Effetti dell evento sui piccoli sbarramenti. Stato di attuazione della L.R. 12/2007 e implicazioni di protezione civile

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1 Effetti dell evento sui piccoli sbarramenti. Stato di attuazione della L.R. 12/2007 e implicazioni di protezione civile Ing. Evandro Pillosu RAS Ass.to LLPP S.T.O.I.CA. CAGLIARI - 22 Ottobre 2018

2 Gli invasi sul Rio S. Gerolamo e sul Rio Masone Ollastu: stato di fatto prima e dopo l alluvione del 22 ottobre 2008 Interventi in emergenza e lavori di prima messa in sicurezza

3 Ubicazione degli sbarramenti esistenti - cartografia IGM

4 Sbarramento sul rio Masoni Ollastu Istanza Concessione derivazione e realizzazione serbatoio mc

5 TRAVERSA OBINU-MEDDA Prima dell evento

6 TRAVERSA OBINU-MEDDA Dopo l evento

7 Sbarramenti sul rio San Girolamo

8 Sbarramento in muratura realizzato DATI DA PROGETTO* H max 4.5 m Scarico di fondo diam 80 mm Scarico di superficie sghiaiatori mc/s 30 Manufatto tracimabile con sormonto max 70 cm equivalente a 120 mc/s * prog. Ing. T. Tomaselli 1946

9 PIANTA E PROSPETTO Piante e prospetto sbarramento in muratura realizzato (ing. Tomaselli 1946)

10 SEZIONI FONDAMENTALI SBARRAMENTO

11 Sopraelevazione traversa in muratura realizzata (prog. Ing Coppa 1958)

12 Sbarramento in terra realizzato DATI DA PROGETTO - ing. Giustiniani 1962 H max 13 m Capacità mc (231600*) Scarico di fondo diam 250 mm Scarico di superficie: sfioratore a stramazzo curvilineo e canale scolmatore mc/s 185 (150*) * dati progetto di adeguamento ingg. Lazzari Cilloccu [Tr 1000 =130 mc/s]

13 sbarramento e organi di scarico superficiale - pianta

14 Sezioni da progetto

15 Sezioni trasversali sfioratore e canale fugatore Sezione sfioratore e canale scolmatore da progetto

16 22 ottobre 2008 Durante l evento sul rio San Girolamo sono stati stimati deflussi dell ordine dei mc al secondo. Nessuna opera era dimensionata per tali portate

17 Situazione dello sbarramento a seguito della tracimazione del coronamento per insufficienza dello sfioratore

18 Canale fugatore e strada

19 Vista dall alto del canale fugatore

20 Sbarramento alto il

21 Traversa a valle il

22 OPERE IN EMERGENZA Abbassamento del livello del lago necessario per : diminuire l instabilità del manufatto ridurre i volumi incombenti sulle aree di valle Realizzazione 3 piezometri sul coronamento per il controllo della linea di saturazione

23 Demolizione soglia Abbassamento sfiorante e abbassamento quota del sfioratore livello del lago di circa 1.3 m

24 Abbassamento Posizionamento del livello sotto la pompe soglia sfiorante protezione sino a quota civile

25 Realizzazione diversivo in sinistra idraulica Canale diversivo e completamento dell abbassamento del livello del lago q.ta 59 foto aerea

26 Area erosa, su singola sezione, circa 1/3 dell area originaria del triangolo di valle Rilievi topografici a cura ENAS

27 Opere di prima messa in sicurezza aumento della capacità di smaltimento del canale di sfioro ricostituzione delle geometrie arginali con minori pendenze e tecniche antierosive

28 Lavori di adeguamento

29 Lavori ultimati

30 Ricostituzione geometrie arginali Gradone di base e filtro rovescio

31 Posizionamento sul Coronamento di una Geogriglia antierosiva

32 Lavori ultimati

33 I lavori di prima messa in sicurezza sono terminati soprattutto per quanto attiene il solido arginale. Permangono le problematiche dovute alla inadeguatezza degli organi di scarico che, pur se notevolmente incrementati, non sono ancora commisurati alle massime portate prevedibili. Esiste un Disciplinare provvisorio che fissa per il gestore (Consorzio di Bonifica della Sardegna Meridionale) modalità di esercizio, manutenzione, monitoraggio, soglie e modalità per l allerta a valle. I lavori di adeguamento di entrambe le dighe sono in capo al Consorzio di Bonifica della Sardegna Meridionale, mediante un finanziamento del Commissario Governativo per l Emergenza Alluvione. La spesa complessiva prevista è pari a: ,00 complessivi ,00 a base d asta

34 legge regionale 31/10/2007 n.12 Norme in materia di progettazione, costruzione, esercizio e vigilanza degli sbarramenti di ritenuta e dei relativi bacini di accumulo di competenza della Regione Sardegna STATO DI ATTUAZIONE

35 FINALITA DELLA LEGGE sicurezza per la popolazione conoscenza e regolazione dell accumulo della risorsa idrica

36 Principali Novità introdotte dalla legge Istituzione Catasto Regionale Sbarramenti Definizione Classi di rischio Individuazione Servizi Competenti (ASS.to LLPP SOI STOI) Disciplina procedurale: nuove costruzioni costruzioni esistenti (Autorizzazione alla prosecuzione dell esercizio): Opere Precedentemente Autorizzate Sanzioni Opere Abusive (in sanatoria)

37 CATASTO REGIONALE DEGLI SBARRAMENTI

38 Caratteristiche pubblicato, in un apposito portale online, denominato Sardegna Dighe, sul sito della Regione Web-based ( basato sul web ), tutte le funzioni sono accessibili con un normale web-browser, da qualsiasi sede e da qualsiasi postazione di lavoro, purché connessa con la rete internet. Nel portale è presente una interfaccia grafica mediante la quale si può visualizzare tramite una Mappa tutte le dighe presenti nel database. È inoltre possibile effettuare delle ricerche mirate imponendo dei parametri di ricerca specifici, ad esempio, si può effettuare la ricerca filtrando confini amministrativi specifici.

