Apprendistato e dintorni dopo il d.l. n. 34/2014

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Diana Bianchi
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1 Fondazione Giandomenico Romagnosi Trasformazioni del mercato e novità in tema di diritto del lavoro Pavia, 2 luglio 2014 Apprendistato e dintorni dopo il d.l. n. 34/2014 Marco Ferraresi Ricercatore confermato di diritto del lavoro Dipartimento di Giurisprudenza, Università di Pavia marco.ferraresi@unipv.it

2 Perché il d.l. n. 34/2014 conv. con modif. dalla l. n. 78/2014 ha modificato la disciplina dell apprendistato?

3 Situazione antecedente dell apprendistato per sommi capi, problemi: 1. Complessità delle fonti di regolazione: - concorso di competenze (C. Cost. n. 50/2005; 176/2010) a. legge statale per il contratto (d.lgs. n. 167/2011) a-bis. rinvio ad accordi interconfederali e ccnl b. concorrenza stato-regioni per i profili di m.d.l. c. legge regionale per la formazione (pubblica), spesso carenti - obbligo di leale collaborazione stato-regioni, attuabile con intese nell apposita Conferenza = difficoltà di ricostruire la disciplina e talora sinanche di poter attivare i contratti per mancanza di disciplina

4 2. Secondo i datori di lavoro, onerosità della formazione pubblica: - numero di ore, specie per l apprendistato del primo tipo, e comunque con notevoli differenze tra regioni - ore da retribuirsi come ore lavorate - sensazione di inutilità della formazione regionale, scollata dal contesto organizzativo di inserzione della prestazione di lavoro = chi me lo fa fare? Concorrenza di istituti: termine, stage, finanziamento esterno di dottorati, alternanza scuola-lavoro, praticantato

5 3. Secondo i sindacati, istituto facilmente soggetto ad abusi per via degli incentivi: - alta ineffettività degli obblighi formativi - basse stabilizzazioni = strumento di ulteriore precarizzazione della manodopera

6 In definitiva: - pochi contratti di apprendistato (v. XIV rapporto Isfol) - frustrato l auspicio dell apprendistato come modalità prevalente di ingresso dei giovani nel mondo del lavoro (cfr. art. 1, c. 1, lett. b, l. n. 92/2012)

7 Quale intento di riforma dell attuale governo? - Titolo d.l. n. 34/2014 Disposizioni urgenti per favorire il rilancio dell occupazione e per la semplificazione degli adempimenti a carico delle imprese - Premessa del d.l. n. 34/2014 Ritenuta la straordinaria necessità ed urgenza di emanare disposizioni volte a semplificare alcune tipologie contrattuali di lavoro, al fine di generare nuova occupazione, in particolare giovanile; Ritenuta la straordinaria necessità ed urgenza di semplificare le modalità attraverso cui viene favorito l'incontro tra la domanda e l'offerta di lavoro; - Rubrica art. 2, d.l. n. 34/2014 Semplificazione delle disposizioni in materia di contratto di apprendistato

8 Le questioni sul tavolo = Semplificazione come cifra intenzionale della riforma e come veicolo di maggiore occupazione? a. idoneità delle norme rispetto al fine? b. altre finalità inespresse? c. e gli altri problemi di cui retro? d. incidenza della riforma del termine? e. d.d.l. delega n. 1428?

9 Contenuti della riforma: a) Interventi sui singoli tipi di apprendistato b) Interventi sulle norme comuni ai diversi tipi c) Interventi mancati

10 a1. Apprendistato per la qualifica e il diploma professionale Sintesi: - dai 15 ai 25 anni - per conseguire una qualifica (3 anni) o un diploma (4 anni) - formazione stabilita da legge regionale (min. 400 ore annue in base ad accordo conferenza stato-regioni)

11 Modifica del d.l. n. 34/2014 all art. 3 t.u.: c. 2-ter Fatta salva l'autonomia della contrattazione collettiva, in considerazione della componente formativa del contratto di apprendistato per la qualifica e per il diploma professionale, al lavoratore è riconosciuta una retribuzione che tenga conto delle ore di lavoro effettivamente prestate nonché delle ore di formazione almeno nella misura del 35% del relativo monte ore complessivo c. 2-quater Per le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano che abbiano definito un sistema di alternanza scuola-lavoro, i contratti collettivi di lavoro stipulati da associazioni di datori e prestatori di lavoro comparativamente più rappresentative sul piano nazionale possono prevedere specifiche modalità di utilizzo del contratto di apprendistato, anche a tempo determinato, per lo svolgimento di attività stagionali

