di così grande valore come Steven Weinberg potessero essere tanto pessimisti da affermare: quanto più l universo diventa comprensibile, tanto più appare inutile. Mi venne in mente una frase di Freeman Dayson: non mi sento un estraneo nell universo. Quanto più l esamino e studio i particolari della sua architettura, tanto più trovo prove che l universo, in un certo senso, doveva già sapere che saremmo arrivati. Fabio, mi rispose, conosco Dayson, ma tu non hai risposto alla mia domanda.
La prima era della fisica subnucleare
La prima era della fisica subnucleare Lezioni d'autore di Claudio Cigognetti I quark VIDEO VIDEO Prime ipotesi di simmetria nella fisica nucleare (I) Heisenberg già nel 1932 e più tardi Wigner, trattarono
DettagliG.V. Margagliotti. Appunti di Introduzione alla Fisica Nucleare e Subnucleare a.a. 2017/18
G.V. Margagliotti Appunti di Introduzione alla Fisica Nucleare e Subnucleare a.a. 2017/18 2017 Indice 1 Preambolo 11 1.1 I costituenti fondamentali della materia............ 12 1.2 Elementarietà...........................
DettagliUNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI ROMA TOR VERGATA. REGISTRO DELLE LEZIONI (di cui all art. 39 del Regio Decreto 6 aprile 1924, n. 674)
Mod. 1/147 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI ROMA TOR VERGATA Facoltà di Scienze M.F.N. REGISTRO DELLE LEZIONI (di cui all art. 39 del Regio Decreto 6 aprile 1924, n. 674) di Fisica delle particelle elementari
DettagliLa scoperta delle particelle strane un nuovo numero quantico: la stranezza isospin e stranezza Lo zoo delle particelle SU(3)
La scoperta delle particelle strane un nuovo numero quantico: la stranezza isospin e stranezza Lo zoo delle particelle SU() La scoperta delle particelle strane I lavori pioneristici sulle particelle strane
DettagliAttualità del Pensiero di Nicolò Dallaporta in Fisica delle Particelle Elementari
Attualità del Pensiero di Nicolò Dallaporta in Fisica delle Particelle Elementari Giovanni Costa Padova, 30 Ottobre 2009 1 Il periodo in cui Nicolò Dallaporta si è occupato di problematiche teoriche della
DettagliBosone. Particella a spin intero, che obbedisce alla statistica di Bose-Einstein, che è opposta a quella di Fermi-Dirac.
Particelle ed Interazioni fondamentali Fermione. Particella a spin semintero, che obbedisce alla statistica di Fermi-Dirac, cioè due fermioni con gli stessi numeri quantici non possono coesistere in uno
DettagliFISICA NUCLEARE E SUBNUCLEARE II
Programma del del corso di di FISICA NUCLEARE E SUBNUCLEARE II A.A. A.A. 2005-2006 2005-2006 III III Trimestre Trimestre Carlo Carlo Dionisi Dionisi Testi Consigliati [ APP-CD] Appunti del corso di Carlo
DettagliProgramma del corso di Particelle Elementari
Programma del corso di Particelle Elementari 1. Le interazioni fondamentali 1.1 Costituenti elementari 1.2 Quark e colore 1.3 Il colore come carica dell interazione nucleare 1.4 Unità naturali 1.5 Interazione
DettagliFisica delle Interazioni Fondamentali. All'inizio del '900 due grandi rivoluzioni scientifiche. Meccanica Quantistica. Relatività Ristretta
Fisica delle Interazioni Fondamentali All'inizio del '900 due grandi rivoluzioni scientifiche Meccanica Quantistica Relatività Ristretta (più tardi anche Relatività Generale) ONDE GRAVITAZIONALI MECCANICA
DettagliFisica dei mesoni. Mesoni sono particelle con spin intero e interagisce coi barioni (nucleoni) attraverso le forze forti, elettromagnetiche e deboli
Fisica dei mesoni Mesone π e quello piu leggero nella famiglia dei mesoni E la particella che viene scambiato nell interazione forte nucleone-nucleone ed e quindi responsabile della maggiore componente
DettagliIntroduzione. (Appunti per il corso di Fisica Nucleare e Subnucleare 2015/16) Fiorenzo Bastianelli
