Immigrazione e politiche sociali in Italia

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1 Immigrazione e politiche sociali in Italia

2 Legge n. 943 del 30 dicembre 1986 Norme in materia di collocamento e di trattamento di lavoratori extracomunitari immigrati e contro le immigrazioni clandestine - legge con carattere orientativo e non prescrittivo - Impone di istituire le Consulte regionali per i problemi dei lavoratori extracomunitari e delle loro famiglie

3 Legge n. 39 del 28 febbraio 1990 (legge Martelli) Norme urgenti in materia di asilo politico, di ingresso e soggiorno dei cittadini extracomunitari e di regolarizzazione dei cittadini extracomunitari - Leggi che adottano misure di emergenza per regolarizzare le presenze - Non si occupano dei diritti dei migranti - L immigrazione è vista come un problema sociale - L immigrato è visto solo come forza-lavoro

4 Assistenza sanitaria Si prevedeva per l immigrato regolare un assistenza sanitaria teoricamente uguale a quella di cittadini italiani, con alcune evidenti disparità: 1) Requisito della residenza per l iscrizione al SSN 2) Obbligo del rinnovo annuale dell iscrizione 3) Impossibilità di fruire dell assistenza sanitaria se disoccupati

5 Per l immigrato irregolare l assistenza sanitaria: - Limitata solo alle urgenze - A pagamento - Obbligo di denuncia del personale sanitario alla autorità di pubblica sicurezza

6 D.lgs. n. 489 del 18 novembre 1995 Disposizioni urgenti in materia di politica dell immigrazione e per la regolamentazione dell ingresso e del soggiorno nel territorio nazionale di cittadini di Paesi non UE Diritto all assistenza sanitaria a TUTTI gli stranieri immigrati, regolari / irregolari / clandestini

7 Legge n. 40 del 6 marzo 1998 (legge Turco-Napolitano) Nuova disciplina sistematica della materia: - lo straniero immigrato regolare è soggetto di OBBLIGHI E DI DIRITTI (no semplice fornitore di manodopera o soggetto pericoloso per la società) 1) Regolamentazione dei flussi costituzione dei CPT (centri di permanenza temporanea) dove lo straniero è trattenuto per non più di 30 giorni in attesa del provvedimento di espulsione o respingimento 2) Piena integrazione per gli immigrati regolari: equiparazione rispetto agli italiani nella : - fruizione dei diritti civili - diritti sociali (iscrizione alle liste di collocamento, accesso ai servizi sanitari, agli alloggi sociali, alla pensione )

8 3) Attribuzione, dopo 5 anni, della CARTA DI SOGGIORNO, concessa a tempo indeterminato allo straniero e ai suoi familiari 4) Previsione dell istituto del ricongiungimento familiare (diritto all unità familiare) 5) Diritti per gli immigrati irregolari: ammessi alle cure mediche urgenti, anche se continuative, e alle cure preventive ed essenziali per la salute La salute è un diritto individuale e collettivo cha va garantito indipendentemente dallo status giuridico della persona (art. 32 Cost.)

9 6) diritto/obbligo scolastico di TUTTI i minori presenti sul territorio italiano, a qualsiasi titolo 7) Introduzione del permesso di soggiorno per motivi di protezione sociale (vittime di traffico di prostituzione imposta) Ministero per le Pari opportunità + enti locali + associazioni del privato locale - NON si prevede il diritto di voto comporterebbe una modifica della Costituzione (art. 48: Sono elettori tutti i cittadini, uomini e donne, che hanno raggiunto la maggiore età ( )

10 La nozione di discriminazione (art. 41) Costituisce discriminazione ogni comportamento che, - direttamente o indirettamente, comporti una distinzione, esclusione, restrizione o preferenza basata sulla razza, il colore, l'ascendenza o l'origine nazionale o etnica, le convinzioni e le pratiche religiose, - e che abbia lo scopo o l'effetto di distruggere o di compromettere il riconoscimento, il godimento o l'esercizio, in condizioni di parita', dei diritti umani e delle liberta' fondamentali in campo politico economico, sociale e culturale e in ogni altro settore della vita pubblica.