12 a2. Apprendistato professionalizzante o di mestiere Sintesi: - dai 18 ai 29 anni - max 3 anni (5 anni artigiani) - conseguimento di una qualifica ai sensi dei ccnl - formazione aziendale (esterna/interna) in base ai ccnl - formazione regionale se prevista da leggi regionali ( ore per intero periodo: accordo stato-regioni)

13 Modifica all art. 4, c. 3, t.u.: La Regione provvede a comunicare al datore di lavoro, entro quarantacinque giorni dalla comunicazione dell'instaurazione del rapporto, le modalità di svolgimento dell'offerta formativa pubblica, anche con riferimento alle sedi e al calendario delle attività previste, avvalendosi anche dei datori di lavoro e delle loro associazioni che si siano dichiarati disponibili, ai sensi delle linee guida adottate dalla Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano in data 20 febbraio 2014

14 a3. Apprendistato di alta formazione e di ricerca - dai 18 ai 29 anni - conseguimento di diploma scuola superiore, laurea, dottorato, master, praticantato professioni ordinistiche, diploma di specializzazione tecnica superiore - previa legge regionale per i profili formativi o, in assenza, convenzioni tra datori ed enti di istruzione e formazione

15 Modifica all art. 8-bis, d.l. n. 104/2013, conv. con modif. da l. n. 128/ d.interm consente l apprendistato per gli ultimi due anni delle superiori, (per licei e istruzione professionale quinquennale) anche in deroga al limite dei 18 anni (apprendistato ex art. 3 è solo per qualifica e diploma professionale)

16 b1. Forma scritta: forma scritta del contratto e del patto di prova. Il contratto di apprendistato contiene, in forma sintetica, il piano formativo individuale definito anche sulla base di moduli e formulari stabiliti dalla contrattazione collettiva o dagli enti bilaterali - dunque, non più analitico - non più entro 30 giorni, ma contestualmente

17 b2. Oneri di stabilizzazione Ferma restando la possibilità per i contratti collettivi nazionali di lavoro, stipulati dai sindacati comparativamente più rappresentativi sul piano nazionale, di individuare limiti diversi da quelli previsti dal presente comma, esclusivamente per i datori di lavoro che occupano almeno cinquanta dipendenti l'assunzione di nuovi apprendisti è subordinata alla prosecuzione, a tempo indeterminato, del rapporto di lavoro al termine del periodo di apprendistato, nei trentasei mesi precedenti la nuova assunzione, di almeno il 20 per cento degli apprendisti dipendenti dallo stesso datore di lavoro - prima era il 50% - erano esclusi i datori fino a 9 dipendenti

18 Quindi? i) Cose che semplificano: - obbligo delle regioni di comunicare il calendario delle attività formative

19 ii) Cose che (non) semplificano: - piano formativo individuale sintetico meglio farlo analitico! Sulla base di esso si verificano gli adempimenti formativi delle imprese

20 iii) finalità inespresse: - flessibilità: revisione oneri di stabilizzazione e terzo tipo anche sotto i 18 anni - incentivi: retribuzione inferiore per le ore formative nel primo tipo

21 iv) problemi irrisolti: - costo comunque alto del primo tipo - concorrenza di istituti permane, specie a fronte di un contratto a termine molto più libero - incertezze normative persistenti: a) la questione del recesso ex art c.c. b) la sorte del rapporto in caso di inadempimento obbligo formativo: v. o.d.g. sulla conversione in tempo determinato

22 v) quale sorte dell apprendistato alla luce del d.d.l. n. 1428? Cfr. art. 4, lett. b) ed e) introduzione di ulteriori tipologie contrattuali espressamente volte a favorire l inserimento nel mondo del lavoro, con tutele crescenti per i lavoratori coinvolti + abrogazione di tutte le disposizioni che disciplinano le singole forme contrattuali, incompatibili con il testo di cui alla lettera b) Reintroduzione di un c.f.l.? Apprendistato vs. contratto a tutele crescenti?

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