Centro Nazionale per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie
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- Raimonda Bassi
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1 DIPARTIMENTO DELLA PREVENZIONE E COMUNICAZIONE DIREZIONE GENERALE DELLA PREVENZIONE SANITARIA Centro Nazionale per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie PROROGA PIANO NAZIONALE DELLA PREVENZIONE LINEA: PREVENZIONE DELL OBESITÀ Sintesi dell incontro con i referenti regionali Roma, 18 aprile 2008 Il giorno 18 aprile 2008 alle ore 10:30, presso la sala conferenze (piano terra) del Ministero della Salute, via Giorgio Ribotta 5, dietro convocazione del Centro Nazionale per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie (CCM), si svolge l incontro con i referenti per la linea obesità del Piano Nazionale della Prevenzione (PNP) e con quelli dei progetti CCM. Sono presenti per le Regioni: Cecilia Mutone (Campania) Bruno Zamparelli (Campania) Paola Angelini (Emilia-Romagna) Emanuela di Martino (Emilia-Romagna) Clara Pinna (Friuli Venezia Giulia) Federica Pascali (Liguria) Giordano Giostra (Marche) Letizia Cialella (Molise) Marcello Caputo (Piemonte) Savino Anelli (Puglia) Gabriella Dardanoni (Sicilia) Achille Cernigliaro (Sicilia) Maria Cristina Fagotti (Toscana) Annamaria Giannoni (Toscana) Roberto Cancheri (Trento) Pagina 1 di 10
2 Per i progetti CCM: Giulia Cairella (esperta di sanità pubblica, consulente per linee obesità) Margherita Caroli (progetto Buone Pratiche per alimentazione e attività fisica in età prescolare ) Francesco Cipriani (progetto Programmi Efficaci per la prevenzione dell obesità: il ruolo dei SIAN ) Davide Ferri (progetto Comunità dei Promotori ) Andrea Micheli (progetto Comunità dei Promotori ) Angela Spinelli (progetto OKkio alla Salute ) Giovanni Baglio (progetto OKkio alla Salute ) Sono presenti, inoltre, per il Ministero della Salute-CCM: Paolo D Argenio (direttore Ufficio IX Stili di Vita); Silvia Colitti (referente linea obesità del PNP e per il CCM); Roberto D Elia (referente linea diabete/obesità del PNP e per il CCM); Stefania Vasselli (metodologia di certificazione del Piano Nazionale della Prevenzione). L ordine del giorno (odg) prevedeva una discussione orientata sulla base dei seguenti argomenti: 1. fare il punto sullo stato di avanzamento del PNP a. adempimenti 2007 b. stato di avanzamento invio cronoprogrammi 2. condividere i principi della proroga 2008 a. il 2008 dal punto di vista istituzionale b. il 2008 dal punto di vista operativo i. a livello centrale ii. a livello regionale iii. a livello di sistema 3. discutere gli obiettivi del PNP con i referenti di linea. Pagina 2 di 10
3 L incontro si apre alle ore 10:30 con una relazione mirata a descrivere il percorso che vedrà impegnati i diversi attori a livello centrale e periferico nel corso del Si prevedono, in particolare, le seguenti tappe: 1. prima riunione con i referenti regionali (in data odierna); 2. programmazione regionale per il 2008 (entro il 30 aprile 2008); 3. seconda riunione (entro settembre/ottobre 2008); 4. nuovo PNP (entro dicembre 2008). Si discutono, quindi, gli argomenti all odg. In primo luogo, si ribadiscono gli adempimenti per l anno 2007 che, similmente a quanto avvenuto per il 2006, sarà certificato nel suo complesso (non tenendo conto delle singole linee) calcolando l Indice di Avanzamento dei Progetti (IAP) sulla base di quanto dichiarato dalle Regioni nei cronoprogrammi (cp) aggiornati al 31/12/2007. Si sottolinea, poi, che i cp al 31/12/2007 dovevano essere consegnati entro il 31/3/2008, invitando le Regioni che ancora non l avessero fatto ad ottemperare all impegno. Il 2 punto all odg prevede che vengano condivisi i principi che guideranno le attività nel corso del Dal punto di vista istituzionale, infatti, il 2008 prevede sia la proroga del PNP sancita da Intesa Stato-Regioni del 20 marzo 2008 sia la produzione di atti e documenti indispensabili alla certificazione dei piani regionali al 2007, la programmazione del 2008 e la costruzione del nuovo PNP Per quel che riguarda l Intesa, si sottolinea come essa preveda che per il 2008 restino invariati gli obiettivi del PNP, i fondi vincolati al raggiungimento degli stessi, le modalità di certificazione e sblocco dei fondi stessi e le attività centrali di riferimento (progetti CCM). Dal punto di vista operativo, quindi, si possono distinguere tre livelli di attività da portare avanti nel A livello centrale, il CCM ha richiesto alle Regioni di inviare, entro il 30 aprile 2008: - il cronoprogramma per il 2008, in cui siano indicate tutte le attività che si intende svolgere e, obbligatoriamente, concludere nel corso dell anno, visto che non si prevedono nuove proroghe; Pagina 3 di 10
