PIANO DI GESTIONE DEL RISCHIO DI ALLUVIONI (Direttiva 2007/60/CE Decreto Legislativo n. 49/2010) Aree a pericolosità sismica
|
|
- Michelina Pinna
- 5 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 PIANO DI GESTIONE DEL RISCHIO DI ALLUVIONI (Direttiva 2007/60/CE Decreto Legislativo n. 49/2010) REGIONE SICILIANA DIPARTIMENTO DELLA PROTEZIONE CIVILE Aree a pericolosità sismica CFD-REP_10_11/12/2015 Prot. n del 1/12/2015 IL DIRIGENTE DEL CFDMI (BASILE) IL DIRIGENTE GENERALE CAPO DEL DIPARTIMENTO (FOTI)
2 Piano di Gestione del Rischio Alluvioni (Direttiva 2007/60/CE Decreto Legislativo n. 49/2010) AREE A PERICOLOSITA SISMICA Indice 1. INTRODUZIONE CLASSIFICAZIONE SISMICA INTERAZIONE FRA SISMICITA E DIGHE INTERAZIONE CON IL PGRA CFD-REP_10_111215_PROT_73448_111215_PGRA_Aree_a_Pericolosità_Sismica_1-2015
3 CFD-REP_10_111215_PROT_73448_111215_PGRA_Aree_a_Pericolosità_Sismica_
4 1. INTRODUZIONE L assetto strutturale della Sicilia deriva dall evoluzione geodinamica generata dalla convergenza fra le placche euroasiatica e africana, responsabile di una significativa attività sismica che caratterizza il territorio regionale. In particolare, i terremoti più significativi sono variamente distribuiti sull isola (Fonte web: nel settore orientale, soggetto a forti deformazioni determinate dall apertura del bacino Ionico; lungo la catena dei Nebrodi-Madonie-Monti di Palermo, che rappresentano il prolungamento della catena appenninica e quindi una porzione del corrugamento determinato dallo scontro tra zolla Africana ed Europea; nella zona del Belice; nelle aree a vulcanismo attivo dell Etna e delle Isole Eolie. Infine, terremoti di minore energia caratterizzano anche l area del Mar Tirreno meridionale, l area delle isole Egadi e la fascia costiera occidentale, nel Canale di Sicilia... Figura 1 Distribuzione e magnitudo dei terremoti in Sicilia. Fonte web CFD-REP_10_111215_PROT_73448_111215_PGRA_Aree_a_Pericolosità_Sismica_
5 2. CLASSIFICAZIONE SISMICA Con l Ordinanza Presidente del Consiglio n 3274 del 20/03/2003 pubblicata nella G.U. n /5/2003 e recepita dalla Regione Sicilia con Delibera di Giunta regionale n 408 del 19/12/2003 e successivo decreto del Dipartimento Regionale Protezione Civile del 15 gennaio G.U.R.S. n del 13/02/2004),il territorio nazionale è stato suddiviso in quattro zone in funzione della probabilità e intensità degli eventi sismici accaduti (riferita ai valori di accelerazione di picco orizzontale del suolo ag ), con facoltà delle Regioni di applicare eventuali norme tecniche specifiche. CFD-REP_10_111215_PROT_73448_111215_PGRA_Aree_a_Pericolosità_Sismica_
6 Figura 2 Carta della Classificazione sismica della Regione Sicilia (Delibera di Giunta regionale n 408 del 19/12/2003) La classificazione sopra riportata ha comportato la seguente distribuzione dei territori comunali per zone di sismicità. CFD-REP_10_111215_PROT_73448_111215_PGRA_Aree_a_Pericolosità_Sismica_
7 Regione Siciliana Presidenza - Dipartimento della Protezionee Civile I I contenuti dell O.P.C.M. 3274/03 sono stati integrati attraverso lo studio di pericolosità di riferimento nazionale, adottato con l Ordinanza del Presidente P del Consiglio dei Ministri n del 28 aprile 2006, che ha fornito uno strumento aggiornato per la stima della pericolosità sismica del territorio, introducendo degli intervallii di accelerazione (ag), con probabilità di superamento pari al 10% in 50 anni riferita a suoli rigidi, da attribuire alle 4 zone sismiche. Il valore di pericolosità di base è statoo definito per ogni punto del territorio nazionale, su una maglia quadrata di 5 Km di lato, indipendentementee dai confini amministrativi comunali (fig. 3). CFD-REP_10_ PROT_73448_111215_PGRA_Aree_a_Pericolosità_Sismica_
8 Figura 3 Fonte Dal luglio del 2009, con l entrata in vigore del D.M. 14 gennaio 2008 Approvazione delle nuove norme tecniche per le costruzioni, nell ambito delle attività di progettazione, per ogni costruzione ci si deve riferire a un accelerazione di riferimento localizzata individuata sulla base delle coordinate dell area di progetto ed in funzione della vita nominale dell opera, tenendo conto inoltre delle Categorie di sottosuolo e topografiche di riferimento e della tipologia dell opera stessa. CFD-REP_10_111215_PROT_73448_111215_PGRA_Aree_a_Pericolosità_Sismica_
