ROCCE PER USI INDUSTRIALI CORNELLO. Limite ambito estrattivo. SOGGETTO PROPONENTE: DOLOMITE COLOMBO S.p.a. Limite area di sfruttamento
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- Orlando Toscano
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1 SOGGETTO PROPONENTE: DOLOMITE COLOMBO S.p.a. SCHEDA N i.1 La ditta Dolomite Colombo S.p.A. è autorizzata con determina n. 22 del 11/01/2008 alla coltivazione della cava "Cornello" nell'ambito Estrattivo 4.1. Dalla cava sono estratti circa mc annui di dolomia, che sono impiegati come additivo ai calcari per la produzione di calce; a giugno 2011 la ditta deve ancora estrarre circa mc di materiale utile. Il progetto prevede inoltre di ripristinare l'area con apporto di materiali provenienti dall'esterno (terre e rocce da scavo). La ditta, con la richiesta di cui al protocollo provinciale n del 13/06/2011, chiede di poter proseguire l'attività estrattiva per il prossimo ventennio, mantenendo i quantitativi previsti dal Piano in vigore, pari a mc/anno. Considerando i residui ancora da coltivare, la richiesta comporta un ulteriore sfruttamento dell'ambito estrattivo di circa mc. Nella documentazione pervenuta non sono definiti limiti geografici o geometrici di ampliamento. CORNELLO Richiesta di ampliamento dell'ambito Estrattivo 4.1"Cornello" La cava Cornello è ubicata in Comune di Lecco, in prossimità degli Ambiti Estrattivi 4.2 "Vaiolo Bassa" e 4.3 "Vaiolo Alta". Dalla cava si estrae Dolomia, impiegata nel processo produttivo della calce. La Ditta Dolomite Colombo S.p.a., fa parte infatti del Gruppo Unicalce S.p.a., pertanto l'estrazione limitata di materiali dalla cava "Cornello" è legata al processo produttivo della calce prodotta impiegando calcari provenienti da altre attività estrattive. Fiumi art. 142 comma cd.lgs 42/04 (i fiumi, i torrenti, i corsi d'acqua iscritti negli elenchi previsti dal testo unico delle disposizioni di legge sulle acqua ed impianti elettrici, approvato con regio decreto 11 dicembre 1933, n 1775, e le relative sponde o piedi degli argini per una fascia di 150 metri ciascuna) In termini di tempistiche e volumi proposti, la domanda risulta ammissibile previo approfondimenti. Nelle fasi successive di redazione di Piano dovrà essere valutato in modo approfondito il tema della ricomposizione ambientale: attualmente la cava è atutorizzata anche per l'apporto dall'esterno di terre e rocce da scavo, ma dovrà essere valutata l'effettiva necessità di apporto di tali materiali visto che la cava non è visibile dalle immediate vicinanze. PREVIO APPROFONDIMENTI
2 SCHEDA N i.2 SOGGETTO PROPONENTE: FASSA S.p.a. La ditta Fassa Bortolo S.p.A. è autorizzata con determina n. 633 del 20/06/2008 alla coltivazione della cava "Vaiolo Bassa" nell'ambito Estrattivo 4.2. Nell'attuale piano cave la produzione prevista è di mc di calcare, ma dall'inaugurazione nel 2006 del nuovo stabilimento di produzione di calce ed intonaci premiscelati, la Fassa S.p.a. ha estratto mediamente mc annui, giungendo di fatto all'esaurimento dell'ambito estrattivo in un tempo molto più ridotto rispetto ai previsti 20 anni. Considerato che lo stabilimento di calce di Sala al Barro (Galbiate) si fornisce esclusivamente dei materiali provenienti dalla cava "Vaiolo Bassa" la ditta necessita di nuovi volumi di materiale da estrarre per programmare le proprie attività nel medio periodo. Con la richiesta di cui al protocollo provinciale n del 17/05/2011, la ditta Fassa S.p.a. chiede la possibilità di: - Sfruttare completamente il giacimento dell'a.e. 4.2, compresi i mc di calcari attualmente inseriti come Riserva ma non autorizzati, da coltivare in circa 6 anni; - Inserire un ampliamento dell'ambito estrattivo A.E. 4.2 nell'area "Carbonera" per un volume stimato in mc da coltivare in circa 14 anni e da suddividere con la ditte Unicalce S.p.a., in base alle proprietà; - Inserire un ampliamento degli ambiti estrattivi 4.2 e 4.3 con lo sfruttamento della cava "Corno del Nibbio", adiacente alla Cava Vaiolo Alta ed individuata dall'attuale piano cave come Area di Riserva. L'ampliamento implicherebbe l'estrazione di mc di calcari da suddividersi tra le ditte Unicalce S.p.a. e Fassa S.p.a., in base alle proprietà. VAIOLO BASSA Richiesta di ampliamento dell'ambito Estrattivo 4.2 "Vaiolo Bassa" con implicazioni sull'attuale Ambito Estrattivo 4.3 "Vaiolo Alta". La cava Vaiolo Bassa è ubicata in Comune di Lecco, in prossimità degli Ambiti Estrattivi 4.1 "Cornello" e 4.3 "Vaiolo Alta". Dalla