Fino al 1982 una serie Circolari e Lettere Circolari in materia di Prevenzione degli Incendi

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1 EVOLUZIONE NORMATIVA DELLA PREVENZIONE INCENDI FINO AL CODICE Fino al 1982 una serie Circolari e Lettere Circolari in materia di Prevenzione degli Incendi Nel 1982 il D.M. del 16 febbraio emana l elenco delle 97 attività soggette ai controlli di prevenzione incendi da parte dei Comandi VF 21/02/2017 1

2 Finalmente il primo vero regolamento di Prevenzione Incendi IL DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 29 luglio 1982, n /02/2017 2

3 La Pietra Miliare della Prevenzione Incendi DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 29 luglio 1982, n /02/2017 3

4 Art.2 Definizione Per prevenzione incendi si intende la materia di rilevanza interdisciplinare, nel cui ambito vengono promossi, studiati, predisposti e sperimentati misure, provvedimenti, accorgimenti e modi di azione intesi ad evitare, secondo le norme emanate dagli organi competenti, l insorgenza di un incendio e a limitarne le conseguenze 21/02/ /02/2017 4

5 D.P.R. 12 Gennaio 1998, n. 37 "Regolamento recante disciplina dei procedimenti relativi alla prevenzione incendi a norma legge 15 marzo 1997,n.59(Bassanini1)" D.M. 4 Maggio 1998 "Disposizioni relative alle modalità di presentazione ed al contenuto delle domande per l'avvio dei procedimenti di prevenzione incendi, nonché all'uniformità dei con-nessi servizi resi dai comandi provinciali dei vigili del fuoco Sostitutito dal D.M.7 Agosto /02/2017 5

6 EVOLUZIONE NORMATIVA DELLA PREVENZIONE INCENDI FINO AL CODICE Ai sensi dell'articolo 11 della legge 29 luglio 2003, n. 229 Viene emanato Decreto legislativo 8 marzo 2006, n. 139 Riassetto delle disposizioni relative alle funzioni ed ai compiti del Corpo nazionale dei vigili del fuoco Sancisce ancora 21/02/2017 Dott. Ing. Giovanni Di Iorio 6

7 ..LA PREVENZIONE INCENDI IN ITALIA COSTITUISCE SERVIZIO ESCLUSIVO DELLO STATO (D.LGS.139/2006 Art. 14) ATTRAVERSO IL MINISTERO DELL INTERNO (Dipartimento dei Vigili del Fuoco del soccorso pubblico e della Difesa Civile) 21/02/2017 7

8 A chi interessa la Prevenzione Incendi? I procedimenti coinvolgono diversi soggetti: Imprese, piccole, medie, grandi condomini, privati cittadini. Tecnici esperti di prevenzione incendi Produttori di componenti e di impianti antincendio; Organi di controllo 21/02/2017 8

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10 Da anni i Vigili del Fuoco stavano pensando a gestire le novità: Arriva la SCIA la Scia deve semplificare la vita alle imprese. la SCIA non deve far diminuire i livelli di tutela dell incolumità pubblica (questo sta a cuore ai Vigili del Fuoco!!!!!) 21/02/

11 Legge n. 241/1990 -Procedimento amministrativo Art. 19Segnalazione certificata di inizio attività -Scia. 1.Ogni atto di autorizzazione, licenza, permesso o nulla osta comunque denominato,il cui rilascio dipenda esclusivament edall accertamento di requisiti e presupposti richiesti dalla legge o da atti amministrativi a contenuto genrale, è sostituito da una segnalazione dell interessato, con la sola esclusione dei casi in cui sussistano vincoli ambientali, paesaggistici o culturali e degli atti rilasciati dalle amministrazioni preposte alla difesa nazionale, alla pubblica sicurezza,..all amministrazione della giustizia. La segnalazione è corredata dalle dichiarazioni sostitutive di certificazioni e dell atto di notorietà Per quanto riguarda tutti gli stati, le qualità personali e i fatti previsti negli articoli 46 e 47 del testo unico di cui al DPRn.445/2000, nonché dalle attestazioni e asseverazioni di tecnici abilitati relative alla sussistenza dei requisiti e dei presupposti di cui al primo periodo; tali attestazioni e asseverazioni sono corredate dagli elaborati tecnici necessari per consentire le verifiche di competenza dell amministrazione. 2.L attività oggetto della segnalazione può essere iniziata dalla data della presentazione della segnalazione all amministrazione competente. 3.L amministrazione competente, incaso di accertata carenza dei requisiti e dei presupposti di cui al comma1, neltermine di sessanta giorni dal ricevimento della segnalazione di cui al medesimo comma, adotta motivati provvedimenti di divieto di prosecuzione dell attivitàe di rimozione degli eventuali effetti dannosi di essa 21/02/

