POLO 2 IMPIANTO IDROELETTRICO FARIGLIANO NEI COMUNI DI CLAVESANA (CN), FARIGLIANO (CN) E PIOZZO (CN)
|
|
- Daniela Franchini
- 5 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 POLO 2 IMPIANTO IDROELETTRICO FARIGLIANO NEI COMUNI DI CLAVESANA (CN), FARIGLIANO (CN) E PIOZZO (CN) DICHIARAZIONE AMBIENTALE TRIENNIO INFORMAZIONI AGGIORNATE AL PRIMO SEMESTRE 2013
2 INDICE CONSIGLI PER LA LETTURA... 3 LA SCHEDA TECNICA DELL IMPIANTO FARIGLIANO... 4 BILANCIO DI MASSA ED ENERGETICO DELL IMPIANTO FARIGLIANO... 5 ASPETTI AMBIENTALI... 6 INDICATORI CHIAVE... 6 OBBLIGHI NORMATIVI E LIMITI PREVISTI DALLE AUTORIZZAZIONI... 6 UTILIZZO RISORSE: ACQUA, COMBUSTIBILI, ENERGIA ELETTRICA, MATERIE PRIME, MATERIALI AUSILIARI, IMBALLAGGIO E IMMAGAZZINAMENTO... 7 COMBUSTIBILI... 8 ENERGIA ELETTRICA... 8 MATERIALI AUSILIARI, IMBALLAGGIO E IMMAGAZZINAMENTO EMISSIONI IN ATMOSFERA SCARICHI IDRICI RIFIUTI RUMORE VERSO L AMBIENTE CIRCOSTANTE CAMPI ELETTROMAGNETICI A 50 HZ CAMPI ELETTROMAGNETICI AD ALTA FREQUENZA (100 KHZ - 3GHZ) CONTAMINAZIONE DELLE ACQUE E DEL TERRENO GAS LESIVI PER LA FASCIA DI OZONO E GAS SERRA INSERIMENTO AMBIENTALE DELLE OPERE E IMPATTO VISIVO MODIFICHE SULLE DIREZIONI E PORTATE DEI CORSI D ACQUA ED EFFETTI SULLA BIODIVERSITÀ INTERFERENZE SULL ECOSISTEMA DOVUTE AL DEFLUSSO RILASCIATO ED EFFETTI SULLA BIODIVERSITÀ RAPPORTI CON IL TERRITORIO (URBANIZZAZIONE, EFFETTI SOCIO-ECONOMICI SULLA POPOLAZIONE LOCALE, INTERFERENZE CON LA FRUIZIONE DEL TERRITORIO A SCOPO RICREATIVO, EFFETTI SULLA VIABILITÀ) RISCHI DI INCIDENTI E SITUAZIONI DI EMERGENZA (FRANE, SMOTTAMENTI, TERREMOTI, INCENDIO, ALLUVIONI, GESTIONE DELLE PIENE) VALUTAZIONE DELLA SIGNIFICATIVITÀ DELL IMPIANTO FARIGLIANO PROGRAMMA AMBIENTALE DELL IMPIANTO FARIGLIANO RINA DIREZIONE GENERALE Via Corsica, GENOVA CONVALIDA PER CONFORMITA AL REGOLAMENTO CE N 1221/2009 del ( Accreditamento IT - V ) N. _ 501 _ Ing. Michele Francioni Chief Executive Officer RINA Services S.p.A. Genova, _ 13/12/2013 Impianto Farigliano 2
3 Il presente aggiornamento di Dichiarazione Ambientale è stato verificato e convalidato per conformità al Regolamento CE n. 1221/2009 dal verificatore Ambientale Rina Services SpA (IT-V 0002). Nella presente Dichiarazione sono omesse alcune informazioni che non risultano variate e già riportate nella Dichiarazione Ambientale del cui si rimanda. La presente Scheda può essere distribuita singolarmente ed è disponibile presso l impianto idroelettrico, presso la sede della Direzione Gestione Idroelettrica e all interno del Sito internet Per informazioni rivolgersi a: Giorgio Vitali Rappresentante della Direzione per il Sistema di Gestione Ambiente e Sicurezza Polo 2 Foro Buonaparte, 31 1 Milano Tel Fax giorgio.vitali@edison.it Gianpietro Balestra Responsabile Area Ovest Via Alzaia Cornate d Adda (MI) Tel Fax gianpietro.balestra@edison.it Andrea Piazzani Responsabile Ambiente, Sicurezza e Qualità Gestione Idroelettrica Foro Buonaparte, 31 1 Milano Tel Fax andrea.piazzani@edison.it CONSIGLI PER LA LETTURA Le informazioni contenute all interno della presente Dichiarazione: dati operativi e indicatori di prestazione ambientali e gestionali; stato d avanzamento del Programma Ambientale; stato delle autorizzazioni e delle indagini ambientali; sono aggiornate al 30 giugno La Politica per l Ambiente e la Sicurezza dell Organizzazione Edison Gestione Idroelettrica è riportata nella Sezione Generale della Dichiarazione Ambientale dell Organizzazione. Impianto Farigliano 3
4 LA SCHEDA TECNICA DELL IMPIANTO FARIGLIANO DATI GENERALI Codice NACE di attività prevalente: D Produzione di energia elettrica Ubicazione: Loc. Navetto Piozzo Anno di inizio costruzione: 1941 Anno di entrata in esercizio: 1942 Anno di ristrutturazione: 1995 Anno di scadenza della concessione: 2015 Acque utilizzate: Tanaro Bacino imbrifero: km² Tipo di impianto: ad acqua fluente Producibilità media: 27 GWh Portata massima di concessione: 30 m³/s Salto statico: 22,7 m Rilascio deflusso minimo vitale (DMV): 2,4 m 3 /s Rilascio effettivo DMV : m 3 CARATTERISTICHE IDRAULICHE Opera di sbarramento: Tipologia dell opera di adduzione: Tipologia della condotta forzata: Tipologia del canale di restituzione: traversa suddivisa in 4 luci mediante pile in cemento armato sul fiume Tanaro canale in calcestruzzo a pelo libero, interrato, della lunghezza di 465 m e galleria in pressione rivestita in calcestruzzo della lunghezza di m due condotte in calcestruzzo della lunghezza di 20 m e del diametro variabile tra 2,5 m e 1,7 m breve galleria che restituisce le acque al fiume Tanaro CARATTERISTICHE TECNICHE Turbina: 2 unità Kaplan ad asse verticale Potenza massima unitaria: 2,92 MW (due unità per un totale di 5,84 MW) Potenza alternatore: 3,8 MVA (due unità per un totale di 7,6 MVA) Raffreddamento alternatore: aria Raffreddamento trasformatore: aria PERSONALE E CONTROLLO OPERATIVO Personale operativo: 2 unità (1 Responsabile, 1 Manutentore) Presidio dell impianto: Controllo operativo e trasmissione dati: l impianto è presidiato la conduzione dell impianto avviene tramite la Centrale di Venina Impianto Farigliano 4
5 BILANCIO DI MASSA ED ENERGETICO DELL IMPIANTO FARIGLIANO Energia elettrica lorda prodotta Impianto Farigliano MWh Energia elettrica consumata Impianto Farigliano MWh Gasolio Indicatore chiave legato alle possibili emissioni in atmosfera Impianto Farigliano t 0,5 0,5 1,1 0,5 Acqua prelevata da acquedotto Indicatore chiave legato al consumo di acqua Impianto Farigliano 10 3 m 3 0,07 0,08 0,05 0,03 Acqua prelevata dal corpo idrico e turbinata Impianto Farigliano 10 3 m Acqua prelevata da Pozzi per raffreddamento Indicatore chiave legato al consumo di acqua Impianto Farigliano 10 3 m 3 23,50 14,05 6,06 4,50 Materiali Ausiliari Impianto Farigliano kg Scarichi idrici Impianto Farigliano 10 3 m 3 0,07 0,08 0,05 0,03 Deflusso Minimo Vitale (DMV) Indicatore chiave DMV ed effetti su Biodiversità Impianto Farigliano 10 3 m Rifiuti Rifiuti pericolosi Impianto Farigliano kg Rifiuti non pericolosi Impianto Farigliano kg Rifiuti inviati a recupero Impianto Farigliano kg Rifiuti inviati a Trattamento Impianto Farigliano kg Rifiuti inviati a smaltimento Impianto Farigliano kg Rifiuti provenienti da manutenzioni straordinarie Impianto Farigliano t 5,64 0,98 1,06 0,00 Totale Rifiuti prodotti (Pericolosi + non pericolosi) Impianto Farigliano t 9,33 6,25 9,87 8,61 % Energia elettrica consumata riferita all'energia elettrica lorda prodotta Impianto Farigliano % 0,801 0,878 0,900 0,749 Acqua turbinata riferita all'energia elettrica lorda prodotta Indicatore chiave di efficienza energetica Impianto Farigliano 10 3 m 3 /MWh 21,60 21,60 21,60 21,59 Materiali Ausiliari consumati riferiti all'energia elettrica lorda prodotta Indicatore chiave di efficienza dei materiali Impianto Farigliano kg/mwh 0,007 0,017 0,029 0,013 Rifiuti pericolosi prodotti riferiti all'energia elettrica lorda prodotta Indicatore chiave rifiuti Impianto Farigliano kg/mwh 0,011 0,020 0,021 0,000 Rifiuti prodotti riferiti all'energia elettrica lorda prodotta Indicatore chiave rifiuti Impianto Farigliano kg/mwh 0,331 0,264 0,453 0,534 Indice di disponibilità Impianto Farigliano % 92,63 99,95 88,29 99,17 [Indice di disponibilità = (1- (MWh convenzionali persi progressivi / MWh convenzionali producibili progressivi)) *100)] Impianto Farigliano 5
