Relatore: Bonacorsi Giuseppe. Anno accademico 2015/2016

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1 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO Scienze aziendali, economiche e metodi quantitativi Corso di Bilanci secondo i principi contabili internazionali TUTORATO N.2 Prof. Daniele Gervasio daniele.gervasio@unibg.it Relatore: Bonacorsi Giuseppe Anno accademico 2015/2016 ARGOMENTI TRATTATI IAS 16-OIC 16: IMMOBILI, IMPIANTI E MACCHINARI o Esercizio 1 Metodo del Costo o Esercizio 2 Metodo del Valore rivalutato IAS 40: INVESTIMENTI IMMOBILIARI o Esercizio 3 IAS 38: IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI o Esercizio 4 IAS 17: LEASING FINANZIARIO o Esercizio 5 IAS 36: IMPAIRMENT TEST 1 1

2 IMMOBILI, IMPIANTI E MACCHINARI: DISCIPLINA CIVILISTICA ART 2424 C.C. STATO PATRIMONIALE II - Immobilizzazioni materiali: 1) terreni e fabbricati; 2) impianti e macchinari; 3) attrezzature industriali e commerciali; 4) altri beni; 5) immobilizzazioni in corso e acconti (immobilizzazioni in corso di realizzazione e acconti pagati ai fornitori relativi ad immobilizzazioni materiali) ART 2425 C.C. CONTO ECONOMICO A) Valore della produzione: 4) incrementi di immobilizzazioni per lavori interni; B) Costi della produzione: 10) ammortamenti e svalutazioni: a) ammortamento delle immobilizzazioni immateriali; b) ammortamento delle immobilizzazioni materiali; c) altre svalutazioni delle immobilizzazioni ART 2427 C.C. NOTA INTEGRATIVE BISOGNA INDICARE criteri di adottati nelle valutazioni e nelle rettifiche dei valori delle immobilizzazioni Movimenti delle immobilizzazioni nel corso dell esercizio: _costo _acquisizioni, alienazioni spostamenti _ammortamenti _svalutazioni e rivalutazioni _capitalizzazione di oneri finanziari 2 IMMOBILI, IMPIANTI E MACCHINARI: DISCIPLINA CIVILISTICA CRITERI DI VALUTAZIONE ART CODICE CIVILE Nelle valutazioni devono essere osservati i seguenti criteri: 1) le immobilizzazioni sono iscritte al costo di acquisto o di produzione. Nel costo di acquisto si computano anche i costi accessori. Il costo di produzione comprende tutti i costi direttamente imputabili al prodotto. Può comprendere anche altri costi, per la quota ragionevolmente imputabile al prodotto, relativi al periodo di fabbricazione e fino al momento dal quale il bene può essere utilizzato; con gli stessi criteri possono essere aggiunti gli oneri relativi al finanziamento della fabbricazione, interna o presso terzi; le immobilizzazioni rappresentate da titoli sono rilevate in bilancio con il criterio del costo ammortizzato, ove applicabile; 2) il costo delle immobilizzazioni, materiali e immateriali, la cui utilizzazione è limitata nel tempo deve essere sistematicamente ammortizzato in ogni esercizio in relazione con la loro residua possibilità di utilizzazione. Eventuali modifiche dei criteri di ammortamento e dei coefficienti applicati devono essere motivate nella nota integrativa; 3) l'immobilizzazione che, alla data della chiusura dell'esercizio, risulti durevolmente di valore inferiore a quello determinato secondo i numeri 1) e 2) deve essere iscritta a tale minore valore. Il minor valore non può essere mantenuto nei successivi bilanci se sono venuti meno i motivi della rettifica effettuata; questa disposizione non si applica a rettifiche di valore relative all avviamento. (.) 12) le attrezzature industriali e commerciali, le materie prime, sussidiarie e di consumo, possono essere iscritte nell'attivo ad un valore costante qualora siano costantemente rinnovate, e complessivamente di scarsa importanza in rapporto all'attivo di bilancio, sempreché non si abbiano variazioni sensibili nella loro entità, valore e composizione 3 2

3 FINALITA e AMBITO DI APPLICAZIONE IAS 16 FINALITA : DEFINISCE IL TRATTAMENTO CONTABILE DI IMMOBILI, IMPIANTI E MACCHINARI Definisce: _momento di rilevazione inziale _iscrizione iniziale _valutazione successiva _metodologia d ammortamento IAS 16 AMBITO APPLICAZIONE: si applica per la contabilizzazione dei immobili, impianti e macchinari, tranne quando viene richiesto o consentito l applicazione di un altro principio ( es. IAS 40 e 2); NON SI APPLICA: _attività biologiche connesse attività agricola (IAS 41) _beni detenuti in leasing (IAS 17) _Immobilizzazioni detenute per la vendita (IFRS 5) _diritti minerari, ricerca e estrazione di minerali, petrolio, gas e altre risorse naturali non rinnovabili (IFRS 6) OIC 16 FINALITA : DEFINISCE LE IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI E PRINCIPI CONTABILI RELATIVI ALLA VALUTAZIONE, RILEVAZIONE E RAPPRESENTAZIONE NEL BILANCIO CIVILISTICO OIC 16 AMBITO DI APPLICAZIONE: si applica alla contabilizzazione di tutte le attività materiali; non tratta però: _perdite durevoli di valore delle immobilizzazioni (OIC 9) _conversione in valuta di contro delle immobilizzazioni acquisite non in valuta di conto (OIC 26) _contabilizzazione della compravendita di immobilizzazioni materiali con obbligo di retrocessione (OIC 12) _iscrizione iniziale di immobilizzazioni acquisite in seguito a operazioni straordinarie e migliorie e spese incrementative su beni di terzi 4 DEFINIZIONI E TRATTAMENTO CONTABILE IAS 16 IMMOBILI, IMPIANTI E MACCHINARI: ATTIVITA MATERIALI che: Ci si attende di poterle utilizzare per più di un esercizio; Sono detenute per essere utilizzato nel corso del processo produttivo per produrre beni, servizi o per scopi amministrativi OIC 16 IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI: Beni ad uso durevole, che costituiscono l organizzazione permanente dell impresa Beni che vengono normalmente impiegati nella produzione di reddito della gestione caratteristica, quindi non sono destinati alla vendita o a essere trasformati per ottenere prodotti FASI DEL TRATTAMENTO CONTABILE 1. RILEVAZIONE INIZIALE 2. MISURAZIONE INIZIALE 3. VALUTAZIONE SUCESSIVA 4. AMMORTAMEN TO 5. DERECOGNITI ON 5 3

4 1. RILEVAZIONE INIZIALE I costi relativi agli elementi degli IMMOBILI, IMPIANTI E MACCHINARI devono essere rilevati come componenti dell attivo quando sono soddisfatte due condizioni: E PROBABILE CHE I BENEFICI ECONOMICI FUTURI SARANNO GODUTI DALL IMPRESA IL COSTO DEL BENE PUO ESSERE DETERMINATO IN MODO ATTENDIBILE Le regole per la rilevazione iniziale valgono sia per i costi sostenuti nel momento dell acquisto che per i costi sostenuti successivamente. RILEVAZIONE INIZIALE IAS 16: Per i principi contabili internazionali non è indispensabile che vi sia il trasferimento della proprietà per l iscrizione del cespite in bilancio, l importante che questo sia sotto il controllo dell impresa ossia che l impresa potrà godere dei benefici economici futuri generati dal bene e che il costo del bene possa essere determinato in modo attendibile. ( ESEMPIO ISCRIZIONE IN BILANCIO DI BENI DETENUTI IN FORZA DI UN CONTRATTO DI LEASING FINANZIARIO) COMPONENT APPRAOACH: nel caso in cui il bene sia costituito da parti significative avente una vita utile differente ciascuna parte è un immobilizzazione autonoma rispetto al bene principale e deve quindi essere contabilizzata separatamente; es parti di alcuni beni soggetti a sostituzione o revisione a intervalli regolari sono un immobilizzazione separata da quella principale e quindi devono essere contabilizzate separatamente RILEVAZIONE INIZIALE RILEVAZIONE INIZIALE OIC 16: E possibile procedere all iscrizione dei beni in bilancio solo quando si ha avuto il trasferimento del titolo di proprietà, in quanto con tale passaggio vengono trasferiti i rischi e i benefici Nel caso in cui l immobilizzazione materiale comprenda componenti, pertinenze o accessori, con una vita utile diversa rispetto al cespite principale, occorre procedere al calcolo dell ammortamento di queste parti separatamente dal cespite principale, salvo il caso in cui non sia praticabile o significativo. Esempio impianti di biogas: APPLICO UNA DIVERSA ALIQUOTA PER LA STRUTTURA IN CALCESTRUZZO E PER L IMPIANTO DI PRODUZIONE DELL ENERGIA 7 4

