L INFERMIERE DI EMATOLOGIA: L EVOLUZIONE DI UN PERCORSO. Infermiera Enrica Villa

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1 L INFERMIERE DI EMATOLOGIA: L EVOLUZIONE DI UN PERCORSO Infermiera Enrica Villa Reggio Emilia, 17 novembre 2007

2 Chi eravamo (1) Nel 1988 presso la Medicina 1^ (Ospedale Spallanzani) nasce il Day Hospital (DH) di ematologia per soddisfare le richieste sempre più numerose di competenze specifiche Principali caratteristiche: - Personale: 1 medico, 1 capo sala,1 Infermiere con mansioni infermieristiche e amministrative - Orari: dalle 7.00 alle (lunedì-sabato) - Logistica: 2 stanze con 3 letti ciascuna

3 Chi eravamo (2) Nel 1996 iniziano i lavori per la realizzazione della bassa carica microbica (BCM) in DH riduzione a 3 letti e 2 poltrone in un unica stanza Nel 1998 apertura ufficiale della BCM che insieme al DH costituiscono l Unità Operativa di Ematologia Nel 2001 il DH viene trasferito presso il padiglione di Malattie Infettive per aumentare gli spazi e viene istituito come struttura semplice Nel 2003 la BCM viene trasferita al 4 piano ala nuova Ospedale S. Maria Nuova Nel 2004 attivazione di n 6 posti letto di ematologia degenza presso la Medicina 2

4 Chi siamo oggi Personale: 4 medici,1 capo sala, 8 infermieri professionali, 2 segretarie, 1 data manager, 1 psicologa Orari: dalle 7.00 alle 19 (lunedì-venerdì) Logistica: 2 stanze per complessivi 4 letti e 2 poltrone

5 Il tempo dei numeri (1) Nuove diagnosi effettuate in DH Incidenza

6 Patologie ematologiche NON ONCOLOGICHE Anemie Aplasie midollari Immunodeficienze Leucopenie Leucocitosi Piastrinopenie Linfoadeniti Gammapatie monoclonali ONCOLOGICHE Leucemie acute Leucemie croniche Linfomi di Hodgkin Linfomi non Hodgkin Mielomi Mielodisplasie

7 Il tempo dei numeri (2) Pazienti oncoematologici diagnosticati in DH Incidenza

8 Il tempo dei numeri (3) Pazienti oncoematologici seguiti in DH ONCOEMAT.

9 Il tempo dei numeri (4) Carico di lavoro: chemioterapie, trasfusioni, manovre diagnostiche Chemioterapie Trasfusioni BOM, aspirati BOM: biopsia osteo midollare

10 Il tempo dei numeri (5) Carico di lavoro: i prelievi Prelievi

11 Principali cambiamenti Estensione orario di apertura sino alle Aumento numero personale infermieristico e medico Ingresso di nuove figure professionali (segretarie, data manager, psicologa) Gestione di numerosi protocolli sperimentali (es.attività dell infermiere: stoccaggio sieri; invio campioni biologici in altre sedi) Necessità di trasferire alcune prestazioni quali salassi, terapie marziali (in media 25 al giorno) e una piccola quota di trasfusioni presso il Centro Trasfusionale

12 Un supporto prezioso GR.A.D.E. ONLUS è un associazione nata a Reggio Emilia nel 1989 per opera di alcuni medici e di un gruppo di volontari (pazienti e familiari) che raccolgono donazioni economiche, attraverso varie iniziative, con i seguenti scopi: Promuovere la ricerca scientifica sulle malattie ematologiche e l assistenza del paziente emopatico Concretamente, per esempio, in DH: - sovvenziona i contratti di 1 medico, 2 segretarie, 1 data manager, 1 psicologa - ha acquistato per la terapia e per il comfort dei pazienti: poltrone; pompe da infusione; TV; filodiffusione

13 Il tempo della complessita Nuovi esami diagnostici su manovre invasive** 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% 46% * 73% Chemioterapie con Rituximab *: dati relativi ai primi 9 mesi dell anno **: % di manovre complesse sul totale di quelle effettuate *