11 Quando il comportamento di un privato o della pubblica amministrazione produce una discriminazione per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi, il giudice puo', su istanza di parte, ordinare la cessazione del comportamento pregiudizievole e adottare ogni altro provvedimento idoneo, secondo le circostanze, a rimuovere gli effetti della discriminazione. (ricorso alla Pretura del luogo di residenza dello straniero) NON si è dimostrata una forma di tutela efficace NON si è avuta mai la piena fruizione di benefici che il welfare offre ai cittadini e che dovevano essere estesi anche agli stranieri

12 Legge n. 189 del 30 luglio 2002 (legge Bossi-Fini) - L immigrato è di nuovo visto come forza-lavoro - Introduzione del contratto di soggiorno Collegamento stretto tra il titolo di soggiorno e il contratto di lavoro - Il permesso di soggiorno è ridotto ad un anno (prima era di 2 anni) - Si riduce il periodo di permanenza come disoccupati (sei mesi invece di 12) - La Carta di soggiorno si acquisisce dopo 6 anni (non 5) - Normativa più aspra in tema di ricongiungimento familiare

13 - Inasprimento detenzione: introduzione dell arresto per trasgressione amm.va (censurata dalla Corte Cost.) - Esecuzione espulsioni senza convalida giudiziaria - Divieto di rientro in Italia per 10 anni (anziché 5) a seguito di provv.to di espulsione - Detenzione massima nei CPT elevata a 60 gg - Impronte digitali - Si mantiene quanto previsto dalla legge 40 del 1998 in materia di sanità e servizi sociali

14 Lo IUS SOLI Legge n. 92/1991 sulla cittadinanza Prevede un unica modalità di acquisizione chiamata ius sanguinis (dal latino, diritto di sangue ): un bambino è italiano se almeno uno dei genitori è italiano. Un bambino nato da genitori stranieri, anche se partorito sul territorio italiano, può chiedere la cittadinanza solo dopo aver compiuto 18 anni e se fino a quel momento abbia risieduto in Italia legalmente e ininterrottamente.

15 IUS SOLI TEMPERATO Lo ius soli temperato prevedeva che un bambino nato in Italia potesse diventare automaticamente italiano se almeno uno dei due genitori si fosse trovato legalmente in Italia da almeno 5 anni. Se il genitore in possesso di permesso di soggiorno non proviene dall Unione Europea, deve aderire ad altri tre parametri: deve avere un reddito non inferiore all importo annuo dell assegno sociale; deve disporre di un alloggio che risponda ai requisiti di idoneità previsti dalla legge; deve superare un test di conoscenza della lingua italiana.

16 IUS CULTURAE Avrebbero potuto chiedere la cittadinanza italiana i minori stranieri - nati in Italia - o arrivati entro i 12 anni - che abbiano frequentato le scuole italiane per almeno cinque anni e superato almeno un ciclo scolastico (cioè le scuole elementari o medie). - I ragazzi nati all estero ma che arrivano in Italia fra i 12 e i 18 anni avrebbero potuto ottenere la cittadinanza dopo aver abitato in Italia per almeno sei anni e avere superato un ciclo scolastico.

17 DATI - i minori nati in Italia da madri straniere dal 1999 a oggi sono sono i ragazzi stranieri che hanno completato almeno cinque anni di scuola in Italia, non tenendo conto degli iscritti all ultimo anno di scuole superiori perché maggiorenni.

18 RIFUGIATI E RICHIEDENTI ASILO

19 Rifugiati e richiedenti asilo Il rifugiato non lascia il suo Paese per ricercare migliori opportunità di lavoro o di via, ma perché perseguitato Convenzione di Ginevra: il rifugiato è colui che per motivi di razza, religione, nazionalità o appartenenza a un particolare gruppo sociale o per le sue opinioni politiche si trovi fuori del Paese di cui ha nazionalità e non può/non vuole, per timore, avvalersi della protezione di quel Paese E in ESILIO taglio violento dalla propria storia / impossibilità di tornare nel proprio Paese

20 Il riconoscimento del rifugiato è entrato nel nostro ordinamento con l adesione: - alla Convenzione di Ginevra del 28 luglio alla Convenzione di Dublino del 15 giugno 1990, sulla determinazione dello Stato competente per l esame di una domanda di asilo presentata in uno degli Stati membri della Comunità europea

21 RICHIEDENTI ASILO I richiedenti asilo sono coloro che lasciano il proprio paese d'origine e avendo inoltrato una richiesta di asilo sono in attesa di una decisione da parte della Commissione riguardo al riconoscimento di una forma di protezione. (DATI Ministero interno)

22 L istituto del diritto di asilo non coincide con quello del riconoscimento dello status di rifugiato, per il quale non è sufficiente che nel Paese di origine siano generalmente non rispettate le libertà fondamentali, ma il singolo richiedente deve aver subito, o avere il fondato timore di poter subire, specifici atti di persecuzione.

