PROGETTO DI PROPOSTA DI RISOLUZIONE
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1 PARLAMENTO EUROPEO Documento di seduta B8-0000/2014 PROGETTO DI PROPOSTA DI RISOLUZIONE presentata a seguito di una dichiarazione della Commissione a norma dell'articolo 123, paragrafo 2, del regolamento sulla relazione 2014 sui progressi compiuti dal Montenegro (2014/2947(RSP)) Charles Tannock a nome della commissione per gli affari esteri RE\ doc PE v01-00 Unita nella diversità
2 B8-0000/2014 Risoluzione del Parlamento europeo sulla relazione 2014 sui progressi compiuti dal Montenegro (2014/2947(RSP)) Il Parlamento europeo, viste le conclusioni del Consiglio europeo del giugno 2003 e l'allegata "Agenda di Salonicco per i Balcani occidentali: Procedere verso l'integrazione europea", viste la relazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio del 22 maggio 2012 sui progressi compiuti dal Montenegro nell'attuazione delle riforme (COM(2012)0222) e le conclusioni del Consiglio del 26 giugno 2012 recanti la decisione di avviare i negoziati di adesione con il Montenegro il 29 giugno 2012, visti la comunicazione della Commissione dell'8 ottobre 2014 intitolata "Strategia di allargamento e sfide principali per il periodo " (COM(2014)0700), accompagnata dal documento di lavoro dei servizi della Commissione SWD(2014)301 intitolato "'Montenegro 2014 Progress Report", e il documento di strategia indicativo ( ) adottato il 19 agosto 2014, viste la dichiarazione e le raccomandazioni approvate alla 9 a riunione del comitato parlamentare di stabilizzazione e di associazione (SAPC) Unione europea Montenegro dell'1-2 dicembre 2014, viste le proprie precedenti risoluzioni sul Montenegro, visto l'articolo 123, paragrafo 2, del proprio regolamento, A. considerando che attualmente il Montenegro è l'unico paese della regione ad aver aperto e concluso in via provvisoria alcuni capitoli di negoziato con l'ue; che tale ruolo guida comporta una responsabilità accresciuta anche nel contesto regionale e per quanto riguarda il processo di allargamento nel suo complesso; B. considerando che gli ulteriori progressi dipenderanno dall'attuazione efficace delle strategie di riforma e dei piani d'azione del paese; C. considerando che un presupposto necessario per compiere progressi nei preparativi per l'adesione è costituito dal dialogo sostenibile e da una collaborazione costruttiva tra governo e opposizione; D. considerando che il Montenegro deve conseguire solidi risultati in materia di Stato di diritto; che la corruzione e la criminalità organizzata continuano a destare grave preoccupazione; E. considerando che la società civile svolge un ruolo importante nel processo di riforma e di adesione all'ue; PE v /6 RE\ doc
3 F. considerando che sono in aumento gli episodi di violenza contro giornalisti e media; 1. si compiace del fatto che sono stati finora aperti dodici capitoli, tra cui i capitoli 23, 24 e 31, e due (scienza e ricerca, istruzione e cultura) sono stati conclusi in via provvisoria; 2. esorta a proseguire celermente i negoziati di adesione, a condizione che le riforme siano portate avanti e attuate e che vi siano risultati concreti specialmente per quanto riguarda lo Stato di diritto; è del parere che i progressi dei negoziati debbano essere accompagnati da reali progressi sul campo e non limitarsi semplicemente all'adozione di piani d'azione e strategie; 3. plaude all'ulteriore rafforzamento delle strutture negoziali, tra cui la creazione del Consiglio per lo Stato di diritto; invita il governo a rafforzare il coordinamento intraistituzionale e ad allargare le consultazioni interministeriali; 4. rileva l'importanza di garantire l'inclusività del processo di riforma al fine di realizzare nei negoziati i progressi necessari; sollecita a questo riguardo una più attiva supervisione parlamentare; 5. plaude all'adozione del piano d'azione del 2014 per il rafforzamento della vigilanza parlamentare; sottolinea la necessità di potenziare le capacità del Parlamento e di adottare il codice etico parlamentare; si rammarica del mancato seguito politico alla relazione tecnica approvata dal Parlamento nel luglio 2013 sul presunto uso illegale di fondi pubblici a vantaggio di partiti politici, e del mancato completamento del seguito giudiziario; 6. è preoccupato per il fatto che la forte polarizzazione del clima interno si è tradotta nel boicottaggio dei lavori parlamentari da parte dell'opposizione, che intralcia il cammino dello sforzo riformistico; esorta tutte le forze politiche, al governo e all'opposizione, a continuare a incentrare la propria attenzione sull'agenda per l'integrazione del paese nell'ue, attraverso un dialogo duraturo e una cooperazione costruttiva; 7. invita il governo a dare effettiva attuazione alle raccomandazioni dell'osce/odihr per una legislazione elettorale in linea con le migliori pratiche e gli standard europei, che preveda fra l'altro il diritto di presentare candidature indipendenti, il finanziamento pubblico