Gli ordini architettonici IL TEMPIO GRECO

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1 Gli ordini architettonici IL TEMPIO GRECO

2 PERIODIZZAZIONE Periodo della Formazione. Il Medioevo Ellenico, che corrisponde al periodo successivo al crollo della Civiltà Micenea va dalla discesa dei Dori, nel XII secolo a. C. all'inizio del IX secolo. Rappresenta un momento di grave regressione economica e culturale. Però in questo momento compaiono i primi manufatti artistici in cui si delineano i tratti originari dell'arte greca e per questo viene indicato come Periodo di Formazione. Comprende diverse fasi stilistiche: l'età Geometrica e il Periodo Orientalizzante. L'Età geometrica (XI-VII sec. a.c.) è il primo tratto del periodo di formazione della Civiltà Greca. Tra il 1100 circa e il 750 a. C. si assiste ad una ripresa con numerosi manufatti soprattutto ceramici provenienti da diversi centri. Da Atene provengono i prodotti più raffinati. In questa fase si delineano lo Stile Protogeometrico e lo stile Geometrico. il Periodo Orientalizzante, tra il 750 e il 610 a.c. è l'ultimo tratto del Periodo di Formazione, è caratterizzato dall'assimilazione e interpretazione di influssi esterni, soprattutto orientali. Nella seconda parte di questa fase si innesta il Periodo Dedalico o Alto Arcaismo ( a. C.) e si realizzano le prime sculture a grandezza naturale.

3 PERIODIZZAZIONE il Periodo Arcaico dal 610 al 480 a. C. corrisponde ad un momento di grande sviluppo delle città greche, dopo le vittorie delle guerre persiane. Si assiste ad una importante crescita delle città con ripercussioni sul piano urbanistico, architettonico e della produzione artistica. Si definiscono le forme del tempio greco, si realizzano le sculture monumentali e in funzione architettonica. Tra gli artisti spiccano i nomi degli scultori Polymedes, Aristokles, Antenore, del ceramista Ergotimos, dei pittori Kleitìas, Exechìas, Euphronios, Sosias. Il Periodo Severo dal 480 al 450 a. C. rappresenta un momento di transizione tra il Periodo arcaico e l'età classica. Si registra un generale orientamento naturalistico e si perdono alcune convenzioni e rigidità arcaiche. In questa fase vengono realizzate numerose statue in bronzo con la tecnica a cera persa. Si affermano artisti come Mirone, Calamide,Krititios, il Maestro di Olimpia, Sotades.

4 PERIODIZZAZIONE Il Periodo Classico dal 450 al 323 a. C. va dal periodo di Pericle, definito dallo storico dell'arte Winckelmann l'età perfetta, all'epoca di Alessandro Magno. Gli artisti più noti del periodo classico sono Policleto, Fidia, Filocle, Peonio di Mende, Prassitele, Skopas, Lisippo. Il Periodo Ellenistico dal 323 al 31 a. C. accompagna il declino della Grecia dalla morte di Alessandro magno alla conquista dei romani. L'arte in questo momento assume accenti spettacolari e si sviluppa uno stile fortemente realistico e ricco di decorazione. Tra gli artisti finora conosciuti che hanno lavorato in questo periodo si possono ricordare gli scultori Firomaco,Pitocrito, Doidalsas, Agesandros, il mosaicista Soso, l'architetto Andronico di Cirro.

5 IL TEMPIO GRECO

6 TIPOLOGIE DEL TEMPIO GRECO In antis Doppiamente In antis Prostilo Anfiprostilo Monoptero A Tholos Periptero Pseudoperiptero Diptero Pseudiptero Ipetro

7 Gli ordini achitettonici

8 L ORDINE DORICO L ordine dorico è il più antico e maestoso dei tre. Esso viene impiegato esclusivamente per la costruzione dei Templi e i primi esempi documentati del suo utilizzo risalgono all inizio dell epoca arcaica (VII sec. a.c.). Le sue principali zone di diffusione sono inizialmente il Peloponneso, la Magna Grecia e la Sicilia, dove più forte era la presenza di colonie greche.

9 IL CONFLITTO ANGOLARE Consiste nell impossibilità di rispettare le due regole fondamentali dell ordine dorico: 1. La necessità che ciascun triglifo sia in asse con la colonna sottostante; 2. La necessità di avere due triglifi concomitanti su ciascuno spigolo.

10 CONFLITTO ANGOLARE: SOLUZIONI Il conflitto è irrisolvibile; tuttavia si possono mettere in atto degli accorgimenti per ridurne la percezione. La soluzione più convincente è stata quella di avvicinare proporzionalmente fra di loro le ultime tre colonne, lasciando così invariata la dimensione delle metope terminali. Anche se, in questo caso, l ultimo triglifo non risulta comunque in asse con la colonna d angolo.

11 CONFLITTO ANGOLARE: SOLUZIONI Vitruvio, al riguardo, suggerisce una soluzione drastica. Egli, infatti, risolve il conflitto angolare abolendo la regola che imponeva la necessità di avere due triglifi concomitanti su ciascuno spigolo del tempio. In questo modo, allora, lo spigolo è risolto con una porzione di metopa e ogni triglifo rimane perfettamente in asse con la colonna sottostante. Di conseguenza gli intercolumni e le altre metope del fregio non subiscono dilatazioni e l aspetto complessivo che ne risulta è di grande equilibrio e compostezza.

12 L ORDINE IONICO La sua origine è orientale. Gli Ioni, infatti, migrati in Asia Minore al tempo delle prime invasioni doriche, vi avevano fondato grandi ed importanti colonie (come Miléto, Èfeso, Colofóne e Smirne) e i continui contatti commerciali e culturali con le vicine popolazioni dell Oriente asiatico e della Mesopotamia avevano maturato in loro una sensibilità e un gusto diversi da quelli dorici.

13 L ORDINE CORINZIO Mentre gli ordini dorico e ionico possono essere considerati sostanzialmente contemporanei in quanto a sviluppo e a diffusione, l ordine corinzio risale ad almeno un secolo dopo (V sec. a.c. circa) e raggiunge la sua massima diffusione solo in età ellenistica (cioè a partire dagli ultimi decenni del IV sec. a.c.). L aggettivo corinzio (dalla città di Corìnto, una delle più potenti e importanti poleis del Peloponneso) indica la località nella quale questo nuovo ordine nasce e inizia a svilupparsi.

14 L ORDINE CORINZIO

15 L ORDINE CORINZIO