PIANO URBANISTICO PER REALIZZAZIONE DI UN FABRBICATO PRODUTTIVO IN LOC. SIECI COMUNE DI PONTASSIEVE DOTT. ING. FRANCESCO VIGLIOTTI

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1 Riccardo Martelli g e o l o g o Piano Fabbricato Sieci_RGL Dott. Geol. Riccardo Martelli Dott. Geol. Riccardo Martelli Dott. Geol. Riccardo Martelli Marzo 2016 REVISIONE NOME FILE REDATTO CONTROLLATO APPROVATO DATA PROGETTO: PIANO URBANISTICO PER REALIZZAZIONE DI UN FABRBICATO PRODUTTIVO IN LOC. SIECI COMUNE DI PONTASSIEVE RICHIEDENTE: PROGETTISTA: OGGETTO: SOC. FORTUNA S.r.l. DOTT. ING. FRANCESCO VIGLIOTTI DOTT. ING. MAURIZIO RAGGI RELAZIONE GEOLOGICA DI FATTIBILITA ai sensi della L.R. 65/2014, D.P.G.R. 53/r, norme P.G.R.A. Aut. Bac. Fiume Arno, Del.C.R. 11/2000, R.U. Comune di Pontassieve. La parziale riproduzione di questo documento è permessa solo con l'autorizzazione scritta dell autore Via Aretina, 362 Loc. Ellera, FIESOLE (FI) Tel.: Fax: Por martelli@studiogeologico.it P.e.c.: riccardo.martelli@epap.sicurezzapostale.it Web: P. Iva: Ordine dei Geologi della Toscana n. 913 Albo CTU Tribunale di Firenze n Albo Periti Tribunale di Firenze n. 354

2 INDICE 1. INTRODUZIONE 2 2. RIFERIMENTO ALLA NORMATIVA 3 3. ORGANIZZAZIONE GENERALE DELLO STUDIO 4 4. RILIEVI GEOLOGICI E GEOMORFOLOGICI Carta degli elementi geologico strutturali Carta degli elementi litologico tecnici Carta degli elementi per la valutazione degli aspetti geomorfologici Carta degli elementi per la valutazione degli aspetti idraulici Carta degli elementi per la valutazione degli aspetti idrogeologici Carta delle microzonazioni omogenee in prospettiva sismica (MOPS) 9 5. ZONAZIONI DI PERICOLOSITA' Carta delle aree a pericolosità geologica Criteri utilizzati Le classi di pericolosità Carta delle aree a pericolosità idraulica Carta delle aree con problematiche idrogeologiche Criteri utilizzati per la zonazione di pericolosità Le classi di pericolosità Considerazioni sulla pericolosità sismica locale CLASSIFICAZIONE DI FATTIBILITÀ Descrizione del Piano Urbanistico Fattibilità in relazione agli aspetti geologici Fattibilità in relazione agli aspetti idraulici Fattibilità in relazione agli aspetti idrogeologici Fattibilità in relazione agli aspetti sismici 18 TAVOLE ALLEGATI FILE : PIANO FABBRICATO_SIECI

3 1. INTRODUZIONE Su incarico della Soc. Fortuna S.r.l. viene redatta la presente relazione tecnica per definire la fattibilità geologica di un Piano Urbanistico per la realizzazione di un fabbricato artigianale in loc. Sieci (Tav. 1, Tav. 2), secondo il progetto del Dott. Ing. Francesco Vigliotti e Dott. Ing. Maurizio Raggi. Tale Relazione viene presentata ad espletamento della normativa attualmente vigente per quanto riguarda la redazione di documentazione tecnico-scientifica per le procedure di modifica dello strumento urbanistico (L.R. 01/2005, D.P.G.R. n.53/r, Nta del PS del Comune di Pontassieve, D.G.R del , D.C.R. 12/2000 e deliberazioni dell Autorità di Bacino del Fiume Arno n. 139/99, n.135/99, n. 136/99 emanate in attuazione del D.L. 180/98). Lo studio di fattibilità geologica e geologico-tecnica si basa sui dati ottenuti con l esecuzione di un apposita indagine geofisica con esecuzione di due misure HVSR, integrata con i dati relativi a precedenti studi condotti dallo scrivente nell area in esame. I dati sono stati ulteriormente integrati con il rilevamento diretto dell area, con l analisi di dati del P.S. comunale vigente, della cartografia dell Autorità di Bacino del Fiume Arno, di altri strumenti di programmazione territoriale e dallo studio di letteratura tecnico scientifica disponibile. Piano Urbanistico per realizzazione di un fabbricato artigianale, Pontassieve Indagini Geologiche 2

4 2. RIFERIMENTO ALLA NORMATIVA Lo studio effettuato fa riferimento alla Deliberazioni del Presidente della Giunta Regionale n. 53/R e tiene conto del Piano di Assetto Idrogeologico (PAI) dell Autorità di Bacino del F. Arno. Con il Regolamento DPGR 26/R prima e DPGR 53/R poi, la Regione Toscana ha fornito una serie di indicazioni tecniche e metodologiche, che traggono origine sia da leggi nazionali e regionali, sia dalle esperienze maturate negli ambiti della ricerca scientifica e nelle conclusioni del Progetto finalizzato "Geodinamica". Il piano di Assetto Idrogeologico (PAI) dell Autorità di Bacino del F. Arno fornisce zonazioni di pericolosità che devono essere rispettate per l utilizzo del territorio. Piano Urbanistico per realizzazione di un fabbricato artigianale, Pontassieve Indagini Geologiche 3