9 3. INTERAZIONE FRA SISMICITA E DIGHE Facendo riferimento ai valori di pericolosità sismica, espressi in termini di accelerazione massima del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/sec; cat. A; punto del D.M ), e inserendo i dati relativi all ubicazione dei terremoti dal 1960 con intensità epicentrale 4 (Fonte CPTI11 e l ubicazione della Faglie capaci sulla terraferma (Fonte Progetto ITHACA si osserva la seguente distribuzione delle Dighe nel territorio regionale rispetto alle condizioni di sismicità. La lettura dei dati permette di osservare come le problematiche maggiori connesse alla sismicità del territorio sono localizzate nel settore sud-orientale dell isola dove insistono diversi invasi artificiali, fra i quali la diga di Lentini. E significativo evidenziare che alla data odierna non si hanno notizie relative a danni subiti dagli sbarramenti artificiali in occasione degli eventi sismici che negli ultimi decenni hanno interessato l isola. CFD-REP_10_111215_PROT_73448_111215_PGRA_Aree_a_Pericolosità_Sismica_
10 Regione Siciliana Presidenza - Dipartimento della Protezionee Civile I CFD-REP_10_ PROT_73448_111215_PGRA_Aree_a_Pericolosità_Sismica_
11 4. INTERAZIONE CON IL PGRA Sulla base degli aspetti evidenziati in ordine alla pericolosità sismica del territorio e in relazione alle finalità del Piano di Gestione del Rischio Alluvioni, è opportuno evidenziare che la criticità idraulica maggiore indotta da un sisma può essere generata da eventuali danni che potrebbero subire le opere di sbarramento degli invasi artificiali. A tal riguardo, occorre fare riferimento a quanto previsto dalla Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri dell 8 Luglio Indirizzi operativi inerenti l attività di protezione civilenell ambito dei bacini in cui siano presenti grandi dighe. La suddetta Direttiva dispone la predisposizione, per ciascuna diga, del Documento di Protezione civile a opera dell Ufficio Tecnico delle Dighe, con il concorso dell autorità idraulica competente per l alveo di valle, della Protezione civile regionale, nonché del gestore, la cui approvazione è demandata al prefetto competente per il territorio in cui ricade la diga (art. 2.1.). Il Documento ai fini della gestione in termini di procedure di Protezione civile di eventi di rilievo per la sicurezza dello sbarramento e dell invaso (c.d. «rischio diga») deve prevedere le procedure da adottare per le fasi di «Preallerta», «Vigilanza rinforzata», «Pericolo» e «Collasso» (art. 2.2), contemplando, fra le altre, le azioni da attuare in caso di sisma. Pertanto, in relazione alla sismicità del territorio siciliano, tenuto conto delle finalità del Piano di Gestione del Rischio Alluvioni, non si attendono livelli significativi di interazione a livello strategico. Facendo riferimento all ambito della realizzazione di specifiche opere previste dal Piano tutti gli aspetti relativi alla pericolosità sismica del territorio dovranno essere tenuti in debito conto di volta in volta, in fase progettuale, nel rispetto della normativa vigente. CFD-REP_10_111215_PROT_73448_111215_PGRA_Aree_a_Pericolosità_Sismica_
Relazione di dettaglio: Macerata Mw 5.9 del :18:05 UTC; versione del ore 22:42:54 UTC.
Relazione di dettaglio: Macerata Mw 5.9 del 2016-10-26 19:18:05 UTC; versione del 2016-10-26 ore 22:42:54 UTC. Il terremoto delle 21:18 è avvenuto al confine tra la provincia di Macerata e quella di Perugia,
Condizioni di imposta delle dighe dell Italia centro-meridionale in relazione alla stabilità dei versanti ed al rischio sismico
Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile ed Ambientale Scuola Politecnica e delle Scienze di Base Università degli Studi di Napoli Federico II Tesi di laurea triennale in Ingegneria per l ambiente e il
Evento sismico in provincia di Reggio Emilia del 25 Gennaio 2012 ore 09:06, M4.9
I 00143 Roma Via di Vigna Murata 605 Tel: (0039) 06518601 Fax: (0039) 0651860580 URL: www.ingv.it email: aoo.roma@pec.ingv.it Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia Evento sismico in provincia
Relazione di dettaglio: Rieti Mw 6.0 del :36:32 UTC; versione del ore 04:26:02 UTC.
Relazione di dettaglio: Rieti Mw 6.0 del 2016-08-24 01:36:32 UTC; versione del 2016-08-24 ore 04:26:02 UTC. Il terremoto avvenuto questa notte nella zona dell Appennino centrale alle ore 3:36 (ora italiana)
COMUNE DI VIMERCATE (MB) File:..\R2936_VIMERCATE_PGT\R
COMUNE DI (MB) File:..\R2936 PGT\R2936-10 4. ATTIVITA SISMICA ED ELEMENTI NEOTETTONICI E STRUTTURALI, CON CENNI SULLA SISMICITA DEL TERRITORIO COMUNALE E DEFINIZIONE DELLA PERICOLOSITA SISMICA LOCALE Il
Geo Tecnologie s.r.l.
INDICE 1. PREMESSA 2 2. DECRETO MINISTERIALE 14 GENNAIO 2008 7 2.1 Parametri sismici locali 9 1 1. PREMESSA L Appennino meridionale presenta una storia sismica tra le più severe dell Italia, sia in termini
Relazione Evento Sismico Provincia di Palermo del 13 Aprile 2012 delle ore 08:21 Italiane
I 00143 Roma Via di Vigna Murata 605 Tel: (0039) 06518601 Fax: (0039) 0651860580 URL: www.ingv.it email: aoo.roma@pec.ingv.it Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia Relazione Evento Sismico Provincia
Relazione di dettaglio: Bologna Mw 4.3 del :51:20 UTC; versione del ore 08:30:19 UTC.
