Massimo Centemero 10 luglio 2006

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1 Massimo Centemero 10 luglio 2006

2 (Suppl. ord. n. 101/L alla GU , n. 124) Articolo 38 (Utilizzazione agronomica) 1. L'applicazione al terreno degli effluenti di allevamento zootecnico è soggetta a comunicazione da effettuare almeno trenta giorni prima dell'inizio di tali attività alle autorità competenti che, nel medesimo termine, possono dare le opportune prescrizioni. 2. Fermo restando quanto previsto dall'articolo 19, entro centottanta giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto il Ministro per le politiche agricole, con proprio decreto, di concerto con i Ministri dell'ambiente, dell'industria, del commercio e dell'artigianato, della sanità e dei lavori pubblici, di intesa con la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano, stabilisce le modalità per la comunicazione, i criteri per il controllo, le norme tecniche per l'utilizzazione agronomica degli effluenti di allevamento, delle acque di vegetazione dei frantoi oleari, sulla base di quanto previsto dalla legge 11 novembre 1996, n. 574, e delle acque reflue provenienti da allevamenti ittici e da aziende agricole e agroalimentari. anche ai fini delle eventuali prescrizioni di cui al comma Salvo diversa disciplina regionale, il Comune ordina la sospensione dell'attività di cui al comma 1 nel caso di mancata comunicazione o mancato rispetto delle norme tecniche e delle prescrizioni impartite.

3 Abroga decreto 152/99 sulle acque

4 Articolo 1 Ambito di applicazione 1. Il presente decreto stabilisce, in applicazione dell articolo 38 del decreto legislativo n. 152 dell 11 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni, i criteri e le norme tecniche generali per la disciplina, da parte delle regioni, delle attività di utilizzazione agronomica degli effluenti di allevamento e delle acque reflue provenienti dalle aziende di cui all articolo 28, comma 7, lettere a), b) e c) del decreto legislativo n. 152/99 e da piccole aziende agroalimentari.

5 Articolo 1 Ambito di applicazione 4. L utilizzazione agronomica dello stallatico effettuata ai sensi del presente decreto, non necessita del documento commerciale, dell autorizzazione sanitaria, dell identificazione specifica, del riconoscimento degli impianti di immagazzinaggio di cui all articolo 7 del Regolamento CE 1774/2002.

6 Articolo 21 Disposizioni generali 1. Nelle zone designate vulnerabili da nitrati di origine agricola, l'utilizzazione agronomica degli effluenti zootecnici, delle acque reflue di cui al presente decreto e dei concimi azotati e ammendanti organici di cui alla legge 748 del 1984 è soggetta alle disposizioni di cui al presente Titolo V, volte in particolare a: a) proteggere e risanare le zone vulnerabili dall'inquinamento provocato da nitrati di origine agricola; b) limitare l'applicazione al suolo dei fertilizzanti azotati sulla base dell'equilibrio tra il fabbisogno prevedibile di azoto delle colture e l'apporto alle colture di azoto proveniente dal suolo e dalla fertilizzazione, in coerenza anche con il CBPA di cui all articolo 19 del decreto legislativo n.152 del 1999; c) promuovere strategie di gestione integrata degli effluenti zootecnici per il riequilibrio del rapporto agricoltura-ambiente tra cui l'adozione di modalità di allevamento e di alimentazione degli animali finalizzate a contenere, già nella fase di produzione, le escrezioni di azoto.

7 ZONE VULNERABILI REGIONE PIEMONTE ROSSO (3): livello di vulnerazione alto (LV1): nitrati > a 50 mg/l ARANCIONE (9): livello di vulnerazione medio alto (LV2): nitrati tra 40 e 50 mg/l,

8 ZONE VULNERABILI REGIONE SICILIA

9 ZONE VULNERABILI REGIONE MARCHE

10 ZONE VULNERABILI REGIONE CAMPANIA

11 ZONE VULNERABILI REGIONE FVG

12 ZONE VULNERABILI REGIONE TOSCANA la Zona costiera tra S. Vincenzo e la Fossa Calda la Zona del Canale Maestro della Chiana la Zona costiera della laguna di Orbetello e del lago di Burano come area vulnerabile ai nitrati di origine agricola di cui all art. 92 del D. Lgs 152/2006

