SITUAZIONE DI GRAVE DIFFICOLTÀ OCCUPAZIONALE DEL LEGNO E DELL ARREDO IN PROVINCIA DI PORDENONE: MONITORAGGIO DEL I SEMESTRE 2011

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1 Piani di gestione delle situazioni di grave difficoltà occupazionale Monitoraggio del settore del legno e dell arredo NELLA PROVINCIA DI Pordenone I Primo semestre/ 2011

2 dicembre 2011 II

3 SITUAZIONE DI GRAVE DIFFICOLTÀ OCCUPAZIONALE DEL LEGNO E DELL ARREDO IN PROVINCIA DI PORDENONE: MONITORAGGIO DEL I SEMESTRE 2011 di Forte Giuseppe 1 1. Sintesi dei principali risultati Il presente rapporto di monitoraggio mira a descrivere la situazione di crisi del settore del legno e dell arredo in provincia di Pordenone, aggravatasi soprattutto nel biennio L osservazione di una molteplicità di dati ha consentito di individuare fra il I semestre e il I semestre 2011 un periodo alquanto sfavorevole per il mercato del lavoro, in cui il volume di assunzioni è andato restringendosi da a 622 unità, per un 38,7%. Il saldo occupazionale è poi passato da un segno positivo (+171) ad uno negativo ( 107), ad indicare una condizione di svantaggio che accomuna tutti i lavoratori, indipendentemente dalle caratteristiche socio anagrafiche. Da sottolineare è la progressiva sostituzione di lavoratori a tempo indeterminato con lavoratori a termine: se nel I semestre 2009 essi rappresentavano poco più della metà delle assunzioni, tre anni dopo sono meno di un terzo del totale. Quelli invece a tempo determinato passano dal 36,7% del I semestre 2009 al 50,8% nel I semestre Anche sul fronte della Cassa Integrazione Guadagni la situazione non risulta rassicurante. Nel I semestre 2011 sono state autorizzate oltre 630 mila ore (equamente distribuite fra straordinaria e ordinaria), un valore che si è raddoppiato rispetto al 2009 ( ore). Nella Fabbricazione di mobili; altre industrie manifatturiere si identifica il comparto in maggiore sofferenza con circa l 80% del totale di ore di Cassa Integrazione Guadagni. In aggiunta, dal II trimestre 2009 al II trimestre 2011, il numero delle imprese attive nell ambito dell intero settore si riduce di 59 unità, pari ad un 7,0%. In aumento, il numero degli ingressi in mobilità (da 33 nel I semestre 2009 a 190 unità nel I semestre 2011). Nel corso dell ultimo anno, si intravedono alcuni segnali di ripresa. L incremento, da 498 a 622 unità, realizzato dagli avviamenti ha prodotto un miglioramento del saldo occupazionale che passa da 177 a 107 unità. Ed ancora, il ricorso alla Cassa Integrazione Guadagni tout court diminuisce di poco più di 35 mila ore, anche se si intensifica l utilizzo della straordinaria di oltre 115 mila ore. 1 Esperto dell agenzia regionale del lavoro della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia. III

4 Indice delle tabelle Tabella 1: Imprese attive in provincia di Pordenone, in base al comparto economico; II trim. 2009, II trim. 2010, II trim Tabella 2: Variazioni assolute e percentuali delle imprese attive in provincia di Pordenone, in base al comparto economico; II trim. 2009, II trim. 2010, II trim Tabella 4: Variazioni assolute e percentuali degli avviamenti al lavoro in provincia di Pordenone, in base al genere del lavoratore; I sem., I sem. 2009, I sem. 2010, I sem Tabella 3: Avviamenti al lavoro in provincia di Pordenone, in base al genere del lavoratore; I sem., I sem. 2009, I sem. 2010, I sem Tabella 5: Avviamenti al lavoro in provincia di Pordenone, in base alla tipologia di contratto; I sem., I sem. 2009, I sem. 2010, I sem Tabella 6: Variazioni assolute e percentuali degli avviamenti al lavoro in provincia di Pordenone, in base alla tipologia di contratto; I sem., I sem. 2009, I sem. 2010, I sem Tabella 7: Avviamenti al lavoro in provincia di Pordenone, in base alla fascia di età del lavoratore; I sem., I sem. 2009, I sem. 2010, I sem Tabella 8: Variazioni assolute e percentuali degli avviamenti al lavoro in provincia di Pordenone, in base alla fascia di età del lavoratore; I sem., I sem. 2009, I sem. 2010, I sem Tabella 9: Avviamenti al lavoro in provincia di Pordenone, in base alla provenienza del lavoratore; I sem., I sem. 2009, I sem. 2010, I sem Tabella 10: Variazioni assolute e percentuali degli avviamenti al lavoro in provincia di Pordenone, in base alla provenienza del lavoratore; I sem., I sem. 2009, I sem. 2010, I sem Tabella 11: Cessazioni in provincia di Pordenone, in base al genere del lavoratore; I sem., I sem. 2009, I sem. 2010, I sem Tabella 12: Variazioni assolute e percentuali delle cessazioni in provincia di Pordenone, in base al genere del lavoratore; I sem., I sem. 2009, I sem. 2010, I sem Tabella 13: Cessazioni in provincia di Pordenone, in base alla tipologia di contratto; I sem., I sem. 2009, I sem. 2010, I sem Tabella 14: Variazioni assolute e percentuali delle cessazioni in provincia di Pordenone, in base alla tipologia di contratto; I sem., I sem. 2009, I sem. 2010, I sem Tabella 15: Cessazioni in provincia di Pordenone, in base alla fascia di età del lavoratore; I sem., I sem. 2009, I sem. 2010, I sem Tabella 16: Variazioni assolute e percentuali delle cessazioni in provincia di Pordenone, in base alla fascia di età del lavoratore; I sem., I sem. 2009, I sem. 2010, I sem Tabella 17: Cessazioni in provincia di Pordenone, in base alla provenienza del lavoratore; I sem., I sem. 2009, I sem. 2010, I sem Tabella 18: Variazioni assolute e percentuali delle cessazioni in provincia di Pordenone, in base alla provenienza del lavoratore; I sem., I sem. 2009, I sem. 2010, I sem Tabella 19: Saldo occupazionale in provincia di Pordenone, in base al genere del lavoratore; I sem., I sem. 2009, I sem. 2010, I sem Tabella 20: Saldo occupazionale in provincia di Pordenone, in base alla tipologia di contratto; I sem., I sem. 2009, I sem. 2010, I sem Tabella 21: Saldo occupazionale in provincia di Pordenone, in base alla fascia di età del lavoratore; I sem., I sem. 2009, I sem. 2010, I sem Tabella 22: Saldo occupazionale in provincia di Pordenone, in base alla provenienza del lavoratore; I sem., I sem. 2009, I sem. 2010, I sem Tabella 23: Ore di Cassa Integrazione Guadagni autorizzate in provincia di Pordenone, in base alla tipologia di gestione; I sem. 2009, I sem. 2010, I sem Tabella 24: Variazioni assolute di ore di Cassa Integrazione Guadagni autorizzate in provincia di Pordenone, in base alla tipologia di gestione; I sem. 2009, I sem. 2010, I sem Tabella 25: Ore di Cassa Integrazione Guadagni autorizzate in provincia di Pordenone, in base al comparto economico; I sem. 2009, I sem. 2010, I sem Tabella 26: Variazioni assolute delle ore di Cassa Integrazione Guadagni autorizzate in provincia di Pordenone, in base al comparto economico; I sem. 2009, I sem. 2010, I sem Tabella 27: Ingressi nelle liste di mobilità in provincia di Pordenone; I sem., I sem. 2009, I sem. 2010, I sem IV