5 3. ORGANIZZAZIONE GENERALE DELLO STUDIO Gli elaborati dello studio, richiesti dalla citata deliberazione 53/R, sono i seguenti: Tav. 1 Corografia generale Tav. 2 Area soggetta a Piano Urbanistico Tav. 3 Carta geologica Tav. 4 Carta litologico-tecnica Tav. 5 Carta geomorfologica Tav. 6 Carta delle aree inondabili Tav. 7 Carta idrogeologica Tav. 8 Carta delle microzonazioni omogenee in prospettiva sismica (mops) Tav. 9 Pericolosità geomorfologica Tav. 10 Pericolosità idraulica Tav. 11 Problematiche idrogeologiche Tav. 12 Pericolosità sismica Tav. 13 Planimetria Piano Attuativo Tav. 14 Fattibilità geologica Tav. 15 Fattibilità idraulica Tav. 16 Fattibilità idrogeologica Tav. 17 Fattibilità sismica Le metodologie utilizzate per il rilievo, l elaborazione e la restituzione cartografica di ogni tematismo sono illustrate nei capitoli in cui vengono descritte le singole tavole. I rilievi sul terreno sono stati eseguiti e restituiti su base cartografica 1:10.000, utilizzando la cartografia tecnica più aggiornata della Regione Toscana. Si precisa che la normativa regionale vigente non prevede l esecuzione dello studio di microzonazione per un intervento come quello in esame, tuttavia la particolare successione stratigrafica rilevabile dai dati esistenti e l importanza delle opere in esame ha suggerito una valutazione delle problematiche che possono insorgere in fase di progetto e pertanto, ancorché non previste dalla normativa. Pertanto, verranno fornite indicazioni in merito sulla base delle risultanze delle indagini geofisiche eseguite. Piano Urbanistico per realizzazione di un fabbricato artigianale, Pontassieve Indagini Geologiche 4

6 4. RILIEVI GEOLOGICI E GEOMORFOLOGICI 4.1. Carta degli elementi geologico strutturali I terreni affioranti nell area oggetto di piano urbanistico sono stati suddivisi secondo un classico criterio formazionale basato sul riconoscimento delle caratteristiche litologiche e stratigrafiche delle varie unità (Tav. 3). L'intera area oggetto di studio risulta coperta dai rilievi geologici risalenti al periodo con la Carta Geologica Regionale in scala 1: rilevata dai geologi del Dipartimento di Scienze della Terra dell'università di Firenze. Dato il dettaglio richiesto per la pianificazione del territorio è stato necessario procedere ad un aggiornamento, con particolare attenzione alle aree edificative e alla presenza delle coperture detritiche che costituiscono i primari elementi di criticità per l'utilizzazione ai fini urbanistici del territorio. A tale proposito sono stati utilizzati i dati della cartografia geologica del P.S. del Comune di Pontassieve L area in esame si trova nell area esterna all abitato di Sieci, nella piana alluvionale del Fiume Arno, in destra idrografica, in un lotto di terreno confinante a NE con la linea ferroviaria, a NW con il Borro di Pelacane ed a N con la strada statale n. 67 Tosco-Romagnola, alla quota altimetrica media di 84,5 m s.l.m.. Si fornisce una breve descrizione delle singole unità litologiche distinte nella carta: Depositi Olocenici Deposito di frana senza indizi di evoluzione Materiale eterogeneo ed eterometrico messo in posto per gravità e stabilizzato naturalmente. Piano Urbanistico per realizzazione di un fabbricato artigianale, Pontassieve Indagini Geologiche 5

7 Detrito di falda Materiale eterogeneo ed eterometrico messo in posto per gravità o limitato trasporto. Depositi eluvio-colluviali Materiale fine e medio messo in posto per gravità o limitato trasporto. Depositi alluvionali recenti e terrazzati Limi e sabbie prevalenti intercalate da ghiaie sedimentate dalle aste fluviali principali. Formazione di Monte Morello Stratificazione di marne calcaree grigie, argilliti grigie e calcareniti. Formazione di Sillano Argilliti grigie prevalenti, argilliti varicolori, intercalate da bancate di calcare grigio. L area oggetto di Piano Urbanistico vede l affioramento di terreni alluvionali recenti per uno spessore di circa m, poggiante su un substrato litoide. Probabile la presenza di uno spessore superficiale di materiale di riporto. Le indagini della fase di progettazione dovranno definire con precisione spessori e geometrie delle formazioni presenti nel sottosuolo Carta degli elementi litologico tecnici Nella carta è riportata la classificazione su base litotecnica dei terreni affioranti (Tav. 4). Il criterio utilizzato è quello indicato dall'associazione Geotecnica Italiana, riveduto e riadattato su scala regionale. In sintesi si Piano Urbanistico per realizzazione di un fabbricato artigianale, Pontassieve Indagini Geologiche 6

8 tratta di suddividere i litotipi presenti in base alla coesione ed al grado di addensamento. Di seguito vengono dettagliati i criteri utilizzati per suddividere le varie litologie: Litotipi incoerenti 1 Materiale coesivo mediamente consistente intercalato da materiale granulare 2 Materiale eterogranulare mediamente consistente 3 Stratificazione di rocce tenere fratturate Tab. 1 L area oggetto di Piano Urbanistico vede l affioramento di materiale coesivo mediamente consistente intercalato da materiale granulare Carta degli elementi per la valutazione degli aspetti geomorfologici L area in esame si trova nella piana alluvionale del Fiume Arno, in una zona pianeggiante e limitata sul lato di monte da un rilevato artificiale e sul lato NW da una ripida scarpata che termina nel letto del Borro del Pelacane (Tav. 5). Aree interessate da fenomeni gravitativi stabilizzati si trovano nella zona posta a E, lontana dal lotto in esame; l eventuale riattivazione di tali movimenti non può rappresentare un pericolo per i lotto in esame, data la loro distanza. Lo stesso può dirsi per i fenomeni legati alla dinamica fluviale, visto che sia a monte che a valle del lotto sono presenti attraversamenti fluviali a sezione obbligata, che ne limitano la portata e la velocità. La distanza del fabbricato dal ciglio di scarpata sarà non inferiore a 20 m e la distanza della viabilità interna dal ciglio non dovrà essere inferiore a 10 m. L area oggetto di Piano Urbanistico si trova in un area pianeggiante e non mostra effetti di dinamiche attive, quiescenti o stabilizzate. Piano Urbanistico per realizzazione di un fabbricato artigianale, Pontassieve Indagini Geologiche 7

