AGENTI CHIMICI DETENZIONE E IMPIEGO. degli. vai alla scheda del libro. della stessa collana. D. Matteucci. Manuale ad uso dei lavoratori
|
|
- Sofia Farina
- 5 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 D. Matteucci vai alla scheda del libro della stessa collana degli AGENTI CHIMICI DETENZIONE E IMPIEGO Manuale ad uso dei lavoratori Informazione ai lavoratori ai sensi degli artt. 36 e succ. del D.Lgs. 81/2008 e s.m. Aggiornato con il Reg. 1907/2006 (Reach) e il Reg. 1272/2008 (CLP)
2 Daniela Matteucci DEGLI AGENTI CHIMICI DETENZIONE E IMPIEGO Manuale ad uso dei lavoratori Informazione ai lavoratori ai sensi degli artt. 36 e succ. del D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81 e s.m. Aggiornato con il Reg. 1907/2006 (Reach) e il Reg. 1272/2008 (CLP)
3 Informazione di base per i lavoratori Sono previste fasce di sconto per acquisti in quantità. Consulta il sito oppure chiama il servizio clienti al numero ABC DEGLI AGENTI CHIMICI ISBN Edizione gennaio 2018 Copyright EPC S.r.l. Socio Unico Via dell Acqua Traversa, Roma - Servizio clienti: Tel: /208 - Fax Redazione: Tel /205 Proprietà letteraria e tutti i diritti riservati alla EPC S.r.l. La struttura e il contenuto del presente volume non possono essere riprodotti, neppure parzialmente, salvo espressa autorizzazione della Casa Editrice. Non ne è altresì consentita la memorizzazione su qualsiasi supporto (magnetico, magnetoottico, ottico, fotocopie ecc.). La Casa Editrice, pur garantendo la massima cura nella preparazione del volume, declina ogni responsabilità per possibili errori od omissioni, nonché per eventuali danni risultanti dall uso dell informazione ivi contenuta. Grafica e impaginazione: EPC S.r.l. Socio Unico 2
4 degli AGENTI CHIMICI PREMESSA... 5 DOVERI DEI LAVORATORI... 7 LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO LA SEGNALETICA Segnali di avvertimento Segnali di prescrizione Segnali di divieto Segnali di salvataggio/emergenza ed evacuazione Cartelli per attrezzature antincendio Etichette di pericolo per merci in trasporto LA MANIPOLAZIONE DELLE SOSTANZE CHIMICHE LA CLASSIFICAZIONE DEGLI AGENTI CHIMICI Classi e categorie di pericoli fisici Classi e categorie di pericolo per effetti sulla salute Classi e categorie di pericoli per l ambiente Classi di pericoli supplementari LA CLASSIFICAZIONE SECONDO IL REGOLAMENTO 1272/ Indicazioni di pericolo Elenco dei Consigli di prudenza INDICE 3
5 Informazione di base per i lavoratori LEGGERE E CAPIRE L ETICHETTA LE SCHEDE DI SICUREZZA LA SCHEDA DI SICUREZZA SEZIONE PER SEZIONE Sintesi dei comportamenti corretti SIGNIFICATO DI ALCUNE TERMINOLOGIE
6 degli AGENTI CHIMICI PREMESSA Le numerose direttive della Unione Europea, volte al continuo miglioramento della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, da sempre hanno sottolineato l importanza della formazione e della informazione. Profonde modifiche si sono avute pertanto negli ultimi tempi anche nell ordinamento giuridico nazionale della materia che, oltre agli aspetti tecnici citati, grande rilievo attribuisce oggi al comportamento dei lavoratori, stabilendo anche per essi precisi obblighi e regole da rispettare. Tra gli obblighi previsti in materia di informazione dei lavoratori dal D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 e s.m. (Titolo I, Sez. IV, artt. 36 e succ.), è previsto quello di fornire a tutti i lavoratori, compresi gli atipici e gli autonomi, informazioni chiare e semplici secondo criteri fissati dal decreto stesso. Il Titolo IX dello stesso D.Lgs. 81/2008, ha ribadito gli obblighi in tema di salute, sicurezza e protezione da agenti chimici; in particolare obbligo, da parte del datore di lavoro, di effettuare una valutazione preliminare dei rischi da esposizione dei lavoratori ad agenti chimici pericolosi, aggiornandola a seguito di eventuali modifiche introdotte nel ciclo produttivo, e di adottare, a seguito delle conclusioni raggiunte (rischio irrilevante o non irrilevante, basso o non basso), tutte le misure di prevenzione collettiva e individuale, atte a ridurre quanto più possibile tale rischio. Grande importanza viene attribuita alla formazione ed informazione del lavoratore, alle misure di emergenza da predisporre in caso di incidente ed alla necessità che il lavoratore stesso prenda coscienza di quanto sia importante e fondamentale il rispetto delle norme in vigore e l applicazione delle procedure di sicurezza. Di qui il ruolo sempre più predominante che assumono i sistemi di informazione sugli agenti chimici (etichette di 5
7 Informazione di base per i lavoratori pericolo, schede di sicurezza, training) e i loro contenuti. Il D.Lgs. 81/2008 e s.m., ha ribadito l obbligo della valutazione del rischio per tutte le aziende, anche non chimiche ma ove comunque agenti chimici siano presenti, interessando così anche istituzioni pubbliche e private, attività commerciali e aziende artigiane (es. ospedali, cliniche, grandi supermercati, uffici e istituzioni pubbliche, attività agricole e zootecniche, falegnamerie, lavanderie, carrozzerie, laboratori di analisi chimiche e cliniche, scuole e università, attività operanti nella gestione dei rifiuti e nel trasporto di sostanze chimiche). Detta valutazione è un adempimento che interessa pertanto tutti i datori di lavoro e tutti i settori di attività, sia pubblici che privati a qualunque titolo coinvolti nella manipolazione e gestione di agenti chimici. Il manualetto vuole costituire pertanto un sistema informativo rapido e una concisa prima linea guida del lavoratore alla corretta manipolazione delle sostanze e delle miscele pericolose presenti in un azienda, con l intento anche di contribuire, quanto più possibile, alla prevenzione dei rischi per la salute e del rischio di incidenti o infortuni associati a tali operazioni con conseguente aumento del livello di sicurezza. 6