4 - una scheda sintetica di progetto, in cui sia indicato se nel 2008 si intendono raggiungere obiettivi di: o completamento delle attività programmate per il triennio (nel caso il 2007 si sia concluso senza raggiungere il 100% di avanzamento delle attività previste); o o consolidamento dei risultati raggiunti al 31/12/2007 (nel caso in cui questi ultimi corrispondano al 100% di quanto previsto e si intenda raggiungere nuovi obiettivi); rimodulazione dei traguardi programmati (nel caso in cui si supponga di non essere in grado di raggiungere gli obiettivi neanche nel 2008 e si intenda rivederli al ribasso). A livello regionale, quindi, le Regioni avranno il compito di programmare le attività per il 2008 e di realizzarle per permettere la successiva certificazione ed avere accesso ai fondi. A livello di sistema, infine, l intenzione è quella di creare una sinergia e una collaborazione fattiva e trasversale fra tutti gli attori coinvolti nel PNP, nella piattaforma Guadagnare Salute e nei progetti CCM attinenti alla materia, allo scopo di istituire un laboratorio che lavorerà durante il 2008 alla predisposizione del nuovo Piano Nel corso dell anno si dovrà procedere alla costruzione del nuovo PNP mirando a: 1. migliorare la qualità della progettazione, attraverso due strumenti che il CCM ha intenzione di mettere a disposizione degli operatori regionali: o un corso di aggiornamento professionale sulla progettazione in sanità pubblica, organizzato in modalità a distanza, in modo da permettere agli utenti una personalizzazione in termini di livello di conoscenza e di ritmo di apprendimento, con l obiettivo di: fornire strumenti conoscitivi e metodologici utili per la progettazione; raggiungere in modo più efficiente risultati operativi validi, misurabili e certificabili; o la possibilità di gestire i cronoprogrammi on-line, al fine di: ottenere uno standard comune per il PNP; Pagina 4 di 10
5 assicurare una gestione centralizzata e trasparente della documentazione; fornire adeguato supporto alle varie fasi del percorso PNP (progettazione, monitoraggio degli avanzamenti, valutazione); rendere disponibile uno strumento operativo per sostenere e integrare il percorso di aggiornamento; 2. definire obiettivi specifici per il pnp , attraverso gli incontri con i diversi gruppi di referenti regionali e partendo dalle esperienze già in corso. o I progetti regionali del PNP già avviati, per quel che riguarda nello specifico la linea obesità, sulla base delle 10 linee di intervento generali elaborate dal CCM partendo da raccomandazioni UE e OMS. Tali linee hanno carattere intersettoriale e prevedono, per essere attuate, l attivazione di partnership con soggetti, istituzionali e non, senza il cui supporto non è possibile ottenere, e soprattutto mantenere, la correzione di stili di vita inappropriati. Nell elaborazione dei progetti regionali si è potuta rilevare una notevole variabilità di progettazione tra le diverse Regioni. Si passa, infatti, da piani regionali caratterizzati da una buona analisi del contesto con una chiara individuazione degli obiettivi e una buona definizione degli interventi e del monitoraggio, ad altri in cui, pur essendo abbastanza chiara la rilevanza del problema, l individuazione degli interventi è risultata poco incisiva sulla realtà regionale e non ben monitorata. Le Regioni hanno dato la preferenza a quegli interventi che riguardano la popolazione in età scolare, sia per quel che riguarda la nutrizione sia per l attività fisica. Non sono mancati, tuttavia, progetti che considerano la messa in campo di un sistema di sorveglianza (peraltro non prevista tra le linee suggerite dal CCM, ma solo come attività da gestirsi centralmente) né interventi mirati alla prevenzione clinica (le linee sono invece centrate sulla prevenzione di comunità) ed alla ricerca (anch essa non prevista ed al di fuori degli obiettivi di un piano di prevenzione). Gli interventi programmati dalle Regioni hanno presentato caratteristiche non sempre facilmente collocabili in una specifica linea, più spesso trasversali o sovrapposte rispetto alle indicazioni del CCM impedendo, in questo modo, di mettere a Pagina 5 di 10