proporzionale, per promuovere la parità di condizioni fra tutti i candidati, e l'audit dei partiti politici; 8. esorta il governo a garantire che la legislazione sul finanziamento dei partiti politici sia pienamente in accordo con le migliori pratiche e gli standard europei e a registrare le tappe della sua effettiva attuazione; si duole del fatto che parti importanti della legislazione in questo campo siano state approvate senza un accordo fra i vari partiti; 9. valuta positivamente la maggiore attenzione dedicata dalla Commissione, nel processo di adesione, alla riforma della pubblica amministrazione; condivide le preoccupazioni per la politicizzazione della pubblica amministrazione; invita a compiere progressi in materia di trasparenza, efficienza e rendicontabilità dell'amministrazione a livello di governo centrale e locale, e a migliorare il suo coordinamento nonché quello tra le autonomie locali, specialmente nel campo degli investimenti e della pianificazione e RE\ doc 3/6 PE v01-00
4 realizzazione dei progetti; considera essenziale affrontare punti di debolezza quali lo scarso rigore dei criteri di assunzione e licenziamento, la mancata attuazione della valutazione delle prestazioni e l'insufficienza delle capacità amministrative e di controllo; 10. plaude alla nuova strategia di riforma giudiziaria per il periodo , al generale rispetto dei tempi previsti nell'attuazione del relativo piano d'azione e all'avvenuta elezione del nuovo procuratore supremo di Stato; valuta positivamente le nuove misure legislative volte a migliorare la trasparenza nell'elezione dei pubblici ministeri; incita a compiere maggiori sforzi per monitorare e ridurre ulteriormente l'arretrato dei procedimenti e la durata dei processi, nonché a migliorare l'efficienza della Corte costituzionale; 11. rimane preoccupato per le indebite ingerenze nell'indipendenza della magistratura, specialmente nel reclutamento e nello sviluppo di carriera di giudici e pubblici ministeri; chiede vivamente un miglioramento dei criteri di selezione per le nomine e le promozioni nonché il rispetto dei principi di legalità e proporzionalità nei procedimenti disciplinari; chiede ulteriori misure essenziali di riforma in materia di reclutamento, promozione e procedure disciplinari per giudici e pubblici ministeri; 12. è preoccupato per il fatto che non sono stati avviati seri sforzi per combattere l'impunità nei casi di crimini di guerra; sollecita le autorità competenti a provvedere in modo efficace alle indagini, all'esercizio dell'azione penale, allo svolgimento dei processi e all'esecuzione delle pene per i crimini di guerra, in linea con le norme internazionali, e a garantire alle vittime l'accesso alla giustizia e alle riparazioni; 13. è preoccupato per i modesti progressi nella lotta alla corruzione, che continua a rappresentare una minaccia per la stabilità delle istituzioni democratiche e lo Stato di diritto; sollecita una partecipazione più attiva e una cooperazione più efficace da parte del governo, di tutti i settori della vita pubblica e della società civile nella prevenzione di tale fenomeno nonché nel rafforzamento del quadro legislativo e nella protezione dei dipendenti che segnalano illeciti (gli "informatori"); 14. esorta le autorità a rafforzare le capacità di pubblici ministeri, giudici e forze di polizia e a far sì che possa registrarsi una valida casistica di indagini, procedimenti giudiziari e condanne a tutti i livelli, compresi i casi di corruzione ad alto livello; invita a una maggiore cooperazione tra le autorità di contrasto e a migliorare il sistema dei controlli per i conflitti d'interesse e le dichiarazioni patrimoniali; considera importante rendere l'agenzia anticorruzione direttamente responsabile di fronte al Parlamento, coinvolgendo la nuova commissione parlamentare per la lotta alla corruzione; sollecita l'adozione delle leggi in materia di lobbying, sulla procedura amministrativa generale e in materia di appalti pubblici e la modifica della normativa sulla prevenzione dei conflitti d'interesse; 15. osserva che frequenti modifiche legislative potrebbero ostacolare l'efficacia della lotta alla criminalità organizzata; chiede di rafforzare le capacità delle autorità competenti, specialmente per lo svolgimento di indagini complesse e il trattamento di casi difficili; valuta positivamente le modifiche al codice penale volte a prevenire e monitorare la radicalizzazione e l'estremismo religioso; plaude alla nuova legge penale che qualifica PE v /6 RE\ doc
