A cura di Giuseppe Avanzato La dichiarazione tardiva e integrativa

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1 A cura di Giuseppe Avanzato La dichiarazione tardiva e integrativa Categoria: Dichiarazione Sottocategoria: Modello Redditi 2018 Come noto, il 31 ottobre 2018 è scaduto il termine ordinario per la presentazione della Dichiarazione dei Redditi per l anno d imposta 2017 (Modello Redditi, Modello 770, Modello IRAP). Il contribuente può comunque presentare la propria dichiarazione oltre il termine ordinario per la trasmissione o, in caso di dichiarazione già trasmessa, può rettificarla spontaneamente nel caso in cui abbia riscontrato errori od omissioni entro il 29 gennaio Di cosa si tratta? Premessa... 2 La dichiarazione tardiva... 2 Come sanare l omessa dichiarazione... 3 Slittamento dei termini per l accertamento... 3 La dichiarazione omessa... 4 La dichiarazione integrativa... 4 Allegato 1 L Esperto risponde... 6 Allegato 2 Tavola Sinottica

2 Premessa Lo scorso 31 ottobre è scaduto il termine per la presentazione delle dichiarazioni (Modello Redditi 2018, Modello 770/2018, Modello IRAP 2018) relative all anno d imposta Il contribuente che non ha rispettato la citata scadenza ha, tuttavia, tempo sino al 29 gennaio 2019, vale a dire entro novanta giorni dalla scadenza naturale per la presentazione, per ravvedere le dichiarazioni omesse relative all anno d imposta citato, ferma restando l applicazione delle sanzioni previste dalla legge. Sempre entro la medesima data il contribuente può rettificare la dichiarazione, già presentata entro il 31 ottobre 2018, per correggere errori od omissioni in essa riscontrati, presentando all uopo una dichiarazione integrativa. La dichiarazione tardiva È detta dichiarazione tardiva la dichiarazione presentata oltre la scadenza naturale per la trasmissione della stessa ma comunque entro i novanta giorni successivi alla scadenza ordinaria. Relativamente alle dichiarazioni da presentare nell anno 2018 per il periodo d imposta 2017: la dichiarazione IVA il cui termine è scaduto il 30 settembre 2018 poteva essere ravveduta entro il 30 aprile 2018; le Dichiarazioni dei Redditi, IRAP e il Modello 770 il cui termine è scaduto il 31 ottobre 2018 possono essere ancora ravvedute entro il 29 gennaio Nel caso in cui la dichiarazione venga presentata entro la predetta data essa si considera regolarmente presentata ed è applicata la sanzione in misura fissa di 250 euro prevista per l omissione della dichiarazione in assenza di debito d imposta. La sanzione comminata al contribuente tardivo può essere ridotta, se lo stesso si avvale dell istituto del ravvedimento operoso, previsto dall art. 13 del D.Lgs. n. 472/97, beneficiando in tal modo della riduzione a 1/10 della sanzione applicata, pertanto, la tardività della presentazione della dichiarazione può essere sanata con il versamento della sanzione ridotta di 25,00, per ogni modello dichiarativo tardivamente trasmesso. 2

3 Oltre a ciò, bisogna però regolarizzare anche gli eventuali omessi versamenti delle imposte dovute a saldo della dichiarazione nonché, eventualmente la prima e la seconda rata di acconto già scadute delle imposte per l anno successivo, applicano le sanzioni per omesso versamento delle imposte, pari al 30% del tributo omesso, ravvedibile con riduzione da 1/8 a 1/6, a seconda del momento in cui si effettua il pagamento. Come sanare l omessa dichiarazione Il contribuente che non ha rispettato la scadenza del 31 ottobre 2018 per la presentazione della dichiarazione, al fine di sanare l omissione, dovrà entro il 29 gennaio 2019: presentare la dichiarazione omessa; pagare la sanzione di 25 euro (1/10 di 250 euro) e versarla con F24 utilizzando l apposito codice tributo L anno da indicare nell F24 è l anno in cui la violazione è stata commessa e non quello a cui si riferisce la dichiarazione per cui nel nostro caso andrà indicato l anno 2018; versare, se dovute, le imposte che entro il termine per il versamento del saldo, avrebbero dovuto essere pagate per il 2017, nonché gli acconti per il 2018 (primo e secondo o unico acconto); versare la sanzione ridotta per il tardivo versamento delle imposte; pagare gli interessi legali dovuti sui tardivi versamenti calcolati pro rata temporis. Sul punto si rammenta che dal 1 gennaio 2019 il tasso d interesse legale è stato innalzato dallo 0,3% allo 0,8%. Slittamento dei termini per l accertamento È bene precisare, tuttavia, che la presentazione della Dichiarazione Redditi o Irap 2018 nel mese di gennaio 2019 determina lo slittamento di un anno dei termini di accertamento, secondo quanto disposto dall art. 43 del DPR 600/73 il quale, al co. 1, prevede che Gli avvisi di accertamento devono essere notificati, a pena di decadenza, entro il 31 dicembre del quinto anno successivo a quello in cui è stata presentata la dichiarazione. Dunque, per effetto di tale disposizione, il termine di decadenza per l azione accertativa relativa all anno d imposta 2017 scadrà il 31/12/2024 anziché il 31/12/