6 punto un sistema di valutazione basato su indicatori comuni. Inoltre, gli obiettivi dei progetti sono risultati a volte poco rilevanti rispetto alla strategia di contrasto dell obesità. I punti di forza sono stati la valorizzazione di esperienze già avviate, l inserimento dell obesità tra le priorità in sanità pubblica, il coinvolgimento di operatori regionali e figure professionali di altri settori interessati ad affrontare l obesità in team multidisciplinari. o Il programma Guadagnare Salute rendere facili le scelte salutari (DPCM 4 maggio 2007) è un piano d azione coordinato di contrasto ai 4 principali rischi di malattia cronica: sedentarietà, dieta scorretta, abuso di alcol, consumo di tabacco. Si tratta di un iniziativa del Governo, guidata dal Ministro della Salute e basata su un alleanza istituzionale con Regioni e Comuni e la costruzione di partnership con le industrie alimentari, la distribuzione, le associazioni dei cittadini e dei consumatori. Il principale obiettivo di GS è quindi quello di favorire lo sviluppo di politiche intersettoriali sui fattori di rischio per patologie croniche a livello nazionale, regionale e locale. o I progetti del CCM avviati con vari partner a sostegno e integrazione delle iniziative regionali per facilitare le sinergie e incentivare l azione di contrasto all obesità a livello locale. I progetti cercano di rispondere a tre ordini di esigenze: 1) verificare cosa funziona e come (identificando buone pratiche e evidenze scientifiche); 2) trasferire conoscenze e abilità (fornendo formazione per gli operatori); 3) analizzare come cambiano condizioni ambientali, abitudini alimentari, prevalenza di soprappeso (garantendo sorveglianza sui fattori di rischio). I referenti hanno presentato obiettivi, stato di avanzamento, risultati e partnership attivate per ogni singolo progetto. Progetto 1: Buone pratiche per l alimentazione e l attività fisica in età prescolare, coordinato dalla Regione Friuli Venezia Giulia, mira alla promozione di corretta alimentazione e attività fisica nella popolazione dei bambini in età prescolare (0-5 anni) attraverso l individuazione di buone pratiche, indicatori e modelli intersettoriali; Progetto 2: Programmi efficaci per la prevenzione dell obesità il contributo dei SIAN, coordinato dall Agenzia Regionale di Sanità della Toscana, ha l obiettivo di consolidare e migliorare la capacità Pagina 6 di 10
7 degli operatori dei SIAN nel programmare e realizzare interventi efficaci nel campo della prevenzione di obesità e sovrappeso nella popolazione, attraverso attività di formazione e ricerca di evidenze, supportate da un sito web dedicato; Progetto 3: Azioni per una vita in salute, coordinato dalla Regione Emilia Romagna, è un progetto che mira alla ricerca di buone pratiche dirette ad aumentare la percentuale di soggetti che svolgono una regolare attività fisica; Progetto 4: Comunità dei promotori per la prevenzione alimentare e contro la sedentarietà, coordinato dall Istituto Nazionale Tumori di Milano, si propone di promuovere, attraverso un attività di ricerca di evidenze, la collaborazione tra sanità pubblica, ricerca e organizzazioni di cittadini per una efficace attivazione delle strategie avviate dal CCM contro l obesità; Progetto 5: Esperienze di intersettorialità per favorire comportamenti salutari nella popolazione, coordinato dal Formez, ha lo scopo di individuare, valorizzare e supportare sul territorio le migliori esperienze locali di prevenzione dell obesità basate sull intersettorialità tra le varie componenti (ambientali, sociali, sanitarie, culturali) e le istituzioni pubbliche, in sintonia con Guadagnare Salute; Progetto 6: Sistema di indagini sui rischi comportamentali nei ragazzi 6-17 anni OKkio alla Salute, coordinato dall Istituto Superiore di Sanità Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute, propone, per l anno scolastico in corso, un indagine nazionale sulla popolazione di bambini di età compresa tra i 6 e i 10 anni, con acquisizione di informazioni dirette e non riferite su alcuni parametri antropometrici e sulle abitudini nutrizionali, e anche, per il prossimo, un piano di sorveglianza sui comportamenti collegati alla salute in ragazzi di età scolare (11-15 anni) che utilizzerà anche esperienze esistenti - come gli studi HBSC (Health Behaviour in School-aged Children) e GYTS (Global Youth Tobacco Survey). o Anche il Progetto PASSI (Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia), pur non nascendo nell ottica della prevenzione dell obesità, Pagina 7 di 10
8 consentirà di mantenere attiva la sorveglianza nutrizionale sulla popolazione adulta (18-69 anni) o La prossima approvazione dei nuovi LEA della prevenzione, che prevedono una specifica area dedicata alla prevenzione e sorveglianza nutrizionale, dovrà, infine, essere tenuta in debito conto per il nuovo PNP. 3. mettere a punto nuove metodologie di valutazione con lo scopo di procedere a: o una valutazione della qualità della progettazione che tenga conto dell esperienza acquisita, sia collegata con l aggiornamento professionale in un ottica di sviluppo, permetta di verificare la coerenza dei progetti regionali con gli obiettivi proposti dalle future linee operative; o una valutazione dei risultati di processo e di esito dei progetti regionali che si basi su obiettivi omogenei