9 4.4. Carta degli elementi per la valutazione degli aspetti idraulici Il lotto oggetto di Piano Urbanistico è limitato a NW dal Fosso di Pelacane. La committenza ha incaricato Hydrogeo Ingegneria S.r.l. per la redazione di uno studio idraulico per valutare gli effetti degli eventi di piena di detto corso d acqua. Il modello idraulico adottato ha mostrato come la piena Tr 200 non produca effetti nel lotto in esame (Tav. 5). Modesti battenti, inferiori a 0,1 m, possono manifestarsi con la piena Tr500 nella porzione più vicina al corso d acqua. L area oggetto di Piano Urbanistico non risulta interessata dagli effetti della piena del Fosso di Pelacane avente tempo di ritorno duecentennale Tr200. La piena avente tempo di ritorno cinquecentennale Tr500 determina modesti battenti (inferiori a 0,1 m) Carta degli elementi per la valutazione degli aspetti idrogeologici La zona in esame è caratterizzata dalla presenza di terreni alluvionali che si caratterizzano per una permeabilità variabile a seconda del litotipo prevalente. I terreni limosi e sabbiosi si caratterizzano per una permeabilità media per porosità primaria, mentre i livelli sabbiosi o ghiaiosi che intercalano i precedenti a vari livelli mostrano una permeabilità elevata per porosità primaria (Tav. 7). Molti sono gli impianti di emungimento presenti nella zona, con molteplici usi. Precedenti studi geologici eseguiti dallo scrivente nell area posta a valle della strada statale n. 67 Tosco Romagnola hanno evidenziato la presenza di una superficie piezometrica alla profondità di 3,5 m dal piano di campagna, vale a dire alla quota assoluta di circa Piano Urbanistico per realizzazione di un fabbricato artigianale, Pontassieve Indagini Geologiche 8

10 81,0 m s.l.m.. Nella tabella seguente sono riportati i criteri di attribuzione per la classificazione di permeabilità. CLASSE DI TIPOLOGIA FORMAZIONE GEOLOGICA PERMEABILITÀ Media Primaria (per porosità) Depositi alluvionali recenti e terrazzati Bassa Secondaria (per porosità) F. di Sillano, F. Di M. Morello Bassa Primaria (per porosità) Depositi detritici Tab. 2 I terreni affioranti nell area oggetto di Piano Urbanistico sono caratterizzati da una permeabilità media. L area è esterna alle fasce di rispetto dei pozzi ad che erogano acqua a terzi mediante acquedotti di pubblica utilità Carta delle microzonazioni omogenee in prospettiva sismica (MOPS) Ai sensi del DPGR n.53/r del 25 ottobre 2011, lo strumento urbanistico del piano attuativo non necessita di studio di microzonazione sismica. Tuttavia, i dati delle indagini geofisiche preliminari eseguite in situ indicano la presenza di una configurazione geologica (sedimenti sciolti su substrato litoide entro una profondità di 10/12 m dal p.c.) che necessita di accurata valutazione. Lo studio è stato eseguito secondo le specifiche contenute Allegato A, con particolare riferimento al 2. punto B.1, punto B.7 e punto C.5., è stato realizzato di uno studio di microzonazione sismica (MS) di livello 1. Lo studio e le indagini geofisiche sono state condotte secondo le specifiche tecniche contenute nell OPCM n del e nel DGRT N.261 del Le specifiche tecniche e gli standard di riferimento con cui è stato condotto lo studio di MS di livello 1 sono state riprese da Indirizzi e Criteri di Microzonazione Sismica del Dipartimento della Protezione Civile Nazionale. Lo studio di MS di livello 1 rappresenta un livello propedeutico a Piano Urbanistico per realizzazione di un fabbricato artigianale, Pontassieve Indagini Geologiche 9

11 successivi studi di microzonazione ed è consistito in una raccolta organica e ragionata dei dati di natura geologica, geofisica e geotecnica preesistenti e/o acquisite le aree di studio in microzone qualitativamente omogenee dal punto di vista del comportamento sismico. Nello specifico, la MS individua e caratterizza le zone stabili, le zone instabili suscettibili di amplificazione sismica e le zone suscettibili di instabilità. Per la definizione delle zone e della loro perimetrazione ci si riferisce alle specifiche tecniche di cui all OPCM n Il Comune di Pontassieve è stato classificato ai sensi della Del. GRT n. 421 del 26/05/2014 in classe 3. Lo studio è stato eseguito per l area interessata da Piano Urbanistico utilizzando i dati geofisici acquisiti in situ ed i dati geognostici acquisiti dallo scrivente (Tav. 8). In particolare è stata proposta una schematizzazione che vede la presenza di un livello di circa 10/12 m di depositi alluvionali, poggianti a loro volta sul substrato litoide, rappresentato da argilliti e siltiti intercalate da livelli di calcare grigio compatto (Tav. 3). La falda è presente alla profondità di 3,5 m dal p.c.. L indagine HVSR, eseguita da Geoecho s.r.l., che viene allegata alla presente relazione, ha rilevato la presenza di picchi H/V molto pronunciati nell intervallo delle frequenze di interesse ingegneristico. Ciò indica la presenza in profondità di livelli capaci di determinare forti contrasti di impedenza sismica e, di conseguenza, fenomeni di amplificazione del segnale sismico. In particolare nella misura n. 1 è individuato un picco molto pronunciato alla frequenza di 5,72 Hz, mentre nella misura n. 2 è individuato un picco alla frequenza di 5,53 Hz. Nella carta sono state individuate le configurazioni indicate nell'allegato 1 del DPGR 53/R. L area oggetto di Piano Urbanistico è stata definita come area suscettibile di amplificazioni locali per la presenza di terreni alluvionali su substrato litoide. Piano Urbanistico per realizzazione di un fabbricato artigianale, Pontassieve Indagini Geologiche 10

12 5. ZONAZIONI DI PERICOLOSITA' 5.1. Carta delle aree a pericolosità geologica Criteri utilizzati La cartografia di pericolosità geologica è stata ripresa dal P.S. di Pontassieve e non vengono proposte modificazioni alla perimetrazione esistente Le classi di pericolosità Vengono riportati di seguito i criteri generali di zonazione mutuati dalla DPGR 53/R (Tav. 9): Classe G1 (pericolosità bassa) Fanno parte di questa classe le aree in cui non sussistono fattori predisponenti al verificarsi di movimenti di massa, le aree con terreni argillosi con pendenze <5%, le aree con terreni sabbiosi con pendenze <10%, le aree con terreni litoidi molto fratturati con pendenze <10% e le aree con terreni litoidi non/poco fratturati e di buona qualità con pendenze <10%. L area oggetto di Piano Urbanistico è classificata in classe di pericolosità G.1 in virtù della sua posizione in area pianeggiante, sulla quale non incidono fenomeni attivi, quiescenti o stabilizzati. Piano Urbanistico per realizzazione di un fabbricato artigianale, Pontassieve Indagini Geologiche 11