5 Tabella 28: Variazioni assolute degli ingressi nelle liste di mobilità in provincia di Pordenone; I sem., I sem. 2009, I sem. 2010, I sem Indice dei grafici Grafico 1: Imprese attive in provincia di Pordenone; I trim II trim Grafico 2: Avviamenti al lavoro, cessazioni e saldo occupazionale in provincia di Pordenone TOTALE; I sem. I sem Grafico 3: Avviamenti al lavoro, cessazioni e saldo occupazionale in provincia di Pordenone DONNE; I sem. I sem Grafico 4: Avviamenti al lavoro, cessazioni e saldo occupazionale in provincia di Pordenone UOMINI; I sem. I sem Grafico 5: Distribuzione percentuale degli avviamenti al lavoro in provincia di Pordenone, in base al genere del lavoratore: I sem., I sem. 2009, I sem. 2010, I sem Grafico 6: Distribuzione percentuale degli avviamenti al lavoro in provincia di Pordenone, in base alla tipologia di contratto: I sem., I sem. 2009, I sem. 2010, I sem Grafico 7: Distribuzione percentuale degli avviamenti al lavoro in provincia di Pordenone, in base alla fascia di età del lavoratore: I sem., I sem. 2009, I sem. 2010, I sem Grafico 8: Distribuzione percentuale degli avviamenti al lavoro in provincia di Pordenone, in base alla provenienza del lavoratore: I sem., I sem. 2009, I sem. 2010, I sem Grafico 9: Distribuzione percentuale delle cessazioni in provincia di Pordenone, in base al genere del lavoratore: I sem., I sem. 2009, I sem. 2010, I sem Grafico 10: Distribuzione percentuale delle cessazioni in provincia di Pordenone, in base alla tipologia di contratto: I sem., I sem. 2009, I sem. 2010, I sem Grafico 11: Distribuzione percentuale delle cessazioni in provincia di Pordenone, in base alla fascia di età del Grafico 12: Distribuzione percentuale delle cessazioni in provincia di Pordenone, in base alla provenienza del lavoratore: I sem., I sem. 2009, I sem. 2010, I sem Grafico 13: Distribuzione percentuale delle ore di Cassa Integrazione Guadagni autorizzate in provincia di Pordenone, in base alla tipologia di gestione; I sem. 2009, I sem. 2010, I sem Grafico 14: Distribuzione percentuale delle ore di Cassa Integrazione Guadagni autorizzate in provincia di Pordenone, in base al comparto economico; I sem. 2009, I sem. 2010, I sem Grafico 15: Ingressi nelle liste di mobilità in provincia di Pordenone, in base al genere del lavoratore; I sem. I sem V

6 2. Imprese attive Il numero delle imprese attive nel settore del legno e dell arredo (Classi Ateco 2007: 16 Industria del legno e dei prodotti in legno e sughero, esclusi i mobili ; 31 Fabbricazione di mobili ) in provincia di Pordenone risulta caratterizzato da un iniziale diminuzione che interessa il periodo fra il II trimestre 2009 e il I trimestre 2010, passando da 844 a 800 unità ( 44, 5,2%). Dopo un periodo di sostanziale stabilità durato circa nove mesi, a partire dal 2010 inizia una nuova fase di declino che porterà il numero di imprese attive ad un minimo di 785 unità nel II trimestre Complessivamente, quindi, nell arco dell intero periodo osservato il calo ammonta a 59 unità, per un 7,0%, mentre se si considera l ultimo anno la diminuzione è di 16 unità ( 2,0%). Grafico 1: Imprese attive in provincia di Pordenone; I trim II trim II trim III trim IV trim I trim.2010 II trim III trim IV trim I trim.2011 II trim Fonte: Elaborazione su dati Movimprese Infocamere La variazione intervenuta fra il II trimestre 2011 e l analogo periodo di due anni prima è determinata da una dinamica sfavorevole che ha interessato ambedue i comparti che compongono il settore del legno e dell arredo. La peggiore performance viene riportata dalla Fabbricazione di mobili che passa da 507 a 474 ( 36, per un 7,1%). Tabella 1: Imprese attive in provincia di Pordenone, in base al comparto economico; II trim. 2009, II trim. 2010, II trim II trim II trim II trim Industria del legno e dei prodotti in legno e sughero, esclusi i mobili Fabbricazione di mobili Totale Fonte: Elaborazione su dati Movimprese Infocamere Tabella 2: Variazioni assolute e percentuali delle imprese attive in provincia di Pordenone, in base al comparto economico; II trim. 2009, II trim. 2010, II trim II trim su II trim II trim su II trim II trim su II trim v.a. v.p. v.a. v.p. v.a. v.p. Industria del legno e dei prodotti in legno e sughero, esclusi i mobili 20 5,9% 3 0,9% 23 6,8% Fabbricazione di mobili 23 4,5% 13 2,7% 36 7,1% Totale 43 5,1% 16 2,0% 59 7,0% Fonte: Elaborazione su dati Movimprese Infocamere 1