23 Art. 10 Cost. Il diritto di asilo è tra i diritti fondamentali dell uomo riconosciuti dalla nostra Costituzione. L articolo 10, terzo comma, della Costituzione prevede, infatti, che lo straniero, al quale sia impedito nel suo Paese l effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto di asilo nel territorio della Repubblica, secondo le condizioni stabilite dalla legge. ll dettato costituzionale sul diritto di asilo non è stato attuato, mancando ancora una legge organica che ne stabilisca le condizioni di esercizio

24 Legislazione italiana - decreto-legge n. 416 del 1989 (la cosiddetta legge Martelli ) che disciplina le modalità per il riconoscimento dello status di rifugiato (ma non anche del diritto di asilo) - L. 189/2002 oltre a intervenire sulla disciplina generale dell immigrazione, attraverso una revisione del testo unico del 1998 ha integrato le disposizioni sul diritto di asilo contenute nella legge Martelli.

25 Procedura Lo straniero cui venga riconosciuta la condizione di rifugiato politico ha diritto all ingresso e al soggiorno nel nostro Paese. Lo straniero che intende entrare nel territorio nazionale per essere riconosciuto rifugiato deve rivolgere istanza motivata all ufficio di polizia di frontiera. Sino alla definizione della procedura di riconoscimento, allo straniero viene rilasciato un permesso di soggiorno temporaneo (art. 1, comma 5, D.L. 416/1989).

26 La L. 189/2002 ha introdotto la previsione del trattenimento in appositi centri del richiedente asilo Il trattenimento è disposto dal questore, per il tempo strettamente necessario alla definizione delle autorizzazioni alla permanenza nel territorio dello Stato.

27 TRATTENIMENTO OBBLIGATORIO si configura un trattenimento obbligatorio quando il richiedente: ha presentato istanza d asilo dopo l ingresso attuato in maniera irregolare sul territorio nazionale; si trova già in una posizione irregolare nel momento in cui presenta l istanza d asilo; è già destinatario, nel momento in cui presenta istanza, di un altro provvedimento di espulsione o di respingimento.

28 lo straniero viene trattenuto nei centri di permanenza temporanea e assistenza Si tratta di strutture già previste dal testo unico sull immigrazione e destinate all accoglienza degli immigrati extracomunitari in attesa di espulsione In tutti gli altri casi, il trattenimento viene attuato in appositi centri di identificazione, istituiti dalla L. 189/2002 Nei casi di trattenimento non viene rilasciato il permesso di soggiorno temporaneo

29 TRATTENIMENTO FACOLTATIVO Il trattenimento può essere facoltativo quando è necessaria la verifica dell identità del richiedente per mancanza di documenti o per possesso di documenti falsi unitamente alla verifica delle condizioni che, nella loro stessa essenza, hanno provocato la fuga del richiedente dal paese d origine, o per l attesa decisione in merito all eventuale ammissibilità dello straniero sul territorio nazionale.

30 Competenti alla valutazione delle domande dei richiedenti asilo sono le Commissioni territoriali per il riconoscimento dello status di rifugiato operanti presso le prefetture-uffici territoriali del Governo Procedimento relativo all esame delle domande di asilo Procedura ORDINARIA (destinata alla generalità dei casi) Procedura SEMPLIFICATA - domande di asilo presentate dagli stranieri fermati in condizioni irregolari, per esempio per aver eluso i controlli di frontiera, e da coloro che sono già destinatari di un provvedimento di espulsione o di respingimento. Si tratta delle stesse categorie per i quali è disposto il trattenimento obbligatorio nei centri di identificazione (per gli irregolari) o nei centri temporanei di permanenza (per coloro che devono essere espulsi o respinti).

31 La procedura ordinaria La procedura ordinaria prevede che le commissioni, una volta ricevuta dal questore la documentazione necessaria per il riconoscimento dello status di provvedono entro trenta giorni all audizione del richiedente, adottando la decisione nei successivi tre giorni In attesa della conclusione del procedimento il questore rilascia un permesso di soggiorno valido per tre mesi, eventualmente rinnovabile

32 La procedura di asilo ordinaria viene applicata non solo allo straniero regolarmente soggiornante e/o munito di documenti identificativi, ma anche allo straniero che pur se privo di documenti identificativi o munito di documenti falsi non si sia sottratto ai controlli di frontiera.

