GUIDA AL DIRITTO ANNUALE

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1 GUIDA AL DIRITTO ANNUALE Sommario Capitolo Chi deve pagare Ulteriore casistica... 3 Capitolo Quanto e come si paga il Diritto Annuale Le Nuove imprese Come si paga... 5 Capitolo Perchè si paga il diritto annuale... 6 Capitolo Truffe e comunicazioni ingannevoli... 8 Capitolo Sanzioni Ravvedimento operoso... 9 Capitolo Rimborsi, compensazioni e sgravi

2 Capitolo 1 1. Chi deve pagare Sono tenute al pagamento del diritto annuale: le imprese individuali; le società di persone e di capitali; le società fra professionisti (di cui al comma 2, dell'articolo 16 del decreto legislativo 2 febbraio 2001, n. 96); i consorzi; gli imprenditori agricoli e i coltivatori diretti; le unità locali e le sedi secondarie di imprese con sede principale all'estero; i soggetti iscritti nel Repertorio delle notizie Economiche e Amministrative (REA). Il diritto annuale è dovuto alla Camera di Commercio nella cui circoscrizione territoriale ricade la sede principale dell'impresa nonché le sue eventuali sedi secondarie e unità locali. Le imprese che hanno unità locali o sedi secondarie situate in province diverse da quella della sede principale devono versare un diritto a ciascuna delle Camere di Commercio competenti per territorio. Il diritto annuale è dovuto per ciascun anno solare d'iscrizione nel registro delle imprese o nel REA e non è frazionabile; pertanto, i soggetti che si cancellano dal registro delle imprese e dal REA nel corso dell'anno sono comunque tenuti a versare l'intero importo dovuto. Soggetti non obbligati al pagamento I soggetti sotto indicati non sono obbligati al pagamento a condizione che sussistano le condizioni previste dall art. 4, del decreto ministeriale 11 maggio 2001, n. 359, ovvero : le imprese che al 31 dicembre 2013 risultino in fallimento o in liquidazione coatta amministrativa (salvo i casi in cui sia stato autorizzato l'esercizio provvisorio dell'attività); le imprese individuali che presentano domanda di cancellazione entro il 30 gennaio 2014 che abbiano cessato l'attività entro il 31 dicembre 2013; le società e gli altri soggetti collettivi che abbiano approvato il bilancio finale di liquidazione al 31 dicembre 2013 ed abbiano presentato la domanda di cancellazione al registro delle imprese entro il 30 gennaio 2014; le società cooperative sciolte ai sensi dell'art C.C., a partire dall'anno solare successivo a quello della data del provvedimento che ha comportato lo scioglimento per atto dell'autorità governativa 2

3 2. Ulteriore casistica Le imprese in stato di liquidazione, inattività o sospensione dell'attività, devono pagare il diritto annuale fintanto che restano iscritte nel registro delle imprese. Le imprese che si trovino in stato di concordato preventivo e quelle in stato di amministrazione straordinaria devono pagare il diritto annuale. Per queste ultime, il Ministero delle Attività Produttive con circolare n del 30 gennaio 2004 ha precisato che il versamento del diritto annuale è dovuto, almeno fino a quando viene autorizzato l'esercizio dell'impresa. Per le imprese individuali il cui titolare è deceduto permane l'obbligo del versamento fino all anno del decesso e il pagamento, nel caso in cui non sia stato già eseguito, è a carico degli eredi come chiarito con circolare del Ministero delle Attività Produttive n. 3520/C del 24 luglio Le agevolazioni in materia tributaria disposte con legge in occasione di eventi o situazioni di carattere eccezionale si applicano anche al diritto annuale. 3

