PROGETTO DEFINITIVO - ESECUTIVO

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1 CONSORZIO 6 TOSCANA SUD -Area Studi e Progettazione - Via Ximenes n 3 Grosseto Tel lavori@cb6toscanasud.it PERIZIA N 076 N CUP: B54H INTERVENTO DI RIMOZIONE PILA IN ALVEO E CONSOLIDAMENTO SPONDA DESTRA SUL FIUME OMBRONE IN LOC. ISTIA D OMBRONE - COMUNE DI GROSSETO. PROGETTO DEFINITIVO - ESECUTIVO Revisione n Nota di revisione Data revisione IMPORTO COMPLESSIVO ,00 Civile ORDINE e INGEGNERI ambientale, IL PROGETTISTA (Ing. Roberto TASSELLI) PROV. GROSSETO SEZIONE A Settori industriale, dell'informazione IL RESPONSABILE UNICO DEL PROCEDIMENTO (Ing. Massimo TASSI) CONSORZIO 6 TOSCANA SUD Grosseto lì 09/08/2016 ALL. A.1 RELAZIONE PAESAGGISTICA

2 CONSORZIO 6 TOSCANA SUD PERIZIA N INTERVENTO DI RIMOZIONE PILA IN ALVEO E CONSOLIDAMENTO SPONDA DESTRA SUL FIUME OMBRONE IN LOC. ISTIA D OMBRONE - COMUNE DI GROSSETO - CUP: B54H RELAZIONE PAESAGGISTICA SEMPLIFICATA DPCM , G.U. n.25 del La presente relazione si rende necessaria quale adempimento al sopracitato Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 12/12/2005 Individuazione della documentazione necessaria alla verifica della compatibilità paesaggistica degli interventi proposti, ai sensi dell'articolo 146, comma 3, del Codice dei beni culturali e del paesaggio di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n.42. Questa relazione è stata redatta in conformità all'allegato del suddetto decreto nel quale sono definiti le finalità, i criteri di redazione, i contenuti della relazione paesaggistica che correda, congiuntamente al progetto dell'intervento l'istanza di autorizzazione paesaggistica, ai sensi degli articolo 159, comma 1 e 146, comma 2, del Codice dei beni culturali e del paesaggio, di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n.42. A) Notizie generali 1) RICHIEDENTE: Consorzio 6 Toscana Sud. 2) LUOGO E TIPOLOGIA DELL OPERA E/O DELL INTERVENTO: La presente relazione si riferisce a lavori previsti in loc. Istia d Ombrone - Comune di Grosseto per il consolidamento della sponda destra sul fiume Ombrone e la rimozione di una vecchia pila del ponte situata all interno dell alveo attivo del fiume. Il fiume Ombrone rientra nel comprensorio del Consorzio 6 Toscana Sud ai sensi della L.R. 79/2012, nel territorio del Comune di Grosseto (GR) e succ. mod. ed integrazioni ed è uno dei principali corsi della Regione Toscana, iscritto al n.119 dell elenco principale delle Acque Pubbliche della Provincia di Grosseto, è classificato per il tratto oggetto del presente intervento in 3 categoria idraulica. Il tratto del fiume Ombrone oggetto di intervento è localizzato a monte del ponte della S.P. 159 Scansanese in loc. Istia d Ombrone. In questo tratto sono previsti interventi di ripristino e consolidamento della sponda in erosione e la demolizione di una vecchia pila del ponte sita all interno della canaletta di magra del fiume Ombrone; Tale manufatto ostruisce il regolare deflusso delle acque, in quanto è ricettacolo dei detriti trasportati durante gli eventi di piena che si accumulano a ridosso della medesima, Pag. 1

3 riducendo di fatto la sezione idraulica. Localizzazione degli interventi da satellite STATO ATTUALE: I tecnici del Consorzio hanno provveduto ad eseguire una serie di sopralluoghi sul luogo di intervento, facendo seguito a segnalazioni di altri enti (Unione dei Comuni, Provincia, Comuni, ecc.), ovvero per conoscenza diretta dello stato dei luoghi acquisita nell ambito dell esercizio delle funzioni istituzionali di cui alla legge regionale 79/2012, dai quali è emersa la necessità di arrestare il dissesto progressivo della sponda destra e migliorare la dinamica d alveo del Fiume attraverso la demolizione del manufatto della vecchia pila esistente. Tali obbiettivi sono riconducibili alla salvaguardia dell abitato di Istia d Ombrone e del vicino ponte della S.P. 159 Scansanese. Localizzazione degli intervento su carta tecnica.2 Pag