13 ZONE VULNERABILI REGIONE UMBRIA

14 ZONE VULNERABI LI REGIONE LOMBARDIA Programma di tutela e uso delle acque

15 Zone vulnerabili BG: -Albano Sant'Alessandro, Antenate, Barbata, Bariano, Bonate Sopra, Bonate Sotto, Brignano Gera d'adda, Calcinate, Calcio, Capriate San Gervasio, Caravaggio, Carvico, Casirate d'adda, Castel Rozzone, Chignolo d'isola, Cividate al Piano, Cortenuova, Covo, Curno, Fara Olivana con Sola, Fontanella, Fornovo San Giovanni, Isso, Martinengo, Misano Gera d'adda, Morengo, Mozzanica, Pagazzano, Palosco, Ponte San Pietro, Presezzo, Romano di Lombardia, Telate, Torre Pallavicina

16 Articolo 22 Divieti di utilizzazione dei letami e dei concimi azotati e ammendanti organici di cui alla legge 748 del L'utilizzo agronomico del letame e dei materiali ad esso assimilati, nonché dei concimi azotati e ammendanti organici di cui alla legge 748 del 1984 è vietato almeno entro: - 5 m di distanza dalle sponde dei corsi d'acqua superficiali individuati dalle regioni come non significativi; - 10 m di distanza dalle sponde dei corsi d'acqua superficiali significativi; - 25 m di distanza dall'inizio dell'arenile per le acque lacuali, marinocostiere e di transizione, nonché dai corpi idrici ricadenti nelle zone umide individuate ai sensi della Convenzione di Ramsar del 2 febbraio Le disposizioni di cui al comma 1, non si applicano ai canali artificiali ad esclusivo utilizzo di una o più aziende, purché non connessi ai corpi idrici naturali, ed ai canali arginati

17 Articolo 22 Divieti di utilizzazione dei letami e dei concimi azotati e ammendanti organici di cui alla legge 748 del L utilizzo dei concimi azotati e ammendanti organici di cui alla legge 748 del 1984 è vietato sui terreni gelati, saturi d acqua o innevati e nelle 24 ore precedenti l intervento irriguo, nel caso di irrigazione a scorrimento per i concimi non interrati.

18 Articolo 22 Divieti di utilizzazione dei letami e dei concimi azotati e ammendanti organici di cui alla legge 748 del Le regioni, in ragione di particolari condizioni locali, individuano i diversi limiti di pendenza oltre i quali è vietato l'utilizzo di letami e materiali assimilati, nonché dei concimi azotati e ammendanti organici di cui alla legge 748 del 1984, ovvero le pratiche agronomiche atte a contrastare il trasporto di nutrienti

19 Articolo 26 Modalità di utilizzazione agronomica e dosi di applicazione 1. Fatto salvo quanto previsto dal comma 1, lettera i) dell'articolo 5, lo spandimento degli effluenti zootecnici e delle acque reflue di cui al presente decreto, nonché dei concimi azotati e degli ammendanti organici di cui alla legge 748 del 1984 è vietato nella stagione autunno-invernale, di norma dal 1 novembre fino alla fine di febbraio

20 sono previsti i seguenti periodi minimi di divieto: a) 90 giorni per i concimi azotati e gli ammendanti organici di cui alla legge 748 del 1984, per i letami e i materiali ad essi assimilati ad eccezione delle deiezioni degli avicunicoli essiccate con processo rapido a tenori di sostanza secca superiori al 65% per le quali vale il periodo di divieto di 120 giorni. Per le aziende esistenti il divieto di 120 giorni si applica a decorrere dalla data di adeguamento dei contenitori di cui all articolo 24, comma 2; b) per liquami e materiali ad essi assimilati e per le acque reflue, fatta salva la disposizione di cui al comma 5, il divieto ha la durata di: 90 giorni nei terreni con prati, cereali autunnovernini, colture ortive, arboree con inerbimento permanente; 120 giorni nei terreni destinati adaltre colture.