12 Procedimenti di prevenzione incendi Riferimenti normativi- D.P.R.n.151 del 1 agosto2011-regolamento per la semplificazione dei procedimenti di prevenzione incendi, a norma dell articolo49 comma4-quater, decreto-legge 31maggio2010,n.78,convertito con modificazioni,dalla legge30/07/2010,n AllegatoI Elenco delle attività soggette alle visite e ai controlli di prevenzione incendi Chiarimenti ed integrazioni 1)Circolaren 4865/4101del05/10/2011-NuovoregolamentodiP.I 2)LetteraCircolaren 13061del06/10/2011-Nuovoregolam.diP.I. Primiindirizziapplicativi3)NotaProt.n 13722del21/10/2011- PrecisazioniLCn )LetteraCircolaren.5555del18/4/2012 DPR151/2011artt.4e5 Chiarimentiapplicativi5)DecretoDirigenzialen.200del31/10/2012- Modulistica 21/02/

13 D.P.R. n. 151/2011 -Abrogazioni: DPR37/98 DPR689/59-TabelleAeB DM16/02/1982 DPR12/04/2006(semplificazioneGPL ) Modificaart.16DLgs139/ /02/

14 Cosa si prefigge il nuovo regolamento? Rendere più snella e veloce l azione amministrativa: Non deve essere un ostacolo all inizio di nuove attività o a modifiche delle esistenti Rendere più efficace l azione di controllo dei ComandiVVF: Concentrare le verifiche sulle attività con rischio di incendio più elevato Come: Utilizzando il principio di proporzionalità dell azione amministrativa 21/02/

15 Primo passo: un nuovo elenco delle attività soggette Individuare un nuovo elenco di attività soggette al controllo(con abrogazione anche delle tabelle del DPR26maggio1959n.689); L elenco, riportato nell Allegato I, comprende 80 attività suddivise in 3 categorie in base al livello di complessità: 21/02/

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17 Secondo passo: determinare procedimenti proporzionati in base alla complessità dell attività Le attività sottoposte ai controlli di P.I. sono distinte in 3 categorie per le quali è prevista una disciplina differenziata in relazione al rischio Per le attività a minor rischio viene eliminato il parere di conformità. Sarà sufficiente utilizzare la segnalazione certificata di inizio attività(scia), con tempi certi per tutte le imprese. Per le attività a medio ed elevato rischio la valutazione di conformità dei progetti ai criteri di sicurezza antincendio si dovrà ottenere entro 60 giorni. I controlli successivi all avvio delle attività sono definiti in base al rischio: -controlli mirati e a campione su quelle a basso e medio rischio; -controlli su tutte quelle a elevato rischio 21/02/

18 Cosa cambia: procedimenti più snelli e proporzionali Cosa cambia: Un nuovo ELENCO di attività soggette ai controlli di prevenzione incendi da parte dei competenti Comandi provinciali dei Vigili del Fuoco che sostitusce sia il DM16/2/1982 che le tabelle A e B allegate al DPR689/ /02/

19 Novità: dal CPI alla SCIA Con le modifiche apportate all art.16 del D.Lgs.n.139/2006, il CPI perde la connotazione di attoautorizzativo all esercizio dell attività ai fini antincendio in quanto non è più il provvedimento finale di un procedimento amministrativo ma costituisce solo il risultato del controllo effetuato e non ha validità temporale. Il CPI assume lavalenza di attestato del rispetto delle prescrizioni previste dalla normativa di prevenzione incendi e della sussistenza dei requisiti di sicurezza antincenio. 21/02/

20 In sintesi con la SCIA Il titolare dell attività SEGNALA, con una dichiarazione sostituiva dell atto notorio, l inizio dell attività; Iltecnico abilitato ASSEVERA la conformità dell opera alla norma tecnica,se esistente, ovvero al progetto approvato dal Comando ProvincialeVV.F., nonché ai requisiti di sicurezza antincendio; Iltecnico abilitato ed iscritto negli apposit ielenchi del Ministero dell interno ELABORA E REDIGE le certificazionie/oledichiarazioni atte a comprovare che gli elementi costruttivi, i prodotti, i materiali, le attrezzature, i dispositivi, gli impianti, rilevanti ai fini della sicurezza in caso d'incendio, sono stati realizzati, Installati o posti in opera in conformità alla vigente normativa in materia di sicurezza antincendio. 21/02/