6 ASPETTI AMBIENTALI La descrizione degli aspetti ambientali connessi ad un impianto idroelettrico tipo e la valutazione della loro significatività è stata riportata nella Sezione Generale della Dichiarazione Ambientale dell Organizzazione Edison Gestione Idroelettrica. Nel seguito sono riportate le principali informazioni relative all impianto per ogni aspetto ambientale, suddivisi in Aspetti Ambientali Diretti, ovvero aspetti sotto il controllo gestionale dell Organizzazione e Aspetti Ambientali Indiretti, ovvero aspetti sui quali l Organizzazione può avere influenza. La società tiene costantemente sotto controllo l evoluzione dei parametri operativi e degli indicatori di prestazione ambientale, che sono riportati nella presente Dichiarazione Ambientale. I dati relativi al 2013, essendo dati semestrali consuntivati al 30 giugno, non sono rappresentativi dell intero anno in corso, pertanto non vengono inseriti nei grafici alle pagine seguenti e non sono commentati nella presente Dichiarazione Ambientale. INDICATORI CHIAVE Come prescritto dall Allegato IV Comunicazione Ambientale del nuovo Regolamento EMAS III 1221/2009, nel Bilancio di Massa ed Energetico riportato nel presente documento sono stati inseriti gli Indicatori Chiave. Gli Indicatori Chiave considerati sono: efficienza energetica; efficienza dei materiali; acqua; rifiuti; biodiversità; emissioni. Gli Indicatori sono stati calcolati come rapporto tra il dato che indica il consumo/impatto totale annuo e la produzione totale annua dell Organizzazione, espressa come MWh di energia elettrica lorda prodotta. Rispetto agli Indicatori Chiave proposti dal Regolamento EMAS III, in questa Dichiarazione Ambientale Aggiornata non vengono presentati i dati relativi alle emissioni di NOx, CH 4, N 2 O, PFC, SO 2 e PM in quanto le attività condotte in Centrale non generano emissioni di tali gas OBBLIGHI NORMATIVI E LIMITI PREVISTI DALLE AUTORIZZAZIONI Per identificare e accedere alle prescrizioni legali o volontariamente sottoscritte, riguardanti i suoi prodotti e le sue attività, gli aspetti ambientali e della sicurezza, e per valutare il rispetto delle prescrizioni legali applicabili, gli impianti seguono le procedure Edison applicabili. E compito della funzione centrale Edison PEOR/Pasq comunicare le novità e le modifiche normative di interesse per ogni Impianto alla Gestione Idroelettrica, la quale a sua volta procede a diffondere le informazioni agli Impianti interessati, che vengono coinvolti nella definizione di eventuali azioni necessarie a garantire la conformità ai nuovi requisiti normativi. Gli aggiornamenti vengono registrati all interno di una checklist normativa che riporta, per ciascun Impianto, la normativa ambientale applicabile di livello nazionale, regionale e locale, nonché i riferimenti ai provvedimenti autorizzativi specifici del sito. La verifica della corretta applicazione delle prescrizioni all interno dell Impianto viene effettuata almeno annualmente tramite l applicazione della checklist normativa. Impianto Farigliano 6
7 UTILIZZO RISORSE: ACQUA, COMBUSTIBILI, ENERGIA ELETTRICA, MATERIE PRIME, MATERIALI AUSILIARI, IMBALLAGGIO E IMMAGAZZINAMENTO Acqua L impianto utilizza le acque del fiume Tanaro e dei suoi affluenti Pesio, Branzola, Ellero, Corsaglia prevalentemente per la produzione di energia elettrica nonché per il raffreddamento degli organi di macchina e dei circuiti oleodinamici. Per il raffreddamento degli organi di macchina e dei circuiti oleodinamici l impianto utilizza inoltre acqua da pozzo. L acqua turbinata è misurata da appositi strumenti che ne totalizzano la quantità. La sua variabilità è legata anche alle precipitazioni. L efficienza energetica di ciascuna derivazione può essere espressa mediante il rapporto tra l acqua turbinata e l energia elettrica prodotta (10 3 m 3 /MWh). Tale indicatore viene riportato e commentato al paragrafo Energia elettrica. Nell Asta idraulica viene perseguita la migliore efficienza energetica complessiva degli impianti mediante: regolazione degli impianti attraverso serbatoi o bacini di carico che permettono di far lavorare le macchine al punto di massimo rendimento (legato alla potenza nominale delle stesse); manutenzione degli impianti al fine di raggiungere il massimo rendimento di ciascuna macchina. L impianto Farigliano si caratterizza per la semplicità di funzionamento, le acque, sono captate a monte dalle opere di presa e in seguito restituite al fiume Tanaro, dopo l utilizzo nella Centrale di Farigliano. L impianto utilizza acqua per usi civili prelevata dall acquedotto comunale di Piozzo. Nel si evidenzia una riduzione dei quantitativi di acqua turbinata rispetto al biennio precedente in linea con la diminuzione delle precipitazioni. Acqua turbinata (10 3 m 3 ) Impianto Farigliano 7
8 Autorizzazioni: Nessuna variazione nel corso del e primo semestre Combustibili Viene utilizzato gasolio per il funzionamento del gruppo elettrogeno di emergenza e presso la Centrale. Il gasolio è stoccato all interno di un serbatoio interrato da 1 mc. Nel consumo del è stato compreso l utilizzo di combustibile per autotrazione. Gasolio consumato (t) 1,1 0,5 0,5 0,0 0,3 0,5 0,8 1,0 1,3 Energia elettrica La produzione di energia elettrica nel per l impianto di Farigliano è diminuita rispetto al biennio precedente, tale dato è in linea con la diminuzione di acqua turbinata dovuta ad un calo delle precipitazioni. Produzione Energia elettrica lorda (MWh) Impianto Farigliano 8
9 L indicatore volumi di acqua turbinata riferita all energia prodotta, relativo all efficienza energetica degli impianti, è rimasto invece pressoché costante nel triennio. Acqua turbinata riferita all'energia elettrica lorda prodotta (10 3 m 3 /MWh) 21,60 21,60 21, L energia elettrica utilizzata dagli impianti idroelettrici viene autoprodotta. Il consumo di energia elettrica nel triennio ha subito una lieve diminuzione dovuta al numero di avviamenti avvenuti nell anno. Energia elettrica consumata (MWh) Impianto Farigliano 9
10 Materiali ausiliari, imballaggio e immagazzinamento I materiali ausiliari utilizzati presso gli impianti sono rappresentati principalmente da oli idraulici per circuiti oleodinamici, oli lubrificanti e oli dielettrici per i trasformatori, nonché solventi, stracci, carta, minuteria meccanica ed elettrica per le operazioni di manutenzione. L aumento di materiali ausiliari nel è stato determinato principalmente dalla sostituzione di oli su parti di impianto. Materiali ausiliari (kg) EMISSIONI IN ATMOSFERA Possibili emissioni sono dovute all utilizzo del gruppo elettrogeno di emergenza alimentati a gasolio presso la Centrale (potenza 66 kva). Il riscaldamento degli ambienti presso la Centrale è elettrico. Tale aspetto è ritenuto pertanto poco significativo. SCARICHI IDRICI Le acque impiegate per la produzione di energia elettrica non fanno parte della disciplina generale degli scarichi, ma sono classificate come restituzioni o rilasci in base al D.Lgs. 152/06. Pertanto si distinguono gli scarichi dalle restituzioni degli impianti di produzione e da i rilasci delle dighe. Gli aspetti ambientali legati a restituzioni e rilasci sono descritti nei paragrafi Modifiche sulle direzioni e portate dei corsi d acqua e Interferenze sull ecosistema dovute al deflusso rilasciato. Le acque di scarico sono così suddivise e recapitate: - acque nere da scarichi civili inviate in fosse biologiche (Imhoff) con dispersione in acque superficiali presso le opere di presa; i fanghi delle fosse biologiche sono successivamente smaltiti come rifiuto; - acque meteoriche da pluviale disperse nel terreno. Le acque meteoriche potenzialmente contaminate da sostanze pericolose, provenienti esclusivamente da aree scoperte in cui sono presenti trasformatori, vengono raccolte in idonee vasche, controllate e/o trattate prima dello scarico al fini di ridurre la possibilità di contaminazione delle matrici ambientali Impianto Farigliano 10