Relazione di dettaglio: Bologna Mw 4.3 del 2015-01-23 06:51:20 UTC; versione del 2015-01-23 ore 08:30:19 UTC. Comunicato Relazione per l'evento in oggetto Dalle ore 03:15 UTC del 23 Gennaio 2015, la Rete
TERREMOTO IN ABRUZZO Aprile 2009
TERREMOTO IN ABRUZZO Aprile 2009 6 Aprile 2009 ore 03:32:39 Event-ID 2206496920 Magnitudo(Ml) Data-Ora Coordinate Profondità Distretto sismico 5.8 06/04/2009 alle 03:32:39 (italiane) 06/04/2009 alle 01:32:39
PERICOLOSITA SISMICA E CRITERI GENERALI PER LA CLASSIFICAZIONE SISMICA DEL TERRITORIO NAZIONALE
PERICOLOSITA SISMICA E CRITERI GENERALI PER LA CLASSIFICAZIONE SISMICA DEL TERRITORIO NAZIONALE ALLEGATO AL VOTO N. 36 DEL 27.07.2007 INDICE Pericolostià sismica e criteri generali per la classificazione
Consiglio Superiore deilavori Pubblici
Consiglio Superiore deilavori Pubblici Assemblea Generale PERICOLOSITA SISMICA E CRITERI GENERALI PER LA CLASSIFICAZIONE SISMICA DEL TERRITORIO NAZIONALE ALLEGATO AL VOTO N.36 DEL 27.07.2007 Pericolosità
AVVISO REGIONALE DI PROTEZIONE CIVILE PER IL RISCHIO IDROGEOLOGICO E IDRAULICO N
Regione Siciliana - Presidenza - Dipartimento Regionale la Protezione Civile prot. n 04495 CENTRO FUNZIONALE DECENTRATO MULTIRISCHIO INTEGRATO - Settore IDRO www.protezionecivilesicilia.it AVVISO REGIONALE
1. PERICOLOSITA SISMICA.1 2. CRITERI GENERALI PER LA CLASSIFICAZIONE SISMICA DEL TERRITORIO NAZIONALE
Sommario 1. PERICOLOSITA SISMICA...1 2. CRITERI GENERALI PER LA CLASSIFICAZIONE SISMICA DEL TERRITORIO NAZIONALE..3 3. TABELLE DEI PARAMETRI CHE DEFINISCONO L AZIONE SISMICA...6 4. VITA NOMINALE, CLASSE
Consiglio Superiore deilavori Pubblici
Consiglio Superiore deilavori Pubblici Assemblea Generale PERICOLOSITA SISMICA E CRITERI GENERALI PER LA CLASSIFICAZIONE SISMICA DEL TERRITORIO NAZIONALE ALLEGATO AL VOTO N.36 DEL 27.07.2007 Pericolosità
PERICOLOSITA SISMICA E CRITERI GENERALI PER LA CLASSIFICAZIONE SISMICA DEL TERRITORIO NAZIONALE
PERICOLOSITA SISMICA E CRITERI GENERALI PER LA CLASSIFICAZIONE SISMICA DEL TERRITORIO NAZIONALE ALLEGATO AL VOTO N. 36 DEL 27.07.2007 INDICE Pericolostià sismica e criteri generali per la classificazione
COMUNE DI PONTE DELL'OLIO Provincia di Piacenza
COMUNE DI PONTE DELL'OLIO Provincia di Piacenza COMUNE DI PONTE DELL'OLIO PIANO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE RISCHIO SISMICO 1^ Edizione - Marzo 2012: Dott. Geol. Paolo Mancioppi Studio Geologico 2^ Edizione
SCHEDA Rischio Sismico (sulla base delle banche dati provinciali) Versione DICEMBRE 2014
SCHEDA Rischio Sismico (sulla base delle banche dati provinciali) Versione DICEMBRE 2014 Referente in Provincia autonoma di Trento: Servizio Geologico La sismicità indica la frequenza e la forza con cui
Definizione della pericolosità sismica. OPCM n.3274 del 20/03/2003.
Definizione della pericolosità sismica OPCM n.3274 del 20/03/2003. Il territorio comunale di Falerone è stato classificato nella Zona Sismica 2: Zona con pericolosità sismica media, dove possono verificarsi
INDICE 1 VITA NOMINALE, CLASSE D USO, PERIODO DI RIFERIMENTO LOCALIZZAZIONE GEOGRAFICA E CLASSIFICAZIONE SISMICA... 2
REL B.2. RELAZIONE SISMICA PAG. 1 REL B.2. RELAZIONE SISMICA INDICE 1 VITA NOMINALE, CLASSE D USO, PERIODO DI RIFERIMENTO... 2 2 LOCALIZZAZIONE GEOGRAFICA E CLASSIFICAZIONE SISMICA... 2 3 PERICOLOSITA
Relazione di dettaglio: Alpi Apuane (MASSA,LUCCA) Ml 5.2 del :33:57 UTC; versione del ore 14:19:38 UTC.
Relazione di dettaglio: Alpi Apuane (MASSA,LUCCA) Ml 5.2 del 2013-06-21 10:33:57 UTC; versione del 2013-06-21 ore 14:19:38 UTC. Comunicato Il giorno 21 Giugno 2013, la Rete Sismica Nazionale dell'istituto
INDICE 1. PREMESSA NORMATIVE DI RIFERIMENTO... 1
VERIFICA DI ASSOGGETTABILITA' EX ART. 20 D.LGS. 152/06 STRALCIO DI INDICE 1. PREMESSA... 1 2. NORMATIVE DI RIFERIMENTO... 1 3. SISMICITA... 3 3.1 CARATTERIZZAZIONE DELLA PERICOLOSITÀ SISMICA... 5 3.2 CALCOLO
PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO PERICOLOSITA SISMICA DEL TERRITORIO PROVINCIALE E CALCOLO DELL AZIONE SISMICA LOCALE
PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO SERVIZIO GEOLOGICO PERICOLOSITA SISMICA DEL TERRITORIO PROVINCIALE E CALCOLO DELL AZIONE SISMICA LOCALE dott. Andrea Franceschini Calcolo della pericolosità sismica: cosa occorre
VERIFICHE TECNICHE DI EDIFICI IN ZONA SISMICA
Leonardo Santoro DI EDIFICI IN ZONA INTRODUZIONE A seguito della riclassificazione sismica del paese, introdotta dall ordinanza P.C.M. 3274/2003, il vincolo sismico è stato esteso a tutto il territorio
Relazione di dettaglio: Perugia Mw 6.5 del :40:17 UTC; versione del ore 11:27:08 UTC.