8 degli AGENTI CHIMICI DOVERI DEI LAVORATORI L art. 20 del D.Lgs. 81/2008 e s.m. ha attribuito anche ai lavoratori specifici obblighi e doveri; ciascun lavoratore ha l obbligo di tutelare la propria salute e la propria sicurezza e quelle altrui, conformemente alla formazione e all informazione ricevute e ai mezzi forniti dal datore di lavoro; in tal senso egli: per gli agenti chimici che manipola, deve leggere ed osservare le istruzioni impartite dal datore di lavoro, dai dirigenti, e dai preposti anche al fine della protezione collettiva e individuale; deve indossare ed utilizzare i dispositivi di protezione individuale (D.P.I.) messi a disposizione dal datore di lavoro; i DPI in dotazione che devono essere conformi ai requisiti previsti dal D.Lgs. n. 475/92 e succ. agg. e mod. devono essere utilizzati dai lavoratori conformemente all informazione e alla formazione ricevute e all addestramento quando necessario; deve segnalare immediatamente al datore di lavoro, ai dirigenti ai preposti, eventuali deficienze o carenze dei mezzi di protezione nonché eventuali altre condizioni di pericolo delle quali venga a conoscenza, adoperandosi direttamente, in caso di emergenza, e nell ambito delle proprie competenze e possibilità, al fine di eliminare o ridurre tali deficienze o pericoli, dandone notizia al rappresentante dei lavoratori per la sicurezza; deve sottoporsi ai controlli sanitari eventualmente previsti nei sui confronti;...leggere ed osservare le istruzioni impartite per tutelare la propria e altrui sicurezza 7
9 Informazione di base per i lavoratori non deve rimuovere o modificare, senza specifica autorizzazione, i dispositivi di sicurezza o di segnalazione o di controllo. non deve compiere di propria iniziativa operazioni che non siano di sua competenza che possano in qualche modo compromettere la salute e la sicurezza propria o degli altri lavoratori; deve rispettare scrupolosamente i divieti e gli avvertimenti evidenziati da apposita segnaletica; deve leggere attentamente le informazioni riportate nelle etichette dei contenitori e degli imballi e nelle schede di sicurezza, prima di iniziare una qualunque operazione che coinvolga la manipolazione e l uso di un agente chimico; deve contribuire attivamente, assieme al datore di lavoro, ai... manipolare correttamente la sostanze e le miscele...utilizzare i dispositivi di protezione individuale...dare immediatamente comunicazione dell infortunio 8
10 degli AGENTI CHIMICI dirigenti, ai preposti, all adempimento degli obblighi imposti dall autorità competente e comunque necessari per tutelare la sicurezza e la salute dei lavoratori durante il lavoro; deve partecipare attivamente ai corsi di formazione sulla sicurezza impartiti dal datore di lavoro, acquisendo e facendo proprie le relative conoscenze utili ad un comportamento corretto e responsabile in azienda. Il datore di lavoro deve infatti provvedere all informazione, formazione ed addestramento dei lavoratori e dei loro rappresentanti sui rischi specifici cui essi sono esposti in relazione all attività svolta; deve mantenere le zone di lavoro sempre in ordine e pulite con particolare riguardo al pavimento essendo questo, ove contaminato da versamenti di chemicals, fonte di rischio oltre che di cadute, scivolate, incidenti, anche di esposizione a chemicals o di inquinamento. In particolare eventuali versamenti devono essere sempre segnalati agli addetti alla sicurezza o ad altri responsabili; non ostacolare i percorsi o le uscite di emergenza con oggetti quali anche fusti, e contenitori di chemicals e non imbrattare o rendere poco visibili i cartelli segnaletici come anche i segnali di avvertimento sugli agenti chimici. NO!... mantenere le zone di lavoro sempre in ordine e pulite con particolare riguardo al pavimento 9
11 Informazione di base per i lavoratori La formazione degli addetti deve riguardare tutto il personale dipendente e deve avvenire: al momento dell assunzione; in occasione del trasferimento o del cambiamento di mansioni; al momento dell introduzione di nuovi agenti chimici pericolosi nel ciclo produttivo. I contenuti minimi della formazione sono fissati per legge e in particolare per i lavoratori è previsto che detti contenuti siano commisurati alle risultanze della valutazione dei rischi e riguardino almeno: a) i rischi riferiti al posto di lavoro ed alle mansioni svolte nonché i possibili danni e le conseguenti misure e procedure di prevenzione e protezione; b) nozioni relative ai diritti e doveri dei lavoratori in materia di sicurezza e salute sul posto di lavoro. In particolare la formazione va periodicamente ripetuta, in funzione dell evoluzione o dell insorgenza di nuovi rischi all interno della attività lavorativa. Essa deve avvenire, in collaborazione con gli organismi paritetici (tra le organizzazioni sindacali dei datori di lavoro e dei lavoratori), durante l orario di lavoro e non può comportare oneri economici a carico dei lavoratori. Per quanto riguarda il rischio chimico la norma considera esposti a tale rischio i lavoratori che utilizzano a qualunque scopo agenti chimici pericolosi. In tal senso la norma definisce agente chimico tutti gli elementi chimici, da soli o in miscela, allo stato naturale, o ottenuti, utilizzati o smaltiti come rifiuti mediante qualsiasi attività lavorativa o anche soltanto presenti a qualunque titolo sul luogo di lavoro, (deposito, trasporto, impiego.), o anche che possono generarsi, durante l attività lavorativa, come risultato di un processo anche non voluto o non facente parte parte del ciclo produttivo (combustione, liberazione accidentale di fumi o vapori durante operazioni a caldo ecc.). Quindi è necessario considerare non solo gli agenti chimici 10