4 La dichiarazione omessa Si ricorda inoltre che nel caso in cui il contribuente non presenti la dichiarazione nemmeno entro il 29 gennaio 2019 la dichiarazione si considera omessa. Tuttavia, si rammenta che se la dichiarazione omessa è presentata entro il termine di presentazione della dichiarazione relativa al periodo d imposta successivo (nel nostro caso entro i termini di presentazione del Modello Redditi 2019), si applica la sanzione ridotta alla metà ovvero 60% in luogo del 120% dell ammontare delle imposte dovute, con un minimo di 200 euro. In assenza di imposte dovute si applica la sanzione da 150 a 500 euro. La dichiarazione integrativa Qualora il contribuente abbia già validamente presentato la sua dichiarazione, ma abbia riscontrato nella stessa errori od omissioni potrà ancora rettificare la medesima presentando la cosiddetta dichiarazione integrativa entro il 29 gennaio 2019, salvo l applicazione delle sanzioni previste dalla legge. In questi casi, se la rettifica è a sfavore, la sanzione irrogabile è di 250 euro (art. 8, D. Lgs. n. 471/97) ravvedibile a 1/9 con il conseguente versamento di 27,50 euro in luogo dei 250 euro previsti. Si precisa che l eventuale omesso versamento delle imposte, dovrà comunque essere sanato. Si ricorda, inoltre, che in questi casi, in merito ai soli elementi oggetto di rettifica opererà lo slittamento di un anno dei termini di accertamento. Dunque limitatamente ai medesimi, il termine di decadenza per l azione accertativa relativamente all anno d imposta 2017 scadrà il 31/12/2024 anziché il 31/12/2023 per tale ragione è opportuno conservare idonea documentazione a supporto delle rettifiche apportate alla dichiarazione originaria in caso di azione accertativa da parte dell Amministrazione finanziaria. Se la dichiarazione integrativa, invece, risulta a favore del contribuente non si applicano sanzioni. In questi casi, l eventuale credito risultante può essere utilizzato immediatamente in compensazione. 4

5 Se il contribuente presenta l integrativa dopo il 29 gennaio 2019 (oltre 90 gg. dalla scadenza originaria) sarà destinatario di una sanzione pari al 90% della maggiore imposta dovuta da ravvedere ai sensi dell art. 13 co. 1 lett. b) b- quater) del D. Lgs. n. 472/97. In questo caso la sanzione comminata per infedele dichiarazione assorbe quella di omesso versamento delle imposte. Alla luce di quanto detto, la presentazione della Dichiarazione dei Redditi integrativa nei novanta giorni comporta una notevole riduzione delle sanzioni rispetto allo scenario prospettato in caso di presentazione dell integrativa oltre tale termine. Operativamente, con riferimento alla Dichiarazione dei Redditi, al fine di compilare la dichiarazione integrativa, ci si dovrà avvalere dell apposito Modello Redditi 2018 e barrare la casella Dichiarazione integrativa posta sul rigo Tipo di dichiarazione nella seconda facciata del frontespizio del modello. Nella dichiarazione deve essere riprodotto il contenuto della dichiarazione originaria con le necessarie correzioni o integrazioni. 5

6 Allegato 1 L Esperto risponde Oggetto: La presentazione della dichiarazione tardiva DOMANDA? Il signor Rossi, non ha presentato la sua dichiarazione dei redditi alla data del 31 ottobre Accortosi della sua inadempienza desidera presentare il modello Redditi Persone Fisiche il 10 novembre Si chiede, quali adempimenti dovrà porre in essere il contribuente al fine di sanare la sua omissione? RISPOSTA! Il contribuente in questo caso può sanare la sua omissione presentando la c.d. dichiarazione tardiva, tale è definita la dichiarazione (dei redditi, IVA o IRAP) presentata oltre la scadenza naturale per la trasmissione della stessa ma comunque entro i novanta giorni successivi alla scadenza ordinaria. Relativamente alle dichiarazioni da presentare nell anno 2018 per il periodo d imposta 2017: la Dichiarazione IVA il cui termine è scaduto il 30 settembre 2018 poteva essere ravveduta entro il 30 aprile 2018; le Dichiarazioni dei Redditi, IRAP e il Modello 770 il cui termine è scaduto il 31 ottobre 2018 possono essere ancora ravvedute entro il 29 gennaio In questi casi la dichiarazione si considera regolarmente presentata ed è applicata la sanzione in misura fissa di 250 euro prevista per l omissione della dichiarazione in assenza di debito d imposta. La sanzione comminata al contribuente tardivo può essere ridotta, se lo stesso si avvale dell istituto del ravvedimento operoso, previsto dall art. 13 del D.Lgs. n. 472/97, beneficiando in tal modo della riduzione a 1/10 della sanzione applicata, pertanto, la tardività della presentazione della dichiarazione può essere sanata con il versamento della sanzione ridotta di 25,00, per ogni modello dichiarativo tardivamente trasmesso. 6