11 La gestione degli scarichi avviene in conformità a quanto contenuto nelle prescrizioni dei provvedimenti autorizzativi. I dati riportati nel grafico sottostante si riferiscono alle acque civili. I valori si mantengono pressoché costanti nel triennio. Il dato è desunto dal prelevato da acquedotto. Scarichi idrici (10 3 m 3 ) 0,05 0,08 0,07 0,00 0,01 0,02 0,03 0,04 0,05 0,06 0,07 0,08 0,09 RIFIUTI I rifiuti sono prodotti dalle operazioni di gestione e di manutenzione degli impianti La produzione di rifiuti può essere rilevante in caso di manutenzione straordinaria e di pulitura/sgrigliatura delle opere di presa. I dati sui rifiuti, e sono quelli relativi ai quantitativi smaltiti negli anni considerati e dichiarati nel MUD. Per il dettaglio dei rifiuti prodotti si vedano i grafici seguenti ed il riepilogo dei dati nel bilancio. L aumento dell andamento temporale dei rifiuti è stato determinato dallo smaltimento di parti di impianto fuori uso. Rifiuti andamento temporale (t) 1,06 9,87 0,98 6,25 5,64 9,33 0,00 5,00 10,00 15,00 Totale rifiuti 9,33 6,25 9,87 Rifiuti da manutenzione straordinaria 5,64 0,98 1,06 Impianto Farigliano 11
12 Rifiuti tipologia di destinazione (kg) Rifiuti a smaltimento Rifiuti a recupero Rifiuti totali prodotti riferiti all'energia elettrica lorda prodotta (kg/mwh) 0,45 0,26 0,33 0,000 0,050 0,100 0,150 0,200 0,250 0,300 0,350 0,400 0,450 0,500 Impianto Farigliano 12
13 Rifiuti pericolosi prodotti riferiti all'energia elettrica lorda prodotta (kg/kwh) 0,021 0,020 0,011 0,000 0,005 0,010 0,015 0,020 0,025 Impianto Farigliano 13
14 Rifiuti FARIGLIANO Rifiuti pericolosi CER Totale Oli minerali per circuiti idraulici, non clorurati * kg Altri solventi e miscele di solventi, alogenati * kg 240 Assorbenti, materiali filtranti (inclusi filtri dell'olio non specificati altrimenti), stracci e indumenti protettivi, contaminati da sostanze pericolose * kg Batterie al piombo * kg 200 Rifiuti non pericolosi CER Totale Imballaggi in materiali misti kg Apparecchiature fuori uso kg Rifiuti solidi prodotti dai processi di filtrazione e vaglio primari kg Rifiuti urbani non differenziati kg Fanghi delle fosse settiche kg RECUPERO SMALTIMENTO RUMORE VERSO L AMBIENTE CIRCOSTANTE Le principali fonti di emissione sono i gruppi di produzione. Il Comune di Farigliano ha adottato la zonizzazione acustica; il terreno sul quale sorge la centrale idroelettrica e le aree circostanti ricadono in classe III Aree di tipo Misto. Di seguito sono riportati i limiti di zona ai recettori: Recettori Classe Limiti di immissione Limiti di emissione A - B Classe III Periodo Diurno Periodo Notturno Periodo Diurno Periodo Notturno Nel giugno è stata realizzato un monitoraggio acustico finalizzato alla verifica di conformità con i valori limiti applicabili, diversificati per i tempi di riferimento diurno e notturno. L indagine ha interessato i recettori più vicini all area della centrale. Tale indagine ha evidenziato il rispetto dei limiti acustici ai ricettori prossimi e, pertanto, anche la conformità della rumorosità degli impianti presso i ricettori più distanti. Impianto Farigliano 14
15 CAMPI ELETTROMAGNETICI A 50 HZ Ultimo monitoraggio effettuato a maggio, nessuna variazione nel corso del primo semestre CAMPI ELETTROMAGNETICI AD ALTA FREQUENZA (100 KHZ - 3GHZ) Ultimo monitoraggio effettuato a maggio, nessuna variazione nel corso del primo semestre CONTAMINAZIONE DELLE ACQUE E DEL TERRENO Nel corso del e primo semestre 2013 non sono avvenuti eventi di contaminazione delle acque e del suolo GAS LESIVI PER LA FASCIA DI OZONO E GAS SERRA Nel corso del e nel primo semestre 2013 non sono stati fatti rabbocchi di prodotto e di conseguenza il rilascio in atmosfera di SF6 è stato nullo. INSERIMENTO AMBIENTALE DELLE OPERE E IMPATTO VISIVO Nessuna variazione nel corso del e primo semestre Impianto Farigliano 15
16 MODIFICHE SULLE DIREZIONI E PORTATE DEI CORSI D ACQUA ED EFFETTI SULLA BIODIVERSITÀ Nessuna variazione nel corso del e primo semestre INTERFERENZE SULL ECOSISTEMA DOVUTE AL DEFLUSSO RILASCIATO ED EFFETTI SULLA BIODIVERSITÀ Il DMV è stabilito dalle Autorità competenti e garantisce all ecosistema fluviale il naturale svolgimento di tutti i processi biologici e fisici. L impianto di Farigliano attualmente rilascia un DMV pari a 2,4 m 3 /s. Fino al 31/12/ non è stato rilasciato un deflusso minimo vitale (DMV). Nel corso del è stato rilasciato in alveo un DMV complessivo paria di m 3 con lo scopo di salvaguardare la biodiversità dell ecosistema fluviale interessato dagli impianti. Rilascio Deflusso Minimo Vitale (10 3 m 3 ) RAPPORTI CON IL TERRITORIO (URBANIZZAZIONE, EFFETTI SOCIO-ECONOMICI SULLA POPOLAZIONE LOCALE, INTERFERENZE CON LA FRUIZIONE DEL TERRITORIO A SCOPO RICREATIVO, EFFETTI SULLA VIABILITÀ) Edison ha stipulato con il comune di Clavesana una convenzione per la gestione dell area golenale prospiciente la traversa. Edison. L Organizzazione ha sistemato l area con recinzioni e movimenti terra e ha affidato in comodato d uso una superficie di m² destinata ad accogliere eventuali eventi di piena e una superficie di m² attrezzata a verde pubblico. Il comune effettua la gestione ordinaria dell area. Nel caso in cui l area fosse interessata da fenomeni di inondazione Edison si impegna a ripristinare l area. Nel corso del triennio non si sono registrati reclami dalle parti interessate. Impianto Farigliano 16
17 RISCHI DI INCIDENTI E SITUAZIONI DI EMERGENZA (FRANE, SMOTTAMENTI, TERREMOTI, INCENDIO, ALLUVIONI, GESTIONE DELLE PIENE) Periodicamente vengono effettuate le prove di simulazione sulle risposte alle emergenze. Le situazioni di emergenza ambientale non costituiscono un pericolo per la salute e l incolumità della popolazione residente, in quanto è possibile intervenire per mettere in sicurezza gli impianti e limitare la durata e l estensione dell emergenza. Edison ha adottato procedure per la gestione delle emergenze con lo scopo di definire le responsabilità, gli iter procedurali e le modalità di scambio delle informazioni con le autorità competenti e con tutti gli impianti della Gestione Idroelettrica, per evitare il verificarsi dei disservizi e per un miglioramento continuo della gestione degli stessi. Per ulteriori informazioni relativamente agli aspetti di salute e sicurezza si rimanda alla Dichiarazione Ambientale di Organizzazione. Frane, smottamenti, terremoti Nel corso del e nel primo semestre 2013 non sono successi eventi di frane, smottamenti e terremoti. Incendio L impianto è dotato di dispositivi antincendio sui trasformatori, che intervengono per lo spegnimento automatico mediante azoto e polveri, e di estintori portatili. Tutti gli impianti in cui sono presenti attività soggette al CPI ai sensi del DM 16/02/82, sono in possesso di idoneo certificato. A seguito dell entrata in vigore del DM 151/11, l Organizzazione, ove necessario, ha avviato l iter di presentazione della SCIA previa approvazione dei progetti antincendio da parte del Comando provinciale dei Vigili del Fuoco Competenti. Tale iter sarà concluso entro i termini di legge previsti. Alluvioni, gestione delle piene Nel corso del e nel primo semestre 2013 non sono successi eventi di frane, smottamenti e terremoti. Impianto Farigliano 17