4 Capitolo 2 1. Quanto e come si paga il Diritto Annuale 1. (IMPRESE CHE VERSANO IN MISURA FISSA) Le imprese iscritte nella sezione speciale del Registro Imprese e le imprese individuali iscritte alla sezione ordinaria pagano un diritto annuale determinato in misura fissa. 2. (IMPRESE CHE VERSANO IN BASE AL FATTURATO) Le imprese iscritte nella sezione ordinaria, diverse dalle imprese individuali, pagano un diritto da calcolarsi in funzione del fatturato. Le IMPRESE con UNITA LOCALI (negozi, uffici, depositi, ecc.) devono versare, per ciascuna di queste, un diritto pari al 20% di quello dovuto per la sede principale. L importo dovuto per le unità locali deve essere sommato a quello totale per scaglioni. La somma va maggiorata del 20%. Esempio 1 (senza unità locale) per un fatturato di ,00 euro senza unità locali la somma dovuta per il diritto annuale sarà da calcolarsi in questo modo: 200,00 (misura fissa) +0% x ,00 (primo scaglione) + 0,015% x ,00 (secondo scaglione) + 0,013% x ,00 (terzo scaglione di fatturato) x 1,20 = 274,80 (da arrotondarsi all unità=275,00) Esempio 2 (con unità locale) per un fatturato di ,00 euro con 1 unità locale la somma dovuta per il diritto annuale sarà da calcolarsi in questo modo: 200,00 (misura fissa) +0% x ,00 (primo scaglione) 0,015% x ,00 (secondo scaglione) + 0,013% x ,00 (terzo scaglione di fatturato) = 229,00 (Totale diritto base sede) + Totale diritto base sede x 0,20 = 45,80 (diritto base unità locale) (Totale diritto base sede) + (diritto base unità locale) x 1,20 = (229,00+45,80) x 1,20 = 329,76 (da arrotondarsi all unità = 330,00) 4

5 2. Le Nuove imprese I nuovi soggetti annotati nel Registro delle Imprese nel corso dell anno possono versare il diritto annuale: in sede di nuova iscrizione, a mezzo cassa automatica; tramite F24 telematico, entro 30 giorni dalla richiesta di iscrizione Nella tabelle seguenti si riportano gli importi, comprensivi della maggiorazione del 20%, indicati per sede e per unità locale suddivisi per tipologia di soggetti. 3. Come si paga Il versamento del diritto annuale alla Camera di Commercio di Pisa deve essere effettuato con modello F24 in via telematica utilizzando la sezione IMU ED ALTRI TRIBUTI LOCALI. Contribuente: indicare il Codice Fiscale, non la partita IVA codice ente locale: PI codice tributo: 3850 anno di riferimento: 2014 importi a debito: indicare l'importo dovuto. Nel caso di trasferimento di sede tra province diverse, il diritto deve essere versato alla Camera nei cui registri è iscritta la sede legale al 1 gennaio dell'anno di riferimento, o alla data diversa se costituita successivamente. 5

6 1. Perchè si paga il diritto annuale Capitolo 3 E un tributo obbligatorio che ciascun soggetto iscritto o annotato al Registro delle Imprese alla data del 1 gennaio deve versare a favore della Camera di Commercio nella cui circoscrizione territoriale è situata la propria sede legale. Il tributo è necessario affinché le Camere di Commercio possano svolgere una serie di funzioni e rendere numerosi servizi le principali in sintesi sotto riportate: Tenuta del Registro delle Imprese dove ogni impresa operante sul territorio italiano deve obbligatoriamente iscriversi. Questo consente, a chiunque sia interessato, di poter verificare la regolarità di un impresa, la sua effettiva esistenza, chi ne sia il titolare o l amministratore o il legale rappresentante, quale siano le regole statutarie in base alle quali l impresa opera, visionare i bilanci delle società di capitali. Senza il Registro delle Imprese sarebbe impossibile avere certezze negli scambi economici. Tenuta degli albi e dei Registri dove sono iscritte le imprese che svolgono attività sottoposte a leggi speciali, al possesso di specifici requisiti professionali e morali consentendo quindi di verificare la sussistenza di autorizzazioni e abilitazioni. Attività di promozione della semplificazione delle procedure di avvio d impresa e di svolgimento delle attività economiche (impresa in un giorno, Comunica, ecc.). Vigilanza e controllo sui prodotti e per la metrologia legale a garanzia della corretta misurazione delle quantità negli scambi di merce e servizi Rilascio di certificati di origine e tutela del Made in Italy. Promozione di contratti tipo e di forme di controllo delle clausole inique nei contratti. Costituzione di commissioni arbitrali e di conciliazione per la risoluzione delle controversie tra imprese e tra imprese, consumatori e utenti. Realizzazione di osservatori sull economia locale e promozione dell informazione economica (indici ISTAT, prezzi, andamento del credito, industria, commercio, artigianato, ecc.), raccolta di usi e consuetudini. Attività di supporto e promozione dell innovazione nelle imprese con attività di formazione, informazione, contributi e finanziamenti alle imprese innovative. Attività di sostegno agli investimenti e all accesso al credito attraverso iniziative di formazione, informazione e contributi alle imprese. 6