21 Novità: attivazione del sistema sanzionatorio La pubblicazione del nuovo elenco di attività soggette ai controlli di prevenzione incendi ha attivato il regime sanzionatorio previsto dall articolo20,c.1del D.Lgs.n.139/2006: 1.Chiunque,in qualità di titolare di una delle attività soggette al rilascio del CPI, ometta di richiedere il rilascio o il rinnovo del certificato medesimo e punito con l'arresto sino ad un anno o con l'ammenda da258euro a 2.582euro, omissis. 21/02/

22 Novità: nuovi procedimenti ATTESTAZIONE DI RINNOVO PERIODICO DI CONFORMITA ANTINCENDIO (art. 5) obbligatorio per attività A, B, C presentare ogni 5 anni/10 anni per attività ex una tantum NULLA OSTA DI FATTIBILITA (art. 8) facoltativo per attività B e C VERIFICHE IN CORSO D OPERA (art. 9) facoltativo per attività A, B, C 21/02/

23 Sintesi dei procedimenti previsti dal DPR 151/2011 valutazione dei progetti (art. 3), esclusivamente per le attività Be C controlli di prevenzione incendi (art. 4), anche a campione per attività in categoria Ae B, a tappeto per attività di tipo C rinnovo periodico di conformità antinc. (art. 5), per attività A, Be C deroga (art. 7), per le attività in categoria A, Be C ma anche per attività non soggette nulla osta di fattibilità (art. 8), per attività Be C verifiche in corso d opera (art. 9), per attività A, Be C 21/02/

24 Procedimenti nel periodo transitorio(art. 11) attività non più soggetta ai controlli il Comando comunica la non assoggettabilità e non esprime il parere rinviando al rispetto della normativa/criteri tecnici acquisito il parere di conformità ma non completata l opera prima di iniziare l attività presentare la SCIA avendo a riferimento il progetto 21/02/

25 Procedimenti nel periodo transitorio(art. 11) CPI in scadenza dopo il 7/10/2011alla scadenza del CPI presentare l attestazione di rinnovo periodico attività esistenti di nuovo inserimento nell elenco A/B/C devono presentare la SCIA entro il 7/10/ /02/

26 Le ulteriori novità Definizione delle modifiche che possono essere introdotte nell attività: dando semplicemente una comunicazione al Comando,per le modifiche non rilevanti ai fini della sicurezza antincendio; presentando solo la SCIA, per le modifiche che non comportano un aggravio delle preesistenti condizioni di sicurezza (art.4,c.6); avviando la procedura completa(valutazioneprogetto+scia), per le modifiche che comportano un aggravio delle preesistenti condizioni di sicurezza(art.3,c.1). 21/02/

27 Art. 10 -Raccordo con le procedure dello sportello unico per le attività produttive Per le attività di cui all'allegato I del regolamento di competenza de lsuap si applica il DPR 7 settembre2010,n.160. Ai soli fini antincendio le attività di cui all'allegato I, categoriaa, ricadono nel procedimento automatizzato di cui al CapoIII del decreto del Presidente della Repubblica7settembre2010,n /02/

28 Dal Prescrittivo al Prestazionale Dal Prescrittivo o RTV (dall origine) La soluzione ottimale di ogni progetto di prevenzione incendi risulta dal miglior compromesso tra le due viariabili: Misure di Prevenzione Misure di Protezione Al Prestazionale o RTO (dal 2007 ) 21/02/

29 Dal Prescrittivo al Prestazionale Al Prestazionale o RTO (dal 2007 ) La soluzione ottimale di ogni progetto di Prevenzione Incendi non risulta più dalla combinazione delle due viariabili storiche Misure di Prevenzione e di Protezione All orizzonte appare una terza variabile rappresentata dalle Misure Gestionali concretizzatosi nello scenario normativo con l SGSA D.M. 9/5/2007..approccio Ingegneristico alla P.I. Reso definitivamente attuativo con il: D.M. 3/8/2015 Il Codice di Prevenzione Incendi 21/02/

30 Dal Prescrittivo al Prestazionale Il progetto mediante approccio Prescrittivo rappresenta la migliore combinazione ingegneristica delle tre variabili Misure :Preventive-Protettive-Gestionali Al fine di ottimizzare al minimo il Rischio di Incendio 21/02/

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