cava si estrae calcare, impiegato nel processo produttivo della calce. La ditta impiega totalmente il materiale estratto dalla cava presso lo stabilimento di calce ed intonaci di Sala la Barro, in Comune di Galbiate. La coltivazione della cava avviene con il metodo dei gradoni montanti, intervallati in quota di circa 10. Questa tipologia di estrazione ha consentito alla ditta di estrarre contemporaneamente su livelli diversi, potendo quindi miscelare i calcari di Zu e la Dolomia Conchodon, in base alle esigenze di miscelazione dettate dall'impianto produttivo. Dal punto di vista della fattibilità tecnica la richiesta è ammissibile previo approfondimenti. Nelle fasi successive di redazione di Piano dovrà essere valutato in modo approfondito il tema dell'ampliamento dell'ambito estrattivo, che risulterebbe interrotto arealmente dalla presenza del nastro trasportatore a servizio dell'a.e. 4.3 "Vaiolo Alta". Vi è la possibilità infatti di studiare un accorpamento tra i due ambiti estrattivi, garantendo in questo modo una coordinazione tra le attività estrattive limitrofe e soprattutto una unica programmazione di recupero ambientale. PREVIO APPROFONDIMENTI
3 SOGGETTO PROPONENTE: UNICALCE S.p.a. SCHEDA N i.3 La ditta Unicalce S.p.A. è autorizzata con determina n. 122 del 03/03/2011 alla coltivazione della cava "Vaiolo Alta" nell'ambito Estrattivo 4.3. Si tratta della più importante realtà estrattiva presente sul territorio provinciale di Lecco, la ditta estrae infatti mediamente mc annui di calcari impiegati prevalentemente nell'impianto di produzione di calce. Allo stato attuale la ditta dispone di circa mc di materiale da estrarre, da sottolineare che il vigente Piano Cave della Provincia di Lecco ha individuato un volume residuo di mc sfruttabili nel secondo decennio ( ). Con la richiesta di cui al protocollo provinciale n del 18/05/2011, la ditta Unicalce S.p.a. chiede la possibilità di assicurare un congruo sviluppo sia all'attività estrattiva, sia alla lavorazione dei materiali cavati, proponendo una pianificazione dell'attività estrattiva che comporti lo sfruttamento del giacimento per la produzione di mc di calcare in venti anni, suddivisi in due decenni. Rispetto alla produzione attuale la ditta proponente amplia di mc la produttività dell'ambito estrattivo, passando da mc/anno a mc/anno. Nella fattispecie la ditta individua le seguenti possibilità di ampliamento: - Sfruttamento completo dell'a.e. 4.3 comprendente la totalità dei mc di materiale ancora residui; - Sfruttamento dei volumi residui della scheda di piano già inseriti nel Piano Cave vigente ( mc) - Ampliamento di mc dell'ambito Estrattivo 4.3. VAIOLO ALTA Richiesta di ampliamento dell'ambito Estrattivo 4.3 "Vaiolo Alta". La cava Vaiolo Alta è ubicata in Comune di Lecco, in prossimità degli Ambiti Estrattivi 4.1 "Cornello" e 4.2 "Vaiolo Bassa". Dalla cava si estrae calcare, impiegato nel processo produttivo della calce. La ditta impiega totalmente il materiale estratto dalla cava presso lo stabilimento di calce situato entro l'ambito, il cui collegamento è garantito da un sistema di nastri trasportatori che lambiscono l'a.e. 4.2 gestito dalla ditta Fassa S.p.a.. Del gruppo Unicalce S.p.a. fa parte la ditta Dolomite Colombo S.p.a., che gestisce l'a.e. Cornello, da cui è estratta la Dolomia. Nello stabilimento situato nell'ambito estrattivo vengono quindi miscelate il calcare proveniente dalla Vaiolo Alta e la dolomia proveniente dalla Cornello. La coltivazione della cava avviene con il metodo dei gradoni montanti, per la sistemazione la ditta prevede il rinverdimento delle scarpate una volta ricomposte morfologicamente con la realizzazione di rampe che interrompano la geometria dei gradoni. Dal punto di vista della fattibilità tecnica la richiesta è ammissibile previo approfondimenti. Nelle fasi successive di redazione di Piano dovrà essere valutato in modo approfondito il tema dell'ampliamento dell'ambito estrattivo con la possibilità di studiare un accorpamento tra gli ambiti estrattivi 4.2 e 4.3, garantendo in questo modo una coordinazione tra le attività estrattive limitrofe e soprattutto una unica programmazione di recupero ambientale. Boschi art.142 comma g D.Lgs 42/04 Vincolo idrogeologico PREVIO APPROFONDIMENTI