4 INTERVENTI PREVISTI: La soluzione progettuale selezionata prevede 2 principali tipologie di lavorazioni: Ripristino dell erosione spondale e quindi dell originaria sezione di deflusso, tramite la realizzazione di una scogliera formata da blocchi informi naturali, non gelivi, compatti e fortemente resistenti all'abrasione, approvvigionati da cave site a qualsiasi distanza, per l'esecuzione di opere di difesa sia longitudinali che trasversali con massi di grossa pezzatura con peso non inferiore alle 2.2t rapportato con un fattore di conversione pari a 1,8 t/m3 si scogliera in opera. Demolizione e smaltimento della pila del vecchio ponte della S.P. 159 Scansanese presente all interno della canaletta del fiume. Le lavorazioni non sono in contrasto con le disposizioni di cui all art. 96 del Regio Decreto 25 luglio 1904, n 523. Qualora le terre necessarie ai riempimenti, ecc., risultassero non compatibili previo analisi delle stesse si provvederà in fase esecutiva a tutti gli adempimenti necessari procedendo al loro trasporto in pubblica discarica. Tutta la movimentazione del materiale scavato e riportato in cantiere sarà gestito in ottemperanza al D.lgs 152/2006, D.M. n 161/12, Legge n 98 del 9 Agosto 2013 e s.m.i. Dettagli degli interventi da realizzare Pag. 3

5 Sezione tipo intervento 3) OPERA CORRELATA: Come già riportato al punto precedente l opera che sia andrà a realizzare deve permettere alle acque meteoriche di defluire in modo regolare ed evitare così danni a luoghi e persone. L obbiettivo dell intervento è di ripristinare l efficienza idraulica e conseguentemente la messa in sicurezza del corso d acqua ad oggi non garantita riducendo l erosione spondale del tratto di fiume suddetto nel rispetto delle caratteristiche ambientali. Si rende pertanto necessario eseguire l opera utilizzando materiale idoneo che ne consenta inoltre l esecuzione data la conformazione dei luoghi e la loro accessibilità. L opera dunque è correlata alla riduzione del rischio idraulico per le aree attigue all intervento e alla salvaguardia della pubblica incolumità. 4) DESTINAZIONE D USO: Le opere in progetto hanno una funzione primaria di difesa del suolo, e della salvaguardia della pubblica incolumità. 5) VINCOLI: L area soggetta ad intervento appartiene alle seguenti categorie di vincolo paesaggistiche: L area soggetta ad intervento è interessata dal Vincolo Paesaggistico Decreto Legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 art.142 (fiumi, torrenti ed i corsi d'acqua iscritti negli elenchi previsti dal testo unico delle disposizioni sulle acque pubbliche) lett. C. (vedi planimetrie sottoindicate). Pag. 4

6 Estratto Planimetria - Vincolo paesaggistico lettera C - L area soggetta ad intervento ricade nel Vincolo Paesaggistico Decreto Legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 art.142 (parchi e le riserve nazionali o regionali, nonché i territori di protezione esterna dei parchi) lett. F (vedi planimetria sotto). Estratto Planimetria - Vincolo paesaggistico lettera F - L area soggetta ad intervento è al limite del Vincolo Paesaggistico Decreto Legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 art.142 (i territori coperti da foreste e da boschi, ancorché percorsi o danneggiati dal fuoco, e quelli sottoposti a vincolo di rimboschimento, come definiti.5 Pag

7 dall'articolo 2, commi 2 e 6, del decreto legislativo 18 maggio 2001, n. 227) lett. G. (vedi planimetria sotto). Estratto Planimetria - Vincolo paesaggistico lettera G - L area soggetta ad intervento ricade nel del Vincolo Paesaggistico Decreto Legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 art.142 (usi civici) lett. H. (vedi planimetria sotto). Estratto Planimetria - Vincolo paesaggistico lettera H Pag. 6

