Tutorato n. 2. UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO Facoltà di Economia Corso di Bilanci secondo i principi contabili internazionali
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1 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO Facoltà di Economia Corso di Bilanci secondo i principi contabili internazionali Tutorato n. 2 Prof. Daniele Gervasio daniele.gervasio@unibg.it Relatore: Daniela Forlani
2 Indice degli argomenti trattati Prospetti obbligatori e note al bilancio IAS 40 Investimenti immobiliari Esercizio 1 applicazione del metodo del fair value. IAS 16 Immobilizzazioni materiali Esercizio 2 - applicazione del metodo del costo. Esercizio 3 - applicazione del metodo della rideterminazione del valore. IAS 17 Leasing finanziario e leasing operativo Esercizio 4 - leasing finanziario. 2
3 Prospetti obbligatori e note al bilancio I prospetti obbligatori ai bilanci redatti secondo i principi contabili nazionali sono: - il prospetto delle variazioni del patrimonio netto; - il rendiconto finanziario. PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO Il contenuto previsto dallo IAS 1 per tale documento di bilancio è il seguente: a) Il totale conto economico complessivo dell esercizio, che rappresenta la variazione subita nell esercizio dal patrimonio netto di un impresa derivante da operazioni ed altri eventi diversi da quelli che originano da operazioni con i soci che agiscono in tale loro qualità (es. versamenti di capitale). b) Per ciascuna voce del patrimonio netto, gli effetti dell applicazione retroattiva o della rideterminazione retroattiva, secondo quanto previsto dallo IAS 8 (per effetto dei cambiamenti dei principi contabili o per la correzione di errori). c) Per ciascuna voce di patrimonio netto, una riconciliazione tra il valore contabile all inizio e quello al termine dell esercizio. 3
4 Prospetti obbligatori e note al bilancio RENDICONTO FINANZIARIO Il rendiconto finanziario deve presentare i flussi finanziari avvenuti nell esercizio classificandoli tra attività: OPERATIVA: deriva prevalentemente dalle principali attività generatrici di ricavi dell impresa, ovvero dalle operazioni di gestione e dagli altri fatti e operazioni che partecipano alla determinazione dell utile o della perdita dell esercizio. DI INVESTIMENTO: comprende l acquisto e la cessione di attività immobilizzate e altri investimenti finanziari non rientranti nelle disponibilità liquide. FINANZIARIA: comporta la modifica delle dimensioni e della composizione del capitale apportato e dei finanziamenti ottenuti dall impresa. 4
5 Prospetti obbligatori e note al bilancio NOTE AL BILANCIO Le note illustrative di bilancio devono evidenziare: a) Le valutazioni, diverse da quelle usate nella formulazione delle stime di bilancio, fatte nel processo di applicazione dei principi contabili, che abbiano gli effetti maggiormente significativi sui valori di bilancio. b) Informazioni in merito alle assunzioni effettuate nella valutazione di situazioni/risultati futuri e di altre situazioni di incertezza, che presentino un rischio significativo di aggiustamenti rilevanti da apportare ai valori di bilancio entro l esercizio successivo. c) I dividendi proposti o proclamati prima della data di autorizzazione alla pubblicazione del bilancio, ma non riconosciuti come distribuzione di patrimonio netto nel periodo, e il relativo valore per azione. d) L ammontare dei dividendi privilegiati cumulati non riconosciuti. e) Gli obiettivi, le politiche e le procedure di gestione di capitale. f) ecc. La disciplina aggiuntiva è contenuta in calce a ciascun ulteriore IAS/IFRS emanato dallo IASB. 5