5 2. MISURAZIONE INIZIALE SIA PER LO IAS 16 CHE PER L OIC 16 IL COSTO DI ACQUISTO DI UN ATTIVITA MATERIALE DEVE COMPRENDERE: PREZZO ACQUISTO AL NETTO DI SCONTI E ABBUONI QUALSIASI COSTO SOSTENUTO PER PORTARE IL BENE NEL LUOGO E NELLE CONDIZONI NECESSARIE PER L USO PER IL QUALE E STATO ACQUSTATO E SOLO PER LO IAS 16 ANCHE UNA STIMA DEI COSTI DI SMANTELLAMENTO O RIMOZIONE DEL BENE E DI BONIFICA DELL AREA OCCUPATA, SOLO NELLA MISURA IN CUI SONO RILEVATI COME ACCANTONAMENTI E PER FATISPECIE RELATIVE AL CESPITE STESSO COSTI DIRETTI DA INCLUDERE NELLA MISURAZIONE INIZIALE: Costi preparazione sito in cui installare il bene Costi di spedizione iniziale, installazione e assemblaggio Costi per test, collaudi Costi per consulenti tecnici COSTI DA NON INCLUDERE NELLA MISURAZIONE INIZIALE: Oneri derivanti dall uso o dalla ricollocazione del vene Oneri amministrativi e generali Costi sostenuti per il lancio di un nuovo prodotto o servizio Studi di fattibilità eseguiti prima della costruzione Costi legati al trasferimento dell attività dell'azienda MISURAZIONE INIZIALE 9 5

6 2. MISURAZIONE INIZIALE Lo IAS 16 prevede che nel caso in cui il pagamento del bene sia differito oltre i normali termini di dilazione, il costo del bene è rappresentato dal prezzo PER CONTANTI EQUIVALENTE; la differenza tra il PREZZO COMPLESSIVO e il PREZZO PER CONTANTI EQUIVALENTE può: essere rilevato come onere finanziario di competenza del periodo di dilazione del pagamento; Capitalizzato ai sensi dello IAS 23. Lo IAS 23 permette la capitalizzazione degli oneri finanziari direttamente imputabili all acquisizione, costruzione o produzione dei un bene qualificabile come QUALIFYING ASSET, al netto dei proventi realizzati da un loro temporaneo impiego. Per QUALIFYING ASSET si identificano quei beni che richiedono un rilevante periodo di tempo prima di essere pronti per l uso o per la vendita I principi contabili italiani consentono la capitalizzazione degli oneri finanziari anche su specifici cespiti, lo IAS 23 invece impone, una volta adottato il metodo della capitalizzazione degli oneri finanziari per un cespite, di applicare il metodo della capitalizzazione per tutta quella classe di cespiti VALUTAZIONE SUCCESSIVA Lo IAS 16 definisce metodi di valutazione successiva di un elemento di immobili, impianti e macchinari: METODO DEL COSTO: un elemento di immobili, impianti e macchinari deve essere misurato al costo meno l ammortamento cumulato e qualsiasi perdita di valore cumulata. METODI DEL VALORE: un elemento di immobili, impianti e macchinari deve essere misurato RIDETERMINATO al f.v. meno l ammortamento cumulato e qualsiasi perdita di valore cumulata. NB: per definire se un IMMOBILE, IMPIANTO O MACCHINARIO HA SUBITO UNA PERDITA DI VALORE OCCORE FARE RIFERIMENTO ALLO IAS 36, Lo IAS 16 impone che una volta scelto uno dei due metodi di misurazione deve essere applicato a ciascuna classe di immobili, impianti e macchinari. L OIC 16 invece prevede come metodo di contabilizzazione delle immobilizzazioni materiali solo il METODO DEL COSTO, quindi occorre rilevare le immobilizzazioni materiali al costo meno l ammortamento cumulato e qualsiasi perdita di valore cumulata. Le immobilizzazioni materiali possono essere rivalutate solo nei casi richiesti o consentiti dalle leggi speciali, generali o di settore. 11 6

7 3. VALUTAZIONE SUCCESSIVA- METODO RIDETERMINAZIONE VALORE Lo IAS 16 impone che le rivalutazioni di valore siano fatte con sufficiente regolarità, in relazione alla variabilità del valore del bene. L incremento del valore contabile di immobili, impianti e macchinari per effetto di una rilevazione deve essere attribuito nell «OTHER COMPREHENSIVE INCOME» in aumento di una riserva di patrimonio netto (RISERVA DI RIVALUTAZIONE) Un incremento deve essere invece rilevato a conto economico solo se rappresenta il recupero di valore di una svalutazione precedentemente imputata a conto economico relativa allo stesso bene, e fino a concorrenza di tale svalutazione. Le svalutazione devono essere sempre imputate direttamente a conto economico, a meno che non sia successiva ad una precedente rivalutazione imputata a patrimonio netto: in questo caso occorrerà rettificare tale riserva fino a concorrenza delle rivalutazioni dello stesso bene precedente effettuate AMMORTAMENTO- IAS 16 Lo IAS 16 impone di iniziare il processo di ammortamento solo quando il bene è disponibile per l uso, richiedendo di procedere a ripartire in modo sistematico il valore ammortizzabile lungo la vita utile. Occorre procedere almeno alla data di riferimento del bilancio a rivedere la VITA UTILE e il VALORE RESIDUO, e nel caso in cui le attese variano rispetto alle stime precedenti le variazioni devono essere trattate in conformità allo IAS 8 Il processo di ammortamento non cessa quando il bene diventa INATTIVO o quando viene ritirato dal processo produttivo. (il bene sarà sempre soggetto ad impairment test) Lo IAS 16 identifica alcuni metodi di ammortamento: METODO DELLE QUOTE COSTANTI METODO DELLE QUOTE DECRESCENTI METODO DELLE QUANTITA PRODOTTE Anche per lo IAS 16 i terreni non si ammortizzano in quanto hanno una vita utile illimitata, e quindi devono essere contabilizzati separatamente dai fabbricati che vi insistono anche se vengono acquistati congiuntamente 13 7

8 5. DERECOGNITION Lo IAS 16 impone di procedere allo storno del valore contabile di un elemento di immobili, impianti e macchinari quando: Il bene viene alienato Non sono più attesi benefici economici futuri dall uso o dalla sua cessione. L utile o la perdita derivante dall alienazione deve essere rilevato immediatamente a conto economico nell esercizio in cui il bene è ceduto. 14 Esercizio 1. Il criterio del costo. Il 1 gennaio 20X1 si acquista un macchinario al prezzo di euro Oltre al costo di acquisto si sostengono i costi: - euro per l imballaggio e la spedizione del bene; - euro 700 per gli studi di fattibilità dell investimento; - euro per l effettuazione di test e collaudi; - euro 500 per la consulenza richiesta a tecnici ed ingegneri per l integrazione del macchinario nel processo produttivo; - euro 800 per spese amministrative generali. La vita utile del bene è di 6 anni. Il valore residuo al termine del 6 anno è pari a 0. 1)Determinare il valore di iscrizione iniziale dell immobile. Si supponga inoltre che al 1 gennaio 20X3 alcuni indicatori facciano prevedere che l attività potrebbe avere perso di valore; si effettua quindi una stima del valore recuperabile, che risulta pari ad euro in quella data. 2) Indicare il piano d ammortamento del bene per la durata della vita utile tenendo conto della perdita di valore subita. 15 8