7 Attività di sostegno e supporto all internazionalizzazione delle imprese con iniziative di formazione, informazione e concessione di contributi. Cooperazione con le istituzioni scolastiche e universitarie per la promozione dell alternanza scuola-lavoro, l orientamento al lavoro, alle professioni e alla creazione d impresa. 7

8 Capitolo 4 1. Truffe e comunicazioni ingannevoli Il diritto annuale si paga esclusivamente con modello F24. ATTENZIONE : non si paga con bollettino postale né in contanti Solo in fase di prima iscrizione alla Camera di Commercio è possibile pagare a mezzo cassa automatica presso gli uffici della Camera di Commercio. DIFFIDARE QUINDI DA : 1. richieste di pagamento avanzate da soggetti privati estranei alla Camera di Commercio; 2. richieste sulle vostre coordinate bancarie da parte di persone che si qualificano dipendenti o funzionari della Camera di Commercio. Attenzione: ci segnalano che stanno pervenendo alle imprese bollettini postali il cui contenuto può risultare ingannevole per i destinatari, considerata la dicitura: "l'iscrizione è obbligatoria, per le ditte iscritte a: Camera di commercio, Industria Agricoltura e Artigianato, qualora si desideri usufruire dei servizi offerti.". La Camera di commercio di Pisa è totalmente estranea all'invio di questo tipo di iniziative. 8

9 Capitolo 5 1. Sanzioni Il ritardato od omesso pagamento del diritto annuale comporta l'applicazione di sanzioni amministrative secondo le disposizioni stabilite dalla legge e dal decreto n. 54 del 27 gennaio 2005, del Ministero delle attività produttive. - sanzione del 10% dell importo dovuto nei casi di tardivo versamento - sanzione del 30% dell importo dovuto nei casi di omesso versamento 2. Ravvedimento operoso Il Ravvedimento operoso è un istituto attraverso il quale il contribuente che non ha provveduto al pagamento di quanto dovuto nei termini fissati dalla legge può sanare spontaneamente la violazione commessa, beneficiando di riduzioni automatiche sulle misure minime delle sanzioni applicabili. Il contribuente può beneficiare dell'applicazione di una sanzione ridotta, nel caso in cui la violazione non sia stata contestata e comunque non siano iniziati accessi, ispezioni, verifiche o altre attività amministrative di accertamento delle quali l'autore o i soggetti solidamente obbligati, abbiano avuto formale conoscenza. Il Ravvedimento operoso consente di regolarizzare le violazioni commesse nei seguenti termini: Entro 30 giorni dalla scadenza del termine ordinario, versando: Il diritto dovuto e non versato (o versato in misura insufficiente); Una sanzione ridotta sul diritto non versato nei termini (Contattare l'ufficio Diritto annuale per avere l esatta misura della sanzione ridotta applicabile); Gli interessi, calcolati in base al tasso legale in vigore e maturati dal termine di pagamento fino al giorno in cui si effettua il pagamento. Entro un anno dalla scadenza del termine ordinario, versando: Il diritto dovuto e non versato (o versato in misura insufficiente); Una sanzione - maggiore di quella dovuta per il ravvedimento entro 30 giorni - ma comunque inferiore a quella ordinariamente applicabile sul diritto non versato nei termini (Contattare l'ufficio Diritto annuale per avere le misure esatte della sanzione ridotta applicabile). Gli interessi, calcolati in base al tasso legale in vigore e maturati dal termine di pagamento fino al giorno in cui si effettua il pagamento. Ai fini del perfezionamento del ravvedimento, il diritto dovuto, le sanzioni ridotte e gli interessi legali devono essere versati contestualmente dai contribuenti interessati. 9

10 1. Rimborsi, compensazioni e sgravi Capitolo 6 Il diritto annuale pagato ma non dovuto, pagato per errore due volte o versato in eccedenza, può essere rimborsato a richiesta presentata su modello in carta libera firmato dal richiedente. Alla domanda di rimborso deve essere allegata ricevuta quietanzata del modello F24. Secondo quanto previsto dal D.M. n. 359 dell 11 maggio 2001 la domanda deve essere presentata, a pena di decadenza, entro 24 mesi dalla data di pagamento. A seguito della modifica della convenzione fra Unioncamere e Agenzia delle Entrate relativa alla riscossione del diritto annuale tramite F24, è stata introdotta la possibilità per le imprese, di compensare gli importi a credito per il diritto annuale con debiti verso altre amministrazioni o altre Camere di Commercio. 10