6 IAS 40 Investimenti immobiliari Un investimento immobiliare è una proprietà immobiliare posseduta per: a) percepire canoni d affitto; b) ottenere un apprezzamento del capitale. Un investimento immobiliare genera flussi di cassa in modo indipendente dalle attività possedute da un impresa. Le seguenti categorie di immobili non rappresentano investimenti immobiliari e dunque non può essere applicato lo Ias 40: immobile destinato alla vendita nel corso del normale svolgimento dell attività imprenditoriale o in fase di costruzione per vendita futura: IAS 2; immobile costruito per conto terzi: IAS 11; immobile dato in locazione attraverso un leasing finanziario: IAS 17 Immobile ad uso del proprietario, in via di sviluppo, ad uso dei dipendenti: IAS 16. 6
7 IAS 40 Investimenti immobiliari RILEVAZIONE INIZIALE Un investimento immobiliare deve essere valutato inizialmente al costo, comprensivo dei costi dell operazione. 7
8 IAS 40 Investimenti immobiliari VALUTAZIONE SUCCESSIVA La valutazione successiva può avvenire: 1) al costo - indicando il fair value dell investimento immobiliare nelle note al bilancio; - valutando poi tutti i propri investimenti immobiliari secondo lo IAS 16 (immobilizzazioni materiali) o l IFRS 5 (attività possedute per la vendita). 2) al fair value, rilevandone le variazioni a conto economico; - in tal caso gli investimenti immobiliari non vanno ammortizzati. Il criterio scelto dovrà essere applicato a tutti gli investimenti immobiliari 8
9 IAS 40 Investimenti immobiliari 9
10 IAS 40 Investimenti immobiliari 10
11 IAS 40 Investimenti immobiliari 11
12 Esercizio 1. Il metodo del fair value. La società Alfa acquista in data 1 gennaio 20X1 un fabbricato che decide di detenere in vista di una futura locazione operativa, finalizzata alla percezione di canoni di affitto. Il fabbricato è stato acquistato ad un prezzo di L operazione ha comportato il sostenimento da parte dell impresa dei seguenti costi accessori: -spese notarili 8.000; - imposte e altri costi per il passaggio di proprietà 2.000; - costi sostenuti per verificare la fattibilità dell investimento ) Determinare il valore di iscrizione iniziale dell immobile, mostrandone la scrittura contabile. 2) Rilevare le scritture contabili da effettuare nei successivi 2 esercizi, applicando il metodo del fair value previsto dallo IAS 40, tenendo conto che il valore di mercato del fabbricato cambia come indicato nella seguente tabella. Fine anno Fair Value X ,00 X ,00 12
13 Esercizio 1. Il metodo del fair value. 1) Determinare il valore di iscrizione iniziale dell immobile, mostrandone la scrittura contabile. Descrizione Importo Prezzo di acquisto ,00 Spese notarili 8.000,00 Imposte e costi diversi 2.000,00 Totale ,00 Il costo iniziale di rilevazione comprende solo le spese e gli altri costi direttamente attribuibili all acquisto. Fabbricati Banca
14 Esercizio 1. Il metodo del fair value. 2) Rilevare le scritture contabili da effettuare nei successivi 2 esercizi, applicando il metodo del fair value previsto dallo IAS 40, tenendo conto che il valore di mercato del fabbricato cambia come indicato nella seguente tabella. = Anno X1 Fabbricati Ricavi (CE) Anno X2 = Costi (CE) Fabbricati Al termine dell anno X2 il fabbricato sarà iscritto in bilancio ad un valore di L applicazione del metodo del fair value non prevede l ammortamento del cespite a fine esercizio. 14
15 IAS 16 Immobilizzazioni materiali DEFINIZIONE Le attività materiali disciplinate dallo IAS 16 riguardano gli immobili, gli impianti e i macchinari: detenuti per essere impiegati nel corso della produzione per la fornitura di beni e servizi, o per scopi amministrativi; ci si attende di poter utilizzare per più di un esercizio La rilevazione di immobili, impianti e macchinari è possibile se: è probabile che i futuri benefici economici saranno goduti dall impresa; il costo del bene può essere determinato attendibilmente. 15
16 IAS 16 Immobilizzazioni materiali MISURAZIONE INIZIALE IAS 16 OIC 16 Il suo prezzo di acquisto al netto di sconti e abbuoni. Il costo di acquisto di una attività materiale deve comprendere Qualsiasi costo direttamente sostenuto per portare il bene nel luogo e nelle condizioni necessarie per l uso per il quale esso è stato acquistato. Solo per lo IAS 16 La stima iniziale dei costi di smantellamento o di rimozione del bene e di bonifica del luogo da esso occupato, solo nella misura in cui sono rilevati come accantonamento, e per fattispecie insite al cespite stesso 16
