PROGETTAZIONE ESECUTIVA

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1 PROGETTAZIONE ESECUTIVA

2 RELAZIONE TECNICA Il sistema di distribuzione prescelto, in relazione alla tipologia dell'impianto in oggetto, a servizio della illuminazione esterna in oggetto, è del tipo TT, alimentato dalla rete E.N.E.L. direttamente in bassa tensione a mezzo di un contatore trifase per una potenza impegnata di 15 KW, già presente nel lotto "I" dei giardini del P.R.U. L'impianto dovrà essere realizzato a regola d'arte. Le caratteristiche dell'impianto nonché dei suoi componenti, dovranno essere conformi alle seguenti disposizioni di Legge e Norme CE e UNI: Legge del , n.186. L.R , n.15. R.R , n.13. Norma CEI Norma UNI UNI EN /3. Inoltre i materiali costituenti l'impianto dovranno essere conformi alle Tabelle UNEL e marchiati IMQ. La determinazione della sezione dei cavi di alimentazione è stata eseguita utilizzando il metodo della verifica della caduta di tensione, che deve essere inferiore al 5% della tensione nominale (Norme CEI 64-8/7). L OPERA DA REALIZZARE CONSISTE IN: - Esecuzione di scavo a sezione obbligata in terreno di qualsiasi natura e consistenza per realizzazione di pozzetto di derivazione e/o ispezione, 50x50x80 cm per blocchi di fondazione; compreso gli oneri di spianamento del fondo, regolarizzazione delle pareti e trasporto a rifiuto del materiale di risulta. - Posa in opera entro scavo già realizzato, di cavidotto in PVC serie pesante, resistenza allo schiacciamento 200 N, posato a fondo scavo in intimo contatto con il terreno per protezione meccanica linee elettriche interrate in scavi e trincee predisposte, compresi i pezzi speciali e le giunzioni:

3 a) diametro esterno D=50 mm S=3 mm per segnapasso b) diametro esterno D=110 mm S=4 mm per pali di illuminazione - Realizzazione di massetto in cls classe Rck 150, dello spessore di 20 cm, per tutta la lunghezza dello scavo. - Reinterro di scavo precedentemente realizzato con impiego di materiale dallo stesso scavo. - Completamento del reinterro o dello scavo precedentemente realizzato, con impiego di materiale arido di cava (stabilizzato) dello spessore medio di 15 cm. - Trasporto a rifiuto del materiale proveniente dagli scavi. - Blocco di fondazione dei sostegni, con calcestruzzo cementizio colato classe Rck 250, compreso l onere per la realizzazione delle casseformi dimensioni 80x80x100 cm. - Posa in opera di pozzetto di transito, derivazione ed ispezione, con pareti in cls colato dimensioni 50x50x70 cm spessore delle pareti 15 cm, compreso l onere per la realizzazione delle casseformi, il telaio ed il chiusino in ghisa a tenuta stagna per traffico veicolare, come da particolare costruttivo allegato. - Posa in opera di palo in acciaio tubolare conico rastremato a stelo unico senza asola e morsettiera completo di incamiciatura di rinforzo in acciaio zincato di lunghezza pari a 50 cm fuori terra fino al piano stradale, 80 cm per la parte di palo interrata per un totale di 130 cm, costituita da tubazione in acciaio aderente al palo ed avente le medesime caratteristiche meccaniche di questo con spessore di 3,6 mm, saldato al palo alle due estremità, per tutta la superficie di contatto. La zincatura a bagno caldo dell incamiciatura sarà eseguita insieme alla zincatura del palo e con le stesse norme. L incamiciatura sarà protetta con bitumatura o fascia in gomma termorestringente il palo sarà corredato inoltre di attacco di messa a terra fino 35 mm 2 foro ingresso cavi. Compreso il rizzamento del sostegno, le operazioni allestimento, orientamento, collegamenti elettrici all impianto di terra nonché l infissione in blocco di calcestruzzo precostituito con fissaggio e rifilatura del sostegno, avente le seguenti caratteristiche:

4 - altezza totale 4800 mm fuori terra 4000 mm; - diametro di base 168 mm; - diametro in cima 60 mm; - spessore 4 mm. - Posa in opera di apparecchi di illuminazione in classe II in corpo in alluminio pressofuso - riflettore con ottica antinquinamento luminoso - con una sezione a bassissima superficie di esposizione al vento. Alette di raffreddamento integrate nella copertura. Attacco palo: In alluminio pressofuso è provvisto di ganasce per il bloccaggio dell armatura, completi di lampade a led ad alta pressione da 36 W - IP 65 - Montaggio a testa palo. L'apparecchio illuminante avrà un intensità massima di 0 candele (cd) per 1000 lumen (lm) di flusso luminoso totale emesso a 90 gradi e oltre. - Posa in opera entro tubazione già predisposta, di cavo flessibile multipolare in rame stagnato, sigla FG7OR-0,6/1kV, isolamento in gomma EPR ad alto modulo di qualità G7, con guaina esterna in PVC, qualità Rz, non propagante l incendio, a bassa emissione di fumi. - formazione e sezione 1(2x16) + T mm 2 - formazione e sezione 1(2x4) + T mm 2 - formazione e sezione 1(2x2.5) + T mm 2 - Posa in opera di terra (conduttore di protezione) realizzata in corda di rame di isolata in PVC colore giallo-verde sezione 6mmq, posata all'interno delle condutture, compreso i collegamenti ai dispersori e alle varie apparecchaiture, il materiale minuto vario. - Posa in opera di n 1 presa di terra costituito da dispersore a picchetto in rame tondo massiccio di diametro 20 mm - lunghezza 1 m. Detto dispersore dovrà essere alloggiato nel pozzetto di derivazione. - Posa in opera di giunto di derivazione per pubblica illuminazione con muffola in gomma in un solo pezzo (Norma CEI 20-62), chiusa nella parete superiore da mollette di acciaio inox, dotato di compound isolante, gabbietta di acciaio antinfortunistica, imbuto, nastro isolante e mastice sigillante, tipo SGB-3I-PI della 3M o similare. - per cavi fino a 2x10 mm 2