Relazione di dettaglio: Perugia Mw 6.5 del 2016-10-30 06:40:17 UTC; versione del 2016-10-30 ore 11:27:08 UTC. Il terremoto di questa mattina ha avuto origine alle 7:40:17 (ora italiana), magnitudo 6.5
2.5 Rischio sismico. Figura 1 Classificazione sismica dei comuni della Toscana. Fonte: Regione Toscana
2.5 Rischio sismico Classificazione sismica Tutti i 287 comuni della sono classificati sismici con l approvazione della Deliberazione di GR n. 431 del 19/06/2006, che ha recepito l Ordinanza del Presidente
PROVINCIA DI PISTOIA Servizio Pianificazione Territoriale S.I.T. Turismo Promozione Commercio Dr. Enrico Bartoli Geol. Marco De Martin Mazzalon Zonazione sismogenetica (I.N.G.V. 2004) Zona 915: Garfagnana
ORDINANZA P.C.M DEL
ORDINANZA P.C.M. 3519 DEL 28.04.06 Criteri generali per l individuazione delle zone sismiche e per la formazione e l aggiornamento degli elenchi delle medesime zone. (G.U. 11.05.06, n 108) IL PRESIDENTE
LA PREVENZIONE RESTA IL MODO PIU EFFICACE PER PROTEGGERSI DAI TERREMOTI. Geol. Raffaele Cappiello
LA PREVENZIONE RESTA IL MODO PIU EFFICACE PER PROTEGGERSI DAI TERREMOTI Geol. Raffaele Cappiello Roma 5 febbraio 2017 NATURA E ORIGINE DI UN TERREMOTO Il terremoto (dal latino terrae motus movimento della
Relazione sulla pericolosità sismica del sito
Relazione sulla pericolosità sismica di base del sito interessato dalle costruzioni PROGETTO PER L'ADEGUAMENTO SISMICO DELLA SCUOLA MATERNA "V.Foscolo" Relazione sulla pericolosità sismica del sito f l
COSTRUZIONI IN ZONA SISMICA - I
Sussidi didattici per il corso di COSTRUZIONI EDILI Prof. Ing. Francesco Zanghì COSTRUZIONI IN ZONA SISMICA - I AGGIORNAMENTO 05/11/2012 Corso di COSTRUZIONI EDILI Prof. Ing. Francesco Zanghì COSTRUZIONII
Visto il Decreto Legislativo 2 Gennaio 2018, n. 1 Codice della protezione civile pubblicato sulla G.U. n. 17 del 22/01/2018 ed in particolare:
REGIONE PIEMONTE BU12 22/03/2018 Deliberazione della Giunta Regionale 2 marzo 2018, n. 25-6549 Approvazione delle modalita' funzionali ed organizzative per il supporto tecnico alle componenti istituzionali
Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia
Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia Terremoto in Pianura Padana-Emiliana - ML 5.9 20 Maggio 2012 ore 04:02 Un terremoto di magnitudo (Ml) 5.9 è avvenuto alle ore 04:02 italiane del giorno 20
O.P.C.M. 28 aprile 2006 n. 3519
O.P.C.M. 28 aprile 2006 n. 3519 Criteri generali per l'individuazione delle zone sismiche e per la formazione e l'aggiornamento degli elenchi delle medesime zone. (Gazzetta Ufficiale n. 108 del11 maggio
Pericolosità idraulica a valle delle dighe
I Criteri di allerta e il Documento di protezione civile delle grandi dighe Vincenzo Chieppa Direzione generale per le dighe e le infrastrutture idriche ed elettriche 1 CRITERI DI ALLERTA DIGHE SCHEMI
Dr. Geol. Matteo Collareda. Dr. Geol. Matteo Collareda Comune di Santa Lucia di Piave 14 maggio 2014
Dr. Geol. Matteo Collareda Dr. Geol. Matteo Collareda info@studiosisma.com www.studiosisma.com Comune di Santa Lucia di Piave 14 maggio 2014 Pericolosità X Valore Esposto X Vulnerabilità Pericolosità:
AVVISO REGIONALE DI PROTEZIONE CIVILE PER IL RISCHIO IDROGEOLOGICO E IDRAULICO N
Regione Siciliana - Presidenza - Dipartimento Regionale della Protezione Civile CENTRO FUNZIONALE DECENTRATO MULTIRISCHIO INTEGRATO - Settore IDRO www.protezionecivilesicilia.it AVVISO REGIONALE DI PROTEZIONE
dei terremoti storici dall anno 1000 (CPTI11,
NOTA DI APPROFONDIMENTO 18 febbraio 2013 L area intorno a Sora in cui è avvenuto il terremoto di magnitudo ML 4.8 nella notte del 16 febbraio 2013 è classificata ad alta pericolosità sismica. Questo terremoto
LE DIGHE: CONOSCENZA E SICUREZZA
LE DIGHE: CONOSCENZA E SICUREZZA "LES BARRAGES: LA CONNAISSANCE EST LA SÉCURITÉ" PAOLA PAGLIARA Seminario tecnico transfrontaliero del progetto Alcotra Resba - Torino 19, Giugno 2018 Séminaire technique