13 5.2. Carta delle aree a pericolosità idraulica Criteri utilizzati per la zonazione di pericolosità La perimetrazione delle aree a rischio è stata effettuata nell ambito dello studio idraulico del Fosso di Pelacane, eseguito da HydroGeo Ingegneria S.r.l. e da questo viene ripresa senza modifica Le classi di pericolosità Vengono riportati di seguito i criteri generali di zonazione mutuati dalla DPGR 53/R (Tav. 10): Pericolosità idraulica bassa (I.1): aree collinari o montane prossime ai corsi d acqua per le quali ricorrono le seguenti condizioni: a) non vi sono notizie storiche di inondazioni b) sono in situazioni favorevoli di alto morfologico, di norma a quote altimetriche superiori a metri 2 rispetto al piede esterno dell argine o, in mancanza, al ciglio di sponda. Pericolosità idraulica media (I.2): aree interessate da allagamenti per eventi compresi tra 200<TR<500 anni. Fuori dalle UTOE potenzialmente interessate da previsioni insediative e infrastrutturali, in presenza di aree non riconducibili agli ambiti di applicazione degli atti di pianificazione di bacino e in assenza di studi idrologici e idraulici rientrano in classe di pericolosità media le aree di fondovalle per le quali ricorrano le seguenti condizioni: a) non vi sono notizie storiche di inondazioni b) sono in situazione di alto morfologico rispetto alla piana alluvionale adiacente, di norma a quote altimetriche superiori a metri 2 rispetto al piede esterno dell argine o, in mancanza, al ciglio di sponda. Piano Urbanistico per realizzazione di un fabbricato artigianale, Pontassieve Indagini Geologiche 12

14 Pericolosità idraulica elevata (I.3): aree interessate da allagamenti per eventi compresi tra 30<TR<200 anni. Fuori dalle UTOE potenzialmente interessate da previsioni insediative e infrastrutturali, in presenza di aree non riconducibili agli ambiti di applicazione degli atti di pianificazione di bacino e in assenza di studi idrologici e idraulici, rientrano in classe di pericolosità elevata le aree di fondovalle per le quali ricorra almeno una delle seguenti condizioni: a) vi sono notizie storiche di inondazioni b) sono in situazioni sfavorevoli di alto morfologico, di norma a quote altimetriche inferiori a metri 2 rispetto al piede esterno dell argine o, in mancanza, al ciglio di sponda. Pericolosità idraulica molto elevata (I.4): aree interessate da allagamenti per eventi con Tr < 30 anni. Fuori dalle UTOE potenzialmente interessate da previsioni insediative e infrastrutturali, in presenza di aree non riconducibili agli ambiti di applicazione degli atti di pianificazione di bacino e in assenza di studi idrologici e idraulici, rientrano in classe di pericolosità molto elevata le aree di fondovalle non protette da opere idrauliche per le quali ricorrano contestualmente le seguenti condizioni: a) vi sono notizie storiche di inondazioni; b) sono morfologicamente in situazione sfavorevole di norma a quote altimetriche inferiori rispetto alla quota posta a metri 2 sopra il piede esterno dell'argine o, in mancanza, sopra il ciglio di sponda. L area oggetto di Piano Urbanistico è tagliata da limite fra una zona classificata a pericolosità idraulica bassa I.1 ed una zona classificata a pericolosità idraulica media I.2, derivante da fenomeni di alluvionamento con tempo di ritorno compreso fra 200 e 500 anni, definiti da modello. In corrispondenza dell alveo del Fosso di Pelacane è presente un area che va soggetta ad eventi esondativi aventi tempo di ritorno inferiore a 30 anni, ma si trova entro la fascia dei 10 m a cui si applica quanto disposto dal R.D. 523/1904 Piano Urbanistico per realizzazione di un fabbricato artigianale, Pontassieve Indagini Geologiche 13

15 5.3. Carta delle aree con problematiche idrogeologiche Criteri utilizzati per la zonazione di pericolosità La perimetrazione delle aree con problematiche idrogeologiche dà indicazioni sul grado di permeabilità dei terreni e di conseguenza della protezione qualitativa delle acque sotterranee. Ne consegue che il grado di protezione ci fornisce una stima di quanto le acque sotterranee siano naturalmente protette dall'inquinamento eventualmente prodotto in superficie, e quanto possa diffondersi nella falda un inquinante che l'abbia raggiunta. Inoltre, le informazioni derivanti dalla profondità ci forniscono indicazioni per valutare l impatto reciproco fra fondazioni e falda Le classi di pericolosità Vengono riportati di seguito i criteri generali di zonazione (Tav. 11): Pericolosità idrogeologica media (2): aree di affioramento di terreni fini sovrastanti substrato litoide e presenza di falda ad una profondità inferiore a 4 m dal p.c.. L area oggetto di Piano Urbanistico è caratterizzata da una pericolosità idrogeologica media. Piano Urbanistico per realizzazione di un fabbricato artigianale, Pontassieve Indagini Geologiche 14

16 5.4. Considerazioni sulla pericolosità sismica locale Vengono riportati di seguito i criteri generali di zonazione mutuati dalla DPGR 53/R (Tav. 12): Pericolosità sismica elevata (S.3): zone suscettibili di instabilità di versante quiescente che pertanto potrebbero subire una riattivazione dovuta ad effetti dinamici quali possono verificarsi in occasione di eventi sismici; zone con terreni di fondazione particolarmente scadenti che possono dar luogo a cedimenti diffusi; terreni suscettibili di liquefazione dinamica (per tutti i comuni tranne quelli classificati in zona sismica 2); zone di contatto tra litotipi con caratteristiche fisico-meccaniche significativamente diverse; aree interessate da deformazioni legate alla presenza di faglie attive e faglie capaci (faglie che potenzialmente possono creare deformazione in superficie); zone stabili suscettibili di amplificazioni locali caratterizzati da un alto contrasto di impedenza sismica atteso tra copertura e substrato rigido entro alcune decine di metri; L area oggetto di Piano Urbanistico ricade in un area classificata a pericolosità sismica elevata S.3. poiché suscettibile di amplificazioni locali caratterizzati da un alto contrasto di impedenza sismica atteso fra copertura e substrato rigido entro alcune decine di metri. Piano Urbanistico per realizzazione di un fabbricato artigianale, Pontassieve Indagini Geologiche 15