5 - Posa in opera di armadio stradale da esterno in vetroresina, tipo Conchiglia, formato da 2 scomparti ciascuno delle dimensioni esterne mm 687x624x238 di cui quello superiore per alloggio apparecchiature ENEL e quello inferiore per alloggio apparecchiature di comando e protezione dell impianto; completo di piastra porta apparecchiature collegata all impianto di messa a terra, di sportelli con serrature e chiavi, telaio di ancoraggio per basamento, dato in opera perfettamente eseguito e montato su basamento in cls avente altezza minima cm 20, con grado di protezione IP56. - Posa in opera di quadro elettrico di comando, in opera in armadio esistente, con apparecchiature cablate su piastra in acciaio, come da schemi elettrici allegati. E stata effettuata la valutazione dei parametri di influenza al fine di individuare la categoria illuminotecnica che garantisce la massima efficacia del contributo degli impianti di illuminazione alla sicurezza degli utenti della strada in condizioni notturne, minimizzando nel contempo i consumi energetici, i costi di installazione e di gestione e l impatto ambientale. Sono stati analizzati una serie di parametri quali: la sicurezza della circolazione pedonale, il pericolo di aggressione e i passaggi pedonali. La sintesi conclusiva che ne deriva è che il livello di illuminamento ottenuto garantisce un livello di rischio basso, tale da non richiedere ulteriori interventi. Al fine di compromettere la sicurezza ed anche in considerazione del ridotto consumo energetico degli stessi corpi illuminanti, non sono stati impiegati dispositivi in grado di ridurre, entro le ore 24.00, l emissione di luce in misura superiore al 30% rispetto alla situazione di regime, I criteri da seguire per garantire nel tempo il livelli di sicurezza adeguati al caso, vengono riportati di seguito nel piano di manutenzione.

6 PROTEZIONE DELLE CONDUTTURE CONTRO I SOVRACCARICHI I conduttori che costituiscono l impianto dovranno essere protetti contro le sovracorrenti causate da sovraccarichi o da cortocircuiti. La protezione contro i sovraccarichi dovrà essere effettuata in ottemperanza alle prescrizioni delle Norme CEI In particolare i conduttori dovranno essere scelti in modo che la loro portata (Iz) sia superiore o almeno uguale alla corrente di impiego (Ib) (valore di corrente calcolato in funzione della massima potenza da trasmettere in regime permanente). Gli interruttori automatici magnetotermici da installare a loro protezione dovranno avere una corrente nominale (In) compresa fra la corrente di impiego del conduttore (Ib) e la sua portata nominale (Iz) ed una corrente di funzionamento (If) minore o uguale a 1,45 volte la portata nominale (Iz). In tutti i casi devono essere soddisfatte le seguenti relazioni: Ib In Iz If 1,45 Iz La seconda delle due disuguaglianze sopraindicate è automaticamente soddisfatta nel caso di impiego di interruttori automatici conformi alle Norme CEI Gli interruttori automatici magnetotermici dovranno interrompere le correnti di cortocircuito che possono verificarsi nell'impianto in modo tale da garantire che nel conduttore protetto non si raggiungano temperature superiori al valore limite ammissibile, secondo la relazione: I 2 t K 2 S 2 Essi dovranno avere un potere di interruzione almeno uguale alla corrente di corto circuito presunta nel punto di installazione. E' tuttavia ammesso l'impiego di un dispositivo di protezione con potere di interruzione inferiore a condizione che a monte vi sia un altro dispositivo avente il necessario potere di interruzione. In questo caso le caratteristiche dei due dispositivi dovranno essere coordinate in modo che l'energia passante I 2 t lasciata passare dal dispositivo a monte non risulti superiore a quella che può essere sopportata senza danno dal dispositivo a valle e dalle condutture protette. PROTEZIONE CONTRO I CONTATTI DIRETTI Tutte le parti attive dei componenti elettrici devono essere protette mediante isolamento o mediante barriere o involucri per impedire i contatti indiretti. Se uno sportello, pur apribile con chiave o attrezzo, è posto a meno di 2,5 m dal suolo e dà accesso a parti attive, queste devono essere inaccessibili al dito di prova (IPXXB) o devono essere protette da un ulteriore schermo con uguale grado di protezione, a meno che lo sportello non si trovi in un locale accessibile solo alle persone autorizzate. Le

7 lampade degli apparecchi di illuminazione non devono diventare accessibili se non dopo aver rimosso un involucro o una barriera per mezzo di un attrezzo, a meno che l apparecchio non si trovi ad una altezza superiore a 2,8 m. PROTEZIONE CONTRO I CORTO CIRCUITI I dispositivi utilizzati per la protezione contro i corto circuiti, avranno un potere di interruzione sempre superiore alla corrente di corto circuito presunta nel punto di installazione del dispositivo stesso. PROTEZIONE CONTRO I CONTATTI INDIRETTI La protezione sarà assicurata a mezzo dall'utilizzo di interruttori muniti di relè differenziali ad alta sensibilità, con soglia differenziale coordinata con la resistenza di terra dell'impianto di messa a terra in modo da risultare sempre: 50 > Rt x Idn Tutti gli organi illuminati saranno di classe II o superiore e tutti i cavi che alimenteranno gli organi illuminanti saranno per l'intero tratto di classe II o superiore.

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