Introduzione (Appunti per il corso di Fisica Nucleare e Subnucleare 2015/16) 28.9.2015 Fiorenzo Bastianelli Lo scopo del corso è dare una introduzione alla fisica nucleare e subnucleare. Per iniziare conviene
DettagliLe Interazioni Fondamentali delle Particelle Elementari
Le Interazioni Fondamentali delle Particelle Elementari Roberto Passante Dipartimento di Scienze Fisiche ed Astronomiche, Università di Palermo ITI Mottura, Caltanissetta, 27 Marzo 2009 Struttura dell
DettagliViolazione della Parità
Violazione della Parità Raffaele Pontrandolfi Corso di Astrosica e Particelle Elementari Motivazione Per spiegare l asimmetria nell universo tra particelle e antiparticelle bisogna trovare dei processi
DettagliQuarks sono fermioni di spin ½ e quindi esistono gli antiquarks. Struttura ripetuta di 3 particelle : u d s
Quarks sono fermioni di spin ½ e quindi esistono gli antiquarks Struttura ripetuta di 3 particelle : u d s con 3 quarks ½, 3/2 ++ Viola il principio di Pauli numero quantico colore (il principio di Pauli
DettagliAll'inizio del '900 due grandi rivoluzioni scientifiche. Relatività Ristretta. Meccanica Quantistica (più tardi anche Relatività Generale)
All'inizio del '900 due grandi rivoluzioni scientifiche Relatività Ristretta Meccanica Quantistica (più tardi anche Relatività Generale) Fisica delle Interazioni Fondamentali J. J. Thomson (1868-1957)
DettagliFisica Nucleare e Subnucleare II. Lezioni n. 1, 2
Fisica Nucleare e Subnucleare II Lezioni n. 1, 2 - Descrizione del corso e del programma - Richiami di argomenti da considerare gia noti: -Particelle elementari -Interazioni Fisica Nucleare e Subnucleare
DettagliLe Stringhe alla base del nostro Universo
Le Stringhe alla base del nostro Universo Michele Cicoli DESY, Amburgo Pesaro, 17 Dicembre 2009 Sommario Stato della conoscenza attuale sulle leggi alla base del nostro Universo Problemi fondamentali Soluzione:
DettagliSviluppi recenti della fisica sub-nucleare
Sviluppi recenti della fisica sub-nucleare Si intende fornire una breve quadro storico, ma aggiornato agli ultimi eventi, della ricerca dei costituenti subnucleari della materia. Carlo Maria Becchi, INFN
DettagliIntroduzione. (Appunti per il corso di Fisica Nucleare e Subnucleare 2018/19) Fiorenzo Bastianelli
Introduzione (Appunti per il corso di Fisica Nucleare e Subnucleare 2018/19) 18.9.2018 Fiorenzo Bastianelli Lo scopo del corso è dare una introduzione alla fisica nucleare e subnucleare. Per iniziare ricordiamo
Dettaglil'antimateria l'antimateria
noi e... l'antimateria l'antimateria Livio Lanceri - UniTS, Dipartimento di Fisica Prolusione all Anno Accademico 2014-2015 1 l antimateria nella stampa quotidiana nel 1996, pochi mesi dopo la fabbricazione
Dettagli1 Interazioni tra campi, teorie di Fermi e di Yukawa
1 Interazioni tra campi, teorie di Fermi e di Yukawa Costanti d accoppiamento Le teorie di campo libere che abbiamo analizzato fin qui descrivono la propagazione di particelle ed antiparticelle relativistiche
DettagliIntroduzione alla Fisica di EEE plus
Introduzione alla Fisica di EEE plus Emanuele Biolcati Liceo Classico Massimo D Azeglio 28 settembre 2018 Emanuele Biolcati 1 Poniamoci alcune domande 1 Raggi cosmici Cosa sono? Perché si studiano? Come
DettagliAdroni e quarks. MeV e 135 MeV rispettivamente e I =1,-1,0
Adroni e quarks L'interazione forte non distingue tra neutrone e protone, essi sono quasi degeneri in massa (938.3 939.6 MeV) Heisenberg ipotizzo' che neutrone e protone fossero due stati delle stessa
Dettagli2 LE QUATTRO FORZE FONDAMENTALI DELLA NATURA
2 LE QUATTRO FORZE FONDAMENTALI DELLA NATURA 184 2 LE QUATTRO FORZE FONDAMENTALI DELLA NATURA Forza elettromagnetica 184 2 LE QUATTRO FORZE FONDAMENTALI DELLA NATURA Forza elettromagnetica? Raggio massimo