8 Estratto del Piano Assetto Idrogeologico della Regione Toscana: Estratto Planimetria con indicazione del PAI (Dominio Pericolosità Idraulica) 6) CARATTERI PAESAGGISTICI DEL CONTESTO PAESAGGISTICO E DELL AREA DI INTERVENTO E/O DELL OPERA: Istia d'ombrone è una frazione del comune di Grosseto, situata a circa 6 km a est del capoluogo. Cenni storici Nel territorio che si sviluppa attorno al centro di Istia d'ombrone sono stati rinvenuti reperti riconducibili ad un antico insediamento abitativo di epoca etrusca nella località di Poggio Cavallo. Anche in epoca romana l'area risultava abitata, come testimoniano alcuni materiali edilizi riutilizzati in epoche successive per la costruzione delle mura di Istia d'ombrone; in quel periodo vi era anche una rete viaria che attraversava il territorio mettendolo in comunicazione con il lago Prile e con l'entroterra. Il centro di Istia d'ombrone sorse invece come insediamento fortificato lungo la Valle dell'ombrone e fu possesso dall'862 dei vescovi di Roselle, che vi ebbero diritti feudali con il titolo di conti e vi stabilirono una residenza. Passò in seguito alla famiglia Aldobrandeschi, divenendo nel 1226 un libero Comune con l'approvazione del relativo statuto; nel 1274 fu assegnato alla Contea di Santa Fiora al momento della spartizione dei beni e dei territori controllati dalla famiglia Aldobrandeschi. In epoca medievale il centro divenne anche sede di una residenza vescovile, dopo il passaggio della diocesi da Roselle a Grosseto. Nel corso del XIV secolo passò sotto il controllo dei Senesi, subendo un gravissimo calo demografico tra il 1331 e il 1353, anche a causa della diffusione della Yersinia pestis che avvenne proprio nella parte finale di quel periodo. Nel XV secolo Istia era divenuto un feudo della famiglia Piccolomini, pur continuando a mantenere lo status di libero Comune ed avendo un ampio grado di autonomia all'interno della Repubblica di Siena. Pag. 7

9 A seguito della definitiva caduta politica di Siena, Istia d'ombrone entrò a far parte del Granducato di Toscana poco dopo la metà del XVI secolo. In seguito vi fu un altro calo demografico che venne arginato soltanto del corso del XVIII secolo, a seguito dell'inizio delle opere di bonifica volute dai Lorena. Durante la seconda guerra mondiale, il 22 marzo 1944 vi si perpetrò nelle vicine campagne l'eccidio di Maiano Lavacchio; il processo sommario fu tenuto nella scuola di Istia d'ombrone appositamente sgombrata[2][3]. Il 4 novembre 1966, in occasione dell'alluvione di Grosseto, la piena dell'ombrone distrusse il vecchio ponte della strada statale 322 delle Collacchie, in prossimità del paese. Il ponte, provvisoriamente sostituito da una struttura in ferro, fu poi ricostruito più a valle all'esterno del centro abitato. Configurazioni e caratteri geomorfologici: Il Fiume Ombrone si trova al secondo posto dei fiumi della Toscana sia per la sua lunghezza, circa 145 chilometri, sia per la portata che, alla sezione di deflusso dell'edificio di Ponte Tura,venne stimata nell'evento alluvionale del 1966 per un valore di circa 4.600mc/sec. Nasce nel territorio comunale di Castelnuovo Berardenga (SI), dal Monte Luco, località "Poggio Macchioni" (590 m.s.m.) e nel suo percorso riceve diversi affluenti fra i quali sono degni di nota l'arbia, il Merse, l'orcia, il Gretano e il Lanzo, il Trasubbie, il Maiano, il Grillese e il Rispescia. La superficie del suo bacino idrografico rappresenta un quarto dell'intero territorio regionale e si estende per oltre Kmq; nel suo percorso attraversa 11 comuni fra cui Castelnuovo Berardenga, Rapolano Terme, Asciano, Buonconvento, Murlo e Montalcino, nella Provincia di Siena e Civitella Paganico, Cinigiano, Campagnatico, Scansano e Grosseto, nella Provincia di Grosseto. Complessivamente il Bacino Regionale Ombrone ricopre una superficie di circa Kmq e su L'orografia del Bacino Regionale Ombrone è costituita essenzialmente dai rilievi del Preappennino Toscano; partendo dalle sorgenti si incontrano, in destra idrografica, i Monti del Chianti, della Montagnola Senese e, più a Sud, la parte collinare che lo separa dal bacino del Bruna, mentre in sinistra idrografica, dalla foce, lo spartiacque si incontra con i Monti dell'uccellina, con il gruppo del Monte Amiata e la Dorsale Cetona-Radicofani. Arealmente si individua la parte di territorio a carattere collinare, quella a carattere tendenzialmente montuoso e quella di pianura costiera. Caratteri idro-geologici Il letto dell'ombrone è particolarmente sedimentoso a causa delle forte erodibilità delle formazioni plioceniche argilloso-sabbiose dei terreni su cui scorre, in particolare quelli costituenti le cosiddette "Crete senesi" (per lo più argille plioceniche glauconitiche sovraconsolidate): per questo stesso motivo, il suo deflusso torbido annuo (cioè la "portata" di sedimenti) è superiore addirittura a quello dell'arno. In epoca granducale, questa caratteristica è stata sfruttata per bonificare in un tempo relativamente breve le paludi costiere che costituivano la Maremma toscana. L'Ombrone (pur a fronte di una portata media pari a 32 m³/s), specialmente Pag. 8