12 degli AGENTI CHIMICI classificati ed etichettati per legge, ma anche quelli che potrebbero comunque comportare un rischio per la salute o per la sicurezza, a causa delle loro proprietà chimiche, fisiche e tossicologiche (es. cosmetici, medicinali, fertilizzanti solventi, detergenti, detersivi, colle ecc.), o che possono rappresentare un rischio a causa delle modalità con cui vengono utilizzati o sono presenti nelle varie fasi di lavorazione (fughe, sviluppi accidentali di gas, formazione di prodotti secondari fumi di saldatura ecc.). AGENTI CHIMICI: CHI SONO COSTORO? LE PIÙ RECENTI NORME COMUNITARIE E NAZIONALI DISTINGUONO, ALL INTERNO DELLA DEFINIZIONE APPENA DATA: QQAGENTI CHIMICI PERICOLOSI già così classificati in base alla normativa su classificazione ed etichettatura delle sostanze e delle miscele pericolose. QQAGENTI CHIMICI PERICOLOSI ma non ancora classificati dalle norme su classificazione ed etichettatura (ma che possono determinare un rischio per la salute o la sicurezza). QQAGENTI CHIMICI NON PERICOLOSI DI PER SE ma che possono diventarlo nelle loro condizioni di utilizzo che ne alterino le caratteristiche o le proprietà originali e cioè che, pur essendo non classificabili come pericolosi ai sensi della normativa vigente in materia di classificazione ed etichettatura, possono comportare un rischio a causa delle loro proprietà chimiche, chimico-fisiche, tossicologiche, e del modo in cui sono utilizzati o presenti nei luoghi di lavoro. 11
13 Informazione di base per i lavoratori ATTENZIONE NON SOLO AGLI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI MA A TUTTI GLI AGENTI CHIMICI In ogni attività lavorativa (e anche in casa nostra) ci si trova spesso a contatto con agenti chimici pericolosi a causa di loro proprietà intrinseche o per le modalità con cui vengono utilizzati. Pensiamo, infatti, a fenomeni accidentali quali, ad esempio, sversamento di sostanze chimiche, incendio, esplosione, reazioni incontrollate o tra sostanze incompatibili, mescolamento di sostanze reattive (es. detersivi e acidi), rottura improvvisa di una tubazione o di un serbatoio, o a fenomeni quali l evaporazione, la dispersione, uno spruzzo improvviso di liquidi pericolosi, i quali sicuramente generano tutti fonti di pericolo per la salute o per la sicurezza e divengono spesso causa di infortuni e malattie. Il miglior sistema per ridurre i rischi chimici è quello di imparare a conoscere bene gli agenti chimici pericolosi con i quali si può venire a contatto, le loro caratteristiche ed applicare le misure di prevenzione e protezione derivanti dalla valutazione del rischio chimico. Un agente chimico pericoloso (sostanza o miscela) presenta una o più delle seguenti caratteristiche: È IN GRADO DI PROVOCARE UN INCENDIO O UN E- SPLOSIONE O UN ELEVATO SVILUPPO DI CALORE È PERICOLOSO PER LA SALUTE (es. tossico, nocivo, sensibilizzante, irritante, cancerogeno ecc.) È PERICOLOSO PER L AMBIENTE 12
14 Pagine omesse dall anteprima del volume
A B C DEGLI AGENTI CHIMICI DETENZIONE E IMPIEGO. Daniela Matteucci
DEGLI AGENTI CHIMICI DETENZIONE E IMPIEGO Informazione ai lavoratori ai sensi degli artt. 36 e succ. del D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81 e s.m. Aggiornato con il Reg. 1907/2006 (Reach) e il Reg. 1272/2008 (CLP)
A B C DEGLI AGENTI CHIMICI DETENZIONE E IMPIEGO
DEGLI AGENTI CHIMICI DETENZIONE E IMPIEGO Daniela Matteucci Informazione ai lavoratori ai sensi degli artt. 36 e succ. del D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81 1 Premessa...5 Doveri dei lavoratori...9 La valutazione
della SICUREZZA e della SALUTE SUI LUOGHI DI LAVORO
MICHELE LEPORE A B C della SICUREZZA e della SALUTE SUI LUOGHI DI LAVORO Manuale ad uso dei lavoratori Informazione dei lavoratori ai sensi dell art. 36 del D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 3 A B C della SICUREZZA
Il lavoratore ed il n uovo accordo
Il lavoratore ed il n uovo accordo Il Lavoratore Persona che, indipendentemente dalla tipologia contrattuale, svolge un attività lavorativa nell ambito dell organizzazione di un datore di lavoro pubblico
INTRODUZIONE AL CORSO PER ADDETTI ANTINCENDIO IN ATTIVITA A RISCHIO D INCIDENTE RILEVANTE
INTRODUZIONE AL CORSO PER ADDETTI ANTINCENDIO IN ATTIVITA A RISCHIO D INCIDENTE RILEVANTE Il Decreto Legislativo 81/2008 prescrive le misure finalizzate alla tutela della salute e alla sicurezza dei lavoratori
METALMECCANICO. della SICUREZZA nel SETTORE. vai alla scheda del libro. l autore. della stessa collana. Raniero Manfredi Chiarenza
Raniero Manfredi Chiarenza l autore vai alla scheda del libro della stessa collana della SICUREZZA nel SETTORE METALMECCANICO Manuale ad uso dei lavoratori Informazione dei lavoratori ai sensi dell art.
Danno. Più esattamente il rischio è dato dal prodotto della probabilità che un certo evento si verifichi per l entità del danno.