7 Apprezzabile è anche la perdita che si verifica per Industria del legno e dei prodotti in legno e sughero, esclusi i mobili : il volume di imprese attive scende da 337 a 314, con un calo netto di 23 unità ( 6,8%). Nel confronto con l anno precedente, la diminuzione che si registra a livello complessivo è quasi interamente ascrivibile alla Fabbricazione di mobili con 13 unità ( 2,7%). 3. I dati occupazionali L andamento semestrale degli avviamenti e delle cessazioni dei rapporti di lavoro 2 riferito al settore del legno e dell arredo in provincia di Pordenone pone in risalto una prospettiva occupazionale scoraggiante che manifesta, tuttavia ultimamente, dei segnali di ripresa. Con riguardo agli avviamenti al lavoro, i flussi semestrali mostrano un trend decrescente fra il I semestre e il II semestre 2009, passando da a 404 unità, per un 44,2%: in altre parole, in questo arco temporale, il volume degli avviamenti si è più che dimezzato. Dopodiché si registra un andamento discontinuo, dal momento che il flusso delle assunzioni prima risale (498 unità nel I semestre 2010), poi decresce (463 unità nel II semestre 2010) per poi salire nuovamente a 622 unità nella prima parte del Nonostante ciò, si è lontani dai flussi registrati all inizio del con uno scarto di 392 unità in meno, pari ad un 38,7%. Le cessazioni generalmente mostrano dei picchi sempre nella seconda parte dell anno: quello più elevato si ha nel II semestre con unità. Nei semestri successivi, il livello delle interruzioni tende a decrescere, raggiungendo il valore minimo nel I semestre 2010 con 675 unità. Eccezion fatta per il I semestre, la differenza fra assunzioni e cessazioni è sempre negativa; anche in questo caso si può riscontrare un andamento caratterizzato da valori minimi nel secondo semestre di ciascun anno con i punti più bassi nel II semestre del e del 2009 con un saldo di 489 unità. Nella prima parte del 2011 il saldo si attesta a 107 unità; si tratta del risultato migliore che si è registrato negli ultimi tre anni, dovuto peraltro ad una diminuzione delle interruzioni accompagnata da un aumento delle assunzioni. Grafico 2: Avviamenti al lavoro, cessazioni e saldo occupazionale in provincia di Pordenone TOTALE; I sem. I sem I sem. II sem. I sem II sem I sem II sem I sem Avviamenti Cessazioni Saldo Le figure successive riportano gli andamenti del flusso di avviamenti e cessazioni, oltre che del saldo occupazionale, per semestre nel quadriennio 2011 relativi alla componente femminile (Grafico 3) e a 2 Gli avviamenti al lavoro e le cessazioni presi in esame nell analisi del presente rapporto di monitoraggio escludono i contratti di somministrazione di manodopera. 2

8 quella maschile (Grafico 4). Risulta evidente come, seppur con valori diversi, gli andamenti siano stati del tutto simili per le due componenti. Grafico 3: Avviamenti al lavoro, cessazioni e saldo occupazionale in provincia di Pordenone DONNE; I sem. I sem I sem. II sem. I sem II sem I sem II sem I sem Avviamenti Cessazioni Saldo Grafico 4: Avviamenti al lavoro, cessazioni e saldo occupazionale in provincia di Pordenone UOMINI; I sem. I sem I sem. II sem. I sem II sem I sem II sem I sem Avviamenti Cessazioni Saldo 3.1 Avviamenti Nel I semestre gli avviamenti ammontano a 622 unità con una differenza di 392 unità in meno rispetto al valore che si riscontra nel I semestre ( 38,7%). Ad influire prevalentemente è la componente maschile che passa da 698 a 423 unità ( 275, 39,4%); un andamento negativo, seppur più contenuto, riguarda anche le donne ( 117, da 316 a 199, per un 37,0%). Nell ultimo anno invece si ha una dinamica 3 D ora in avanti, se non altrimenti specificato, i periodi I semestre 2009, I semestre 2010 e I semestre 2011 saranno designati unicamente con l anno 2009, 2010 e