17 6. CLASSIFICAZIONE DI FATTIBILITÀ 6.1. Descrizione del Piano Urbanistico Il Piano Urbanistico, posto tra la strada statale n. 67 Tosco-Romagnola e la linea ferroviaria, ha l obbiettivo, coerentemente con il R.U., di realizzare interventi di: 1. nuova costruzione con destinazioni produttive private; 2. interventi di urbanizzazione primaria e di arredo urbano. Per le caratteristiche ed i dettagli del progetto, si faccia riferimento agli elaborati del Dott. Ing. Francesco Vigliotti e Dott. Ing. Maurizio Raggi (Tav. 13) Fattibilità in relazione agli aspetti geologici Viste le caratteristiche di pericolosità geologica dell area (Tav. 9) si definiscono le seguenti classi di fattibilità geologica (Tav. 14): Fattibilità geologica 1 (fattibilità senza particolari limitazioni): per la viabilità di penetrazione a raso, per le aree destinate a parcheggio a raso e la sistemazione delle aree a verde. Per questi casi non sono richieste delle specifiche indagini a livello di progettazione definitiva. Fattibilità geologica 2 (fattibilità con normali vincoli): per l area in cui è prevista la realizzazione dei fabbricati produttivi. Per questo caso sono richieste indagini di dettaglio ai sensi della normativa nazionale vigente (NTC Piano Urbanistico per realizzazione di un fabbricato artigianale, Pontassieve Indagini Geologiche 16

18 2008) e regionale (DPGR 36/R). In particolare è prescritta la realizzazione di sondaggi a carotaggio continuo per verificare le caratteristiche stratigrafiche del sottosuolo. Le caratteristiche geotecniche saranno acquisite direttamente con specifiche analisi di laboratorio e indirettamente con indagini in foro Fattibilità in relazione agli aspetti idraulici Viste le caratteristiche di pericolosità geologica dell area (Tav. 10) si definiscono le seguenti classi di fattibilità geologica (Tav. 15): Fattibilità geologica 1 (fattibilità senza particolari limitazioni): per la viabilità di penetrazione a raso, per le aree destinate a parcheggio a raso e la sistemazione delle aree a verde. Per questi casi non sono richieste delle specifiche indagini a livello di progettazione definitiva. Fattibilità geologica 2 (fattibilità con normali vincoli): per l area in cui è prevista la realizzazione dei fabbricati produttivi. Lo studio idraulico evidenzia che il piano di calpestio dell edificio produttivo sarà sempre posto al di sopra del battente della piena Tr200 e pertanto non vengono individuate prescrizioni. Potrà costituire maggiore livello di protezione, in fase di progettazione definitiva, adottare per il piano di calpestio una quota superiore di 0,2 m rispetto al battente della piena avente tempo di ritorno cinquecentennale Tr500. Per la fascia di protezione di 10 m del Borro di Pelacane, misurati a partire dal ciglio della sponda sinistra, si applica quanto disposto dal R.D. 523/1904. Piano Urbanistico per realizzazione di un fabbricato artigianale, Pontassieve Indagini Geologiche 17

19 6.4. Fattibilità in relazione agli aspetti idrogeologici Viste le caratteristiche di pericolosità idrogeologica dell area (Tav. 11) si definiscono le seguenti classi di fattibilità (Tav. 16): Fattibilità idrogeologica 1 (fattibilità senza particolari limitazioni): per il parcheggio e la sistemazione delle aree a verde. Per questi casi non sono richieste delle specifiche indagini a livello di progettazione definitiva. Fattibilità idrogeologica 2 (fattibilità con normali vincoli): per le aree in cui è prevista la realizzazione del fabbricati produttivi. Considerata la presenza di un livello piezometrico a partire dalla profondità di -3,5 dal p.c., l eventuale realizzazione dei piani interrarti, deve essere finalizzata esclusivamente ad autorimesse. Nell'intento di salvaguardare la risorsa idrica residente nei depositi alluvionali, la progettazione dei nuovi edifici dovrà tenere conto dei risultati di un apposito monitoraggio piezometrico anche al fine di ridurre i rischi di ingresso di acqua nelle aree ribassate in fase di cantiere ed evitare effetti di sollevamento del piano di fondazione, nonché ad impedire infiltrazioni di acqua nelle fasi di esercizio Fattibilità in relazione agli aspetti sismici Viste le caratteristiche di pericolosità sismica dell area (Tav. 8) si definiscono le seguenti classi di fattibilità geologica (Tav. 17): Fattibilità sismica 1 (fattibilità senza particolari limitazioni): per il parcheggio e la sistemazione delle aree a verde. Per questi casi non sono richieste delle specifiche indagini a livello di progettazione definitiva. Piano Urbanistico per realizzazione di un fabbricato artigianale, Pontassieve Indagini Geologiche 18

20 Fattibilità sismica 3 (fattibilità condizionata): per l area in cui è prevista la realizzazione dei fabbricati produttivi. Fermo restando la necessità di mettere in atto gli adempimenti richiesti della normativa nazionale (NTC 2008) e regionale (DPGR 36/R) vigenti, in sede di predisposizione di progettazione edilizia dovrà essere realizzata una campagna di indagini geofisiche (ad esempio profili sismici a riflessione/rifrazione, prove sismiche in foro, profili MASW) e geotecniche (ad esempio sondaggi, preferibilmente a carotaggio continuo.) che definiscano spessori, geometrie e velocità sismiche dei litotipi sepolti, al fine di valutare l entità del contrasto di rigidità sismica dei terreni tra coperture e bedrock sismico. Fiesole, Marzo 2017 Il Tecnico Dott. Geol. Riccardo Martelli Piano Urbanistico per realizzazione di un fabbricato artigianale, Pontassieve Indagini Geologiche 19

21 TAVOLE

22 DI RI CIMITERO STAZIONE LE BALZE I RENAI I MANDORLI S.S. ROSANO FIUME SIECI QUERCETO BORRO P.PONTICELLO (N.67) P. CASTELLARE FATTORIA REMOLE BORRO P. MASSARICCIA P. AGUA ARNO DEL PELACANE MAGNALE PATERNUZZO Serbatoio VIGNOLA I SODI P. SAN VINCEN C.NOVA DELLA DOCCIOLA DOCCIOLA 78.9 IL PALAGIO (N.34) SANT'EUGEN Legenda Sezione n CTR TAV. Scala: Oggetto: 1 1:10000 COROGRAFIA GENERALE