17 IAS 16 Immobilizzazioni materiali MISURAZIONE INIZIALE Esempi di costi diretti da comprendere nella valutazione iniziale: i costi di preparazione del sito che ospita il bene; i costi di spedizione iniziale, di installazione e assemblaggio; i costi di eventuali test o collaudi; i costi di consulenti tecnici, quali architetti ed ingegneri. Esempi di costi da NON comprendere nella valutazione iniziale: oneri derivanti dall uso o ricollocazione di un bene; oneri amministrativi e generali; costi di lancio di un nuovo prodotto o servizio; studi di fattibilità precedenti alla costruzione; costi legati al trasferimento dell attività dell azienda. 17
18 IAS 16 Immobilizzazioni materiali MISURAZIONE INIZIALE Il costo di un immobile, impianto o macchinario include: prezzo di acquisto, inclusi dazi all importazione e tasse di acquisto non recuperabili sconti commerciali e abbuoni interessi impliciti in caso di pagamento differito oltre le normali condizioni di credito costi direttamente attribuibili per portare il bene nel luogo e nelle condizioni necessarie per essere utilizzato secondo quanto previsto dalla direzione dell impresa oneri finanziari in base alle condizioni previste dallo IAS 23 stima iniziale dei costi di smantellamento e di rimozione del bene e di bonifica del sito su cui insiste 18
19 IAS 16 Immobilizzazioni materiali VALUTAZIONE SUCCESSIVA Lo IAS 16 stabilisce due metodi di valutazione successiva di un elemento di immobili, impianti e macchinari: METODO DEL COSTO METODO DELLA RIDETERMINAZIONE DEL VALORE Un elemento di immobili, impianti e macchinari deve essere contabilizzato al costo meno l ammortamento cumulato e qualsiasi perdita di valore cumulata Un elemento di immobili, impianti e macchinari deve essere contabilizzato al fair value meno l ammortamento cumulato e qualsiasi perdita di valore cumulata Uno ed un solo modello deve essere uniformemente applicato a ciascuna classe di immobili, impianti e macchinari. 19
20 IAS 16 Immobilizzazioni materiali VALUTAZIONE SUCCESSIVA Modello del costo Modello della rideterminazione del valore Rideterminazione Ammortamento del costo lungo la vita utile Ammortamento dell importo rideterminato lungo la vita utile 20
21 Esercizio 2. Il criterio del costo. Il 1 gennaio 20X1 si acquista un macchinario al prezzo di euro Oltre al costo di acquisto si sostengono anche o seguenti costi: - euro per l imballaggio e la spedizione del bene; - euro 700 per gli studi di fattibilità dell investimento; - euro per l effettuazione di test e collaudi; - euro 500 per la consulenza richiesta a tecnici ed ingegneri per l integrazione del macchinario nel processo produttivo; - euro 800 per spese amministrative generali. La vita utile del bene è di 6 anni. Il valore residuo al termine del 6 anno è pari a 0. 1) Determinare il valore di iscrizione iniziale dell immobile. Si supponga inoltre che al 1 gennaio 20X3 alcuni indicatori facciano prevedere che l attività potrebbe avere perso di valore; si effettua quindi una stima del valore recuperabile, che risulta pari ad euro in quella data. 2) Indicare il piano d ammortamento del bene per la durata della vita utile tenendo conto della perdita di valore subita. 21
22 Esercizio 2. Il criterio del costo. 1) Determinare il valore di iscrizione iniziale dell immobile. Descrizione Importo Prezzo di acquisto Costi di imballaggio e di spedizione Costi per test e collaudi Costi per consulenze tecniche 500 Totale Si devono considerare solo i costi direttamente attribuibili per portare il macchinario nel luogo e nelle condizioni necessarie per essere utilizzato secondo quanto previsto dalla direzione dell impresa. 22
