REGIONE EMILIA ROMAGNA PROVINCIA DI REGGIO EMILIA COMUNE DI MONTECCHIO EMILIA
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- Brigida Poli
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1 REGIONE EMILIA ROMAGNA PROVINCIA DI REGGIO EMILIA COMUNE DI MONTECCHIO EMILIA RELAZIONE DI COMPATIBILITA IDRAULICA relativa al comparto AR3* in Villa Aiola Attuazione del Piano di Gestione del Rischio di Alluvioni (PGRA) nel settore urbanistico Redazione di studio idraulico di dettaglio e relativa documentazione tecnica di supporto alla Variante al PSC-RUE. Allegato 2 alla ValSAT del RUE. Ufficio Tecnico Comunale arch. Edis Reggiani
2 Premessa Lo studio di compatibilità idraulica è stato redatto per l intervento relativo alla Variante PSC-RUE denominato AR3* in via Montegrappa nella zona di Villa Aiola nel Comune di Montecchio Emilia. La relazione è stata redatta in base a quanto previsto dalla D.G.R. 1300/2016 Prime disposizioni regionali concernenti l attuazione del Piano di Gestione del Rischio di Alluvioni nel settore urbanistico, ai sensi dell art. 58 elaborato 7 (Norme di Attuazione) e dell art. 22 elaborato 5 (Norme di Attuazione) del progetto di variante al PAI e al PAI delta adottato dal comitato istituzionale Autorità di Bacino del fiume Po con deliberazione n. 5/2015. Il presente studio, finalizzato a supportare la variante in trattazione, si è posto l obiettivo di verificarne l attuabilità attraverso: - la verifica degli indirizzi e delle disposizioni normative derivanti dagli strumenti di pianificazione sovraordinata; - la definizione delle caratteristiche idrogeologiche ed idrauliche dell area; - la verifica delle condizioni allo stato di fatto delle reti di drenaggio a servizio del comparto; - l individuazione delle soluzioni progettuali volte alla riduzione delle condizioni di vulnerabilità idraulica e idrogeologica dell area derivanti dalla realizzazione degli interventi. Quadro di riferimento programmatico Il presente paragrafo analizza gli elementi di criticità e vincolo di tipo idraulico ed idrogeologico, definiti dagli strumenti di pianificazione sovraordinata. Per quanto riguarda gli strumenti di pianificazione sovraordinata si sono presi in considerazione i seguenti piani: - Piano di Gestione Rischio Alluvioni del Distretto del PO - Autorità di Bacino del Fiume Po (PGRA); - Piano Stralcio Fasce Fluviali Autorità di Bacino del Fiume Po (PAI) e Progetto di Variante alle NA del PAI e del PAI Delta (adottata con Deliberazione n. 5/2015, nella seduta di Comitato Istituzionale del 17 dicembre 2015); - Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale Provincia di Reggio Emilia (PTCP); - PSC del Comune di Montecchio Emilia. Piano di Gestione Rischio Alluvioni del Distretto del PO (AdPo) In conformità agli artt. 7 e 8 della Direttiva 2007/60/CE, dell'art. 7 del D. Lgs. n. 49/2010, nonchè dell'art. 4 del D. Lgs. n. 219/2010, nella seduta di Comitato Istituzionale del 17 dicembre 2015, con deliberazione n. 4/2015, e stato adottato il Piano di Gestione del Rischio di Alluvioni nel distretto del Po (PGRA), approvato nella seduta di Comitato Istituzionale del 3 marzo 2016, con deliberazione n.2/201.
