Complesso di Cappella Cangiani Sostituzione impianto di climatizzazione a servizio dell Aula Magna Gaetano Salvatore PROGETTO ESECUTIVO

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2 Complesso di Cappella Cangiani Sostituzione impianto di climatizzazione a servizio dell Aula Magna Gaetano Salvatore IMPIANTI MECCANICI RELAZIONE TECNICA

3 Sommario 1 IMPIANTO MECCANICO DI CLIMATIZZAZIONE... 2 NORMATIVA DI RIFERIMENTO DEFINIZIONE DELLE CARATTERISTICHE DELL IMPIANTO... 4 CARATTERISTICHE IMPIANTI SCELTE PROGETTUALI ANALISI DELLO STATO ATTUALE... 6 COIBENTAZIONE DELLE CONDOTTE DI IMMISSIONE ARIA ESISTENTI... 7 SISTEMA DI RIPRESA ARIA AMBIENTE ESISTENTE... 9 SISTEMA DI REGOLAZIONE ESISTENTE INTERVENTI PREVISTI NUOVO IMPIANTO DI CLIMATIZZAZIONE AULA MAGNA...12 CLIMATIZZAZIONE PLATEA NUOVO SISTEMA DI RIPRESA ARIA PLATEA CLIMATIZZAZIONE GALLERIA ULTERIORI INTERVENTI PREVISTI...18 MODIFICA ALLE RETI DI DISTRIBUZIONE IDRONICHE NUOVO SISTEMA DI TERMOREGOLAZIONE CALCOLO DEI CARICHI TERMICI MASSIMI...21 pagina I

4 1 IMPIANTO MECCANICO DI CLIMATIZZAZIONE Tale relazione, sviluppata secondo i criteri e le modalità di seguito descritte, ha lo scopo di illustrare lo sviluppo del progetto esecutivo per la realizzazione degli interventi di completamento dell Impianto Meccanico di Climatizzazione a servizio dell Aula Magna G. Salvatore" afferente alla Facoltà di Medicina e Chirurgia ubicata all interno del Complesso Universitario Policlinico di Napoli, nell ambito del più ampio progetto di ristrutturazione della stessa, affinché vengano rispettate le condizioni microclimatiche interne nell ambito della normativa vigente, nel rispetto delle caratteristiche e finalità d origine dell opera architettonica, garantendo, inoltre, nel funzionamento e nella gestione degli impianti, affidabilità, sicurezza, contenimento dell inquinamento ambientale e dei consumi energetici. Le prescrizioni contenute in tale relazione costituiscono le linee di riferimento per la realizzazione delle opere. Normativa di Riferimento Le scelte progettuali illustrate nella presente relazione, sono scaturite dall osservanza della seguente normativa, adottata come linea guida di riferimento: - Decreto Legislativo 29 dicembre 2006, n. 311 "Disposizioni correttive ed integrative al decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 192, recante attuazione della direttiva 2002/91/CE, relativa al rendimento energetico nell'edilizia" (agg. dal DPR 59/09) - Legge n. 10/91 Norme per l attuazione del Piano Energetico Nazionale in materia di uso razionale dell energia, di risparmio energetico e di sviluppo delle fonti rinnovabili di energia. - DPR 59/09 Regolamento di attuazione dell'articolo 4, comma 1, lettere a) e b), del decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 192, concernente attuazione della direttiva 2002/91/CE sul rendimento energetico in edilizia - Norme UNI-TS 11300/1/2/3; - D.P.R. n. 412/93 Regolamento recante norme per la progettazione, l installazione, l esercizio e la manutenzione degli impianti termici degli edifici ai fini del contenimento dei consumi di energia, in attuazione dell art. 4, comma 4, legge 9 gennaio n.10. 2