23 Esercizio 2. Il criterio del costo. 2) Indicare il piano d ammortamento del bene per la durata della vita utile tenendo conto della perdita di valore subita. Anni Valore contabile Conto economico Note Amm. 31/12/20X Ammortamento /12/20X Ammortamento /12/.20X Perdita di valore Valore contabile: Valore recuperabile: Ammortamento (10,400/4) /12/20X Ammortamento /12/20X Ammortamento /12/20X6 0 Ammortamento L ammortamento viene rideterminato lungo la residua vita utile considerando il nuovo valore recuperabile. Nell esercizio 20X3 si imputa a C.E. la perdita di per allineare il valore contabile a quello recuperabile. 23
24 Esercizio 3. Il criterio del costo rivalutato. L anno 20X1 (si supponga il 30 aprile X1) si acquista un immobilizzazione materiale al costo di euro La vita utile del cespite è di 6 anni e il valore residuo al 6 anno è pari a 0. a) Si supponga la serie temporale di fair value riportata nella tabella di seguito e si determino le scritture contabili successive alla rilevazione iniziale. Fine anno Fair value 31/12/X /12/X /12/X /12/X /12/X /12/X6 0 24
25 Esercizio 3. Il criterio del costo rivalutato. Fine anno Fair value 31/12/X /12/X /12/X /12/X /12/X /12/X6 0 Anno X1 1) Ammortamento in base alla vita utile stimata : / 6 = Amm.to (CE) F.do Amm.to ) Poiché il valore recuperabile corrisponde al valore contabile non sarà necessario effettuare alcuna rivalutazione/svalutazione. 25
26 Esercizio 3. Il criterio del costo rivalutato. Fine anno Fair value 31/12/X /12/X /12/X /12/X /12/X /12/X6 0 Anno X2 1) Rivalutazione a equity: = Impianti Riserva di rivalutazione ) Ammortamento in base al nuovo valore ( ) sulla base della vita utile residua : / 5 = Amm.to (CE) F.do Amm.to
27 Esercizio 3. Il criterio del costo rivalutato. Fine anno Fair value 31/12/X /12/X /12/X /12/X /12/X Anno X3 31/12/X6 0 1) Rivalutazione a equity: = Impianti Riserva di rivalutazione ) Ammortamento in base al nuovo valore ( ) sulla base della vita utile residua : / 4 = Amm.to (CE) F.do Amm.to
28 Esercizio 3. Il criterio del costo rivalutato. Fine anno Fair value 31/12/X /12/X /12/X /12/X /12/X Anno X4 31/12/X6 0 1) Rivalutazione a equity: = Impianti Riserva di rivalutazione ) Ammortamento in base al nuovo valore (84.000) sulla base della vita utile residua : / 3 = Amm.to (CE) F.do Amm.to
29 Esercizio 3. Il criterio del costo rivalutato. Fine anno Fair value Anno X5 1) Svalutazione imputata a riduzione della riserva (in quanto capiente): = Riserva di rivalutazione Impianti 31/12/X /12/X /12/X /12/X /12/X /12/X Ammortamento in base al nuovo valore (50.000) sulla base della vita utile residua : / 2 = Amm.to (CE) F.do Amm.to
30 Esercizio 3. Il criterio del costo rivalutato. Fine anno Fair value 31/12/X /12/X /12/X /12/X /12/X /12/X6 0 Anno X6 1) Ammortamento finale = Valore residuo = 0 Amm.to (CE) F.do Amm.to
31 Esercizio 3. Il criterio del costo rivalutato. L esposizione in bilancio di tale immobilizzazione nei 6 esercizi ha comportato i seguenti ammontari: Stato Patrimoniale Valore lordo Ammortamento(*) Valore Netto Fair value Riserva di Rivalutazione 31/12/X /12/X /12/X /12/X /12/X (6.000) 31/12/X * l ammortamento annuo è stato calcolato sul valore rivalutato in base alla vita residua 31
32 IAS 17 - Leasing finanziario e leasing operativo DEFINIZIONE Il leasing è un contratto per mezzo del quale il locatore trasferisce al locatario, in cambio di un pagamento o di una serie di pagamenti, il diritto all utilizzo di un bene per un periodo di tempo stabilito. Possono costituire oggetto di leasing: - beni immobili (capannoni, uffici, negozi, ecc.); - beni mobili materiali (impianti, macchinari, automezzi, ecc.); - beni immateriali (software, marchi, ecc.). Leasing finanziario: trasferisce sostanzialmente tutti i rischi e i benefici derivanti dalla proprietà del bene. Il diritto di proprietà può essere trasferito o meno al termine del contratto. Leasing operativo: è un leasing differente dal leasing finanziario, in quanto non trasferisce al locatario tutti i rischi e i benefici connessi alla proprietà del bene. 32