39 Esempio: scheda sintetica sbarramento

40 Classi di rischio LA CLASSE E DEFINITA SULLA BASE DEGLI ELEMENTI DI RISCHIO INTERESSATI DALL ONDA DI PIENA DOVUTA A COLLASSO DELLA STRUTTURA: ALTO perdita di vite umane e rilevanti danni economici, esempio agglomerati urbani o aree di espansione con numerose residenze MODERATO serie conseguenze ambientali o apprezzabili perdite economiche con danni a strutture commerciali o industriali, servizi pubblici o infrastrutture improbabile perdita di vite umane BASSO perdite trascurabili sia sotto l aspetto ambientale che economico improbabile perdita di vite umane

41 Risorse economiche messe in campo dalla Regione DGR 30/16 del 20 giugno 2017 Interventi per la messa in sicurezza e la riqualificazione funzionale delle opere di sbarramento e per il superamento delle criticità strutturali nei serbatoi con limitazioni di invaso, (Delibera CIPE 26/2016). Programmazione degli interventi. successiva rimodulazione con DGR 1/11 del in cui sono previsti, tra l altro: 4,5 M per messa in sicurezza o dismissione sbarramenti di competenza regionale in capo a ENAS. 7 M per altri sbarramenti pubblici. di questi ultimi 7 M gli uffici dell Assessorato stanno mettendo a punto un criterio di accesso al finanziamento ed è stata avviata una prima ricognizione per individuare le priorità, sulla base del rischio, in considerazione: Stato fisico dell opera (es. franco, filtrazioni etc.) Individuazione speditiva elementi di rischio a valle

42 Altre risorse economiche messe in campo dalla Regione Legge Regionale 23 maggio 2013, n.12 Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale della Regione (legge finanziaria 2013). Legge Regionale 19 maggio 2014, n.9 Norme urgenti in materia di opere pubbliche, dighe di competenza regionale e disposizioni varie. Su una disponibilità iniziale di sono stati assegnati 32 contributi a fondo perduto (ciascuno fino a un massimo di ) per la messa in sicurezza delle dighe di competenza regionale (totale impegno ).

43 Dati di sintesi sull applicazione della legge regionale 12/07 NUMERO LAGHETTI CENSITI NEL CATASTO 576 NUMERO ISTANZE COMPLESSIVE 265 NUMERO AUTORIZZAZIONI P.E. 16 ciò denota l esistenza di criticità applicative

44 Criticità applicativa 1 Costi in capo ai titolari attività professionali di studio/verifica e progettazione, lavori di adeguamento costi gestionali (manutenzione, monitoraggio e attività tecniche connesse) Essendo costi relativi alla sicurezza non hanno un evidente riscontro economico in particolare nel breve periodo

45 Criticità applicativa 2 Indeterminatezza della normativa tecnica di attuazione. D.M. 26 giugno 2014 da applicarsi obbligatoriamente a tutti gli sbarramenti con altezza superiore a 10 m, ed a quelli di minore altezza che determinano un invaso superiore a mc Per gli sbarramenti di dimensioni inferiori l Ufficio competente decide caso per caso con conseguenti problemi dovuti alla discrezionalità e relative responsabilità Necessità di orientare la valutazione del caso per caso mediante linee guida (esiste solo un OdS SOI e STOICA)

46 Implicazioni di protezione civile IN POSITIVO: Risorse Anti Incendio Boschivo Risorsa di soccorso in periodi di siccità IN NEGATIVO: Potenziale rischio per le popolazioni a valle, in particolare in caso di collasso dell opera

47 Criticità relative alle implicazioni di protezione civile Indeterminatezza dei protocolli di comportamento in caso di pericolo. Necessità di protocolli di Protezione Civile condivisi e che coinvolgano le autorità di protezione civile La DPCM 8/7/2014 «Indirizzi operativi inerenti l'attivita' di protezione civile nell'ambito dei bacini in cui siano presenti grandi dighe» Si applica per le dighe di competenza nazionale ma «costituisce atto di indirizzo e coordinamento per i provvedimenti che le regioni intendessero adottare per le dighe non comprese tra quelle sopracitate»

48 Spunti di riflessione e proposte di lavoro Preso atto che il cammino è ancora lungo, le criticità indicate suggeriscono l opportunità di valutare: Interventi incentivanti l adeguamento e la messa in sicurezza (esempio incentivi fiscali, contributi all agricoltura o strumenti analoghi) Messa in campo di un attività di studio, per la redazione di linee guida tecniche, che possa coinvolgere, oltre ai Servizi competenti, autorità di valore tecnico nella materia quali, ad esempio, l U.T.R., l Università, l U.T.D. del M.I.T., gli ordini professionali.

49 e inoltre: Nell ambito della redazione dei piani di protezione civile e, ad esempio, delle attività di cui alla DGR 7/18 del recante Approvazione del documento Presidi territoriali di protezione civile Funzioni, modalità di individuazione, risorse umane e strumentali, predisposto in attuazione della Delib.G.R. n. 70/28 del 29 dicembre necessità di valutare l inserimento degli sbarramenti di competenza regionale, già presenti nel PGRA, tra i «punti critici», ancorchè di interesse locale, e la conseguente redazione di adeguati protocolli di comportamento ai fini della protezione civile.

50 Si ringrazia: RAS Assessorato LL.PP. S.T.O.I.CA.: Dott. Geol. Giambattista Novella S.O.I.: Ing. Sara Frongia GRAZIE PER L ATTENZIONE

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