DettagliPerché LHC? Breve viaggio nella fisica delle particelle. Paolo Gambino Università di Torino. Prali 24/4/2010 1
Perché LHC? Breve viaggio nella fisica delle particelle Paolo Gambino Università di Torino Prali 24/4/2010 1 Alla ricerca della semplicità LHC è una straordinaria avventura: una sfida tecnologica senza
DettagliLezioni LINCEI per la Scuola Il nucleo atomico
Lezioni LINCEI per la Scuola Il nucleo atomico Roberto Casalbuoni Dipartimento di Fisica e Astronomia, Sezione INFN, Istituto G. Galilei per la Fisica Teorica (GGI), Terza Cultura Firenze - casalbuoni@fi.infn.it
DettagliIstituzioni di Fisica Nucleare e Subnucleare Prof. A. Andreazza. Guida allo studio
Istituzioni di Fisica Nucleare e Subnucleare Prof. A. Andreazza Guida allo studio Libri di testo A. Das and T. Ferbel. Introduction to nuclear and particle physics - 2. ed. World Scientific, 2003 Bogdan
DettagliCenni di Fisica Nucleare
Cenni di Fisica Nucleare Densita' costante r~ r (numero di nucleoni) 1/3 Dimensione finita dei nuclei Cenni di Fisica Nucleare Nomenclatura: N. massa= N. protoni+n. Neutroni = Z+N Simbolo chimico: Ca,
DettagliDivagazioni sulla fisica delle particelle. La struttura della materia Le particelle fondamentali Le interazioni fondamentali
Divagazioni sulla fisica delle particelle La fisica delle particelle come pretesto per fare alcune semplici considerazioni di fisica La struttura della materia Le particelle fondamentali Le interazioni
DettagliLe Tesi in Fisica Teorica per la Laurea Magistrale in Fisica
Le Tesi in Fisica Teorica per la Laurea Magistrale in Fisica Facoltá di Scienze M.F.N. 24 Gennaio 2010 La tesi nel curriculum di Fisica Teorica La tesi è l attività più significativa della laurea magistrale
DettagliCenni di Fisica Nucleare
Cenni di Fisica Nucleare Densita' costante r~ r (numero di nucleoni) 1/3 Dimensione finita dei nuclei Cenni di Fisica Nucleare Nomenclatura: N. massa= N. protoni+n. Neutroni = Z+N Simbolo chimico: Ca,
DettagliVITA, MORTE E MIRACOLI DEL MODELLO STANDARD
VITA, MORTE E MIRACOLI DEL MODELLO STANDARD Una stella media delle dimensioni del Sole ha una massa di circa 10^33 g, ma per indagare la natura di questi giganti la scienza sta studiando particelle con
DettagliUNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI ROMA TOR VERGATA. REGISTRO DELLE LEZIONI (di cui all art. 39 del Regio Decreto 6 aprile 1924, n. 674)
Mod. 1/147 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI ROMA TOR VERGATA Facoltà di Scienze M.F.N. REGISTRO DELLE LEZIONI (di cui all art. 39 del Regio Decreto 6 aprile 1924, n. 674) di Fisica delle particelle elementari
DettagliIntroduzione alle particelle elementari
Introduzione alle particelle elementari Christian Ferrari Liceo di Locarno Sommario 1 Introduzione Quadro generale e dimensioni del mondo microscopico Atomi, nuclei e nuove particelle Le particelle elementari
DettagliInternational Masterclasses 2019
International Masterclasses 2019 Bologna, 25 e 26 febbraio 2019 http://www.bo.infn.it/masterclass/2019/index.html Masterclass Siamo alla XV edizione (a Bologna alla IX) L Iniziativa fa parte delle Masterclass
DettagliAppendice 11 Coefficienti di Clebsch-Gordan
Appendice 11 Coefficienti di Clebsch-Gordan Corso di Fisica Nucleare e SubNucleare II Professor Carlo Dionisi A.A. 2008-2009 Spin e momento angolare La terra, nel suo moto, trasporta due speci di momento
DettagliI Neutrini e l'asimmetria tra la materia e l'antimateria nell'universo
I Neutrini e l'asimmetria tra la materia e l'antimateria nell'universo Journal Club 20 marzo 2015 Serena Palazzo Il Modello Standard Teoria fisica che descrive le componenti prime della materia e le loro
DettagliPERCHE LHC? Perche acceleratori a energie sempre maggiori? Cos è il bosone di Higgs?