5 - D.P.R n 551 del 21/12/99 - Legge n. 37/08 Norme per la sicurezza degli impianti e relativo regolamento di attuazione. - Norma UNI 10339, "Impianti aeraulici a fini di benessere. Generalità, classificazione e requisiti. Regole per la richiesta d offerta, l offerta, l ordine e la fornitura. - Norme UNI EN ISO 13790:2008 (ex UNI EN 832: 2001): Prestazione energetica degli edifici - Calcolo del fabbisogno di energia per il riscaldamento e il raffrescamento - Norme UNI 10349, Riscaldamento e raffrescamento degli edifici. Dati climatici. - Norme UNI 10351, Materiali da costruzione. Conduttività termica e permeabilità al vapore. - Norme UNI 10355, Murature e solai. Valori della resistenza termica e metodo di calcolo. - Norme UNI 10375, Metodo di calcolo della temperatura interna estiva degli ambienti. - Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 1 marzo 1991 Limiti massimi di esposizione al rumore negli ambienti abitativi e nell ambiente esterno Prescrizioni esecutive generali - Installazione e prove, istruzioni per l'esercizio, la manutenzione e l'uso. - Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152 Norma in materia ambientale e s.m.i., quali D.Lgs. 16 gennaio 2008, n. 4 ulteriori disposizioni correttive ed integrative ( ) e D.L. 30 dicembre 2008, n. 208 Misure straordinarie in materia di risorse idriche e di protezione dell ambiente - UNI ENV Rete delle condotte: requisiti relativi ai componenti atti a facilitare la manutenzione delle reti delle condotte - D.P.R , n 303 3

6 2 DEFINIZIONE DELLE CARATTERISTICHE DELL IMPIANTO Condizioni di Progetto Località: Napoli Latitudine 40,51 Nord Temperatura esterna estiva 32 C con 50 % di U.R. Temperatura interna estiva 26 C +/- 1 C Temperatura esterna invernale 2 C con 84 % di U.R. Temperatura interna invernale 20 C +/- 1 C Umidità rel. interna estiva 50% +/- 10% Umidità rel. interna invernale 50% +/- 10% Ricambi aria esterna 7 l/s/p Vel. dell'aria (zona occupata) non superiore a 0,15 m/s Carico elett. per illuminazione 15 watt/mq (medio) Carico elettrico apparecchiature A seconda dei locali Affollamento previsto A seconda dei locali Funzionamento Intermittente Caratteristiche impianti Tipologia impianto: Tutt aria miscelata (zona Aula Magna) Soli ventilconvettori (foyer e zone comuni) Soli radiatori (servizi igienici) Produzione fluidi: Spillamento da sottocentrale esistente Edificio n.21: acqua refrigerata ed acqua calda 4

7 Impianto idronico Fluido termovettore: acqua (calda/refrigerata) Temperatura mandata in raffreddamento T m = 7 C Temperatura ritorno in raffreddamento T r = 12 C Temperatura mandata in riscaldamento T m = 60 C Temperatura ritorno in riscaldamento T r = 50 C velocità fluido nelle tubazioni 0,5-1,5 m/s velocità fluido nelle batterie di riscaldamento 2,5-3 m/s velocità fluido nelle batteria di raffreddamento 2,5-3 m/s Impianto aeraulico velocità nei canali principali 8,0-10,0 m/s velocità nei canali secondari (bassa velocità) 2,5 5,0 m/s velocità alle bocchette di estrazione 1,5-2,5 m/s velocità ai diffusori, bocchette di mandata 2,5 3,5 m/s 5

8 3 SCELTE PROGETTUALI Tale relazione, come accennato nella premessa, ha lo scopo di illustrare lo sviluppo del progetto esecutivo per la realizzazione degli interventi di completamento dell impianto meccanico di climatizzazione a servizio della struttura in oggetto; le scelte progettuali di seguito descritte sono scaturite da una attenta analisi dei componenti impiantistici esistenti e di quelli recentemente installati (a sostituzione parziale di quelli originari) con particolare riferimento alle prestazioni aerauliche in termini di efficienza energetica e salubrità degli ambienti serviti. 4 ANALISI DELLO STATO ATTUALE L edificio n.21 che ospita l Aula Magna risulta essere costituito da un unico corpo di fabbrica distribuito da n.2 piani fuori terra oltre che un piano interrato destinato a zona tecnica per impianti. Gli spazi all interno dell edificio risultano essere così suddivisi: Aula Magna posta su 2 livelli interni (Platea e Galleria), zona foyer, servizi igienici e locali tecnici. Tale progetto di completamento si inquadra nell opera di completo rifacimento dell impianto originario di climatizzazione a servizio dell edificio in oggetto. Questo, infatti, risulta essere in cattivo stato di conservazione; inoltre esso, per propria concezione funzionale, presenta prestazioni non pienamente conformi a quanto richiesto dalle vigenti normative e riferimenti di legge in materia, sia in termini di controllo dei parametri termoigrometrici ambiente che in quelli di qualità dell aria. Analizzando, infatti, l architettura funzionale dell impianto ed acquisendo informazioni utili attraverso indagini tecniche e sopralluoghi mirati è risultato che le principali carenze risultano essere: - coibentazione interna delle condotte che non garantirebbe la perfetta salubrità dell aria trattata; - sistema di ripresa dell aria ambiente non conforme alle prescrizioni in materia di salubrità dell aria trattata - controllo termico tra zone differenti all interno della stessa Aula Magna carente; - sistema di termoregolazione non funzionante; Da qui la necessità di prevedere interventi di modifica integrale all impianto di climatizzazione a 6

