Distretto del Circondario Imolese Una rete di servizi per qualificare la cura della prima infanzia ovunque si realizzi
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- Marco Carletti
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1 Un partenariato di 32 membri, attivi nel ( abitanti) appartenenti sia al settore pubblico che privato, si è recentemente aggiudicato un finanziamento sul bando di contrasto alla povertà educativa 0-6 dell impresa sociale Con i Bambini. I partner sono i seguenti: Cooperativa Seacoop (coordinatore); 12 Comuni; 12 Istituti Scolastici Comprensivi Statali; Azienda Servizi alla Persona (Servizio Sociale); Azienda USL; 2 cooperative sociali; 1 associazione; Nuovo Circondario Imolese (Ente Locale di II livello) UNIBO Psicologia Scolastica e di Comunità (responsabile monitoraggio e valutazione) OBIETTIVI COMUNI E CONDIVISI FRA I PARTNER Tutti i bambini hanno diritto ad una educazione di qualità fin dalla nascita L educazione di ogni bambino è sempre un fatto di responsabilità collettiva Una rete di servizi accessibile a tutti è strumento di democrazia L offerta di un servizio culturalmente accettabile per tutti costruisce la comunità educante Ampliare le reti di condivisione è una azione che intercetta la solitudine Mantenere attive le reti di condivisione riduce l isolamento sociale Roma - 25 giugno 2018 Verso una comunità di cura Daniele Chitti responsabile Servizio Infanzia Comune di Imola
2 Principi ispiratori della Vision Il progetto sostiene il lavoro comune, anche di tipo progettuale e strategico, di molti soggetti appartenenti ai tre ambiti del welfare (sanitario, sociale, educativo/scolastico). È basato sull idea forte che la cura della prima infanzia è sempre una responsabilità pubblica, sia dei genitori verso la società, che di quest ultima verso i genitori
3 Principi ispiratori della mission Lo schema si spiega da solo: devono essere eliminate tutte le barriere temporali, amministrative, fisiche e culturali che limitano l accesso ai servizi delle famiglie a più alto rischio di povertà educativa e fragilità sociale. Per favorire questo risultato, il nido d infanzia e la scuola dell infanzia devono inserirsi in una rete di servizi complementari e/o alternativi (anche solo temporaneamente), per non lasciare nessuno senza il riferimento di un progetto di sostegno facilmente fruibile Nella slide successiva, è possibile vedere lo schema generale del progetto, che prevede azioni di facilitazione nell accesso alla rete tradizionale dei servizi, l implementazione di reti solidaristiche a partire da quegli stessi servizi, il sostegno ai genitori perché investano di più e meglio sulla scolarizzazione dei figli, l implementazione di servizi sperimentali a bassa soglia d accesso con il coinvolgimento dei genitori e azioni a sostegno della cura in ambito domestico
4 Come richiesto, si spende qualche parola aggiuntiva sull azione contrassegnata dalla freccia: potenziamento dell intervento educativo domiciliare alle neomamme in difficoltà
5 Potenziamento dell intervento educativo domiciliare a neomamme in difficoltà Elementi di innovazione Si tratta dell ampliamento quantitativo di un servizio già esistente, messo in campo da Servizio Sociale e Consultorio Familiare, con il supporto della Neonatologia. Tuttavia, di nuovo prevede il coinvolgimento operativo diretto delle educatrici più esperte dei nidi d infanzia (previa formazione). Queste educatrici, portatrici di centinaia di storie di cura, sanno guadagnarsi facilmente la fiducia della mamme, anche di quelle più sospettose verso i servizi. Contemporaneamente, queste educatrici arricchiscono la loro formazione e le loro capacità professionali, rendendole più efficaci anche nel loro lavoro professionale ordinario. Operativamente, intorno a ciascuna mamma beneficiaria dell intervento, si costruisce un gruppo di lavoro di cui anche i genitori e l educatrice del nido fanno parte. Per le educatrici di nido, il progetto è sostenibile perché vi destineranno una parte del monte-ore destinato alla formazione. Il progetto ha lo scopo (tra gli altri) di facilitare l inserimento precoce al nido dei bambini appartenenti a nuclei caratterizzati da fragilità educativa, mediandone la scelta da parte della madre attraverso un rapporto con il nido che inizia a domicilio. In questi casi, la frequenza al nido sarà gratuita e alla madre sarà consentito di mantenere il rapporto privilegiato con l educatrice, anche attraverso l adozione di regolamenti di fruizione del nido molto flessibili Il progetto si propone: di superare l eccessiva specializzazione degli interventi socio-sanitari, soprattutto di questo che ha soprattutto le caratteristiche della prevenzione (di primo e secondo livello) di valorizzare le risorse presenti nella rete dei servizi, attraverso una maggiore integrazione, anche strategica, tra i servizi socio-sanitari e quelli educativi/scolastici di conseguenza, di utilizzare maggiormente i servizi universalistici (o tendenzialmente tali), accanto a (o invece di) quelli dedicati al disagio
6 Per maggiori informazioni.. È possibile contattare Daniele Chitti: Si ringrazia per l attenzione
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