9 del tutto opposta, dal momento che le assunzioni aumentano di 124 unità, per un +15,3%. In questo caso la risalita è trainata un po di più dalla componente femminile con +68 unità (+51,9%); per gli uomini invece la crescita è meno marcata, ma comunque apprezzabile, con +56 unità (+15,3%). In termini di incidenza, gli uomini rappresentano il gruppo principale con il 68,0%, un valore più basso di 5,7 punti percentuali rispetto a quello che si rileva nell analogo periodo dell anno precedente (rispetto al I semestre, invece, non si evidenziano particolari oscillazioni). Tabella 3: Variazioni assolute e percentuali degli avviamenti al lavoro in provincia di Pordenone, in base al genere del lavoratore; I sem., I sem. 2009, I sem. 2010, I sem I sem su I sem. I sem su I sem v.a. v.p. v.a. v.p. v.a. v.p. v.a. v.p. Femmine ,5% 57 30,3% 68 51,9% ,0% Maschi ,4% 6 1,6% 56 15,3% ,4% Totale ,9% 63 11,2% ,9% ,7% Grafico 5: Distribuzione percentuale degli avviamenti al lavoro in provincia di Pordenone, in base al genere del lavoratore: I sem., I sem. 2009, I sem. 2010, I sem ,0 60,0 68,8 66,5 73,7 68,0 40,0 31,2 33,5 26,3 32,0 20,0 0,0 F M Tabella 4: Avviamenti al lavoro in provincia di Pordenone, in base al genere del lavoratore; I sem., I sem. 2009, I sem. 2010, I sem Femmine Maschi Totale Nel I semestre 2011 gli avviamenti sono stati maggiormente effettuati mediante il contratto a tempo determinato, che incide per il 50,8%; segue il contratto a tempo indeterminato con il 32,0%, mentre le restanti tipologie risultano essere sensibilmente meno presenti con percentuali che al massimo arrivano al 6,5%. È del tutto evidente la sostituzione dei contratti a tempo indeterminato con contratti meno standard che si è avuta nel corso del tempo; rispetto al, i primi subiscono una riduzione della propria incidenza di 21,2 punti percentuali, mentre i secondi conoscono un aumento di 14,1 punti. Tale dinamica è ancora più evidente se si considera che nel la maggior parte delle assunzioni avviene attraverso contratti a tempo indeterminato con uno scarto rispetto a quelli a termine di un certo rilievo (+16,5 punti percentuali). Fra l altro, il superamento da parte dei contratti a termine è avvenuto proprio in corrispondenza del 2011 dal momento che nel 2010 i contratti a tempo indeterminato, pur non rappresentando la 4

10 maggioranza assoluta, conseguono un incidenza comunque più alta di quelli a termine di 4,6 punti percentuali. Tabella 5: Avviamenti al lavoro in provincia di Pordenone, in base alla tipologia di contratto; I sem., I sem. 2009, I sem. 2010, I sem Apprendistato Determinato Indeterminato Parasubordinato Tirocinio Totale Grafico 6: Distribuzione percentuale degli avviamenti al lavoro in provincia di Pordenone, in base alla tipologia di contratto: I sem., I sem. 2009, I sem. 2010, I sem ,0 40,0 36,7 53,2 31,6 58,3 43,8 39,2 50,8 32,0 20,0 0,0 5,3 6,6 3,6 5,3 3,5 4,5 6,2 6,4 4,2 5,5 1,4 2,1 Apprendistato Determinato Indeterminato Parasubordinato Tirocinio Fra il e il 2011 cala soprattutto il numero di assunzioni effettuate tramite contratti a tempo indeterminato con 340 unità (da 539 a 199, per un 63,1%), determinando in tal modo il risultato complessivo. Un segno negativo contraddistingue anche i contratti a tempo determinato e, in misura minore, quelli di apprendistato: nel primo caso, si passa da 372 a 316 unità ( 56, 15,1%), mentre nel secondo da 54 a 33 unità ( 21, 38,9%). In controtendenza le assunzioni effettuate tramite contratti parasubordinati (+5, da 35 a 40) e soprattutto tirocini (+20, da 14 a 34). Tabella 6: Variazioni assolute e percentuali degli avviamenti al lavoro in provincia di Pordenone, in base alla tipologia di contratto; I sem., I sem. 2009, I sem. 2010, I sem I sem su I sem. I sem su I sem v.a. v.p. v.a. v.p. v.a. v.p. v.a. v.p. Apprendistato 34 63,0% 13 65,0% 0 0,0% 21 38,9% Determinato ,4% 18 10,2% ,1% 56 15,1% Indeterminato ,3% ,3% 19 8,7% ,1% Parasubordinato 10 28,6% 6 24,0% 9 29,0% 5 14,3% Tirocinio 2 14,3% 9 75,0% 13 61,9% ,9% Totale ,7% 63 11,2% ,9% ,7% 5

11 Gli avviamenti nel 2011 hanno riguardato in larga maggioranza gli adulti (57,1%); un valore di circa 25 punti percentuali più basso si consegue per i giovani, mentre i lavoratori anziani rappresentano una quota piuttosto trascurabile con circa un decimo dei casi. Nel corso dell ultimo anno, non si riscontrano particolari cambiamenti nei valori delle incidenze relative, con l oscillazione più ampia, pari a +3,1 punti percentuali, che si registra per la terza fascia di età. Al contrario, la distribuzione che si ha nel è molto diversa e mostra come nel tempo si sia rafforzato il peso degli adulti (oltre che degli anziani) a scapito dei lavoratori più giovani, la cui quota nell arco del quadriennio scende di 11,1 punti percentuali. Tabella 7: Avviamenti al lavoro in provincia di Pordenone, in base alla fascia di età del lavoratore; I sem., I sem. 2009, I sem. 2010, I sem Giovani Adulti Anziani Totale Grafico 7: Distribuzione percentuale degli avviamenti al lavoro in provincia di Pordenone, in base alla fascia di età del lavoratore: I sem., I sem. 2009, I sem. 2010, I sem ,0 43,9 51,3 59,5 58,6 57,1 40,0 31,7 34,3 32,8 20,0 4,8 8,7 7,0 10,1 0,0 Giovani Adulti Anziani Fra il e il 2011, sono i giovani e gli adulti i gruppi che subiscono le riduzioni più marcate; nel primo caso, si passa da 445 a 204 unità ( 241, 54,2%), mentre nel secondo da 520 a 355 ( 165, 31,7%). Gli anziani, invece, salgono di 14 unità (da 49 a 63), per un +28,6%. Se si considera la variazione fra il 2010 e il 2011, per tutti e tre i gruppi si realizza un incremento delle assunzioni; quello più sostenuta si ha per gli adulti (+63, +21,6%) con un valore più che doppio rispetto a quello che si realizza per giovani e anziani. Tabella 8: Variazioni assolute e percentuali degli avviamenti al lavoro in provincia di Pordenone, in base alla fascia di età del lavoratore; I sem., I sem. 2009, I sem. 2010, I sem I sem su I sem. I sem su I sem v.a. v.p. v.a. v.p. v.a. v.p. v.a. v.p. Giovani ,0% 7 3,9% 33 19,3% ,2% Adulti ,8% 42 12,6% 63 21,6% ,7% Anziani 14 28,6% 14 28,6% 28 80,0% 14 28,6% Totale ,9% 63 11,2% ,9% ,7% 6