18 VALUTAZIONE DELLA SIGNIFICATIVITÀ DELL IMPIANTO FARIGLIANO Tutti gli aspetti ambientali sono stati identificati, esaminati, pesati secondo i criteri già esposti nella Dichiarazione Ambientale di Asta Adda. Nel corso del e nel primo semestre 2013 nessuna variazione. Area Ovest - Farigliano I^ semestre 2013 Situazione di funzionamento e livello di significatività ASPETTI AMBIENTALI Normale/Anomale Emergenza Note sulle condizioni di emergenza Utilizzo risorse: acqua potabile, combustibili, energia elettrica, materie prime e ausiliari Utilizzo risorsa acqua turbinata e modifiche sulle direzioni e portate dei corsi d acqua 7,5 6,0 10,0 6,0 Piene eccezionali - Alluvioni Emissioni in atmosfera 7,5 6,0 Incendio - Esplosione Scarichi idrici Contaminazione delle acque e del terreno 15,0 6,0 15,0 6,0 Piene eccezionali - Alluvioni Incendio - Esplosione Sversamento liquidi Piene eccezionali - alluvioni Incendio - Esplosione Sversamento liquidi Rifiuti 7,5 1,0 Rumore verso l ambiente circostante 10,0 2,0 Scoppio - Esplosione Vibrazioni, polveri, Utilizzo sostanze potenzialmente nocive per l ambiente e la salute 7,5 4,0 Campi elettromagnetici (50 Hz) 10,0 4,0 Campi elettromagnetici (100 KHz 300 GHz)) 7,5 4,0 Imballaggio, immagazzinamento 7,5 6,0 Amianto 7,5 1,0 Inserimento ambientale delle opere e impatto visivo 10,0 6,0 Interferenze sull ecosistema legate al DMV Rapporti con il territorio (urbanizzazione, effetti socio economici sulla popolaz. locale, interferenze con la fruizione del territorio a scopo ricreativo, effetti sulla viabilità) Sicurezza e salute dei lavoratori 15,0 2,0 15,0 6,0 10,0 6,0 Siccità Frane smottamenti Piene eccezionali - alluvioni / Frane smottamenti Piene eccezionali - alluvioni Incendio - Esplosione Frane - Smottamenti Comportamenti ambientali degli appaltatori, subappaltatori, e fornitori 12,5 6,0 Sversamenti Trasporto dell energia elettrica agli utenti finali 5,0 6,0 Danni alla rete Livello di significatività S Livello di significatività Livello di significatività in situazione di funzionamento normale "S" Azioni da adottare S 8 L aspetto non è significativo S 15 Livello di significatività BASSO - aspetto non significativo 15 < S 30 Livello di significatività MEDIO S > 30 Livello di significatività ALTO Monitoraggio e misurazioni periodiche, mantenimento dei livelli attuali Azioni organizzative e mantenimento dello stato attuale, monitoraggio continuo Azioni immediate per riportare il livello di S nelle condizioni di normalità Livello di significatività in situazione di funzionamentoanomalo e di emergenza "Se" Livello di significatività Se Livello di significatività Azioni da adottare S e 2 L aspetto in condizioni di emergenza non è significativo 2 < S e 4 Significatività dell aspetto in condizioni di emergenza è bassa Monitoraggio e misurazioni periodiche, mantenimento dei livelli attuali 4 < S e 6 Significatività dell aspetto in condizioni di emergenza è media Azioni organizzative e mantenimento dello stato attuale, monitoraggio continuo S e > 6 Significatività dell aspetto in condizioni di emergenza è alta Azioni immediate per riportare il livello di Se nelle condizioni di normalità Rispetto alla dichiarazione dell'anno non vi sono variazioni Impianto Farigliano 18
19 PROGRAMMA AMBIENTALE DELL IMPIANTO FARIGLIANO La Direzione ha definito la propria Politica Ambientale e della Sicurezza con cui si intende operare nel rispetto delle disposizioni vigenti in materia di sicurezza e ambiente ma anche di ricercare il miglioramento continuo delle proprie prestazioni, a tutela dei propri dipendenti e terzi per essa operanti, delle popolazioni che vivono nei pressi delle proprie fabbriche, nonché dei propri impianti, dei propri clienti e dell ambiente circostante. Nel seguito si riporta il Programma Ambientale dell impianto Farigliano: gli obiettivi che la Direzione si pone in merito a tutti gli impianti del Polo 2 sono riportati nella Dichiarazione Ambientale Edison Gestione Idroelettrica. Impianto Farigliano 19
20 AREA OVEST IMPIANTO DI FARIGLIANO POLO 2 Impianto Farigliano ANNO: ASPETTO OBIETTIVO INTERVENTO QUANTIFICAZIONE DEGLI OBIETTIVI TEMPI STATO RESPONSABILITA' Sicurezza e salute dei lavoratori Salute e sicurezza lavoratori Miglioramento sicurezza aree di lavoro Migliorare con continuità il livello di sicurezza raggiunto Progettazione dell'intervento di riparazione dei tiranti del pozzo Realizzare interventi previsti dal programma della sicurezza allegato al DVR Realizzazione del 100% degli interventi previsti Realizzazione del 100% degli interventi previsti 01/12/2013 emesso specifiche ed ordini 20% Come da programma annuale DVR di Area 50% in corso Come da programma annuale DVR di Area Responsabile Area Ovest Responsabile Area Ovest Interventi conclusi Interventi annullati Impianto Farigliano 20
DOLOMITI EDISON ENERGY S.R.L.
DOLOMITI EDISON ENERGY S.R.L. DICHIARAZIONE AMBIENTALE TRIENNIO 2012-2014 AGGIORNAMENTO 2013 INDICE DOLOMITI EDISON ENERGY S.R.L.... 4 LA STRUTTURA DELLA DICHIARAZIONE AMBIENTALE DELL ORGANIZZAZIONE...
DettagliPOLO 2 IMPIANTO IDROELETTRICO ALBANO NEI COMUNI DI DONGO (CO) E GARZENO (CO)
POLO 2 IMPIANTO IDROELETTRICO ALBANO NEI COMUNI DI DONGO (CO) E GARZENO (CO) DICHIARAZIONE AMBIENTALE TRIENNIO - 2014 AGGIORNAMENTO 2013 INDICE CONSIGLI PER LA LETTURA... 2 LA SCHEDA TECNICA DELL IMPIANTO
DettagliPOLO 2 IMPIANTO IDROELETTRICO CAMPO NEI COMUNI DI VERCEIA (SO) E NOVATE MEZZOLA (SO)
POLO 2 IMPIANTO IDROELETTRICO CAMPO NEI COMUNI DI VERCEIA (SO) E NOVATE MEZZOLA (SO) DICHIARAZIONE AMBIENTALE TRIENNIO - 214 AGGIORNAMENTO INDICE CONSIGLI PER LA LETTURA... LA SCHEDA TECNICA DELL IMPIANTO
DettagliPOLO 2 ASTA IDROELETTRICA DEL BELVISO IMPIANTI IDROELETTRICI GANDA E BELVISO NEI COMUNI DI APRICA (SO) E TEGLIO (SO)
POLO 2 ASTA IDROELETTRICA DEL BELVISO IMPIANTI IDROELETTRICI GANDA E BELVISO NEI COMUNI DI APRICA (SO) E TEGLIO (SO) DICHIARAZIONE AMBIENTALE TRIENNIO - 2014 AGGIORNAMENTO 2013 INDICE CONSIGLI PER LA LETTURA...
DettagliLa registrazione EMAS del Porto Marina di Aregai
La registrazione EMAS del Porto Marina di Aregai La Società Marina degli Aregai spa è registrata EMAS secondo il Regolamento CE 1221/2009 (ex CE 761/2001) dal 26.07.2007 (certificato n. IT-000702): ha
DettagliSCHEDA 2 Dati e notizie sull impianto/complesso IPPC attuale
IMPIANTO/COMPLESSO IPPC Realizzazione del terzo modulo di discarica a servizio dell'impianto di Trattamento di Coldianu COMUNE DI OZIERI SCHEDA 2 Dati e notizie sull impianto/complesso IPPC attuale Luogo
DettagliPOLO 2 ASTA IDROELETTRICA DEL MAGRA Impianti idroelettrici Rocchetta e Teglia NEI COMUNI DI MULAZZO (MS), PONTREMOLI (MS), ZERI (MS)
POLO 2 ASTA IDROELETTRICA DEL MAGRA Impianti idroelettrici Rocchetta e Teglia NEI COMUNI DI MULAZZO (MS), PONTREMOLI (MS), ZERI (MS) DICHIARAZIONE AMBIENTALE TRIENNIO 2012-2014 AGGIORNAMENTO Asta Magra
DettagliAdempimenti di carattere amministrativo
CHECK-LIST CONTROLLI CARROZZERIE Adempimenti di carattere amministrativo L impianto è dotato di autorizzazione alle emissioni in atmosfera Il Gestore ha presentato domanda ai sensi del D. Lgs. 152/2006
DettagliUNIVERSITA DEGLI STUDI DI CASSINO
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CASSINO FACOLTA DI INGEGNERIA Corso di laurea in ingegneria meccanica Modulo didattico Sicurezza degli impianti industriali Seminario Il documento di valutazione dei rischi (Ing.