23 MA DI ORI LA TORRE Serbatoio CIMITERO STAZIONE LE BALZE I RENAI I MANDORLI S.S. ROSANO FIUME SIECI QUERCETO BORRO P.PONTICELLO (N.67) P. CASTELLARE FATTORIA REMOLE BORRO P. MASSARICCIA P. AGUA ARNO DEL PELACANE MAGNALE PATERNUZZO Serbatoio VIGNOLA I SODI P. SAN VINCEN C.NOVA LLA DOCCIOLA DOCCIOLA 78.9 IL PALAGIO (N.34) SANT'EUGE Legenda Area soggetta a Variante: Foglio di mappa n. 94, Particella n. 25 TAV. 2 Scala: 1:5000 Oggetto: AREA SOGGETTA A PIANO URBANISTICO

24 DI RI CIMITERO STAZIONE LE BALZE I RENAI I MANDORLI S.S. ROSANO FIUME SIECI bn1 b2a a4 MLL QUERCETO bn1 BORRO bn1 P.PONTICELLO (N.67) P. CASTELLARE FATTORIA REMOLE BORRO P. MASSARICCIA P. AGUA ARNO DEL PELACANE b2a MAGNALE PATERNUZZO Serbatoio SIL a1q VIGNOLA I SODI P. SAN VINCEN C.NOVA DELLA DOCCIOLA DOCCIOLA 78.9 IL PALAGIO (N.34) SANT'EUGEN Legenda a1q a4 b2a bn1 MML SIL Deposito di frana senza indizi di evoluzione Detrito di falda Depositi eluvio-colluviali Depositi alluvionale terrazzato Formazione di Monte Morello Formazione di Sillano TAV. 3 Scala: 1:10000 Oggetto: CARTA GEOLOGICA (Estratto da P.S. Comune di Pontassieve)

25 0 CIMITERO DI RI STAZIONE LE BALZE I RENAI I MANDORLI S.S. ROSANO FIUME SIECI QUERCETO DELLA BORRO 1 P.PONTICELLO P. CASTELLARE (N.67) DOCCIOLA FATTORIA REMOLE BORRO P. MASSARICCIA P. AGUA ARNO DEL IL PALAGIO (N.34) PELACANE MAGNALE PATERNUZZO Serbatoio DOCCIOLA VIGNOLA I SODI P. SAN VINCEN C.NOVA SANT'EUGEN Legenda Materiale coesivo mediamente consistente intercalato da materiale granulare Materiale eterogranulare mediamente consistente Stratificazione di rocce tenere fratturate TAV. Scala: Oggetto: 4 1:10000 CARTA LITOTECNICA

26 DI RI CIMITERO STAZIONE LE BALZE I RENAI I MANDORLI S.S. ROSANO FIUME SIECI QUERCETO BORRO P.PONTICELLO (N.67) P. CASTELLARE FATTORIA REMOLE BORRO P. MASSARICCIA P. AGUA ARNO DEL PELACANE MAGNALE PATERNUZZO Serbatoio Es FNS VIGNOLA I SODI P. SAN VINCEN C.NOVA DELLA DOCCIOLA DOCCIOLA 78.9 IL PALAGIO (N.34) SANT'EUGEN Legenda Es FNS Area soggetta ad erosione Corpo di frana stabilizzata naturalmente TAV. 5 Scala: 1:10000 Oggetto: CARTA GEOMORFOLOGICA (Estratto da P.S. Comune di Pontassieve)

27 TAV. Scala: Oggetto: 6 AREE INONDABILI (Dati da: Studio Hydrogeo Ingegneria srl)

28 DI RI CIMITERO STAZIONE LE BALZE I RENAI I MANDORLI S.S. ROSANO FIUME SIECI $ $ $ $ QUERCETO $ $ $ $ BORRO P.PONTICELLO 83.2 $ (N.67) P. CASTELLARE FATTORIA REMOLE BORRO P. MASSARICCIA P. AGUA 2974 $ $ $ $ $ $ $ ARNO $ MAGNALE $ $ DEL PATERNUZZO Serbatoio VIGNOLA PELACANE I SODI P. SAN VINCEN C.NOVA DELLA DOCCIOLA DOCCIOLA 78.9 IL PALAGIO (N.34) SANT'EUGEN Legenda Permeabilità da media per porosità primaria Permeabilità bassa per porosità primaria Permeabilità bassa per porosità secondaria ( Pozzo ad uso domestico ( Pozzo ad uso potabile e condizionamento $ Pozzo ad uso irriguo o industriale TAV. Scala: Oggetto: 7 1:10000 CARTA IDROGEOLOGICA (Dati da: Studio ambientale Geoecoprogetti, 2007)

29 DI RI CIMITERO STAZIONE LE BALZE I RENAI I MANDORLI S.S. ROSANO FIUME SIECI S QUERCETO 86.8 CPT1 Y 78.6 BORRO d1 HVSR $ $ HVSR P.PONTICELLO (N.67) P. CASTELLARE FATTORIA REMOLE BORRO P. MASSARICCIA P. AGUA fr ARNO MAGNALE S DEL PATERNUZZO Serbatoio VIGNOLA PELACANE I SODI P. SAN VINCEN C.NOVA DELLA DOCCIOLA DOCCIOLA 78.9 IL PALAGIO (N.34) SANT'EUGEN Legenda d1 fr2 S Zone stabili suscettibili di amplificazioni locali. Terreni alluvionali granulari e fini, contrasto di impedenza sismica potenzialmente maggiore di 2 Zone suscettibili di instabilità per la presenza di depositi di frana senza indizi di evoluzione Zone stabili per la presenza di bedrock sismico in affioramento o al di sotto di un modesto livello di alterazione HVSR 1 $ Misura HVSR e frequenza di picco TAV. Scala: Oggetto: 8 1:10000 CARTA DELLE MICROZONAZIONI OMOGENEE IN PROSPETTIVA SISMICA (MOPS) CPT1 Y Prova penetrometrica

30 FIRENZE ROMA BORRO DEL PELACANE TOSCO PELACANE DEL PONTICELLO ROMAGNOLA G (N.67) 83.8 FERROVIA FIRENZE ROMA R118 A NIO 77.6 VIVALDI 78.1 R3 R C VIA Legenda G.1 Pericolosità geomorfologica bassa TAV. 9 Scala: 1:2000 Oggetto: PERICOLOSITA' GEOLOGICA (Dati da: P.S. Comune di Pontassieve)