12 Nel 2011 sono stati assunti soprattutto italiani con l 80,2% del totale, un incidenza in aumento rispetto al (+7,2 punti percentuali). Extracomunitari e comunitari pertanto rappresentano una frazione piuttosto marginale delle assunzioni avvenute nel comparto del legno e dell arredo in provincia di Pordenone; per i primi si registra un incidenza del 12,9%, un valore quasi doppio di quello raggiunto dai secondi. Tabella 9: Avviamenti al lavoro in provincia di Pordenone, in base alla provenienza del lavoratore; I sem., I sem. 2009, I sem. 2010, I sem Italiani Extracomunitari Altri comunitari Totale Grafico 8: Distribuzione percentuale degli avviamenti al lavoro in provincia di Pordenone, in base alla provenienza del lavoratore: I sem., I sem. 2009, I sem. 2010, I sem ,0 75,0 60,0 73,0 80,7 80,5 80,2 45,0 30,0 15,0 17,8 9,3 11,2 8,0 14,5 12,9 5,0 6,9 0,0 Italiani Extracomunitari Altri comunitari La variazione complessiva verificatasi fra il e il 2011 è influenzata in particolare dalla forte riduzione dei lavoratori italiani che passano da 740 a 499 unità ( 241, 32,6%). Seppur distante, del tutto apprezzabile resta comunque la riduzione che si registra per gli extracomunitari che passano da 180 a 80 unità ( 100, 55,6%). Si tratta, quest ultima, di una variazione doppia di quella che si ha per gli altri comunitari ( 51, da 94 a 43, per un 54,3%). L aumento delle assunzioni avvenuto fra il 2010 e il 2011 è invece da imputare prevalentemente alla componente italiana con +98 unità (su un totale di 124). Tabella 10: Variazioni assolute e percentuali degli avviamenti al lavoro in provincia di Pordenone, in base alla provenienza del lavoratore; I sem., I sem. 2009, I sem. 2010, I sem I sem su I sem. I sem su I sem v.a. v.p. v.a. v.p. v.a. v.p. v.a. v.p. Italiani ,8% 52 11,5% 98 24,4% ,6% Extracomunitari ,0% 9 14,3% 8 11,1% ,6% Altri comunitari 69 73,4% 20 44,4% 18 72,0% 51 54,3% Totale ,9% 63 11,2% ,9% ,7% 3.2 Cessazioni 7

13 Nel periodo compreso fra il e il 2011, le cessazioni si sono ridotte passando da 843 a 729 unità ( 114, 13,5%). La variazione più marcata si riscontra per la componente maschile con 79 unità in meno (da 579 a 500, per un 13,6%); si tratta di una riduzione più che doppia in termini assoluti a quella che si evidenzia per le donne (da 264 a 229, per un 13,3%). Se si effettua il confronto fra il 2010 e il 2011, la variazione complessiva assume un segno positivo, ed esattamente pari a +54 unità, per un +8,0%. Anche in questo caso, la variazione è determinata dalla dinamica della componente maschile che evidenzia un incremento di 49 cessazioni, per un +10,9%. In termini di incidenza, nel 2011, gli uomini rappresentano il gruppo principale con un valore, pari al 68,6% del totale, che rimane sostanzialmente inalterato tanto rispetto al quanto al Tabella 11: Cessazioni in provincia di Pordenone, in base al genere del lavoratore; I sem., I sem. 2009, I sem. 2010, I sem F M Totale Grafico 9: Distribuzione percentuale delle cessazioni in provincia di Pordenone, in base al genere del lavoratore: I sem., I sem. 2009, I sem. 2010, I sem ,0 60,0 68,7 61,3 66,8 68,6 50,0 40,0 30,0 31,3 38,7 33,2 31,4 20,0 10,0 0,0 F M Tabella 12: Variazioni assolute e percentuali delle cessazioni in provincia di Pordenone, in base al genere del lavoratore; I sem., I sem. 2009, I sem. 2010, I sem I sem su I sem. I sem su I sem v.a. v.p. v.a. v.p. v.a. v.p. v.a. v.p. Femmine 70 26,5% ,9% 5 2,2% 35 13,3% Maschi ,1% 78 14,7% 49 10,9% 79 13,6% Totale ,9% ,8% 54 8,0% ,5% La distribuzione delle cessazioni intervenute nel 2011 riporta una notevole presenza dei contratti a tempo indeterminato con il 68,6%; a seguire quelli a termine (22,6%). Fra l altro, la propensione ad interrompere rapporti di lavoro standard è aumentata nel corso del tempo giacché nel si rileva un valore un po più contenuto, anche se già molto elevato (61,4%). 8