Dettagli55 14049 NIZZA MONFERRATO
RENOVA s.r.l. Piazza Garibaldi 55 14049 NIZZA MONFERRATO Stabilimento di Incisa Scapaccino (AT) Reg. Prata 5 Relazione tecnica Nizza Monferrato, 15 Ottobre 2009 1. SCOPO La presente relazione illustra
DettagliDOCUMENTI PREVISTI PER LA DOMANDA DI COLLAUDO DISTRIBUTORI CARBURANTI
Parte generale: Planimetria generale aggiornata dell impianto, con l indicazione dei serbatoi numerati e delle colonnine di erogazione numerate, come da quadri riassuntivi nella presente domanda (pag.
DettagliInterventi di adeguamento alle B.A.T. AREA PRODUZIONE E RIVESTIMENTO TUBI
Interventi di adeguamento alle B.A.T. AREA PRODUZIONE E RIVESTIMENTO TUBI CODICE: TB.1 INTERVENTO: Realizzazione nuovo impianto di trattamento acque del TUL/1 COMPARTO AMBIENTALE PRINCIPALE: Scarichi idrici
DettagliQUESTIONARIO di AUTOVALUTAZIONE SULLA SALUTE E SICUREZZA NEGLI AMBIENTI DI LAVORO
QUESTIONARIO di AUTOVALUTAZIONE SULLA SALUTE E SICUREZZA NEGLI AMBIENTI DI LAVORO Ufficio Sicurezza ed Ambiente Ottobre 2008-1 - Domanda 1: E stato nominato il Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione
Dettaglip_vr.p_vr.registro UFFICIALE.I.0103536.22-10-2014.h.10:27
p_vr.p_vr.registro UFFICIALE.I.0103536.22-10-2014.h.10:27 G e o rice rche S.a.s. Alla Provincia di Verona Settore Ambiente Via delle Franceschine, n. 10 37122 Verona ambiente.provincia.vr@pecveneto.it
DettagliREGISTRO DEI CONTROLLI ANTINCENDIO
PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO SCUOLA COMUNE DI PREMESSA L art. 5 del D.P.R. 37/98 obbliga i responsabili di attività soggette ai controlli di prevenzione incendi a mantenere in stato di efficienza i sistemi,
DettagliImpianti di Trattamento Acque
Impianti di Trattamento Acque SIMAM è specializzata nel Trattamento Acque e, in particolare, nei seguenti settori di attività: Impianti di depurazione delle acque reflue Impianti di trattamento acque
DettagliObiettivi e pubbliche amministrazioni nel settore energetico
Obiettivi e pubbliche amministrazioni nel settore energetico Il Piano UE del 2007 Una politica energetica per l Europa indica 3 obiettivi al 2020: migliorare l efficienza l energetica del 20% incrementare
DettagliComune di Positano (SA) % di r.d. calcolata dalla fonte dati disponibile
Raccolta differenziata Dati di produzione e percentuale di raccolta differenziata Anno 2011 % di r.d. calcolata dalla fonte dati disponibile 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% Gen Feb Mar Apr Mag Giu
DettagliREALIZZAZIONE NUOVO BACINO PER L'INNEVAMENTO PROGRAMMATO DELLA VOLUMETRIA DI 60'000 MC IN LOC. «BUSE DE TRESCA» IN C.C.PREDAZZO STUDIO PRELIMINARE
COMUNE DI PREDAZZO PROVINCIA DI TRENTO REALIZZAZIONE NUOVO BACINO PER L'INNEVAMENTO PROGRAMMATO DELLA VOLUMETRIA DI 60'000 MC IN LOC. «BUSE DE TRESCA» IN C.C.PREDAZZO STUDIO PRELIMINARE PREMESSA NELL ULTIMO
DettagliPROTOCOLLO DI INTESA VOLONTARIO PER I SERBATOI A PARETE SEMPLICE DESTINATI AD USO CIVILE NEL COMUNE DI MILANO
PROTOCOLLO DI INTESA VOLONTARIO PER I SERBATOI A PARETE SEMPLICE DESTINATI AD USO CIVILE NEL COMUNE DI MILANO SCHEDA DI ADESIONE Il sottoscritto..nato a il residente a.in.....in qualità di (solo per le
DettagliDALLA CARATTERIZZAZIONE ALLA BONIFICA DI UN SITO INDUSTRIALE ATTIVO IN UN CONTESTO NORMATIVO IN FASE DI CAMBIAMENTO
DALLA CARATTERIZZAZIONE ALLA BONIFICA DI UN SITO INDUSTRIALE ATTIVO IN UN CONTESTO NORMATIVO IN FASE DI CAMBIAMENTO C. Sandrone, M. Carboni, P. Goria I siti contaminati, problematiche di bonifica Piacenza,
DettagliD6 - D14 SMET GALVANOTECNICA SRL V.I.A. E D A.I.A. PROGETTO AGGIORNAMENTO ED AMPLIAMENTO IMPIANTO GALVANICO A L L E G A T I S C H E D A D
REGIONE DEL VENETO PROVINCIA DI VICENZA COMUNE DI MALO SMET GALVANOTECNICA SRL V.I.A. E D A.I.A. PROGETTO AGGIORNAMENTO ED AMPLIAMENTO IMPIANTO GALVANICO A L L E G A T I S C H E D A D Aprile 2015 Il richiedente:
Dettagli1. Abilitazione alla vendita dei prodotti fitosanitari e relativi coadiuvanti (art. 8, comma 2, del DLgs n. 150/2012)
Linee guida per il rilascio e il rinnovo delle abilitazioni alla vendita, all acquisto e all uso e all attività di consulenza sull impiego dei prodotti fitosanitari e relativi coadiuvanti Premessa La direttiva
Dettaglial Regolamento Edilizio
APPENDICE all ALLEGATO ENERGETICO AMBIENTALE al Regolamento Edilizio SISTEMI DI INCENTIVAZIONE Gli incentivi risultano applicabili salvo l introduzione di norme sovraordinate, che rendano obbligatori i
Dettagli-PROGRAMMA DEL CORSO- Metodologia in Aula
-PROGRAMMA DEL CORSO- Metodologia in Aula CORSO R.S.P.P. MODULO B4 -INDUSTRIA D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 art. 32 coordinato al D. Lgs. 3 agosto 2009, n. 106 ed Accordo Stato-Regione del 26 gennaio 2006
DettagliGli aspetti di sistemazione idrogeologica e idraulica nel loro rapporto con il PdG Po. Ing. Lorenzo Masoero Geol. Giorgio Gaido
Gli aspetti di sistemazione idrogeologica e idraulica nel loro rapporto con il PdG Po Ing. Lorenzo Masoero Geol. Giorgio Gaido SCALETTA INTERVENTO principali strumenti di pianificazione ed i loro obiettivi
DettagliRELAZIONE TECNICA ATTIVITÀ CON EMISSIONI IN ATMOSFERA SCARSAMENTE RILEVANTI ART. 272 C. 1 DEL D.LGS 152/06
RELAZIONE TECNICA ATTIVITÀ CON EMISSIONI IN ATMOSFERA SCARSAMENTE RILEVANTI ART. 272 C. 1 DEL D.LGS 152/06 Premessa La soc. S.I.R. s.r.l. intende realizzare un centro per il recupero di rifiuti non pericolosi
DettagliAmbiente. Consulenza Globale. Sicurezza
Ecoricerche S.r.l. nasce nel 1986 per iniziativa di professionisti operanti nel settore delle problematiche ambientali. Consulenza Globale Sicurezza Ambiente Successivamente, nel 1994, nasce anche grazie
DettagliCAPITOLO 9 STATISTICHE INDICE
CAPITOLO 9 STATISTICHE INDICE CAPITOLO 9 STATISTICHE...2 9.1 OGGETTO...2 9.2 AMBITO DI APPLICAZIONE...2 9.3 RACCOLTA DELLE INFORMAZIONI...3 9.4 STATISTICHE MENSILI ED ANNUALI...4 Cap. 9 pag. 1 CAPITOLO
DettagliAl COMUNE DI GHIFFA Servizio urbanistica ed edilizia Corso Belvedere, 92 28823 Ghiffa (VB)
Al COMUNE DI GHIFFA Servizio urbanistica ed edilizia Corso Belvedere, 92 28823 Ghiffa (VB) OGGETTO: Domanda per il rilascio di autorizzazione allo scarico di acque reflue domestiche in acque superficiali
Dettaglioppure in qualità di titolare/legale rappresentante della Ditta
marca da bollo Al Comune di 10152 TORINO Servizio Adempimenti Tecnico Ambientali Via Padova, 29 OGGETTO: Domanda per il rilascio di autorizzazione allo scarico di acque reflue domestiche in acque superficiali
Dettagli6.1 Allegato A DISCARICA PER RIFIUTI NON PERICOLOSI BUSCA TESSELLO 2 LOCALITA SAN CARLO DI CESENA CECK LIST PER VISITA IN SITO
6.1 Allegato A DISCARICA PER RIFIUTI NON PERICOLOSI BUSCA TESSELLO 2 LOCALITA SAN CARLO DI CESENA CECK LIST PER VISITA IN SITO RAPPORTO CONCLUSIVO DI VISITA ISPETTIVA AIA 2013 CHECK LIST ANNO 2013 ALL
DettagliI contenuti e i vantaggi della certificazione ISO 50001 in relazione agli obblighi del Dlgs 102/2014
Per una migliore qualità della vita I contenuti e i vantaggi della certificazione ISO 50001 in relazione agli obblighi del Dlgs 102/2014 Alessandro Ficarazzo Certiquality 12 febbraio 2015 QUALITY ENVIRONMENT
DettagliA7.1a. Dalla valutazione dei rischi alla gestione della sicurezza. CORSO DI FORMAZIONE RESPONSABILI E ADDETTI SPP EX D.Lgs. 195/03
Sistema di Riferimento Veneto per la Sicurezza nelle Scuole Dalla valutazione dei rischi alla gestione della sicurezza MODULO A Unità didattica A7.1a CORSO DI FORMAZIONE RESPONSABILI E ADDETTI SPP EX D.Lgs.
DettagliREPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA
REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA SETTORE ECONOMICO PROFESSIONALE 1 Servizi di public utilities Processo Raccolta e smaltimento dei rifiuti Sequenza di processo Recupero
DettagliCorso 818 Ordine architetti Napoli. Principi e metodi generali per la valutazione del rischio incendio nei luoghi di lavoro
Principi e metodi generali per la valutazione del rischio incendio nei luoghi di lavoro 1 Criteri generali di sicurezza antincendio A) VALUTAZIONE DEL RISCHIO DI INCENDIO B) MISURE GENERALI DI PREVENZIONE
DettagliPROGETTO IMPIANTO DI CLIMATIZZAZIONE
PROGETTAZIONE DEI LAVORI NECESSARI PER LA REALIZZAZIONE DI UN LABORATORIO C.Q.R.C. (controllo qualità e rischio chimico) PROGETTO IMPIANTO DI CLIMATIZZAZIONE Palermo lì (Ing. Ferdinando Di Giorgi) 1 RELAZIONE
DettagliTUTELA DELLE ACQUE DALL INQUINAMENTO
TUTELA DELLE ACQUE DALL INQUINAMENTO (Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n.152 e s.m.i. normative tecniche di cui alla delibera del Comitato Interministeriale 04/02/77) Apporre n. 1 marca da bollo 16,00
DettagliIndustria. Ambiente. engineering & consulting INDUSTRIA
HSE engineering & consulting HSE srl è una società di servizi di ingegneria e consulenza con pluriennale esperienza in campo industriale e ambientale, qualificata per erogare servizi di: INDUSTRIA Ingegneria
DettagliREPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA
REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA SETTORE ECONOMICO PROFESSIONALE 1 ESTRAZIONE GAS, PETROLIO, CARBONE, MINERALI E LAVORAZIONE PIETRE Processo Estrazione di gas e petrolio
DettagliDENUNCIA DI ESISTENZA
SPAZIO RISERVATO ALL UFFICIO INV/ Alla PROVINCIA DI AREZZO SERVIZIO DIFESA DEL SUOLO Via A. Testa, 2 52100 Arezzo 2 Copie cartacee Oggetto: art. 16 D.P.G.R. 25 febbraio 2010, n. 18/R Regolamento di attuazione
DettagliProgetto Strategico ALTERENERGY «per una comunità adriatica delle energie rinnovabili» Sant Agata di Puglia, 11/12/2014
Progetto Strategico ALTERENERGY «per una comunità adriatica delle energie rinnovabili» Sant Agata di Puglia, 11/12/2014 Due problemi: i cambiamenti climatici e l esaurimento dei combustibili fossili
DettagliMicro Centrali Idroelettriche per il Recupero di Energia nelle Reti Idriche
Micro Centrali Idroelettriche per il Recupero di Energia nelle Reti Idriche Ing. Daniele Rosati PhD on Electrical Engineering MCM Energy Lab Srl Laboratorio di Elettronica di Potenza per l Efficienza Energetica
DettagliDescrizione rifiuto Codice CER Deposito max istantaneo (mc.) 070501* 070703* 2 m 3 (deposito) 160506*
Descrizione rifiuto Codice CER Rifiuti liquidi pericolosi soluzioni acquose di lavaggio ed acque madri - Acque 070501* di lavaggio di laboratorio solventi organici alogenati, soluzioni di lavaggio ed 070703*
DettagliCENTRALE IDROELETTRICA DI ISOLA SERAFINI
AREA ITALIA E EUROPA O&M ITALIA - IDROELETTRICO, SOLARE ED EOLICO UNITA' TERRITORIALE EMILIA ROMAGNA TOSCANA E MARCHE 43125 PARMA (PR) VIA TRONCHI, 49/A T +39 0521555002 - F +39 0521555079 enelgreenpower@pec.enel.it
DettagliREGIONE CALABRIA -ARPACAL- DIPARTIMENTO DI VIBO VALENTIA. LABORATORIO BIONATURALISTICO - DIRIGENTE: dott.ssa ANGELA MARIA DIANO
REGIONE CALABRIA -ARPACAL- DIPARTIMENTO DI VIBO VALENTIA LABORATORIO BIONATURALISTICO - DIRIGENTE: dott.ssa ANGELA MARIA DIANO Analisi microbiologica delle acque potabili da reti idriche, fonti di approvvigionamento:
DettagliPIATTAFORME PER LA RACCOLTA DIFFERENZIATA DOCUMENTAZIONE DA INVIARE PER IL RILASCIO DI AUTORIZZAZIONI
PIATTAFORME PER LA RACCOLTA DIFFERENZIATA DOCUMENTAZIONE DA INVIARE PER IL RILASCIO DI AUTORIZZAZIONI 1) RINNOVO TAL QUALE (senza modifiche sostanziali rispetto alla autorizzazione in scadenza) - istanza
DettagliDEMOLIZIONI DECOSTRUZIONI
DECOSTRUZIONI Manuali Meccanizzate Con esplosivo Riferimento normativo D.Lgs 81/08 s.m.i. Capo II SEZIONE VIII DEMOLIZIONI (da art. 150 a art. 155) SEZIONE VIII DEMOLIZIONI Art. 150 - Rafforzamento delle
DettagliElaborazione realizzata con Energy Planning ANALISI ENERGETICA CON SOLUZIONI PER LA CLIMATIZZAZIONE
Energy Planning ANALISI ENERGETICA CON SOLUZIONI Data, 30/05/2016 Spett.le il software Smart Planning ANALISI ENERGETICA con Soluzioni per la climatizzazione dalcin@idrosistemi.it Dati edificio Località
DettagliCodice Operazione 3.2 Efficientamento energetico scuola media. Tipologia del soggetto beneficiario
Codice Operazione 3.2 Titolo Operazione Efficientamento energetico scuola media Soggetto beneficiario/attuatore Comune di Bormio Tipologia del soggetto beneficiario Pubblico Tipologia dell operazione infrastruttura
DettagliVERIFICA IN CAMPO Sistemi di Monitoraggio in Continuo delle Emissioni (AMS/SME) IAR - LINEARITÀ - TARATURA POLVERIMETRO - QAL2 - AST NOTA INFORMATIVA
VERIFICA IN CAMPO Sistemi di Monitoraggio in Continuo delle Emissioni (AMS/SME) IAR - LINEARITÀ - TARATURA POLVERIMETRO - QAL2 - AST NOTA INFORMATIVA Assicurazione Qualità Sistemi di Monitoraggio in Continuo
DettagliEMISSIONI IN ATMOSFERA
EMISSIONI IN ATMOSFERA RAPPORTO DI PROVA Rif. AMB-2014/2714 Insediamento: ZOLA PREDOSA TELERISCALDAMENTO SRL - VIALE DELLO SPORT, 101 - ZOLA PREDOSA - BO Committente: ZOLA PREDOSA TELERISCALDAMENTO SRL
DettagliAddetto e Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione. Modulo B3 - Costruzioni
PROGRAMMA Addetto e Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione Modulo B3 - Costruzioni (Art. 32 D.Lgs. 9 Aprile 2008 n.81 e s.m.i. Accordo Stato Regioni 26/01/2006) Durata 60 ore Date e orari
DettagliNOTIFICA ART. 67 D.Lgs. 81/08
NOTIFICA ART. 67 D.Lgs. 81/08 n. 2 copie in carta semplice il presente modello deve essere presentato unitamente alla domanda unica SUAP Il sottoscritto Cognome Nome Data di nascita / / Luogo di nascita
DettagliCAT CONFCOMMERCIO PMI soc. consortile a r.l. Ufficio Formazione Via Miranda, 10 tel. 0881/560111 fax 0881/560560 e-mail:
FORMAZIONE AREA SICUREZZA E SALUTE SUI LUOGHI DI LAVORO Corso Formazione Datori di lavoro - Responsabili SPP Rischio basso Acquisire elementi di conoscenza relativi alla normativa generale e specifica
DettagliSCHEDA TECNICA FOGNATURE
Dipartimento Provinciale di Milano Sede di Melegnano 20077 (MI) - v. Maestri 2 Tel. 02.98115388 Fax 02.98115367 Unità Organizzativa Territorio e Attività Integrate SCHEDA TECNICA FOGNATURE Le indicazioni
