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1 D. LGS 81/2008 La prevenzione ed il ruolo dell'informazione, formazione e addestramento dei lavoratori Il D.Lgs. 81/08 definisce all'art. 2: Formazione: processo educativo attraverso il quale trasferire ai lavoratori ed agli altri soggetti del sistema di prevenzione e protezione aziendale conoscenze e procedure utili alla acquisizione di competenze per lo svolgimento in sicurezza dei rispettivi compiti in azienda e alla identificazione, alla riduzione e alla gestione dei rischi. Informazione: complesso delle attività dirette a fornire conoscenze utili alla identificazione, alla riduzione e alla gestione dei rischi in ambiente di lavoro. Addestramento: complesso delle attività dirette a fare apprendere ai lavoratori l'uso corretto di attrezzature, macchine, impianti, sostanze, dispositivi, anche di protezione individuale, e le procedure di lavoro. Altre definizioni semantiche: Capacità : si intende una potenzialità, una propensione dell'essere umano, nel nostro caso del lavoratore, a fare, pensare, agire in un certo modo. Riguarda ciò che una persona può fare, pensare e agire, senza per questo aver già trasformato questa sua possibilità (poter essere) in una sua realtà (essere). Si può dire che riguardino la sua "natura". Competenza: l'insieme delle buone capacità potenziali di ciascuno portate al miglior compimento nelle particolari situazioni date: ovvero indicano quello

2 che siamo effettivamente in grado di fare, pensare e agire, adesso, nell'unità della nostra persona, dinanzi all'unità complessa dei problemi e delle situazioni di un certo tipo (professionali e non professionali) che siamo chiamati ad affrontare e risolvere in un determinato contesto. Mentre le capacità esprimono la forma dell'essere potenziale di ciascuno che, proprio per questo, non è mai definitiva, le competenze manifestano, quindi, quella del nostro essere attuale, nelle diverse contingenze date. Sono la forma storica che assumono le capacità di ciascuno. Il fine istituzionale dei corsi di formazione deve prevede che le capacità personali dei lavoratori (capacità intellettuali, emotive, operative, sociali, morali,...) diventino competenze personali di ciascuno. Abilità : rappresentano i saper fare, per realizzare opere o conseguire scopi. E' abile colui che non solo produce qualcosa o risolvere problemi, ma colui che conosce anche le ragioni di questo "fare", sa perchè, operando in un certo modo e rispettando determinate procedure, si ottengono determinati risultati. La prevenzione e le abilità La sicurezza e la tutela della salute sul posto di lavoro richiedono conoscenze e abilità specifiche. L'addestramento e la formazione dei lavoratori sono una premessa fondamentale per evitare gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali. La formazione e l'addestramento dei lavoratori in materia di sicurezza e tutela della salute sono parte integrante del sistema di sicurezza aziendale. Grazie all'attività di formazione continua e addestramento pratico i lavoratori possono acquisire le conoscenze necessarie per svolgere il proprio

3 lavoro in condizioni di sicurezza. Essi diventano in questo modo soggetti corresponsabili nelle questioni inerenti la sicurezza e la tutela della salute sul lavoro. Gli infortuni sul lavoro derivano non solo da "condizioni pericolose" legate alle macchine o agli ambienti di lavoro, ma anche da "azioni pericolose" commesse dall'uomo stesso. Tra le principali cause umane possono essere ricordate: distrazione, stanchezza, ansia, fattori collegati ad una scarsa conoscenza e padronanza delle macchine, degli impianti, delle attrezzature di lavoro, o ad un'eccessiva dimestichezza con gli stessi. Un efficace intervento di prevenzione dovrebbe agire, non solo sugli elementi oggettivi o tecnologici, ma anche su quelli soggettivi, in particolare su azioni e comportamenti dei lavoratori. La formazione dei lavoratori con il D.Lgs. 81/08 non è più lasciata alla discrezionalità del datore di lavoro come previsto dalla precedente normativa che dovrà comprendere anche l'addestramento ai sensi dell'art. 37 comma 5, effettuato in azienda e da persona esperta. E' da precisare che l'addestramento specifico deve essere effettuato nei casi espressamente previsti (ad es. l'art. 77, commi 4, lett. h, e 5, e l'art. 169, comma 2). Se i livelli di addestramento e formazione sono inadeguati sarà compito del datore di lavoro porre in essere azioni conseguenti per raggiungere il livello di prevenzione adeguato. L'obiettivo, quindi, è quello che il lavoratore acquisisca: - con l'informazione il "sapere"; - con la formazione il "saper fare" (ovvero gli strumenti e le competenze) ed "il saper essere" (ovvero i convincimenti e le motivazioni); al fine di mettere in pratica comportamenti corretti ai fini della sicurezza.