4 SOGGETTO PROPONENTE: Holcim (Italia) S.p.a. SCHEDA N i.4 La ditta Holcim (Italia) S.p.a. è titolare di un cementificio situato in Comune di Merone (CO), che si fornisce di marna da cemento dalle miniere di Brenno, Rio Gambaione e Lisso, mentre si fornisce di calcare dalla sola Cava Valle Oscura. La ditta infatti è intestataria dell'autorizzazione n. 411 del 2006 che le consente di estrarre ancora circa mc di calcare tramite lo sfruttamento ai fini del recupero dell'ambito di Recupero 6.1 "Valle Oscura". Con la richiesta di cui al protocollo provinciale n del 24/05/2011, la ditta Holcim (Italia) S.p.a. chiede di: - Ampliare l'a.r. 6.1 al fine di consentire il recupero ambientale dell'area sottostante il piazzale posto a quota 400 m s.l.m. - Definire una produzione annuale di t/anno (circa mc/anno) per mantenere l'organizzazione tecnico operativa attuale; VALLE OSCURA Richiesta di ampliamento dell'ambito di Recupero 6.1 "Valle Oscura". La cava "Valle Oscura" è situata in Comune di Galbiate, è un'attività estrattiva presente da molti anni e attualmente ne è autorizzato lo sfruttamento ai fini del recupero ambientale. Con questo presupposto la ditta ha la possibilità di estrarre materiale calcareo rimodellando la morfologia esistente e permettendo un recupero ambientale finale migliore rispetto alla situazione antecedente l'autorizzazione. All'interno dell'ambito estrattivo sono presenti impianti per un primo trattamento del materiale, destinato alla cementeria di Merone. La ditta chiede di ampliare la superficie su cui agire con l'estrazione del calcare in considerazione al fatto che tale superficie è già stata in passato oggetto di estrazione e che un nuovo recupero ambientale aumenterebbe i volumi estraibili. Da un punto di vista prettamente di fattibilità tecnica non si sollevano particolari argomentazioni ostative, sia in merito alla presenza del materiale sia alla disponibilità della ditta di individuare proposte progettuali in funzione delle esigenze di Piano. Il reale problema è il sito in cui è presente la cava: Il Monte Barro, in effetti i vincoli presenti sono numerosi ed a seguito elencati. Dichiarazione di notevole interesse pubblico dell'area del Monte Barro art. 136 D.Lgs 42/04 Parchi (Monte Barro) art.142 comma f D.Lgs 42/04 S.I.C. ( Monte Barro) Siti di interesse comunitario Direttiva comunitaria 92/43/CEE Z.P.S (Monte Barro) Zone di protezione speciale Direttiva comunitaria 79/409/CEE PREVIO APPROFONDIMENTI
5 SOGGETTO PROPONENTE: Holcim (Italia) S.p.a. SCHEDA N i.5 CORNIZZOLO La ditta Holcim (Italia) S.p.a. è titolare di un cementificio situato in Comune di Merone (CO), che si fornisce di marna da cemento dalle miniere di Brenno, Rio Gambaione e Lisso, mentre si fornisce di calcare dalla sola Cava Valle Oscura. Considerato che le riserve esistenti nella cava Valle Oscura soddisfano circa il 20% del fabbisogno calcareo sino al 2016, la ditta propone l'inserimento di un nuovo ambito estrattivo per lo sfruttamento della risorsa 7.1 posta in Comune di Civate. La proposta prevede l'estrazione di di tonnellate nel ventennio, pari a circa mc di calcare in un giacimento da individuare nella risorsa 7.1 "Civate". Richiesta di inserimento di un nuovo Ambito Estrattivo all'interno della Risorsa 7.1 Civate La ditta Holcim (Italia) S.p.a. è titolare di una miniera posta in Comune di Cesana Brianza che si inserisce a breve distanza dall'ambito estrattivo individuato dalla stessa ditta, interno alla Risorsa 7.1 Civate. La ditta propone il sistema di coltivazione a camere e pilastri, quindi in sotterraneo, collegando l'ambito estrattivo alla miniera tramite un nastro trasportatore in galleria. La superficie topografica della Risorsa 7.1 è posta mediamente intorno ai 950 m s.l.m., mentre quella della miniera si attesta sui 450 m s.l.m.. Sviluppando l'estrazione a più piani la ditta prevede di realizzare camere aventi altezze di 60 m e larghezze massime di 30 m. Il materiale estratto dalle camere sarà scaricato in un fornello alla cui base sarà presente un frantoio ed il nastro trasportatore che convoglierà il materiale alla vicina miniera. I vincoli presenti sull'area sono a seguito riassunti. Fiumi art. 142 comma cd.lgs 42/04 (i fiumi, i torrenti, i corsi d'acqua iscritti negli elenchi previsti dal testo unico delle disposizioni di legge sulle acqua ed impianti elettrici, approvato con regio decreto 11 dicembre 1933, n 1775, e le relative sponde o piedi degli argini per una fascia di 150 metri ciascuna) P.L.I.S. (San Pietro al Monte - San Tommaso) Parchi locali di interesse sovracomunale L.R. 86 del 30/11/ 2003 Vincoli idrogeologici R.D. 3267/23 art. 7 PREVIO APPROFONDIMENTI
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