DettagliELENCO NOMRATIVE VIGENTI SULLA DIRETTIVA ATEX
PUBBLICAZIONE IDENTIFICATIVO ITALIA TITOLO NOTE 12/06/2003 d. lgs. N. 233 23/03/1998 D.P.R. N. 126 Direttiva 94/9/CE Attuazione della direttiva 1999/92/CE relativa alle prescrizioni minime per il miglioramento
DettagliCorso di Pianificazione Energetica prof. ing. Francesco Asdrubali a.a. 2013-14
Università degli Studi di Perugia Facoltà di Ingegneria Corso di Pianificazione Energetica prof. ing. Francesco Asdrubali a.a. 2013-14 Le interazioni tra i sistemi energetici e l ambiente Le interazioni
DettagliRICHIESTA CERTIFICATO DI AGIBILITA' (articoli 24 e 25 del d.p.r. n. 380 del 2001)
RICHIESTA CERTIFICATO DI AGIBILITA' (articoli 24 e 25 del d.p.r. n. 380 del 2001) Bollo Comune di Positano Alla c.a. del Responsabile del Servizio 84017- Positano (SA) Riservato all Ufficio ESTREMI DI
DettagliL integrazione degli archivi ambientali
CORSO DI FORMAZIONE 2007-2008 mercoledì 30 gennaio 2008 - ore 9.15 13.00 Camera di Commercio di Milano MUD 2008: IL MODELLO UNICO DI DICHIARAZIONE AMBIENTALE COME STRUMENTO DI MONITORAGGIO NELLA GESTIONE
DettagliSERVIZIO MANUTENZIONE MEZZI Anni 2011/2013
SERVIZIO MANUTENZIONE MEZZI Anni 2011/2013 RIEPILOGO PER TIPOLOGIA INIZIALE CODICE CIG - 0927453E69 CODICE CUP - E42D11000020005 FEBBRAIO 2011 Appalto : SERVIZIO MANUTENZIONE MEZZI ANNI 2011-2012-2013
DettagliAGGIORNAMENTO DICHIARAZIONE AMBIENTALE
REGOLAMENTO (CE) N. 1221/2009 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 25 nov. 2009 sull adesione volontaria delle organizzazioni a un sistema comunitario di ecogestione e audit (EMAS) AGGIORNAMENTO
DettagliAmministratore di Condomini eco-sostenibili
identificativo scheda: 31-012 stato scheda: Validata Descrizione sintetica L amministratore di Condomini eco-sostenibili è una figura professionale che unisce alle competenze tradizionali (ai sensi del
DettagliLe barriere a lama d acqua. Fabio Alaimo Ponziani. Alberto Tinaburri
DIPARTIMENTO DEI VIGILI DEL FUOCO, DEL SOCCORSO PUBBLICO E DELLA DIFESA CIVILE Direzione Centrale per la Prevenzione e la Sicurezza Tecnica Le barriere a lama d acqua Fabio Alaimo Ponziani Alberto Tinaburri
DettagliTrattamento e valorizzazione dei rifiuti e del CDR. Produzione di Energia Elettrica nel termovalorizzatore di Venezia
Convegno La PRODUZIONE del CDR e il suo UTILIZZO in CO COMBUSTIONE (confronto con le opzioni alternative) 13 e 14 maggio 2011 Isola di San Servolo Venezia, Italia Trattamento e valorizzazione dei rifiuti
DettagliInterventi per la raccolta nei porti e negli approdi turistici dei rifiuti prodotti sulle unità da diporto.
Interventi per la raccolta nei porti e negli approdi turistici dei rifiuti prodotti sulle unità da diporto. L A.M.P. Capo Rizzuto istituita con D.M. il 27.12.1991, così come modificato con D.M. del 19.02.2002,
DettagliLe nuove iniziative della Regione Piemonte a favore dell efficienza energetica
ENERGIA, INNOVAZIONE ed EFFICIENZA ENERGETICA 3 dicembre 2015 Vercelli Le nuove iniziative della Regione Piemonte a favore dell efficienza energetica 1 Ing. Mauro Bertolino Settore Sviluppo Energetico
DettagliRelatore: Luca Berra ESPERTO IN GESTIONE DELL ENERGIA CERTIFICATO SECEM Settore Civile Matricola 2-2011-SC/023. Diagnosi Energetica nel civile
Diagnosi Energetiche nel civile Relatore: Luca Berra ESPERTO IN GESTIONE DELL ENERGIA CERTIFICATO SECEM Settore Civile Matricola 2-2011-SC/023 1 INTERVENTO 1 EDIFICIO RESIDENZIALE Condominio composto da:
DettagliREALIZZAZIONE DI UNA LOTTIZZAZIONE NEL CENTRO ABITATO DI LOVOLO - COMUNE DI ALBETTONE (VI)
Ing. Alberto Piserchio -società di ingegneria s.r.l.- C.F. 04162410288 P.IVA 04162410288 Studi: via V. Veneto, 12-35042 Este (Pd) tel: 366/4040342 fax 0429/603191 p.za per la Concordia, 21 25010 Desenzano
DettagliAllegato A METODOLOGIA DI CALCOLO DEL BILANCIO ENERGETICO COMUNALE (B.E.C.)
Allegato A METODOLOGIA DI CALCOLO DEL BILANCIO ENERGETICO COMUNALE (B.E.C.) METODOLOGIA DI CALCOLO DEL BILANCIO ENERGETICO COMUNALE (B.E.C.) COMBUSTIBILI SOLIDI dati di consumo di carbone fossile da industria
DettagliELENCO DOCUMENTI RICHIESTI. Documentazione richiesta per il parere preliminare sui progetti:
ELENCO DOCUMENTI RICHIESTI Documentazione richiesta per il parere preliminare sui progetti: planimetria in scala non inferiore a 1:1000, riportante l'ubicazione dell'edificio in cui si trovano i locali
Dettagli(stato degli scarichi da piccoli agglomerati)
UNA STRATEGIA DI DEPURAZIONE DELLE ACQUE REFLUE SUBORDINATA AGLI OBIETTIVI DI MIGLIORAMENTO DELLA QUALITÀ DEI CORPI IDRICI DELLA REGIONE TOSCANA (stato degli scarichi da piccoli agglomerati) Massimo Aiello
DettagliSpecifiche e dati tecnici ECG-registratore ARES
Specifiche e dati tecnici ECG-registratore ARES 9/2015, edizione 3, italiano Finalità e scopo del registratore ECG (ARES) Il registratore ECG contiene l'elettronica per registrare i segnali, amplificare
DettagliPROGETTO CONDOMINI INTELLIGENTI Diagnosi energetica caseggiato Via Bruzzone, 12-14 Cogoleto (GE)
PROGETTO CONDOMINI INTELLIGENTI Diagnosi energetica caseggiato Via Bruzzone, 12-14 Cogoleto (GE) DIAGNOSI ENERGETICA EFFETTUATA DA: Dott. Ing. Alessandro Cabella Dott.Arch: Maria Rita Menicucci COORDINAMENTO:
Dettagli(Art. 107 Decreto Legislativo 3 aprile 2006 n 152, Regolamento Regionale 24 marzo 2006 n 3)
Timbro protocollo Marca da Bollo VIGENTE Spettabile COMUNE DI CARONNO VARESINO Piazza Mazzini n. 2 21040 CARONNO VARESINO (VA) OGGETTO : DOMANDA DI AUTORIZZAZIONE PER L IMMISSIONE DELLO SCARICO NELLA PUBBLICA
DettagliDecreto 28 dicembre 2012 Incentivazione della produzione di energia termica da fonti rinnovabili ed interventi di efficienza energetica di piccole
Decreto 28 dicembre 2012 Incentivazione della produzione di energia termica da fonti rinnovabili ed interventi di efficienza energetica di piccole dimensioni Ambito di applicazione Interventi di piccole
DettagliUn esempio di efficienza energetica: l impianto di trigenerazione Ferrari
Un esempio di efficienza energetica: l impianto di trigenerazione Ferrari Maranello, 19/06/2013 L approccio di Ferrari verso la sostenibilità Alla fine degli anni 90 con il progetto Formula Uomo la tematica
DettagliGestione e smaltimento dei rifiuti derivanti dall utilizzo dei prodotti fitosanitari