33 IAS 17 - Leasing finanziario e leasing operativo Leasing finanziario Il leasing trasferisce la proprietà del bene al locatario al termine del contratto di leasing. Il locatario ha l opzione di acquisto del bene ad un prezzo che ci si attende sia sufficientemente inferiore al fair value (valore equo) alla data alla quale si può esercitare l opzione cosi che, all inizio del leasing, è ragionevolmente certo che essa sarà esercitata. La durata del leasing copre la maggior parte della vita economica del bene, anche se la proprietà non è trasferita. All inizio del leasing il valore attuale dei pagamenti minimi dovuti per il leasing equivale almeno al fair value (equo) del bene locato. I beni locati sono di natura così particolare che solo il locatario può utilizzarli senza importanti modifiche. Leasing operativo Nel contratto non vi sono clausole che prevedono il riscatto del bene alla scadenza. Il locatario ha l opzione di acquisto del bene alla scadenza ad un prezzo pari al fair value determinato alla data di scadenza stessa. La durata del leasing è sostanzialmente inferiore alla vita utile del bene locato. Il contratto può contenere clausole che consentono il rinnovo dello stesso a scadenza. I beni oggetto di locazione non hanno una natura specialistica per il locatario. 33
34 IAS 17 - Leasing finanziario e leasing operativo Ulteriori indicatori di situazioni che, individualmente o congiuntamente, potrebbero condurre a classificare un leasing come finanziario, sono i seguenti: il locatario può risolvere il leasing in qualsiasi momento e, in tal caso, le perdite del locatore relative alla risoluzione sono sostenute dal locatario; gli utili o le perdite derivanti da variazioni del fair value (valore equo) del valore residuo ricadono sul locatario (per esempio sotto forma di restituzione di canoni equivalenti alla maggior parte dei ricavi di vendita al termine del leasing); il locatario ha la possibilità di continuare il leasing per un ulteriore periodo ad un canone sostanzialmente inferiore a quello di mercato. 34
35 IAS 17 - Leasing finanziario e leasing operativo Locatario Rileva a conto economico i canoni di leasing alla voce B8) costi per godimento di beni di terzi senza distinguere la quota relativa agli interessi. In bilancio rileva, tra gli impegni dei conti d ordine, l importo dei canoni a scadere, compreso il prezzo di riscatto, previsti dal contratto (OIC 22). In caso di riscatto iscrive tra le attività dello stato patrimoniale il bene (in quanto in tale momento si realizza giuridicamente il passaggio di proprietà) ad un valore pari al prezzo di riscatto. Il cespite rilevato in bilancio verrà poi ammortizzato in base alla residua vita utile. Locatore Mantiene iscritto tra le attività patrimoniali il cespite. Rileva i canoni percepiti tra i ricavi di conto economico alla voce A1) ricavi dalle vendite e dalle prestazioni di servizi. Imputa a conto economico le quote d ammortamento annuali del cespite alla voce B10). Al momento del ricatto elimina dalle attività il bene rilevando l eventuale plusvalenza o minusvalenza. 35
36 Esercizio 4. Leasing finanziario All inizio dell esercizio n si stipula un contratto di leasing finanziario che con durata di 4 anni e che prevede: - il pagamento di 3 rate annuali anticipate di euro ; - un prezzo di riscatto al quarto anno di euro Il tasso di interesse effettivo annuo è dell 8%. Il fair value dell impianto oggetto del leasing all inizio dell anno n è di euro La vita utile dell impianto è prevista di anni 7. Per semplicità non si prevedono costi accessori. Data l esiguità del prezzo di riscatto rispetto al valore del bene nel momento in cui l opzione può essere esercitata, si ritiene ragionevolmente certo che il riscatto avverrà. 36
37 Esercizio 4. Leasing finanziario Leasing finanziario nel bilancio dell utilizzatore Al momento della stipula del contratto l utilizzatore deve individuare il valore da attribuire al cespite e al relativo debito da iscrivere il bilancio. Tale valore viene individuato confrontando il fair value del bene con il valore attuale dei pagamenti minimi dovuti (nr. 4 canoni di euro e prezzo di riscatto euro 2.000). Il tasso di interesse implicito del leasing da utilizzare per l attualizzazione dei pagamenti minimi dovuti si determina come tasso i che soddisfa la seguente uguaglianza: Valore attuale dei canoni e del riscatto = Fair Value del bene 37