9 Esercizio 1. Il criterio del costo. 1)Determinare il valore di iscrizione iniziale dell immobile. Descrizione Importo Prezzo di acquisto Costi di imballaggio e di spedizione Costi per test e collaudi Costi per consulenze tecniche 500 Totale Si devono considerare solo i costi direttamente attribuibili per portare il macchinario nel luogo e nelle condizioni necessarie per essere utilizzato secondo quanto previsto dalla direzione dell impresa. 16 Esercizio 1. Il criterio del costo. 2) Indicare il piano d ammortamento del bene per la durata della vita utile tenendo conto della perdita di valore subita. Anni Valore contabile Conto economico Note Amm. 31/12/20X Ammortamento /12/20X Ammortamento /12/.20X Perdita di valore Valore contabile: Valore recuperabile: Ammortamento (10,400/4) /12/20X Ammortamento /12/20X Ammortamento /12/20X6 0 Ammortamento L ammortamento viene rideterminato lungo la residua vita utile considerando il nuovo valore recuperabile. Nell esercizio 20X3 si imputa a C.E. la perdita di per allineare il valore contabile a quello recuperabile. 17 9

10 Esercizio 2. Il criterio della rivalutazione del valore. La società Alfa l/01/20x1 acquista un nuovo impianto al costo di euro , la cui vita utile stimata è di sei anni; per semplicità si considera il valore residuo pari a zero. Considerando la serie temporale di fv qui riportata, quali sono le scritture contabili che la società dovrà operare se intende applicare il criterio della valutazione successiva? Dati: _COSTO ACQUISTO: _VITA UTILE: 6 ANNI _VALORE RESIDUO: 0 18 Esercizio 2. Il criterio della rivalutazione del valore. ANNO X1 1) Ammortamento in base alla vita utile stimata /6 anni= ) Visto che il valore recuperabile dell impianto corrisponde al fv non procediamo a rilevare nessuna rivalutazione/ svalutazione 19 10

11 Esercizio 2. Il criterio della rivalutazione del valore. ANNO X2 1) Ammortamento in base alla vita utile stimata /5 anni= ) Rilevazione a equity ( ) 20 Esercizio 2. Il criterio della rivalutazione del valore. ANNO X3 1) Ammortamento in base al nuovo valore e in base alla vita utile stimata /4 anni= ) Rilevazione a equity ( ) 21 11

12 Esercizio 2. Il criterio della rivalutazione del valore. ANNO X4 1) Ammortamento in base al nuovo valore e in base alla vita utile stimata /3 anni=21666,67 2) Svalutazione contro la riserva in quanto «capiente»(43333, ) 22 Esercizio 2. Il criterio della rivalutazione del valore. ANNO X5 1) Ammortamento in base al nuovo valore e in base alla vita utile stimata /2 anni= ) Svalutazione contro la riserva per la parte capiente e imputazione a conto economico della parte residua 23 12

13 Esercizio 2. Il criterio della rivalutazione del valore. ANNO X6 1) Ammortamento finale, valore residuo zero /2 anni= Esercizio 2. Il criterio della rivalutazione del valore. NB: L Ammortamento è stato calcolato sul valore rivalutato in base alla vita residua; gli ammortamenti sono stati ricalcolati in proporzione alla variazione del valore lordo, in modo che il valore contabile dopo la rivalutazione corrisponda al fari value

14 IAS 40-INVESTIMENTI IMMOBILIARI LO IAS 40 definisce INVESTIMENTI IMMOBILIARI, proprietà immobiliari che vengono posseduti per PERCEPIRE CANONI DI AFFITTO, e/o per OTTENERE UN APPREZZAMENTO DEL CAPITALE INVESTITO. Quindi un investimento immobiliare genera flussi di cassa in modo indipendente dalle attività che sono possedute dall impresa. Non sono INVESTIMENTI IMMOBILIARI e pertanto sono esclusi dall ambito di applicazione dello IAS 40: IMMOBILI COSTRUITI PER CONTO DI TERZI: APPLICO IAS 11 LAVORI IN SU ORDINAZIONE IMMOBILI DETENUTI MEDIANTE LEASING FINANZIARIO: APPLICO IAS 17 LEASIGN FINANZIARIO IMMOBILI AD USO DEL PROPRIETARIO, AD USO DEI DIPENDENTI O IN VIA DI SVILUPPO: APPLICO LO IAS 16 IMMOBILI, IMPIANTI E MACCHINARI IMMOBILE DESTINATO ALLA VENDITA NEL CORSO DEL NORMALE SVOLGIMENTO DELL ATTIVITA IMPRENDITORIALE O IN FASE DI COSTRUZIONE PER UNA SUCCESSIVA VENDITA: APPLICO IAS 2 RIMANENZE 26 IAS 40- ESEMPI INVESTIMENTI IMMOBILIARI 27 14

15 IAS 40- ESEMPI INVESTIMENTI IMMOBILIARI 28 IAS 40- ESEMPI INVESTIMENTI IMMOBILIARI 29 15

16 IAS 40 FASI DELLA GESTIONE DI UN INVESTIMENTO IMMOBILIARE Le fasi di gestione di un investimento immobiliare sono: 1. RILEVAZIONE INIZIALE 2. VALUTAZIONE SUCCESSIVA 3. CAMBIAMENTI DI DESTINAZIONE 4. DISMISSIONI 30 IAS 40 RILEVAZIONE INIZIALE Un investimento immobiliare deve essere valutato inizialmente al COSTO. COSTO INIZIALE COMPRENDE PREZZO DI = + ACQUISTO QUALSIASI SPESA DIRETTEMENTE ATTRIBUIBILE Rientrano tra le spese direttamente attribuibile all investimento immobiliare i compensi corrisposti ai professionisti per prestazione di servizi legali, imposte per il trasferimento della proprietà, ogni altro costo inerente all operazione. Non possono essere imputate a costo dell investimento immobiliare: _costi iniziali di avvio, salvo che servano per mettere il bene nelle condizioni necessarie perché quest ultimo sia operativo; _perdite operative sostenute prima che l investimento immobiliare raggiunga il pianificato livello di impiego _importi anomali relativi a materiale perso, costo del personale o altre risorse impiegate per costruire o migliorare il bene 31 16