33 PROCEDURA SEMPLIFICATA Nel caso della procedura semplificata (sono dimezzati i tempi a disposizione della commissione territoriale per l esame dell istanza: quindici giorni in luogo di trenta Per coloro che sono destinatari di un provvedimento di espulsione e sono già trattenuti in un centro di permanenza temporanea, il trattenimento è prolungato di trenta giorni, su decisione dell autorità giudiziaria e dietro richiesta del questore. L allontanamento non autorizzato dai centri di identificazione equivale alla rinuncia della domanda.

34 La procedura semplificata si applica esclusivamente nei casi in cui il richiedente ricada sotto la procedura di trattenimento obbligatorio, differenziandosi solo, e in maniera del tutto formale, per quanto riguarda lo status del richiedente: straniero fermato in posizione irregolare, straniero già destinatario di un espulsione.

35 ASSISTENZA AI RIFUGIATI I servizi di assistenza e di protezione dei richiedenti asilo e dei rifugiati sono svolti principalmente dagli enti locali - gli enti locali posono accogliere nell ambito dei servizi di accoglienza da essi apprestati i richiedenti asilo privi di mezzi di sussistenza - sostegno finanziario dal Ministero dell interno e poste a carico di un fondo ad hoc (Fondo nazionale per le politiche e i servizi dell asilo) - prevedendo l attivazione (ad opera del Ministero dell interno) e l affidamento, mediante convenzione, all ANCI di un servizio centrale di informazione, promozione, consulenza, monitoraggio e supporto tecnico agli enti locali che prestano i servizi di accoglienza

36 D.Lgs. n. 140/2005 di attuazione della disciplina comunitaria in materia di accoglienza dei richiedenti asilo Si prevede che l accoglienza dei richiedenti asilo privi di mezzi di sussistenza sia disposta preferibilmente presso i servizi attivati dagli enti locali e, in caso di indisponibilità, nei centri di identificazione o nei centri di accoglienza Agli interessati è rilasciato il permesso di soggiorno. Qualora dopo sei mesi non sia stata adottata le decisione sulla domanda di asilo, il permesso di soggiorno è rinnovato per sei mesi e consente di svolgere attività lavorativa.

37 Dl 4 ottobre 2018, n.113, Disposizioni urgenti in materia di protezione internazionale e immigrazione, sicurezza pubblica, nonchè misure per la funzionalità del ministero dell'interno e l'organizzazione e il funzionamento dell'agenzia nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata DECRETO LEGGE SU SICUREZZA E IMMIGRAZIONE

38 Introduce una serie di novità in materia di - immigrazione e protezione internazionale - di sicurezza pubblica - di prevenzione e contrasto al terrorismo e alla criminalità mafiosa.

39 1) Sono previste misure per contrastare più efficacemente l immigrazione illegale, garantendo l effettività dell esecuzione dei provvedimenti di espulsione; 2) disciplina i casi speciali di permesso di soggiorno temporaneo per esigenze di carattere umanitario 3) sono definite nuove regole in materia di revoca dello status di protezione internazionale, in conseguenza dell accertamento della commissione di gravi reati 4) viene prevista la revoca della cittadinanza acquisita dagli stranieri condannati in via definitiva per reati di terrorismo

40 Art. 1 Abrogazione del permesso di soggiorno per motivi umanitari e disciplina di casi speciali di permessi di soggiorno temporanei per esigenze di carattere umanitario

41 Il primo articolo contiene nuove disposizioni in materia della concessione dell asilo e prevede di fatto l abrogazione della protezione per motivi umanitari che era prevista dal Testo Unico sull immigrazione. - la questura concede un permesso di soggiorno ai cittadini stranieri che presentano seri motivi, in particolare di carattere umanitario o risultanti da obblighi costituzionali o internazionali dello stato italiano, oppure alle persone che fuggono da emergenze come conflitti, disastri naturali o altri eventi di particolare gravità in paesi non appartenenti all Unione europea.

42 La tutela umanitaria deve essere un provvedimento eccezionale e non prevalente Concessa solo per: - condizioni di salute effettivamente gravi - situazioni acclarate di calamità naturali nel Paese di provenienza - atti di particolare valore civile dello straniero

43 PROTEZIONE INTERNAZIONALE Ampliamento dei reati che, se accertati con condanna definitiva, portano al rifiuto o alla cancellazione dalla protezione internazionale: - Violenza sessuale - Rapina ed estorsione - Stupefacenti - Violenza, minaccia, resistenza a P.U. - Lesioni personali gravi o gravissime - Furto / Furto in abitazione aggravato da detenzione di armi o narcotici - Mutilazioni genitali femminili

44 CITTADINANZA ITALIANA REVOCA della cittadinanza italiana agli stranieri condannati per gravi reati commessi con finalità di terrorismo o eversione