Microzonazione Sismica del versante orientale dell Etna Studi di primo livello
Microzonazione Sismica del versante orientale dell Etna Studi di primo livello Antonio Torrisi, Dipartimento della Protezione Civile Eventi sismici vulcanici Etnei del 2002-2003 I terremoti etnei La zona
RISCHIO SISMICO LEGGI NAZIONALI
RISCHIO SISMICO LEGGI NAZIONALI Decreto Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento della Protezione Civile 21 Ottobre 2003 Disposizioni attuative dell'art. 2, commi 2, 3 e 4, dell'ordinanza del
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE N Individuazione, formazione ed aggiornamento
Anno XXXIV - N. 24 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIA Parte II 11.6.2003 - pag. 1683 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 16.05.2003 N. 530 Individuazione, formazione ed aggiornamento dell elenco
Rapporto sulla sismicità tra Montereale e Cittareale ( ; ore 11 UTC)
I 00143 Roma Via di Vigna Murata 605 Tel: (0039) 06518601 Fax: (0039) 0651860580 URL: www.ingv.it email: aoo.roma@pec.ingv.it Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia Rapporto sulla sismicità tra
RAPPORTO SULLO STATO DI RISCHIO DEL TERRITORIO ITALIANO 2017
RAPPORTO SULLO STATO DI RISCHIO DEL TERRITORIO ITALIANO 2017 ROMA 2017 LA FRAGILITÀ DEL TERRITORIO ITALIANO RISPETTO AL RISCHIO NATURALE 8,2 MILIONI DI PERSONE A RISCHIO ALTO 11,6 MILIONI A RISCHIO MEDIO-ALTO
Rischio Sismico Problematiche ed opportunità. Luigi Petti UNISA, ICOMOS, ICORP, LACE
Rischio Sismico Problematiche ed opportunità Luigi Petti UNISA, ICOMOS, ICORP, LACE Un disastro può essere definito come la situazione di crisi sociale causata dall impatto sul tessuto antropico, generalmente
Provincia Regionale di Ragusa
Provincia Regionale di Ragusa I STRALCIO FUNZIONALE Responsabile Unico Procedimento Dott. Ing. Salvatore Dipasquale Dirigente Pianificazione del Territorio Dott. Ing. Vincenzo Corallo PROGETTO ESECUTIVO
5. CALCOLO DELL AZIONE SISMICA DI PROGETTO (NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI D.M. 14 GENNAIO 2008)
5. CALCOLO DELL AZIONE SISMICA DI PROGETTO (NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI D.M. 14 GENNAIO 2008) L azione sismica di progetto si definisce a partire dalla pericolosità sismica di base del sito d interesse
Il 44% del territorio e il 36% delle persone sono esposte al rischio sismico
Negli studi per la valutazione delle azioni sismiche è indispensabile considerare la pericolosità sismica di base, intesa come la probabilità che un evento sismico di una certa magnitudo avvenga in un
Procedure di Gestione della Diga di Ridracoli
Procedure di Gestione della Diga di Ridracoli Masera Alberto (Enel.Hydro ISMES Division) Cortezzi Fabrizio (Romagna Acque) ITCOLD - Giornata di informazione dei Gruppi di Lavoro Gestione delle dighe in
Un nuovo approccio al rischio sismico
FORUM REGIONALE DELL AMBIENTE 2014 Protezione civile e Prevenzione dei rischi Un nuovo approccio al rischio sismico Geol. Daniele BOTTERO Settore Assetto Territorio - Dip. Ambiente, Regione LIGURIA Genova,
Lezione 6b. Spettri di risposta. L equazione del moto assume la seguente forma:
L equazione del moto assume la seguente forma: m u() t cu () t ku() t mu () t g Supponendo di risolvere tale equazione utilizzando l integrale di Duhamel, si ottiene: t 1 n ( t ) () sin[ D( )] ( ) m 0
Valore di a g. 1 0,35 g. 2 0,25 g. 3 0,15 g. 4 0,05 g
Premessa. La presente relazione riguarda gli aspetti sismici relativi agli interventi prioritari di mitigazione e prevenzione dal rischio idraulico da eseguire lungo il torrente Picone e il canale deviatore
E 03 COMUNE DI LOANO OGGETTO: RELAZIONE SULLA PERICOLOSITA' SISMICA ELABORATO SOGGETTI ATTUATORI SOC. MATRIX SRL.