17 IAS 40 VALUTAZIONE SUCCESSIVA Due sono i criteri alternativi che l impresa può scegliere per la valutazione successiva: _CRITERIO DEL COSTO: Occorre indicare nelle note al bilancio il fv dell investimento immobiliare Bisogna valutare tutti gli investimenti immobiliari secondo quanto previsto dallo IAS 16 o dal IFRS 5 _CRITERIO DEL FAIR VALUE: In questo caso i cambiamenti di valore sono imputate direttamente a conto economico sia che siano positive (INCREMENTI), sia che siano negative(decrementi) nel periodo in cui si è verificata, a differenza dello IAS 16 Non si procede all ammortamento, diversamente da quanto previsto dal metodo del valore rideterminato secondo lo IAS 16 Non si applica lo IAS 36 per le verifiche periodiche di perdita di valore NB: una volta scelto un criterio, questo deve essere applicato a TUTTI gli investimenti immobiliari 32 IAS 40 VALUTAZIONE SUCCESSIVA: FV Il fair value è definito come: il prezzo al quale un'attività può essere scambiata tra parti consapevoli e disponibili, in un'operazione tra terzi indipendenti. Il fair value deve riflettere le condizioni di mercato alla data di riferimento del bilancio. Nella valutazione del fair value non si deve tener conto di condizioni contrattuali speciali o altre situazioni proprie dei soggetti coinvolti nella vendita originale dell'immobile, né di costi operativi che l'impresa potrebbe sostenere in futuro per una vendita o dismissione La miglior evidenza del fair value è normalmente data dai prezzi correnti presenti in un mercato attivo per proprietà immobiliari similari nella medesima localizzazione e condizione e soggette a condizioni similari per affitti e altri contratti. In assenza di tali condizioni è possibile stimare il fair value in base alla seguente gerarchia di fonti: - prezzi correnti di immobili con caratteristiche differenti, rettificati per tener conto delle differenze; - prezzi recenti su mercati meno attivi rettificati per tener conto dei cambiamenti nelle condizioni eco nomiche da quando vennero stipulate le operazioni a quei prezzi; - previsioni dei futuri flussi di cassa attualizzati 33 17

18 IAS 40 vs IAS 16 Il "modello della rideterminazione del valore", individuato in alternativa al costo dallo Ias 16 per le immobilizzazioni materiali, prevede che l'attività sia iscritta in bilancio al valore rideterminato, ovvero al fair value alla data di rideterminazione del valore e al netto degli ammortamenti e delle perdite per riduzione di valore accumulate; e che le rivalutazioni siano fatte con sufficiente regolarità in modo che il valore iscritto in bilancio non differisca significativamente da quello che si sarebbe determinato utilizzando il fair value alla data di chiusura del bilancio. A differenza dello Ias 40, l'effetto della rivalutazione di unattività è rilevato in un'apposita riserva di patrimonio netto a meno che la rivalutazione non sia successiva ad una precedente svalutazione iscritta a conto economico: in questo caso la rivalutazione è iscritta come provento e solo l'eventuale eccedenza, rispett o alla precedente svalutazione, è accreditata alla riserva di patrimonio netto. Il decremento d el valore di un'attività a seguito di una rideterminazione del valore deve essere imputato a co nto economico a meno che esso non segua precedenti incrementi del valore del bene imputati a patrimonio netto: in questo caso la riduzione di valore viene addebitata all'apposita riserva di rivalutazione 34 IAS 40-VANTAGGGI SVANTAGGI METODO FV Speciale Bilancio Ias - Investimenti immobiliari secondo lo Ias 40 di Pattumelli Elisabetta 35 18

19 IAS 40 CAMBIAMENTI DI DESTINAZIONE I cambiamenti di destinazione di un immobile (da investimento immobiliare a immobile non investimento immobiliare e viceversa) devono essere effettuati solo quando vi è un cambiamento nell uso dell immobile evidenziato: _inizio dell uso da dell immobile da parte del proprietario, per un cambio di destinazione da investimento immobiliare a immobile ad uso del proprietario; _inizio di un progetto di sviluppo con la prospetti di una vendita futura, per un cambio di destinazione da investimento immobiliare a immobile a rimanenza _la cessazione dell uso da parte del proprietario, per un cambio di destinazione da immobile ad uso del proprietario a investimento immobiliare; _inizio di un contratto di leasing operativo con terzi, per cambio di destinazione da rimanenza a investimento immobiliare; _il completamento della costruzione o dello sviluppo per un cambio di destinazione da immobile in via di costruzione o di sviluppo, ad investimento immobiliare Il cambio di destinazione comporta una DIVERSA CLASSIFICAZIONE DELL IMMOBILE nello stato patrimoniale, e SPECIFICITA del trattamento, in particolare se l impresa applicava o intende applicare in futuro il metodo del f.v. agli immobili oggetto di cambio di destinazione. 36 IAS 40 CAMBIAMENTI DI DESTINAZIONE In particolare occorre osservare che: Se è un immobile ad uso proprietario a cambiare destinazione d'uso, qualificandosi come investimento immobiliare iscritto al fair value, l impresa continuerà ad applicare lo Ias 16 fino alla data in cui si verifica il cambiamento d'uso. Le differenze che a tale data si rilevano ed il fair value devono essere trattate dall'impresa come un surplus o deficit da rideterminazione secondo quanto previsto dallo Ias 16. Nel caso, invece, di un cambiamento nella destinazione di un bene da rimanenza a rideterminazione secondo quanto previsto dallo Ias 16. Se un bene da investimento immobiliare iscritto a fv viene destinato a immobile a uso del proprietario o rimanenza, il fair value alla data di cambiamento di destinazione deve essere considerato il sostituto del costo dell immobile per la successiva contabilizzazione secondo lo IAS 16 (IMMOBILI, IMPIANTI E MACCHIANARI) o dallo IAS 2 (RIMANENZE) 37 19

20 IAS 40 DISMISSIONI Occorre procedere allo storno del valore dell investimento immobiliare quando questo viene dismesso o quando è permanentemente inutilizzato, e non si prevede alcun beneficio economico futuro derivante dalla sua dismissione. La dismissione può avvenire con la vendita del bene oppure tramite la stipula di un contratto di leasing finanziario I proventi o gli oneri, derivanti dall'eliminazione dell'investimento immobiliare, si originano dalla differenza tra il ricavo netto della dismissione ed il valore contabile dell attività devono essere imputati direttamente a conto economico nell esercizio in cui il bene viene dismesso o ceduto. 38 IAS 40 VS OIC 16 NB: Nei principi contabili nazionali non abbiamo norme specifiche per gli «investimenti immobiliari» come invece previsto dallo IAS 40. La valutazione degli immobili nei principi contabili nazionali è al costo al netto degli ammortamenti cumulati e delle perdite di valore cumulate, non è ammessa la valutazione a fair value. I principi contabili nazionali consento di non ammortizzare i fabbricati civili, mentre lo IAS 40 prevede specificamente che i fabbricati civili che non rappresentano investimenti immobiliari devono essere ammortizzati. (infatti secondo lo ias 16 procedo all ammortamento sia nel caso del metodo del costo che in quello del costo rivalutato) 39 20

21 Esercizio 3. Il metodo del fair value. La società Alfa acquista in data 1 gennaio 20X1 un fabbricato che decide di detenere in vista di una futura locazione operativa, finalizzata alla percezione di canoni di affitto. Il fabbricato è stato acquistato ad un prezzo di L operazione ha comportato il sostenimento da parte dell impresa dei seguenti costi accessori: -spese notarili 8.000; - imposte e altri costi per il passaggio di proprietà 2.000; - costi sostenuti per verificare la fattibilità dell investimento ) Determinare il valore di iscrizione iniziale dell immobile, mostrandone la scrittura contabile. 2) Rilevare le scritture contabili da effettuare nei successivi 2 esercizi, applicando il metodo delfair value previsto dallo IAS 40, tenendo conto che il valore di mercato del fabbricato cambia come indicato nella seguente tabella. Fine anno Fair Value X ,00 X ,00 40 Esercizio 3. Il metodo del fair value. 1) Determinare il valore di iscrizione iniziale dell immobile, mostrandone la scrittura contabile. Descrizione Importo Prezzo di acquisto ,00 Spese notarili 8.000,00 Imposte e costi diversi 2.000,00 Totale ,00 Il costo iniziale di rilevazione comprende solo le spese e gli altri costi direttamente attribuibili all acquisto. Fabbricati (SP) Banca (SP)