e misurabili; indicatori di processo e, ove possibile, di esito intermedio e/o finale; 4. rivedere i criteri di certificazione, attraverso l adozione di criteri più coerenti con: o la valutazione dei risultati effettivamente raggiunti, non solo del processo o la valutazione dell avanzamento anche delle singole linee progettuali, non solo del piano nel suo complesso; o l impegno a fornire maggiori garanzie su assegnazione dei fondi. A seguito di questa ampia introduzione inizia la discussione che mira ad ottenere indicazioni condivise sui possibili nuovi obiettivi per la linea prevenzione dell obesità da sottoporre al tavolo Regioni-CCM che sta lavorando alla messa punto del nuovo PNP Vengono, innanzitutto, riferite alcune criticità e proposte relative alla realizzazione di strategie di comunità efficaci per la prevenzione dell obesità. Pagina 8 di 10
9 Come per la maggior parte delle linee progettuali, si sono verificati ritardi nella disponibilità di fondi a livello locale, per garantire le quali sarebbe necessario prevedere dei meccanismi di controllo centrali. L obesità in quanto tale non andrebbe vista come un semplice fattore di rischio cardiovascolare, ma andrebbe estrapolata da tale contesto in quanto da considerare come fattore di rischio per malattie croniche. Le linee di intervento disegnate dal CCM rappresentano bene tutti i campi d azione in cui è possibile pianificare strategie di comunità per il contrasto all obesità, ma alcune di esse non sono applicabili a livello locale poiché necessitano di atti normativi da Stato centrale (pubblicità ingannevole, etichettatura). Le linee andrebbero, quindi, semplificate puntando su obiettivi raggiungibili a livello periferico ed escludendo la prevenzione clinica individuale, che è al di fuori degli obiettivi del PNP e delle mansioni della gran parte dei Servizi coinvolti. Tutti gli obiettivi del programma Guadagnare Salute andrebbero inseriti a pieno titolo nel PNP , consentendo la pianificazione di interventi multifattoriali sugli stili di vita. Gli obiettivi ipotizzati non erano sempre facilmente misurabili, mentre sarebbe necessario prevedere una valutazione di processo e/o di risultato. È necessario cercare di integrare il più possibile tutte le attività richieste ai Servizi, facendo, in particolare, confluire PNP e LEA e costruendo un sistema di indicatori comune. Esiste la necessità di condividere le esperienze accumulate, ad esempio attraverso la costituzione di un database comune. Si suggerisce di istituire, all interno del laboratorio per il nuovo PNP, un gruppo di lavoro misto (progetti PNP, CCM e Guadagnare Salute) dedicato alla standardizzazione delle metodologie di intervento. È indispensabile mettere a regime un sistema di sorveglianza comune che consenta la programmazione di interventi e la verifica e il confronto dei risultati. La riunione si chiude alle ore 14:30 con le seguenti proposte per gli obiettivi del nuovo PNP Pagina 9 di 10
10 1. Per il prossimo PNP si dovrebbe puntare ad un sistema che consenta la certificazione dell assegnazione dei fondi. 2. L obesità nel PNP non sarà considerata semplicemente un fattore di rischio cardiovascolare, ma i progetti per la sua prevenzione rientreranno in un ottica più generale di prevenzione delle malattie croniche ed acquisizione di stili di vita corretti, così come previsto dal programma Guadagnare Salute, che dovrà essere integrato nel PNP. 3. Ai fini di favorire una maggiore semplificazione e di garantire l attuazione degli interventi, si intende far convergere il più possibile PNP e LEA unificando obiettivi, indicatori e sistema di valutazione. In questo modo, il PNP potrà diventare lo strumento per spingere al decollo alcune azioni che rientrano nei nuovi LEA della prevenzione. 4. La costruzione di un sistema di sorveglianza che consenta la programmazione di interventi, la verifica dei risultati e il confronto con le altre realtà nazionali e internazionali sarà uno degli obiettivi del prossimo PNP. La sorveglianza, per quanto possibile, dovrà avere una base comune in tutta Italia. 5. Si cercherà di favorire la creazione di un network che coinvolga tutti gli attori dei progetti PNP, CCM e Guadagnare Salute, in modo da facilitare attività il più possibile sinergiche e maggior comunicazione tra gli operatori coinvolti ai diversi livelli. 6. Tutti i partecipanti alla riunione ed i referenti regionali non presenti potranno inviare i propri contributi e proposte per gli obiettivi del nuovo PNP via a s.colitti@sanita.it o r.delia@sanita.it. 7. La prossima riunione si terrà, se possibile, entro il mese di settembre 2008 (sarà comunque valutata la possibilità di anticiparla a luglio). Pagina 10 di 10
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