14 Tabella 13: Cessazioni in provincia di Pordenone, in base alla tipologia di contratto; I sem., I sem. 2009, I sem. 2010, I sem Apprendistato Determinato Indeterminato Parasubordinato Tirocinio Totale Grafico 10: Distribuzione percentuale delle cessazioni in provincia di Pordenone, in base alla tipologia di contratto: I sem., I sem. 2009, I sem. 2010, I sem ,0 60,0 61,4 70,7 71,1 68,6 40,0 20,0 30,8 22,2 23,4 22,6 0,0 3,7 3,3 0,7 2,9 2,8 1,4 2,8 1,3 1,3 1,8 2,9 4,1 Apprendistato Determinato Indeterminato Parasubordinato Tirocinio La diminuzione delle cessazioni fra il e il 2010 riflette ciò che accade per i contratti a termine che passano da 260 a 165 unità ( 95, 36,5%); per i rapporti a tempo indeterminato la variazione è decisamente più limitata dal momento che si registra una riduzione di 18 unità (da 518 a 500 unità, per un 3,5%), con un valore, pertanto, identico a quello evidenziato per i contrati di apprendistato (da 31 a 13, per un 58,1%). In contrapposizione i tirocini, le cui interruzioni passano da 6 a 30 unità. Dal confronto con il 2010 emerge che per quasi tutte le tipologie contrattuali si ha una crescita delle assunzioni (ad esclusione dell apprendistato che cala di 6 unità). Gli incrementi maggiori, nell ordine delle 20 unità, si ravvisano per i contratti a termine e per i tirocini; più contenuto l aumento che si ha per il parasubordinato e per il determinato (rispettivamente, +12 e +7 unità). Tabella 14: Variazioni assolute e percentuali delle cessazioni in provincia di Pordenone, in base alla tipologia di contratto; I sem., I sem. 2009, I sem. 2010, I sem I sem su I sem. I sem su I sem v.a. v.p. v.a. v.p. v.a. v.p. v.a. v.p. Apprendistato 6 19,4% 6 24,0% 6 31,6% 18 58,1% Determinato 68 26,2% 34 17,7% 7 4,4% 95 36,5% Indeterminato 92 17,8% ,3% 20 4,2% 18 3,5% Parasubordinato 4 14,3% 15 62,5% ,3% 7 25,0% Tirocinio 6 100,0% 3 25,0% ,3% ,0% Totale 20 2,4% ,8% 54 8,0% ,5% 9

15 Circa l età dei lavoratori, la maggior parte delle cessazioni del 2011 ha colpito gli adulti (64,2%). La quota dei giovani sfiora la soglia di un quinto dei casi, mentre i lavoratori anziani rappresentano il gruppo più e siguo con il 16,6%. Nel corso del tempo, ad essere soggetta a modificazioni è stata, in particolare, la quota di giovani e anziani. Nel primo caso, si ha un andamento decrescente giacché nel 2010 e soprattutto nel si evidenzia un valore più elevato (rispettivamente, +2,0 e +12,0 punti percentuali). Per gli anziani si registra un andamento eterogeneo, visto che al e al 2011 corrispondono valori inferiori a quello riscontrato nel 2010, pari al 20,6%. Tabella 15: Cessazioni in provincia di Pordenone, in base alla fascia di età del lavoratore; I sem., I sem. 2009, I sem. 2010, I sem Giovani Adulti Anziani Totale Grafico 11: Distribuzione percentuale delle cessazioni in provincia di Pordenone, in base alla fascia di età del lavoratore: I sem., I sem. 2009, I sem. 2010, I sem ,0 60,0 50,0 59,1 66,2 58,2 64,2 40,0 30,0 20,0 10,0 31,2 22,8 9,7 11,0 21,2 20,6 19,2 16,6 0,0 Giovani Adulti Anziani La variazione negativa che si registra fra il e il 2011 è causata principalmente dalla diminuzione di 123 unità (da 263 a 140, per un 46,8%) che caratterizza i giovani; si tratta di un calo molto più ampio di quello che si delinea per gli adulti che passano da 498 a 468 ( 30, 6,0%). Un segno opposto si ha per gli anziani le cui cessazioni crescono di 39 unità (da 82 a 121, per un +47,6%). L aumento complessivamente realizzatosi fra il 2010 e il 2011 è determinato dalla posizione degli adulti, dato che rappresentano l unico gruppo in cui si registra un aumento delle cessazioni (+75, +19,1%). Per giovani ed anziani le interruzioni diminuiscono, soprattutto per quest ultimi ( 18, 12,9%). Tabella 16: Variazioni assolute e percentuali delle cessazioni in provincia di Pordenone, in base alla fascia di età del lavoratore; I sem., I sem. 2009, I sem. 2010, I sem I sem su I sem. I sem su I sem v.a. v.p. v.a. v.p. v.a. v.p. v.a. v.p. Giovani 66 25,1% 54 27,4% 3 2,1% ,8% Adulti ,1% ,2% 75 19,1% 30 6,0% Anziani 57 69,5% 44 46,3% 18 12,9% 39 47,6% Totale ,9% 54 6,3% 54 8,0% ,5% 10

16 In relazione alla provenienza dei lavoratori, nel 2011 la maggioranza delle cessazioni ha interessato gli italiani con l 83,0% del totale; si tratta, dunque, di un valore più elevato del 78,3% registrato nel. Tabella 17: Cessazioni in provincia di Pordenone, in base alla provenienza del lavoratore; I sem., I sem. 2009, I sem. 2010, I sem Italiani Extracomunitari Altri comunitari Totale Grafico 12: Distribuzione percentuale delle cessazioni in provincia di Pordenone, in base alla provenienza del lavoratore: I sem., I sem. 2009, I sem. 2010, I sem ,0 75,0 60,0 78,3 77,5 84,0 83,0 45,0 30,0 15,0 0,0 14,4 16,6 11,3 12,8 7,4 5,9 4,7 4,3 Italiani Extracomunitari Altri comunitari Fra il e il 2011 per gli italiani si restringe il volume delle cessazioni che passano da 660 a 605 unità ( 55, per un 8,3%). Di segno negativo anche la variazione per extracomunitari e altri comunitari: nel primo caso, le cessazioni passano da 121 a 93 unità ( 28, 23,1%), mentre nel secondo da 62 a 31 unità (in altre parole si sono dimezzate). Se si considera il confronto fra il 2010 e il 2011 un segno positivo si registra per gli italiani con +38 unità (+6,7%), un valore più che doppio di quello che si realizza per gli extracomunitari. Tabella 18: Variazioni assolute e percentuali delle cessazioni in provincia di Pordenone, in base alla provenienza del lavoratore; I sem., I sem. 2009, I sem. 2010, I sem I sem su I sem. I sem su I sem v.a. v.p. v.a. v.p. v.a. v.p. v.a. v.p. Italiani 9 1,4% ,2% 38 6,7% 55 8,3% Extracomunitari 45 37,2% 67 46,9% 17 22,4% 28 23,1% Altri comunitari 30 48,4% 19 37,3% 1 3,1% 31 50,0% Totale ,9% 54 6,3% 54 8,0% ,5% 3.3 Saldo Nel 2011, il saldo occupazionale tra il flusso degli avviamenti e quello delle cessazioni risulta negativo e pari a 107 unità, con una performance meno ottimale per gli uomini ( 77 contro 30 per le donne). Si trat 11