22 Esercizio 3. Il metodo del fair value. 2) Rilevare le scritture contabili da effettuare nei successivi 2 esercizi, applicando il metodo delfair value previsto dallo IAS 40, tenendo conto che il valore di mercato del fabbricato cambia come indicato nella seguente tabella. = Anno X1 Fabbricati (SP) Ricavi (CE) Anno X2 = Costi (CE) Fabbricati (SP) Al termine dell anno X2 il fabbricato sarà iscritto in bilancio ad un valore di L applicazione del metodo del fair value non prevede l ammortamento del cespite a fine esercizio. 42 IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI: DISCIPLINA CIVILISTICA E OIC 24 Le immobilizzazioni immateriali sono definite come costi effettivamente sostenuti che non esauriscono la propria utilità nell esercizio nel quale vengono sostenuti e manifestano una capacità di produrre benefici economici futuri. Questi possono essere: _realizzate internamente _acquistate a titolo di godimento _acquistate a titolo di proprietà. NON rientrano quelli acquistati a titolo gratuito. SP 2424 C.C. B) Immobilizzazioni, con separata indicazione di quelle concesse in locazione finanziaria: I - Immobilizzazioni immateriali: 1) costi di impianto e di ampliamento; 2) costi di ricerca, di sviluppo e di pubblicita'; 3) diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere dell'ingegno; 4) concessioni, licenze, marchi e diritti simili; 5) avviamento; 6) immobilizzazioni in corso e acconti; 7) altre 43 22

23 IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI:OIC 24 L OIC 24 prevede la rilevazione iniziale delle immobilizzazioni immateriali: _al costo d acquisto compresi gli oneri accessori, oppure _costo di produzione: costi direttamente imputabili, più i costi indiretti per la quota ragionevolmente imputabile ed eventualmente gli oneri finanziari sostenuti per la fabbricazione interna o presso terzi. Ammortamento: _decorre dal momento in cui il bene è DISPONIBILE PER L USO _occorre procedere sistematicamente all ammortamento e la quota di ammortamento imputata a ciascun esercizio rappresenta la ripartizione del costo sull intera vita utile _la sistematicità dell ammortamento è definita nel piano di ammortamento, che è funzionale alla correlazione dei benefici attesi; il piano di ammortamento può essere oltre che a quote costanti a quote decrescenti o quote legate ad altre variabili quantitative; si utilizza il metodo a quote decrescenti quando permette di riflettere meglio la correlazione tra ripartizione del costo del bene e relativi benefici economici _non è ammesso l utilizzo di metodi di ammortamento a quote crescenti Il valore residuo si presume sia pari a zero, a meno che: Vi sia un impegno da parte di terzi ad acquistare il bene immateriale alla fine della sua vita utile; Si possa dimostrare l esistenza di un mercato del bene che permette di fare una stima attendibile del valore realizzabile dall alienazione del bene alla fine della sua vita utile. 44 IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI:OIC 24 I principi di redazione del bilancio art 2426 C.C, comma 1 n.3 impongono che «l'immobilizzazione che, alla data della chiusura dell'esercizio, risulti durevolmente di valore inferiore a quello determinato secondo i numeri 1) e 2) deve essere iscritta a tale minore valore. Il minor valore non può essere mantenuto nei successivi bilanci se sono venuti meno i motivi della rettifica effettuata; questa disposizione non si applica a rettifiche di valore relative all avviamento» La società ad ogni data di riferimento di bilancio valuta se esiste un indicatore che un immobilizzazione possa aver subito una riduzione di valore; in caso affermativo occorre procedere alla stima del valore recuperabile dell'immobilizzazione. Informazioni da indicare nella nota integrativa ai sensi dell art.2427 c.c. _principio contabile con cui è stato determinato il costo; _eventuali rivalutazioni; _motivazione di iscrizioni di alcune voci (costi di impianto e ampliamento, costi di ricerca, sviluppo e pubblicità); _metodo e piano ammortamento; _movimenti delle immobilizzazioni intercorsi nell esercizio; 45 23

24 IAS 38- IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI: AMBITO DI APPLICAZIONE Lo IAS 38 è il principio contabili che definisce il TRATTAMENTO CONTABILE DELLE ATTIVITA IMMATERIALI. Lo IAS 38 si applica per la contabilizzazione di attività immateriali, ad eccezione di : Attività immateriali che rientrano nell ambito di applicazione di un altro principio, es attività immateriali possedute da un entità e destinate ad essere cedute nel normale svolgimento dell attività (IAS 2 RIMANENZE), attività immateriali non correnti classificate come possedute per la vendita (IFRS 5) Attività finanziarie, come definite nello IAS 39 «Strumenti finanziari rilevazione e valutazione» Diritti minerari, ricerca e estrazione di minerali, petrolio, gas e altre risorse naturali non rinnovabili (IFRS 6) 46 IAS 38-IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI Le ATTIVITA IMMATERIALI, sono attività non monetarie, identificabili e prive di consistenza fisica. Le caratteristiche necessarie per soddisfare la definizione di attività immateriali sono: IDENTIFICABILI CONTROLLO DELLA RISORSA ESISTENZA DI BENEFICI ECONOMICI FUTURI Nel caso in cui non sono soddisfatte queste caratteristiche, le spese sostenute per l acquisto o la generazione interna NON POSSONO ESSERE CAPITALIZZATE MA DEVONO ESSERE RILEVATE A COSTO DELL ESERCIZIO nel quale sono state sostenute

25 IAS 38-RILEVAZIONE INIZIALE Tre sono le fasi del trattamento contabile delle IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI 1. RILEVAZIONE INIZIALE 2. MISURAZIONE INIZIALE 3. VALUTAZIONE SUCESSIVA 48 IAS 38 RILEVAZIONE INIZIALE CONDIZIONI per la RILEVAZIONE di un attività immateriale sono: 1. IDENTIFICABILITA DELLA RISORSA: deve essere chiaramente distinta dall avviamento; L identificazione si realizza se l attività è separabile cioè se l impresa può vendere, affittare o scambiare l attività immateriale, oppure l attività deriva da diritti contrattuali o legali 2. CONTROLLO DELLE RISORSE: ossia l impresa ha il potere di usufruire dei benefici economici futuri derivanti dalla risorsa e può limitare l accesso ai benefici da parte dei terzi. 3. ESISTENZA DI BENEFICI ECONOMICI FUTURI: per BENEFICI si intendono non solo i proventi Originati dalla vendita dei prodotti o servizi, ma anche i risparmi di costo o altri benefici derivanti dall utilizzo del bene. 4. DETERMINABILITA DEL COSTO: è possibile procedere a rilevare l attività immateriale, SE E SOLO SE il costo dell attività può essere misurato in modo ATTENDIBILE

26 IAS 38 RILEVAZIONE INIZIALE Nel caso in cui L ATTIVITÀ IMMATERIALE È GENERATA INTERNAMENTE occorre che siano soddisfatti anche i seguenti criteri aggiuntivi: Fattibilità tecnica Intenzione di realizzare l attività immateriale per utilizzarla o per venderla Capacità di usare o vendere l attività immateriale Modalità nella quale verranno generati i probabili benefici economici futuri Disponibilità di risorse tecniche, finanziarie e di altro tipo per completare lo sviluppo dell attività immateriale Capacità di valutare in modo attendibile il costo attribuibile alle attività immateriali 50 IAS 38 MISURAZIONE INIZIALE Il costo di una attività immateriale è rilevato in modo diverso a seconda che l ATTIVITA IMMATERIALE sia: 51 26