PERCHE LHC? Perche acceleratori a energie sempre maggiori? Cos è il bosone di Higgs? La fisica delle particelle elementari e governata dalle leggi della Relativita e della Meccanica Quantistica. Perché
DettagliCosmologia e particelle
Cosmologia e particelle Ivan De Mitri Dipartimento di Fisica Università di Lecce Istituto Nazionale di Fisica Nucleare Due domande fondamentali: Quali sono i costituenti fondamentali della materia? Quali
DettagliDOMANDE PER CAPIRE LA FISICA
INTRODUZIONE Questo libro ha lo scopo di introdurre in modo semplice alcuni interessantissimi argomenti di fisica moderna, che tengono molto impegnati gli scienziati di tutto il mondo e affascinano gli
DettagliLa statistica delle particelle elementari
La statistica delle particelle elementari Eq. Klein-Gordon per particelle di spin 1 Eq. Dirac per particelle di spin 1/2 produzione in coppia di particelle e antiparticelle Statistica di Bose-Einstein:
DettagliSTUDIO DI RISONANZE BARIONICHE ATTRAVERSOLezione LA FOTOPRODUZION. FOTOPRODUZIONE DI MESONI SCALARI, VETTORIALI E DI PARTICELLE STRANE (I Parte)
STUDIO DI RISONANZE BARIONICHE ATTRAVERSO LA FOTOPRODUZIONE DI MESONI SCALARI, VETTORIALI E DI PARTICELLE STRANE (I Parte) Lezione 22 22 1 / 22 RICHIAMI DI QCD PRINCIPALI CARATTERISTICHE DELLA QCD (Cromodinamica
DettagliLa Dinamica. Principi fondamentali. Le Forze. Lezione 4
La Dinamica. Principi fondamentali. Le Forze. Lezione 4 Dinamica La Dinamica studia il movimento indagandone le cause, ovvero considera quali sono le cause che determinano qualche effetto sul movimento.
DettagliParticelle elementari ed interazioni fondamentali
Particelle elementari ed interazioni fondamentali Napoli, 14 Febbraio 2012 Esistono sicuramente domande che, da sempre, ci coinvolgono... Come è fatto il mondo (la realtà) che ci circonda? Possiamo comprenderla?