3 Con riferimento alla Mappa della pericolosità e degli elementi potenzialmente esposti si evidenzia che l area in studio viene classificata nei seguenti scenari di pericolosità : Ambito di riferimento: reticolo naturale principale e secondario (cfr. Img. 1) L ambito non risulta interessato dalla perimetrazione delle aree di pericolosità idraulica. Ambito di riferimento: Reticolo secondario di pianura (cfr. Img. 2) P2 M (Alluvioni poco frequenti: tempo di ritorno tra 100 e 200 anni media probabilità); a tale scenario è associato una pericolosità media. Facendo riferimento alla Mappa del rischio potenziale le area in esame rientrano nei seguenti scenari di pericolosità: Ambito di riferimento: reticolo naturale principale e secondario (cfr. Img. 3) L ambito non risulta interessato dalla perimetrazione delle aree di pericolosità idraulica. Ambito di riferimento: reticolo secondario di pianura (cfr. Img. 4) L ambito è compreso in R1 rischio moderato o nullo. Img. 1 Estratto PGRA Mappa della pericolosità e degli elementi potenzialmente esposti Ambito territoriale: reticolo naturale principale e secondario
4 Img. 2 Estratto PGRA Mappa della pericolosità e degli elementi potenzialmente esposti Ambito territoriale: reticolo secondario di pianura
5 Img. 3 Estratto PGRA Mappa del rischio potenziale Ambito territoriale: reticolo idrografico principale e secondario Img. 4 Estratto PGRA Mappa del rischio potenziale Ambito territoriale: reticolo idrografico secondario di pianura
6 Piano Stralcio Fasce Fluviali (AdPo) Con riferimento alle perimetrazioni del PAI vigente, l area è esclusa dalla perimetrazione delle fascie fluviali. Nell ambito della redazione del PGRA e stata condotta una specifica attività volta a verificare le esigenze di aggiornamento degli strumenti di pianificazione di bacino vigenti (Piano per l Assetto Idrogeologico PAI e PAI Delta) allo scopo di armonizzarli con il Piano di Gestione del Rischio di Alluvioni PGRA; al termine di tale attività, con Deliberazione n. 5/2015, nella seduta di Comitato Istituzionale del 17 dicembre 2015 e stato adottato il Progetto di Variante alle NA del PAI. Ai sensi dell Art. 57 delle NA del Progetto di Variante PAI, Gli elaborati cartografici rappresentati dalle Mappe della Pericolosità, mappe degli elementi esposti a rischio e Mappe del Rischio di alluvione., costituiscono integrazione al quadro conoscitivo del PAI. Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP) della Provincia di Reggio Emilia Il PTCP della Provincia di Reggio Emilia, approvato con Deliberazione del Consiglio Provinciale n. 124 del 17/06/2010, affronta il tema della pericolosità e/o criticità idraulica nel quadro conoscitivo tavola 1 Carta del rischio idraulico, idrogeologico e sismico con riferimento in particolare alle fasce fluviali. L area in trattazione non risulta classificata. Con riferimento ai vincoli ambientali esistenti l area in esame rientra in Zona di protezione delle acque sotterranee nel territorio di pedecollina pianura ed in particolare nel Settore A: aree caratterizzate da ricarica della falda, generalmente a ridosso della pedecollina, idrogeologicamente identificabili come sistema monostrato, contenente una falda freatica in continuità con la superficie da cui riceve alimentazione per infiltrazione. Img.4 Estratto carta del rischio idraulico, idrogeologico e sismico
7 Img.5 Estratto carta delle tutele delle acque sotterranee e superficiali PSC Comune di Montecchio Emilia Il Comune di Montecchio Emilia è dotato di PSC approvato con Del. di C.C. 24 del 07/04/2014. Attualmente l area oggetto di variante è individuata in ambito agricolo periurbano a campagna parco di cui all art. 20 delle N.T. Al contempo, lo stesso strumento urbanistico, come riportato nella Tavola 2 tutele paesistiche e ambientali nord, identifica l area in oggetto in zona di protezione delle acque sotterranee nel territorio di pedecollina pianura (art. 82 PTCP RE) Settore di ricarica A Img.6 Inquadramento dell area oggetto di variante nel PSC vigente carta Assetto del Territorio: ambiti e sistemi strutturali Tav. 1 nord
8 Img.7 Inquadramento dell area oggetto di variante nel PSC vigente Tavola 2 tutele paesistiche e ambientali nord Img.8 Inquadramento dell area con la proposta di variante