9 servizio dell Aula Magna approfittando dell esecuzione di lavori di ristrutturazione edilizia dell edificio. Coibentazione delle condotte di immissione aria esistenti L impianto di climatizzazione esistente risulta essere costituito da condotte aerauliche realizzate in acciaio zincato, con giunzioni a flangia; i circuiti di distribuzione di immissione sono dotati di isolamento termico posato internamente al condotto, a contatto quindi con l aria trasportata ed immessa nell ambiente. Tale configurazione di condotta aeraulica è da parecchi anni al centro di discussioni e studi relativi alla igienicità dell aria distribuita; il rischio che si vuole evitare è infatti che lo strato coibente interno, sotto l effetto dell usura, possa rilasciare nell aria in pressione i propri materiali componenti, contaminando di conseguenza gli spazi confinati serviti. Foto: condotti di immissione coibentati internamente da sostituire 7

10 In Italia, già dal Decreto Legislativo 626/94 si trattò tale argomento; il problema dell inquinamento indoor e delle sue possibili ripercussioni sulla salute umana è infatti considerato dall art. 33 comma 6, che è intervenuto a sostituire integralmente il testo dell art. 9 del D.P.R , n 303 e che oggigiorno prevede testualmente: 1. Nei luoghi di lavoro chiusi, è necessario far sì che tenendo conto dei metodi di lavoro e degli sforzi fisici ai quali sono sottoposti i lavoratori, essi dispongano di aria salubre in quantità sufficiente, anche ottenuta con impianti di areazione. 2. Se viene utilizzato un impianto di areazione, esso deve sempre essere mantenuto funzionante. Ogni eventuale guasto deve essere segnalato da un sistema di controllo, quando ciò è necessario per salvaguardare la salute dei lavoratori. 3. Se sono utilizzati impianti di ventilazione meccanica o di condizionamento d aria, essi devono funzionare in modo che i lavoratori non siano esposti a correnti d aria fastidiosa. 4. Qualsiasi sedimento o sporcizia che potrebbe comportare un pericolo immediato per la salute dei lavoratori dovuto all inquinamento dell aria respirata deve essere eliminato rapidamente. Se pur lo stato coibente interno alle condotte possa risultare ad oggi in buone condizioni di conservazione, è altrettanto vero che tale condizione può degenerare senza alcuna previsione; inoltre, in applicazione della norma UNI ENV dell Aprile 1999 Rete delle condotte: requisiti relativi ai componenti atti a facilitare la manutenzione delle reti delle condotte la presenza di coibenti interni ai canali non ne permetterebbe la corretta manutenzione che prevede l utilizzo sistemi di lavaggio e pulizia interni (ad acqua pressurizzata) ed ispezioni periodiche. Sulla base di tali considerazioni, al fine di adeguare il sistema di distribuzione aeraulico almeno nei tratti normalmente non a vista ma resi tali dall esecuzione delle lavorazioni edili (condotti di mandata sulla zona Palco, condotti di mandata sulla zona Galleria) si propone l integrale sostituzione di tali partite di condotte esistenti con altrettante, delle medesime dimensioni geometriche, dotate di idonea coibentazione termica con barriera al vapore poste lungo le superfici esterne. 8