DettagliCome esempio consideriamo i nuclei 1 3 H e 2 3 He che differiscono nelle loro proprietà
Il formalismo dello spin isotopico Le proprietà dei nuclei isobari sono estremamente diverse a seconda del diverso numero atomico Z e di conseguenza del numero di neutroni N = A Z. Questi nuclei hanno
DettagliLezione 19 Fisica nucleare
Lezione 19 Fisica nucleare Nucleo Il nucleo atomico è costituito da nucleoni (N), ovvero: protoni (p) e neutroni (n). Il numero di p è caratteristico di ogni elemento; è detto numero atomico ed è indicato
DettagliModello Standard e oltre. D. Babusci MasterClass 2007
Modello Standard e oltre D. Babusci MasterClass 2007 Fisica delle Particelle Elementari (FdP) Si interessa del comportamento fisico dei costituenti fondamentali del mondo, i.e. di oggetti al contempo molto
DettagliRadioattività. 1. Massa dei nuclei. 2. Decadimenti nucleari. 3. Legge del decadimento XVI - 0. A. Contin - Fisica Generale Avanzata
Radioattività 1. Massa dei nuclei 2. Decadimenti nucleari 3. Legge del decadimento XVI - 0 Nucleoni Protoni e neutroni sono chiamati, indifferentemente, nucleoni. Il numero di protoni (e quindi di elettroni
DettagliCHIMICA: studio della struttura e delle trasformazioni della materia
CHIMICA: studio della struttura e delle trasformazioni della materia!1 Materia (materali) Sostanze (omogenee) Processo fisico Miscele Elementi (atomi) Reazioni chimiche Composti (molecole) Miscele omogenee
DettagliCapitolo 1. Introduzione
Capitolo 1 Introduzione Nel corso del XIX secolo i progressi della chimica e gli sviluppi della teoria dell elettricità e del magnetismo avevano consolidato l idea che la materia fosse costituita da atomi,
DettagliIntroduzione all esperimento LHCb e all analisi dei dati. Lucio Anderlini Istituto Nazionale di Fisica Nucleare - Firenze
Introduzione all esperimento LHCb e all analisi dei dati. Lucio Anderlini Istituto Nazionale di Fisica Nucleare Firenze 8 febbraio 2017 Modena 1 Predizione dell antimateria Meccanica Relativistica Erwin
DettagliL idea inizia con lo studio sistematico della dipendenza della stranezza dalla carica elettrica di mesoni e barioni di vario tipo.
Costituenti di mesoni e barioni: quark L apparente disordine e disorganizzazione nello zoo delle particelle scoperte nell arco di qualche decennio può essere ricondotto a più semplici e prevedibili strutture.
Dettagliintroduzione alla fisica subnucleare
introduzione alla isica subnucleare AA 2006/07 Giovanni Busetto 1 la isica subnucleare oggi gli elementi del Modello Standard AA 2006/07 Giovanni Busetto 2 la isica subnucleare oggi 3 interazioni ondamentali
DettagliATOMO. Legge della conservazione della massa Legge delle proporzioni definite Dalton
Democrito IV secolo A.C. ATOMO Lavoisier Proust Legge della conservazione della massa Legge delle proporzioni definite Dalton (808) Teoria atomica Gay-Lussac volumi di gas reagiscono secondo rapporti interi
DettagliCenni di fisica moderna
Cenni di fisica moderna 1 fisica e salute la fisica delle radiazioni è molto utilizzata in campo medico esistono applicazioni delle radiazioni non ionizzanti nella terapia e nella diagnosi (laser per applicazioni
DettagliIstituzioni di Fisica Nucleare e Subnucleare. Lezione n. 26
Istituzioni di Fisica Nucleare e Subnucleare prof. Francesco Ragusa Università degli Studi di Milano Lezione n. 6 19.1.014 anno accademico 014-015 Fisica e Tecnologia: Antimateria e PET Positron Emission
DettagliPARITA. Parità Parità intrinseca Conservazione della Parità
PARITA Parità Parità intrinseca Conservazione della Parità PARITÀ L operatore di inversione spaziale è una trasformazione discreta che inverte il segno delle tre coordinate spaziali: P x, y, z -x, -y,