27 IAS 38 MISURAZIONE INIZIALE COSTO DI ACQUISTO: rappresenta il prezzo pagato per l acquisto compresi gli oneri accessori direttamente attribuibili, al netto di sconti e abbuoni. Il costo di acquisto deve riflettere i probabili benefici economici futuri derivanti dal bene e deve poter essere misurato in modo attendibile. Nel caso in cui un ATTIVITA IMMATERIALE viene generata internamente occorre distinguere tra: _FASE DI RICERCA: i costi sostenuti in questa fase devono essere imputati a conto economico nell esercizio in cui sono stati sostenuti. _FASE DI SVILUPPO: i costi devono essere rilevati come ATTIVITA IMMATERIALE solo se l impresa può dimostrare che vi siano tutti i requisisti specifici richiesti per la rilevazione delle attività immateriali generate internamente. NB: nel caso in cui l impresa non riesca a distinguere le due fasi, i costi devono essere imputati a conto economico nell esercizio nel quale sono stati sostenuti. NB: con il Dlgs 139/2015 dal 2016 costi ricerca e pubblicità non più immobilizzati, possibilità di capitalizzare solo costi di sviluppo! 52 IAS 38 VALUTAZIONE SUCCESSIVA Lo IAS 38 prevede due metodi per la VALUTAZIONE SUCCESSIVA: METODO DEL COSTO: attività immateriale deve essere contabilizzata al costo meno l ammortamento cumulato e qualsiasi perdita di valore cumulata. METODO DELLA RIDETERMINAZIONE VALORE: attività immateriale deve essere contabilizzata al f.v. meno l ammortamento cumulato e qualsiasi perdita di valore cumulata. NB: Una volta scelto un metodo questo deve essere applicato a tutte le classi di ATTIVITA IMMATERIALI. NB: i principi contabili nazionali non consentono il metodo della rideterminazione del valore, quindi le immobilizzazioni immateriali devono essere iscritte al costo storico meno il fondo di ammortamento e le perdite di valore cumulate

28 IAS 38 VALUTAZIONE SUCCESSIVA Per applicare il METODO DELLA RIDETERMINAZIONE DEL VALORE è necessario che: Esista un MERCATO ATTIVO cui fare riferimento per determinare il valore dell attività immateriale, ma usualmente è difficile che vi sia Le rivalutazioni devono essere effettuate con sufficiente regolarità per tutta la categoria di beni, in modo che alla data di riferimento del bilancio il valore contabile dell attività non si discosti significativamente dal suo fair value. IMPUTAZIONE DEGLI INCREMENTI DI VALORE: Vanno imputati ad una APPOSITA RISERVA DI RIVALUTAZIONE 54 IAS 38 VALUTAZIONE SUCCESSIVA L impresa deve valutare se l ATTIVITA IMMATERIALE ha VITA UTILE: DEFINITA: allora, deve stimare la sua vita utile e procedere all ammortamento sulla base di questa, scegliendo tra i diversi metodi di ammortamento. INDEFINITA: se dall analisi dei diversi fattori non è possibile individuare un limite prevedibile al periodo entro cui l attività genererà flussi di cassa. Allora in questo caso non procedo all ammortamento, ma almeno annualmente deve sottoporre l attività immateriale ad IMPAIRMENT TEST, ai sensi dello IAS 36. NB: I principi contabili nazionali, benchè sia stato introdotto il concetto di vita utile indeterminata, prevedono un periodo di ammortamento definito

29 IAS 38 INFORMATIVA DI BILANCIO Nelle NOTE AL BILANCIO per ciascuna classe di attività immateriali devo indicare, oltre a informazioni specifiche: Se la vita utile è definita o indefinita; nel caso di vita utile definita indicare la durate e le aliquote da utilizzare Il metodo e il piano di ammortamento utilizzato Il costo storico, l ammortamento accumulato aumentato delle perdite di valore all inizio e alla fine dell esercizio Le voci di conto economico in cui è incluso l ammortamento delle attività immateriali La riconciliazione dei valori contabili all inizio e alla fine dell esercizio. 56 IAS 38 ESERCIZIO 3 La società Gamma srl acquista da terzi in data 01/01/20X1 un diritto di brevetto sostenendo un costo di Oltre al prezzo per l acquisto del brevetto, la società deve sostenere anche costi accessori per un totale di 5.000, nonché spese generali ed amministrative per e spese per addestramento del personale per 2500 La durata legale dell intangibile è di 6 anni ma, data la velocità di evoluzione del settore tecnologico la vita utile è stimata dal management di 4 anni. L ammortamento è effettuato a quote costanti Il management ritiene opportuno utilizzare il metodo della rideterminazione del valore, al fine di adeguare la valutazione dell attività immateriali alle oscillazioni del mercato. Si proceda alla rilevazione iniziale e alle scritture alla fine degli esercizi X1,X2,X3 X4, 57 29

30 IAS 38 ESERCIZIO 3 MISURAZIONE INIZIALE 1/1/X1 Imputo al bene non solo il costo di acquisto ma anche i costi accessori direttamente imputabile. Devo invece imputare a conto economico come costo dell esercizio in cui sono stati sostenuti i costi per addestramento del personale e gli oneri amministrativi generali 58 IAS 38 ESERCIZIO 3 31/12/X1 Ammortizzo il bene in base alla vita utile stimata, e al suo valore (60000/4) Rilevo a equity ( ) 59 30

31 IAS 38 ESERCIZIO 3 31/12/X2 Ammortizzo il bene in base alla vita utile stimata, e al suo valore (50000/3) Rilevo a equity ( ,33) 60 IAS 38 ESERCIZIO 3 31/12/X3 Ammortizzo il bene in base alla vita utile stimata, e al suo valore (35000/2) Svalutazione contro la riserva in quanto capiente ( ) 61 31

32 IAS 38 ESERCIZIO 3 31/12/X4 Ammortizzo il bene in base alla vita utile stimata, e al suo valore 62 IAS 17- LEASIGN Il leasing è un contratto per mezzo del quale il locatore trasferisce al locatario, in cambio di un pagamento o di una serie di pagamenti, il diritto all utilizzo di un bene per un periodo di tempo stabilito. Possono costituire oggetto di leasing: - beni immobili (capannoni, uffici, negozi, ecc.); - beni mobili materiali (impianti, macchinari, automezzi, ecc.); - beni immateriali (software, marchi, ecc.). Leasing finanziario: trasferisce sostanzialmente tutti i rischi e i benefici derivanti dalla proprietà del bene. Il diritto di proprietà può essere trasferito o meno al termine del contratto. Leasing operativo: è un leasing differente dal leasing finanziario, in quanto non trasferisce al locatario tutti i rischi e i benefici connessi alla proprietà del bene

33 IAS 17- PREVELENZA SOSTANZA SULLA FORMA Per capire quindi se si tratta di un operazione di LEASING FINANZIARIO o di LEASING OPERATIVO deve considerare se con l operazione ho il trasferimento dei: BENEFICI: ottenimento di benefici connessi all utilizzo del bene e conseguimento di utili derivanti dalla rivalutazione o dalla realizzazione del valore residuo del bene RISCHI: conseguimento di perdite derivanti dall obsolescenza del bene o dalla capacità inutilizzata del bene o da cambiamenti di tipo produttivo. In base al principio di PREVALENZA DELLA SOSTANZA SULLA FORMA, (di primaria importanza negli IAS rispetto ai principi nazionali) la classificazione e quindi la contabilizzazione di un operazione di LEASING come operativo o finanziario deve avvenire alla luce del trasferimento dei rischi e dei benefici connessi all operazione (SOSTANZA) e non in base alla forma del contratto (FORMA GIURIDICA). 64 IAS 17- LEASING FINANZIARIO O OPERATIVO? 65 33