Gestione e smaltimento dei rifiuti derivanti dall utilizzo dei prodotti fitosanitari Adriano Politi Syngenta ItaliaS.p.A. Centro Congressi Europa Fiera Agricola Verona Verona 5 febbraio 2016 Continua evoluzione
DettagliADEMPIMENTI D.LGS. 626/94 e s.m.i. OBBLIGHI DEL DATORE DI LAVORO
ADEMPIMENTI D.LGS. 626/94 e s.m.i. OBBLIGHI DEL DATORE DI LAVORO 1 Nomina del Responsabile servizio prevenzione e protezione In tutte le imprese deve essere nominato il RSPP che può essere: Datore di lavoro
DettagliAL COMUNE DI VERBANIA
Marca da bollo 14,62 Marca da bollo AL COMUNE DI VERBANIA Domanda per il rilascio di autorizzazione allo scarico di acque reflue domestiche in acque superficiali o negli strati superficiali del sottosuolo
DettagliAllegato N. 1 delibera n. 7 del 9/12/2003
Allegato N. 1 delibera n. 7 del 9/12/2003 PROTOCOLLO D INTESA TRA LA REGIONE LOMBARDIA E LE AUTORITA D AMBITO LOMBARDE PER LO SVOLGIMENTO DELLE ATTIVITA DI REDAZIONE DEL PIANO D AMBITO E AGGIORNAMENTO
Dettagliferroviario - Rete di comunicazione di treno (TCN) Parte 2-1: Bus di treno cablato (WTB)
CEI EN 60034-18-31 CEI EN 60034-18-34 CEI EN 50149 CEI EN 50367 CEI EN 50553 CEI EN 61375-1 CEI EN 61375-2-1 CEI EN 61375-2-2 CEI EN 61375-3-1 CEI EN 61375-3-2 CEI EN 61375-3-3 CEI EN 60296 CEI EN 61181/A1
DettagliIncontri informativi. Nuovi modelli di libretto di impianto per la climatizzazione e di rapporto di efficienza energetica
PROVINCIA DI GENOVA DIREZIONE AMBIENTE, AMBITI NATURALI E TRASPORTI SERVIZIO ENERGIA Ufficio Impianti Termici Incontri informativi Nuovi modelli di libretto di impianto per la climatizzazione e di rapporto
DettagliCENTRALE DI SAN QUIRICO TRECASALI DICHIARAZIONE AMBIENTALE AGGIORNAMENTO 2013
CENTRALE DI SAN QUIRICO TRECASALI DICHIARAZIONE AMBIENTALE AGGIORNAMENTO 2013 Dichiarazione Ambientale 2013 1 INDICE Edison Spa Centrale di San Quirico Presentazione Informazioni per il pubblico Consigli
DettagliGESTIONE DELLE TECNOLOGIE AMBIENTALI PER SCARICHI INDUSTRIALI ED EMISSIONI NOCIVE LEZIONE 9. Angelo Bonomi
GESTIONE DELLE TECNOLOGIE AMBIENTALI PER SCARICHI INDUSTRIALI ED EMISSIONI NOCIVE LEZIONE 9 Angelo Bonomi EMISSIONI DOVUTE ALLO STOCCAGGIO Le emissioni dovute allo stoccaggio si possono classificare come:
DettagliContabilizzazione Del Calore. Riferimenti Normativi:
Contabilizzazione Del Calore La contabilizzazione conferisce ad ogni utente l autonomia gestionale. L'utente è tenuto a pagare un addebito corrispondente alla quantità di calore volontariamente prelevata
DettagliAllegato 2. CasaClima Nature
Allegato 2 CasaClima Nature 99 INDICE 1. CasaClima Nature valutazione della sostenibilità...2 1.1 Parametri di valutazione 2 1.2 Prerequisiti 2 2. Impatto ambientale dei materiali da costruzione...3 2.1
DettagliANPE - 2a Conferenza Nazionale
L EVOLUZIONE DEL CONCETTO DI SICUREZZA NELLA NORMATIVA DI PREVENZIONE INCENDI DAL D.P.R. 151/2011 AL NUOVO CODICE DI PREVENZIONE INCENDI Dott. Ing. Vasco Vanzini IL D.P.R. 151/2011 Regolamento di carattere
DettagliMilano 27 novembre 2012
Milano 27 novembre 2012 Convegno La nuova norma UNI 10738 I contenuti di carattere tecnico della norma UNI 10738 e le modalità di esecuzione delle verifiche Mario Volongo - Area tecnica CIG 1 La struttura
DettagliDICHIARAZIONE AMBIENTALE CENTRALE DI CANDELA AGGIORNAMENTO 2013
DICHIARAZIONE AMBIENTALE CENTRALE DI CANDELA AGGIORNAMENTO E M A S GESTIONE AMBIENTALE VERIFICATA Reg. n. IT 000193 Dichiarazione Ambientale EMAS 1 INDICE Centrale di Candela Presentazione La collocazione
DettagliProgetto unificato AEM a pompa di calore. Convegno FIRE "La climatizzazione degli edifici: soluzioni a confronto" Rho - 2 marzo 2006
Progetto unificato AEM a pompa di calore Convegno FIRE "La climatizzazione degli edifici: soluzioni a confronto" Rho - 2 marzo 2006 L esperienza: teleriscaldamento da cogenerazione e pompe di calore 30
DettagliE L E N C O D E I P R E Z Z I
COMUNE DI FOLIGNO Servizi Tecnici e Gestione Calore Via dei Mille, 47 ALLEGATO C OGGETTO: ATTIVITA DI CONTROLLO E MANUTENZIONE DEGLI IMPIANTI, DELLE ATTREZZATURE ANTINCENDIO ED ANTINTRUSIONE INSTALLATI
DettagliINCARICO: Progettazione, Direzione Lavori, Misure e contabilità, Rilievi, Sicurezza in fase di progettazione, Antincendio, Certificazione energetica.
Università degli Studi di Sassari P.zza Università 21 07100 Sassari (SS) Partita I.V.A.: 00196350904 OGGETTO: PARCELLA PROFESSIONALE (D.M. 4 aprile 2001). Lavori di ristrutturazione, restauro conservativo
Dettagli1COMPUTO METRICO ESTIMATIVO
1COMPUTO METRICO ESTIMATIVO IMPIANTO DI DEPURAZIONRE DI MARSALA 1. Operaio comune 1 livello per prestazione di manodopera giornaliera, per l esecuzione della salvaguardare la sicurezza del lavoratore da
DettagliTARIFFARIO GENERALE: ALLEGATO A
TARIFFARIO GENERALE: ALLEGATO A A) IRRIGAZIONE Le tariffe per l irrigazione dei fondi consorziati sono stabilite dal Piano di Classifica vigente come approvato dagli Organi del Consorzio. B) CANONI ANNUI
DettagliCalle Priuli, Cannaregio, 99, 30121 Venezia. Dirigente Servizio Sistema idrico Integrato. Regione del Veneto Dorsoduro, 3301 Venezia
Informazioni personali Nome Cognome Luogo e data di nascita Indirizzo ufficio Telefono ufficio Fax ufficio E-mail ufficio Struttura regionale Occupazione / Settore professionale Asiago (VI) 06/10/1960
DettagliCO.R.D.A.R. Valsesia S.p.A.
DIREZIONE GENERALE RISPONDE A: Consiglio di Amministrazione INTERAZIONI: tutti gli uffici Pianificazione, gestione e controllo di tutte le attività dell azienda in relazione agli indirizzi impartiti dal
DettagliCENTRALE DI TORVISCOSA DICHIARAZIONE AMBIENTALE AGGIORNAMENTO 2012. Dichiarazione Ambientale 2012 1
CENTRALE DI TORVISCOSA DICHIARAZIONE AMBIENTALE AGGIORNAMENTO 2012 Dichiarazione Ambientale 2012 1 INDICE Edison Spa Centrale di Torviscosa Presentazione Informazioni per il pubblico Consigli per la lettura
DettagliAcqua come risorsa scarsa: quali usi energetici?
Acqua come risorsa scarsa: quali usi energetici? Dario GAMBA Zeco Automazioni Dalla fine degli anni 60 Zeco fornisce prodotti e soluzioni nell ambito della generazione idroelettrica. Zeco produce turbine
DettagliRiqualificazione del condominio con pompa di calore ad alta potenza. Relatore Ing. Simone Lanzoni Direttore Tecnico & Service - ATAG Italia.
Riqualificazione del condominio con pompa di calore ad alta potenza Relatore Ing. Simone Lanzoni Direttore Tecnico & Service - ATAG Italia Benvenuti ATAG Italia costituisce una parte del gruppo olandese
Dettagli