DettagliIl modello standard, teoria delle stringhe, cosmologia, e molto altro
Il modello standard, teoria delle stringhe, cosmologia, e molto altro Associazione Urania Martedì 11 giugno 2013 Stefano Covino INAF/Osservatorio Astronomico di Brera Cosa sono le stringhe? La teoria delle
DettagliL'origine della massa e il bosone di Higgs. Massimo Casarsa Istituto Nazionale di Fisica Nucleare Sezione di Trieste
L'origine della massa e il bosone di Higgs Massimo Casarsa Istituto Nazionale di Fisica Nucleare Sezione di Trieste Trieste Next 28 29 30 settembre 2012 Scaletta ➊ Parte I: breve introduzione sul Modello
DettagliProblema Cosmologico e Modello Standard Fernando Palombo
Problema Cosmologico e Modello Standard Fernando Palombo Per queste trasparenze: http://idefix.mi.infn.it/~palombo/didattica/cpviolation/ Lezione3-Cosmologia-ModelloStandard.pdf Bibliografia BaBar Physics
DettagliStruttura della materia
Struttura della materia L Atomo L Atomo é il componente base della materia. Ogni oggetto materiale esistente nell universo é costituito da atomi; gli animali, le piante, la terra, l aria, il Sole e le
DettagliEccitazioni nucleari. Capitolo Spettro rotazionale
Capitolo 1 Eccitazioni nucleari 1.1 Spettro rotazionale Consideriamo un nucleo pari pari, con spin zero, che abbia però una deformazione permanente. Supponiamo inoltre che il nucleo goda di una simmetria
DettagliEccitazioni nucleari
1 Spettro rotazionale Lezione 28 Eccitazioni nucleari Consideriamo un nucleo pari pari, con spin zero, che abbia però una deformazione permanente. Supponiamo inoltre che il nucleo goda di una simmetria
DettagliMateria e forze alla scala subatomica: il nucleo atomico, le particelle elementari
Materia e forze alla scala subatomica: il nucleo atomico, le particelle elementari Andrea Bizzeti Università di Modena e Reggio Emilia Dipartimento di Scienze Fisiche, Informatiche e Matematiche Modena,
DettagliUnbowed, Unbent, Unbroken
Unbowed, Unbent, Unbroken L ATOMO E LE SUE PROPRIETÀ STRUTTURA DELL ATOMO Carica Massa Protoni = particelle a carica positiva +1,6 x 10-19 C 1,67 x 10-27 Kg Elettroni = particelle a carica negativa -1,6
DettagliTEORIA E FENOMENOLOGIA DEI NUCLEI E DEGLI ADRONI
TEORIA E FENOMENOLOGIA DEI NUCLEI E DEGLI ADRONI TEORIA E FENOMENOLOGIA DEI NUCLEI E DEGLI ADRONI Atom Nucleus Nucleon 10-10 m 10-14 m 10-15 m nucleo neutrone protone nucleoni nucleo neutrone protone pione
DettagliLe particelle elementari e la fisica di frontiera a LHC
Le particelle elementari e la fisica di frontiera a LHC Valentina Zaccolo 26/03/19 e INFN Trieste Valentina Zaccolo Particelle e LHC Università 1 Dal mondo visibile... Dal macro al micro 26/03/19 Valentina
DettagliNapoli, 15 Febbraio /04/2013 F. Conventi
Napoli, 15 Febbraio 2013 Esistono sicuramente domande che, da sempre, ci coinvolgono... Come è fatto il mondo (la realtà) che ci circonda? Possiamo comprenderla? (o descriverla)? Se sì, come? (quale linguaggio
DettagliCenni di Fisica del Nucleo
Capitolo 8 Cenni di Fisica del Nucleo 8.1 Proprietà generali dei nuclei In questo capitolo affrontiamo lo studio dei nuclei. Un nucleo è un insieme di neutroni e protoni legati insieme ( incollati ) dalla
DettagliPROGETTO AMICI DI SCIASCIA. Fisica delle particelle
PROGETTO AMICI DI SCIASCIA Fisica delle particelle TEMI TRATTATI NELLA PRESENTAZIONE 1. STORIA DELLA FISICA DELLE PARTICELLE 2. COME E FATTO L ATOMO? IPOTESI SULLA STRUTTURA DELL ATOMO 3. LA FISICA DELLE
DettagliATOMO. Legge della conservazione della massa Legge delle proporzioni definite Dalton
