BOZZA NON CORRETTA. MISSIONE IN LOMBARDIA 8 febbraio 2011 PRESIDENZA PROVVISORIA DEL SENATORE GENNARO CORONELLA. La seduta inizia alle

Transcript

1 1/6 MISSIONE IN LOMBARDIA 8 febbraio 2011 PRESIDENZA PROVVISORIA DEL SENATORE GENNARO CORONELLA La seduta inizia alle PRESIDENTE. Grazie di essere venuti. Avverto i nostri ospiti che della presente audizione sarà redatto un resoconto stenografico che verrà pubblicato on line. Se nel corso dell audizione aveste intenzione di fare dichiarazioni riservate alla Commissione, sarà possibile segretarle. La nostra è una Commissione d indagine per monitorare la vicenda rifiuti e per accertare eventuali profili di interconnessione con la criminalità organizzata, ma anche per indicare al Parlamento le giuste riflessioni per affrontare questo problema nel migliore dei modi. Abbiamo audito l autorità giudiziaria, la Procura, la Provincia però voi siete le sentinelle sul territorio e rappresentate una parte della popolazione particolarmente sensibile a questo problema. Contiamo dunque molto sulla vostra audizione affinché ci illustriate le criticità e gli eventuali problemi di infiltrazione della criminalità organizzata rispetto a questo complesso sistema della gestione dei rifiuti. Do quindi la parola all avvocato Ilaria Ramoni dell Associazione Libera. ILARIA RAMONI, Rappresentante di Libera per Milano e Provincia. Ringrazio a nome dell associazione dell invito di oggi anche perché, mentre siamo stati chiamati diverse volte a rendere delle dichiarazioni in altre Commissioni, è la prima volta che questo avviene in una Commissione specifica, quindi è un segno di attenzione di cui vi ringraziamo. Senza dilungarmi molto nell illustrazione, per capire anche l apporto che un associazione come Libera può dare su una tematica così specifica, vorrei semplicemente delineare il ruolo di Libera sul territorio. Sulla tematica specifica dei rifiuti Libera, che è nata soprattutto come network quindi come rete di associazioni già presenti prima della sua nascita che si occupavano di una serie di tematiche, si continua ad appoggiare ad associazioni già esistenti. È quindi molto utile essere qui insieme a Legambiente perché sulla tematica del ciclo dei rifiuti oggi la maggior parte delle iniziative a livello non solo nazionale ma anche locale, quindi lombardo, di questa provincia e di Milano fino a poco fa unite, Libera ha sempre seguito le iniziative di Legambiente.

2 2/6 Anche la nostra percezione della questione è quindi molto mediata e in sintonia con quello che altre realtà come Legambiente hanno sul territorio, oltre al fatto che nella Provincia di Monza e Brianza non siamo ancora una sentinella del territorio strutturata perché il nostro coordinamento territoriale sta iniziando a formarsi, ma non abbiamo ancora la percezione specifica maturata su altri territori. Libera svolge principalmente un attività di sensibilizzazione della cittadinanza, quindi divulga e rende più fruibile una serie di situazioni e di notizie quali indagini svolte dalla magistratura o inchieste che la stessa magistratura, le forze di polizia o altre realtà come Legambiente stanno svolgendo sul territorio. Considero importante esprimere però la percezione della tematica che abbiamo stando sul territorio. Devo quindi ricollegarmi a quanto è emerso dalle ampie indagini effettuate a luglio 2010 dalla Direzione distrettuale antimafia di Milano, che con la DDA di Reggio Calabria ha portato all arresto di oltre trecento persone, di cui oltre la metà nel territorio distrettuale di Milano. Come avevamo già sentito come associazione è emerso che su questo territorio anche se può sembrare inimmaginabile i cittadini e gli imprenditori non denunciano minimamente i reati che vedono o a cui sono soggetti. Può sembrare una situazione diversa dal tema dei rifiuti, ma dalle recenti indagini è emersa una rilevante infiltrazione della criminalità organizzata nella gestione dei rifiuti che avviene anche tramite gli imprenditori che sul posto gestiscono magari aree dismesse piuttosto che aree edificabili o cantieri, creando questa connivenza. È importante notare come di fatto gli imprenditori non denuncino minimamente questa situazione. Come associazione ignoriamo le motivazioni strette di tale scelta di non denunciare, che possono essere di diversa natura anche alla luce di quanto rivelatoci dagli inquirenti. Si tratta della paura di perdere il lavoro e di ritorsioni personali o della stretta collusione con la criminalità organizzata di alcuni soggetti operanti in tale economia illegale, che preferiscono rischiare imputazioni per favoreggiamento dimostrandosi soggetti fidati dell organizzazione criminale per poter lavorare. Più avanti potremo essere più precisi perché come associazione abbiamo istituito lo sportello SOS giustizia che è stato attivato in tutto il territorio nazionale, ma che nel resto del territorio nazionale è stato finanziato dal Ministero delle politiche sociali mentre Milano non ha ricevuto alcun finanziamento.