COMUNE DI LOANO PIANO PARTICOLAREGGIATO DI INIZIATIVA PRIVATA IN VARIANTE CONTESTUALE AL VIGENTE P.R.G. PER LA RIQUALIFICAZIONE URBANISTICA DEI COMPARTI MAZZOCCHI E TREXENDE SOGGETTI ATTUATORI SOC. MATRIX
Pagina 2 di 5 LUNEDÌ 8 DICEMBRE 2014 ORE IL DIRETTORE DELL UFFICIO RISCHI IDROGEOLOGICI ED ANTROPICI SILVANO MEROI
BOLLETTINO DI VIGILANZA METEOROLOGICA NAZIONALE RIFE/./ DIRETTIVA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 27-2-2004: INDIRIZZI OPERATIVI PER LA GESTIONE ORGANIZZATIVA E FUNZIONALE DEL SISTEMA DI ALLERTAMENTO
AUTOSTRADA AT CN S.p.A. Loc. svincolo Alba Ovest DISCARICA PER RIFIUTI NON PERICOLOSI INDICE
INDICE 1. PREMESSA... 1 2. NORMATIVE DI RIFERIMENTO... 1 3. SISMICITA... 2 3.1 CARATTERIZZAZIONE DELLA PERICOLOSITÀ SISMICA... 3 3.2 CALCOLO DELL AZIONE SISMICA DI PROGETTO... 7 3.2.1 Individuazione della
Prof.. Pietro Battaglia Docente di Scienze Naturali. Fenomeni endogeni dell area mediterranea
Prof.. Pietro Battaglia Docente di Scienze Naturali Fenomeni endogeni dell area mediterranea I fenomeni sismici nel Mediterraneo Dove? Mappa degli eventi con magnitudo minore di 4 dell'area mediterranea
VALUTAZIONE DELL'AZIONE SISMICA
C.T.E. COLLEGIO DEI TECNICI DELLA INDUSTRIALIZZAZIONE EDILIZIA ORDINE DEGLI INGEGNERI DELLA PROVINCIA DI NUORO CORSO DI AGGIORNAMENTO PROGETTAZIONE DELLE STRUTTURE DI CALCESTRUZZO CON GLI EUROCODICI alla
Norma tecnica di riferimento del PRGA. Misura di piano Riefficentamento impianto esistente. Tipologia. R4 Rischio. alluvioni. Rossano, loc.
Piano Regionale Gestione dei Rifiuti della Regione Calabria Aggiornamanto 2016 Rossano, loc. Bucita Rossano, loc. Bucita P3 Aree di pericolosità elevata Aree allagabili a seguito di eventi di piena con
Decreto Legislativo 29 settembre 1999, n. 381 "Istituzione dell'istituto nazionale di geofisica e vulcanologia,
Decreto Legislativo 29 settembre 1999, n. 381 "Istituzione dell'istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, nonche' disposizioni concernenti gli enti di ricerca vigilati dal Ministero dell'universita'
A seguito del distruttivo terremoto di Avezzano del 1915, fu classificato sismico un solo comune ricadente nell attuale provincia di Fermo.
STORIA SISMICA i recenti eventi sismici verificatisi in Emilia nel mese di Maggio 2012, hanno riportato di nuovo alla luce i problemi legati alla vulnerabilità sismica dell edificato esistente, dopo appena
QUALE FUTURO PER IL SOCCORSO TECNICO IN CALABRIA: dalle necessità allo sviluppo
QUALE FUTURO PER IL SOCCORSO TECNICO IN CALABRIA: dalle necessità allo sviluppo Istituto Professionale L. Einaudi Lamezia Terme (CZ) - 22 marzo 2019 - Maurizio LUCIA Comandante Provinciale VV.F. di Catanzaro
Nuove Norme Tecniche per le Costruzioni
Nuove Norme Tecniche per le Costruzioni Lo spettro di risposta Contributi di G. Di Carlo, A. Runfola, F. Di Trapani, G. Macaluso La modellazione delle azioni sismiche Lo spettro di risposta Articolazione
F3 - Azioni sismiche secondo le NTC08
F3 - Azioni sismiche secondo le NTC08 Le seguenti slides costituiscono solo una base per lo sviluppo delle lezioni e, pertanto, non sostituiscono i testi consigliati Azione sismica L azione sismica è valutata
Nuovo Sisma bonus: a partire dal 1 gennaio e fino al 31 dicembre 2021, le famiglie e le imprese, che effettuano interventi di riduzione di rischio sis
Nuovo Sisma bonus: a partire dal 1 gennaio e fino al 31 dicembre 2021, le famiglie e le imprese, che effettuano interventi di riduzione di rischio sismico di immobili ricadenti nelle zone 1, 2 e 3, di
ISBN:
Interventi edilizi e rischio sismico Contenuti: - Schede operative - Normativa - Riferimenti regionali - Formulario ISBN: 978-88-6219-276-7 Interventi edilizi e rischio sismico A cura di: Stefano Margiotta
Indice. Preambolo. Preambolo
Regolamento di attuazione dell' articolo 117, comma 2, lettera g) della legge regionale 3 gennaio 2005, n. 1 (Norme per il governo del territorio). Verifiche nelle zone a bassa sismicità. Determinazione
Il nuovo bando per la sicurezza sismica e ladetrazione Sisma Bonus. Arch. Giuseppe Tarsitano
Il nuovo bando per la sicurezza sismica e ladetrazione Sisma Bonus Sisma Bonus Arch. Giuseppe Tarsitano Nuovo Sisma bonus: a partire dal 1 gennaio e fino al 31 dicembre 2021, le famiglie e
Giornata di studio. Approfondimenti sul paragrafo 4 dello Standard Minimo Modellazione sismica
ORDINE DEI GEOLOGI DELLA REGIONE UMBRIA Aggiornamento Professionale Continuativo Giornata di studio Metodo d'approccio e stato di applicazione dello Standard minimo per la redazione della Relazione Geologica
Urbanizzazione della dorsale appenninica e rischio sismico Sintesi del Report WWF realizzato con l Università dell Aquila
Fonte: INGV Urbanizzazione della dorsale appenninica e rischio sismico Sintesi del Report WWF realizzato con l Università dell Aquila Il Gruppo di ricerca dell Università dell Aquila (Bernardino Romano,
SISMA APPENNINO CENTRALE CONSIDERAZIONI E VALUTAZIONI
Jesi 20 Dicembre 2016 SISMA APPENNINO CENTRALE CONSIDERAZIONI E VALUTAZIONI Effetti di sito e risposta sismica locale: un caso di studio Geol. Daniele Mercuri [ORG Marche] NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI
Terremoto Abruzzo 06 aprile 2009 ore 03:32
Terremoto Abruzzo 06 aprile 2009 ore 03:32 Paolo Federici, Bergamo 29/04/2009 Premessa Terremoto Abruzzo 06 aprile 2009 ore 03:32 Localizzazione e sequenza sismica Meccanismo Spostamenti superficiali Accelerazione
Verifica della capacità di laminazione dell invaso di Pedra e Othoni sul Fiume Cedrino in Comune di Dorgali (Direttiva P.C.M.