Pericolo Il pericolo è una proprietà o qualità intrinseca di un determinato fattore avente il potenziale di causare danni. Fonte di possibili lesioni o danni alla salute. Danno Un danno è la conseguenza
SICUREZZA ad uso del DATORE DI LAVORO e del RSPP. della. vai alla scheda del libro. l autore. della stessa collana. F. D Orsi
F. D Orsi l autore vai alla scheda del libro della stessa collana Compiti, deleghe, obblighi e responsabilità secondo il D.Lgs. 81/2008 e s.m.i della SICUREZZA ad uso del DATORE DI LAVORO e del RSPP della
E LA SICUREZZA DELLE APPARECCHIATURE ELETTROMEDICALI E DEGLI IMPIANTI
Il D.Lgs. 81/2008 il D.Lgs. 106/2009, le Norme Europee E LA SICUREZZA DELLE APPARECCHIATURE ELETTROMEDICALI E DEGLI IMPIANTI Vincenzo Ventimigla IL D.LGS. 81/2008, il D.Lgs. 106/2009 e le attrezzature
Datore di lavoro. Dirigente
Datore di lavoro Dirigente Medico competente RSPP Incaricati soccorso RLS Incaricato antincendio Preposto Lavoratore DATORE DI LAVORO CHI E : soggetto titolare del rapporto di lavoro con il lavoratore
Datore di lavoro. Dirigente RSPP RLS. Preposto DATORE DI LAVORO
Datore di lavoro Dirigente Medico competente RSPP Incaricati soccorso RLS Incaricato antincendio Preposto Lavoratore DATORE DI LAVORO CHI E : soggetto titolare del rapporto di lavoro con il lavoratore
PREVENZIONE E PROTEZIONE
TESTO UNICO SULLA SICUREZZA D.LGS N. 81/2008 I SOGGETTI DEL SISTEMA DI PREVENZIONE E PROTEZIONE Obblighi e responsabilità Centro Colle don Bosco Revisione 1, settembre 2008 M.G. ORGANIZZAZIONE DELLA PREVENZIONE
vai alla scheda del libro
vai alla scheda del libro della stessa collana delle della TECNICHE SICUREZZA di RIANIMAZIONE negli UFFICI BLSD Manuale per gli OPERATORI LAICI delle TECNICHE di RIANIMAZIONE BLSD Manuale per gli OPERATORI
Istituto Professionale di Stato Giulio Verne. Progetto Alternanza Scuola Lavoro. Seminario Formativo Marzo 2016
Istituto Professionale di Stato Giulio Verne Progetto Alternanza Scuola Lavoro Seminario Formativo Marzo 2016 Sicurezza sui Luoghi di Lavoro Decreto Legislativo 81/08 e s.m.i. Antonio Stefanelli RSPP Sicurezza
Titolo corso: SICUREZZA SUL LAVORO
Titolo corso: SICUREZZA SUL LAVORO Ferrara, 18/10/2016 25/10/2016 Docente: Avv. Giovanna Rosa Docente Avv. Giovanna Rosa MERCOLEDÌ 2 DICEMBRE 2015 CAUSE INFORTUNI SUL LAVORO Le statistiche sugli infortuni
Il rischio chimico, cancerogeno e mutageno
Il rischio chimico, cancerogeno e mutageno Secondo il Titolo IX del D.Lgs. 81/08 e l Accordo Stato Regioni del 21/12/2011 Modulo 1 disposizioni generali SPP EPC Titolo IX del D.Lgs. 81/08 2 Titolo IX del
26_Allegato 1 - Modello A del CCNL
26_Allegato 1 - Modello A del CCNL ALLEGATO 1 Modello A Obblighi previsti dalla legge in materia di Igiene e Sicurezza sul Lavoro inerenti la somministrazione di lavoro Nota informativa
nella SCUOLA vai alla scheda del libro R. Vitale altri titoli Manuale ad uso dei docenti, degli studenti e degli operatori scolastici
R. Vitale altri titoli Pagine tratte da www.epc.it - Tutti i diritti riservati vai alla scheda del libro della SICUREZZA S nella SCUOLA Manuale ad uso dei docenti, degli studenti e degli operatori scolastici
Il rischio chimico, cancerogeno e mutageno
Il rischio chimico, cancerogeno e mutageno Secondo il Titolo IX del D.Lgs. 81/08 e l Accordo Stato Regioni del 21/12/2011 Modulo 4 - Valutazione del rischio chimico SPP EPC Valutazione del rischio chimico
Operazione: DOSAGGIO AUSILIARI
Scheda 3 Categoria: TINTORIA Operazione: DOSAGGIO AUSILIARI Scopo dell operazione Nel bagno di tintura dei materiali tessili, oltre ai coloranti organici in polvere, vengono impiegati altri prodotti chimici
Rischio Chimico. Definizioni
Rischio Chimico Definizioni a) agenti chimici: tutti gli elementi o composti chimici, sia da soli sia nei loro miscugli, allo stato naturale o ottenuti, utilizzati o smaltiti, compreso lo smaltimento come
RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA
RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA DURATA: 08 10 1/09 Qualora il lavoratore risulti INIDONEO ad una mansione specifica il datore di lavoro adibisce il lavoraotre, ove possibile ad altra mansione
Con Giulia & Angela ricapitoliamo Soggetti del sistema di prevenzione aziendale: compiti, obblighi e responsabilità
Con Giulia & Angela ricapitoliamo Soggetti del sistema di prevenzione aziendale: compiti, obblighi e responsabilità Soggetti del sistema di prevenzione aziendale L obiettivo principale del Decreto Legislativo
Dalla prevenzione oggettiva alla prevenzione soggettiva. La Comunicazione. e D.Lgs. 81/2008. La comunicazione nel Decreto Legislativo 81/2008
Comunicazione e D.Lgs. 81/2008 Durata: 05 23 La Comunicazione nella D. Lgs. 81/08 dott. Giulio Regosa professionista in comunicazione della salute e sicurezza sul lavoro Dalla prevenzione oggettiva alla
RISCHIO DA ESPOSIZIONE A SOSTANZE PERICOLOSE
RISCHIO DA ESPOSIZIONE A SOSTANZE PERICOLOSE VALUTIAMO LA VALUTAZIONE La ASL RMF ha organizzato questo studio per divulgare la cultura della prevenzione e per sottolineare l'importanza che attribuisce
PROGRAMMA DI FORMAZIONE dei Lavoratori della Scuola sulla Sicurezza nei luoghi di lavoro ai sensi del D.lgs. 81/08
SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE a.s. 2018-19 PROGRAMMA DI FORMAZIONE dei Lavoratori della Scuola sulla Sicurezza nei luoghi di lavoro ai sensi del D.lgs. 81/08 ( D.Lgs 81/2008 Accordo Stato Regioni
DATORE DI LAVORO. Art. 2 comma 1 lett. b)
DATORE DI LAVORO Art. 2 comma 1 lett. b) Il soggetto titolare del rapporto di lavoro con il lavoratore o, comunque, il soggetto che, secondo il tipo e l assetto dell organizzazione nel cui ambito il lavoratore
Sommario PARTE I - T.U. N. 81/2008
XI Presentazione... Profili Autori... V VII PARTE I - T.U. N. 81/2008 CAPITOLO 1 TITOLO I T.U. - PRINCIPI COMUNI CAPO I - DISPOSIZIONI GENERALI... 1 Il lavoratore... 6 Il datore di lavoro... 8 Il dirigente...