17 ta di un risultato leggermente migliore di quello registrato nel, caratterizzato comunque da un segno negativo e pari a 177 unità. Rispetto al si ha invece un vero e proprio ribaltamento giacché il saldo in quell occasione era positivo e pari a +171 unità. Tale risultato è stato influenzato soprattutto dal saldo della componente maschile, che è peggiorato di 196 unità, mentre quello femminile di 82 unità. Tabella 19: Saldo occupazionale in provincia di Pordenone, in base al genere del lavoratore; I sem., I sem. 2009, I sem. 2010, I sem F M Totale Il saldo appena descritto a livello complessivo per il 2011 è dovuto interamente ai contratti a tempo indeterminato, per i quali il numero di cessazioni supera quello delle assunzioni di 301 unità. Questo risultato, ampiamente negativo, viene in parte compensato dal saldo inerente a tutte le altre tipologie contrattuali, specie ai contratti a termine con un +151 unità. A ben vedere, questa situazione in termini di segni si rileva anche nel 2010; in modo simile il saldo del tempo indeterminato, pari a 262 unità, condizionava crucialmente quello complessivo ( 177), ma la compensazione da parte del tempo determinato era più limitata e pari a +37 unità. Ciò comporta comunque che nell arco di un anno il tempo determinato ha migliorato il saldo di +114 unità, mentre quello a tempo indeterminato è peggiorato di 39 unità. Per le altre tipologie, invece, le variazioni (a volte positive, altre volte negative) sono piuttosto contenute. Inoltre, rispetto al, vale la pena di osservare come il tempo indeterminato mostri un cambiamento di segno in negativo giacché il dato è di +21 unità. Tabella 20: Saldo occupazionale in provincia di Pordenone, in base alla tipologia di contratto; I sem., I sem. 2009, I sem. 2010, I sem Apprendistato Determinato Indeterminato Parasubordinato Tirocinio Totale Sul piano dell età dei lavoratori, nel 2011 è in relazione agli anziani e soprattutto agli adulti che si profilano le condizioni meno favorevoli, rispettivamente con 58 e 113 unità; per i giovani, invece, le assunzioni superano le cessazioni di 64 unità. Rispetto al 2010, si ha un miglioramento del saldo per i più giovani e per gli anziani (anche se in questo caso rimane su livelli negativi); peggiora al contrario la situazione relativa agli adulti. Senz altro, rispetto al il saldo peggiora per tutte e tre le fasce di età; per gli adulti si ha addirittura un cambiamento di segno giacché si passa da un +22 a un 113 unità. La perdita poi è molto sostenuta per i giovani con un saldo che era il triplo di quello del

18 Tabella 21: Saldo occupazionale in provincia di Pordenone, in base alla fascia di età del lavoratore; I sem., I sem. 2009, I sem. 2010, I sem Giovani Adulti Anziani Totale Sulla base della provenienza, sono gli italiani la componente che presenta la performance meno soddisfacente con un saldo pari a 106 unità, in peggioramento rispetto al, ma in miglioramento rispetto al Anche per gli extracomunitari il saldo relativo al 2011 è di segno negativo, contrariamente a quanto accade per gli altri comunitari. Per entrambe le due componenti non italiane rispetto al si registra un peggioramento del saldo occupazionale; ciò è vero soprattutto per gli extracomunitari che passano da un saldo positivo di 59 unità ad uno negativo di 13 unità. Tabella 22: Saldo occupazionale in provincia di Pordenone, in base alla provenienza del lavoratore; I sem., I sem. 2009, I sem. 2010, I sem Italiani Extracomunitari Altri comunitari Totale Gli indicatori di crisi 4.1 Cassa Integrazione Guadagni Nel 2011 le ore complessive di Cassa Integrazione Guadagni (Cig) autorizzate nella provincia di Pordenone nel settore del legno e dell arredo (Classi Ateco 2002: DD20 Industria del legno e dei prodotti in legno ; DN36 Fabbricazione di mobili; altre industrie manifatturiere ) sono state , di cui di Cigs (49,5%) e di Cigo (46,6%); la Cig in deroga rappresenta la tipologia di gestione che assorbe il numero più basso di ore autorizzate, pari a ore, ossia il 4,0% del totale. La distribuzione per tipologia di gestione che si ricava a proposito del 2011 risulta, pertanto, assai diversa da quella che si registra negli altri semestri, caratterizzati da una prevalenza della ordinaria. Ciò è particolarmente evidente nel 2009 con uno scarto rispetto alla Cigs che ammonta a più di 30 punti percentuali. Tabella 23: Ore di Cassa Integrazione Guadagni autorizzate in provincia di Pordenone, in base alla tipologia di gestione; I sem. 2009, I sem. 2010, I sem I sem I sem I sem Ordinaria Straordinaria Deroga Totale Fonte: Elaborazione su dati INPS 13