7 Oltre a ciò, bisogna però regolarizzare anche gli eventuali omessi versamenti delle imposte dovute a saldo della dichiarazione nonché, eventualmente la prima e la seconda rata di acconto già scadute delle imposte per l anno successivo, applicano le sanzioni per omesso versamento delle imposte, pari al 30% del tributo omesso, ravvedibile con riduzione da 1/8 a 1/6, a seconda del momento in cui si effettua il pagamento. Nel caso di specie, pertanto, il sig. Rossi per poter regolarizzare la sua posizione, oltre alla trasmissione telematica della dichiarazione, è tenuto a versare la sanzione di 25 conseguente alla tardività nell adempimento. Infatti, essendo nei termini, il signor Rossi si avvale dell istituto del ravvedimento operoso, beneficiando della riduzione della sanzione a 1/10, pertanto dovrà pagare solamente 25 in luogo dei 250. Per poter procedere con il versamento, deve poi utilizzare l apposito Modello F24, indicando il codice tributo 8911 e l anno in cui è stata commessa la violazione nel caso di specie

8 Allegato 2 Tavola Sinottica Sintesi Il 31 ottobre 2018 è scaduto il termine ordinario per la presentazione della Dichiarazione dei Redditi per l anno d imposta 2017 (Modello Redditi, Modello 770, Modello IRAP). Il contribuente può comunque presentare la propria dichiarazione oltre il termine ordinario per la trasmissione o, in caso di dichiarazione già trasmessa, può rettificarla spontaneamente nel caso in cui abbia riscontrato errori od omissioni entro il 29 gennaio È detta dichiarazione tardiva la dichiarazione (dei redditi, IVA o IRAP) presentata oltre la scadenza naturale per la trasmissione della stessa ma comunque entro i novanta giorni successivi alla scadenza ordinaria. Nel caso in cui il contribuente non presenti la dichiarazione nemmeno entro il 29 gennaio 2019 la dichiarazione si considera omessa. Inoltre qualora il contribuente abbia già validamente presentato la sua dichiarazione, ma abbia riscontrato nella stessa errori od omissioni potrà ancora rettificare la sua dichiarazione presentando la cosiddetta dichiarazione integrativa entro il 29 gennaio 2019, salvo l applicazione delle sanzioni previste dalla legge. La dichiarazione tardiva Il contribuente che non ha rispettato la scadenza del 31 ottobre 2018 per la presentazione della dichiarazione, al fine di sanare l omissione, potrà presentare la c.d. dichiarazione tardiva entro il 29 gennaio In particolare al fine di sanare l omissione quest ultimo dovrà: presentare la dichiarazione omessa; pagare la sanzione di 25 euro (1/10 di 250 euro) e versarla con F24 utilizzando l apposito codice tributo 8911 ; versare, se dovute, le imposte che entro il termine per il versamento del saldo, avrebbero dovuto essere pagate per il 2017, nonché gli acconti per il 2018 (primo e secondo o unico acconto); versare la sanzione ridotta per il tardivo versamento delle imposte; pagare gli interessi legali dovuti sui tardivi versamenti calcolati pro rata temporis. La dichiarazione omessa Nel caso in cui il contribuente non presenti la dichiarazione nemmeno entro il 29 gennaio 2019 la dichiarazione si considera omessa. La dichiarazione omessa è comunque ravvedibile entro il termine di presentazione della dichiarazione relativa al periodo d imposta successivo (nel nostro caso entro i termini di presentazione del Modello Redditi 2019), si applica la sanzione ridotta alla metà ovvero 60% in luogo del 120% dell ammontare delle imposte dovute, con un minimo di 200 euro. In assenza di imposte dovute si applica la sanzione da 150 a 500 euro. 8

9 La dichiarazione integrativa Se il contribuente ha già validamente presentato la sua dichiarazione può rettificare errori od omissioni presentando la cosiddetta dichiarazione integrativa entro il 29 gennaio 2019, salvo l applicazione delle sanzioni previste dalla legge. Se la rettifica operata è a sfavore, la sanzione irrogabile è di 250 euro (art. 8, D.Lgs. n. 471/97) ravvedibile a 1/9 con il conseguente versamento di 27,50 euro in luogo dei 250 euro previsti. L eventuale omesso versamento delle imposte dovrà comunque essere sanato. Se la dichiarazione integrativa, invece, risulta a favore del contribuente non si applicano sanzioni. In questi casi, l eventuale credito risultante può essere utilizzato immediatamente in compensazione. Se il contribuente presenta l integrativa dopo il 29 gennaio 2019 (oltre 90 gg. dalla scadenza originaria) sarà destinatario di una sanzione pari al 90% della maggiore imposta dovuta da ravvedere ai sensi dell art. 13 co. 1 lett. b) b- quater) del D.Lgs. n. 472/97. In questo caso la sanzione comminata per infedele dichiarazione assorbe quella di omesso versamento delle imposte. Riferimenti Normativi e Prassi Art. 13 D.Lgs. n. 472/97; Art. 2 DPR n.322/