11 A0U L Sistema di ripresa aria ambiente esistente La ripresa dell aria ambiente risulta essere costituito da n.2 sistemi: uno per la zona galleria ed uno per la zona principale; ambedue i sistemi utilizzano griglie di aspirazione poste sulle alzate delle gradonate Se per la zona Galleria tali griglie sono collegate ad un condotto di ripresa, per la zona principale invece queste risultano essere di transito tra la zona stessa e un grande locale posto sotto le gradonate dove, a mò di plenum, l aria viene poi aspirata da condotte. Foto: griglie di aspirazione originarie a pavimento Foto: locali plenum sottogradinate esistenti e particolare posteriore di una griglia di aspirazione esistenti a pavimento 9 universitàdeglistudidinapolifedericoii federicoii interne (quindi a quota prossima a quella dei pavimenti).

12 Tale configurazione di impianto non risulta essere conforme al concetto basilare di igienicità dell aria poiché questa, prima di essere reinmessa nel sistema aeraulico e da qui all UTA per il parziale ricircolo, subirà l inevitabile contaminazione dal transito in un locale (per l altro anche in precarie condizioni igieniche dato che viene utilizzato per lo più quale deposito). Si considerano quindi applicabili, a tale caso, tutte le indicazioni legislative descritte per l isolamento interno delle condotte. Sistema di regolazione esistente L UTA attualmente installata risulta essere dotata di un sistema di termoregolazione ormai vetusto; gli attuatori esistenti sono del tipo pneumatico, la centrale di regolazione che dovrebbe gestire i segnali provenienti dalle sonde e tutte le sonde stesse risultano essere non funzionanti. Al fine di adeguare l impianto di climatizzazione agli standard minimi di razionalizzazione delle risorse energetiche e per ricreare le condizioni di benessere nell ambiente servito (art. 7 comma 2 del DPR 412/93 mod. dal DPR 551/99) risulta necessario ripristinare il corretto funzionamento del sistema. Analizzando o stato generale di conservazione e la tipologia intrinseca dei componenti esistenti, si ritiene che la soluzione più efficace sia quella di sostituire integralmente l intero sistema di termoregolazione. Foto: componenti di termoregolazione esistenti da sostituire 10

13 5 INTERVENTI PREVISTI Come descritto ai paragrafi precedenti, gli interventi di modifica e di sostituzione dell impianto di climatizzazione a servizio dell Aula Magna risulta essere necessario. Nello sviluppo del progetto del nuovo sistema meccanico ai fini del dimensionamento dei vari componenti ed alla scelta dei criteri funzionali dell impianto, sono state individuati i principali interventi: Sostituzione integrale di tutte le condotte aerauliche con nuove di immissione (da coibentare termicamente all esterno) e di aspirazione; Nuovo sistema di ripresa dell aria ambiente completamente distribuito mediante condotte; Suddivisione dell impianto di climatizzazione in 2 sistemi a servizio rispettivamente della zona Platea a Galleria; sistema di termoregolazione ottimizzato con differenziazione delle zone interne; La determinazione delle caratteristiche del nuovo impianto saranno le seguenti: Descrizione Zona Tipologia di impianto Aula Magna (zona Platea) Aula Magna (zona Galleria) Foyer WC Tutt'aria miscelata con UTA dedicata posta in nuovo locale tecnico nella zona sottogradonata (piano interrato) Tutt'aria miscelata con TERMOVENTILANTE dedicata posta in locale tecnico nella zona Servizi igienici (piano secondo) Ventilconvettori (sostituzione di quelli esistenti) Radiatori (sostituzione di quelli esistenti) In ciascuna zona verrà garantito il mantenimento del microclima ideale come da progetto in funzione della stagione di funzionamento. 11

