Ludovico Quaroni: progetto per l ampliamento del Teatro del Opera di Roma, Fronte, sezione e pianta. Fonte: Ciorra 1989.
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1 Ludovico Quaroni: progetto per l ampliamento del Teatro del Opera di Roma, Fronte, sezione e pianta. Fonte: Ciorra 1989.
2 Per essere più libero 2. Un progetto tardo (antico) di Ludovico Quaroni: il Teatro dell'opera di Roma Lucio Valerio Barbera 1 Abstract: Il progetto di Ludovico Quaroni per il Teatro dell Opera di Roma affonda la sua concezione nel progetto per la Piazza Imperiale per l E42 (con Saverio Muratori e Francesco Fariello), che utilizzava le proporzioni allungate e l intercolumnio fitto tipico della fase ellenistico oridentale dell architettura. Ragionare con il disegno, come Vincenzo Fasolo ci insegnò a fare con i monumenti antichi. Keywords: Persepolis, Karnak, Palmira, Tempio di Bel, Vincenzo Fasolo. L ordine scelto per il Progetto del Teatro dell Opera affonda la sua di Quaroni concezione nell'antico progetto della Piazza Imperiale, naturalmente, che già usava le proporzioni allungate e l'intercolumnio fitto e l'ossessione ripetitiva tipiche della fase ellenisticoorientale dell architettura. Nel Teatro dell Opera passa l esperienza diretta di Ludovico in Oriente. Per cui non puoi fare a meno di notare un trattamento dell'ordine che rimanda alle colonne di Persepoli, con l'altezza raggiunta in modo additivo, che egli, Ludovico, adopera nella trabeazione, formata dalla somma verticale di parti in eccesso e addirittura contraddittorie rispetto alle funzioni strutturali. C'è poi, protagonista, l'architettura di Palmira, il luogo dove l'architettura antica greco-romana abbandona definitivamente la classicità, spingendo all'eccesso ed oltre i suoi principi e le sue proporzioni, contaminandone le forme e le tipologie con proporzioni, forme, tipologie urbane e architettoniche orientali fino al punto di far pensare che in Palmira Quaroni avesse trovato la rappresentazione metaforica o se preferisci, anticipata e storicizzata della sua stessa maniera di pensare l architettura della città, contaminazione del rigore concettuale occidentale, classico, e della fascinazione della città orientale in cui il tessuto corrente si fa tappeto senza fine e le parti monumentali le emergenze esse stesse tendono a costituire tessuti di scala sovrumana, vuoti strade e recinti 1. Lucio Valerio Barbera, Professore di Progettazione Architettonica e Urbana, Sapienza Università di Roma, lucio.barbera@uniroma1.it. 119
3 L ADC L architettura delle città. The Journal of the Scientific Society Ludovico Quaroni, n. 7/2015 e corpi architettonici che, soprattutto nello stato di rovina, costruiscono paesaggi di incredibili profondità e complessità. E mistero. E in questa profondità, che in architettura è sempre ombra e disorientamento, come una entità evocata mistericamente, nel progetto per il nuovo atrio del Teatro dell'opera vedi la presenza delle sale ipostile di Karnak, giganteschi canneti pietrificati. Poi, se torni a considerare la colonna, ti accorgi che di nuovo Palmira fa da modello. Il capitello, ridotto a una ondulazione dell'estremità superiore del fusto, appena aperto come un fiore immaturo, non può che derivare da ciò che Quaroni vedeva e fotografava in ciò che resta del tempio di Bel a Palmira; alla sommità degli steli sottilissimi e alti delle colonne stavano capitelli corinzi di bronzo un rivestimento prezioso che furono ben presto depredati da invasori e tribù del deserto. Resta, in cima a quelle colonne, soltanto il nocciolo in pietra di quei capitelli, appena mosso da una ondulazione che sembra voler aprire il fusto costruito della stessa pietra come si apre