9 L area interessata dallo studio ricade nel comprensorio gestito dal Consorzio della Bonifica dell Emilia Centrale. Nel suo complesso risulta delimitato ad Est dal Fiume Secchia ed a Ovest da Torrente Enza per una superficie totale pari ad oltre tremila chilometri quadrati, distribuite tra le provincie di Reggio Emilia, Modena, Parma, Mantova e Massa Carrara. Esso gestisce territori di pianura quanto di montagna per un totale di oltre chilometri di canali, impianti di scolo e sollevamenti destinati all irrigazione delle campagne, nonché 12 invasi di espansione in area pianeggiante e 18 grandi invasi collinari. Inquadramento ambientale La variante in trattazione nasce dalla necessità di portare a completamento le previsioni di riqualificazione urbanistico-edilizia della frazione di Aiola, attivate dal PRG previgente con particolare riferimento al PRU 8 e ad una zona residenziale di ristrutturazione, poi recepite e integrate dal PSC vigente, andandone ad attualizzare i contenuti e prevedendo un alleggerimento delle previsioni nella zona destinata alle dotazioni ecologiche ambientali dei Pozzi (ad uso idropotabile) di Aiola. La previsione viene infatti ricollocata immediatamente all esterno degli Impianti e opere di prelievo dell acqua: Pozzi acquedottistici (e relative fasce di rispetto). La scelta produce elementi migliorativi rispetto alla sostenibilità ambientale delle previsioni (incremento della permeabilità del suolo) e persegue un rilevante interesse pubblico. L attualizzazione comporta infatti la collocazione delle previsioni a ridosso dell abitato di Aiola lungo via Montegrappa e a completamento del margine edificato, andando ad interessare una fascia di territorio periurbano parzialmente occupato da un complesso rurale privo di pregio storicoarchitettonico in avanzato stato di degrado, posto tra l agglomerato residenziale a sud e il complesso scolastico-parrocchiale a nord, e liberando contestualmente un varco inedificato consistente a ridosso della zona per attrezzature sportive e religiose. L area attualmente risulta sostanzialmente pianeggiante, degradante verso un ramo del canale Ariana posto ad est dell area stessa in fregio a via Montegrappa. L area in oggetto è caratterizzata da una superficie fondiaria complessiva di circa mq, si presenta nel complesso pianeggiante. E delimitata a est da Via Montegrappa con cui c è mediamente una differenza di quota di circa 50 cm; le linee di livello esistenti seguono l andamento naturale del terreno agricolo, degradante verso nord-est. Trovandoci in campagna, in fase di urbanizzazione si prevederà di conservare un minimo di pendenza nella viabilità interna, tale da consentire un naturale deflusso delle acque meteoriche nei fossati e nella campagna circostante. L area di studio soggetta a nuova urbanizzazione è ubicata nella zona est del territorio comunale di Montecchio Emilia nella frazione di Villa Aiola in adiacenza a Via Montegrappa. Sull area è prevista la realizzazione di un intervento edilizio di natura residenziale.
10 Img.9 Inquadramento aereo generale dell area oggetto di studio Img.10 Inquadramento aereo dell area oggetto di studio
11 Valutazione del rischio e della pericolosità idraulica L area oggetto di variante è collocata attualmente in zona agricola dove per quanto riguarda il reticolo secondario di pianura circostante, viene rilevata la presenza in adiacenza a via Montegrappa di un fossato facente parte della canalizzazione denominata Ariana gestito da Consorzi locali. Oltre al canale Ariana in adiacenza all area oggetto d intervento sono presenti alcuni fossi irrigui minori. Al fine di valutare le eventuali criticità idrauliche dovute al canale Ariana e quindi il possibile rischio, nonché pericolosità idraulica dell area interessata dall intervento, sono stati effettuati degli approfondimenti al fine di individuare potenziali rischi di esondazione. Il PAI individua l area del comparto in trattazione nell ambito territoriale del reticolo secondario di pianura (RSP), costituito dai corsi d acqua secondari di pianura gestiti dai Consorzi di bonifica e irrigui nella medio-bassa pianura padana. La perimetrazione delle aree potenzialmente allagabili è stata effettuata con riferimento agli scenari di alluvione frequente (P3) e poco frequente (P2). Il piano oggetto dello studio ricade in una zona perimetrata a pericolosità (P2). Il metodo di individuazione delle aree potenzialmente allagabili è stato di tipo prevalentemente storicoinventariale e si è basato sugli effetti di eventi avvenuti