Ufficio del Garante Regionale dei Diritti dei Minori. MSNA in PUGLIA Il sistema di accoglienza e integrazione, tra buone prassi e criticità

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1 Ufficio del Garante Regionale dei Diritti dei Minori MSNA in PUGLIA Il sistema di accoglienza e integrazione, tra buone prassi e criticità

2 MSNA in Puglia La nostra Regione, per caratteristiche geografiche, per la presenza di numerosi porti e per quella dei C.A.R.A. risulta particolarmente coinvolta dalla presenza di Minori Stranieri soli provenienti dalla Grecia o da altri paesi via mare o trasferiti a seguito di sbarchi sulle coste della Sicilia, in particolare da Lampedusa.

3 Le Presenze, dal Report Nazionale Il report nazionale della Direzione generale dell immigrazione e delle politiche di integrazione al 30 settembre 2013 segnala la presenza di 461 MSNA in Puglia, al quinto posto in Italia, con il 7,4% rispetto delle presenze. Va sottolineato l elevato numero degli irreperibili, 264

4 La Densità delle presenze rispetto ai MINORI FUORI FAMIGLIA Nell ambito del fenomeno dei minori fuori famiglia, come riportato dal IV rapporto sui Minori Fuori Famiglia in Puglia a cura dell Assessorato regionale al Welfare, la Puglia vede un costante incremento della presenza di minori separati dalle famiglie di origine e per oltre l 80% ospitati in comunità. Al 2012 viene registrato un incremento del 69% in più rispetto al 2007

5 Rispetto ai minori presenti in comunità si tratta per la quasi totalità di ragazzi di sesso maschile e di età tra i 15 e i 18 anni, nei confronti dei quali si riscontrano ancora numerose disomogeneità nel sistema complessivo di accoglienza, e si rende necessario rafforzare i dispositivi di tutela dei diritti dalla fase dell intercettazione a quella di identificazione e di presa in carico.

6 Gli Anelli deboli nel sistema di protezione Si segnalano casi di ritardo nel collocamento in strutture idonee prodotti anche da procedure di accertamento dell età svolte sommariamente nei luoghi di sbarco, con il conseguente trasferimento di Minori soli come adulti, in condizioni di promiscuità, e spesso a rischio di abuso e di tratta, oltre che a rischio di espulsione o riammissione verso paesi terzi.

7 La presa in carico da parte dei Comuni: una criticità rilevante Il collocamento in strutture idonee all accoglienza di minori comporta la presa in carico da parte dei servizi sociali degli EE.LL., cui sono attribuiti i relativi costi. Per i MSNA richiedenti asilo, rientranti nelle competenze del Dip. libertà civili del Ministero dell Interno, gli EE.LL. possono chiedere il rimborso delle spese alle prefetture dal momento della formalizzazione della domanda

8 A proposito di accesso al riconoscimento di protezione internazionale Si riscontrano ritardi e/o scarse informazioni, in alcuni casi mancato accesso alla procedura. La carenza di informazioni rappresenta un punto di debolezza in molti passaggi del percorso di accoglienza

9 Carenze nelle azioni di orientamento legale (l ultimo rapporto di monitoraggio «Praesidium» registra la presenza strutturata di tale servizio solo in 5 comunità del barese) Scarsa presenza di mediazione culturale (sempre il rapporto «Praesidium» segnala solo 5 comunità in provincia di Bari e una in provincia di Foggia con un intervento strutturato di mediazione)

10 Un anello strategico: la nomina dei Tutori Ritardi nella ratifica del provvedimento di affidamento e di nomina dei Tutori: Bari: una media di 3-4 mesi Taranto: dai 4 ai 5 mesi Foggia: dai 6 mesi ad un anno Brindisi e Lecce, 3 mesi per la ratifica dell affidamento, 1 mese sino a 5 per la nomina del tutore

11 Formazione professionale e inserimento lavorativo Prassi disomogenee sul territorio regionale. Tra il 1 gennaio e il 30 settembre 2012 solo 3 minori hanno avuto accesso a tirocini formativi. La stessa iscrizione ai centri per l impiego risulta difforme in quanto a omogeneità dei requisiti richiesti, soprattutto per il riconoscimento dei titoli di studio

12 Non risulta uniforme la prassi di iscrizione all anagrafe dei residenti Né la prassi per il rilascio del codice fiscale Nemmeno la prassi per l iscrizione al servizio sanitario regionale

13 Le verifiche sull accoglienza in comunità sono di competenza degli enti locali, in realtà sono poche le amministrazioni che vi provvedono con regolarità. Salvo il Comune di Bari, che ha previsto una forma di Convenzione «vincolante» rispetto ai servizi offerti, nelle diverse comunità pugliesi si registrano modelli di accoglienza ( e di servizi offerti) molto differenti

14 L Accoglienza dei MSNA come persone Le esperienze di cui molti, se non tutti, i MSNA sono portatori includono spesso passaggi violenti e di estremo disagio, psicologico e fisico. E necessario contemplare nel sistema di protezione la presenza di Unità specializzate nella presa in carico di condizioni riferibili a disturbi posttraumatici. Si registra, infatti, in alcuni casi una tendenza alla psichiatrizzazione di ragazzi che necessiterebbero, invece, di trattamenti specifici

15 Tra le buone prassi Il consiglio territoriale per l immigrazione della Prefettura di Bari, sez. minori, ha prodotto un Vademecum per l accoglienza dei MSNA, frutto del lavoro di più soggetti, istituzionali e non. Obiettivo è condividere, e sensibilizzare, tutti gli operatori a vario titolo coinvolti e responsabili del sistema ad operare con standard comuni

16 La formazione dei Tutori Volontari E prossimo l avvio del primo percorso di formazione di Tutori Legali Volontari, a cura dell Ufficio Garante Minori, con la collaborazione di Autorità giudiziaria, Provincia di Bari, Associazioni e Ordini Professionali Sono stati ammessi per questa prima esperienza 300 aspiranti Tutori residenti nelle province Bari e Bat Obiettivo del percorso è quello di formare figure motivate e preparate a svolgere uno dei ruoli più delicati e rilevanti nella protezione e nell accesso ai diritti da parte dei Minori privi di potestà genitoriale. L elenco di tutori formati verrà messo a disposizione dei Tm e dei giudici tutelari dall Ufficio Garante

17 Una prospettiva necessaria La complessità del sistema di accoglienza, in particolare se si pensa all età dei minori, che pone seriamente la questione dei neomaggiorenni, alla frequente evenienza di quanti vengono riconosciuti minori solo dopo il collocamento presso i CARA e alla difficoltà della presa in carico registrata da molte amministrazioni locali rende necessaria l istituzione di un organismo regionale interassessorile che coinvolga tutti i soggetti responsabili dei diversi passaggi.

18 In attesa di Linee Guida nazionali Urgente armonizzare a livello regionale: Le procedure di presa in carico La tempestività nell apertura dei provvedimenti di tutela Gli standard dell offerta assicurata dalle comunità I percorsi di inserimento scolastico e lavorativo e quelli di autonomizzazione