4 Un corretto processo formativo, quindi, garantisce: - la riduzione degli infortuni e delle malattie professionali dovuti all'errore umano; - la consapevolezza e dunque la partecipazione responsabile di tutti alla propria e altrui sicurezza; - il consolidamento dei comportamenti corretti ed il cambiamento di quelli errati; e costituisce quindi un investimento in termini di capacità utili per l'azienda. La procedura La procedura da attuare ed inserire nel DVR in ottemperanza a quanto stabilito all'art. 28 del D.Lgs. 81/2008è la seguente: 1. Sulla base dell'individuazione dei pericoli elencare tutte le figure professionali esposte a rischi specifici in azienda tenuto conto delle attività, delle attrezzature e delle sostanze utilizzate sul posto di lavoro. 2. Completare l'elenco con tutte le figure professionali che svolgono un determinato ruolo nell'ambito della sicurezza (il datore di lavoro, i dirigenti, i preposti, il Servizio di Prevenzione e Protezione ed il medico competente) e che hanno obblighi e compiti di informazione e formazione nei confronti dei lavoratori. 3. Definire gli argomenti che dovranno essere affrontati durante la formazione e l'addestramento dei lavoratori in base ai pericoli evidenziati sul posto di lavoro o al profilo richiesto. 4. Designare i formatori interni ed esterni e stabilire le date e la frequenza delle attività di formazione e addestramento.

5 Potrebbe essere utile creare una tabella in cui indicare i lavoratori, la loro funzione ed i fabbisogni formativi all'interno dell'azienda. Il libretto formativo L'art. 37, comma 14 del D.Lgs. 81/08 dispone che le competenze acquisite a seguito dello svolgimento delle attività di formazione siano registrate nel libretto formativo del cittadino di cui all'art. 2, comma 1, lettera i) del D.Lgs. 276/2003. Il D.Lgs. 276/2003, attuativo della Legge Biagi, ha avviato il percorso di definizione e condivisione socio-istituzionale del libretto formativo del cittadino; questo percorso si è concluso con un accordo sul format del libretto formativo (approvato con Decreto Interministeriale del 10 ottobre 2005) e sull'avvio di un percorso sperimentale nelle Regioni e Province Autonome, allo scopo di fornire, tra l'altro, indicazioni utili agli individui per la definizione delle modalità, a regime, di gestione ed aggiornamento del libretto formativo. La sperimentazione si è conclusa alla fine del 2007 e, ad oggi, non è stata ancora avviata la diffusione e la messa a regime del libretto. In attesa di chiarimenti conviene registrare tutta la formazione erogata ai lavoratori, a partire dal 15/05/2008, su appositi registri interni; ovvero istituire per ciascun lavoratore, in via provvisoria, il libretto formativo secondo il format sperimentato, previa verifica anche delle disposizioni vigenti nella Regione di appartenenza dell'azienda. Le registrazioni dimostrano l'avvenuta formazione ed evitano così di essere sanzionati sulla base dell'art. 55, comma 4, lettera e) del D.Lgs. 81/08.