34 IAS 17- LEASING FINANZIARIO O OPERATIVO? Ulteriori indicatori di situazioni, che individualmente o congiuntamente potrebbero portare a classificare un operazione di leasing come finanziario sono i seguenti: il locatario può risolvere il leasing in qualsiasi momento e, in tal caso, le perdite del locatore relative alla risoluzione sono sostenute dal locatario; gli utili o le perdite derivanti da variazioni del fair value (valore equo) del valore residuo ricadono sul locatario (per esempio sotto forma di restituzione di canoni equivalenti alla maggior parte dei ricavi di vendita al termine del leasing); il locatario ha la possibilità di continuare il leasing per un ulteriore periodo ad un canone sostanzialmente inferiore a quello di mercato. 66 IAS 17- TRATTAMENTO CONTABILE LEASING FINANZIARIO PER I LOCATARI ISCRIZIONE INIZIALE: al momento dell iscrizione iniziale l utilizzatore rileva il bene tra le IMMOBILIZZAZIONI, ad un valore corrispondente al VALORE ATTUALE DEI CANONI E DEL PREZZO DI RISCATTO FINALE, in contropartita rileva nel passivo un debito verso la società di leasing per pari importo. Il tasso da utilizzare per l attualizzazione dei canoni e del prezzo di riscatto è: Tasso di interesse implicito del contratto di leasing se possibile determinarlo Tasso di interesse che l utilizzatore dovrebbe pagare in un contratto di leasing simile ovvero in un prestito con durata e garanzie simili per l acquisto del bene PAGAMENTO DEI CANONI: i canoni periodicamente corrisposti al locatore devono essere suddivisi in due quote: Quota capitale, che riduce il debito residuo verso la società di leasing Quota interessi, da rilevare a conto economico come costo di competenza, che viene ottenuta applicando al debito residuo ( coincidente con il valore attuale ancora da pagare) all inizio dell esercizio lo stesso tasso utilizzato per l attualizzazione 67 34

35 IAS 17- TRATTAMENTO CONTABILE LEASING FINANZIARIO PER I LOCATARI ISCRIZIONE NEGLI ESERCIZI SUCCESSIVI: nel corso del tempo il bene viene ammortizzato come se fosse di proprietà, e nel caso in cui non è certo che il bene verrà riscattato al termine del contratto, l utilizzatore deve provvedere ad ammortizzare il bene nel più breve periodo tra la durata del contratto e la sua vita utile. Il bene iscritto tra le attività deve essere ammortizzato con gli stessi criteri previsti per i bene di proprietà, applicando lo IAS 16 se qualificabili come «immobili, impianti e macchinari» o applicando lo IAS 38 se qualificabili come attività immateriali. Il bene è sottoposto poi anche ai metodi di valutazione previsti dallo IAS 16 e 38 ( metodo del costo e del fair value) e alla verifica delle riduzioni di valore, ai sensi dello IAS 36, 68 IAS 17- TRATTAMENTO CONTABILE LEASING FINANZIARIO PER I LOCATARI 69 35

36 IAS 17- TRATTAMENTO CONTABILE LEASING FINANZIARIO PER I LOCATORI In modo speculari i LOCATORI. Nel momento iniziale di decorrenza del contratto di LEASING eliminano dal loro attivo di stato patrimoniale il bene oggetto del contratto di leasing pur mantenendo la proprietà giuridica, (RILEVAZIONE IN AVERE) ed in contropartita rilevano in DARE un credito verso gli utilizzatori parti al valore dell investimento netto del LEASING ( somma dei pagamenti minimi dovuti per il leasing che incasseranno dai locatari, calcolati secondo il tasso di interesse implicito nel contratto) Nel momento di INCASSO DEL CANONE DI LEASING rilevano una diminuzione del credito verso l utilizzatore per la quota capitale della rata, e un provento finanziario rilevato a conto economico per gli interessi compresi nel canone percepito, calcolati secondo modalità che riflettono un tasso di rendimento periodico costante relativo all investimento netto. NB: anche se giuridicamente proprietari, non procedono all ammortamento! 70 IAS 17- TRATTAMENTO CONTABILE LEASING FINANZIARIO PER I LOCATORI 71 36

37 IAS 17- TRATTAMENTO CONTABILE LEASING OPERATIVO PER I LOCATARI 72 IAS 17- TRATTAMENTO CONTABILE LEASING OPERATIVO PER I LOCATORI 73 37

38 IAS 17- TRATTAMENTO CONTABILE LEASING OPERATIVO PER I LOCATORI 74 LEASING DISCIPLINA NAZIONALE La normativa nazionale, non permette di iscrivere nello stato patrimoniale un bene se non si è ancora realizzato il passaggio di proprietà. La disciplina civilistica e i principi contabili nazionali, impongono di contabilizzare le operazioni di leasing, sia che siano leasing finanziari che leasing operativi, secondo il METODO PATRIMONIALE, secondo la logica di PREVALENZA DELLA FORMA GIURIDICA rispetto all aspetto SOSTANZIALE. Quindi fino al momento del riscatto finale l utilizzatore non può iscrivere il bene nel proprio stato patrimoniale, pur godendo del bene. Il legislatore civilistico impone di indicare nella nota integrativa un prospetto, relativo alle singole operazioni di locazione finanziaria che indichi: Valore attuale delle rate del canone non scadute (pari al debito residuo del contratto al termine di ogni esercizio), determinato utilizzando i tassi di interesse pari all onere finanziario effettivo del contratto L onere finanziario attribuibile all esercizio L ammontare complessivo al quale i beni oggetto della locazione sarebbero stati iscritti in bilancio se fossero contabilizzati «con metodo finanziario» L ammontare degli ammortamenti, delle rettifiche e riprese di valore che sarebbero stati applicati

39 LEASING DISCIPLINA NAZIONALE 76 Esercizio 5. Leasing finanziario All inizio dell esercizio n si stipula un contratto di leasing finanziario che con durata di 4 anni e che prevede: -pagamento alla stipula di euro; - il pagamento di 3 rate annuali anticipate di euro ; -un prezzo di riscatto al quarto anno di euro Il tasso di interesse implicito annuo è dell 8%. Il fair value dell impianto oggetto del leasing all inizio dell anno n è di euro La vita utile dell impianto è prevista di anni 7. Per semplicità non si prevedono costi accessori. Data l esiguità del prezzo di riscatto rispetto al valore del bene nel momento in cui l opzione può essere esercitata, si ritiene ragionevolmente certo che il riscatto avverrà

40 Esercizio 5. Leasing finanziario Leasing finanziario nel bilancio dell utilizzatore Al momento della stipula del contratto l utilizzatore deve individuare il valore da attribuire al cespite e al relativo debito da iscrivere il bilancio. Tale valore viene individuato confrontando il fair value del bene con il valore attuale dei pagamenti minimi dovuti (nr. 4 canoni di euro e prezzo di riscatto euro 2.000). Il tasso di interesse implicito del leasing da utilizzare per l attualizzazione dei pagamenti minimi dovuti si determina come tasso i che soddisfa la seguente uguaglianza: Valore attuale dei canoni e del riscatto = Fair Value del bene 78 Esercizio 5. Leasing finanziario Leasing finanziario nel bilancio dell utilizzatore Fair value = *(1+8%) *(1+8%) *(1+8%) *(1+8%) = *(1+8%) *(1+8%) *(1+8%) *(1+8%) -4 Esercizio Pagamenti Valore attuale n , ,00 n , ,89 n , ,08 n , ,48 n , ,06 Totale , , , ,00 = 6.873,00 INTERESSI PASSIVI IMPLICITI DA ATTRIBUIRE PER COMPETENZA AI DIVERSI ESERCIZI 79 40

41 Esercizio 5. Leasing finanziario Leasing finanziario nel bilancio dell utilizzatore Nel corso del tempo il debito verso la società di leasing si modifica come indicato nella seguente tabella: Esercizio Debito a inizio anno (a) Canone annuo pagato (b) Ammontare finanziato (a-b) Interessi maturati (ab)*8% Debito a fine esercizio n , , , , ,10 n , , , , ,07 n , , , , ,40 n , , ,40 148, ,00 n , ,00 0,00 0,00 0,00 Totale , ,65-80 Esercizio 4. Leasing finanziario Leasing finanziario nel bilancio dell utilizzatore Scritture contabili a) Stipula del contratto di leasing: l utilizzatore iscrive il bene tra le attività dello stato patrimoniale al fair value e rileva in contropartita il debito vs la società di leasing per lo stesso importo. Impianti (SP) Debito vs. società di leasing (SP) , ,00 b) Pagamento dei canoni: l utilizzatore riduce il debito verso la società di leasing per la parte di canone pagato attribuibile alla quota capitale e a conto economico imputa gli interessi passivi di competenza dell esercizio. Diversi Debito vs società di leasing (SP) Interessi passivi (CE) Banca (SP) , , ,