Decreto Legislativo 81/2008
Decreto Legislativo 81/2008 Introduzione Il DLvo 81, naturale evoluzione della precedente normativa di sicurezza (principalmente individuabile nel DPR 547/55 e nel DLvo 626/94), indica le misure finalizzate
CORSO DI FORMAZIONE DEI LAVORATORI - GENERALE E SPECIFICA
CORSO DI FORMAZIONE DEI LAVORATORI - GENERALE E SPECIFICA L art. 37 del D. Lgs. 81/08 prevede che il Datore di lavoro provveda alla formazione di tutti i lavoratori, secondo i contenuti e la durata previsti
Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro
Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro ACCONCIATORI ESTETISTI TATUATORI BODY PIERCING LUOGO DI LAVORO dott. Roman Sisto Scarselletta geom. Guido Barba Tecnici della Prevenzione Bussana 30/11/2015
Modulo B. Formazione tecnica specifica per settore produttivo (per RSPP e ASPP) Durata 60 ore per il macrosettore ATECO 1 Agricoltura
Modulo B Formazione tecnica specifica per settore produttivo (per RSPP e ASPP) Durata 60 ore per il macrosettore ATECO 1 Agricoltura Questo modulo si articola in macrosettori costruiti tenendo conto dell
Decreto Legislativo 09 Aprile 2008, n.81
Corso di Gestione del Cantiere e della sicurezza sui luoghi di lavoro. Classe IIIª B as 2018/2019 19/09/2018 1 Evoluzione normativa sulla sicurezza DPR 27 aprile 1955, n. 547 (prevenzione degli infortuni)
LA SICUREZZA I COSTI OCCULTI DELLA NON SICUREZZA
LA SICUREZZA inizia dalla Direzione progetto permanente basata sulla prevenzione e non sull azione riparatrice è misurabile è compito di tutti in tutte le fasi dei processi produttivi e del ciclo di vita
Rischio Biologico D.lgs. 81/08
Rischio Biologico D.lgs. 81/08 TITOLO X - ESPOSIZIONE AD AGENTI BIOLOGICI CAPO I - DISPOSIZIONI GENERALI Articolo 266 - Campo di applicazione 1. Le norme del presente Titolo si applicano a tutte le attività
Decreto Legislativo 09 Aprile 2008, n.81
Corso di Gestione del Cantiere e della sicurezza sui luoghi di lavoro. Classe IIIª B as 2012/2013 Decreto Legislativo 09 Aprile 2008, n.81 13/10/2012 1 Decreto Legislativo 09 Aprile 2008, n.81 Evoluzione
Istituto Superiore di Sanità
Istituto Superiore di Sanità Disposizione Operativa Generale N 3 ORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITÀ DI PREVENZIONE E PROTEZIONE DEI RISCHI DA LAVORO VERSIONE DATA DI EMISSIONE PREPARATA DA APPROVATA DA 00 25
Decreto Legislativo 09 Aprile 2008, n.81
Decreto Legislativo 09 Aprile 2008, n.81 Evoluzione normativa sulla sicurezza; Soggetti coinvolti dal D.Lgs. 81/2008. 18/10/2018 1 Evoluzione normativa sulla sicurezza DPR 27 aprile 1955, n. 547 (prevenzione
Daniela Sorrentino. Workshop 29 Marzo 2017 Camera di Commercio di Napoli Sicurezza dei prodotti chimici e tutela della salute dei lavoratori.
Workshop 29 Marzo 2017 Camera di Commercio di Napoli Sicurezza dei prodotti chimici e tutela della salute dei lavoratori presenta Daniela Sorrentino INAIL Direzione Regionale Campania UOT CVR Napoli Normativa
Articolo 28 Oggetto della valutazione dei rischi. Articolo 28 Oggetto della valutazione dei rischi
note di lettura a sx dlgs 81/08 fino al 28/03/2016 a dx dlgs 81/08 in viogre dal 29/03/2016. In rosso parti sostituite completamente in grassetto parti nuove. Pag. 1 a pag. 10 modifiche al dlgs 81/2008
Obblighi dei lavoratori previsti dal D.Lgs Agg. al D.Lgs. 3 agosto 2009, n Corso SIC-03
Obblighi dei lavoratori previsti dal D.Lgs. 81-08 Agg. al D.Lgs. 3 agosto 2009, n. 106 Corso SIC-03 Rev 03 del 20.01.11 Obblighi dei lavoratori Definizione - Lavoratore - (art. 2) Si intende per: LAVORATORE
carta intestata dell Istituto MANUALE INFORMATIVO IN MATERIA DI SICUREZZA
carta intestata dell Istituto MANUALE INFORMATIVO IN MATERIA DI SICUREZZA 1 Premessa Il decreto D.Leg.vo 81/2008 rappresenta, oltre che una pietra miliare nel campo della normativa inerente la sicurezza,
Decreto legislativo , n. 626 (Gazzetta Ufficiale 12 novembre 1994, n. 265)
Decreto legislativo 19.09.1994, n. 626 (Gazzetta Ufficiale 12 novembre 1994, n. 265) Attuazione delle direttive 89/391/CEE, 89/654/CEE, 89/655/CEE, 89/656/CEE, 90/269/CEE, 90/270/CEE, 90/394/CEE, 90/679/CEE,
Rischio Chimico. Laboratorio Chimico per la Sicurezza. Prof. Roberta Curini
Rischio Chimico Laboratorio Chimico per la Sicurezza Prof. Roberta Curini Il numero delle sostanze chimiche attualmente in uso è sconosciuto (da EEA-Agenzia Europea per l Ambiente ) E QUINDI NECESSARIO
di Prevenzione? Come mi rapporto con gli altri soggetti del Sistema di Prevenzione? Prendersi cura della salute e sicurezza Durata: 12 30
Come mi rapporto con gli altri soggetti del Sistema di Prevenzione? Durata: 12 30 I RAPPORTI CON GLI ALTRI SOGGETTI DEL SISTEMA DI PREVENZIONE Come mi rapporto con gli altri soggetti del Sistema di Prevenzione?