10 nel tratto a monte dell'affluente Orcia, è un fiume dal regime estremamente torrentizio, che alterna periodi di magra estremi in estate e turbinose piene in autunno. 7) DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA ZONE INTERVENTO: Stato attuale 8) INQUADRAMENTO DELL AREA E DELL INTERVENTO: - Corografia con individuazione zona di intervento - Schema vincoli zona di intervento - Foto aerea con individuazione zona di intervento - 9) ALLEGATI AL PROGETTO DEFINITIVO ESECUTIVO: - A - Relazione Generale; - C.1 - Corografia 1:50.000; - C.2 - Corografia 1:10.000; - C.3 - Planimetria indicativa intervento con sezione tipo; - C.4 Documentazione fotografica 10) RIFERIMENTI GUIDA SCELTE PROGETTUALI: - Riduzione rischio idraulico dell area limitrofa agli interventi - Ridurre il rischio per la pubblica incolumità della stessa area - 11) ELEMENTI PER LA VALUTAZIONE DI COMPATIBILITA PAESAGGISTICA: Stato dei luoghi nel tratto del Fiume Ombrone oggetto di intervento e simulazione attraverso fotoinserimento degli interventi da realizzare. Pag. 9

11 Fotoinserimento interventi da realizzare 12) MITIGAZIONI E COMPENSAZIONI (dell intervento ricadente nel vincolo paesaggistico). Per quanto riguarda la mitigazione dell intervento, come già specificato nelle schede tecniche dei materiali adottati, si ritiene di aver totalmente risolto tale problema attraverso l uso di scogliere che saranno naturalmente rinverdite dall azione rinaturalizzante del corso d acqua diventando nel breve arco di tempo di 1 2 stagioni, totalmente integrate con l ambiente circostante (ad impatto ambientale nullo), quindi non sono previsti interventi di compensazione specifici. 13) MATERIALI UTILIZZATI: Pag. 10

12 Le lavorazioni non comportano alterazioni nella forma e nelle dimensioni delle sezioni idrauliche originarie del F. Ombrone. Date le misure di trasformazione previste, vista la natura del vincolo paesaggistico presente nell area di intervento, gli stessi possono ritenersi compatibili dal punto di vista paesaggistico. Per quanto riguarda l inserimento, antropico e ambientale, l area ha la capacità di accogliere il cambiamento apportato senza effetti di alterazione o degrado della qualità complessiva, anzi ne migliora sensibilmente gli standard generali, consentendo la fruibilità dell area dapprima compromessa. Grosseto li, 09/08/2016 ione e Civ il SEZIONE A IL PROGETTISTA Ing. Roberto Tasselli ma z ORD INE TO SE OS I NERI PROV. GR EG NG am or e f bie Settori nt a ll'in de le, in dus triale,. 11 Pag