Democrito IV secolo A.C. ATOMO Lavoisier Proust Legge della conservazione della massa Legge delle proporzioni definite Dalton (1808) Teoria atomica Gay-Lussac volumi di gas reagiscono secondo rapporti
Dettagli70 anni fa il primo esperimento Conversi-Pancini-Piccioni. Carlo M. Becchi
70 anni fa il primo esperimento Conversi-Pancini-Piccioni Carlo M. Becchi La radiazione cosmica penetrante risultati principali 1937 Neddermeyer e Anderson scoprono nella radiazione cosmica penetrante
DettagliL Atomo da Ipotesi a Oggetto di Studio
Ipotesi Atomica L Ipotesi atomica (Dalton, 1811) spiega: Proporzioni nelle reazioni chimiche Elettrolisi (F = Ne) Struttura cristalli; Definizione di temperatura L Atomo da Ipotesi a Oggetto di Studio
DettagliLeptoni. Reattore 150 MW, un antineutrino ogni E=10 MeV, 1020 al secondo. A una distanza d=10m
Leptoni La scoperta diretta del anti/neutrino elettronico: reazione beta inversa: 1) serve un grosso flusso di antineutrini a causa delle piccolissime sezioni d'urto 2) distinguere questa reazione da un
DettagliItinerario del viaggio
Itinerario del viaggio Massimo Passera Treviso - 01/02/2013 1 Massimo Passera Treviso - 01/02/2013 2 Le 4 interazioni fondamentali! Elettromagnetiche! Deboli! Forti! Gravitazionali Interazione elettromagnetica
DettagliEsploriamo la chimica
1 Valitutti, Tifi, Gentile Esploriamo la chimica Seconda edizione di Chimica: molecole in movimento Capitolo 7 Le particelle dell atomo 1. La natura elettrica della materia 2. Le particelle fondamentali
DettagliFisica Nucleare e Subnucleare
Curriculum di Fisica Nucleare e Subnucleare è rivolto allo studio sperimentale dei fenomeni che interessano nuclei e particelle elementari al fine di una più completa conoscenza delle interazioni fondamentali
Dettaglit mc 2 x = ct = c 200 MeV f La fisica dei mesoni
La fisica dei mesoni Nel 1935 Yukawa propose un potenziale per rappresentare l interazione N-N come uno scambio di particelle che desse origine alla forza nucleare (come il potenziale ed il campo e.m.
DettagliInterazioni tra campi, teorie di Fermi e di Yukawa
Interazioni tra campi, teorie di Fermi e di Yukawa Appunti per il corso di Teoria dei Campi 1-010/11) Fiorenzo Bastianelli 1 Costanti d accoppiamento Le teorie di campo libere che abbiamo analizzato fin
DettagliFabio Mantovani
Stage Edizione 2014 Fabio Mantovani mantovani@fe.infn.it Introduzione alla fisica nucleare Breve storia dell atomo I costituenti dei nuclei atomici Leggi di conservazione Scale di lunghezza, massa e tempo
DettagliIntroduzione alla meccanica quantistica. Vincenzo Barone
Accademia delle Scienze di Torino 9 novembre 2017 Introduzione alla meccanica quantistica Vincenzo Barone barone@to.infn.it Parte I: Le basi della meccanica quantistica (questioni didattiche) Parte II:
DettagliParticelle e Interazioni Fondamentali
Sylvie Braibant Giorgio Giacomelli Maurizio Spurio Particelle e Interazioni Fondamentali Il mondo delle particelle Febbraio 2009 Springer Prefazione Questo libro intende fornire le conoscenze teoriche
DettagliIl Modello Standard delle particelle
Il Modello Standard delle particelle Vittorio Del Duca INFN LNF Stages Estivi 12 giugno 2012 Elementi La materia è fatta di elementi con definite proprietà chimiche Atomi Ciascun elemento ha come mattone
DettagliInterazioni Elettrodeboli. Lezione n. 15
Interazioni Elettrodeboli prof. Francesco Ragusa Università di Milano Lezione n. 15 28.11.2017 Corrente adronica debole Decadimento del mesone π Decadimento del leptone τ: τ π ν τ Proprietà isotopiche
DettagliORBITALI E CARATTERISTICHE CHIMICHE DEGLI ELEMENTI
ORBITALI E CARATTERISTICHE CHIMICHE DEGLI ELEMENTI Nelle reazioni chimiche gli atomi reagenti non cambiano mai la loro natura ( nucleo ) ma la loro configurazione elettronica. Nello specifico ad interagire