I compiti, gli obblighi, le responsabilità civili e penali. I soggetti del Sistema di Prevenzione Aziendale:
I soggetti del Sistema di Prevenzione Aziendale: I compiti, gli obblighi, le responsabilità civili e penali Il Servizio di Prevenzione e Protezione aziendale (SPP) è composto da: Datore di Lavoro (DL DL)
CODICE DISCIPLINARE AZIENDALE
1 PROGRAMMA AMBIENTE SPA CODICE DISCIPLINARE AZIENDALE Adozione con Cda 17.12.2015 Sommario CODICE DISCIPLINARE AZIENDALE DI PROGRAMMA AMBIENTE... 3 Premessa... 3 1. Codice disciplinare aziendale... 3
ATTRATTIVO PER BLATTE Revisione 3.0 del 20 Maggio 2015
SCHEDA DI DATI DI SICUREZZA ai sensi del regolamento 453/2010 Allegato II SEZIONE 1: IDENTIFICAZIONE DELLA MISCELA E DELLA SOCIETÀ 1.1 Identificatore del prodotto Nome commerciale: 1.2 Pertinenti usi identificati
DI CHE COSA TRATTEREMO
Di Luca Bazzani E mail admin@lucabazzani.com DI CHE COSA TRATTEREMO Il workshop analizzerà le modifiche apportate alla gestione del Rischio Chimico in ambiente lavorativo alla luce del nuovo Testo Unico
Materiale didattico validato da: Rischio Chimico. Rev. 2 ott Rischio Chimico slide 1 di 24
Rischio Chimico Rev. 2 ott. 2009 Rischio Chimico slide 1 di 24 Cos è il rischio chimico Il rischio chimico in ambiente di lavoro è riconducibile all insieme dei rischi per la Sicurezza e per la Salute,
Norme di comportamento del personale autorizzato a lavorare nei locali del Servizio Calcolo
Pag. 1 di 5 Norme di comportamento del personale autorizzato a lavorare nei locali del Servizio Calcolo Premessa Questa nota è indirizzata al personale, dipendente e/o associato, autorizzato a svolgere
Lezione 10 AGENTI CHIMICI
Alternanza scuola-lavoro a.s. 2017/18 D. Lgs. 81/2008 aggiornato con il D.Lgs. 106/2009 Lezione 10 AGENTI CHIMICI? Il responsabile del progetto 1 Schema generale del corso 1. La salute e sicurezza sul
Relatore: Giuseppe Gallina
Relatore: Giuseppe Gallina D.Lgs 81/08 Fondamenti Generali Articolo 15 n)l informazione e formazione adeguate per i lavoratori; o) l informazione e formazione adeguate per dirigenti e i preposti; p) l
Titolo corso FORMAZIONE PREPOSTI
CORSO SICUREZZA SUL LAVORO Titolo corso FORMAZIONE PREPOSTI Ferrara, 07/03/2016 Docente: Avv. Giovanna Rosa MERCOLEDÌ 2 DICEMBRE 2015 Contenuti Principali soggetti del sistema di prevenzione aziendale:
INFORMAZIONE, AGGIORNAMENTO
RSPP Corso di aggiornamento 14 ore LAVORATORI E RSPP: FORMAZIONE, INFORMAZIONE, AGGIORNAMENTO Contenuti della formazione e informazione ai lavoratori, della formazione RSPP e relative scadenze 4.1 RSPP
(S.O. n G.U. n. 101 del ) TITOLO I - Sezione IV Formazione, Informazione, Addestramento
Azienda Unità Sanitaria Locale di Reggio Emilia Dipartimento di Sanità Pubblica SERVIZI PREVENZIONE SICUREZZA AMBIENTI DI LAVORO D. Lgs. 81 del 9.4.2008 (S.O. n. 108 - G.U. n. 101 del 30-4-2008) TITOLO
Provincia di Forlì-Cesena
Provincia di Forlì-Cesena Servizio Progettazione e Manutenzione Fabbricati Ufficio Servizio Prevenzione e Protezione PROGRAMMA DELLA FORMAZIONE ANNUALE Provincia di Forlì-Cesena 2012 sito web: www.provincia.fc.it
Corso formazione RLS Rappresentante dei lavoratori
Corso formazione RLS Rappresentante dei lavoratori 32 ORE FORMAZIONE RLS SCHEDA DEL CORSO Teknoprogetti engineering srl, in collaborazione con Dada Consulting sas, eroga il corso di formazione per il rappresentante
Bologna, 19 ottobre Il concetto di uso sicuro nell impiego professionale dei prodotti chimici in agricoltura. Celsino Govoni, Raffaella Ricci
REACHAGRICOLTURA L applicazione dei Regolamenti REACH e CLP in ambito agricolo. Prodotti Fitosanitari, Biocidi, Fertilizzanti, Detergenti e tutti gli altri prodotti chimici: immissione sul mercato, informazione
ART.36 E ART.37 D.LGS 81/08 D.LGS 106/09 ACCORDO STATO REGIONI FORMAZIONE LAVORATORI 2012 INFORMAZIONE E FORMAZIONE IN EDILIZIA
ART.36 E ART.37 D.LGS 81/08 D.LGS 106/09 ACCORDO STATO REGIONI FORMAZIONE LAVORATORI 2012 INFORMAZIONE E FORMAZIONE IN EDILIZIA 1 OBBLIGO DI INFORMAZIONE. Ai sensi dell art. 36 del D.Lgs. 81/08 e ss.mm.
RAGIONE SOCIALE SINTHESI ENGINEERING S.R.L.