31 I.2 TAV. Scala: Oggetto: 10 PERICOLOSITA' IDRAULICA (Dati da: Studio Hydrogeo Ingegneria srl)

32 FIRENZE ROMA BORRO DEL PELACANE TOSCO PELACANE DEL PONTICELLO ROMAGNOLA (N.67) 83.8 FERROVIA FIRENZE ROMA R118 A NIO 77.6 VIVALDI 78.1 R3 R C VIA Legenda 2 Pericolosità idrogeologica media TAV. Scala: Oggetto: 11 1:2000 PROBLEMATICHE IDROGEOLOGICHE

33 FIRENZE ROMA BORRO DEL PELACANE TOSCO PELACANE DEL PONTICELLO ROMAGNOLA S (N.67) 83.8 FERROVIA FIRENZE ROMA R118 A NIO 77.6 VIVALDI 78.1 R3 R C VIA Legenda S.3 Pericolosità sismica elevata TAV. Scala: Oggetto: 12 1:2000 PERICOLOSITA' SISMICA

34 FIRENZE ROMA BORRO DEL PELACANE TOSCO PELACANE DEL PONTICELLO ROMAGNOLA (N.67) 83.8 FERROVIA FIRENZE ROMA R118 A NIO 77.6 VIVALDI 78.1 R3 R C VIA Legenda Fabbricati Verde privato Viabilità e parcheggi TAV. Scala: Oggetto: 13 1:2000 PLANIMETRIA PIANO URBANISTICO

35 FIRENZE ROMA BORRO DEL PELACANE TOSCO DEL PELACANE F1 PONTICELLO ROMAGNOLA F F FERROVIA FIRENZE ROMA (N.67) F R118 A NIO 77.6 VIVALDI 78.1 R3 R C VIA Legenda F1 F2 Fattibilità geologica senza limitazioni Fattibilità geologica con normali vincoli TAV. Scala: Oggetto: 14 1:2000 FATTIBILITA' GEOLOGICA

36 FIRENZE ROMA BORRO DEL PELACANE TOSCO DEL PELACANE F1 F1 PONTICELLO ROMAGNOLA F FERROVIA FIRENZE ROMA F1 (N.67) R118 A NIO 77.6 VIVALDI 78.1 R3 R C VIA Legenda F1 F2 Fattibilità geologica senza limitazioni Fattibilità geologica con normali vincoli TAV. Scala: Oggetto: 15 1:2000 FATTIBILITA' IDRAULICA

37 FIRENZE ROMA BORRO DEL PELACANE TOSCO DEL PELACANE F1 PONTICELLO ROMAGNOLA 82.6 F F2 (N.67) F FERROVIA FIRENZE ROMA R118 A NIO 77.6 VIVALDI 78.1 R3 R C VIA Legenda F1 F2 Fattibilità idrogeologica senza limitazioni Fattibilità idrogeologica con normali vincoli TAV. 16 Scala: 1:2000 Oggetto: FATTIBILITA' IDROGEOLOGICA

38 FATTIBILITA' SISMICA 1: Oggetto: Scala: TAV. Legenda R118 C0 R2 R FIRENZE ROMA PONTICELLO DEL PELACANE A NIO VIVALDI BORRO DEL PELACANE TOSCO ROMAGNOLA (N.67) VIA FERROVIA FIRENZE ROMA F3 F1 Fattibilità iidrogeologica condizionata Fattibilità idrogeologica senza limitazioni F3 F1 F1 F1

39 ALLEGATI

40 GeoEcho Indagini Geofisiche MISURE HVSR EFFETTUATE CON TROMOGRAFO TROMINO Ubicazione: loc. Sieci Comune di Pontassieve (Fi) D.L.: Dr. Geol. Riccardo Martelli Colle di Val d Elsa, 20/02/2017 REPORT Geoecho s.n.c. - Via C. Battisti, Colle di Val d Elsa (SI) C.F e P.I Tel

41 GeoEcho Indagini Geofisiche Ubicazione delle misura HVSR N T1 T2 Geoecho s.n.c. - Via C. Battisti, Colle di Val d Elsa (SI) C.F e P.I Tel

42 GeoEcho Indagini Geofisiche Breve descrizione della misura con metodologia a stazione singola (HVSR) Accanto alle tecniche basate sull impiego di array sismico esistono altre tecniche basate sull uso di una singola stazione di misura. In questo caso vengono misurate le vibrazioni ambientali nelle tre direzioni dello spazio attraverso un unico sensore tridirezionale posto sulla superficie del terreno. In particolare viene valutato il rapporto di ampiezza fra le componenti orizzontali e verticali del moto (metodo HVSR ovvero Horizontal to Vertical Spectral Ratios ) [Bard., 1998]. Analizzando misure di questo tipo è possibile identificare le modalità di vibrazione del terreno. In particolare è possibile individuare la frequenza f di questa vibrazione definita di Risonanza. Sapendo che in generale esiste una relazione semplice fra f, lo spessore della parte più soffice del terreno e la velocità media delle onde sismiche nel sottosuolo (ricavata per esempio dai metodi passivi ad antenna, o attivi come Masw e Rifrazione), attraverso le misure HVSR è possibile risalire allo spessore di questo strato. Risultati Le misure H/V realizzate sono servite a definire la frequenza di risonanza del sottosuolo in maniera tale da prevenire, al verificarsi di un evento sismico, possibili interferenze risonanti, tra il suolo e le strutture da realizzare. Con entrambe le registrazioni T1 e T2 si osserva un picco rilevante rispettivamente alla frequenza (f 0 ) di 5,72 hz con ampiezza pari a 7 e alla frequenza (f 0 ) di 7,53 hz con ampiezza pari a 5,35. I due picchi con frequenza f 0 molto simile corrispondono allo stesso forte contrasto di impedenza. Con la relazione f = v s /4h, valutando la vs della copertura anche in base al profilo del masw, si può stimare lo spessore h della copertura stessa. Il Tecnico:. GeoEcho s.n.c. Geoecho s.n.c. - Via C. Battisti, Colle di Val d Elsa (SI) C.F e P.I Tel

43 GeoEcho Indagini Geofisiche DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA T1 T2 Geoecho s.n.c. - Via C. Battisti, Colle di Val d Elsa (SI) C.F e P.I Tel