19 Fra il e il 2011 tutte e tre le tipologie di gestione manifestano degli incrementi; quello più sostenuto si ha per la Cigs con ore, un valore doppio rispetto a quello che si ha per la Cigo. Se si considera il confronto con il 2010, la diminuzione complessiva è stata causata dalla dinamica che si evince per la Cig in deroga e soprattutto per la Cigo che evidenzia ore in meno. Questi decrementi hanno compensato l aumento preoccupante che ha subito la Cigs ( ore). Grafico 13: Distribuzione percentuale delle ore di Cassa Integrazione Guadagni autorizzate in provincia di Pordenone, in base alla tipologia di gestione; I sem. 2009, I sem. 2010, I sem ,0 60,0 50,0 64,8 59,6 46,6 49,5 40,0 30,0 32,9 29,5 20,0 10,0 0,0 10,9 2,3 4,0 I sem I sem I sem Ordinaria Straordinaria Deroga Fonte: Elaborazione su dati INPS Tabella 24: Variazioni assolute di ore di Cassa Integrazione Guadagni autorizzate in provincia di Pordenone, in base alla tipologia di gestione; I sem. 2009, I sem. 2010, I sem I sem su I sem Ordinaria Straordinaria Deroga Totale Fonte: Elaborazione su dati INPS In relazione alle ore di Cig, il comparto maggiormente in difficoltà si individua nella Fabbricazione di mobili; altre industrie manifatturiere, dove le ore concesse nel 2011 ai lavoratori coprono il 78,6% del totale (pari a ore), una percentuale che rimane sostanzialmente immutata nel corso dell ultimo anno (rispetto al, l incidenza aumenta di quasi sette punti percentuali). Fra l altro, si tratta del comparto che manifesta le variazioni tendenziali più importanti, sia in aumento come succede nel confronto con il 2009 ( ) sia in ribasso come accade nel confronto con il 2010 ( ). Tabella 25: Ore di Cassa Integrazione Guadagni autorizzate in provincia di Pordenone, in base al comparto economico; I sem. 2009, I sem. 2010, I sem I sem I sem I sem Fabbricazione di mobili; altre industrie manifatturiere Industria del legno e dei prodotti in legno e sughero, esclusi i mobili Totale Fonte: Elaborazione su dati INPS 14

20 Grafico 14: Distribuzione percentuale delle ore di Cassa Integrazione Guadagni autorizzate in provincia di Pordenone, in base al comparto economico; I sem. 2009, I sem. 2010, I sem ,0 78,8 78,6 72,0 60,0 40,0 20,0 28,0 21,2 21,4 0,0 I sem I sem I sem Fabbricazione di mobili; altre industrie manifatturiere Industria del legno e dei prodotti in legno e sughero, esclusi i mobili Fonte: Elaborazione su dati INPS Tabella 26: Variazioni assolute delle ore di Cassa Integrazione Guadagni autorizzate in provincia di Pordenone, in base al comparto economico; I sem. 2009, I sem. 2010, I sem I sem su I I sem su I I sem su I sem sem sem Fabbricazione di mobili; altre industrie manifatturiere Industria del legno e dei prodotti in legno e sughero, esclusi i mobili Totale Fonte: Elaborazione su dati INPS 4.2 Liste di mobilità Nel Grafico 15 si osserva l andamento semestrale del flusso degli ingressi nelle liste di mobilità nel settore del legno e dell arredo in provincia di Pordenone per il periodo Il numero maggiore di lavoratori interessati dall ammortizzatore sociale evidenziano un trend crescente nel biennio 2009 passando da 33 a ben 267 unità; segue una repentina discesa a quota 192 unità, un nuovo rialzo a 219 unità per stabilizzarsi a 190 unità nell ultimo semestre. L andamento è diverso a seconda del genere. Nel II semestre la componente maschile evidenzia una crescita rispetto al semestre precedente con un +95 unità, significativamente più ampia di quella che si realizza per le donne con un +13 unità. Nel I semestre 2009, invece, un aumento più repentino si individua per la componente femminile con un +83 unità (contro un +27 per gli uomini) con una crescita che continua anche nel II semestre dell anno, che di fatto comporta un numero di ingressi più elevato per le donne. A partire dal I semestre 2010 il flusso degli ingressi ritorna ad essere maggiore per gli uomini anziché per le donne. 15

21 Grafico 15: Ingressi nelle liste di mobilità in provincia di Pordenone, in base al genere del lavoratore; I sem. I sem I sem. II sem. I sem II sem I sem II sem I sem Tot. F M Tabella 27: Ingressi nelle liste di mobilità in provincia di Pordenone; I sem., I sem. 2009, I sem. 2010, I sem L. 236/ L. 223/ F M Giovani Adulti Anziani Italiani Extracomunitari Altri comunitari Totale Nel 2011, i lavoratori entrati a far parte delle liste di mobilità ammontano complessivamente a 190, di cui la maggior parte fa riferimento alla componente maschile (113 contro 77 donne). Gli ingressi sono avvenuti prevalentemente in base alla l. n. 223/1991 con 154 unità, mentre quelli avvenuti in base alla l. n. 236/1993 ammontano a 36 unità. I lavoratori coinvolti sono più spesso adulti (149 unità), con una nazionalità italiana (155 unità). Rispetto al 2010, nel 2011 il numero degli ingressi aumenta solamente di 2 unità; ma segni diversi si possono riscontrare a livello di caratteristiche socio anagrafiche. Infatti, aumenta il numero degli ingressi per gli uomini (+14), ma si abbassa per le donne ( 16); decresce per gli italiani ( 16), mentre sale per gli altri comunitari (+11). Infine, diminuiscono gli ingressi tramite la l. n. 236/1993, contrariamente a quanto succede per quelli attraverso la l. n. 223/1991. Rispetto al, l aumento è più che visibile dal momento che in quest anno il numero degli ingressi ammonta complessivamente a 33 unità. 16

22 Tabella 28: Variazioni assolute degli ingressi nelle liste di mobilità in provincia di Pordenone; I sem., I sem. 2009, I sem. 2010, I sem I sem su I sem. I sem su I sem L. 236/ L. 223/ F M Giovani Adulti Anziani Italiani Extracomunitari Altri comunitari Totale

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