federfarma federazione nazionale unitaria dei titolari di farmacia italiani

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1 Roma, 25 luglio 2011 Uff.-Prot.n. UL/AC/13261 Oggetto: Prescrizioni terapia del dolore. federfarma federazione nazionale unitaria dei titolari di farmacia italiani Gent.ma Dott.ssa Marcella MARLETTA Gent.ma Dott.ssa Dott.ssa Germana APUZZO Nello scorso mese di aprile Federfarma ha sottoposto all Ufficio Centrale Stupefacenti alcune problematiche concernenti l utilizzo dei medicinali stupefacenti nelle terapie del dolore. La risposta dell UCS, che si ringrazia per la consueta disponibilità, in parte è convincente e condivisibile: ci si riferisce alla possibilità confermata dall UCS - di prescrivere su un unica ricetta del SSN il quantitativo di medicinali necessario per una terapia di 30 gg (all.to 1). Viceversa, ove vengono sostanzialmente previste nuove formalità prescrittive (indicazione della posologia e del codice TDL, indistintamente per le sezioni A e D) delle ricette SSN, il parere dell UCS suscita alcune perplessità. Voglio evidenziare che la imposizione di formalismi prescrittivi nuovi o, comunque, non utilizzati dai medici, è foriera di gravi disagi. Soprattutto quando le novità riguardano le prescrizioni di prodotti di diffusissima utilizzazione nelle terapie del dolore, quali COEFFERALGAN, TACHIDOL, MS CONTIN, DUROGESIC, ecc. Inoltre, tale orientamento appare non in linea con la volontà del Legislatore e del Ministero della Salute, concretizzatasi negli ultimi anni con ripetuti interventi normativi e non, di agevolare per quanto possibile le terapie del dolore attraverso una semplificazione delle prescrizioni. Ciò, ovviamente, sempre facendo salva l autonomia riconosciuta alle singole regioni in materia di rimborsabilità delle ricette. Pertanto, ferma restando la necessità di rispettare le competenze regionali in materia di rimborsabilità delle ricette, si rileva quanto segue. Riguardo l indicazione della posologia anche nelle prescrizioni di medicinali della sezione D, l UCS la ritiene obbligatoria affermando che l art. 45, comma 3-bis - che prevede, appunto, l obbligo della posologia - riguardi anche gli stupefacenti della sezione D. A giudizio di Federfarma la norma citata riguarda unicamente i medicinali stupefacenti della sezione A (nello specifico, disciplina il caso consentendo comunque la spedizione - in cui la ricetta superi il limite di 30 gg di terapia previsto per gli stupefacenti delle sezioni A, B e C) e non i medicinali della sezione D per i quali non esiste né un limite di terapia né obbligo di indicare la posologia. Anche la regione Veneto in una propria recente circolare ha ritenuto la posologia auspicabile - dunque, implicitamente negandone la obbligatorietà - e, comunque, ha confermato la spedibilità della ricetta priva di tale elemento (all.to 2). Via Emanuele Filiberto, ROMA Tel. (06) Telefax (06) box@federfarma.it Cod.Fisc

2 In conclusione, la scrivente ritiene che, fatta salva una diversa regolamentazione regionale, le prescrizioni su ricette SSN di medicinali della sezione D siano valide ai fini della rimborsabilità anche se carenti della posologia e, in tal caso, il farmacista non possa rifiutarsi di spedirle integralmente. Riguardo l indicazione del codice TDL, nel parere dell UCS si legge in relazione al numero massimo di tre confezioni erogabili a carico del SSN, in esenzione della partecipazione della spesa, ai sensi del richiamato art. 9, comma 1, della legge 405/2001, si sottolinea che deve essere riportato il codice TDL01. Tale affermazione non è chiara e rischia di disorientare gli operatori in merito sia al numero delle confezioni erogabili per ricetta sia all esenzione dal ticket (nelle regioni dove è previsto). A proposito, si rileva, in primo luogo, che, come evidenziato dallo stesso Ministero della Salute nel proprio sito internet, il DM 18 aprile 2007 disciplina uniformemente le terapie del dolore severo indipendentemente dalla natura del dolore stesso (dolore conseguente a tumori, a traumi, a fratture, ad interventi chirurgici, a coliche, ecc.). Inoltre, la norma che stabilisce il numero di confezioni erogabili in regime di SSN per ricetta l art. 9, comma 4, del d.l. n. 347/2001 convertito in l. n. 405/ non prevede a tale scopo alcun formalismo. Pertanto, sempre facendo salva una diversa regolamentazione regionale, la scrivente ritiene che: 1) la mancanza del codice TDL (o di altro codice) non preclude la spedizione integrale di una ricetta SSN contenente la prescrizione di un quantitativo di medicinali analgesici oppiacei compresi nell Allegato III-bis sufficiente a coprire 30 giorni di terapia; 2) l indicazione del codice TDL è in funzione unicamente dell esenzione dall eventuale ticket. Confidando che le osservazioni sopra svolte siano condivise, si resta in attesa di un cortese riscontro e, con l occasione, si porgono cordiali saluti. IL PRESIDENTE (Dott.ssa Annarosa RACCA) All. 2

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