ASPETTI PSICOLOGICI ED EMOZIONALI DEL BULLISMO E DISAGIO GIOVANILE: COME CONTRASTARE IL FENOMENO

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1 ASPETTI PSICOLOGICI ED EMOZIONALI DEL BULLISMO E DISAGIO GIOVANILE: COME CONTRASTARE IL FENOMENO A cura di Dr.ssa Silvia Testi e Dr.ssa Valeria Salsi

2 Aspetti psicologici del Bullo e della Vittima Quale violenza Conseguenze del bullismo Quali i campanelli di allarme Come intervenire Quale prevenzione 2

3 Il termine BULLISMO definisce un oppressione, psicologica o fisica, ripetuta e continuata nel tempo, perpetuata da una persona o da un gruppo- più potente nei confronti di un altra persona percepita come più debole Farrington

4 E un atto di violenza in cui troviamo 1 violenza relazionale 2 intenzionalità 3 asimmetria nella relazione 4 persistenza e ripetizione nel tempo 4

5 Gli attori di un episodio di bullismo sono: Il bullo La vittima Lo spettatore 5

6 .Luoghi comuni 6

7 Gli episodi di bullismo si possono manifestare con diverse modalità: BULLISMO DIRETTO INDIRETTO FISICO VERBALE PSICOLOGICO 7

8 VIOLENZA REATTIVA: reazione ad uno stato di disagio, per difendersi VIOLENZA STRUMENTALE: utilizzata per ottenere ciò che si vuole 8

9 Non possedere alcun impulso aggressivo o non avere il coraggio di manifestare collera può portare il soggetto a rivestire il ruolo di vittima La sana grinta serve per non diventare facili bersagli o che altri non calpestino i nostri diritti 9

10 Inizia come un incapacità di esprimere i propri sentimenti con le parole, comportando il cosiddetto passaggio all atto 10

11 Uso della violenza per ottenere ciò che si vuole. Segue un piano ben preciso, Non è impulsiva ed improvvisa È orientata verso fini specifici 11

12 Violenza ricreativa Per contrastare la noia sono stati lanciati sassi contro le macchine Vengono commessi atti vandalici contro la scuola, edifici pubblici, monumenti Atti contro le regole quale è il furto per gioco 12

13 Oltre al livello più evidente di motivazione ludica, si scorgono bisogni più profondi che cercano soddisfazione in questi atti: essere visti, rifiuto dell estraneo, rifiuto delle istituzioni e delle regole 13

14 .Luoghi comuni 14

15 Il bullo vuole Prevaricare, avere potere Essere visto attraverso Violenza strumentale Scarsa empatia 15

16 BULLO DOMINANTE: Forte bisogno di potere Impulsivo e irascibile Difficoltà con le regole Aggressivo anche verso gli adulti Autostima elevata Rendimento scarso, non raro l abbandono scolastico 16

17 BULLO GREGARIO: Aiuta il bullo in gruppo Spesso ansioso Non prende l iniziativa Rendimento scolastico basso Crede di accedere al gruppo dei forti Può provare sensi di colpa 17

18 .Luoghi comuni 18

19 L unica caratteristica comune è la tendenza all insicurezza e alla bassa autostima. Sono visibili comportamenti di chiusura, timidezza, isolamento 19

20 VITTIMA PASSIVA: Debole, Insicuro e ansioso Sensibile, fragile, premuroso Bassa autostima Pochi amici Non si confida, ha paura di fare la spia Più vulnerabili se di diversa cultura o portatori di una disabilità 20

21 .Luoghi comuni 21

22 VITTIMA PROVOCATRICE: Irrequieto, impulsivo Insicuro, ansioso Bassa autostima Può tenere comportamenti che irritano compagni e a volte anche gli adulti 22

23 Lo spettatore svolge la funzione di avvalorare le gesta del bullo Ma vive situazioni di tensione e violenza, cui risponde: con paura? con divertimento? con disinteresse? 23