21 le regioni possono individuare, anche sulla base dell'indirizzo dell'autorità di Bacino, decorrenze di divieto diverse da quella previste.

22 DECRETO INAPPLICABILE! CODICE BUONA PRATICA AGRICOLA

23 SIMILITUDINE AGRONOMICA TRA LETAME E ACM Parametro u.m. Compost da scarti alimentari (ACM) Compost da scarti verdi (ACV) Compost da fanghi biologici (ACM) Letami ph / Conducibilità Elettr. Specifica ms/cm Torbe Carbonio organico totale (C) % s.s Azoto totale (N) % s.s C/N / Fosforo totale (P2O5) % s.s Potassio totale (K2O) % s.s Magnesio (MgO) % s.s n.d. 0.2 Manganese (Mn) mg/kg s.s n.d Ferro (Fe) mg/kg s.s n.d *Banca Dati Ammendanti e substrati DIFCA - Scuola Agraria del Parco di Monza n.d.: dato non disponibile.

24 COMPOST: DESTINAZIONE COMMERCIALE Tipo Prodotto Ammendante Compostato Verde Prodotto surrogato Torbe/terricci torbosi Acquirente Industria fertilizzanti Paesaggista Colture interessate - Florovivaimo Hobbystico e Profi - Costruzione e manutenzione verde urbano, ricreativo, sportivo, ecc. Ammendante Compostato Misto Letami Agricoltore - Colture estensive (cereali da granella, ecc.) - Colture specializzate (orticoltura, frutticoltura, viticoltura, ecc.) Paesaggista - Costruzione e manutenzione verde urbano, ricreativo, sportivo, ecc.

25 Dosi di compost (t/ha) per il mantenimento della dotazione di sostanza organica nei suoli* Contenuto in Sostanza Organica del suolo (% s.s.) Contenuto in Sostanza Organica del Compost (% s.s.) < > * Si è considerato un compost con le seguenti caratteristiche medie: Coefficiente Isoumico = 20%; Umidità = 40-50%

26 La sostanza organica e l azoto nell ACM Parametro u.m. Valore Carbonio organico % s.s. 27,7 Sostanza organica % s.s. 47,75 Azoto totale % s.s. 2,64 Azoto ammoniacale ppm s.s Azoto nitrico ppm s.s. < 0,2

27 Forme di azoto nel compost N tot. = 2,64% s.s. 10% 4% 86% Azoto organico Azoto ammoniacale Azoto nitrico

28 Con il compost XXX quanto azoto fornisco? Con 10 t/ha di s.s. (160 q.li/ha di compost t.q.) si forniscono: 264 kg/ha di N totale di cui: 10,5 (2%) kg di N-NO3 26,4 (10%) kg di N-NH4 227 (88%) kg di N-org N inorg.= 36,9 kg

29 Azoto minerale prontamente disponibile 1 Azoto mineralizzabile al I anno 2 Azoto di riserva 9,4-15% 7,3-20% 65-83,3 1 Centemero (1996), Verdonck (1999) 2 Sikora et al. (2001)

30 AGRONOMICAMENTE: AMMENDANTE COMPOSTATO = LETAME

31 Si applica ad AMMENDANTI diversi dallo stallatico quali: ACM (se contiene ABP) ATC (se contiene ABP) Oltre a pellicino integrato, cornunghia, pelli e crini, pennone, crisalidi, sangue secco, farina di carne, cascami di lana, epitelio animale idolizzato, concime organico di origine vegetale e aimale, crniccio, farina di pesce, farina d ossa, rufetto e concie d ossa, residui della macellazione idrolizzati

32 CONDIZIONI DI UTILIZZO DI AMMENDANTI Dicitura nei documenti nelle transazioni commerciali: - fertilizzanti organici e ammendanti - gli animali da allevamento non devono avere accesso alla superficie per almeno 21 giorni dopo l applicazione

33 Echerichia coli o Enterococcacee <5000 in 1 g Salmonella spp. < 5000 in 1 g

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