appena un fiore immaturo. (Ho ben in mente un foto di Ludovico, con una specie di giacca a vento che fotografa fotografato chissà da chi proprio il Tempio di Bel a Palmira. E infine ecco il sedimento dell'architetto erudito: quando ti accosti all Ordine architettonico hai a che fare in primo luogo con le proporzioni della colonna (nel caso in esame l altezza del fusto è dodici volte il diametro di base o imoscapo proporzioni assolutamente ellenistiche ed eretiche se pensi che l ordine ionico-corinzio classico, che è pur sempre orientale prevede un rapporto di uno a dieci). Il Tempio di Bel ha forse proporzioni ancora più slanciate, ma devo verificare come posso. Poi devi passare all intercolumnio. E qui Quaroni, da giovane erudito come tutti gli studenti di Vincenzo Fasolo, sceglie tra le colonne di facciata, un intercolumnio che si chiama Diastilo, pari a tre diametri, sempre presi all'imoscapo. Ma la disposizione delle colonne sfalsate nasconde altre facciate interne, poste a 45 gradi rispetto a quelle esterne. E quei colonnati diagonali, per effetto del moltiplicatore radice di due, hanno un intercolumnio che è quasi con precisione assoluta un intercolumnio Sistilo (1/2). Ma poi, se disegni il prospetto esterno in proiezione ortogonale la distanza apparente tra le colonne che si allineano sul foglio indifferenti alla loro collocazione nello spazio, allora l intercolumnio appare essere il più stretto possibile un Picnostilo estremo 1/1, quando il Picnostilo classico è di 1/1,5). Un manuale proporzionale sull'ordine architettonico sintetizzato in uno spazio compresso. Ragionare con il disegno, come Vincenzo Fasolo ci insegnò a fare con i monumenti antichi. 120
4 Lucio Valerio Barbera Per essere più libero - 2. Il teatro dell Opera di Roma Fig. 1. Vista dello stato di fatto del Teatro dell Opera di Roma. Fotomontaggio con l inserimento del progetto del Teatro dell Opera di Ludovico Quaroni. Disegni digitali di LVB (Lucio Valerio Barbera). 121
5 L ADC L architettura delle città. The Journal of the Scientific Society Ludovico Quaroni, n. 7/2015 Fig. 2. L area urbana: l edificio dell attuale Teatro dell Opera di Roma. Disegni digitali di LVB. 122
6 Lucio Valerio Barbera Per essere più libero - 2. Il teatro dell Opera di Roma Fig. 3. L area urbana: inserimento del progetto del Teatro dell Opera di Quaroni. Disegni digitali di LVB. 123
7 L ADC L architettura delle città. The Journal of the Scientific Society Ludovico Quaroni, n. 7/2015 Vista da Piazza del Viminale. Disegni digitali di LVB. Vista da Piazza dei Cinquecento. Disegni digitali di LVB. 124
8 Lucio Valerio Barbera Per essere più libero - 2. Il teatro dell Opera di Roma Vista dal Viminale. Disegni digitali di LVB. Vista dalla strada. Disegni digitali di LVB. 125
9 L ADC L architettura delle città. The Journal of the Scientific Society Ludovico Quaroni, n. 7/2015 Vista da Via Firenze. Disegni digitali di LVB. 126
10 Lucio Valerio Barbera Per essere più libero - 2. Il teatro dell Opera di Roma Dettaglio del basamento. Disegni digitali di LVB. 127
11 L ADC L architettura delle città. The Journal of the Scientific Society Ludovico Quaroni, n. 7/2015 Interno della Hall principale. Disegni digitali di LVB. 128
12 Lucio Valerio Barbera Per essere più libero - 2. Il teatro dell Opera di Roma Interno della sala. Disegni digitali di LVB. 129
Per essere più libero 2. Un progetto tardo (antico) di Ludovico Quaroni: il Teatro dell'opera di Roma
Per essere più libero 2. Un progetto tardo (antico) di Ludovico Quaroni: il Teatro dell'opera di Roma Lucio Valerio Barbera 1 Abstract: L'ordine scelto per il Progetto del Teatro dell'opera affonda la
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