generalmente negli ultimi anni, in quanto ritenuti maggiormente rappresentativi delle condizioni di pericolosità connesse con l attuale assetto del reticolo di bonifica e del territorio. A questa tipologia di aree si aggiungono limitate zone individuate mediante modelli idrologico-idraulici e aree delimitate sulla base del giudizio esperto degli enti gestori in relazione alla incapacità del reticolo a far fronte ad eventi di precipitazione caratterizzati da tempi di ritorno superiori a 50 anni. Le disposizioni regionali in materia riportano che le caratteristiche proprie del reticolo, nello scenario di alluvione poco frequente (P2), l inviluppo delle aree potenzialmente allagabili, coincidente con gran parte dei settori di pianura dei bacini idrografici, ha carattere indicativo e necessita di ulteriori approfondimenti di tipo conoscitivo; ne deriva che l estensione delle aree interessate da alluvioni rare (P1) è ricompresa, di fatto, nello scenario (P2). Nel caso specifico dell area oggetto di analisi, da informazioni assunte, non si ha conoscenza di eventi esondativi significativi del canale Ariana. Viste le considerazioni esposte nella presente relazione, unitamente alla conformazione del territorio circostante, nonché degli elementi antropici di progetto, non si attendono allagamenti significativi provocati dal reticolo secondario di pianura, parallelamente si può affermare che l intervento oggetto di variante non determina un aggravio sostanziale degli scenari di pericolosità e di rischio idraulico caratteristici del contesto territoriale esaminato. In ogni caso la progettazione del comparto cercherà di assumere alcuni accorgimenti per mitigare ulteriormente potenziali rischi di alluvione locale.
12 Caratteristiche delle reti fognarie Nel rispetto delle normative comunali e sovracomunali vigenti, la gestione delle acque reflue e delle acque meteoriche del comparto in esame prevederà la realizzazione di reti separate per la raccolta e lo smaltimento delle acque meteoriche di comparto e delle acque nere. In particolare: - le acque nere di scarico da ogni singolo edificio andranno a confluire in un apposita rete, separata da quella di raccolta delle acque meteoriche, che andrà a confluire nel recapito individuato in accordo con l Ente Gestore, presumibilmente il collettore fognario di via Montegrappa; - le acque meteoriche verranno raccolte con una seconda rete di scarico e collettate in un corpo idrico adeguato e saranno attivati eventuali accorgimenti per rispettare il limite allo scarico imposto dall Ente Gestore del corpo idrico stesso; La rete di fognatura sarà studiata e progettata tenendo conto del contesto geomorfologico e idrologico dell ambito territoriale in cui si interviene, al fine di valutarne complessivamente le particolarità geografico ambientali. Proposta di mitigazione del rischio Per quanto riguarda gli aspetti legati al rischio idraulico, si osserva che il Piano per l Assetto Idrogeologico redatto dall Autorità di Bacino del Fiume Po, come già riportato in precedenza individua l area in esame in un ambito di pericolosità (P2, alluvione poco frequente). Gli approfondimenti idraulici condotti al fine del presente elaborato, evidenziano che l area interessata potrebbe rientrare nello scenario di alluvione rara (P1), in considerazione soprattutto delle differenza di quota altimetrica rispetto al fossato principale presente nella zona e alle caratteristiche idrauliche dello stesso. In ogni caso nel comparto in esame si eviterà la realizzazione di piani interrati o seminterrati; la quota minima del primo piano utile degli edifici sarà leggermente rialzato rispetto al piano di campagna al fine di evitare possibili danni in caso accumulo di acqua in caso di forti precipitazioni. La Variante al PSC (e contestuale Variante al RUE) in trattazione nel suo complesso risulta migliorativa rispetto alla sostenibilità ambientale relativamente alla tutela delle acque sotterranee e rispetto alla vulnerabilità dell acquifero sotterraneo; nel senso che le trasformazioni previste ridurranno la previsione di impermeabilizzazione del suolo, garantendo l invarianza idraulicaambientale. L'impermeabilizzazione infatti può incidere sull'equilibrio idrico del suolo circostante con conseguenze oltre che sul rischio di inondazione anche sull'alterazione delle acque di falda.
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