14 6 NUOVO IMPIANTO DI CLIMATIZZAZIONE AULA MAGNA Per la climatizzazione dell Aula Magna, rispetto alla configurazione attuale, verrà realizzato un impianto suddiviso in 2 sistemi, uno a servizio della zona principale (Platea) ed uno a servizio della zona Galleria. Con tale scelta sarà possibile ottimizzare il controllo termo-igrometrico differenziato per ciascuna zona, ciascuna caratterizzata da profili di occupazione spesso molto diversi tra loro nelle stesse ore di occupazione dell Aula Magna (Platea affollata e galleria quasi vuota). Inoltre ciò consentirà di non dover necessariamente rimuovere e reinstallare le condotte aerauliche di collegamento tra l Unità di Trattamento Aria posta al piano interrato e la zona Galleria poiché quest ultima sarà servita da una propria Unità da ubicare all interno della zona servizi igienici al piano primo. Climatizzazione Platea Per la zona platea, che copre la maggior parte del volume interno all Aula, sarà realizzato un impianto di climatizzazione dalle caratteristiche molto simili a quello esistente da rimuovere. Esso sarà del tipo a tutt aria miscelata termicamente trattata da una nuova U.T.A. da porre al piano interrato nella zona sottogradonata ora invece destinata a grande plenum di aspirazione aria ambiente. La nuova Unità sarà configurata con sviluppo orizzontale in linea e sarà costituita da tutti i componenti e sezioni necessarie al completo trattamento termico e di filtrazione richiesto; i particolare: struttura autoportante con doppio pannello ed isolamento in poliuretano espanso ventilatore di ripresa a pale avanti dotato di inverter Q: mc/h sezione di miscela a 3 serrande con espulsione e aspirazione aria esterna sezione filtrante con pre-filtro e filtro a tasche rigido (F995-98% Calorimetrico) batteria di riscaldamento ad acqua calda batteria di raffreddamento ad acqua refrigerata batteria di post.riscaldamento ad acqua calda umidificatore a pacco ad acqua a perdere e separatore di gocce ventilatore di immissione pale avanti dotato di inverter Q: mc/h 12

15 La configurazione individuata garantirà anche ottime prestazioni acustiche attive (ventilatori dotati di motori elettrici a basso numero di giri) e passive (cofanatura ad alto potere fonoassorbente). Il locale tecnico che ospiterà l Unità sarà comunque adeguato a tale scopo. L aria trattata dalla Unità sarà distribuita mediante un nuovo condotto principale da porre all interno del cunicolo tecnico esistente, passante longitudinalmente per il locale verso la parte anteriore dell Aula (lato palco); da qui, seguendo gli stessi percorsi delle condotte esistenti e rimosse, il condotto principale sarà poi suddiviso in n.2 tronchi secondari fino ai punti di connessione con le reti immissione aria all interno dell ambiente (con diffusori posti sopra il palco) già installate. Per la zona di immissione aria posteriore (sulla parete che separa l Aula dalla Foyer) sarà realizzato un condotto (al piano seminterrato) che si collegherà al tratto verticale del già installato che alimenterà i nuovi diffusori posti a parete nelle stesse posizioni originarie. La scelta di riutilizzare gli stessi punti di immissione aria interni è scaturito dalla volontà di non stravolgere il layout estetico che caratterizza l Aula minimizzando le modifiche sostanziali. Tutti i diffusori di mandata (bocchette a sezione rettangolare a doppio ordine di alette) sono stati dimensionati in base alla portata oraria erogata ed al lancio previsto, verificando la scelta da un punto di vista acustico. 13

16 Nuovo sistema di ripresa aria Platea La principale modifica al layout impiantistico consiste nel nuovo sistema di ripresa aria ambiente: verrà installato un condotto di aspirazione lungo la parete di fondo della Platea che sarà dotato di griglie orizzontali di ripresa aria. Tale condotto sarà quindi posto a vista e sarà mascherato da un cassonetto in cartongesso la cui geometria riprenderà il disegno architettonico interno dell Aula. Il nuovo condotto sarà collegato alla rete di ripresa aria principale posta nell adiacente locale Ex Proiezione : qui una parte dell aria aspirata sarà espulsa all esterno (mediante sistema dedicato costituito da ventilatore cassonato e griglie in quantità pari al rinnovo ambiente, pari a circa mc/h definito sul massimo affollamento della zona Platea) mentre la maggior quantità residua (circa mc/h) sarà reinviata alla nuova UTA posta al piano seminterrato per il ricircolo (dove sarà poi miscelata con aria esterna prima del trattamento e l immissione in ambiente). Immagine: nuovo schema aeraulico impianto zona Platea 14

17 Foto: stato attuale parete di fondo Platea Foto: nuovo canale di ripresa da realizzare lungo la parete di fondo Platea 15