Allegato C alla Delib.G.R. n. 30/12 del 20.6.2017 Tavolo Tecnico di cui all articolo 50 Piani di laminazione delle Norme di Attuazione del PAI, integrate con la deliberazione del Comitato Istituzionale
RELAZIONE DI INDAGINE SISMICA
+COMUNE DI MONTALBANO JONICO ( PROVINCIA DI MATERA) OGGETTO: Lavori di adeguamento/miglioramento alle norme antisismiche, sicurezza completamento relativo alle scuole elementari e materne Nicolò Fiorentino
ELENCO DEI TERREMOTI REGISTRATI DALLA STAZIONE SPERIMENTALE GEOSISMO 01 DURANTE L ANNO 2006
SUMMARY Centro Studi e Ricerche Geo Astro Vulcanologia for YEAR 2005 Stazione GEOSISMO 01 copyright 2003-2007 www.geoastrovulcnaologia.eu NAME: GEOSISMO 01 CITY: REGGIO CALABRIA RC STATE: SOUTH ITALY ELEV.:
AGGIORNAMENTO DELLA CLASSIFICAZIONE SISMICA DELLA REGIONE TOSCANA IN ATTUAZIONE DELL'O.P.C.M. 3519/2006 ED AI SENSI DEL D.M.
REGIONE TOSCANA DIREZIONE GENERALE DELLE POLITICHE TERRITORIALI ED AMBIENTALI E PER LA MOBILITA AREA DI COORDINAMENTO AMBIENTE, ENERGIA E CAMBIAMENTI CLIMATICI COORDINAMENTO REGIONALE PREVENZIONE SISMICA
Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca
Classificazione sismica La classificazione sismica del territorio nazionale si effettua sulla base di criteri emanati nel 2003, criteri individuati a partire da studi ed elaborazioni relativi alla pericolosità
REPORT SULLA SEQUENZA SISMICA IN ATTO NELL AREA DELL APPENNINO PRATESE-PISTOIESE
REPORT SULLA SEQUENZA SISMICA IN ATTO NELL AREA DELL APPENNINO PRATESE-PISTOIESE AGGIORNAMENTO 23/01/2015, ORE 9.00 Dalla notte del 23 gennaio 2015 è in atto una sequenza sismica in un area compresa tra
VALUTAZIONE DELLA AZIONE SISMICA APPROCCIO PROBABILISTICO
DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CIVILE E ARCHITETTURA UNIVERSITÀ DI CATANIA VALUTAZIONE DELLA AZIONE SISMICA APPROCCIO PROBABILISTICO DOCENTE: SALVATORE GRASSO Corso di Geotecnica nella difesa del Territorio
Laboratorio di Sismologia COMUNICATO RSNI/RSLG
Laboratorio di Sismologia Dipartimento per lo Studio del Territorio e delle Sue Risorse Università degli Studi di Genova COMUNICATO RSNI/RSLG EVENTO DEL 21/06/2013 - ore 10:31 (GMT) Il giorno 21/06/2013
LA VALUTAZIONE DELLE AZIONI SISMICHE SECONDO LE NTC08. D.M. Infrastrutture 14 gennaio 2008 Circolare 2 febbraio 2009 n 617 / C.S.LL.PP.
LA VALUTAZIONE DELLE AZIONI SISMICHE SECONDO LE NTC08 D.M. Infrastrutture 14 gennaio 2008 Circolare 2 febbraio 2009 n 617 / C.S.LL.PP. Azione sismica L azione sismica è valutata riferendosi non ad una
CAPITOLO 20. RISCHIO SISMICO
CAPITOLO 20. RISCHIO SISMICO INDICE CAPITOLO 20. RISCHIO SISMICO... 1 1. RISCHIO SISMICO... 3 1.1 MAPPATURA SORGENTI DI PERICOLO... 3 1.2 ANALISI DEL RISCHIO PER LA POPOLAZIONE... 5 1.3 ANALISI DEL RISCHIO
UNA PROCEDURA PER LA VALUTAZIONE DELLA MAGNITUDO DI RIFERIMENTO PER LO STUDIO DELLA LIQUEFAZIONE
UNA PROCEDURA PER LA VALUTAZIONE DELLA MAGNITUDO DI RIFERIMENTO PER LO STUDIO DELLA LIQUEFAZIONE Dario Università degli Studi di Siena Sessione 2.2 Effetti di Sito e Microzonazione Sismica Nel termine
PIANO DI GESTIONE DEL RISCHIO DI ALLUVIONI (DIRETTIVA 2007/60/CE D.L.gs 49/2010)
PIANO DI GESTIONE DEL RISCHIO DI ALLUVIONI (DIRETTIVA 2007/60/CE D.L.gs 49/2010) Aggiornamento delle Mappe della Pericolosità e del Rischio di Alluvioni e delle Mappe del Danno Potenziale - Tratto terminale
I terremoti dei Mugello: dove, come, quando e perché? Giacomo Corti Consiglio Nazionale delle Ricerce Istituto di Geoscienze e Georisorse
I terremoti dei Mugello: dove, come, quando e perché? Giacomo Corti Consiglio Nazionale delle Ricerce Istituto di Geoscienze e Georisorse Borgo San Lorenzo, 12 Ottobre 2015 Sono (o possono essere) caratterizzati
BOLLETTINO DELLA SISMICITÀ DELLA CALABRIA E DELLE AREE CIRCOSTANTI
PROGRAMMA OPERATIVO NAZIONALE RICERCA E COMPETIVITÀ PER LE REGIONI DELLA CONVERGENZA - 2007/2013 - CCI: 2007IT161PO006 ASSE I SOSTEGNO AI MUTAMENTI STRUTTURALI OBIETTIVO OPERATIVO 4.1.1.1. AREE SCIENTIFICO-TECNOLOGICHE
L Italia sismica Dati socio-demografici e strutturali dei comuni del centro Italia
L Italia sismica Dati socio-demografici e strutturali dei comuni del centro Italia Chiara Caramia n. matricola 100254 Eleonora Romagnoli n. matricola 97679 Federica Rossi n. matricola 100573 Sofia Solera
Il quadro conoscitivo: le mappe della pericolosità e del rischio
DIRETTIVA 2007/60/CE e D. LGS 49/2010 PERCORSO PARTECIPATIVO SEINONDA CICLO DI INCONTRI TECNICI A SCALA INTERPROVINCIALE (20 maggio 10 giugno 2015) Progetti di Piano di Gestione del Rischio di Alluvioni
COMUNE DI BARLETTA. Realizzazione di urbanizzazioni primarie nel piano di zona della nuova 167, 2 e 3 triennio.