6 Conclusioni Il legislatore ha recepito il principio di effettività dell'informazione e della formazione con l'attuale formulazione degli articoli 36 e 37 del D.Lgs. 81/08 (i precedenti 21 e 22 del D.Lgs. 626/94), ove si prevede, sempre in termini di "obbligazione di risultato", che il datore di lavoro provvede affinchè ciascun lavoratore riceva un'adeguata informazione e formazione e, ancora oltre, che il contenuto delle stesse debba essere facilmente comprensibile per i lavoratori e debba consentire loro di acquisire le relative conoscenze su: concetti di rischio, danno, prevenzione, protezione, organizzazione della prevenzione aziendale, diritti e doveri dei vari soggetti aziendali, organi di vigilanza, controllo, assistenza. Oltre ad essere informato su: rischi riferiti alle mansioni, ai possibili danni, e alle conseguenti misure e procedure di prevenzione e protezione caratteristici del settore o del comparto di appartenenza dell'azienda. Altrettanto importante risulta il rilievo dato all'addestramento di tutte le figure professionali interessate, che è particolarmente importante se si considera che la sicurezza non è una sovra struttura ma è una parte integrante del modo di produrre e quindi di operare.

7 ALLEGATO Elenco degli obblighi di informazione, formazione e addestramento dei lavoratori - L'informazione, formazione e addestramento dei lavoratori (art. 36 e 37 del D.Lgs. 81/08) - La formazione dei lavoratori incaricati dell'attività di prevenzione incendi e lotta antincendio, di evacuazione dei luoghi di lavoro in caso di pericolo grave e immediato, di primo soccorso (art. 37) - La formazione dei preposti (art. 37) - La formazione dei lavoratori che utilizzano attrezzature che richiedono per il loro impiego conoscenze o responsabilità particolari in relazione ai loro rischi specifici (art. 71 e 73) - La formazione di lavoratori circa l'utilizzo dei dispositivi di protezione individuali (art. 77) - La formazione teorico-pratica dei lavoratori circa l'impiego di sistemi di accesso e di posizionamento mediante funi (costruzioni e lavori in quota) (art. 116) - La formazione teorico-pratica dei lavoratori addetti al montaggio, smontaggio o trasformazione di ponteggi (art. 136) - L'informazione e formazione dei lavoratori circa la movimentazione manuale dei carichi (art. 169) - L'informazione e formazione dei lavoratori che utilizzano un'attrezzatura munita di videoterminali (art. 177) - L'informazione e formazione dei lavoratori esposti a rischi derivanti da agenti fisici sul luogo di lavoro e dei loro rappresentanti (art. 184)

8 - L'informazione e formazione dei lavoratori esposti a valori uguali o superiori ai valori inferiori di azione in relazione ai rischi provenienti dall'esposizione al rumore (art. 195) - L'informazione ai lavoratori o ai loro rappresentanti sugli agenti chimici pericolosi, formazione ed informazione su precauzioni ed azioni di protezione (art. 227) - L'informazione e formazione dei lavoratori esposti agli agenti cancerogeni o mutageni (art. 239) - L'informazione ai lavoratori o ai loro rappresentanti sui i rischi per la salute dovuti all'esposizione alla polvere proveniente dall'amianto o dai materiali contenenti amianto e la formazione dei lavoratori esposti (art. 257 e 258) - L'informazione e formazione dei lavoratori esposti agli agenti biologici (art. 278) - Con l'emanazione della circolare ministeriale n dell'8 giugno 2001 e sulla base dei contenuti del D.Lgs. 359/99 relativo ai requisiti minimi di sicurezza e salute per l'uso di attrezzature di lavoro da parte dei lavoratori, in ottemperanza a quanto previsto dall'art. 73 del TU, viene confermato l'obbligo di impartire una formazione specifica a tutti i lavoratori addetti alla movimentazione meccanica dei carichi, cioè ai carrellisti o mulettisti.

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