Proposta di individuazione di area dismessa o degradata da riqualificare
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- Alessio Lentini
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1 Proposta di individuazione di area dismessa o degradata da riqualificare ai sensi dell art.2, comma 6 del reg.n.1 del SCHEDA DESCRITTIVA area Ex-Esav L area è individuata al catasto terreni del Comune di San Donà di Piave al foglio n.34 mappali n. 927, 395, 440 e 488 ed al foglio 24, mappali n.356, 317, 314, 604, 610, 612, 614, 616, 618. L area di complessivi 9,5 ettari è classificata dal PRG come ZONA D3 (classe 5 capannone). Il PT e il piano primo sono destinati a complessi commerciali, terziario diffuso, strutture ricettive alberghiere ed extralberghiere, complessi direzionali ed attrezzature di interesse comune. La superficie coperta massima ammessa è pari al 40%. Estratto di mappa catastale, foglio 24-34
2 Estratto del PI vigente L area è classificata dal PAT come area di urbanizzazione consolidata descritta nelle NTA all art.13 dove nel comma 6: All interno delle aree di urbanizzazione consolidata il PAT individua l ambito del «Magnete Commerciale di Tecnopolis» quale ambito di localizzazione delle grandi strutture di vendita (S), come disciplinate ai successivi commi 36 e 37 per garantire al territorio un centro primario nella competizione tra i nodi della rete commerciale regionale. In tale ambito il PI delimita le aree destinate alle attività artigianali ed al terziario diffuso e le aree in cui non è ammesso l insediamento di attività produttive. Tale ambito dovrà essere caratterizzato con idonei servizi ed infrastrutture, evitando la commistione di funzioni e flussi nella medesima area. Deve essere inoltre posta attenzione alle modalità di accesso ciclopedonale alle strutture, in ordine ai temi della sicurezza, gradevolezza e semplicità di orientamento. La superficie coperta esistente è pari al 23% (circa 21,6 ettari). L area è occupata in parte dal centro SME di San Donà, dove attualmente si svolge l attività commerciale della ditta SME, mentre per l altra parte, area ex-esav, da edifici disorganici, ora dismessi, costruiti in epoche diverse, con materiali e strutture edilizie eterogenee, inadeguate sotto
3 il profilo statico-strutturale, energetico e, soprattutto, ambientale vista la presenza delle coperture in eternit in grave stato di conservazione. L area è servita da via dei Laghi verso la bretella della variante alla S.S.14 e da via Como. La riqualificazione del sito è rivolta principalmente verso l area ex-esav e comporta innanzi tutto la bonifica del terreno, vista la presenza del depuratore legato all attività di macello per diversi anni insediata nelle strutture, successivamente la demolizione dei volumi esistenti per permettere la nuova edificazione. Estratto dalla Tav. 4.1 del PAT Carta della Trasformabilità 1. Obiettivi generali L obiettivo dell intervento proposto è quindi quello di riqualificare urbanisticamente l area, trasformare strutture dismesse, non più compatibili con la destinazione di zona, attuando quegli interventi di bonifica e miglioramento ambientale. Tale obiettivo si propone quindi la riqualificazione dell ambito con la creazione di una polarità commerciale di scala urbana e territoriale a completamento della zona Tecnopolis, integrata con attività direzionali, affacciata sulla via Triestina, entro il perimetro del centro abitato di San Donà, in grado di reggere il confronto competitivo tra territori. Miglioramento del flusso veicolare all interno della più ampia area commerciale. Notevole miglioramento, grazie alla creazione di una nuova intersezione in uscita dalla zona commerciale su via Triestina, delle possibilità di deflusso anche verso le direzioni di Ceggia e Noventa-autostrade. L iniziativa si propone di fatto:
4 a) di demolire e bonificare l immobile e l area dell ex macello già di proprietà della Regione del Veneto (attraverso l ex ESAV), acquisito della ditta SME di San Donà di Piave (in riferimento al punto a)-c) del comma 3 dell art.2 del Regolamento del ); b) di riqualificare urbanisticamente l area realizzando una nuova bretellina di distribuzione interna e un nuovo accesso/regresso, creando una seconda uscita dall ambito di Tecnopolis, verso nord (in riferimento al punto b) del comma 3 dell art.2 del Regolamento del ); 2. Indirizzi per le azioni di riqualificazione È previsto il rinnovamento del patrimonio edilizio esistente, l ammodernamento delle urbanizzazioni primarie esistenti, con particolare attenzione al sistema degli accessi dalla via Triestina. In particolare: con la prevista realizzazione della strada di scorrimento perimetrale verrà migliorata l accessibilità all intero comparto, riqualificando urbanisticamente l intero ambito di Tecnopolis. Originariamente, prima della realizzazione della bretella di circonvallazione dell abitato a nord di San Donà di Piave, l accesso all area avveniva direttamente alla statale 14 da cui si staccava la viabilità di distribuzione all area di Tecnopolis. Dalla strada di distribuzione si accedeva al primo comparto che riguardava l area d intervento di proprietà di SME spa. La successiva realizzazione della rotatoria sulla statale 14 aveva mantenuto nella stessa posizione, pur leggermente modificando, l accesso all area commerciale. La realizzazione della bretella a nord di San Donà (variante alla Strada Statale 14) ha di fatto modificando in modo radicale l ingresso all area commerciale ponendo il comparto su un Cul de sac, rendendolo marginale e mal servito rispetto l intero ambito di Tecnopolis. Il deflusso delle auto dei visitatori dei grandi centri viene quindi migliorato grazie alla prevista bretella di scarico che proprio in corrispondenza dell area in oggetto prevede la realizzazione dell innesto con la via Triestina, garantendo una nuova uscita che permette l afflusso diretto verso le direzioni di Ceggia e Noventa, prima raggiungibili solo attraversando l area artigianale adiacente ai centri commerciali. E prevista inoltre la bonifica dell area e delle strutture degli edifici ex-esav (coperture quasi completamente in eternit per superfici di più di 6500mq). 3. Destinazioni d uso incompatibili Non si considera compatibile la destinazione d uso residenziale poiché l area è inserita all interno della zona commerciale-direzionale definita Tecnopolis ed è circondata da edifici con tale destinazione. Sono quindi compatibili le destinazioni d uso di tipo direzionale, commerciale e a servizio pubblico. L eventuale localizzazione di attività produttive, per quanto compatibile, dovrà avere accessi separati dalla viabilità di servizio delle attività commerciali.
5 4. Misure di tutela La localizzazione dell area entro il sistema commerciale Tecnopolis, entro il perimetro del centro abitato, lontana dal aree a verde strutturate e delimitata da infrastrutture a carattere extracomunale, non richiede l adozione di specifiche misure di tutela. Estratto della Tav. 2.1 del PAT: Carta delle Invarianti 5. Documentazione fotografica Vista complessiva dell area
6 Particolare delle coperture Particolare degli impianti di trattamento dei rifiuti
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