14 Evoluzione della chemioterapia: schemi a confronto Convenzionali tuttora utilizzate Durata Polichemioterapie Innovative Durata ENDOXAN 30 GDP ~ 5 h CHOP 1 h 30 R-CHOP 1^ infusione ~ 4 h 30 ABVD 2 h 30 R-CHOP dalla 2^ infusione ~ 3 h 30 CHOP, CARDIOXANE ~ 3 h MABTHERA 1^ infusione ~ 4 h MABTHERA dalla 2^ ~ 2 h infusione MAB-CAMPATH ~ 2 h 30 R-MEGA-CHOP ~ 7 h

15 Rituximab (Mabthera) Anticorpo monoclonale anti-cd20 (l antigene CD20 è espresso sulla superficie dei linfociti B). E approvato dal Ministero della Salute per l impiego nei linfomi follicolari in ricaduta (2000). Dal 2007 può essere utilizzato anche in tutti i linfomi a linfociti B e nella leucemia linfatica cronica.

16 Consumo di Mabthera MABTHERA MG 500 I dati del 2007 sono relativi ai primi 8 mesi

17 Port a-cath Port impiantati dal Medicazioni complesse VANTAGGI - Preservazione accessi venosi periferici - Bassa incidenza infezioni - Manutenzione ogni 60 gg - Non rischi occlusivi (ns. casistica) - Buona qualità di vita - Condivisione con altri servizi SVANTAGGI Impossibilità di eseguire alcuni esami ematici - Impossibilità di raccolta cellule staminali *

18 Presa in carico olistica del paziente 1 - percorso diagnostico 2 - percorso terapeutico 3 - percorso di follow-up (pazienti in remissione o in ricaduta) 4 - accompagnamento alla terminalità

19 SAPERE SAPER FARE Centralità del paziente e della famiglia Attraverso la soddisfazione dei: bisogni di informazione bisogni di sicurezza confermati dai feed-back verbali e scritti SAPER ESSERE SAPER DIVENIRE

20 SAPERE cooperazione tra le figure professionali aggiornamento: in campo tecnico in campo scientifico SAPER FARE SAPER ESSERE in campo culturale/relazionale condivisione dei pesi emotivi adottando tecniche di autoaiuto e di interscambio SAPER DIVENIRE

21 Il codice deontologico (1) << l infermiere riconosce che l integrazione è la migliore possibilità per far fronte ai problemi dell assistito >> Utilizzando tempi e luoghi non strutturati ci confrontiamo tra colleghe e con altri operatori perché Riteniamo che sia importante condividere, scambiare le proprie emozioni e non attenuarle, ravvivarle e non diluirle: esse sono presenti, fanno parte di noi in ogni tentativo di comunicazione.

22 Il codice deontologico (2) << l infermiere adegua il livello di comunicazione alla capacità del paziente di comprendere >> L adeguamento non si limita al linguaggio. Cerchiamo di adattarci anche alle diverse situazioni cliniche e di rapportarci con il paziente tenendo conto del suo stato d animo e delle sue richieste, anche non espresse, provando a superare le nostre difficoltà personali.

23 Difficoltà emozionali nella relazione di aiuto (1) Reazione istintiva di fuga Eccessivo coinvolgimento/identificazione Frustrazione/sconforto Esaurimento emozionale/svuotamento Impotenza Senso di inadeguatezza

24 Difficoltà emozionali nella relazione di aiuto (2) Rabbia Tristezza Dolore Non accettazione del senso del limite Paura Senso di colpa

25 Disagi relazionali con familiari Nell accogliere le richieste dei familiari riscontriamo difficoltà per quel che riguarda: - contesto senza privacy (logistica) - prestazioni infermieristiche stabilite (compito) in tempi circoscritti (tempo)

26 Le fatiche quotidiane sono rese più sopportabili dai segnali di apprezzamento ricevuti, segnali che rappresentano la spinta a cercare modi sempre nuovi per migliorare la presa in carico

27 ogni volta che tocchi un corpo sfiori uno spirito Enrica Villa

28 Ringraziamenti A tutto il personale infermieristico e medico del DH, alle segretarie, alla dr.ssa Elisa Barbolini. Un ringraziamento particolare va alla dr.ssa Silvia Filiberti.

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