COLLABORAZIONI TRA COMUNI E CONSORZI DI BONIFICA: DUE ESEMPI VIRTUOSI
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- Elisabetta Leona Spada
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1 Napoli, marzo 2012 COLLABORAZIONI TRA COMUNI E CONSORZI DI BONIFICA: DUE ESEMPI VIRTUOSI Consorzio di bonifica Naviglio Vacchelli, Cremona
2 ACCORDO ANCI ANBI del Luglio 2010 Collaborazione e sinergie in fase di PIANIFICAZIONE PROGETTAZIONE e GESTIONE del reticolo idrico
3 Nell ottica di questo accordo il Consorzio di bonifica Naviglio Vacchelli ha avviato due collaborazioni 1. con il Comune di Grumello Cremonese a seguito di alcune esigenze emerse sul territorio per la PROGETTAZIONE di un intervento di difesa 2. con il Comune di Cremona, per l avvio l di uno studio idraulico per la PIANIFICAZIONE del rischio idraulico del territorio comunale e la gestione delle emergenze
4 GRUMELLO CREMONESE ED UNITI Consorzio di bonifica Naviglio Vacchelli
5 Eventi meteorici: settembre 2007 : mm in 24 h (riconosciuto come calamitoso dal MIPAAF) novembre 2007 : 110 mm in 48 h (non eccezionale, ma con effetti notevoli) Situazione di disordine idraulico, reticolo complesso, necessità di intervento
6 Consorzio di bonifica Naviglio Vacchelli
7 Consorzio di bonifica Naviglio Vacchelli
8 Consorzio di bonifica Naviglio Vacchelli
9 Consorzio di bonifica Naviglio Vacchelli
10 Canale Gambina - durante la piena Consorzio di bonifica Naviglio Vacchelli
11 Canale Gambina - prima della piena Consorzio di bonifica Naviglio Vacchelli
12 Canale Riglio - durante la piena Consorzio di bonifica Naviglio Vacchelli
13 Canale Riglio - prima della piena Consorzio di bonifica Naviglio Vacchelli
14 Intervento di progettazione nell ambito dell Accordo di Programma tra Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e Regione Lombardia (D.P.C.M. 10 dicembre 2010) Attuazione di interventi urgenti e prioritari per la mitigazione del rischio idrogeologico Enti attuatori: CONSORZI DI BONIFICA COMUNI COMUNITA MONTANE AIPO Consorzio di bonifica Naviglio Vacchelli
15 Scaricatore Est di Grumello Consorzio di bonifica Naviglio Vacchelli
16 Descrizione dell opera - Riprofilatura, ripristino e rivestimento della sezione di un colatore esistente, al fine di by-passare le acque transitanti in paese - Smaltimento di una portata pari a circa 1/3 di quella transitante nel colatore Riglio - Realizzazione di appositi manufatti (paratoie, attraversamenti stradali, ponti-canali, ecc.) e di tratti ex-novo Consorzio di bonifica Naviglio Vacchelli
17 Ferrarola Ipotesi scolmatore OVEST IN FUTURO Scolmatore EST Consorzio di bonifica Naviglio Vacchelli
18 Il caso del Comune di Cremona SCOPO: disporre di uno strumento di interpretazione delle dinamiche idrologiche e idrauliche del territorio, in grado di comprendere le cause delle criticità idrauliche e valutare su larga scala gli effetti dei futuri interventi progettuali AREE PAI AdBPo A RISCHIO IDROGEOLOGICO MOLTO ELEVATO
19 Eventi meteorici: - 6 febbraio 2009; - 21 settembre 2009; maggio 2010; Giugno agosto 2010; - 1 novembre 2010; - 4 settembre In particolare gli eventi pluviometrici del Maggio e del Giugno 2010 oltre ad essere ricordati per l elevata intensità di pioggia, rappresentano chiari indicatori di un trend evolutivo climatico in rapido cambiamento: il primo, si colloca all interno delle curve di possibilità climatica (elaborate da Arpa Lombardia) con TR compresi tra i 5 e i 20 anni, il secondo addirittura raggiunge valori storici con TR pari a 200 anni
20
21 Il caso del Comune di Cremona Lo studio ha evidenziato la necessità di alcuni criteri generali funzionali alla mitigazione del rischio idraulico: INVARIANZA DELLA PORTATA : Per tutte le aree soggette a cambio di destinazione d uso del suolo, è auspicabile che la portata in uscita dal comparto così urbanizzato, sia inferiore o uguale a quella generata dal campo agricolo precedente al cambio di destinazione d uso IMPOSTAZIONI DI QUOTE E FRANCHI DI RISPETTO: Vietare locali interrati e seminterrati Quote piani di calpestio (piano terra >20-30cm rispetto l asse stradale) Impianti tecnologici >50cm rispetto l asse stradale Distanze di rispetto dai corsi d acqua
22 Il caso del Comune di Cremona Lo studio ha evidenziato la necessità di alcuni criteri generali funzionali alla mitigazione del rischio idraulico: PARERE VINCOLANTE PER L APPROVAZIONE DEL PGT, da parte degli enti preposti per il governo e la gestione delle acque STUDIO DI COMPATIBILITÀ IDRAULICA per le pratiche edilizie relative a nuove realizzazioni e ampliamenti VIETATI GLI INTERVENTI NELLE AREE SOGGETTE A VINCOLI IDRAULICI SOVRAORDINATI (PAI) e che comportino una riduzione apprezzabile o una parzializzazione della capacità di invaso RIUTILIZZO DELLE ACQUE PIOVANE RACCOLTE nelle vasche di laminazione o nei dispostivi di raccolta delle acque meteoriche
23 CONCLUSIONI - SINERGIE TRA COMPETENZE DIVERSE - SUDDIVISIONE DEI COMPITI TRA ENTI - CONOSCENZA TERRITORIALE - PREVENZIONE E PIANIFICAZIONE
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