18 Verranno installate griglie di aspirazione a sezione rettangolare con schermo a maglia quadra; il loro dimensionamento è tale che la portata di aria ripresa comporti una velocità di attraversamento tale da non generare fenomeni acustici fastidiosi. Climatizzazione Galleria Per la zona Galleria sarà realizzato un impianto di climatizzazione del tipo a tutt aria miscelata (come quello esistente) termicamente trattata non dalla U.T.A. unica prevista anche per la zona Galleria (come da configurazione attuale) ma da una nuova Unità termoventilante da porre all interno di un locale tecnico già esistente a quota in prossimità dei servizi igienici. Tale Termoventilante sarà del tipo compatto in esecuzione verticale e sarà dotata al suo interno di tutti i principali componenti e sezioni necessarie al completo trattamento termico e di filtrazione richiesto. In particolare: struttura autoportante con doppio pannello ed isolamento in poliuretano espanso sezione di miscela a 3 serrande con espulsione e aspirazione aria esterna sezione filtrante con pre-filtro e filtro a tasche rigido (F995-98% Calorimetrico) batteria promiscua di riscaldamento e raffreddamento ad acqua calda / refrigerata ventilatore di immissione centrifugo Q: mc/h 16

19 La scelta di realizzare un sistema di climatizzazione per la zona Galleria autonomo rispetto alla zona Platea permetterà di gestirne il funzionamento in maniera ottimizzata, sia in termini di miglior servizio di climatizzazione reso e sia in termini di razionalizzazione dell energia termofrigorifera necessaria. L aria trattata dalla Unità termoventilante sarà distribuita mediante un nuovo condotto principale da porre lungo lo stesso percorso verticale ed orizzontale esistente (quest ultimo tratto all interno di controsoffitto); l immissione dell aria sarà effettuata mediante bocchette a sezione rettangolare a doppio ordine di alette poste nelle stesse posizioni di quelle attuali. Tale scelta, così come per la zona Platea, deriva dalla volontà di non stravolgere il layout estetico che caratterizza l Aula minimizzando le modifiche sostanziali. Tutti i diffusori di mandata sono stati dimensionati in base alla portata oraria erogata ed al lancio previsto, verificando la scelta da un punto di vista acustico. Analogamente alla zona Platea, la principale modifica al layout impiantistico consisterà nel nuovo sistema di ripresa aria ambiente: verranno installate griglie di aspirazione collegate a un nuovo condotto da installare parete, al di sotto di quello di immissione aria. Tale nuovo condotto seguirà lo stesso percorso di quest ultimo fino alla nuova Unità termoventilante. Con tale nuova configurazione si eviterà di utilizzare il sottogradonata come plenum unico di aspirazione aria. Le griglie di ripresa individuate (a sezione rettangolare ad alette inclinate verso il basso e passo 50mm) sono state scelte e dimensionate in base al diagramma già proposto al paragrafo precedente avendo verificato che la portata oraria da aspirare comporti una velocità di attraversamento tale da non generare fenomeni acustici fastidiosi. 17

20 7 ULTERIORI INTERVENTI PREVISTI Oltre al rifacimento completo dei due sistemi di climatizzazione a servizio dell Aula Magna saranno previsti ulteriori interventi necessari al completamento delle opere. Modifica alle reti di distribuzione idroniche Per permettere l alimentazione idronica delle nuove Unità di trattamento termico (UTA per la zona Platea e Termoventilante per la zona Galleria) saranno in parte modificate le esistenti reti di distribuzione dell acqua calda e fredda spillata dagli esistenti collettori posti in sottocentrale termica al piano interrato. Verranno quindi intercettate le tubazioni principali di adduzione, scollegati i tratti verso l UTA esistente da rimuovere, e realizzati nuovi tratti verso le nuove 2 utenze. Ogni nuova rete sarà costituita da coppia di tubazioni in acciaio nero coibentate da porre all interno dei controsoffitti e/o percorsi tecnici già predisposti; verranno inoltre installare valvole manuali di intercettazione e valvole di sfogo aria automatiche. Per ogni attraversamento di tubazioni tra compartimenti antincendio differenti, sarà posto idoneo collare tagliafuoco. Nuovo sistema di termoregolazione Verrà installato un nuovo sistema di termoregolazione, di tipo digitale, che supervisionerà il funzionamento dell impianto (UTA e Termoventilante); il sistema sarà interamente interfacciabile con il sistema di supervisione globale del complesso Policlinico. Il sistema sarà costituito da diversi elementi in campo, da sonde di rilevamento ambiente e a contatto, da controllori ed attuatori e dal pannello di gestione centralizzato collegabile ad un PC per la visione grafica dei punti controllati. Ciascuno degli elementi provvederà alla gestione dei segnali da inviare ai singoli terminali interpretando i valori letti dalle sonde installate. Per la gestione delle Unità è prevista la regolazione della temperatura di mandata verso i sistemi di 18