44 GeoEcho Indagini Geofisiche SIECI, T 1 Instrument: TZ3-0001/01-13 Data format: 32 byte Full scale [mv]: 51 Start recording: 17/02/17 09:27:57 End recording: 17/02/17 09:57:57 Channel labels: NORTH SOUTH; EAST WEST ; UP DOWN GPS data not available Trace length: 0h30'00''. Analyzed 89% trace (manual window selection) Sampling rate: 128 Hz Window size: 20 s Smoothing type: Triangular window Smoothing: 10% HORIZONTAL TO VERTICAL SPECTRAL RATIO H/V TIME HISTORY DIRECTIONAL H/V SINGLE COMPONENT SPECTRA Geoecho s.n.c. - Via C. Battisti, Colle di Val d Elsa (SI) C.F e P.I Tel

45 GeoEcho Indagini Geofisiche [According to the SESAME, 2005 guidelines. Please read carefully the Grilla manual before interpreting the following tables.] Max. H/V at 5.72 ± 0.08 Hz (in the range Hz). Criteria for a reliable H/V curve [All 3 should be fulfilled] f 0 > 10 / L w 5.72 > 0.50 OK n c (f 0 ) > > 200 OK A (f) < 2 for 0.5f 0 < f < 2f 0 if f 0 > 0.5Hz A (f) < 3 for 0.5f 0 < f < 2f 0 if f 0 < 0.5Hz Exceeded 0 out of 276 times OK Criteria for a clear H/V peak [At least 5 out of 6 should be fulfilled] Exists f - in [f 0 /4, f 0 ] A H/V (f - ) < A 0 / Hz OK Exists f + in [f 0, 4f 0 ] A H/V (f + ) < A 0 / Hz OK A 0 > > 2 OK f peak [A H/V (f) ± A (f)] = f 0 ± 5% < 0.05 OK f < (f 0 ) < OK A (f 0 ) < (f 0 ) 0.26 < 1.58 OK L w n w n c = L w n w f 0 f f 0 f (f 0 ) A 0 A H/V (f) f f + A (f) logh/v (f) (f 0 ) window length number of windows used in the analysis number of significant cycles current frequency H/V peak frequency standard deviation of H/V peak frequency threshold value for the stability condition f < (f 0 ) H/V peak amplitude at frequency f 0 H/V curve amplitude at frequency f frequency between f 0 /4 and f 0 for which A H/V (f - ) < A 0 /2 frequency between f 0 and 4f 0 for which A H/V (f + ) < A 0 /2 standard deviation of A H/V (f), A (f) is the factor by which the mean A H/V (f) curve should be multiplied or divided standard deviation of log A H/V (f) curve threshold value for the stability condition A (f) < (f 0 ) Threshold values for f and A (f 0 ) Freq. range [Hz] < > 2.0 (f 0 ) [Hz] 0.25 f f f f f 0 (f 0 ) for A (f 0 ) log (f 0 ) for logh/v (f 0 ) Geoecho s.n.c. - Via C. Battisti, Colle di Val d Elsa (SI) C.F e P.I Tel

46 GeoEcho Indagini Geofisiche SIECI, T 2 Instrument: TZ3-0001/01-13 Data format: 32 byte Full scale [mv]: 51 Start recording: 17/02/17 10:01:55 End recording: 17/02/17 10:31:55 Channel labels: NORTH SOUTH; EAST WEST ; UP DOWN GPS data not available Trace length: 0h30'00''. Analyzed 88% trace (manual window selection) Sampling rate: 128 Hz Window size: 20 s Smoothing type: Triangular window Smoothing: 10% HORIZONTAL TO VERTICAL SPECTRAL RATIO H/V TIME HISTORY DIRECTIONAL H/V SINGLE COMPONENT SPECTRA Geoecho s.n.c. - Via C. Battisti, Colle di Val d Elsa (SI) C.F e P.I Tel

47 GeoEcho Indagini Geofisiche [According to the SESAME, 2005 guidelines. Please read carefully the Grilla manual before interpreting the following tables.] Max. H/V at 5.53 ± 0.08 Hz (in the range Hz). Criteria for a reliable H/V curve [All 3 should be fulfilled] f 0 > 10 / L w 5.53 > 0.50 OK n c (f 0 ) > > 200 OK A (f) < 2 for 0.5f 0 < f < 2f 0 if f 0 > 0.5Hz A (f) < 3 for 0.5f 0 < f < 2f 0 if f 0 < 0.5Hz Exceeded 0 out of 266 times OK Criteria for a clear H/V peak [At least 5 out of 6 should be fulfilled] Exists f - in [f 0 /4, f 0 ] A H/V (f - ) < A 0 / Hz OK Exists f + in [f 0, 4f 0 ] A H/V (f + ) < A 0 / Hz OK A 0 > > 2 OK f peak [A H/V (f) ± A (f)] = f 0 ± 5% < 0.05 OK f < (f 0 ) < OK A (f 0 ) < (f 0 ) < 1.58 OK L w n w n c = L w n w f 0 f f 0 f (f 0 ) A 0 A H/V (f) f f + A (f) logh/v (f) (f 0 ) window length number of windows used in the analysis number of significant cycles current frequency H/V peak frequency standard deviation of H/V peak frequency threshold value for the stability condition f < (f 0 ) H/V peak amplitude at frequency f 0 H/V curve amplitude at frequency f frequency between f 0 /4 and f 0 for which A H/V (f - ) < A 0 /2 frequency between f 0 and 4f 0 for which A H/V (f + ) < A 0 /2 standard deviation of A H/V (f), A (f) is the factor by which the mean A H/V (f) curve should be multiplied or divided standard deviation of log A H/V (f) curve threshold value for the stability condition A (f) < (f 0 ) Threshold values for f and A (f 0 ) Freq. range [Hz] < > 2.0 (f 0 ) [Hz] 0.25 f f f f f 0 (f 0 ) for A (f 0 ) log (f 0 ) for logh/v (f 0 ) Geoecho s.n.c. - Via C. Battisti, Colle di Val d Elsa (SI) C.F e P.I Tel

48 GeoEcho Indagini Geofisiche Relazione tipica frequenza - Vs - profondita Tabella indicativa spessori Geoecho s.n.c. - Via C. Battisti, Colle di Val d Elsa (SI) C.F e P.I Tel

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