42 Esercizio 4. Leasing finanziario Leasing finanziario nel bilancio dell utilizzatore Scritture contabili c) Rilevazione dell ammortamento annuale: l iscrizione del bene tra le attività dello stato patrimoniale comporta la rilevazione da parte dell utilizzatore dell ammortamento annuale. Poichè si ritiene ragionevolmente certo il riscatto del bene dopo i primi 3 esercizi, si assume come periodo di ammortamento quello relativo alla vita utile del bene, pari a 7anni. Ammortamento (CE) Fondo ammortamento (SP) 7.875, ,29 82 Esercizio 4. Leasing finanziario Leasing finanziario e leasing operativo a confronto Qualora il leasing fosse rientrato nell ambito di applicazione del metodo patrimoniale (l unico metodo previsto dalla normativa italiana) cosa sarebbe cambiato nel bilancio dell utilizzatore? a)stipula del contratto di leasing: al momento della stipula del contratto di leasing il locatore non effettua alcuna scrittura contabile, poiché il bene concesso in locazione rimane iscritto tra le attività del locatore. b)pagamento dei canoni: al pagamento dei canoni il locatario imputa a conto economico il canone per l intero importo. Canoni di leasing (CE) Banca (SP) , ,00 c) Pagamento del prezzo di riscatto: è al pagamento del prezzo di riscatto che il locatario rileva tra le proprie attività il bene oggetto di locazione finanziaria per un valore pari al prezzo di riscatto, che verrà poi ammortizzato lungo la vita utile residua del bene (nr. 2 esercizi) Impianti (SP) Banca (SP) 2.000, ,

43 Esercizio 4. Leasing finanziario Leasing finanziario e leasing operativo a confronto Nella nota integrativa dei primi 4 esercizi dovranno tuttavia essere fornite le informazioni richieste dal codice civile. Per l esercizio (n) le informazioni da fornire sono: il valore attuale delle rate di canone non scadute (che corrisponde in ciascun esercizio al debito finale che risulterebbe dal metodo finanziario) è pari a ; l onere finanziario effettivo attribuibile al contratto è di di cui riferibile all esercizio; l ammontare al quale i beni oggetto di locazione sarebbero stati iscritti alla data di chiusura dell esercizio qualora fossero stati considerati immobilizzazioni è di ; l ammortamento inerente all esercizio sarebbe stato di IAS 36 IMPAIRMENT TEST Obiettivo dello IAS 36 è fornire i criteri per identificare e contabilizzare eventuali perdite di valore delle attività, affinchè siano iscritti in bilancio ad un valore superiore a quello recuperabile tramite l uso o la vendita. AMBITO DI APPLICAZIONE: Tutte le attività tranne: Rimanenze (IAS 2) Attività derivanti da commesse a lungo termine (IAS 11) Attività fiscali differite (IAS 12) Attività derivanti da benefici ai dipendenti (IAS 19) Attività finanziarie (IAS 39) Investimenti immobiliari valutati a fv (IAS 40) Attività biologiche connesse all agricoltura valutate a fv (IAS 41) Attività non correnti classificate come detenute per la vendita (IFRS 5) 85 43

44 IAS 36 IMPAIRMENT TEST Un «ASSETS» subisce una PERDITA DI VALORE quando il valore contabile eccede il suo valore di realizzo. Per VALORE CONTABILE indichiamo il valore al quale un attività è iscritta in bilancio, al netto di svalutazioni, ammortamenti e ogni perdita di valore cumulata. Lo IAS 36 prescrive di valutare ad ogni data di riferimento del bilancio, se ci sono degli indicatori (IMPAIRMENTS INDICATORS INTERNI E ESTERNI) che una attività possa aver subito una perdita di valore. Se c è un indicazione di ciò allora l entità deve stimare il valore recuperabile dell attività o della CGU. NB: è possibile fare questa verifica in qualsiasi momento durante l esercizio, purché avvenga sempre nello stesso momento ogni anno. La presenza di una perdita di valore può indicare che la VITA UTILE RESIDUA, IL CRITERIO D AMMORTAMENTO E IL VALORE RESIDUO, devono essere rivisti e modificati 86 IAS 36 IMPAIRMENT INDICATORS INDICATORI ESTERNI INDICATORI INTERNI SIGNIFICATIVO DECLINO DEI PREZZI DI MERCATO O DEL VALORE DI MERCATO DELLE ATTIVITA VARIAZIONI NEGATIVE NELLA TECNOLOGIA, NEL MERCATO, NELL AMBIENTE ECONOMICO O LEGALE INCREMENTO DEI TASSI DI INTERESSE O DI ALTRI TASSI DI REMUNERAZIONE DEL CAPITALE VALORE CONTABILE DELL ATTIVO NETTO SUPERIORE ALLA CAPITALIZZAZIONE DI MERCATO DETERIORAMENTO O OBSOLESCENZA CAMBIAMENTI CON IMPATTO NEGATIVO SULL UTILIZZO DELL ATTIVITA (PIANI DI RISTRUTTURAZIONE/ CESSAZIONE) RISULTATI ECONOMICI INFERIORI ALLE ATTESE ( REPORTING/ BUDGET CON BASSE PERFORMANCE) INDIPENDENTEMENTE DALLA PRESENZA DEGLI INDICATORI OCCORRE: Valutare a fine di ogni esercizio il valore recuperabile di attività immateriali con vita utile indefinita o non ancora disponibili per l uso Testare per «impairment» il goodwill (AVVIAMENTO) acquisito in un operazione di BUSINESS COMBINATIO (IFRS 3) 87 44

45 IAS 36 IMPAIRMENT TEST: FREQUENZA ATTIVITA A VITA UTILE DEFINITA MATERIALI E IMMATERIALI: Verifica preliminare: ad ogni data di chiusura dell esercizio, l impresa deve verificare se esiste un indicatore che dimostri che un attività possa aver subito una perdita di valore; Verifica annuale: in caso affermativo, si deve procedere alla verifica completa della perdita di valore per stimare il valore recuperabile. In caso negativo non servono ulteriori verifiche ATTIVITA CON VITA UTILE INDEFINITA (INCLUSO AVVIAMENTO DERIVANTI DA BUSINESS COMBINATION) E ATTIVITA IMMATERIALI NON ANCORA DISPONIBILI PER L USO: IMPAIRMET TEST ANNUALE OBBLIGATORIO 88 IAS 36 VALORE RECUPERABILE Quando si ha una perdita di valore? UN ATTIVITA O UNA CGU HA SUBITO UNA PERDITA DI VALORE QUANDO IL VALORE CONTABILE ECCEDE IL SUO VALORE RECUPERABILE, DETERMINATO COME IL PIU ALTO TRA IL «VALUE IN USE» E IL «FAIR VALUE LESS COST TO SELL» Devo quindi determinare il valore recuperabile, ossia il più alto tra: VALUE IN USE (Valore in uso):valore attuale dei flussi finanziari futuri stimati che si prevede abbiano origine da un attività o da una CGU, ossia i flussi finanziari futuri che si ritiene di ricavare dall utilizzo dell attività e dalla sua cessione alla fine della sua vita utile. FV LESS COSTS TO SELL (Fair value al netto dei costi di vendita): ammontare ottenibile dalla vendita di un attività o una CGU in una libera transazione fra parti consapevoli e disponibili, dedotti i costi della dismissione

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