38 Esercizio 4. Leasing finanziario Leasing finanziario nel bilancio dell utilizzatore Fair value = *(1+8%) *(1+8%) *(1+8%) *(1+8%) = *(1+8%) *(1+8%) *(1+8%) *(1+8%) -4 Esercizio Pagamenti Valore attuale n , ,00 n , ,89 n , ,08 n , ,48 n , ,06 Totale , , , ,00 = 6.873,00 INTERESSI PASSIVI IMPLICITI DA ATTRIBUIRE PER COMPETENZA AI DIVERSI ESERCIZI 38
39 Esercizio 4. Leasing finanziario Leasing finanziario nel bilancio dell utilizzatore Nel corso del tempo il debito verso la società di leasing si modifica come indicato nella seguente tabella: Esercizio Debito a inizio anno (a) Canone annuo pagato (b) Ammontare finanziato (a-b) Interessi maturati (ab)*8% Debito a fine esercizio n , , , , ,10 n , , , , ,07 n , , , , ,40 n , , ,40 148, ,00 n , ,00 0,00 0,00 0,00 Totale , ,65-39
40 Esercizio 4. Leasing finanziario Leasing finanziario nel bilancio dell utilizzatore Scritture contabili a) Stipula del contratto di leasing: l utilizzatore iscrive il bene tra le attività dello stato patrimoniale al fair value e rileva in contropartita il debito vs la società di leasing per lo stesso importo. Impianti Debito vs. società di leasing , ,00 b) Pagamento dei canoni: l utilizzatore riduce il debito verso la società di leasing per la parte di canone pagato attribuibile alla quota capitale e a conto economico imputa gli interessi passivi di competenza dell esercizio. Diversi Debito vs società di leasing Interessi passivi (CE) Banca , , ,00 40
41 Esercizio 4. Leasing finanziario Leasing finanziario nel bilancio dell utilizzatore Scritture contabili c) Rilevazione dell ammortamento annuale: l iscrizione del bene tra le attività dello stato patrimoniale comporta la rilevazione da parte dell utilizzatore dell ammortamento annuale. Poichè si ritiene ragionevolmente certo il riscatto del bene dopo i primi 3 esercizi, si assume come periodo di ammortamento quello relativo alla vita utile del bene, pari a 7anni. Ammortamento (CE) Fondo ammortamento 7.875, ,29 41
42 Esercizio 4. Leasing finanziario Leasing finanziario e leasing operativo a confronto Qualora il leasing fosse rientrato nell ambito di applicazione del metodo patrimoniale (l unico metodo previsto dalla normativa italiana) cosa sarebbe cambiato nel bilancio dell utilizzatore? a) Stipula del contratto di leasing: al momento della stipula del contratto di leasing il locatore non effettua alcuna scrittura contabile, poiché il bene concesso in locazione rimane iscritto tra le attività del locatore. b) Pagamento dei canoni: al pagamento dei canoni il locatario imputa a conto economico il canone per l intero importo. Canoni di leasing (CE) Banca , ,00 c) Pagamento del prezzo di riscatto: è al pagamento del prezzo di riscatto che il locatario rileva tra le proprie attività il bene oggetto di locazione finanziaria per un valore pari al prezzo di riscatto, che verrà poi ammortizzato lungo la vita utile residua del bene (nr. 2 esercizi) Impianti Banca 2.000, ,00 42
43 Esercizio 4. Leasing finanziario Leasing finanziario e leasing operativo a confronto Nella nota integrativa dei primi 4 esercizi dovranno tuttavia essere fornite le informazioni richieste dal codice civile. Per l esercizio (n) le informazioni da fornire sono: il valore attuale delle rate di canone non scadute (che corrisponde in ciascun esercizio al debito finale che risulterebbe dal metodo finanziario) è pari a ; l onere finanziario effettivo attribuibile al contratto è di di cui riferibile all esercizio; l ammontare al quale i beni oggetto di locazione sarebbero stati iscritti alla data di chiusura dell esercizio qualora fossero stati considerati immobilizzazioni è di ; l ammortamento inerente all esercizio sarebbe stato di
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