21 distribuzione aeraulici a punto scorrevole, in funzione dei dati termoigrometrici di ciascuna zona servita mediante sonde di umidità e di temperatura da porre nelle condotta di ripresa aria ed in quelle di immissione, oltre a quelle di presa aria esterna per attivare i processi di ottimizzazione e di eventuale freecooling parziale. Il sistema potrà svolgere le seguenti funzioni, sia per l UTA che per la Termoventilante: - visualizzare la modalità di funzionamento in atto ed il set impostato; - visualizzare la temperatura ambiente rilevata sulla singola zona; - modificare la modalità di funzionamento (solo ventilazione, riscaldamento, raffreddamento, commutazione automatica delle funzioni); - modificare il set point; - impostare programmi di funzionamento; Gli elementi in campo costituenti il sistema di termoregolazione a servizio della Unità di Trattamento Aria saranno: - Servomotore per serranda presa aria esterna; - Servomotore per serranda ricircolo aria; - Servomotore per serranda espulsione aria all esterno; - Sonde di pressione differenziale per controllo stato di intasamento filtri; - Elettrovalvola di regolazione batteria di riscaldamento del tipo a 3 vie a segnale modulante; - Elettrovalvola di regolazione batteria di raffreddamento del tipo a 3 vie a segnale modulante; - Sonda di temperatura per controllo stato di uscita dalla batteria; - Elettrovalvola per controllo sistema di umidificazione; - Sonda di temperatura per controllo stato di uscita dalla sezione umidificazione; - Elettrovalvola di regolazione batteria di post riscaldamento del tipo a 3 vie a segnale modulante; - Sistema di controllo del ventilatore di immissione aria; - Sonda di temperatura da UTA per controllo stato di immissione in ambiente; - Sonda di temperatura da condotta per controllo temperatura di ripresa aria dall ambiente; - Sonda di umidità da condotta per controllo temperatura di ripresa aria dall ambiente; - Sistema di controllo del ventilatore di ripresa aria; 19

22 Immagine: schema funzionale nuovo sistema di termoregolazione per UTA esistente Analogamente, gli elementi in campo costituenti il sistema di termoregolazione a servizio della Unità Termoventilante saranno: - Servomotore per serranda presa aria esterna; - Servomotore per serranda ricircolo aria; - Servomotore per serranda espulsione aria all esterno; - Sonde di pressione differenziale per controllo stato di intasamento filtri; - Elettrovalvola di regolazione batteria promiscua del tipo a 3 vie a segnale modulante; - Sonda di temperatura per controllo stato di uscita dalla batteria; - Sistema di controllo del ventilatore di immissione aria; - Sonda di temperatura da UTA per controllo stato di immissione in ambiente; - Sonda di temperatura da condotta per controllo temperatura di ripresa aria dall ambiente; - Sonda di umidità da condotta per controllo temperatura di ripresa aria dall ambiente; 20

23 8 CALCOLO DEI CARICHI TERMICI MASSIMI Sulla base di un indagine si è provveduto al calcolo della conducibilità termica dei principali componenti edilizi, mentre per lo studio del comportamento termoigrometrico degli ambienti nel caso estivo si è utilizzato un algoritmo in regime variabile con periodicità giornaliera diversa a seconda del mese considerato. Sulla base dei dati di progetto di cui ai punti precedenti si è proceduto al calcolo del massimo carico estivo ed invernale con il quale è stato possibile dimensionare i vari componenti degli impianti descritti. 21

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