3 3/6 Riteniamo che sia un nodo centrale per la nostra regione quello di creare un rapporto di fiducia con i cittadini e con gli imprenditori, che devono essere spronati a denunciare le situazioni in cui versano. Abbiamo quindi creato questo sportello, che è però attivo da dieci giorni, per cui non abbiamo ancora particolari notizie su questa tematica. Si sono infatti rivolti a noi soprattutto imprenditori vittime di usura, per cui non siamo in possesso di elementi utili e innovativi rispetto a quelli sicuramente molto più approfonditi e documentati della magistratura che avete già audito e di realtà come Legambiente, cui ci siamo sempre associati in questa attività. SERGIO CANNAVO, Vice Presidente Legambiente Lombardia. Noi abbiamo sentinelle sul territorio della Provincia di Monza e Brianza e sono i nostri sei o sette circoli territoriali, tra cui Monza, Desio, Limbiate. Molto velocemente anche perché siamo già stati ascoltati a Milano nel luglio scorso, in occasione della precedente missione della Commissione, posso illustrare il quadro lombardo che non è molto diverso dallo specifico della nuova Provincia di Monza e Brianza. DANIELA MAZZUCONI. Vorremmo chiederle di citare qualcosa di più specifico della provincia, visto che il quadro lombardo lo aveva già delineato in quell occasione. SERGIO CANNAVO, Vice Presidente Legambiente Lombardia. Sì, per quanto riguarda la Provincia di Monza e Brianza, come è stato accennato da Ilaria Ramoni questo è un territorio che ha visto di recente ma anche in passato riscontri giudiziari della presenza di organizzazioni criminali. A onor del vero manca la certezza probatoria di sentenze passate in giudicato salvo forse la famosa Operazione Star Wars di Desio e Briosco che queste organizzazioni criminali si siano insinuate anche nei settori tipici del ciclo illegale dei rifiuti o nella movimentazione terra. Questo è però un dato di fatto e, in base all esperienza e alla conoscenza di altri territori lombardi, deve essere comunque un elemento che desta preoccupazione perché questo è un rischio reale. L operazione che invece ha dimostrato come alcuni soggetti vicini o direttamente affiliati a cosche mafiose si siano insinuati in attività illegali nel settore ambientale è l Operazione Star Wars di due anni e mezzo fa, mentre il resto dell illegalità ambientale che riscontriamo nella Provincia di

4 4/6 Monza e Brianza è rappresentato da una serie di discariche abusive per lo più collocate lungo l asse del tracciato del progetto sia preliminare che definitivo dell autostrada Pedemontana. In particolare nella zona di Desio c è uno svincolo con la statale n.36 che sarà poi svincolo quando sarà pronta l uscita Desio nord della nuova autostrada Pedemontana, in cui è stata segnalata ho avuto testimonianza diretta di alcuni nostri iscritti e responsabili territoriali un intensa attività di trasporto e di scarico di terreni. Questo luogo è stato ribattezzato «quadrifoglio rosso» perché il tracciato dei quattro svincoli visto dall alto disegna una sorta di quadrifoglio, ed è indizio di allarme la presenza di questo terriccio di colore rosso. Lì dove la terra è stata spostata nel periodo dell Operazione Star Wars del 2008 non è cresciuto più nulla, neanche vegetazione spontanea o cosiddetta «vegetazione infestante» che cresce ovunque. Il sospetto che ci possano essere rifiuti pericolosi è dunque piuttosto forte. Questo è l esempio sicuramente più eclatante, ma grazie all attenzione del nostro circolo di Desio altri sono segnalati lungo il tracciato e altre discariche più o meno all interno dell abitato di Desio nella zona dell ospedale. Queste sono già sulla stampa e quindi immagino che siano già state riportate alla Commissione dalle forze di polizia e dalla magistratura. Tutte queste discariche abusive così come quella dell Operazione Star Wars adesso hanno il problema della bonifica, ossia di quantificarla, di poter effettuare un accurata attività di caratterizzazione e un progetto specifico per la bonifica, e soprattutto di reperire i fondi necessari per mettere insicurezza tutti questi terreni. Alcune di queste discariche si trovano peraltro vicino a pozzi di captazione di acque che credo poi finiscano nell acquedotto urbano, quindi sarebbe necessaria un attenzione particolare a questo aspetto, al rischio di contaminazione della falda acquifera. Ci è stato segnalato in particolare dal nostro circolo di Monza un altro fenomeno che riguarda tutta l asta del fiume Lambro (senza soffermarci sull episodio più eclatante, quello della Lombarda Petroli su cui la Commissione ha effettuato un sopralluogo). Il Lambro come altri fiumi lombardi è destinatario di tantissimi scarichi abusivi. La normativa è sempre Testo unico, ma a volte acque a volte potrebbe essere rifiuti, quindi ci preme evidenziare questo tema alla Commissione perché potrebbe ricadere nelle fattispecie perseguibili ai sensi della normativa sui rifiuti. Venendo all iniziale sollecitazione a segnalare alcuni aspetti evidenziati nel corso della nostra esperienza, i processi nei quali la nostra associazione a fatica riesce a costituirsi parte civile sottolineiamo un aspetto quasi scontato ovvero la carenza dell ordinamento normativo nazionale