24 SOSTENITORE DEL BULLO DIFENSORE DELLA VITTIMA MAGGIORANZA SILENZIOSA 24

25 .Luoghi comuni 25

26 Il bullismo produce effetti a breve termine e nel lungo periodo, riscontrabili nel bullo e soprattutto nella vittima. Entrambi presenteranno difficoltà relazionali di intensità rilevante 26

27 A BREVE TERMINE: Basso rendimento scolastico Disturbi della condotta e incapacità a rispettare le regole Difficoltà relazionali 27

28 A LUNGO TERMINE: Ripetute bocciature e abbandono scolastico Comportamenti devianti e antisociali. Crimini, furti,abuso di sostanze Violenza in famiglia, aggressività sul lavoro 28

29 A BREVE TERMINE: Sintomi fisici: mal di pancia, mal di testa (prima di andare a scuola) Sintomi psicologici: ansia, disturbi del sonno, incubi Problemi di concentrazione e calo del rendimento e riluttanza ad andare a scuola Scarsa autostima, svalutazione di sè 29

30 A LUNGO TERMINE: Psicopatologie: depressione e comportamenti autolesivi Abbandono scolastico A livello personale: insicurezza, ansia, bassa autostima A livello sociale: relazioni povere, ritiro, solitudine 30

31 E timoroso e riluttante ad andare a scuola Non ha amici per il tempo libero Diminuisce il rendimento e l interesse per la scuola Frequenti sbalzi d umore Cerca soldi ( per i bulli) Lividi o oggetti personali spesso deteriorati 31

32 IN CLASSE: Appare depresso con facilità al pianto È vittima di furti e danneggiamenti Reagisce con il ritiro e il pianto È spesso isolato ed escluso 32

33 Rimprovera Prende in giro Intimidisce e minaccia Danneggia oggetti Tira calci e pugni 33

34 IN CLASSE. Prende in giro ripetutamente i compagni, denigra, calunnia, minaccia, comanda Aggredisce i compagni Danneggia o ruba gli oggetti altrui Esclude dal gruppo dei pari e fa escludere È leader di un gruppo selettivo 34

35 Monitoraggio e intervento devono avere continuità nel tempo Ci deve essere collaborazione tra tutti gli adulti responsabili del benessere dei ragazzi Gli adulti costituiscono per i bambini dei modelli di abilità relazionali 35

36 Non minimizzare il problema Favorire il dialogo Valorizzare il dialogo scuolafamiglia Prestare attenzione al vissuto emotivo del figlio 36

37 Trovare una soluzione insieme al proprio figlio Confrontarsi con altri genitori Potenziare l autostima del figlio Favorire momenti di socializzazione positiva Contrastare il senso di colpa nelle vittime 37

38 Dare rinforzi positivi rispetto al buon comportamento degli adulti Aiutare vittima e bullo al cambiamento La disapprovazione va rivolta al comportamento negativo Valorizzare dialogo e la chiarezza 38

39 Lo sviluppo dell intelligenza emotiva permette una buona convivenza con gli altri attraverso: Ognuno ha diritto alle proprie opinioni Non bisogna per forza essere uguali Tono deciso senza offendere 39

40 Ci sono modi positivi e negativi per rivolgersi alle persone Chiedere ciò che desideriamo è corretto e si accetta la risposta Fare un errore non vuol dire essere sbagliati È più facile controllare sé che gli altri Noi possiamo influenzare gli altri Gentilezza spesso porta gentilezza 40

41 Arrabbiarsi, agitarsi o provare vergogna. Il messaggio è: non devi sentirti responsabile di quanto accade: il bullismo non è colpa tua ma di chi aggredisce. Sminuire l importanza dell accaduto. Il messaggio è: dai il giusto valore al vissuto di tuo figlio. 41

42 Dare la colpa alla scuola. Il messaggio è: non togliere la fiducia che tuo figlio ha riposto nelle istituzioni. Propinare i consigli della nonna: ignorali, rendi pan per focaccia, picchiali per primo. Il messaggio è: non esporre la vittima a un rischio elevato di ritorsioni. 42

43 Grazie per l attenzione. 43

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