Indice 1 Premessa... 2 2 Calcolo dell azione sismica... 2 ~ 1 ~ 1 Premessa Il presente documento è finalizzato a illustrare, in accordo con le Nuove Norme Tecniche DM 14 gennaio 2008, l inquadramento sismico
PERDITE PER UNA COLLETTIVITÀ
Costruzioni in Zona Sismica Rischio sismico RISCHIO SI DEFINISCE RISCHIO LA PROBABILITÀ CHE, NEL CORSO DI UN ASSEGNATO PERIODO TEMPORALE, UN DATO SISTEMA FUNZIONALE SUBISCA DANNI, E DA QUESTI DERIVINO
ORDINE DEGLI INGEGNERI DELLA PROVINCIA DI PISTOIA COMUNE DI PISTOIA
ORDINE DEGLI INGEGNERI DELLA PROVINCIA DI PISTOIA COMUNE DI PISTOIA LEGGE 18 maggio 1989 n. 183: "Norme per il riassetto organizzativo e funzionale della difesa del suolo" (S.O. n. 38 alla G.U. - s.g.
PRESIDENZA AUTORITA DI BACINO REGIONALE IL PIANO DI GESTIONE DEL RISCHIO DI ALLUVIONI
PRESIDENZA AUTORITA DI BACINO REGIONALE IL PIANO DI GESTIONE DEL RISCHIO DI ALLUVIONI Abbasanta (OR), 21 Settembre2015 Quadro normativo Direttiva Comunitaria 2007/60/CE Valutazione e gestione del rischio
PROGETTAZIONE PER AZIONI SISMICHE
PROGETTAZIONE PER AZIONI SISMICHE 3.2 AZIONE SISMICA Le azioni sismiche di progetto si definiscono a partire dalla pericolosità sismica di base del sito di costruzione, che è descritta dalla probabilità
REPORT SULLA SEQUENZA SISMICA IN ATTO NELL AREA DEL CHIANTI
REPORT SULLA SEQUENZA SISMICA IN ATTO NELL AREA DEL CHIANTI - AGGIORNAMENTO 19/12/2014, ORE 15.30 Dal pomeriggio del 18 dicembre 2013 è in atto una sequenza sismica in un area del distretto sismico del
Difesa dai Terremoti: Il Rischio Sismico
Difesa dai Terremoti: Il Definizione Il rischio sismico è determinato da una combinazione della pericolosità, della vulnerabilità e dell esposizione ed è la misura dei danni che, in base al tipo di sismicità,
Task 1 Completamento delle elaborazioni relative a MPS04
Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia Dipartimento della Protezione civile Convenzione INGV-DPC 2004 2006 / Progetto S1 Proseguimento della assistenza al DPC per il completamento e la gestione
Studio di PERICOLOSITÀ SISMICA: definizione di scuotimento atteso
Studio di PERICOLOSITÀ SISMICA: definizione di scuotimento atteso La definizione della pericolosità di un sito viene separata in due fasi distinte: da una parte lo studio di sorgenti e propagazione profonda,
COMMITTENTE: AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI SAN DEMETRIO CORONE RELAZIONE SULLA PERICOLOSITA SISMICA
Dott. Geol Ilaria Ciociaro Via Castriota n. 129 87069 San Demetrio Corone (CS) Tel +329-3762911 e-mail: ilaria.ciociaro@libero.it PI 05049211005 COMMITTENTE: AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI SAN DEMETRIO CORONE
Il terremoto di Anzio del 22 agosto 2005 alle ore Internal technical Report
Il terremoto di Anzio del 22 agosto 2005 alle ore 12.02 Geol. Fabio Meloni Regione Lazio - Area Difesa Suolo Servizio geologico (D2/2A/08) Internal technical Report Il terremoto di Anzio del 22 agosto
ELENCO DEI TERREMOTI REGISTRATI DALLA STAZIONE SPERIMENTALE GEOSISMO 01 DURANTE L ANNO 2005
SUMMARY Centro Studi e Ricerche Geo Astro Vulcanologia for YEAR 2005 Stazione GEOSISMO 01 copyright 2003-2007 www.geoastrovulcnaologia.eu NAME: GEOSISMO 01 CITY: REGGIO CALABRIA RC STATE: SOUTH ITALY ELEV.: