CRITERI DI SOSTENIBILITÀ DEI BIOLIQUIDI: PUNTI CRITICI E DUBBI DEGLI OPERATORI

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1 Milano 17 settembre 2009 Seminario tecnico La nuova direttiva europea sull uso dell energia da fonti rinnovabili CRITERI DI SOSTENIBILITÀ DEI BIOLIQUIDI: PUNTI CRITICI E DUBBI DEGLI OPERATORI APER Associazione Produttori di Energia da Fonti Rinnovabili

2 1. Art.17, comma 1, ultimo paragrafo biocarburanti e i bioliquidi prodotti a partire da rifiuti e residui diversi dai residui dell agricoltura, dell acquacoltura, della pesca e della silvicoltura devono soddisfare soltanto i criteri di sostenibilità definiti al paragrafo 2 (riduzione 35% gas serra) per i biocarburanti e bioliquidi prodotti a partire da rifiuti dell agroindustria o dell industria di lavorazione del legno ecc. non valgono i criteri di sostenibilità sulla provenienza della materia prima originariamente utilizzata? 2. Art. 17, comma 2, ultimo paragrafo Nel caso di biocarburanti e di bioliquidi prodotti in impianti già in servizio il 23 gennaio 2008, il primo comma si applica a decorrere dal 1o aprile Si intende il primo comma (ovvero riduzione del 35%) o il primo capoverso del secondo comma? In sostanza quindi sono tutti i criteri di sostenibilità ad essere applicabili dal 2013 o solo la riduzione di CO2?

3 3. Art. 17, comma 3 e seguenti I biocarburanti e i bioliquidi presi in considerazione ai fini di cui al paragrafo 1, lettere a), b) e c), non sono prodotti a partire da materie prime ottenute su terreni che ( ) Le aree protette dell art.17, dalle quali le biomasse non potranno provenire (foreste primarie, terreni boschivi,ecc ) dovranno essere esplicitamente elencate? Ci si attende in sostanza una lista di aree chiaramente identificate o perimetrate o ricondotte a sistemi di classificazione esistenti e riconosciuti (es. Rete natura 2000)? 4. Art.17, comma 4, lettere b), c) La definizione di zona boschiva continua andrebbe meglio definita. Queste disposizioni varranno sia per i boschi naturali che per quelli artificiali costituiti con il fine di incrementare la produzione legnosa e delle altre attività economiche connesse? (Paradossalmente in questi casi potrebbe essere consentito il taglio per la produzione di legna da ardere o per pasta di cellulosa ma non per la produzione di bioliquidi) Andrebbero inoltre opportunamente considerate anche le biomasse provenienti dalla corretta gestione delle aree forestali al fine della loro conservazione, permettendo l impiego dei residui forestali. Questo concetto assume particolare importanza in zone caldo aride tra cui alcune aree del bacino del Mediterraneo dove la corretta gestione del bosco e del sottobosco rappresenta uno degli strumenti utilizzabili al fine di controllare il fenomeno degli incendi

4 5. Art. 17, comma 4, ultimo capoverso Le disposizioni del presente paragrafo non si applicano se, al momento dell ottenimento delle materie prime, i terreni avevano lo stesso status che nel gennaio 2008 Cosa significa? Qual è la ratio di questa disposizione? 6. Art. 17, comma 6 Le materie prime agricole coltivate nella Comunità e utilizzate per la produzione di biocarburanti e di bioliquidi presi in considerazione ai fini di cui al paragrafo 1, lettere a), b) e c), sono ottenute nel rispetto delle prescrizioni ( ) del regolamento (CE) n. 73/2009 del Consiglio, ( ) e conformemente ai requisiti minimi per il mantenimento di buone condizioni agricole e ambientali ( ) Cosa ne pensa la Commissione delle critiche sollevate da alcune associazioni riguardo il fatto che la legislazione europea già prevede molti criteri di sostenibilità dei prodotti agricoli e si potrebbe andare a produrre una norma ridondante?

5 7. Art. 17, comma 8 Ai fini di cui al paragrafo 1, lettere a), b) e c), gli Stati membri non rifiutano di prendere in considerazione, sulla base di altri motivi di sostenibilità, i biocarburanti e i bioliquidi ottenuti conformemente al presente articolo. Cosa significa? Che i bioliquidi possono rispondere anche a criteri di sostenibilità diversi da quelli indicati nella direttiva? O si riferisce a criteri aggiuntivi a quelli individuati dalla direttiva? Chi vigilerebbe sull equipollenza degli altri criteri con quelli previsti dalla direttiva? 8. Art. 17, comma 9 Entro il 31 dicembre 2009 la Commissione riferisce sui requisiti di un regime di sostenibilità per gli usi energetici della biomassa, ad eccezione dei biocarburanti e dei bioliquidi. ( ) A che punto sono i lavori? I criteri che verranno proposti quando e come verranno applicati? Quali relazioni ci sono tra questi criteri ed il lavoro del CEN, curato in Italia dal CTI?

6 9. Art.18, comma 1 Quando i biocarburanti e i bioliquidi devono essere presi in considerazione ai fini di cui all articolo 17, paragrafo 1, lettere a), b) e c), gli Stati membri impongono agli operatori economici l obbligo di dimostrare che sono stati rispettati i criteri di sostenibilità di cui all articolo 17, paragrafi da 2 a 5 ( ) Secondo il parere della Commissione come dovrebbero essere implementati i criteri di sostenibilità ed assicurato che i bioliquidi presi in considerazione per il calcolo della percentuale di FER rispondano effettivamente a tali criteri? Attraverso quali strumenti? I criteri di sostenibilità si fondano sulla provenienza della materia prima e sulle emissioni nel suo ciclo di vita. Si è considerato di affrontare nella valutazione della sostenibilità complessiva di un olio anche aspetti relativi ai suoi possibili usi alternativi? (ad esempio il tanto contestato impiego ad usi energetici di alcuni oli alimentari rispetto all impiego di oli non alimentari quali la jatropha curcas)

7 10. Art 18, comma 3, par. 3 La Commissione stabilisce l elenco delle informazioni sulle misure adottate per la tutela del suolo, delle risorse idriche e dell aria, per il ripristino dei terreni degradati e per evitare il consumo eccessivo di acqua in zone afflitte da carenza idriche che gli operatori devono trasmettere agli SM Significa che la Commissione si riserva la possibilità di individuare nuove informazioni che gli operatori devono trasmettere, andando così a configurare una sorta di criteri di sostenibilità aggiuntivi? 11. Art. 18 comma 4, par. 2 La Commissione può decidere che i sistemi volontari nazionali o internazionali che fissano norme per la produzione di prodotti della biomassa contengono dati accurati ai fini dell articolo 17, paragrafo 2, o dimostrano che le partite di biocarburanti rispettano i criteri di sostenibilità di cui all articolo 17, paragrafi da 3 a 5 ( ) Significa che l obbligo di rispondere a criteri di sostenibilità potrebbe essere rispettato anche adottando un sistema volontario? In forza di quali criteri la Commissione stabilirebbe la validità dei sistemi volontari ai fini del rispetto dei criteri di sostenibilità? Esistono o verranno definiti dei requisiti indispensabili ed imprescindibili che tali sistemi volontari dovranno possedere?

8 12. Art. 19 comma 1 La riduzione delle emissioni di gas a effetto serra derivanti dall uso di biocarburanti e di bioliquidi ai fini dell articolo 17, paragrafo 2, è calcolata come segue: a)se l allegato V, parte A o B, fissa un valore standard ( ) utilizzando detto valore standard; b)utilizzando il valore reale calcolato secondo la metodologia definita nell allegato V, parte C; o c) utilizzando un valore risultante dalla somma dei fattori di cui all allegato V, parte C, con i valori standard ( ) allegato V, parte D o E, ( ) per alcuni fattori e i valori reali ( ) per tutti gli altri fattori. Queste tre metodologie sono equivalenti? Laddove non è esclusa la possibilità di utilizzo di una di esse (cfr comma 3), l operatore può decidere indistintamente a quale ricorrere? L utilizzo della metodologia b) implica che ogni operatore presenti all ente competente un calcolo riferito allo specifico processo di coltivazione, trasporto, lavorazione del biocombustibile utilizzato nel proprio impianto? Non si ritiene che tale adempimento sia complesso ed oneroso soprattutto per gli operatori più piccoli? Gli oneri di questo nuovo adempimento non rischiano di incidere negativamente sui costi di questa fonte? Cosa si pensa di fare per evitare che l applicazione dei criteri di sostenibilità, sui bioliquidi ed in seguito sulle biomasse, possa danneggiare i molti piccoli produttori, a causa di costi di certificazione potenzialmente elevati?

9 13. Art. 19 comma 3 I valori standard dell allegato V, parte A, per i biocarburanti, e i valori standard disaggregati per la coltivazione di cui all allegato V, parte D, per i biocarburanti e per i bioliquidi, possono essere usati soltanto se le materie prime sono: a) coltivate fuori della Comunità; b) coltivate nella Comunità, in aree incluse negli elenchi di cui al paragrafo 2; o c) rifiuti o residui diversi dai residui dell agricoltura, dell acquacoltura e della pesca. Questo significa che il calcolo reale della riduzione di emissioni è obbligatorio solo per le biomasse vergini comunitarie, mentre quelle extra europee da rifiuti possono utilizzare i valori standard? Questo non rischia di concentrare lo sforzo di calcolo in maniera non equilibrata sui pochi e piccoli impianti che caratterizzano il settore dei bioliquidi da filiera nazionale? (e che peraltro costituiscono un campione non rappresentativo della realtà italiana, escludendo la categoria delle grandi centrali che acquista l olio al di fuori dall Europa?) in merito all applicazione dei valori standard ai bioliquidi extraeuropei, come viene conteggiato l impatto legato ai trasporti? È indipendente dal luogo di approvvigionamento??

10 14. Art comma 1 e 2 1. Tranne che nei casi di cui al paragrafo 2, la Commissione è assistita dal comitato sulle fonti di energia rinnovabile. 2. Per le questioni concernenti la sostenibilità dei biocarburanti e dei bioliquidi, la Commissione è assistita dal comitato sulla sostenibilità dei biocarburanti e dei bioliquidi. Come sono formati questi comitati? Su che base vengono costituiti? 15. Allegato V Art.2, lettere n) e o) «valore tipico»: una stima della riduzione rappresentativa delle emissioni di gas a effetto serra per una particolare filiera di produzione del biocarburante; «valore standard»: un valore stabilito a partire da un valore tipico applicando fattori predeterminati e che, in circostanze definite dalla presente direttiva, può essere utilizzato al posto di un valore reale. Gli allegati fanno riferimento a valori tipici e standard di riduzione delle emissioni, ma cosa significano nella pratica queste definizioni e che differenze ci sono?

11 16. Allegato V Alcune filiere di produzione di olio vegetale non sono presenti. Ad esempio l olio di jatropha. Come devono essere considerati questi bioliquidi? Sono equiparabili ad altri oli elencati in tabella o, in caso di categoria assente, è indispensabile ricorrere al calcolo manuale delle emissioni di cui al paragrafo C? 17. Articoli vari All interno della Direttiva sono previste molte scadenze che gli S M dovrebbero rispettare. Sappiamo che purtroppo non tutti gli SM rispettano i tempi di recepimento delle direttive UE: che sanzioni sono previste per gli eventuali SM che si troveranno in procedura di infrazione? Nell attesa del recepimento della direttiva da parte di uno SM, come verranno considerati i bioliquidi prodotti nel suo territorio? Avrebbero diritto agli incentivi in quanto rinnovabili ai sensi della normativa nazionale, o si tratterebbe di Aiuto di Stato perché assegnati a chi produce biocarburanti/bioliquidi considerati non conformi ai requisiti di sostenibilità??

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