5 5/6 per quanto riguarda i delitti contro l ambiente e la presenza solo di contravvenzioni, se escludiamo l organizzazione di traffico illecito di rifiuti e l articolo n.260. Stiamo vedendo attualmente molti di questi processi concludersi per prescrizione, mai con condanne. Dovrebbe essere un adempimento impostoci dalle direttive europee quello dell introduzione nel nostro ordinamento entro lo scorso 26 dicembre la responsabilità amministrativa delle imprese per i reati commessi da propri dipendenti o dirigenti nel caso in cui ci sia stata una carenza di controllo o di prevenzione da parte della struttura organizzativa dell azienda stessa. Soprattutto negli ultimi mesi abbiamo evidenziato rivolgendoci alle massime autorità regionali ma ottenendo riscontri scarsi se non addirittura nulli l esigenza di un approfondimento di questi fenomeni. L attività investigativa e le intercettazioni ambientali e telefoniche ci hanno fatto conoscere molto di quanto ignoravamo su questo tipo di illeciti e di reati, ma è giunto il momento di avere una maggiore conoscenza anche dal punto di vista criminologico. È infatti possibile utilizzare anche nel settore della criminalità ambientale diversi strumenti traslandoli da altri settori. Uno strumento in particolare che deriva dagli studiosi anglosassoni è il Crime-script che consiste nel realizzare una specie di copione di tutte le grandi inchieste che riguardano i rifiuti per una regione omogenea come la Lombardia o a livello nazionale, in modo che tutte abbiano uno stesso filone di lettura in base al quale dedurre tratti comuni e differenze e individuare le carenze normative che facilitano l attività criminale nel settore. Sarebbe utile avere un supporto da parte degli enti pubblici per attivare uno sportello simile a quello che Libera è riuscita a realizzare con le proprie forze, ma quando una qualsiasi associazione o un comitato locale realizza uno sportello per il verde o per l ambiente questo viene bersagliato dalle richieste di centinaia di persone che pongono i quesiti più svariati, dalla sicurezza della propria acqua al ramo troppo lungo del vicino, e credo che per far fronte a un impegno di questo tipo le forze di un associazione di volontariato siano insufficienti. Poterlo strutturare con il supporto di una struttura già organizzata faciliterebbe la segnalazione da parte di cittadini di casi di inquinamento o ipotesi di reato. Riceviamo infatti molte segnalazioni spesso anonime, perché ci rendiamo conto che i cittadini hanno più dimestichezza e più facilità nel rivolgersi a noi piuttosto che alla polizia locale e al NOE piuttosto che alla magistratura all ARPA. Viene naturale invece rivolgersi a un associazione come ad esempio Legambiente forse perché si pensa di trovarsi di fronte a persone più simili o a semplici cittadini. Un altro punto da rafforzare è quello della formazione, della specializzazione non tanto dei corpi specializzati quali Corpo forestale dello Stato o Nucleo operativo ecologico dei Carabinieri,

6 6/6 che sono le punte di diamante in questo settore e che operano egregiamente, quanto, trattandosi di reati diffusi su tutto il territorio, delle polizie locali di livello sia comunale che provinciale. Con alcune nostre iniziative abbiamo riscontrato la carenza della formazione tecnica nel settore della normativa ambientale, per cui sarebbero necessari maggiori sforzi per istruire, formare e aggiornare costantemente nella normativa ambientale in continua evoluzione le forze di polizia locale. PRESIDENTE. Vorrei sapere se per quanto riguarda la vicenda Lombarda Petroli Legambiente abbia effettuato un sopralluogo. SERGIO CANNAVO, Vice Presidente Legambiente Lombardia. Siamo stati fra i primi. PRESIDENTE. Siete stati interpellati dal NOE, dalla Provincia? SERGIO CANNAVO, Vice Presidente Legambiente Lombardia. Adesso si è avviato un rapporto con la Provincia di Monza e Brianza PRESIDENTE. Vi hanno fatto vedere tutto, avete effettuato un ispezione SERGIO CANNAVO, Vice Presidente Legambiente Lombardia. No, così approfondita no. PRESIDENTE. Grazie. Dichiaro conclusa l audizione. La seduta termina alle