DettagliBig Bang ed Evoluzione dell Universo. NUOVO ISTITUTO CARDUCCI SIENA 03 DICEMBRE 2010 DOCENTE : Angela Dami
Big Bang ed Evoluzione dell Universo NUOVO ISTITUTO CARDUCCI SIENA 03 DICEMBRE 010 DOCENTE : Angela Dami Universo stazionario Redshift dello spettro delle radiazioni emanate dalle galassie Scoperta di
DettagliBreve storia della non conservazione della parità
Breve storia della non conservazione della parità Elio Fabri L antefatto: nucleo e forza nucleare Questa storia vuol essere breve, e quindi molti fatti e passi importanti dovranno essere tralasciati; ma
DettagliIl curriculum magistrale in Fisica Teorica
Il curriculum magistrale in Fisica Teorica Scopo principale: è quello di fornire basi solide e complete per una piena comprensione e capacità di sviluppo ulteriore riguardo a: - studio e modellizzazione
DettagliIl modello standard delle particelle. marzo Il modello standard - Claudio Cereda
Il modello standard delle particelle 1 Il modello standard delle particelle 2 Bibliografia 3 Approccio storico culturale epistemologico Weinberg Steven: il sogno dell'unità dell'universo, Mondadori, 1993
DettagliIstituzioni di Fisica Nucleare e Subnucleare Prof. A. Andreazza. Introduzione
Istituzioni di Fisica Nucleare e Subnucleare Prof. A. Andreazza Introduzione Presentazione Prof. Attilio Andreazza Contatti: uff.: IV piano edificio LITA: sono sempre disponibile a parlare degli argomenti
DettagliLA STRUTTURA DELL ATOMO
Capitolo 4 LA STRUTTURA DELL ATOMO N.B I concetti proposti sulle slide, in linea di massima seguono l ordine e i contenuti del libro, ma!!!! Ci possono essere delle variazioni Prof. Vincenzo Leo - Chimica
DettagliFAM A+B C. Considera la disintegrazione di una particella A in due particelle B e C: A B +C.
Serie 19: Relatività VIII FAM C. Ferrari Esercizio 1 Collisione completamente anelastica Considera la collisione frontale di due particelle A e B di massa M A = M B = M e v A = v B = 3/5c, tale che alla
DettagliAstrofisica e particelle elementari
Astrofisica e particelle elementari aa 29-1 Lezione 3 Particelle Interazioni Sezioni d urto Simmetrie e invarianze Bruno Borgia Adroni e leptoni Possiamo distinguere le particelle stabili in due grandi
DettagliIntroduzione generale alla fisica. Maximiliano Sioli CdL Matematica
Introduzione generale alla fisica Maximiliano Sioli CdL Matematica Che cos è (e che cosa non è) la fisica Che cosa studia e che cosa non studia Etimo: Fisica (fisis) Natura Origini: fino alla fine del
DettagliLA STRUTTURA DEGLI ATOMI GLI SPETTRI ATOMICI DI EMISSIONE
LA STRUTTURA DEGLI ATOMI GLI SPETTRI ATOMICI DI EMISSIONE LA RADIAZIONE ELETTROMAGNETICA LA RADIAZIONE ELETTROMAGNETICA LA RADIAZIONE ELETTROMAGNETICA LO SPETTRO ELETTROMAGNETICO LA QUANTIZZAZIONE DELL
DettagliUNIVERSO SPECULARE (MIRROR UNIVERSE)
UNIVERSO SPECULARE (MIRROR UNIVERSE) Seminari di Fisica Dipartimento di Fisica dell Universita di Torino 14 marzo 2017 Alessandro Bottino Quali motivazioni per l esistenza di un Universo Speculare (US)?
DettagliCALCOLO DELLA STRUTTURA MOLECOLARE: 1. LE SUPERFICI DI ENERGIA POTENZIALE E L APPROSSIMAZIONE DI BORN-OPPENHEIMER
CALCOLO DELLA STRUTTURA MOLECOLARE: 1. LE SUPERFICI DI ENERGIA POTENZIALE E L APPROSSIMAZIONE DI BORN-OPPENHEIMER 1 COSA E UNA MOLECOLA Tutti gli atomi a piccola distanza si attraggono (forze di van der
DettagliLe radiazioni e la loro misura
Le radiazioni e la loro misura Le radiazioni e le radiazioni ionizzanti Nuclei, radioattività, reazioni nucleari Einstein, la legge E = mc 2 e l'energia nucleare Uso degli strumenti di misura Che cosa
Dettagli