RAGIONE SOCIALE SINTHESI ENGINEERING S.R.L. OGGETTO CATALOGO FORMATIVO SICUREZZA SUL LAVORO Lista di revisione n. revisione data identificazione documento modifiche 00 02 Ottobre 2017 CatalogoFormativo_rev00
PROGRAMMA CORSO PER ASPP MODULO A
PROGRAMMA CORSO PER ASPP MODULO A Titolo Argomenti Durata Presentazione del corso L approccio alla prevenzione attraverso il D. Lgs. 626/94 per un percorso di miglioramento della sicurezza e della salute
SCHEDA DI SICUREZZA DEL PRODOTTO CONTENITORE PER ESCHE RODENTICIDE BETA
In conformità con Regolamento (CE) n.1907/2006, (CE) n.453/2010 e (CE) n.1272/2008. 1. IDENTIFICAZIONE DELLA SOSTANZA O DELLA MISCELA E DELLA SOCIETA /IMPRESA 1.1. Nome del prodotto: BETA. Codice del prodotto:
-PROGRAMMA DEL CORSO- Metodologia in Aula
-PROGRAMMA DEL CORSO- Metodologia in Aula CORSO R.S.P.P. MODULO B5 -CHIMICO D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 art. 37 coordinato al D. Lgs. 3 agosto 2009, n. 106 Durata del corso Corso di 68 ore da svolgersi
RETE DI ISTITUZIONI SCOLASTICHE DELLA PROVINCIA DI MILANO
RETE DI ISTITUZIONI SCOLASTICHE DELLA PROVINCIA DI MILANO ALLEGATO AL DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DI TUTTI I RISCHI( IN ATTESA DI REVISIONE ), ALLEGATO AI SINGOLI DOCUMENTI DEI PLESSI AGGREGATI DAL 1 SETTEMBRE
REGOLAMENTO PER L APPLICAZIONE DELLE NORME IN MATERIA DI SALUTE SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO
REGOLAMENTO PER L APPLICAZIONE DELLE NORME IN MATERIA DI SALUTE SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO Premessa Le disposizioni contenute nel presente Regolamento perseguono le finalità indicate nel Decreto Legislativo
Cenni Storici. Il Decreto Legislativo n. 81/2008 e s.m.i. Cenni Storici. Cenni Storici. Principi generali
Il Decreto Legislativo n. 81/2008 e s.m.i. Principi generali Dott. Ing. Trimarchi Luigi INAIL Dir. Reg. Emilia Romagna Bologna 12 ottobre 2010 Cenni Storici La normativa italiana si è evoluta nel tempo;
LA FORMAZIONE OBBLIGATORIA PER LA SALUTE E SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO
LA FORMAZIONE OBBLIGATORIA PER LA SALUTE E SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO GRUPPO DI LAVORO «RISCHIO STRESS LAVORO CORRELATO» DOTT.SSA ANNA VENDITTI DOTT.SSA LAURA BARNABA Argomenti: Introduzione alla salute
ALLEGATO 1 Modello A
ALLEGATO 1 Modello A Obblighi previsti dalla legge in materia di Igiene e Sicurezza sul Lavoro inerenti la somministrazione di lavoro Nota informativa ai sensi dell art. 22, comma 7 del CCNL per la categoria
Modulo B. Formazione tecnica specifica per settore produttivo (per RSPP e ASPP) Durata 60 ore per il macrosettore ATECO 7 - sanità servizi sociali
Modulo B Formazione tecnica specifica per settore produttivo (per RSPP e ASPP) Durata 60 ore per il macrosettore ATECO 7 - sanità servizi sociali Questo modulo si articola in macrosettori costruiti tenendo
L Analisi dei Rischi
L Analisi dei Rischi La valutazione dei rischi e la predisposizione dei conseguenti documenti è uno degli elementi di grande rilevanza del D.Lgs. 81/2008. Essa rappresenta, infatti, l elemento fondamentale
MODULO A2. titolo argomento tempi data
MODULO A titolo argomento tempi data MODULO A1 L approccio alla attraverso il D. Lgs. 81/2008 e smi per un percorso di miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori Il sistema legislativo:
2 ottobre 2012 PROGRAMMA. Ambiente confinato Atmosfera pericolosa Personale addetto ai lavori
2 ottobre 2012 PROGRAMMA Ambiente confinato Atmosfera pericolosa Personale addetto ai lavori AMBIENTE CONFINATO Ogni luogo in cui, a causa della sua stessa natura, siano più probabili rischi connessi al
I L Q U A D R O N O R M A T I V O: I L T E S T O U N I C O. IL QUADRO NORMATIVO: IL TESTO UNICO
IL QUADRO NORMATIVO: IL TESTO UNICO UN TESTO UNICO Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81 Attuazione dell articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123 Tutela della salute e della sicurezza nei luoghi
AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
RISCHIO CHIMICO Il RISCHIO CHIMICO in ambiente di lavoro è riconducibile all insieme dei rischi per la Sicurezza e per la Salute, connessi con la presenza, nell ambito dello svolgimento delle lavorazioni,
Il Medico Competente e la Valutazione dei Rischi e delle misure di prevenzione
Pisa, Congresso. Il Medico Competente e la Valutazione dei Rischi e delle misure di prevenzione Dott. Dino Rina Medico Competente Dal D.Lvo 626/94 al D.Lvo 81/08 Il T.U. definisce il medico competente
Formazione dei Lavoratori
pagina 1 di 8 Formazione dei Lavoratori articolo 37 D.Lgs. 81/08 Accordo Conferenza Stato Regioni del 21/12/2011 Rep. Atti n. 221/CSR Gazzetta Ufficiale n. 8 del 11 gennaio 2012 pagina 2 di 8 paragrafo
L importanza delle prescrizioni derivanti dalla valutazione dei rischi
L importanza delle prescrizioni derivanti dalla valutazione dei rischi Lucca 10 0ttobre 2008 relatore Roberto Iacometti Art. 2 comma 1 let. q) D.Lgs 81/08 : valutazione globale
L aggiornamento della valutazione del rischio da agenti chimici pericolosi per la sicurezza. Quali i ruoli del RSPP e del medico competente?
L aggiornamento della valutazione del rischio da agenti chimici pericolosi per la sicurezza. Quali i ruoli del RSPP e del medico competente? Maurizio PAOLI (Regione Toscana Coordinamento Tecnico delle
MANUALE INFORMATIVO IN MATERIA DI SICUREZZA
Liceo Classico Statale Marco Minghetti Via Nazario Sauro 18 40121 Bologna MANUALE INFORMATIVO IN MATERIA DI SICUREZZA Premessa Il decreto D.Leg.vo 81/2008 rappresenta, oltre che una pietra miliare nel
Corso di formazione per Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza
Rappresentante dei Lavoratori Studio di Consulenza e Formazione Consulting Professional Napoli - Corso Arnaldo Lucci 102 Tel. 393.943.81.57 Centro di formazione Certificazione per erogazione a marchio
Procedura standardizzate per la valutazione dei rischi
Procedura standardizzate per la valutazione dei rischi Scopo e campo di applicazione Scopo della procedura standardizzata è di fornire un modello di riferimento sulla base del quale effettuare la valutazione
SCHEDA DI SICUREZZA DEL PRODOTTO VESPOKIL ATTRATTIVO PER VESPIDI
In conformità con Regolamento (CE) n.1907/2006, (CE) n.453/2010 e (CE) n.1272/2008. SEZIONE 1. IDENTIFICAZIONE DELLA SOSTANZA O DELLA MISCELA E DELLA SOCIETA /IMPRESA 1.1. Identificatore del prodotto:
CONFERENZA PERMANENTE PER I RAPPORTI TRA LO STATO LE REGIONI E LE PROVINCE AUTONOME DI TRENTO E BOLZANO ACCORDO 21 dicembre 2011
CONFERENZA PERMANENTE PER I RAPPORTI TRA LO STATO LE REGIONI E LE PROVINCE AUTONOME DI TRENTO E BOLZANO ACCORDO 21 dicembre 2011 Accordo tra il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, il Ministro
SCHEDA DATI DI SICUREZZA
SCHEDA DATI DI SICUREZZA Premessa Il documento tecnico informativo più significativo per una corretta e sicura manipolazione delle sostanze o miscele chimiche è la scheda dati di sicurezza (SDS). In essa
La formazione in materia di Salute e Sicurezza nei luoghi di lavoro
La formazione in materia di Salute e Sicurezza nei luoghi di lavoro Gli obblighi definiti dal d.lgs 81/08 e s.m.i. Ing. Davide Casaro Servizio Ambiente e Sicurezza Il d.lgs. 81/08 e s.m.i. all art. 15
Operazione: MISCELAZIONE PRODOTTI CHIMICI
Scheda 5 Categoria: COMMERCIO PRODOTTI CHIMICI Operazione: MISCELAZIONE PRODOTTI CHIMICI Scopo dell operazione Le operazioni di miscelazione di sostanze chimiche vengono svolte per ottenere vari prodotti
Corso di aggiornamento per medici del lavoro in materia di salute e sicurezza
Corso di aggiornamento per medici del lavoro in materia di salute e sicurezza Verona, 4 dicembre 2015 http://prevenzione.ulss20.verona.it/spisal/ IL RISCHIO CHIMICO E CANCEROGENO Mario Gobbi, Manuela Peruzzi,
Formazione. Catalogo corsi
Formazione Catalogo corsi 1 Formazione strumento di competitività La considerazione che il personale sia una componente fondamentale del patrimonio aziendale ed uno strumento strategico per la competitività
ASSESSORATO DELLA DIFESA DELL AMBIENTE
ASSESSORATO DELLA DIFESA DELL AMBIENTE Direzione Generale CFVA Servizio Protezione Civile e Antincendio Appalto della fornitura del servizio di formazione degli operatori del volontariato di protezione
GUANTI PER IL RISCHIO CHIMICO
DPI E RISCHIO CHIMICO: MASCHERE RESPIRATORIE E GUANTI GUANTI PER IL RISCHIO CHIMICO Dott. Enrico Contessotto SPISAL Az. U.L.SS.. N. 8 - Asolo Treviso, 26 novembre 2014 Auditorium S.Artemio I guanti sono
- Prescrizioni e Limitazioni - Gestione del servizio pulizie negli ambienti a rischio.
Documento di valutazione dei Rischi da interferenza Art. 26 del D.Lgs. 81/08 e s.m.i. Impresa/ Affidatario: con sede in Via.. Oggetto dell affidamento: Appalto per servizi di pulizia, compresi i materiali
SCHEDA DATI DI SICUREZZA
Scheda di sicurezza Rev. 03 del 23/02/17 Pag. 1/4 SCHEDA DATI DI SICUREZZA Ai sensi dei Regolamenti 1907/2006/CE, 1272/2008/CE, e 830/2015/UE 1. Identificazione della miscela e della società/impresa 1.1
MODULO A PER RSPP/ASPP- MACRO SETTORE DI ATTIVITA : TUTTI
MODULO A PER RSPP/ASPP- MACRO SETTORE DI ATTIVITA : TUTTI MODULO ORE ARGOMENTO La filosofia del D.lgs 66/94 in riferimento METODI MATERIALI DIDATTICI DOCENTI L approccio alla prevenzione attraverso il
QUICELUM Emessa il : 30/04/2014 pagina n. 1/7
QUICELUM Emessa il : 30/04/2014 pagina n. 1/7 Foglio per l informazione dell utilizzatore a valle di sostanze e miscele non pericolose a norma dell art. 32 del Regolamento CE 1907/2006 (REACH) 1. Identificazione
della SICUREZZA NELL INDUSTRIA vai alla scheda del libro altri titoli
Gianni Salvatore Faita Pagine tratte da www.epc.it - Tutti i diritti riservati altri titoli vai alla scheda del libro della SICUREZZA NELL INDUSTRIA Manuale ad uso dei lavoratori Informazione dei lavoratori
ASSORBENTI SERIE OIL ONLY
ai sensi del Regolamento n. 1907/2006/CE e 453/2010/UE SEZIONE 1: Identificazione della sostanza o della miscela e della società/impresa 1.1: Identificazione del Prodotto ASSORBENTI SERIE OIL ONLY 1.2
Capo IV Disposizioni penali Sezione I. Sanzioni Artt Sezione II. Disposizioni in tema di processo penale Art. 61
Il Testo Unico a colpo d'occhio http://www.sicurweb.it/download/7889_3520-113038.xls Titolo I. PRINCIPI COMUNI [artt. 1 61] Capo I Disposizioni generali Artt. 1 4 Capo II Sistema istituzionale Artt. 5