5 come reato il comportamento dei montenegrini che scelgono di aderire a organizzazioni jihadiste straniere; 16. sottolinea la necessità di migliorare i meccanismi di consultazione delle organizzazioni della società civile (OSC) per raggiungere maggiore trasparenza nell'attività politica e legislativa nell'ambito di un processo inclusivo; invita le autorità competenti a sviluppare ulteriormente il finanziamento pubblico sostenibile delle OSC e un quadro istituzionale appropriato; plaude alla nomina da parte del governo di un nuovo consiglio per lo sviluppo delle organizzazioni non governative; invita le autorità competenti a proteggere gli attivisti della società civile contro gli attacchi e l'odio che certi giornali diffonderebbero e a costruire un clima in cui essi possano operare senza paura di ritorsioni; 17. esprime grande preoccupazione per il deterioramento della situazione riguardante la libertà dei media, per i bassi standard professionali ed etici tra i professionisti del settore e per l'aumento degli incidenti mirati a danno di giornalisti e beni di proprietà dei media; sollecita le autorità competenti a indagare e perseguire con celerità tali minacce e aggressioni; considera indispensabile per il miglioramento degli standard democratici l'esistenza di mezzi d'informazione appartenenti a un servizio pubblico indipendente, dotati d'indipendenza editoriale e di finanziamenti stabili e sostenibili; sottolinea che tutti coloro che operano nella politica e nei media hanno la responsabilità di alimentare un clima di tolleranza per le opinioni diverse; valuta positivamente l'accordo tra i rappresentanti dei media per una revisione del codice etico quale primo passo verso una migliore autoregolamentazione dei media; 18. si compiace che la legislazione antidiscriminazione sia stata quasi completamente allineata all'acquis; invita a rimediare alla lacune restanti in materia di discriminazione razziale e di norme sanzionatorie; è preoccupato per i tassi di abbandono e la bassa percentuale di studenti rom sul totale della popolazione studentesca; plaude agli sforzi delle autorità competenti per la tutela dei diritti delle persone LGBTI durante il secondo "pride day", che si è svolto senza incidenti; esorta i rappresentanti della politica e della società civile a combattere la diffusa ostilità contro la diversità sessuale, in particolare mediante uno sforzo di educazione e informazione dei cittadini che contribuisca a modificare le mentalità; 19. esorta a compiere più rapidi progressi in materia di diritti delle donne, parità di genere, rappresentanza delle donne in politica e nel mercato del lavoro nonché lotta contro la violenza domestica; chiede a tale riguardo un migliore coinvolgimento del Parlamento, una cooperazione più strutturata con la società civile e il potenziamento delle capacità istituzionali, con un miglioramento della cooperazione tra servizi sociali e autorità di contrasto; esorta a porre al centro di tutte le misure i diritti delle vittime e a esercitare la dovuta diligenza nella prevenzione, investigazione, punizione e riparazione degli atti di violenza domestica; 20. incoraggia il governo ad attuare riforme economiche sostenibili per stimolare la competitività e superare le debolezze strutturali, per affrontare il vasto problema dell'economia sommersa e per migliorare complessivamente il contesto imprenditoriale; invita inoltre a rafforzare le capacità di elaborazione e coordinamento delle politiche RE\ doc 5/6 PE v01-00
6 economiche; teme che le incertezze giuridiche e giudiziarie, per quanto riguarda fra l'altro la concessione di licenze, le procedure amministrative in materia fiscale e l'esecuzione forzata dei contratti, possano comportare rischi per gli operatori economici; condivide le preoccupazioni per la mancanza di miglioramenti tangibili nella situazione del mercato del lavoro e per il persistere di tassi elevati di disoccupazione giovanile (42%) e di lunga durata (82%), e chiede pertanto misure attive per il mercato del lavoro; 21. rimane seriamente preoccupato per la definizione della procedura di fallimento del maggior produttore industriale del Montenegro, la fabbrica di alluminio KAP, che viola gli obblighi del paese nell'ambito dell'accordo di stabilizzazione e associazione (ASA); sollecita il governo a rispettare le norme dell'asa sugli aiuti di Stato; 22. plaude alla partecipazione proattiva e al ruolo costruttivo del Montenegro nella cooperazione regionale e internazionale e nel processo di riconciliazione regionale; si congratula con il governo per essere stato, insieme con l'albania, l'unico candidato all'adesione all'ue dei Balcani occidentali ad allinearsi pienamente alle posizioni e alle decisioni dell'unione europea sulla situazione in Ucraina; rinnova il suo invito al governo a risolvere rapidamente le questioni ancora in sospeso per la demarcazione dei confini con la Croazia, la Serbia e il Kosovo; valuta positivamente lo status di osservatore del Montenegro in seno al trattato sulla Carta dell'energia; invita gli Stati membri dell'ue interessati a prendere in considerazione un'accelerazione del processo di adesione del Montenegro alla NATO, al fine di rafforzare la stabilità regionale; 23. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio e alla Commissione, ai governi e ai parlamenti degli Stati membri nonché al governo e al Parlamento del Montenegro. PE v /6 RE\ doc
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