Profili e bisogni di salute in Italia, sfide e tendenze: dalle azioni attivate alle priorità per prevenzione e promozione della salute

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Rosangela Gentile
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1 Profili e bisogni di salute in Italia, sfide e tendenze: dalle azioni attivate alle priorità per prevenzione e promozione della salute Stefania Salmaso Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute Istituto Superiore di Sanità Un quadro di riferimento per l azione Società Sistema Sanitario Continuum delle malattie croniche Determinanti: - disponibilità cibi ipercalorici - ambiente costruito - pubblicità -.. Fattori di rischio Condizioni Malattie -Sovrappeso - - Ictus -Sedentarietà - -Infarto - - -Alimentazione

2 Fattori modificabili Alimentazione (frutta e verdura) Attività fisica di tabacco Sovrappeso - obesità Livello colesterolemia Livello pressione arteriosa Screening oncologici (cervice, colon-retto, seno) Frequenza di malattia e decessi attribuibili a

3 Mortalità associabile ad ogni fattore di rischio Misura della mortalità attribuibile per ognuno dei fattori considerati Numero di decessi attribuibili all esposizione al fattore di rischio nella popolazione generale adulta (> anni) No Rectosigmoidoscopia/No Test del Sangue Occulto delle Feci Frequenza di malattia e decessi attribuibili a Proporzione della popolazione esposta a ogni fattore di rischio

4 Proporzione della popolazione (- anni) esposta a fattori di rischio modificabili No Rectosigmoidoscopia/No Test del Sangue Occulto,,,,,,,,, Frequenza di malattia e decessi attribuibili a Proporzione della popolazione esposta a ogni fattore di rischio Distribuzione disomogenea nella popolazione (disuguaglianze di salute)

5 Disuguaglianze nella distribuzione del fattore secondo il livello d istruzione La disomogeneità dei fattori di rischio in differenti strati della popolazione è un indicatore di rilevanza. In tabella vengo riportati i valori relativi al rapporto tra la prevalenza di ogni singolo fattore tra coloro senza un titolo di studio superiore e i diplomati o laureati. No Rectosigmoidoscopia/No Test del Sangue Occulto delle Feci,,, Il fattore che presenta il divario maggiore per livello di istruzione è il diabete, in cui si registra la massima differenza di prevalenza Differenze tra Regioni della proporzione di fumatori riferiti PA Trento Veneto Calabria Sardegna Liguria Sicilia PA Bolzano Valle d'aosta Marche Basilicata Friuli Venezia Giulia Piemonte Molise Toscana Lombardia Puglia Emilia-Romagna Lazio Campania Umbria Abruzzo Pool di asl,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,, %

6 Priorità relative se si considerano frequenza di esposizione, severità della patologia, disuguaglianza sociale TOT No screening Colesterolo No screening Pressione arteriosa No Rectosigmoidoscopia/No Test del Sangue Occulto delle Feci Frequenza di malattia e decessi attribuibili a Proporzione della popolazione esposta a ogni fattore di rischio Distribuzione disomogenea nella popolazione (disuguaglianze di salute) Disponibilità di interventi di dimostrata efficacia e costo sostenibile

7 No Rectosigmoidoscopia/No Test del Presenza di evidenza di efficacia di interventi di prevenibilità/modificabilità di ogni singolo fattore di rischio.,,,, Costo di interventi per prevenire/modificare ogni singolo fattore di rischio, No Rectosigmoidoscopia/No Test del Frequenza di malattia e decessi attribuibili a Proporzione della popolazione esposta a ogni fattore di rischio Distribuzione disomogenea nella popolazione (disuguaglianze di salute) Disponibilità di interventi di dimostrata efficacia e costo sostenibile Il trend di frequenza attuale per fattore

8 Trend prevalenza di fumatori % % % Uomini % % % % % % Donne % = % apr- giu- ago- ott- dic- feb- apr- giu- ago- ott- dic- feb- apr- giu- ago- ott- dic- feb- apr- giu- ago- ott- dic- Analisi delle serie storiche a cura di Marco Braggion Università Ca Foscari Venezia Trend -sedentarietà Nel quadriennio -, considerando solo le Asl che hanno partecipato alla sorveglianza per l intero periodo, si osserva come la prevalenza di sedentari sia in significativo aumento fino al : nel era del,% (IC %:,-,%) nel era del,% (IC %: -,%) nel era del,% (IC %:,-,%) nel è del,% (IC %:,-,%)

9 Graduatoria di priorità relative in base ai criteri considerati Graduatoria dei fattori di rischio rispetto alla valutazione combinata in ogni regione Lombardia Trentino Veneto Friuli Liguria Emilia R Toscana Umbria Marche Lazio Abruzzo Molise Campania Puglia Basilicata Calabria No Test del Sangue Occulto delle Feci No Rectosigmoidoscopia Sicilia Val DAosta Sardegna Italia Piemonte Rank No screening Pressione arteriosa No screening Colesterolo Eterogeneitàtra le regioni nella graduatoria del FPS dei fattori di rischio Metodo da: Simoes EJ, Mariotti S, Rossi A, Heim A, Lobello F, Mokdad AH, Scafato E. Int J Public Health, Conclusione La ricerca di base e la ricerca epidemiologica ci hanno fornito sufficienti elementi per l azione Prevenire oggi implica monitorare, intervenire, valutare, comunicare, promuovere utilizzando in modo integrato tutte le conoscenze disponibili

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1 - TOT Gennaio-Febbraio 2018 EXTR 536 3729 4265 28756 60882 89638 14522 20990 35512 15147 20853 36000 1401982 2554245 3956227 Lazio 912 23.184 41.077 8.978 22.483 32.162 63.560 Umbria 910 6.099 15.401